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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/16 in Risposte
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Io direi Giulio Cesare (rivolto verso destra) e Augusto (radiato verso sinistra). Non conosco il.contesto storico ma visti cosí mi ricordano entrambi, forse il primo è rappresentato nel suo ritratto classico. Ciao Illyricum ;)4 punti
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Vi allego un rarissimo cavallo aquilano di papa Innocenzo VIII, coniato durante la rivolta dei baroni 1485-1486, questa variante ha la particolarità di avere le chiavi con impugnatura ad anello singolo, al posto dei tre anelletti , 1,58 gr. 19 mm D.A. 126,R3, GIULIANI 2013, 2A , R3, quattro esemplari censiti, M.I.R. 99, R4,3 punti
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Salve! Per riconoscere i segni di un appiccagnolo o di una montatura è opportuno, per prima cosa, conoscere come è fatto un esemplare "sano". Occorre poi documentarsi, per questo puoi vedere vecchie discussioni sul forum, girando per internet e facendoti una piccola esperienza in materia, sui vari tipi di montatura. Da lì ti verrà semplice andare a verificare direttamente la presenza di "segni". Ci possono essere appiccagnoli che intaccano i soli bordi della moneta ed altri che invece si agganciano a questa per tramite di graffette disposte ad ore 1, 5, 7, 11 del bordo della moneta. In ogni caso non è possibile compiere una descrizione esaustiva, perché la fantasia che ha coinvolto artigiani orafi e monete è davvero infinita ? Ad ogni buon conto il consiglio è sempre quello di controllare la integrità è regolarità del taglio della moneta, la continuità ininterrotta dei bordi, ed i campi della moneta (alcune monete venivano infatti montate a spilla semplicemente saldando su un lato della stessa una grossa spilla come quelle da balia, in tal caso dovrai ricercare i segni di una saldatura o di un abbassamento dei campi operato per nascondere detti segni). Per non parlare poi dei fori passanti otturati e restaurati ad arte..ci si può scrivere un libro3 punti
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Buongiorno a tutti. :hi: L'argomento non è nuovissimo, se n'è già parlato in altro topic a fine 2015, ma stavolta le banconote sono sigillate (assieme alle monete) dentro un album in pelle: Riflessioni? Commenti? Valutazioni? :good:2 punti
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Quando si espone un qualcosa sul web e questo qualcosa è aperto a tutti , vuol dire che oltre agli oooooooo di ammirazione ci si deve anche aspettare qualcuno che alza la mano e dice " mmmmmmmm" Nel nostro caso, vabbè io sono un esperto da libri , non dovrei scrivere ? Scrivo una caxxata ci sarà qualcuno che mi correggerà facendomi notare la caxxata scritta, Davvero bisogna essere onanisti di monete siciliane per poter affermare che molti pezzi rari sono da bancarella ? Il discorso pareva incanalato, credo, verso una buona parte di monete da "privati" o da un certo rinomato negozio. Mica si discute la serietà del collezionista, semmai la serietà dei suoi amici, anche importanti, presunti esperti, leggo, che son sempre stati zitti... Dai non si pubblicano 960 monete se qualcuno non ti ha visionato il tutto Ma si sa il mondo numismatico è così, ricordate quel tetra di naxos a 80000 euro? Prima era tutto un "oooooo" dopo..... tutti sapevano che era pressata....dopo2 punti
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Ci risiamo......... Una discussione che offre la possibilità a chi non ha una preparazione adeguata ............e che si arricchisce di contenuti , informazioni, consigli ecc............ DEGENERA sempre per polemiche individuali . Da tempo ho letto in tante discussioni interessanti, che SCOPPIANO sempre allo stesso modo. Questo uno dei motivi che allontanano utenti (capaci e competenti) . Qualcuno mi potrà spiegare il perché. @Afranio_Burro Ciao, devo una risposta al tuo post # 135 "Ciao! Sbaglio o le linee di espansione non possono più essere considerate, prese singolarmente, un fattore di sicura autenticità? Possono ormai essere riprodotte con tecniche di micro fusione, giusto? " Vero è che le linee di espansione del metallo (da sole) non debbano essere considerate un fattore di autenticità , ma associate ad un contesto di osservazioni dei fondi , di eventuali residui di incrostazioni (cloruri o solfuri), visione totale dei bordi (poiché il bordo e la terza faccia della moneta), osservare i rilievi che si distaccano dai piani, l'usura delle superfici (omogenee ) e potrei andare avanti . Come vedi dire che una moneta e falsa ......... prima e giusto osservarla con più parametri , senza fretta. Poiché non possiamo averla in mano......... guardiamole con la luce adeguata. ti allego un esempio , a sin. la foto che e stata pubblicata , a destra , con una luce più tenua.2 punti
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Fdc pieno, da notare la bava di conio presente al dritto sintomo di non aver circolato. A me che non piacciono particolarmente le patine, devo dire che questa mi piace molto...2 punti
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Concordo con borghobaffo, è una matrice per sigilli: fine XIV-XVI secolo , infatti si vede chiaramente l'immagine in negativo. In genere la forma ovale era usata per sigilli ecclesiastici, qui confermato anche dalla rappresentazione, che dovrebbe essere la sacra famiglia. Qui un esempio:2 punti
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Complimenti a @@dabbene e @@anto R spero di leggere presto gli articoli........................ieri ho ricevuto il numero di dicembre <_<2 punti
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incrociando le dita... particolare della "Geografia Universale" di Bouffier del 1761, isola di Cipro con la Siria e il Libano.. una vera botta di :moon: bibliografica!2 punti
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Bellissima moneta, con un rovescio molto suggestivo, che a titolo di pura cronaca, è stato utilizzato anche per una quadrupla (Muntoni 3), il cui unico esemplare noto è conservato nel Medagliere Vaticano. Questa emissione ricorda l'istituzione da parte di Clemente XI dei premi per le Belle Arti (da cui la corona d'alloro), come descritto dalla legenda "DIGNIS VICTORIAM" ossia "vittoria per i meritevoli", tratto da un passo biblico del II libro dei Maccabei. La cerimonia di premiazione avvenne il 5 maggio 1706 presso l'Accademia del Disegno, che aveva sede in Campidoglio. Comunemente le tre figure del rovescio sono descritte come "le tre Grazie", ma nella realtà sono allegorie di Pittura (a sinistra, con tela e pennelli), Poesia (al centro, con penne e calamaio) e Scultura (a destra, con testa scolpita e martello). Ciao, RCAMIL.2 punti
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Salve amici! Ritorno a postare dopo una breve pausa, per mostrarvi l'ultima arrivata: un 60 grana di Ferdinando II Aspetto, con ansia, i commenti di tutti! Un saluto...1 punto
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:good:buonaserra,altra d'argento di 18mm di diametro....se avete idea....1 punto
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Si, qualche bel colpo a segno lo messo pure il tedesco. Autentica e' la Finzia di Akragas e poi la Kronia con fulmini,la Messana con polipo, la mamertina con cane ed Adrano, le due Naxos con coppa e foglia in bronzo, la Tindari con gallo, la Lipari col delfino - in immagine capovolto - forse perche gli ripugna vedere vicino il sei once strafalso. Ed in tutte queste lo stile e' bel diverso da parecchie maldestre imitazioni. Vorrei far notare quanto e' composta proporzionata elegante l 'immagine della piccola Tindari, anche se battuta da una piccola citta' di provincia,ed in un periodo fine III o II sec a C, in cui la grande arte classica comincia a finire.1 punto
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codice corto nella media non ricercato ma neanche comunissimo ha particolarità dei 5 numeri uguali in fila valuta tu leggendo anche vquetste discussione sul forum quanto e rare ,c e scritto ogni quante banconote c e ne una con 5 numeri uguali comunque ha un valore aggiunto poi sta ste decidere io non posso valutare questa variante1 punto
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Per chi volesse una lettura tecnica ecco un bell'articolo presente nella RIN del 1891 sul ripostiglio di Como: denari di Azzone di tutte le zecche, imperiali di Bernabò e chi più ne ha più ne metta...per non parlare delle emissioni di moneta grossa argentea! https://it.wikisource.org/wiki/Il_Ripostiglio_di_Como1 punto
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Aggiungo che la raffigurazione di Augustus mi porta alla mente quella delle monete PROVIDENT dove è radiato e rivolto a sinistra. Ciao Illyricum ;)1 punto
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Già i tondelli erano irregolari, non erano lamierini, avevano un certo spessore e lo schiacciamento dei coni favoriva queste fratture, spesso si riscontra nelle monete coniate, è anche indice di bontà, nei falsi ottenuti per fusione non ci sono mai.1 punto
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super!!...grazie!!....ecco cio che rimane de la sua casa!!... era un palazzo!!!1 punto
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Liard di Dombes per Henri II de Montpensier http://monnaiesdeladombes.blogspot.it/2009/07/henri-ii-de-montpensier-1592-1608.html trovi alcuni esempi di liard in fondo alla pagina ciao Mario1 punto
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Moneta di Piacenza, il diametro che segnali si pone a metà fra quelli che conosco per il quartarolo (12-13 mm) e quelli del mezzano (16,5-17,5 mm). per cui propongo il mezzano del periodo comunale a nome di Corrado II ma con misure e peso si potrebbe rivedere questa identificazione. Il mezzano sta fra 0,7gr e 1 gr. Il quartarolo fra o,5gr e 0,3 gr http://www.lamoneta.it/topic/55745-mezzano-piacenza/ ciao Mario1 punto
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se non sbaglio per il momento delle bandiere sono state trovate: Italia Austria Francia Germania (A-D-F-G) quindi non dovrebbe essere news ma sicuramente un bel ritrovamento1 punto
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Mi piace questa idea del regnante in comune, tanta distanza e differenti tipologie ma stesso dominatore. Per un'ulteriore confronto iconografico posterei questo stupendo esemplare da un tornese, il primo della mia modesta collezioncina di Vicereali, che postai già nel concorso indetto da @@dabbene: Nonostante sia tosatissima (eh si, perchè a Napoli quest'anno non se la passano bene,a tal punto da costringere i tosatori a ricavare persino il rame, metallo relativamente meno prezioso degli altri in uso... Chi sa perchè? :blum:), il ritratto si presenta in conservazione ottima e vi si possono osservare tutti i dettagli, anche i più minuziosi, in modo abbastanza approfondito. Il rovescio invece raffigura un bel tosone sospeso in aria, simbologia richiamante l'omologo ordine cavalleresco.1 punto
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...E' sempre la fatidica domanda: in un quadro, cosa guardi per primo: il dipinto o la cornice? ;) ...... Risposta difficilissima..... ...Valutare caso per caso è l'unica soluzione, per me.......1 punto
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Beh....allora continuiamo visto il gran seguito :blum:, diciamo così... Como, con Azzone il denaro diventa una coniazione importante, diversi conii, diverse varianti, la moneta è comune anche se poi in commercio non ne vedo poi quantità industriali, questa viene infatti da un'asta importante, la Varesi 57, catalogata MIR 278, peso gr. 0,78, sul Bellesia dovremmo essere nella tipologia 8/B. Qualche riflessione, poi la buona leggibilità della moneta permetterà altre osservazioni, il riferimento al tipo Milano è evidente, scritta su tre righe, rosetta in alto tra due punti, interessante vedere un punto all'inizio e alla fine di ogni riga, al rovescio croce fogliata, in leggenda croce potenziata tra due rosette, lo stile è curato. Il Bellesia ne evidenzia più varianti con differenze minime per conio, buon divertimento....1 punto
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Zecca Massa di Lunigiana, duetto senza data,battuto stotto il Principe Alberico Cibo Malaspina (1569-1623),Bellesia,114/A o B. - Ciao Borgho.1 punto
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Io appena l'ho vista ho subito pensato ad un 1609, però è chiaro che bisognerebbe potere visionare la moneta in mano... devo dire che ha realizzato una cifra considerevole, ma probabilmente più che giustificata dalla presunta rarità... i dati metrologici indicati dalla casa sono 5,07 grammi per 22 mm.... sicuramente una moneta estremamente interessante e da studiare a fondo.....1 punto
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Testi specifici non li conosco. Qui trovi molte discussioni in cui se ne è parlato: http://www.lamoneta.it/index.php?app=core&module=search&do=search&fromMainBar=1 Ti consiglio di leggere soprattutto queste: http://www.lamoneta.it/topic/139649-suberato-serrato/ http://www.lamoneta.it/topic/135396-suberato/1 punto
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Ciao, le monete non saranno mai un affare per il portafoglio..ma solo per il cuore... Non riduciamo sempre tutto al valore economico....c'è altro... Soprattutto per monete comuni come queste...? Un saluto1 punto
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Ormai credo che si sia già detto tutto su questa collezione e che la pulizia che si dovrà fare riguarderà una percentuale abbastanza alta e, come detto da qualcuno, anche monete vendute da qualche casa d'aste. Credo che non sapremo mai il prezzo pagato per le monete false ma permettetemi di esaminare il lato umano di tutta questa storia e magari il dolore e la frustrazione che probabilmente lo assaliranno dopo aver scoperto la realtà; chi di noi collezionisti non ha mai avuto una simile esperienza? E che magari dopo aver coccolato per anni una Moneta poi si è accorto di essere un falso ? personalmente penso che sia devastante e non tanto dal punto di vista economico ma quanto per la perdita di un qualcosa di caro a cui si ci era affezionato e si amava e si coccolava dal punto di vista collezionistico. Io credo che questo signore sicuramente valuterà il danno economico ma penso anche che per lui forse sarà più grande la delusione di aver scoperto che le cose delle quali si era innamorato sono dei falsi e che con questi falsi non potrà percorrere più quel percorso storico che magari immaginava di percorrere con la mente quando le teneva in mano, ma la cosa più grave secondo me è che questo signore non ha mai avuto un vero amico che lo abbia allertato, non scordiamoci che è stato in mezzo a degli studiosi di fama mondiale al congresso di Taormina, quindi persona inserita in un certo contesto e non credo che non abbia mai fatto vedere la sua collezione a qualcuno di questi studiosi e secondo me è un pò come la storia del cornuto che tutti sanno che è cornuto ma nessuno gli dice mai che la moglie gli fa le corna.1 punto
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Ciao, dopo il regalo di Babbo Natale in questi giorni ho ricevuto quello della Befana. E dal momento che sono … tanto buono, mi ha regalato due monete provenienti dal rivenditore inglese che mi aveva venduto il Nerone DECVRSIO di cui alla discussione http://www.lamoneta.it/topic/138564-nuovo-arrivo-dalla-britannia/?hl=decursio#entry1584590 La prima è un dupondio di Nerone SECVRITAS AVGVSTI. L’avrei classificato nel RIC 597 che risulta emesso a Lugdunum nel 67 d.C. Nero. AD 54-68. Æ Dupondius. Lugdunum (Lyon) mint. Struck circa AD 67. IMP NERO CAESAR AVG P MAX TR P P P, Laureate head left, globe at point of neck / SECVRITAS AVGVSTI Securitas seated right, resting arm against back of throne, holding sceptre; before, lighted and garlanded altar, against which lighted torch leans. RIC I 597. Pesa 13.6 g per un diametro di 29,5 mm. Discreta patina verde scura, aspetto migliorabile con un delicato intervento minore di rimozione di alcune concrezioni terrigene presenti. Come si nota risente di un colpo subito sul rovescio che ha parzialmente compromesso la figura di Securitas ed ha “appiattito” il ritratto di Nerone danneggiando la parte centrale della patina. In assenza di questo difetto sarebbe veramente un gran bell’esemplare… ma per contenere le spese bisogna scendere a qualche compromesso. Nell’insieme sono soddisfatto di lui, specie in considerazione del rapporto qualità/prezzo e della sua pressochè certa genuinità.1 punto
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La collezione di Giulio, ne sono certo, non è in dismissione. Dal 2011 è l'unica collezione di monete triestine completa. Sta unicamente piazzando i pezzi meno importanti e doppi ;).1 punto
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ciao bel pezzo, complimenti. Questo il mio VOLRI-CVSEP + CIVITAS TERGESTVM1 punto
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io mi preoccuperei innanzi tutto dei falsi. sono poche in confronto le monete antiche provenienti da montatura, poi è sempre meglio una moneta autentica proveniente da montatura che una falsa intatta.1 punto
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Un bel quattrino di FILIPPO IV con i capelli lunghi, dispiace che non si vedano altri esemplari di queste monetine spicciole, in modo da vedere qualche piccola variante, esempio questa che ha un pallino a inizio leggenda di PHILIPP mai riscontrata.1 punto
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Il secondo esemplare è sempre un dupondio. Si tratta di un’emissione postuma a nome di Livia. Non l’avevo in collezione e sono sceso a compromessi... bisogna utilizzare un occhio di riguardo per una signora di quasi 2000 anni fa. Non mi addentro sul “personaggio” Livia in quanto già trattato qui http://www.lamoneta.it/topic/72272-altra-imperatrice-romana/ Iulia Augusta (Livia). Augusta, AD 14-29. Æ Dupondius. Rome mint. Struck under Tiberius, AD 22-23. [sA]LVS • AVG[VSTA], bare-headed and draped bust of Julia Augusta (Livia) as Salus Augusta right / TI • CAESAR • DIVI • AVG F • AVG P M TR • POT • XXIIII • around large S • C. RIC I 47 (Tiberius); BMCRE 81-4 (Tiberius); BN 63-7 (Tiberius); Cohen 5. Pesa 13.2 g per un diametro di 29 mm. E’ priva di patina verde, le superfici sono brunite e consunte. In mano si apprezza parte della legenda al dritto e qualche residuo dettaglio dell’acconciatura. A rovescio zone a cuprite rossa. Delle due questa è quella che mi dà qualche pensiero. L’aspetto generale è buono ma ci sono alcuni dettagli però che non so spiegarmi. Riferendomi al rovescio, vi sono delle zone che “inquinano” la legenda a ore 9, 10-11, sulla C di S-C ad esempio. Nella foto che avevo ricevuto sembravano delle concrezioni bianche, mentre in realtà sono “escrescenze” metalliche. Si tratta di ossidazioni del metallo superficiali che poi sono state appiattite da una pulizia molto invasiva? L’aspetto è come se fossero ossidazioni parzialmente spianate e che mettono in luce il metallo di cui erano costituite. E’ corretto? Ciao Illyricum ;)1 punto
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Buena sera cari amici triacanti, vedete le traccie del magnifico "Redentore" di Luciano ai tempi ultimi: Artemide 40, 31.5./1.6. 2014, no. 608, e vetrina della dittà Degani in Venezia al fine dell'anno 2015 (un amico che ha passato Natale nella Serenissima mi ha spedito il foto) . Quant' alla Madon(n)a nuova inserisco le foto di due pezzi verosimilmente dello stesso conio e di una conservazione appena migliore. Peccato che non è possibile di riconoscere le lettere o il simbolo nel esergio sotto la Madonna. Tanti saluti, julmin11 punto
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Eccomi ! Eh sì purtroppo le foto non sono il massimo :( Sul n8 ti confermo la legenda così come per l'esemplare col nicchio ( immagino volessi scrivere 1087 ) [ purtroppo io ho solo queste immagini e di meglio non riesco a fare ] ... Per il 1086 dalla foto purtroppo non riesco a capire granché .. Forse è solo un punto ma non ci metterei la mano sul fuoco .. Il 1089 invece confermo la legenda ..... Magari altri utenti hanno foto più dettagliate .. A presto e buona settimana anche a te ! P.s ah ecco me ne stavo dimenticando.. Ieri guardando un vecchio catalogo ( asta ghiglione n7 dell'aprile 1990 ) ho trovato questa quartarola che sembrerebbe avere la legenda del R/ retrograda ( uso il condizionale perche potrebbe essere anche un errore di stampa )1 punto
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Altra medaglia di ITALIANI emigrati all'estero 1898 ECUADOR GUAYAQUIL SOCIETA' ITALIANA BENEFICENZA GARIBALDI - INAUGURAZIONE DEL NUOVO EDIFIZIO Argento, mm. 281 punto
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Al 1° convegno ne diedi via un paio.......erano pure in ottime condizioni se non ricordo male tra i 20/25, (non questo però eh !) non ricordo di preciso.....ad un giovane ragazzo come te.....l'anno prossimo fatti vedere.1 punto
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NOTA SUL CONTENITORE Un dato curioso riguarda i frammenti del vaso che conteneva il deposito monetario. Si tratta di un vaso derivante dalla cosiddetta tipologia “Hemmoor” databile a cavallo tra la seconda metà del II secolo e la seconda metà del III. L’importanza di questo contenitore è rilevante in quanto si tratterebbe del secondo esemplare noto importato in Britannia direttamente dal continente. Siti continentali con presenza di situle Hemmoor. Inoltre fate caso alla lega (dati presi dalla pubblicazione che segue): Rame 72-75% Zinco 24% Stagno 2-4 % e quindi arsenico, ferro, piombo, argento (0,02%) e nichel. Quindi un vaso dallo scintillante aspetto luccicante di un ottone ovvero… di un sesterzio!! :D Dell’hoard in oggetto se ne era già parlato in questa precedente discussione http://www.lamoneta.it/topic/123920-beachy-head-hoard/?hl=%2Bbeachy+%2Bhead in relazione a un esemplare proveniente da questo ripostiglio che per praticità vi riporto: AE; 2.88 gr; 20 mm D/ Busto radiato e corazzato a dx; legenda: “IMP C VICTORINVS PF VG”. R/ La Salute stante a destra intenta a nutrire un serpente da una patera retta nella mano sinistra; legenda: “SALVS AVG”. RIC Vb n. 67 (Collezione Grigioviola) Questa moneta del 1973 proveniente invece dalla collezione dell’amico @@cancun175 Claudius II, antoninianus Rome mint (ex Beachy Head hoard) AE, gr 2,7, mm 21,8 max, BB, C D/ IMP CLAVDIVS AVG, Claudio radiato e corazzato a dx R/PAX - AVGVSTI H|-, Pax stante a sinistra tiene ramo d'olivo nella dx e scettro trasversale nella sx Ric V 811 punto
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Società di M. S. di ITALIANI emigrati all'estero BUENOS AIRES Argentina SOCIETA' UNIONE OPERAI ITALIANI / SCUOLE FEMMINILI GRATUITE1 punto
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Buongiorno a voi, riguardo all’ultimo pezzo postato da @@gigetto13, credo che si debba escludere completamente l’idea che in quel modo si volesse ricordare la forma dei bisanti d’oro. Potrebbe invece trattarsi di una moneta trasformata in un cd. “gobbino portafortuna", da toccare “alla bisogna”, per fare gli scongiuri. Nel qual caso la sua scifatura dovrebbe essere stata realizzata in un momento sconosciuto ma verosimilmente molto tempo dopo la sua emissione, forse addirittura diversi secoli dopo. Oltre ad un utilizzo scaramantico, nei secoli scorsi una moneta appositamente modellata allo scopo veniva utilizzata anche come rimedio popolare per “curare” e/o “prevenire” l’ernia ombelicale dei neonati. Buona giornata, Teofrasto1 punto
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