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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/16 in Risposte

  1. Ringrazio Medusa51 per avere permesso di mantenere aperta questa discussione, eventualmente censurando interventi fuori binario (e direi pure un pò isterici). Avrei preferito che qualche accademico si fosse sforzato a dare la sua mano, a comprendere e soprattutto fare comprendere certi problemi connessi a una determinata monetazione o emissione. Ringrazio Deadhead per avere reperito un altro esemplare della rara emissione Q1/S6, che conferma il grave difetto del conio dell'incudine ormai a fine carriera. Un altro scopo della mia breve galleria dei primi conii della serie del tetradramma di Selinunte era anche di dimostrare che l'antico incisore, quando preparava un nuovo conio di martello (con il dio fluviale), non tendeva mai a copiare pedissequamente un proprio conio, con minime differenze. Di conseguenza, in quel periodo, durante tutta la seconda metà del V secolo a.C., è abbastanza facile riconoscere i singoli conii. Ecco perchè mi allarmo sempre quando vedo piccole differenze all'interno di un determinato conio e debbo chiedermi se possono essere conseguenza di usure, difetti di battitura o interventi da parte dello stesso incisore. Nella serie dei tetradrammi di Rhegium, con la testa frontale di leone, è relativamente frequente che ci siano piccole differenze dovute a successivi interventi dell'artista greco, come già evidenziato da Herzfelder. Il discorso diventa molto più complesso nel caso dei denari romani di età repubblicana, sia per il modulo più ridotto (e le immagini non sempre possono essere agevolmente ingrandite per le necessarie comparazioni). Ci sono conii che sono molto difficili da distinguere e lo so per esperienza. Sono in diretto contatto con ricercatori, italiani e stranieri (guarda caso non accademici), che stanno portando avanti grossi studi sui quadrigati e i primi denari e vittoriati, alcuni in corso di pubblicazione su riviste di buon spessore, come The Numismatic Chronicle e Revue Belge de Numismatique e ci sono anche autentiche scoperte, che non posso qui anticipare. Posso solo dire che sono stati analizzati e fotografati anche numerosi importanti ripostigli, alcuni pure da decenni depositati in musei italiani. Un paio di questi, come il famoso ripostiglio di quadrigati di Selinunte (in deposito nel museo Salinas di Palermo), sono stati sottoposti ad accurata e professionale pulizia per ridurre pesanti patine al fine di agevolare il riconoscimento dei conii (e diversi esemplari addirittura sono risultati essere stati letteralmente bolliti diversi decenni fa da un improvvido pulitore della Soprintendenza, con rischio di irreparabili danni....). Non vi preoccupate che questa nuova pulizia è stata operata da un professionista accademico, di una università pugliese, e ho contribuito a una colletta per farlo venire a Palermo e lui ha avuto ampie felicitazioni da parte dei responsabili del museo per i risultati conseguiti. Ma saranno due studiosi privati, un italiano e un inglese (io non c'entro e avrò al massimo ringraziamenti per avere aiutato), a curare la pubblicazione di questo e di altri ripostigli. Nell'ambito di queste ricerche sono stati individuati quadrigati che sono sicuramente riconducibili all'area spagnola e altri a un'area apula, con proprie caratteristiche. Quindi? Non siamo tutti da buttare via riguardo a competenze e auspichiamo al massimo una stretta cooperazione con studiosi accademici. Questi ricercatori ad esempio sono in stretto contatto con il sommo prof. Burnett e hanno trovato ampia collaborazione e anche supporti. Noi italiani siamo molto chiusi e diffidenti verso l'esterno e siamo bravissimi a darci le martellate sulle proprie palle.... Desideriamo approfittare di questa interessante rassegna di esemplari del collezionista tedesco, anche per avere occasione di studiare determinati esemplari, allargando, se possibile, al confronto con altri esemplari e vedere se è possibile arrivare a un giudizio condiviso. L'unico vero problema è il tempo e l'impegno a studiarli (molto più facile blaterare....). Senza inutili battibecchi, che annoiano e pure rompono le scatole....
    14 punti
  2. Taglio: 1 euro Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 511.843 Condizioni: qSPL Città: Roma
    7 punti
  3. Buonasera a tutti, la mia assenza dal forum e dal mondo “attivo” della numismatica ormai si prolunga da molto tempo, ahimè tra impegni, contrattempi e problemi di varia natura mi sono per così dire preso una pausa forzata, pur non abbandonando mai l’interesse per la materia… e qualche sporadico acquistino :angel: . Non sempre le cose vanno come ci aspettiamo, e ancora adesso non so per quanto durerà questa (voluta e desiderata da tempo) “full immersion” di numismatica… In ogni modo, come potrei non riaffacciarmi al forum con una discussione che miri ad affrontare un tema di mio interesse quale la zecca di Cremona? Ebbene, dopo essermi letto pagine e pagine di discussioni che mi ero perso, con la presente vorrei iniziare ad affrontare (e magari approfondire grazie al vostro imprescindibile aiuto) alcuni aspetti della monetazione medioevale di Cremona con la scusa di un paio di varianti che (credo) di aver racimolato (esigui budget permettendo). Ovviamente il mio intervento non vuole che essere una “spolverata” generale dell’argomento, specie considerando che non ho tra le mani il libro completo del Fenti, bensì varie sue pubblicazioni più arretrate (e quindi anche più lacunose). Ho letto discussioni molto interessanti e approfondite quali “Denari di Pavia”, “I denari dei Visconti” o ancora “Denari minuti di Genova”… ebbene, mi son detto, perché non fare anche qualcosa su Cremona? La mia, ovviamente, più che una proposta è un’idea nata dal fatto che non è per nulla facile reperire chiare e concise notizie e informazioni su questa monetazione, e credo che una discussione di questo genere potrebbe (se riscuote il vostro interesse ovviamente) venire utile tanto a noi quanto a chiunque altro potrebbe avere a che fare con questa zecca non comune. Difficile se non impossibile stabilire ora come ora un valido schema di sviluppo, non ho né i testi adatti né il tempo necessario. Per questo ho scelto di partire dal periodo comunale (1155-1330), ed in particolare da quelle che credo essere le monete più comuni della storia monetale di Cremona: i mezzanini (sempre se tali possono chiamarsi) con le stelle. Qui già sorge la mia prima impreparazione (o forse dovrei dire incomprensione dovuta a testi non aggiornati) e che spero i vostri approfonditi interventi possano colmare. Nella pubblicazione del 1983 il Fenti parla, rimanendo tra le monete con le stelle, di: - grosso con due stelle nella croce: Ø 22 mm - Peso 1,78 g - denaro imperiale con le stelle: Ø 17/18 mm - Peso 0,845 g - mezzanino con le stelle: Ø 16/17 mm - Peso 0,68 g - cremonese o medaglia con le stelle: Ø 13/14 mm - Peso 0,346 g Tralasciando per ora l’aspetto più prettamente storico circa la corretta attribuzione dei suddetti nomi, posso senza dubbi accettare la prima e l’ultima tipologia ben distinguibili nel gruppo delle monete “stellate”, mentre sono estremamente confuso sulle intermedie. Sempre sottolineando che non ho materiale più aggiornato (e che potrebbe smentire questi dati), mi trovo abbastanza scettico a pensare che, nella normale variabilità di dette monete, 1 solo mm in Ø e 0,2 g (!!) in fatto di peso possano visibilmente separare due nominali :mega_shok: . Il testo poi è estremamente conciso, il che non fa altro che incrementare la mia confusione al riguardo. Sono distinguibili? Se sì, come facevano all’epoca per distinguerle se (forse per mia ingenuità) credo che simili differenze siano rilevabili solamente con apparecchiature scientifiche e credo difficilmente nelle quotidiane mansioni commerciali dell'epoca? Non potrebbe trattarsi di una normale variabilità “intra-nominale”? Oppure una semplice decrescita che si è registrata negli anni-secoli? Personalmente credo siano indistinguibili denaro imperiale e mezzanino e inizio affrontando la materia con tale pregiudizio (infondato, lo so, ma per mia cocciutaggine non riesco a levarmelo :crazy: ). Questo è un punto cardine che spero mi sappiate chiarire. Grazie Come dicevo più in alto, non inizio di certo mosso da dotte ed approfondite ricerche in merito, bensì da un piccolo “censimento” di varietà che mi è stato possibile vedere. In merito mi interesserebbe sapere un vostro giudizio-parere, se son note tutte, se ve ne sono altre e poi chissà.. magari avviare una discussione a più ampio raggio sul tema “Il periodo comunale di Cremona”, spostarci di volta in volta con ordine, al grosso e al cremonese con le stelle, poi alla serie coi bisanti, agli scodellati, alla serie con la ƒ… sempre se può funzionare l’idea, si intenda. Dalla fine dell’autonomia comunale in poi, credo che un po’ per rarità dei pezzi e un po’ per poca chiarezza al riguardo sia meglio posticipare per concentrarci ora sul Comune (già tutto tranne che limpido direi). Beh, perdonate il ritorno un po’, come dire, impetuoso :rofl: e se ho messo tanta carne al fuoco…. ma un po’ era da tempo che ci ragionavo su, poi la voglia di approfondire e conoscere, fin che si ha modo e tempo…. era troppa!
    2 punti
  4. Io mi diverto nel nostro Forum ... Mi distraggo .... Una frase così, in un contesto così, per una moneta così, ... mi fa cadere le palle.
    2 punti
  5. Nuovo arrivo: TRIESTE Arlongus von Voitsberg (1254 - 1280) Denaro ·CIVITAS:TERGESTV· ·ARLONGVS:EPISCOPIS Secondo A. Ruggia (Interpretazione apocalittica di un denaro triestino) si tratta della città celeste sulle nubi e la figura sarebbe il Cristo (ispirate dagli Hyperpyron bizantini di Manuele)
    2 punti
  6. Buonasera, girando alla ricerca di alcune informazioni ho trovato questo interessante file che riporta alcune pagine di un'asta Varesi non meglio identificata. Qualcuno saprebbe indicarmi di che asta si tratta? E, se possibile, dirmi dove trovare gli esiti? http://it.scribd.com/doc/74477709/Zecche-Lombarde#scribd Grazie mille
    2 punti
  7. @@417sonia .......ciao Luciano Sinceramente non ricordo.... sicuramente l'ho letto nel contesto di una ricerca sui denari scodellati in genere, ma siccome in quel momemnto non era Venezia l'oggetto della mia ricerca, sono passato oltre... :nea: Devo dire pero' che non penso di aver travisato in quanto anche sul manualetto edito da Artur Zub e Luciani "le monete di Venezia" i due denari li elencano separati adducendo le caratteristiche che ti ho accennato... Ti allego "zonetta" per meglio farmi comprendere. Buona serata
    2 punti
  8. Un'altra moneta egiziana del ______________ 1984______ :) 1984-1404 ١٩٨٤ - ١٤٠٤ 10 Piastre - Rame/nickel Presidente dal 1981 al 2011 ___ Hosni Mubarak (1928-vivente) Vi è raffigurata la moschea di Muhammad Ali (1830/48 c.a.)
    2 punti
  9. Se non mi sbaglio l'ambra era talmente ambita in epoca imperale, che , secondo le fonti antiche, l'imperatore Nerone aveva pensato di inviare una spedizione militare nel Baltico (naturalmente all'epoca non era così ben chiara la geografia dell'Europa Centro-Orientale) per poter controllare direttamente il commercio di questo bene di lusso.
    2 punti
  10. Concordo con tutti voi sull'inopportunità di emettere monete con temi slegati dallo Stato in questione e di regolamentare queste cose a livello europeo, però li trovo molto diversi dai ministati. - Le commemorative lussemburghesi sono tutte legate alla storia dello Stato, anche se certe ricorrenze sono, come dicevo assurde. Però coniano in quantità notevoli, quindi la ripercussione economica sul collezionista è relativamente bassa. - A me le commemorative maltesi sulla loro storia istituzionale piacciono tantissimo, tra le mie preferite (sarà che studio Scienze Politiche), mentre quelle sui bambini le trovo piuttosto insensate. Ma anche qui vale il discorso quantitativo delle lussemburghesi. - Il guaio è quando i ministati (soprattutto Vaticano e San Marino, chè Monaco conia sempre per cose legate al Principato, anche se ci specula sopra con quantitativi ridicoli, di Andorra non parlo nemmeno) si mettono a coniare un sacco di monete con temi "scippati" ad altri stati, in quantitativi minuscoli, il che comporta un grossa spesa per il collezionista. La morale della favola (scusate la schematizzazione, credo di essere piuttosto noioso) è che regolamentare i temi è quasi impossibile, anche perchè bisognerebbe vedere quali non riguardano la storia dello Stato (tipo quelle del Muro di Berlino vaticane e sammarinesi) e quali invece potrebbero riguardare tutti (l'annunciata serie dei bambini maltese); penso che l'unica misura possibile e anche auspicabile sarebbe un quantitativo minimo di monete: da 200.000 in su, ma anche solo 100.000 eviterebbe le speculazioni in stile monegasco. Scusate il papiro :)
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  11. Come promesso ecco le ultime monetine dal Beachy Head hoard del '73...
    2 punti
  12. Bezzo da 6 bagattini di Antonio Prioli.
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  13. Condivido pienamente la tua affermazione, e per questo, come sottolinea anche @@Icedevis, sono felice di aver trovato dopo 10 e più anni una "variatio" sul tema; devo infatti ammetter che la commemorativa del ponte, per quanto discutibile possa essere la commemorazione di un ponte, almeno a mio avviso, sarebbe stata anche gradevole senza quel faccione piazzato in mezzo, quasi come spauracchio di un "horror vacui". Ad ogni modo comprendo anche come il Lussemburgo non abbia poi tutte queste ricorrenze da celebrare, sebbene nessuno gli imponga di emettere il massimo possibile di commemorative per ogni anno...bisogna però anche ammettere, spezzando per una volta una lancia in loro favore, che almeno hanno la decenza di non specularci sopra in maniera vergognosa come Monaco, Andorra e altri (comprendo pure Malta con la nuova serie in arrivo sui valori o la commemorazione dei 41 anni della repubblica 1974-2015 mi sembra stia leggermente superando il limite)
    2 punti
  14. In verità, più che gli ingombranti faccioni (che io trovo divertenti per il modo in cui riescono a piazzarli in qualunque moneta), trovo più assurdo il fatto che ogni anno il Lussemburgo emetta 2-3 monete per commemorare anniversari ridicoli (15-20-25esimo anniversario della salita al trono, nascita, morte, matrimonio)...è vero che i costi dei commemorativi lussemburghesi non sono altissimi, ma tra un pò uscirà "primo dentino da latte del granduca", "primo bacio della granduchessa", "10° anniversario della prima commemorativa con il granduca" e cose così...non voglio offendere i vertici dello Stato lussemburghese, eh, ma potrebbero anche farne qualcuna in meno :D
    2 punti
  15. Buonasera, complimenti sinceri ad @@Illyricum65, una discussione a dir poco spettacolare e di grandissimo interesse storico e numismatico, almeno per me. Finalmente, dopo lunga pausa, rimetto mano alle mie monetine del tardo-impero. Non vi nascondo che più volte sono stato colto dal fascino degli hoard britannici e stavo per dare una svolta alla mia raccolta. Tuttavia, nonostante sia una collezione che con poco dispendio permette soddisfazioni a mio avviso uniche (il fascino di un hoard e della storia che lo circonda sono spettacolari), sono sempre stato un po' restio all'acquisto in quanto ho il sentore che spesso siano trovate dei venditori per specularci sopra. Mi limitai solamente all'acquisto di un certo numero di monete dall'hoard in questione del 1973... o almeno così recita il cartellino... ed è proprio questa insicurezza che mi lascia un po' l'amaro in bocca (nonostante siano state acquistate da un venditore professionale inglese). In ogni modo, la patina uniforme e uguale su tutti gli esemplari mi fa ben sperare. Vi propongo tre esemplari, spero possano interessare. E ancora grazie per lo scorcio storico davvero graditissimo. Saluti P.S. In foto le patine non rendono bene, sono verde scuro
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  16. Gettone Pensione Rosetta via Fratelli Calandra 15 Torino valore 50 Nella città di Torino, luogo in cui i casini furono per la prima volta regolamentati con il ‘Regolamento del servizio di sorveglianza sulla prostituzione’, voluto da Cavour nel 1860, i 14 luoghi di piacere raccolgono 172 ragazze dedite al mestiere più antico del mondo con regole molto ferree rispetto alla sanità ed al comportamento. Le case chiuse, così chiamate poiché era d’obbligo tenere le imposte dei bordelli chiusi per evitare di disturbare con oscenità la pubblica vista, sono dislocate per tutta la città di Torino. In corso Raffaello c’è la casa di appuntamenti “di lusso”. Il locale di prima classe, prezzi superiori alle 5 £, è per fruitori di un elevato ceto sociale e prima di uscire dal locale c’è la possibilità di avere il “libero”, ovvero una cameriera che si assicura che non ci sia nessuno nella via prima di far uscire il cliente. In via F.lli Calandra, ai civici 13 e 15 due case d’appuntamento attigue sono di seconda classe, per una clientela medio bassa con prezzi tra le 2£ e le 5£. In via Cappel Verde troviamo i postriboli di livello più basso, così detti di terza classe, con prezzi inferiori alle 2£ destinati ad una clientela più modesta. In via San Tommaso troviamo . . . 11 affascinanti ragazze immortali. Insomma ce n’è per tutte le tasche senza contare le tariffe agevolate per militari e giovani di primo pelo. l
    1 punto
  17. Volevo mostrarvi questo cavallo che per me è da assegnare a Ferdinando II. Si vedono bene i gigli della moneta sottostante sulla faccia del re al diritto. Al rovescio due dei bracci di una Croce con al centro un forellino, all'altezza della groppa del cavallo. Si capisce quindi che la moneta ribattuta è di Carlo VIII , probabilmente un cavallo battuto nella zecca dell'Aquila o di Chieti. Resta da capire se a sua volta il cavallo di Carlo VIII sia stato battuto su un cavallo di Ferdinando I (vedi la sigla del Tramontano) o più verosimilmente il cavallo di Carlo ha subito la ribattitura sotto Ferdinando II , direttamente con i coni di Ferdinando I. Che ne pensate? @@santone @@vox79 @@fedafa @@eliodoro @@appah
    1 punto
  18. Buongiorno a tutti, vorrei presentarvi l'ultimo acquisto Francia Terza Repubblica - galletto Valore: 20 franchi Anno: 1908 Zecca: Parigi Tiratura: 6.721.325 Materiale: oro 900 Diametro: 21 mm Peso: 6,45 gr Personalmente questa tipologia di moneta mi è sempre piaciuta moltissimo ed in questa conservazione al top si possono osservare ancora tutti i dettagli. Ah, personalmente non mi piacciono le monete periziate....rinchiuse....sopratutto per un marengo cosi comune mi pare inutile perciò sarei intenzionato a liberarla, mi piace sentirle in mano le monete....Che ne pensate voi? grazie
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  19. Buonasera la zecca di cremona è un po trascurata, vuoi i pochi pezzi coniati, la rarità di quest ultimi, ma mi ha sempre affascinato ed è un zacca che sto studiando da due o tre anni...sarebbe bello avere pareri da piu utenti del forum per poter comporre una discussione interessante e chiarire alcuni dubbi che magari alcuni si pongono... (da quel che ho capito alcuni possiedono monetine del periodo comunale ma non sanno realme te cosa hanno fra le mani) Sator ha pubblicato varie monete con varianti particolari e interessanti questi nominali, denari e mezzanini , si riescono a datare grazie al contratto stipulato nel 1254 che credo se ne sia parlato molto.. cremona conia 4 nominali diversi con la presenza di queste due stelle nel primo e secondo quadrante al dritto, e in alcuni casi è presente la stella anche al rovescio ( vedi l esemplare postato da sator) riuscire a capire e distinguere un mezzanino da un denario non è semplice.. il mezzanino generalmente pesa fra i 0.5 e 0.6 gr, si distinguono dallo stile della legenda ( vedi lettere gotiche) dalle stelle ( in alcuni casi presenta 5 stelle nei tondelli con le lettere gotiche,mentre in quelli con le lettere romane ne presenta sei) ultimo dettaglio ma non meno importante è essenziale sapere il diametro per avere un riferimento, il diametro dei mezzanini è fra i 15 e i17 mm. i denari invece, hanno un peso medio di o.8 grammi un diametro maggiore, dai 16 ai 19 mm. inoltre si distinguono dallo stile semplice ovviamente ne parlo come se fosse una cosa semplice, ma effettivamente anche io quando iniziai feci parecchia fatica.. Passiamo alle monete pubblicate da sator.. le prime sei monete sono dei denari imperiali, vi sono parecchie varianti interessanti, vedi quella con le stelle e con un solo bisante alla sinistra della croce nella legenda... purtroppo codeste varianti vengono un po snobbate ma sono comunque pezzi interessanti che potrebbero potrare a interessani conclusioni e perché no, riuscire a dare una datazioni a determinate emissioni. Mentre le restanti monete, sono mezzanini con caratteristiche diverse, vedi la legenda, le punte delle stelle , la forma della croce e via di seguito Interessante il falso d epoca, cio significa che llora la moneta cremonese era abbastanza usata (o forse era una moneta poco conosciuta e poteva essere spacciata facilmente?) Io ho detto la mia, avrei ancora molto da dire ma vorrei sentire altri pareri, spero davvero che si riesca a collaborare da poter creare una bella e discussione stefano
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  20. Ciao @@ponziopilato Evidentemente non riesco a farmi capire, oppure noi due non siamo in sintonia, non ho paragonato le due monete, ho solo postato la moneta per fare vedere le differenze tra un souvenir, come da te giudicata, e la Selinunte e visto che sei un esperto le dovresti cogliere al volo senza bisogno che te le dica io, anzi ti dirò di piu l' ho fatto proprio perché credo nella Selinunte ma nello stesso tempo penso che per la moneta in questione ne tu ne io ne nessun altro possa sbilanciarsi con certezza assoluta da una foto SENZA AVER ESAMINATO DAL VIVO I BORDI, visto che anche tu hai detto che sono la terza faccia della moneta, se poi tu ci vuoi rendere partecipi delle tue deduzioni che ben vengano, imparare è sempre istruttivo. Purtroppo, per motivi personali, come già detto ho poco tempo per le comparazioni oggi è un caso che mi possa dedicare a scrivere ed essendo molto istintivo, pur ritenendo utili le comparazioni che dici di fare, mi fido molto anche del mio istinto
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  21. Caro @@Georg, non sempre si è disponibili per tutto. Il tempo va bene utilizzato, e non per commentare sciocchezze. Non esiste alcun "olio" o "grasso" o "burro" o "strutto" o "petrolio" o ... che possa essere stato deposto in zecca. Se n'era parlato su questo forum anche per le patine a coccarda, che riconoscono invece tutt'altra origine. Non è perché qualche leggenda metropolitana circola che si può sempre commentare: le sostanze oleose non finiscono né sono mai finite sulle monete all'interno della zecca. E se anche lo fossero, sarebbero ... scivolate vie. Se qualcuno dovesse dire che in questo momento su Giove vi è un asino volante, non sono io a dover spiegare perché la teoria è risibile (e non scientifica), ma chi fa la strampalata affermazione dovrebbe dire in base a cosa ritiene sia vera. Karl Popper insegna. :mellow:
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  22. Nel' ottica di una comparazione dei riconi moderni su tondello antico, posto il tetra di Morgantina di una precedente discussione che grazie ad @@acraf e ad altri utenti si è riuscito a capire che si tratta di un riconio moderno su tondello antico, questa moneta è stata proposta da alcune case d' asta e per fortuna è rimasta invenduta. Se esaminata con attenzione le differenze con la Selinunte sono molteplici, i più esperti li noteranno sicuramente i meno invece possono fare la comparazione e trarre le loro conclusioni personali che magari potranno servirgli in futuro.
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  23. Ciao Concordo con Silvio. Qui ho confrontato la moneta con la mia Tetradramma coniato in Macedonia (Anfipoli) nel periodo della dominazione romana (158-150 a. C.). VF. Reference: SNG Copenhagen 1314; SNG Ashmolean 3299 var. Al dritto il busto di Artemide con diadema e drappi (e in spalla un arco e una faretra) contornato da perlinatura, al centro di uno scudo macedone decorato con sette stelle a otto punte e sette falci di luna (crescent) doppie, ciascuna separata da tre pallini. Al rovescio la clava di Eracle con la scritta MAKEDONWN PRWTHS (Prima Provincia Macedone) sopra e sotto, nel campo monogramma SHAP sopra e monogrammi TKP e TYE sotto, il tutto contornato da una ghirlanda di quercia; all’esterno sulla sinistra il fulmine. apollonia
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  24. C'ero anch'io al museo ma che strano anch'io ho questa fissa x quel luogo!! Ciao r-29 Giovanni
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  25. È una debolezza di conio, la causa potrebbe essere il tondello difettoso o più probabilmente del materiale attaccato sul conio, il valore è soggettivo : Es. le "famose" 50 lire 1993 senza rombo hanno lo stesso difetto e ce chi chiede cifre da capogiro, ho visto venderle in Fdc a 250 €
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  26. Sulla base di cosa? Giustificare punto per punto, grazie. Così impariamo..... Poco fa stavo osservando i caratteri del dritto e il collo di quella di Ranieri del mio link; la E di Umberto, rispetto a quella del nostro amico, non presenta i due "codini" in alto e in basso; e anche la prima I e la L di ITALIA sembrano diverse, soprattutto nella parte inferiore che, in quella del nostro amico, è più "arcuata". Anche il collo, nella parte anteriore, è meno arcuato in quella di Ranieri, che posto sotto. Ciò farebbe pensare al falso, riguardo a quella della discussione.... TUTTAVIA, curiosando nel catalogo online,http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-U1/1 e, in particolar modo, nella sezione 1896, ...più precisamente la seconda (concessa da Piergi), mi accorgo che questa (e anche altre) presentano la E con i due codini, e anche la I e la L di Italia...e anche il collo con la stessa curvatura di quella del nostro amico. ....Quelle periziate sono sicuramente autentiche, pur presentando dei particolari palesemente diversi. E allora? Varianti volute? Difetti di conio?...... (Si può presumere che in quella di Ranieri ci siano delle debolezze, visto che la perlinatura, in alcuni punti, è poco visibile ? ....)
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  27. Il testo fondamentale di Le Rider è datato 1977 e quindi risale a quasi quarant’anni fa (Le Rider, Georges, Le monnayage d’argent et d’or de Philippe II frappé en Macédoine de 359-294, Éditions E. Bourgey, Paris, 1977). Lo stesso autore ha ritenuto opportuno mettere a punto la sua opera circa vent’anni dopo l’uscita pubblicando nella collana Mélétèmata, 23 il fascicolo Le Rider, ‘Monnayage et finances de Philippe II. Un état de la question’, Athens 1996. Nella prima pagina del secondo capitolo si legge che il peso di 14,45 g è qualificato ‘tracio-macedone’ essendo quello adottato dai Calcidiani a Olinto, dagli Acantiani e dagli Anfipolitani. Da allora sono trascorsi vent’anni e non mi risulta che questo dato ponderale sia cambiato. Valore che è poi quello che risulta nell’opera fondamentale di Le Rider, dove dei 485 (se ho contato bene) tetradrammi di Anfipoli solo quelli citati nel post # 227 presentano 6 come prima cifra decimale del loro peso, mentre dei 436 (se ho contato bene) tetradrammi di Pella una trentina hanno 5 come prima decimale (seguito a sua volta da numeri inferiori a 5, e solo un paio col 4), ma nessuno ha 6 o più. Comunque la caccia è aperta: chi trovasse nelle aste o negli archivi un tetradramma di Filippo II del peso di almeno 14,6 g è vivamente pregato di segnalarlo qui. apollonia
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  28. @@guasti2007, per curiosita' ce l'hai anche uno SPL da farci vedere ?, giusto per valutare meglio, perche' sull'MB sono d'accordo ma su quell'altra....a meno che queste monete non siano facilmente reperibili con fondi a specchio e rame rosso intonso, mi sembra un po' stretto il BB.
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  29. Nella zona di Roma, agli HUB, è sempre un gran casino.. le raccomandate rimangono ferme spesso e volentieri! Se hai tempo e voglia, chiama il call center delle poste (mi raccomando, devi aver voglia ma soprattutto tempo!!! <_< ), tante volte loro hanno informazioni in più rispetto a quello che ti esce scritto nel sito dovequando! Te lo dico per esperienza personale!
    1 punto
  30. Non conosco MebNet, ma ti mando subito il link al database opensource che ho preso e riadattato da internet... ma vi serve Filemaker per usarlo. Comunque ti scrivo in MP :good:
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  31. This, unfortunately, is really a beginner's mistake--please don't be offended, because I'm sure this is a coinage not your own--but you're using a circulation strike of one year to draw highly tendentious conclusions about a proof strike from another year. The 1894s proof dime is one of the most talked about and intensely studied coins in American numismatics, and I feel certain that the discipline has by now a good handle on these coins. (Finding one of the dozen or so missing examples is still a boyhood dream for many of us, but even us small-timers know to watch out for added "S" Philly coins, and the converted New Orleans' pieces!) :) v.
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  32. La parte dell'articolo che più ci interessa ;)
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  33. Non conosco purtroppo il testo del Ruggia e mi farebbe piacere se illustri le sue interpretazioni. Per quanto mi riguarda, la figura in questo denaro mi ha sempre lasciato perplesso. Viene usualmente descritto come un santo. La veste farebbe pensarlo, essendo una veste talare. Ma è strana l'aureola, in quanto è crociata, cosa che normalmente è usuale per il Cristo. L'aureola di un santo dovrebbe non avere niente o solo cerchietti, come in tutti gli altri denari di Aquileia e Trieste. Il volto è imberbe (Eseguito dallo stesso incisore che ha creato il conio del denaro con Beata Vergine di Raimondo patriarca. Quell'incisore faceva i volti in modo particolare, con un taglio della bocca, con le guance, che danno una fisionomia bizzarra), inconsueto se si tratta di una raffigurazione del Cristo, ma non improbabile, visto che una simile immagine l'abbiamo anche nella cripta della basilica d'Aquileia. Ciao. Chievolan.
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  34. Mah ... la cupola è quella presente su altre monete di Trieste e prima di Aquileia e prima di Colonia. E' la raffigurazione di una chiesa. Non so se possiamo spingerci fino a Gerusalemme. Il tempio/chiesa è su una montagnola fatta da collinette sovrapposte, ed è circondato da mura; ai piedi della montagnola vi è una porta. Se nella simbologia medievale questa raffigurazione tipica del 12-13esimo secolo sottintende il richiamo ad un simbolismo sacro particolare non lo so, ma penso sia difficile saperlo ( Ma sarebbe altresì interessante saperlo).
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  35. buonasera e complimenti per questa discussione e per le fotografie delle monete postate. Molto interessanti. Dal mio punto di vista, ma si tratta di supposizioni, i denari con le stelle sono tutti imperiali. Ovviamente si sono evoluti nel tempo, a partire dalla metà del XIII secolo fino almeno ai primi decenni del XIV secolo. L'evoluzione stilistica è evidente. Per esempio, il denaro con la e gotica è sicuramente stato coniato dal XIV secolo in poi, diciamo intorno al 1310, o poco prima. vi posto un esemplare del grosso con Sant'Imerio e un denaro con le stelle. La somiglianza delle lettere è evidente.
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  36. Buona serata Grazie @@profausto ..... la pausa mensa, stava finendo e non avevo più tempo :pleasantry: Certamente Enrico V, ma anche IV. C'è da dire al nostro @@karlocoin che i denari battuti a Venezia a nome di questi due imperatori sono indistinguibili, anche se taluni attribuiscono quelli di minor peso ad Enrico V, non fosse altro che le monete, col tempo, venivano "rimpicciolite" per motivi inflazionistici. Non so, però, fino a quanto sia una deduzione accettata o condivisa dagli studiosi. Riguardo alla legenda io ci vedo: D/ ENRICVS IMPER - croce patente accantonata da quattro bisanti in cerchio di perline R/ S.MARCV VENECIA - busto frontale di S. Marco con globetti intorno alla testa ma ... posso sbagliare :pardon: In ogni caso è una moneta rara e quella che hai postato è anche tenuta bene. Complimenti. saluti luciano
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  37. dovresti sempre mettere il peso e il diametro... mi sembra un denaro di Enrico V° di Franconia 1105-1125 - per Venezia D/ ENRICVS IMPER - croce patente accantonata da quattro biswanti in cerchio di perline R/ S.MARCVS VENECIA - busto frontale di s. Marco con globetti intorno alla testa
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  38. Buona giornata E' un denaro veneziano. Riesco a leggere S. MARCVS VNE Non riesco a decifrare l'altro lato ma, se non ci sono interventi nel frattempo, questa sera, da casa, posso essere più preciso. saluti luciano
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  39. Per par condicio vogliamo parlare di quanti reperti misconosciuti o semplicemente abbandonati giacciono nei magazzini dei musei, peggio: vogliamo ricordare di quante collezioni monetali pubbliche non esiste catalogo dopo cento anni ( ormai non sono più' decenni) di curatela da parte di direzioni fallimentari ( non tutte per fortuna) di modo che la primaria opera di tutela - attraverso la pubblicazione / non si sia potuta esercitare e siano potute avvenire sottrazioni come quelle del museo di Napoli che oggi ci ritroviamo in vendita tranquillamente in aste primarie senza che nessun funzionario ormai abbia il coraggio ( sarebbe ammissione di colpa) di dire qualcosa ... Peggio : vogliamo parlare dell'incapacità endemica di gestire uno dei siti archeologici più' importanti del mondo che anche se fosse stato localizzato in Burkina Faso sarebbe stato meglio valorizzato e avrebbe reso allo Stato dieci volte di più' ...? No, forse è' meglio non ricordare tutto questo , più' comodo proseguire nell'attività opposizione tra Pubblico e Privato che è' ormai anacronistica d decrepita ma che alcuni funzionari di mentalità' desueta, si ostinano ad avversare
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  40. 7) Finisco con l’ultima variante che ho notato finora, ovvero un mezzanino con le stelle pari a quello del punto 5), ma questa volta con stelle a 6 punte. Finora ho trovato decisamente più rari gli esemplari in stile gotico a 6 punte, mentre non mi risultano mezzanini con legende classiche e stelle a 5 punte. Ø: 17 mm Peso: 0,78 g Con ciò ho finito la rassegna di “stranezze” che sono riuscito ad annotare, notare e reperire. Ovviamente benvenuto qualsiasi colpo di scena ed eventuali approfondimenti per questa moneta, nonché immancabili correzioni (son qui anche e soprattutto per questo!). Spero possa interessarvi come argomento, e di essere riuscito a seguire un ordine (per quanto la materia sia già confusa di suo) nell’esposizione. Cordiali saluti
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  41. Incontro interessante, un ringraziamento ancora ai volontari del gruppo G.R.A.L, nuovo aspetto del museo e altre novità. Un grazie a Leopoldo Pozzi @@pozleo e a Ermanno Arslan @@Arslan, per la dedizione a questa struttura, unica nel suo genere. BRAVI... Roberto
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  42. Ciao, e complimenti! Ne parlavamo qualche tempo fa... e seppure anch'io mi interessi di altra monetazione questo esemplare te lo invidio proprio! Attendo di vederlo "dal vivo" alla prima occasione. Complimenti anche a @@ak72 per i suoi gioiellini... Ciao Illyricum ;)
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  43. Si arriva quindi agli imperatores dell'ultimo periodo repubblicano
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  44. Isn't the difference simply due to the fact that one coin is UNC and the other one is circulated (so that the metal in word on the edge)?
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  45. una quindicina di anni fa fui inviatato da un amico messicano in chiapas, precisamente a simojobel, in cerca di ambra qui di seguito vi allego tre metodi non invasivi per togliersi ogni dubbio riguardo l'autenticità dell'ambra 1)primo metodo utile per riconoscere l’ambra vera: la fiamma o prova del calore. Potrete utilizzare un comunissimo accendino, avvicinate la fiamma alla pietra e fate attenzione alla sua reazione, se si annerisce ed emana cattivo odore è sicuramente un falso, poiché l’ambra vera con il calore non cambia colore ed emana un gradevole profumo di resina. 2)l secondo metodo che posso consigliarvi per riconoscere l’ambra vera da un falso prevede l’utilizzo dell’acqua e della forza di gravità. L’ambra vera essendo un composto di resina galleggia nell’acqua, quindi è molto semplice fare la verifica. Prendete un contenitore e versateci dentro dell’acqua e successivamente immergete la pietra di cui dovete verificare l’autenticità. Se la pietra galleggia avete tra le mani ambra vera, se affonda non lo è. se non ricordo male l'acqua doveva essere salata 3)Il terzo metodo che potete utilizzare prevede che abbiate a portata di mano un panno di lana e della carta. L’ambra vera se strofinata con la lana produce una carica elettrostatica, quindi prendete il panno di lana e fregatelo velocemente sulla vostra ambra. Su un piano appoggiate dei piccoli pezzi di carta, se dopo che avrete sfregato il panno i pezzettini di carta verranno attratti dalla pietra, siate pur certi che dell'autenticità dell'ambra. Sperando di aver fatto cosa gradita.... Sergio
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  46. Bella e rara complimenti ! Si tratta di una medaglia col castello che taglia in alto ...moneta abbastanza rara
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  47. La "moneta" della Banca di Paperopoli è fantastica !!!!!!!!!!!!!!! :D :D :D :D
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