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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/16 in Risposte
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Ringrazio Medusa51 per avere permesso di mantenere aperta questa discussione, eventualmente censurando interventi fuori binario (e direi pure un pò isterici). Avrei preferito che qualche accademico si fosse sforzato a dare la sua mano, a comprendere e soprattutto fare comprendere certi problemi connessi a una determinata monetazione o emissione. Ringrazio Deadhead per avere reperito un altro esemplare della rara emissione Q1/S6, che conferma il grave difetto del conio dell'incudine ormai a fine carriera. Un altro scopo della mia breve galleria dei primi conii della serie del tetradramma di Selinunte era anche di dimostrare che l'antico incisore, quando preparava un nuovo conio di martello (con il dio fluviale), non tendeva mai a copiare pedissequamente un proprio conio, con minime differenze. Di conseguenza, in quel periodo, durante tutta la seconda metà del V secolo a.C., è abbastanza facile riconoscere i singoli conii. Ecco perchè mi allarmo sempre quando vedo piccole differenze all'interno di un determinato conio e debbo chiedermi se possono essere conseguenza di usure, difetti di battitura o interventi da parte dello stesso incisore. Nella serie dei tetradrammi di Rhegium, con la testa frontale di leone, è relativamente frequente che ci siano piccole differenze dovute a successivi interventi dell'artista greco, come già evidenziato da Herzfelder. Il discorso diventa molto più complesso nel caso dei denari romani di età repubblicana, sia per il modulo più ridotto (e le immagini non sempre possono essere agevolmente ingrandite per le necessarie comparazioni). Ci sono conii che sono molto difficili da distinguere e lo so per esperienza. Sono in diretto contatto con ricercatori, italiani e stranieri (guarda caso non accademici), che stanno portando avanti grossi studi sui quadrigati e i primi denari e vittoriati, alcuni in corso di pubblicazione su riviste di buon spessore, come The Numismatic Chronicle e Revue Belge de Numismatique e ci sono anche autentiche scoperte, che non posso qui anticipare. Posso solo dire che sono stati analizzati e fotografati anche numerosi importanti ripostigli, alcuni pure da decenni depositati in musei italiani. Un paio di questi, come il famoso ripostiglio di quadrigati di Selinunte (in deposito nel museo Salinas di Palermo), sono stati sottoposti ad accurata e professionale pulizia per ridurre pesanti patine al fine di agevolare il riconoscimento dei conii (e diversi esemplari addirittura sono risultati essere stati letteralmente bolliti diversi decenni fa da un improvvido pulitore della Soprintendenza, con rischio di irreparabili danni....). Non vi preoccupate che questa nuova pulizia è stata operata da un professionista accademico, di una università pugliese, e ho contribuito a una colletta per farlo venire a Palermo e lui ha avuto ampie felicitazioni da parte dei responsabili del museo per i risultati conseguiti. Ma saranno due studiosi privati, un italiano e un inglese (io non c'entro e avrò al massimo ringraziamenti per avere aiutato), a curare la pubblicazione di questo e di altri ripostigli. Nell'ambito di queste ricerche sono stati individuati quadrigati che sono sicuramente riconducibili all'area spagnola e altri a un'area apula, con proprie caratteristiche. Quindi? Non siamo tutti da buttare via riguardo a competenze e auspichiamo al massimo una stretta cooperazione con studiosi accademici. Questi ricercatori ad esempio sono in stretto contatto con il sommo prof. Burnett e hanno trovato ampia collaborazione e anche supporti. Noi italiani siamo molto chiusi e diffidenti verso l'esterno e siamo bravissimi a darci le martellate sulle proprie palle.... Desideriamo approfittare di questa interessante rassegna di esemplari del collezionista tedesco, anche per avere occasione di studiare determinati esemplari, allargando, se possibile, al confronto con altri esemplari e vedere se è possibile arrivare a un giudizio condiviso. L'unico vero problema è il tempo e l'impegno a studiarli (molto più facile blaterare....). Senza inutili battibecchi, che annoiano e pure rompono le scatole....14 punti
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Taglio: 1 euro Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 511.843 Condizioni: qSPL Città: Roma7 punti
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Buonasera a tutti, la mia assenza dal forum e dal mondo “attivo” della numismatica ormai si prolunga da molto tempo, ahimè tra impegni, contrattempi e problemi di varia natura mi sono per così dire preso una pausa forzata, pur non abbandonando mai l’interesse per la materia… e qualche sporadico acquistino :angel: . Non sempre le cose vanno come ci aspettiamo, e ancora adesso non so per quanto durerà questa (voluta e desiderata da tempo) “full immersion” di numismatica… In ogni modo, come potrei non riaffacciarmi al forum con una discussione che miri ad affrontare un tema di mio interesse quale la zecca di Cremona? Ebbene, dopo essermi letto pagine e pagine di discussioni che mi ero perso, con la presente vorrei iniziare ad affrontare (e magari approfondire grazie al vostro imprescindibile aiuto) alcuni aspetti della monetazione medioevale di Cremona con la scusa di un paio di varianti che (credo) di aver racimolato (esigui budget permettendo). Ovviamente il mio intervento non vuole che essere una “spolverata” generale dell’argomento, specie considerando che non ho tra le mani il libro completo del Fenti, bensì varie sue pubblicazioni più arretrate (e quindi anche più lacunose). Ho letto discussioni molto interessanti e approfondite quali “Denari di Pavia”, “I denari dei Visconti” o ancora “Denari minuti di Genova”… ebbene, mi son detto, perché non fare anche qualcosa su Cremona? La mia, ovviamente, più che una proposta è un’idea nata dal fatto che non è per nulla facile reperire chiare e concise notizie e informazioni su questa monetazione, e credo che una discussione di questo genere potrebbe (se riscuote il vostro interesse ovviamente) venire utile tanto a noi quanto a chiunque altro potrebbe avere a che fare con questa zecca non comune. Difficile se non impossibile stabilire ora come ora un valido schema di sviluppo, non ho né i testi adatti né il tempo necessario. Per questo ho scelto di partire dal periodo comunale (1155-1330), ed in particolare da quelle che credo essere le monete più comuni della storia monetale di Cremona: i mezzanini (sempre se tali possono chiamarsi) con le stelle. Qui già sorge la mia prima impreparazione (o forse dovrei dire incomprensione dovuta a testi non aggiornati) e che spero i vostri approfonditi interventi possano colmare. Nella pubblicazione del 1983 il Fenti parla, rimanendo tra le monete con le stelle, di: - grosso con due stelle nella croce: Ø 22 mm - Peso 1,78 g - denaro imperiale con le stelle: Ø 17/18 mm - Peso 0,845 g - mezzanino con le stelle: Ø 16/17 mm - Peso 0,68 g - cremonese o medaglia con le stelle: Ø 13/14 mm - Peso 0,346 g Tralasciando per ora l’aspetto più prettamente storico circa la corretta attribuzione dei suddetti nomi, posso senza dubbi accettare la prima e l’ultima tipologia ben distinguibili nel gruppo delle monete “stellate”, mentre sono estremamente confuso sulle intermedie. Sempre sottolineando che non ho materiale più aggiornato (e che potrebbe smentire questi dati), mi trovo abbastanza scettico a pensare che, nella normale variabilità di dette monete, 1 solo mm in Ø e 0,2 g (!!) in fatto di peso possano visibilmente separare due nominali :mega_shok: . Il testo poi è estremamente conciso, il che non fa altro che incrementare la mia confusione al riguardo. Sono distinguibili? Se sì, come facevano all’epoca per distinguerle se (forse per mia ingenuità) credo che simili differenze siano rilevabili solamente con apparecchiature scientifiche e credo difficilmente nelle quotidiane mansioni commerciali dell'epoca? Non potrebbe trattarsi di una normale variabilità “intra-nominale”? Oppure una semplice decrescita che si è registrata negli anni-secoli? Personalmente credo siano indistinguibili denaro imperiale e mezzanino e inizio affrontando la materia con tale pregiudizio (infondato, lo so, ma per mia cocciutaggine non riesco a levarmelo :crazy: ). Questo è un punto cardine che spero mi sappiate chiarire. Grazie Come dicevo più in alto, non inizio di certo mosso da dotte ed approfondite ricerche in merito, bensì da un piccolo “censimento” di varietà che mi è stato possibile vedere. In merito mi interesserebbe sapere un vostro giudizio-parere, se son note tutte, se ve ne sono altre e poi chissà.. magari avviare una discussione a più ampio raggio sul tema “Il periodo comunale di Cremona”, spostarci di volta in volta con ordine, al grosso e al cremonese con le stelle, poi alla serie coi bisanti, agli scodellati, alla serie con la ƒ… sempre se può funzionare l’idea, si intenda. Dalla fine dell’autonomia comunale in poi, credo che un po’ per rarità dei pezzi e un po’ per poca chiarezza al riguardo sia meglio posticipare per concentrarci ora sul Comune (già tutto tranne che limpido direi). Beh, perdonate il ritorno un po’, come dire, impetuoso :rofl: e se ho messo tanta carne al fuoco…. ma un po’ era da tempo che ci ragionavo su, poi la voglia di approfondire e conoscere, fin che si ha modo e tempo…. era troppa!2 punti
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Io mi diverto nel nostro Forum ... Mi distraggo .... Una frase così, in un contesto così, per una moneta così, ... mi fa cadere le palle.2 punti
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Nuovo arrivo: TRIESTE Arlongus von Voitsberg (1254 - 1280) Denaro ·CIVITAS:TERGESTV· ·ARLONGVS:EPISCOPIS Secondo A. Ruggia (Interpretazione apocalittica di un denaro triestino) si tratta della città celeste sulle nubi e la figura sarebbe il Cristo (ispirate dagli Hyperpyron bizantini di Manuele)2 punti
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Buonasera, girando alla ricerca di alcune informazioni ho trovato questo interessante file che riporta alcune pagine di un'asta Varesi non meglio identificata. Qualcuno saprebbe indicarmi di che asta si tratta? E, se possibile, dirmi dove trovare gli esiti? http://it.scribd.com/doc/74477709/Zecche-Lombarde#scribd Grazie mille2 punti
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@@417sonia .......ciao Luciano Sinceramente non ricordo.... sicuramente l'ho letto nel contesto di una ricerca sui denari scodellati in genere, ma siccome in quel momemnto non era Venezia l'oggetto della mia ricerca, sono passato oltre... :nea: Devo dire pero' che non penso di aver travisato in quanto anche sul manualetto edito da Artur Zub e Luciani "le monete di Venezia" i due denari li elencano separati adducendo le caratteristiche che ti ho accennato... Ti allego "zonetta" per meglio farmi comprendere. Buona serata2 punti
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Un'altra moneta egiziana del ______________ 1984______ :) 1984-1404 ١٩٨٤ - ١٤٠٤ 10 Piastre - Rame/nickel Presidente dal 1981 al 2011 ___ Hosni Mubarak (1928-vivente) Vi è raffigurata la moschea di Muhammad Ali (1830/48 c.a.)2 punti
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Se non mi sbaglio l'ambra era talmente ambita in epoca imperale, che , secondo le fonti antiche, l'imperatore Nerone aveva pensato di inviare una spedizione militare nel Baltico (naturalmente all'epoca non era così ben chiara la geografia dell'Europa Centro-Orientale) per poter controllare direttamente il commercio di questo bene di lusso.2 punti
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Concordo con tutti voi sull'inopportunità di emettere monete con temi slegati dallo Stato in questione e di regolamentare queste cose a livello europeo, però li trovo molto diversi dai ministati. - Le commemorative lussemburghesi sono tutte legate alla storia dello Stato, anche se certe ricorrenze sono, come dicevo assurde. Però coniano in quantità notevoli, quindi la ripercussione economica sul collezionista è relativamente bassa. - A me le commemorative maltesi sulla loro storia istituzionale piacciono tantissimo, tra le mie preferite (sarà che studio Scienze Politiche), mentre quelle sui bambini le trovo piuttosto insensate. Ma anche qui vale il discorso quantitativo delle lussemburghesi. - Il guaio è quando i ministati (soprattutto Vaticano e San Marino, chè Monaco conia sempre per cose legate al Principato, anche se ci specula sopra con quantitativi ridicoli, di Andorra non parlo nemmeno) si mettono a coniare un sacco di monete con temi "scippati" ad altri stati, in quantitativi minuscoli, il che comporta un grossa spesa per il collezionista. La morale della favola (scusate la schematizzazione, credo di essere piuttosto noioso) è che regolamentare i temi è quasi impossibile, anche perchè bisognerebbe vedere quali non riguardano la storia dello Stato (tipo quelle del Muro di Berlino vaticane e sammarinesi) e quali invece potrebbero riguardare tutti (l'annunciata serie dei bambini maltese); penso che l'unica misura possibile e anche auspicabile sarebbe un quantitativo minimo di monete: da 200.000 in su, ma anche solo 100.000 eviterebbe le speculazioni in stile monegasco. Scusate il papiro :)2 punti
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Condivido pienamente la tua affermazione, e per questo, come sottolinea anche @@Icedevis, sono felice di aver trovato dopo 10 e più anni una "variatio" sul tema; devo infatti ammetter che la commemorativa del ponte, per quanto discutibile possa essere la commemorazione di un ponte, almeno a mio avviso, sarebbe stata anche gradevole senza quel faccione piazzato in mezzo, quasi come spauracchio di un "horror vacui". Ad ogni modo comprendo anche come il Lussemburgo non abbia poi tutte queste ricorrenze da celebrare, sebbene nessuno gli imponga di emettere il massimo possibile di commemorative per ogni anno...bisogna però anche ammettere, spezzando per una volta una lancia in loro favore, che almeno hanno la decenza di non specularci sopra in maniera vergognosa come Monaco, Andorra e altri (comprendo pure Malta con la nuova serie in arrivo sui valori o la commemorazione dei 41 anni della repubblica 1974-2015 mi sembra stia leggermente superando il limite)2 punti
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In verità, più che gli ingombranti faccioni (che io trovo divertenti per il modo in cui riescono a piazzarli in qualunque moneta), trovo più assurdo il fatto che ogni anno il Lussemburgo emetta 2-3 monete per commemorare anniversari ridicoli (15-20-25esimo anniversario della salita al trono, nascita, morte, matrimonio)...è vero che i costi dei commemorativi lussemburghesi non sono altissimi, ma tra un pò uscirà "primo dentino da latte del granduca", "primo bacio della granduchessa", "10° anniversario della prima commemorativa con il granduca" e cose così...non voglio offendere i vertici dello Stato lussemburghese, eh, ma potrebbero anche farne qualcuna in meno :D2 punti
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Buonasera, complimenti sinceri ad @@Illyricum65, una discussione a dir poco spettacolare e di grandissimo interesse storico e numismatico, almeno per me. Finalmente, dopo lunga pausa, rimetto mano alle mie monetine del tardo-impero. Non vi nascondo che più volte sono stato colto dal fascino degli hoard britannici e stavo per dare una svolta alla mia raccolta. Tuttavia, nonostante sia una collezione che con poco dispendio permette soddisfazioni a mio avviso uniche (il fascino di un hoard e della storia che lo circonda sono spettacolari), sono sempre stato un po' restio all'acquisto in quanto ho il sentore che spesso siano trovate dei venditori per specularci sopra. Mi limitai solamente all'acquisto di un certo numero di monete dall'hoard in questione del 1973... o almeno così recita il cartellino... ed è proprio questa insicurezza che mi lascia un po' l'amaro in bocca (nonostante siano state acquistate da un venditore professionale inglese). In ogni modo, la patina uniforme e uguale su tutti gli esemplari mi fa ben sperare. Vi propongo tre esemplari, spero possano interessare. E ancora grazie per lo scorcio storico davvero graditissimo. Saluti P.S. In foto le patine non rendono bene, sono verde scuro2 punti
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Una mattina d'estate decisi di fare una bella gita con la figlia, anzi, una DOPPIA gita.. montagna e MARENGO! Caricammo di buon'ora il mio nuovo MEZZO, DUCATO, poiché sul vecchio SCUDO non ci sarebbe stato tutto l'occorrente, compresa la cuccia del CARLINO. Già, devo portare anche lui per non scatenare LIRA della bimba, dividerli sarebbe un DRACMA. In QUATTRINO e quattr'otto si inGRANA la marcia e via! Ma no... LEI ha dimenticato i suoi BAIOCCHI per la merenda, ed ancora più importante la PIASTRA per stirare i capelli! "Papà dopo il bagno con questi ricci sembra che ho un TESTONE!" Dopo esser TORNESE indietro e salutato gli amichetti MARCO e FRANCO che in cortile esibiscono il loro TALENTO calcistico, ripartiamo. Prima tappa la montagna... L'ora è tarda e curva dopo curva sfrutto i CAVALLI del potente mezzo quando, distratto, centro un GROSSO buco. Nonostante lo spavento riprendiamo la marcia sperando non fosse successo niente ad ASSE o semiasse. Un po' per la velocità ed un po' per il PESOS si sente un rumore fastidioso, ma non sempre, solo SE STERZIO. Il resto alla prossima puntata! Anche se, come potete immaginare, non è stata una giornata da inCORONAre. Nessun FIORINO all'occhiello :-( La prossima volta cara la mia bambina, tu con la tua carretta da quattro SOLDI ed io col mio motoSCICLO Mi sono rinCONIOnito!1 punto
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Les Monnaies Obsidionales (1477-1874) Les premiers livres sur les monnaies obsidionales ont plus de 250 ans, de nombreux ouvrages traitant de la question sont apparus au cours du XIXe siècle, englobant souvent monnayage de siège et monnayage de guerre, mais laissant souvent le lecteur curieux sur sa faim. Nous avons donc désiré produire un ouvrage détaillé, portant uniquement sur le monnayage de siège au sens strict du terme. Le livre présente plus de 136 sièges et leur monnayage sur quatre siècles d'histoire (1477-1874), à travers l'Europe et le monde. Le déroulement de chaque siège est replacé dans son cadre géographique et historique. Une documentation numismatique riche permet aussi d'aborder en détail, pour de nombreux sièges, tous les éléments relatifs à la production et à la circulation du monnayage, plus de 750 monnaies décrites et photographiées. L'ouvrage présente un grand nombre d'informations inédites en français permettant une nouvelle approche de cette partie de la numismatique si peu connue.Format 210 x 150 couvertures cartonnées, impression couleur, 560 pages.Prix 60 euro p,s, fra qualche giorno dovrei averlo in mano grazie all'amico L.Fabre e vi postero' alcune pagine1 punto
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Salve a tutti, cosa ne pensate? vorrei acquistarla il prezzo è 38 euro, che dite ne vale la pena? Grazie.1 punto
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Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo in questa sezione in quanto mi occupo di tutt'altra monetazione, abbiate pietà per eventuali errori banali. È da parecchio tempo che per vari impegni mi ero preso una pausa forzata dal mondo della numismatica e del forum in generale. Pur continuando ad interessarmi delle monetazioni che seguo, negli ultimi mesi-anni ho avuto modo di avvicinarmi al mondo "cartaceo". Non sono mancate "scoperte" interessanti e di certo più a buon mercato e a portata delle mie tasche rispetto ad alcune monete che, per ora, rimarranno irraggiungibili. Nonostante ciò, alla ricerca di libri, francobolli, buste, manoscritti, cartoline, ..... mi è capitato un paio di volte di imbattermi in collezioni davvero notevoli che, oltre all'area appunto "cartacea" (per cui ero stato contattato) avevano anche numerose monete di un certo valore. Ahimè non son mai stato da collezionisti che avessero i miei interessi, anzi, quei pochi casi che mi son capitati le monetazioni erano proprio lungi dai miei campi di studio (Regno d'Italia e Regno delle Due Sicilie). Ciò non toglie che, sebbene fossi stato tirato in causa per altre ragioni (acquistavo in massa materiale cartaceo), in entrambi i casi riuscii a dare un'occhiata al materiale prima che fosse svenduto a commercianti o aste (dato il disinteresse che veleggiava presso i "secondi" proprietari :nea:). Non acquistai nulla del Regno benché credo ci fosse stato materiale di certo interesse, anche lei più ignoranti saprebbero aprire internet e cercare le quotazioni per annate di V. Em. III, di certo mi sarebbe servito mooolto più capitale di quanto avessi. Ben diversa fu la volta del Regno delle Due Sicile. La collezione era davvero vasta e non ebbi tempo di farla passare tutta, mi soffermai tuttavia sui pezzi che ritenevo più interessanti (o che tali potevano sembrarmi, non mi ero mai occupato prima di detta monetazione :angel: ). Mi bastò una veloce scorsa su acsearch dal telefono per portarmi a casa, il giorno dopo, qualche pezzo a prezzi credo imbattibili per le tipologie. Ovviamente, messa da parte tutta la roba cartacea, acquistai i pezzi che mi riuscì possibile... tenendo conto che non lavoro e non ho grandi risparmi... quindi pochi... Alcuni pezzi li ho scambiati-venduti per prendere monetine di mio interesse :angel: :angel: :angel: e rientrare nella spesa. Mi rimane ancora qualche pezzo... ma lo ammetto, li ho un po' tralasciati negli ultimi mesi... Per venire al dunque, la moneta di cui vi chiedo ora un parere è un'oncia da 30 Tarì di Palermo, corredata dal ritaglio della descrizione del catalogo (non so quale asta) e credo genuina, come erano tutti gli altri pezzi. Credo sia un pezzo non proprio comune (RR) e di un certo valore (vidi cifre da paura...), di sicuro il più interessante di quelli presi. L'ho tenuto da parte perché, lo ammetto, è spettacolare e io stesso ne ero rimasto affascinato... Che ne dite voi? In che conservazione si trova a vostro avviso? Lo vedete come genuino? Grazie in anticipo per l'aiuto. Ø: 58 mm Peso: 68,39 g1 punto
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Dici niente ..... Trovarli con questa iconografia è un'impresa, molto ma mooolto più comuni i "bezzoni", di quelli ce n'è a carrettate, ma di questi ce n'è veramente pochi. Io li classificherei NC, anche perché i pochi che si trovano, sono in condizioni pietose. Da qui la domanda: ne avranno fatti effettivamente pochi o sono stati ritirati e fusi? Non lo so. Di sicuro a Padova non ne ho visti.1 punto
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Ciao @@Sator ci sono varie varianti di questa moneta ma solo nei monogrammi. @@apollonia la tua assomiglia alla mia. Silvio1 punto
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Buona serata Se da una parte è facile dire: il conio è della zecca di Venezia, è tutt'altro che facile dare una attribuzione certa alla moneta (ci sono parecchie varianti in base all'iconografia e alla legenda); e poi bisogna anche tener conto della possibilità che ci si trovi di fronte ad una contraffazione, anche coeva. Proprio per queste difficoltà (accentuate dal fatto che si valutano delle foto), è opportuno postare le due facce della moneta, magari con dimensioni maggiori di quelle che hai postato e, soprattutto, peso e diametro. Hai visto bene che sul denaro che hai postato ieri, tra me e @@profausto, c'è stata una differente posizione (tutt'ora irrisolta), ma è questo il bello della sezione ..... non sempre le monete sono così facilmente identificabili; qualcuna fa fatica a svelarsi e il concetto di bianco o nero non è per loro. Se vengono a mancare i dati per consentirci di esprimerci con una sufficiente approssimazione .... non si può dare che risposte "non risposte" e restare nel vago. :pardon: saluti luciano1 punto
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Varesi 54 del 18 novembre 2009 - "collezione Este Milani" gli esiti delle aste Varesi: http://www.varesi.it/aste_pregresse.php1 punto
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Mah, a me sembra buona, se è falsa io ci sarei cascato come una pera! Peccato per la spatinatura, in ogni caso.1 punto
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Ci sono anche altri tagli e altri materiali, non esistono solo i 2 euro commemorativi...1 punto
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Medaglia devozionale, mistilinea, argento o ottone argentato,produzione nord Italia, (1897-1900). D/ Madonna con Gesù Bambino in braccio, coronati, invocata con il titolo di "Madre Divina Provvidenza".- R/ S. Antonio Maria Zaccaria, fondatore dell'Ordine " Dei Figlioli di S.Paolo" o Barnabiti, e della " Congregazione delle Angeliche di S. Paolo" e "Congregazione dei Maritati di S. Paolo", fu Beatificato nel 1849 e proclamato Santo, nel 1897 da papa Leone XIII. Ciao Borgho.1 punto
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ottimo ritrovamento, una delle prime monete di andorra che viene ritrovata :clapping: :clapping:1 punto
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Conosco alcune persone che sicuramente non valgono il volume totale degli atomi di carbonio di cui sono composte, ma credo che questo parametro sia leggermente equivoco in questo caso :)1 punto
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Anche io penso di andarci.... sono troppi anni che non vado a un convegno! E poi espone per il primo anno un mio amico.1 punto
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Sono passati 50 anni ora (yikes!) sin da quando ero un ragazzo sul sedile posteriore su un lungo viaggio in auto, naso seppellito nel mio primo Redbook—un'edizione 1967, comprato nella tarda estate del 1966. Mi ricordo di fare conoscenza con le figure di tiratura delle monete del mio paese. Alcuni di questi numeri fatto un'impressione immediata su di me. Alcuni di quei numeri che non ho mai dimenticato. 484.000 1909s VDB Lincolns. 264.000 1916d Mercuri. 52.000 1916 Standing Liberties. 24 1894s Barber dimes. 24! Cosa è, c'erano circa 200.000.000 americani entro la metà del 1960, e Numismatica era un hobby molto popolare—qualcosa come la raccolta di euro nel primo decennio della nuova moneta europea. 24 1894s Barber dimes. Magia. Per me e per milioni di altri americani ragazzi e ragazze. Così un mezzo secolo più tardi, $2.000.000? A buon mercato! :D v. ------------------------------------------------------------------ It has been 50 years now (yikes!) since I was a boy in the back seat on a long car trip, nose buried in my first Redbook—a 1967 edition, bought in the late summer of 1966. I remember making acquaintance with the mintage figures of my country’s coinage. Some of those numbers made an immediate impression on me. A few of those numbers I’ve never forgotten. 484,000 1909s VDB Lincolns. 264,000 1916d Mercuries. 52,000 1916 Standing Liberties. 24 1894s Barber dimes. 24! Thing is, there were about 200,000,000 Americans by the mid-1960s, and coin collecting was an extremely popular hobby—something like euro-collecting in the first decade of the new European currency. 24 1894s Barber dimes. Magic. For me, and for millions of other American boys and girls. So a half-century later, $2,000,000? Cheap! :D v.1 punto
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D'accordo su tutto... !!! C'è però da ricordare che qualche stato ha anche autorizzato la zecca privata che gli ha chiesto di coniare "monete" di prova .... Come cristianaprilia anch'io nel lontano 2002 feci l'errore di acquistare qualcosa del genere.....1 punto
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Proprio così. Penso che i denari piani con le stelle siano stati coniati anche nel XIV secolo insieme con i grossi di Sant'Imerio. Le analogie sono evidenti. E poi altrimenti non ci sarebbero denari imperiali (o mezzani). Improbabile. Quindi secondo me i denari con le stelle sono prima da associare ai grossi con le stelle e poi al grosso con Sant'Imerio. Sul fatto se i denari con le stelle fossero tutti imperiali non ho ancora le idee chiare. però lo ritengo molto probabile. A Brescia per esempio dopo il 1257 si coniano due tipi di denaro. Il piccolo, ed il denaro imperiale. Non ci sono più mezzani. Il fatto è che l'imperiale dopo la svalutazione del 1249-1257 aveva lo stesso peso e lo stesso intrinseco che aveva prima il mezzano! Per cui secondo me dovrebbero essere tutti imperiali. Però aspettiamo qualche commento più autorevole.1 punto
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Per arricchire ancora di più la discussione di immagini posto altre due monete una per Pisa che non mi sembra avere niente di particolare e una per Lucca che sembra avere al dritto in luogo delle due TT TC , ma forse non conoscendo troppo bene questa monetazione e vista l'ora tarda inizio a fantasticare!!1 punto
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ciao @@eliodoro, questo cavallo è passato già in altre aste, se non ricordo male In asta, peccato per la base troppo alta di 1000 euro, credo che una buona base sia sulle 300/ 350 euro, la rarità è R3 e non R come riportato dal M.I.R.1 punto
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Ho deciso di provare il servizio, foto inviata, vi aggiorno su cosa accadrà.1 punto
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Non ha senso spendere alcune decine di euro per delle copie dei nostri giorni, si rischia di alimentare il deretano dei falsari e dare loro soddisfazioni, una medaglia autentica in quel metallo vale oltre 3500 euro, con 40-50 euro meglio comprarsi una piastra borbonica comune in BB o una del '700 in MB. ...... almeno hai qualcosa di autentico.1 punto
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Buon giorno, premetto che quando un curatore o moderatore chiude una discussione, lo fa non per piacere ma perché è stato violato il regolamento. Pertanto se la discussione viene chiusa e scritto "temporaneamente" pregherei di evitare l apertura di una nuova, non c'è ne ragione . Anche perchè, se si aprisse una nuova discussione per ogni decisione che non si condivide dello staff, non ne usciremmo più... Pertanto chiudo questa in attesa che venga riaperta l altra. grazie Sku1 punto
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Ciclicamente su Lamoneta negli anni escono queste discussioni sul collezionismo, sui volontari, sui privati, penso che l'argomento sia stato trattato più volte e che si debba continuare in questa discussione per la parte tecnica, molto bella tra l'altro, e che merita di proseguire per gli appassionati di questa monetazione. Il forum dove state scrivendo, dove stiamo scrivendo è l'espressione anche di quel mondo che voi non vorreste, collezionisti privati che fanno i cataloghi, collezionisti divulgatori privati che postano per tutti 500 denari di Lucca, stamattina un ragazzo posta la sua splendida collezione di monete di Cremona, in altre sezioni ci sono collezionisti che hanno messo a disposizione tutto quello che hanno, altri comprano per divulgare proprio qui....questo è Lamoneta. Sul Medagliere di Firenze e Catalli, l'iniziativa di catalogazione nasce anche tramite l'Associazione Phalantos del forum tramite volontari privati. Il collezionismo c'è, all'occorrenza mostra, le occasioni ci sono state e ci sono, collezionare si può, il problema è vogliamo una numismatica aperta, per tutti o solo per pochi ? Lamoneta è per tutti e non avrebbe senso il contrario pur nel rispetto dei propri ruoli, titoli, curriculum.... Studiare la storia, le monete è un arricchimento sociale e civico e spero che continui, rendiamo gli uomini più consapevoli delle loro identità.... Sul Collezionismo privato cosa ha fatto consiglio il recente libro fatto dai NIP, credo sia istruttivo... E sulle riviste scientifiche la RIN da chi è finanziata se non dalla SNI di cui fanno parte studiosi , collezionisti, appassionati privati ? I giovani...molto si è fatto qui e molto si farà...basta poi leggere il forum...molte cose poi sono state donate in totale anonimato ai giovani nel tempo, ma chi conosce la storia di Lamoneta sa cosa è stato fatto e anche speso, diciamolo pure, in donazione di libri, abbonamenti a riviste numismatiche, Associazioni alla SNI e tanto altro...sul tanto poi richiamato GDN, è una scelta aziendale della Bolaffi che si deve rispettare ma credo che altri soggetti usciranno con pubblicazioni ulteriori, lo stesso Lamoneta produce dei Quaderni, forse fatti da collezionisti o studiosi della domenica ma di uomini con tanta passione e disponibili per tutti sul portale....1 punto
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Se sei fortunato il finto 2 € lo puoi utilizzare per prendere il carrello della spesa :rofl:1 punto
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Magari i rappresentanti le istituzioni e i ministeri preposti fossero così lungimiranti e evoluti come i loro omologhi esteri...... Se in Italia non lo si fa, non è certo per colpa dei collezionisti che, in quanto collezionisti, godono e godrebbero del far vedere il più possibile le loro collezioni, ma a causa di alcuni, troppi, talebani che andrebbero cacciati dal loro posto per lasciarlo a chi, magari proveniente dall'estero, avesse un po' più di apertura mentale da offrire....ma sappiamo benissimo che invece non è così e che in italia la cultura la si vuole appannaggio, in maniera totalmente immeritata, solo degli appartenenti ai suddetti schieramenti istituzionali e/o politici...e allora, con queste premesse e intenzioni, ma dove si vuole andare e con che coraggio ci si lamenta poi della situazione che da loro stessi hanno provocato?1 punto
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E' una segnalazione molto interessante. Fa piacere che la storia e l'arte della medaglia papale trovino adeguata rappresentazione nel web grazie a collaborazioni pubbliche con variegate competenze. Per chiarezza verso gli amici che andranno a consultare, va precisato che viene riprodotta la collezione della Zecca, che è costituita dall'insieme dei coni raccolti nel 1800 da Mazio con gli acquisti dei vecchi coni disponibili dalla bottega degli Hamerani, dalla famiglia Barberini, dagli eredi Mercandetti e da altri privati. La collezione illustrata è quindi rappresentativa dei riconi Mazio e già fu fotografata in una relazione degli anni 1930 del Ministero del Tesoro, oggetto di ristampa in quel prezioso libretto "a pictorial catalogue of papal medals". Le medaglie presentano in gran parte le escrescenze e i cedimenti dovuti all'usura dei coni, nonostante i sapienti interventi di riparazione disposti dal Mazio; alcune hanno aspetto "nuovo" e provengono dai coni rifatti da Cerbara, da Gennari e da altri, sostanzialmente uguali agli originali (ma con minime differenze che consentono il riconoscimento). Ciò dico per evitare al nuovo collezionista l'errore nel quale potrebbe essere indotto dalla ufficialità della raccolta: le medaglie fotografate sono i cosiddetti riconi Mazio, che a mio giudizio hanno assolutamente dignità per la collezione, ma che per rarità e valutazione devono essere distinti dalle coniazioni originali. Di grandissima importanza è certamente la riproduzione delle foto degli antichi testi di medaglistica papale (Du Molinet, Bonanni, Venuti), dai quali emerge la totalità della medaglistica papale antica, comprese le coniazioni non pervenute a Mazio o diverse dai riadattamenti del Mazio. Tra le autrici ritorna un nome noto come Lucia Simonato, che ha elaborato un testo splendido e di grande completezza sulla medaglistica di Urbano VIII e questa continuità di lavoro nel settore fa piacere. E dobbiamo rallegrarci che qualche studio veda la luce in un momento di grande crisi per le nuove edizioni. Penso al volume da tempo atteso sulla medaglistica da Benedetto XIV a Pio Vi per completare quell'opera eccezionale per precisione e dettaglio che è il CORPUS, portata avanti da Adolfo Modesti con le elaborazioni dirette o la supervisione: purtroppo per gli elevati costi editoriali la pubblicazione del testo già pronto sembra rinviata sine die.1 punto
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Bella discussione, torno alle origini postando un cartellino di vendita di oltre 60 anni fa. De Nicola, vendita n.4, descrizione dettagliata e prezzo di 1600 lire....1 punto
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Ciao Lorenzo @@dareios it, bellissimo cavallo...ha già detto tutto e bene santone... riguardo la rarità, in quest'asta ( Artemide XLI 12 /12/2015) viene classificata R3: Ferdinando II d'Aragona (1495-1496). Cavallo ribattuto su cavallo di Carlo VIII per L'Aquila. Cf. MIR 104. (conii Ferdinando I, MIR 85/8). AE. g. 2.03 mm. 18.00 RRR. SPL. Inedito con monogramma Tramontano all'esergo.1 punto
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Sarà anche poco personale, ma è bello. Manca solo il codice fiscale del Papa e poi c'è tutto.1 punto
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