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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/16 in Risposte

  1. Ciao a tutti, Vi annuncio la costituzione ufficiale del Circolo Numismatico Romano Laziale. Il Circolo, nato su questo forum, ora è del tutto ufficiale e, pertanto, chi è interessato ben può aderirvi.. Presidente e tesoriera è la mitica Giovanna :D :D Tra i soci fondatori, oltre me ( ahimè uno straniero), vi sono altri utenti di spicco del forum come @@adolfos, @@Ramossen, @@carlino,@@Liutprand, @@Ric70 Tra gli aderenti, una mano ce la daranno, spero, anche @@fedafa, @@Afranio_Burro e @@Layer1986 e tutti gli altri che vorranno appoggiare questo ambizioso progetto.. Vi allego comunicato ove potrete trovare tutte le notizie inerenti il Circolo Numismatico Romano Laziale.. Saluti Eliodoro Comunicato nascita Circolo.pdf
    8 punti
  2. Salve a tutti !! quest'oggi vi mostro il mio primo acquisto del 2016 .... Si tratta di un groat generalmente conosciuto come Annulet Type ( per via dei due piccoli anelli ai lati del profilo e dei due nei due quarti del rovescio ) coniato fra il 1422 e il 1427 . Generalmente questa monetazione viene fatta iniziare con la salita al trono di Henry VI ( non aveva neppure un anno quando ciò avvenne ) del settembre 1422 ma, dalla lettura di alcuni documenti si è scoperto che esemplari della zecca di Londra e di Calais furono coniati già durante le ultime settimane del regno ( e di vita ) di Henry V ...questi esemplari si riconoscono dai precedenti per via della forma della croce a inizio legenda ( n 1 della tabella ) e sono piuttosto rari sebbene si riescano a trovare spesso alla stessa cifra di quelli successivi ( molto più comuni ) per il fatto che tale variante viene citata solo nei testi più specifici, mentre nei testi generalmente usati dai venditori ,come lo Spink non viene elencata. L'esemplare in questione a mio avviso rientra proprio fra quelli coniati ancora durante il regno di Henry V nella zecca di Calais. Quello che più mi sorprende di queste monete è la larghezza del modulo 30 mm. mentre il peso è di 3,60g
    5 punti
  3. 5 Scudi San Marino Metallo: Oro .917 Zecca: Istituto poligrafico e zecca dello Stato Peso: 10 grammi Diametro: 28 mm Tiratura: 7.387
    4 punti
  4. ______________ 1985 Unione Sovietica 40° Anniversario della fine della II Guerra Mondiale. 1 Rublo - Rame/nickel
    4 punti
  5. sposto nella sezione di pertinenza..... lascia che godono!! :crazy:
    4 punti
  6. Ricevuto, come solito questi sesini le leggende se si leggono da una parte mancano dall'altra, diciamo che questo è ancora accettabile
    3 punti
  7. "La quantità di intelligenza sul pianeta è costante, la popolazione è in aumento" ehi Exergus, ti scappano, o il tuo senso dell' ironia è superbo? Perchè ciò che scrivi ha una sua credibilità, sembra quasi un postulato di termodinamica. Ed anche Lorenz ha scritto qualcosa di simile (mi scuso per le continue citazioni, non è saccenza, semplicemente se dette da un poveraccio come me le cose sembrano meno importanti che se se dette da gente nota). E, avendo credibilità, ne consegue che la soluzione per migliorare la quantità pro capite di intelligenza è una sola: non potendo aumentare l'intelligenza, bisogna diminuire.... E' una pura questione aritmetica, no? Mi sa che è meglio che vada a riporre sotto le lenzuola la frazione di metrocubo che mi compete, qui sto diventando niciano
    3 punti
  8. Per la serie ....avanti con le monete comuni, trovabili, che non costano molto e che possono dare soddisfazioni e creare confronti, oggi propongo un sesino di Milano di Filippo III. E' una moneta in mistura della bontà di soli 69, 444 millesimi, con caratteristiche iconografiche semplici, un bel busto al diritto del Re, si vede un bel colletto pieghettato alla spagnola, al rovescio una croce fiorata dalle quale si vedono bene uscire quattro fiammelle al centro. Peccato non riuscire a vedere al rovescio in leggenda il segno identificativo, a volte una rosetta, una crocetta, una stella, un giglietto, un globetto o nulla. Già questo ampio ventaglio di segni identificativi fa pensare a una moneta molto coniata, comune e così è ritenuta sia in MIR che in Crippa. Le leggende sono riferite al Re e alla città, classificata MIR 353 o Crippa 21. La prima emissione di questi sesini è del 1603, interessante vedere le emissioni secondo il Cipolla : 1603 pezzi coniati 590.060 1609 649.060 1614 1.880.252 1621 181.440 Quindi grande variabilità col picco nel 1614, ricordiamo che Filippo III regnò dal 1598 al 1621. Anche qui le considerazioni possono essere molteplici, non certo nella conservazione di questi pezzi, anche se qualche buon ritratto c'è, ma nella tipologia abbastanza scontata di una moneta che segue schemi usuali, sarà così anche per il sesino di Filippo IV, Crippa 25, e in quello precedente di Filippo II, Crippa 48.....senza data, busto e croce....
    2 punti
  9. mi auto-cito: Sessanta tornesi di Giovanni I CornEr (mi raccomando @@fabry61, l'accento va sulla E e non sulla O :) ) per Candia. Tipico leone dallo stile tardo, da paragonare a quelli soliti degli ultimi due secoli della serenissima, in questo caso l'incisore non ha nemmeno provato a trascrivere PAX TIBI MARCE ecc, ma lo ha sostituito con delle linee orizzontali, tanto i greci non l'avrebbero capito comunque. O AGYOS MARCOS a tutti!
    2 punti
  10. Per quel che ne sapevo non è mai stato trovato un conio romano di zecca originale, neanche quello rinvenuto nella fontana francese che è, anch'esso , con tutta probabilità, un conio di un falsario, o almeno questo era il teorema proposto e accettato da più parti, dato che si presume che i conii " di zecca" venissero distrutti alla fine del periodo di utilizzo. In ogni caso ho dei grossi dubbi che un conio in ferro dolce si presenti così poco aggredito dalla corrosione all'esterno. sembra più un conio fasullo, realizzato al massimo qualche centinaio di anni fa(al massimo intorno al 1500/1600), in cui è rimasta ( o è stata lasciata deliberatamente) una delle monete realizzabili ( forse, ma finché non li si scompone o li si sottopone a gammagrafia non lo si può sapere con certezza) con il conio stesso. Ha più l'aria di una operazione commerciale che di un reperto storico, anche a prescindere dal prezzo ridicolo che ha raggiunto, minimo in confronto al vero valore se fosse passibile di catalogazione come originale.
    2 punti
  11. buonasera. intanto complimenti al possessore della moneta. osservandone il conio, ho potuto osservarne la fortissima somiglianza con la moneta della collezione de Castellani, ora riportata sul volume " l'area monetaria veronese verona e il tirolo" di Rizzolli e Pigozzo. la moneta classificata al n. VR2, ha gli stessi piccoli difetti di conio... il piccolo cuneo sulla linea sup ed inf. del REX . inoltre i punzoni mi sembrano pressochè uguali. potrebbe trattarsi dello stesso conio?. La moneta , dovrebbe essere stata coniata dal 931 al 945, con il nome del padre Ugo e del figlio Lotario. nel 945 il re Ugo,come si sà abdica, rimanendo solo il figlio unico regnante fino al 950, coniando monete solo con il proprio nome. Come viene riportato nel volume ( che consiglio vivamente di leggere), gli esemplari di Ugo e Lotario sono estemamente rari e solo pochissimi esemplari sono privi della perforazione tipica delle sepolture ungheresi.
    2 punti
  12. Russia 1985 1 rublo 12° Festival della gioventù di Mosca
    2 punti
  13. Questa è la prima tipologia di moneta coniata dalla zecca di Cremona. A differenza di quanto si riteneva fino a pochi anni fa infatti non è il denaro scodellato con la stella la prima moneta di Cremona ma questa, che nei documenti troviamo col nome di inforziato. Valeva la metà del denaro imperiale di Milano, e lo stesso del denaro coniato da Mantova e da Brescia, L'area monetaria è quella che dipende da Milano. Il piede su cui viene coniata è quello del terzolo. Valeva il doppio del Cremonese (che quindi valeva un quarto dell'imperiale).
    2 punti
  14. Mah. sappiamo bene che in Germania sono convertibili senza limiti di tempo tutte le banconote emesse dal 1948, quello che forse non sappiamo (sia chiaro che non mi sto riferendo a te, ma faccio un discorso generale) è che da noi invece, è sempre stata prassi comune limitare il cambio entro un certo termine, e non mi pare ci siano mai state tutte le polemiche di oggi. E' vero che non c'è mai stato neanche un cambio così drastico come nel 2002 ma, per esempio, il 31 dicembre 1951 cadevano in prescrizione le am-lire di ogni taglio e biglietti di vario tipo da 50 e 100 lire. Questi biglietti erano stati dichiarati fuori corso il 30 giugno 1951, dunque tra il fuori corso e la definitiva prescrizione erano trascorsi solo 6 mesi (e non 10 anni). Un tempo decisamente breve, tanto che con legge del dicembre 1952 furono riaperti i tempi per il cambio, dal 14 gennaio al 14 aprile 1953. Sempre nel 1953, il 30 giugno, furono dichiarati fuori corso i biglietti da 500 e 1000 lire modelli Barbetti e Capranesi (tutte le emissioni del Regno e le prime della Repubblica) nonchè gli assegni a taglio fisso da 5.000 e 10.000 lire del 1945-47. La prescrizione, stavolta, scattava dopo un anno, il 30 giugno 1954, e anche in questo caso ci fu una proroga di tre mesi, fino al 30 settembre. Dunque i nostri genitori (o nonni) per cambiare una massa di biglietti sicuramente inferiore a quelli in circolazione nel 2002, ma pur sempre notevolissima, hanno avuto a disposizione, al massimo, poco più di un anno. E lo hanno fatto, senza polemiche, proteste, ricorsi, e sicuramente senza invidia per i tedeschi. Perché oggi, invece, dev'essere tutto complicato, perché non va mai bene niente? perché, se ai nostri genitori sono bastati nove mesi per cambiare milioni di am-lire, a noi, non sono bastati dieci anni? Se solo non avessimo dimenticato (o mai conosciuto) la nostra storia, capiremmo che il cambio lira/euro di oggi, è semplicemente la ripetizione, sia pure su scala più grande, di quanto sempre avvenuto da 70 anni a questa parte (anche durante la Repubblica, spero che questo qualcuno lo ricordi, periodicamente venivano dichiarate fuori corso determinate tipologie di banconote), e che sempre è avvenuto senza traumi e tragedie, mentre oggi sembra non si sia contenti se da ogni fiammifero non si fa nascere un incendio...KEEP CALM petronius
    2 punti
  15. Esemplare malconcio , ma con variante di legenda inedita. ET.CE è una 'novità'
    2 punti
  16. Giusto per aggiungere un nuovo stato sulla nostra lista delle nazioni :) ______________ 1985 El Salvador Vi è raffigurato Francisco Morazan (1792-1842) Presidente delle *Provincie Unite dell'America Centrale* dal 1829 al 1839. 10 Centavos (un decimo di Colon) - Rame/nickel/zinco
    2 punti
  17. Possiamo concentrarci sulla zecca di Cremona, cercando per quanto possibile di proporre un elenco delle emissioni che tenga conto dei contributi degli ultimi anni, in modo da aggiornare le indicazioni proposte dal Fenti. Una specie di catalogo delle emissioni di Cremona con ipotesi di datazione e con le fotografie degli esemplari. Ove utile faremo degli accenni alle altre zecche limitrofe. Poi se @@giollo2 è d'accordo potremo aprire una discussione più ampia sulle emissioni delle zecche di area lombarda.
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  18. Buona giornata Complimenti a tutti :clapping: saluti luciano
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  19. Più che altro trovo questa normativa piuttosto debole di fronte ad ulteriori ricorsi. Vista così mi sembra un modo per prendere tempo. Come fatto notare sopra perchè mai si dovrebbe discriminare tra chi ha cercato di cambiare le lire e chi non lo ha fatto? Chi non lo ha fatto ha semplicemente accettato la legge, che in un paese normale è teoricamente l'approccio corretto alle leggi (dura lex sed lex). Può una normativa del genere tenere di fronte ad un ulteriore ricorso? Secondo me no...
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  20. E' un denaro imperiale uguale a questo R2
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  21. Ciao Roberto, io ci sarò senz'altro il 13 febbraio a Bergamo e poi il 9 aprile a Parma, due Circoli Bergamo e Parma molto attivi, convegno commerciale a parte, che ci coinvolgono in iniziative varie anche culturali, credo che ormai sia un aspetto questo sempre più importante.... Mario
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  22. Milano Parpagliola, Mist. . MEDIO – LANI D Stemma sormontato da corona da cui fuoriescono un ramo di palma e di ulivo. RV. PROVIDENTIA La Provvidenza, stante s. accanto ad una colonna, indica con un’asta un globo posto ai suoi piedi. CNI 200/213 (Filippo III). Crippa 20E http://www.artemideaste.com/auction/view/375/634
    2 punti
  23. Taglio: 1 euro Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 511.843 Condizioni: qSPL Città: Roma
    2 punti
  24. In questo Post ci occupiamo solo delle Pietre dure incise in epoca greco romana , tralasciando quelle risalenti all’epoca babilonese , assira ed egiziana che ci porterebbero troppo lontano nel tempo appesantendo anche il discorso . La civilta’ romana fu estremamente completa , variegata e funzionale in tutte nelle sue manifestazioni , lasciando a noi posteri infinite opere , dalle grandi costruzioni ai piccoli oggetti , meravigliosamente e diversamente belli , di cui oggi non ammiriamo che dei pochissimi e miseri avanzi della loro primitiva magnificenza , ad esempio : costruzioni che ancora suscitano meraviglia , il diritto , sul quale si basano le leggi moderne ; il primo e duraturo esempio di unita’ europea , unita’ mai piu’ realizzata successivamente , se non per brevissimi periodi ; ma oltre che averci lasciato queste grandiosita’ materiali ed istituzionali , non vanno dimenticate quelle che vengono definite , arti minori , tra le quali , la numismatica per quello che riguarda le monete e le pietre incise per la glittica , veri capolavori in miniatura . Vorrei soffermarmi proprio sulle pietre incise , pietre che erano incastonate generalmente su anelli per uomo , ma anche per le donne , specialmente in collane , bracciali ed orecchini ; quelle montate su anelli da uomo , in particolare negli uomini di alto rango : nobili , uomini di Stato ed anche Imperatori , di cui un tipico esempio fu il famoso anello d’oro di Augusto con pietra in nero Onice o in rossa Corniola , incisa con un Capricorno , simbolo del potere e dell’ affermazione in campo sociale , indossato prima da Agrippa quale erede designato da Augusto all’ Impero , poi morto Agrippa , fu ripreso da Augusto che voleva consegnarlo al secondo erede Marco Claudio Marcello , ma che dopo la morte di questo secondo erede fu infine consegnato a Tiberio suo successore ufficiale ; questi anelli con pietre incise venivano spesso usati anche come sigilli per garantire e certificare l’ autenticita’ di un documento ufficiale premendo il castone dell’ anello , dalla parte della pietra , su della cera fusa colata e in parte rassodata , sul bordo finale del documento , insomma la gemma incisa incastonata in anello era per molti personaggi come l’attuale “carta di identita” che faceva riconoscere l’ autore del documento da parte del ricevente . Naturalmente con l’ Impero , aumentata la ricchezza generale , molti potevano permettersi un anello con pietra anche senza essere come minimo Cavalieri , cioe' dell' ordine Equestre , come avveniva per legge , durante la Repubblica ; chi poteva permetterlo si adornava di questi anelli in oro o in argento con pietre incise oppure lavorate a Cammeo , cioe’ con figure in rilievo , oppure grezze solo lucidate , per risparmiare sul lavoro di incisione ; i meno abbienti ricorrevano invece ad anelli in bronzo , semplice o dorato con il castone sempre in bronzo solamente inciso , senza pietre . Le pietre incise venivano lavorate da abili incisori , spesso Greci o Orientali , le cui incisioni , cioe’ i temi delle figure , venivano scelte dai clienti o lasciate alla sensibilita' dell' incisore insieme alla qualita’ piu’ o meno alta di incisione ; le migliori opere dei migliori incisori portavano da un lato la firma dell’ autore , aumentandone di molto il prezzo e il valore generale dell’ opera finita . Questa arte manuale secondaria , ma dalla quale nascevano veri e propri capolavori in miniatura , non era inferiore alle arti maggiori , anche per il motivo che l’ artefice lavorava su materiali durissimi da incidere , tipo : Corindoni , Berilli , Quarzi , Calcedoni , Diaspri e altri minerali per glittica simili , con superficie disponibile ridottissima dovuta all’ utilizzo in anello , al massimo di 2/3 centimetri ma generalmente inferiore , questa arte minore si chiamava : Glittica Uno degli incisori piu’ famosi di pietre dure dell’ antichita’ fu il Greco Pirgotele che firmo’ le sue opere , incise tra altre la pietra da suggello di Alessandro Magno , altro fu Satireio dell'epoca di Tolomeo I , Dioscuride , originario dell'Asia Minore , contemporaneo di Augusto al quale forse consegno' il primo anello imperiale , poi Aspasio , celebre per avere riprodotto in una gemma famosa , ora nel Museo Nazionale Romano , il busto della statua fidiaca di Atena Parthenos . Passato l’ Impero Romano , l’ arte della glittica quasi scomparve , fino a riprendere grande impulso nel Rinascimento quando si risveglio’ l’ interesse verso il mondo classico dell’ antica Roma ; da questa data in poi fiorirono i “falsi” di pietre dure incise , “falsi” solo nel termine che queste opere rinascimentali venivano a volte fatte passare per originali dell’epoca romana , ma nulla toglievano all'arte e alla grandissima qualita’ di incisione ; anche oggi esiste un fiorente mercato semi nascosto di queste pietre , spesso opera di incisori orientali cinesi e giapponesi , ma anche di incisori del medio oriente come in antico , i quali pero' a volte usano spesso al posto delle vere pietre dure , del semplice vetro fuso colorato e con figure incise stampate a caldo , ma questa non e' piu' arte , un occhio esperto non si farebbe pero' ingannare . La tecnica usata dagli antichi incisori consisteva nel lavorare le pietre grezze prima dandogli la forma voluta ' in genere ovale , da inserire alla fine del lavoro nel castone dell’anello o di altre montature , quindi si lucidava la pietra con polveri abrasive provenienti da pietre di uguale o maggiore durezza , dopo chi si procedeva al lavoro di incisione con un trapano ad archetto con punte di ferro duro che , per vincere la durezza della pietra , erano intrise di polvere o di piccoli diamanti provenienti in antichita’ dalla sola India con la quale l' Impero romano aveva costanti contatti economici , oppure con smeriglio proveniente dalla Grecia intriso di olio per ridurre l' attrito . Il motivo per cui si sono trovate migliaia di antiche pietre incise , quasi sempre senza anello , nel corso degli scavi secolari , e' perché in massima parte venivano tolte e gettate via , senza valore , da chi cercava solo oro e argento , come dai Barbari nei tempi delle invasioni , solo in minima parte dipendeva invece da distacco naturale dal castone . Botteghe di incisori e venditori di pietre dure finite , abitavano anche il Foro Romano
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  25. Ciao a tutti! Gentilmente vorrei avere da voi un parere su questa liretta, quale grado di conservazione le attribuireste? Cosa ne dite della patina? Grazie in anticipo!
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  26. Moneta bellissima.....ma sembra fotografata da un libr o sbaglio....
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  27. Come molti altri ponti antichi il fatto di un ponte ad una sola arcata sembrava molto difficile da costruire, cosi' col passare delle generazioni sono nate leggende sulla sua costruzione..La leggenda dice che fu il diavolo a costruirlo in una notte in cambio dell'anima del primo passante ... Ma i cittadini scaltri fecero passare un animale per primo beffando cosi' il diavolo.. Poi vi sono nelle pietre vicino al ponte degli incavi a forma di zoccolo .. Che fece nascere la leggenda che fosse il diavolo arrabbiato per la beffa che li creo' battendo per terra per la furia i "piedi".. Quel ponte e' il mio avatar...
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  28. Ed ecco le immagini dei 2 euro italiani: - Donatello: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=20191 - Plauto: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=20190 1.500.000 esemplari per ciascuna emissione.
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  29. Dunque, iniziamo a delineare una caratteristica fondamentale di costui: a Napoli venivano prodotte anche tipologie monetarie (come le 3 cinquine) non recanti la sua effigie, cosa neppure lontanamente ammessa dal successore-figlio. E già da questo possiamo dedurre la differenza cospicua tra le personalità di questi due intriganti personaggi... Sul piano iconografico, tra le monete milanesi e napoletane di tal re ci sono delle differenze, ma lievemente percettibili: per fare un confronto posterò una delle mie monete preferite a suo nome, il mezzo ducato, che seppur non è proprio definibile "moneta del popolo" è ottima, specialmente in discrete conservazioni, per confrontare adeguatamente le differenze iconografiche: naturalmente, essa ritrae un giovane Filippo, come presumo sia anche nei bei quattrini milanesi qui sopra: i riccioli, la corona radiata, gli occhi, a me paiono molto simili, ad eccezione della posizione del busto... Cosa ne dite voi? Dai, che c'è molto da dire in merito a costui, non solo sull'aspetto iconografico dei dritti ma soprattutto dei rovesci, per non parlare di un' ulteriore infinita serie di argomenti legati a questa figura... Per adesso vorrei però prima sentire i vostri pareri in merito a questo fondamentale aspetto, poi vedremo che begli sviluppi prenderà questa discussione! ;)
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  30. Milano - Federico I Imperiale post 1162 gr. 0,98
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  31. Accolgo l'appello di @@dabbene, presente! E'ora di discutere di questo regnante, dopo aver abbondantemente e proficuamente del figlio! :good:
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  32. Ciao a tutti, complimenti per la discussione che leggo sempre con piacere...In ordine alla datazione dell'aureo...Vi vorrei porre una domanda...è possibile che vi sia un rapporto con i 3/8 di shekel cartaginesi, che presentano la dea tanit gianiforme? Non credo sia stata casuale la scelta dei Cartaginesi. Saluti Eliodoro
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  33. Non vedo l'immagine di Mussolini, quindi rispondo ad intuito. In molte medaglie il duce è ritratto con l'elmetto mod.31, un modello che ebbe una produzione decisamente limitata perchè soppiantato appena due anni dopo dal mod.33. Come si vede dalla foto sotto la forma del mod.31 era già uguale a quella del modello successivo, però conservava una piccola cresta sommitale a richiamare quella dell'Adrian: (immagine presa dal sito Von Morenberg) Ciao, Arturo :)
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  34. Vediamo se ci arriva qualche altro.... la croce mi porta indietro, poi punto, trifoglio, punto e poi qualcosa che si legge al dritto.....chi si butta ? Diamo tempo....
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  35. Belle queste discussioni sulle piccole milanesi del periodo spagnolo... Guardando sul Crippa vedo che vi sono parecchie varianti per quanto riguarda la legenda del diritto, la più interessante è forse quella con PHILIPP REX HIS III scritto partendo dall'alto a sinistra. Sempre Crippa riporta una testimonianza dell'inizio delle emissioni nel 1603, si tratta di un saggio di zecca del 7 novembre 1603 il cui oggetto furono per l'appunto i "sesini nuovi, che valevano due quattrini di denari tre l'uno."
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  36. "Per altri eventuali casi...." Altri "eventuali" casi?....cioè, 99,9% di tutti i casi? Talvolta la prosa burocratica è davvero esilarante.....quanti saranno i soggetti che tra il 6 dicembre 2011 ed il 28 febbraio 2012 saranno in grado di documentare di aver richiesto la conversione delle lire? Lo 0,1%? Insomma; è un po' come se dicessi che poiché dal luglio prossimo il canone della RAI si pagherà con la bolletta elettrica e dunque pagherà anche chi ha un'utenza elettrica ma non ha la TV: poiché fra 3 anni o 5 anni questa normativa potrebbe essere dichiarata incostituzionale, uno dovrebbe pagare comunque la bolletta (perché altrimenti ti staccano la luce) ma, nel contempo....dovrebbe anche far causa alla RAI perché...non si sa mai che fra tot anni la Consulta bocci la normativa e quindi, solo chi dimostrerà di aver fatto causa tempestivamente alla RAI potrà ottenere il rimborso di quanto pagato ingiustamente. Ancora una volta, mi pare di intuire che più che gli immutabili e fondamentali Principi della Costituzione, in Italia valga più che mai il principio non scritto enunciato dalla cosiddetta "Legge del menga"....altro che mentalità europea....qui siamo sempre fermi al solito parcheggio dell'Autogrill con i "compari" che ti fanno il gioco delle tre carte per fregarti. Frattanto...suppongo che le quotazioni di banconote in lire su eBay siano da oggi in "picchiata".....poveri "speculatori"....non sapevano con chi avevano a che fare..... :crazy: M.
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  37. Buongiorno, ovviamente non posso che rendermi disponibile a partecipare attivamente ad un'eventuale discussione aggiuntiva, sarebbe di grande interesse, ma richiede l'intervento di esperti del vostro calibro, io per ora mi sono dedicato solo a Cremona e so poco delle altre zecche... ma un confronto con le vicine è senza dubbi molto molto utile. Quindi... si può sempre iniziare un'altra discussione per poi sintetizzare in questa di volta in volta eventuali conclusioni-supposizioni-idee-proposte circa Cremona nello specifico (così da evitare confusione, poi se lo ritenete utile posso sempre rielaborare per iscritto un pdf più ordinato e lineare su Cremona e caricarlo qui sul forum così da essere fruibile da parte di tutti). Per me sarebbe un'ottima occasione per approfondire un tema di mio interesse e magari conoscere qualcosa di nuovo... sentiamo che ne pensano gli altri :) Saluti
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  38. Purtroppo io non riuscirò ad esserci, fino ai primi di febbraio sono in sessione d'esami e venire a Piacenza mi farebbe perdere troppo tempo...magari potrebbe esserci @@aleale ?
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  39. Si concordo anche perché guardando anche il Catalogo delle Civiche di Milano per i sesini di Filippo IV abbiamo anche qualche pezzo con diametri di 12/13 mm.
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  40. Salve ragazzi,un pò di tempo fa quando ero alle primissime armi avevo acquistato questo sesterzio da studio,però l'avevo lasciato in disparte perchè non ero riuscito a catalogarlo,ora l'ho ripreso in mano e forse finalmente ci sono ma vorrei aver conferma.Allora la leggenda dovrebbe essere IMP CAES M AVR SER ALEXANDER AVG il retro invece è la LIBERTAS AUGUSTI. Io ho trovato nel ric 583 la descrizione libertas holding pileus and sceptre,che dite ci puo stare con l'immagine del retro?grazie
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  41. Dati del venditore: GRAMMI 2,3 DIAMETRO 18 MILLIMETRI, forse anche 4. Appena mi arrivano sarà un piacere.
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  42. @@Littore @@rickkk Questa discussione, (oltre ad essere "da scuola" per quelli che non sanno come comportarsi nel forum... se leggete vengono fuori 2-3 teorie diverse e nessuno inveisce nei confronti dell'altra) prende in esame svariate ipotesi di come la patina a bersaglio si possa essere formata, su come si possa tornare a riformare, per me questa discussione deve rimanere visibile nella sezione. ;)​
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  43. Questa è la medaglia di cui Day ha scritto: "Questo lascia la questione delle medaglie che sono menzionate insieme ai denari nelle registrazioni della zecca genovese per il 1374 e il 1380. Ancora una volta, fonti documentate suggeriscono chiaramente che la zecca avesse coniato una frazione di mistura nella seconda meta del secolo XIV, ma la letteratura numismatica ne ha tenuto ben poco conto. Desimoni era certo a conoscenza della testimonianza che indicava le medaglie ancora in circolazione nel 1380, ma egli non discusse le fonti pertinenti, ne afferrò appieno le implicazioni delle prove. Mentre e` certamente plausibile che le medaglie pre-ducali ancora circolavano a Genova intorno al 1380, le scritture riferiscono di una emissione contemporanea. Le medaglie che compaiono negli scritti quindi corrispondono probabilmente ad un gruppo anomalo di medaglie convenzionalmente attribuite al periodo pre-ducale. Il castello stilizzato che appare in questi mezzi-denari, taglia trasversalmente la parte superiore della leggenda nella stessa maniera in cui il castello taglia trasversalmente la parte inferiore della leggenda nei denari minuti.. Nessun altra moneta genovese coniata prima dell’inizio del periodo dei Dogi a vita mostra questo tipo di dispositivo. La punteggiatura di queste medaglie e` anche più elaborata di quella del comune tipo preducale e le iniziali del coniatore spesso seguono le leggende delle due facce, mentre il tipo comune non porta iniziali." Quindi, secondo Day, la C chiusa al dritto dopo IANVA sarebbe la sigla dello zecchiere, da notare inoltre che qui sembrerebbe mancare la stellina tra IANVA e C.
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  44. Caro Matteo, se ricordo bene c'è un bellissimo articolo a nome di @@francesco77 e Gionata Barbieri dove si affronta il tema del simbolo in esergo. Vediamo se Francesco è così gentile da postarcelo qui. Storicamente tale simbolo viene indicato come una R bifrontale, ma così non può assolutamente essere per la presenza del "gancio" in alto e di altri piccoli particolari che non hanno nulla a che fare con la R.
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  45. Anastasios P. Tzamalis Coins of the Frankish Occupation of Greece 1184 - 1566 Athens 2016
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  46. Perfetto Andrea.Ora torna un po' meglio il discorso. Ovviamente per crederti fini in fondo voglio sperare in interventi continui e precisi anche dopo i 100 messaggi. E,come sai bene,saranno sempre ben accetti. Il succo del 100 messaggi come regola e' proprio perche' vogliamo vedere piu' partecipazione attiva al forum,e non gente che "scappa fuori" solo per le razzie. Se ti e' di stimolo sia per adesso che per il futuro,ben venga. Apprezzo la tua sincerita',adesso va molto meglio. Un saluto
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  47. Moneta spazzolata, concordo per il qBB.
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  48. Grazie Giancarlo, quando le cose assumono una certa rarità, è pure difficile classificarle con certezza, ho trovato pure questa mi sembra al British Museum.
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