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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/31/16 in Risposte
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R29 se mi contatti domani, ti ritiro io le tue svizzere e ti mando in cambio qualcosa invece che cercavi di pari valore economico, ma di tuo maggiore valore d'interesse ☺12 punti
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Concordo sul fatto che un venditore debba sapere cosa vende ma un acquirente se compra senza conoscere poi non deve lamentarsi. Ho visto molti andare ai convegni e scegliere monete così nel mucchio," mi dia quella...cosa? 100€? No mi dia quella a fianco da 20€....", passare da un sesterzio di Adriano a un Antoniniano di Probo...che senso ha? Caro @r-29 se le hai catalogate o lo hai fatto fare e ci hai rimesso, in qualunque senso, sicuramente hai acquisito un pò di esperienza. Roberto7 punti
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Già. Però anche comprare monete che non si è neppure in grado di identificare....lo trovo abbastanza curioso. M.7 punti
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salve a tutti, sono qui a segnalarvi un utente ebay (mercatino 2016) che mette in asta sul noto sito monete del regno di un certo valore, pretende il pagamento con altri metodi e non con paypall e poi non spedisce. fate attenzione. ci son cascato io e a breve se non mi rimborsa saro' costretto a denunciarlo penalmente saluti, max4 punti
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Unione Sovietica 60° Anniversario della Rivoluzione di ottobre 5 Rubli - Rame/nickel 175° Anniversario della battaglia di Borodino 1 Rublo - Rame/nickel4 punti
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Buon pomeriggio! Per il 1987 posto un 2 Toea della Papua Nuova Guinea Bronzo, 21,6 mm. Con un bel pesce scorpione in primo piano4 punti
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"A si??? Sicuro?? Vietato?" Ho scritto che trovo curioso acquistare monete "al buio", senza neppure sapere a che epoca e a che Paese si riferiscono......non che sia vietato farlo. "Oppure è uno scopo anche l'identificazione successiva?" Beh, visto che credevi di aver acquistato sei monete medievali e invece sono del '700, non mi sembrava che fossi interessato alla sola identificazione successiva. Perché, se invece lo scopo dell'acquisto era solo quello dell'identificazione successiva....allora non capisco che problema ci sia, visto che poi le hai identificate. M.4 punti
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Queste due le ho comprate questa mattina al mercatino insieme ad una corona inglese di fine '800 (che mostrerò in discussione separata) :) ______________ 1987 Thailandia 2530 B.e. (2530-543) =1987 2 Baht - Rame placcato nickel 10 Baht - Nickel Commemorano entrambe il centenario dell'Accademia Militare "Chulalongkorn". E' intotolata al Re del Siam Rama V (1853-1910) Nome completo: Phra Bat Somdet Phra Poraminthra Maha Chulalongkorn Phra Chunla Chom Klao Chao Yu Hua Una sua foto del 1874 Sulle monete i busti affiancati dell'attuale Re Rama IX e Rama V3 punti
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sempre dall'Austria... 500 shilling3 punti
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Io ci vedo una ribattiutura visibile sia al D/ che al R/ --Salutoni -odjob3 punti
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Vi posto una Giustina che mi ha veramente colpito. Guardate il leone nello stendardo Mi immagino la perizia per creare un particolare così rappresentativo. Mi colpisce anche il viso del doge.3 punti
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Ha visto bene. Colpisce la notevole diversità stilistica dei conii abbinati al conio di diritto Q5, che fu sfruttato a lungo. Solo verso la fine della vita di questo conio arrivò alla zecca un vero artista incisore, intorno al 425 a.C., che approntò il bel conio del rovescio H16, che poi fu abbinato a un nuovo conio del diritto Q7, di simile stile più morbido e ricco di curve (forse pure esso creato dal medesimo incisore). Resta l'anomalia della combinazione Q6/H15, che resta isolata e quasi avulsa dal resto della serie, ricca anche di incroci di conio. Se è autentica (ho rintracciato i soli due esemplari noti), sembrerebbe la creazione di una emissione temporaneamente affidata a un modesto incisore, in attesa dell'arrivo di un nuovo artista, molto più dotato e latore di nuove tendenze artistiche grazie all'attività dei "Maestri" che proprio allora si affacciarono sulla scena e che condizionarono l'arte delle monete nell'ultimo quarto del V secolo a.C. Una evoluzione artistica molto rapida e che può essere rintracciata anche in coeve serie di altre zecche, come a Catana.3 punti
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GRUPPO IV : 409-407 a.C. ? Arnold Biucchi 22 = Gutzmann-Schwabacher 20 (conii Q8/H17) E finalmente arriviamo alla famosa emissione oggetto di questa discussione. Si conoscono ormai alcune decine di esemplari. Posto uno del museo di Boston, con il dettaglio della firma dell'incisore sulla cartella tenuta dalla Vittoria. Boston, 1986.71 proveniente dal ripostiglio Himera 1984 g. 17,28 Per un esemplare almeno di sicura autenticità e noto dalla metà dell'Ottocento, appartenuto alla collezione De Luynes: Parigi, Luynes 977 g. 17,50 Ho finito la carrellata e ho un bel mal di testa.....3 punti
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Per quanto impegno ci ho messo nel fotografarla, non sono ancora riuscito a esaltare la sua bellezza.2 punti
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Salve a tutti, secondo voi sbaglio, o sulla guancia di Federico III si intravede una possibile ribattitura su una croce patente, come da un cavallo di Carlo VIII (MIR 99/3)? Sul rovescio, però, non noto niente di particolare, potrebbe essere anche un abbaglio. Saluti, Luca2 punti
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Tempo fa ho fatto analizzare i tre grossi che ho postato e abbiamo riscontrato un fino di argento intorno al 95% per tutte e tre le monete di Cremona, Milano e Brescia. Indagine XRF con strumento Niton. Domani vi posto le analisi.2 punti
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1987 Francia 10 franchi commemorativa in rame ottone millennio della dinastia Capetingia2 punti
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@@guarracino Ribattuto su Carlo VIII per Aquila o Chieti ,non Napoli2 punti
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Chiedo umilmente scusa mi son accorto adesso di aver scritto 5-6 € la mia intenzione era50-60 :blush: 5-6 e manco il valore del metallo (quasi)e' chiaramente un mio banale errore di digitazione ,volevo anche tenermi piu' alto perche la conservazione data era con foto,mi spiace di aver creato il coccolone a@@Trevize chiedo ancora scusa.2 punti
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Veramente sono basito e anche un po' deluso nel leggere certi commenti. Se io chiedo una cosa il venditore mi deve vendere quella cosa senza che io debba per forza conoscere il prodotto e se mi vende una cosa per un'altra lui e' il solo responsabile senza se e senza ma ed ho tutto il diritto di lamentarmi. Scusate se mi infervoro ma a Piacenza venerdì ai tavoli ho visto e sentito cose ridicole,conservazioni sballate, prezzi che il Montenegro al confronto sembra un ente benefico. Sapete qual'è il problema che oramai ai convegni i venditori seri diminuiscono e vengono sostituiti dai bancarellari da sagra paesana. Ciao2 punti
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io non sto cercando di giustificarlo,ma non mi sento nemmeno di condannarlo come fosse un truffatore..cosa che pare evidente dalle tue recriminazioni. Io non sono un venditore,sono un cliente di queste persone,e prima di dare 40€ a chicchessia ci penso un attimo.Se non sono convinto passo oltre,o nella peggiore delle ipotesi le riporto indietro e le cambio.Non mi metto a recriminare...se le monete in questione non ti piacciono prova portarle indietro...almeno provaci prima di sparare a zero...almeno questo il mio punto di vista. Si sa che la miglior garanzia in caso di qualsiasi acquisto è la competenza.La fiducia nel venditore viene dopo...2 punti
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Salve a tutt* ovviamente ognuno può ritenere ciò che vuole in base alle informazione che ha e alla letteratura che conosce, ma dagli ultimi studi miei e di Ricci (articolo NAC 2013) questo pezzo, pur seguendo il peso teorico di 1,45 g, dovrebbe essere ancora un grosso da 6 denari, come indicherebbero alcuni documenti medievali e la stessa svalutazione della libbra di denari coeva alla quale i grossi erano ormai agganciati. Vista la presenza anche dell'interpunzione tra la I e la A al dritto, si dovrebbero datare tra il quinto e il sesto decennio del Duecento. Tale cronologia sembra confermata anche dal ripostiglio di Padru che sto studiando, dove ce ne sono alcune decine. Interessante che ne emergano anche in Corsica (ma anche questo penso che sia un'ulteriore conferma di certe mie ipotesi...;)). E' anche un bell'esemplare. E' da solo...o in compagnia? Un caro saluto e buona domenica MB2 punti
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beh... credo sia ovvio che tu non hai colpa. deve essere il venditore a guidare l'acquirente verso le monete che possono interessarlo. Che tu non sia esperto delle monete che acquisti ci puó anche stare (come si suol dire nessuno nasce insegnato). É grave che sia il venditore a non aver idea di ció che vende. A me situazioni del genere sono capitate piú di una volta, e devo dirti che non di rado me ne sono avvantaggiato acquistando a buon prezzo monete che i venditori non conoscevano. Altre volte ho acquistato male. Capita, anche questo serve a far esperienza e a fare in modo che non capiti piú. Tra l'altro in questo caso secondo me il venditore ha leggermente svenduto il materiale che non conosceva ;-)2 punti
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buonasera a tutti....un gran up per una bellissima monetina di Pisa.....piccolina ,14mm,e 0.75 grs......ma sempre belle da vedere!.. :)2 punti
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E ora la scansione pure del Corpus di Gutzmann & Schwabacher. Fortunato chi riesce a leggere in tedesco...., anche se il loro approccio è piuttosto datato e basato quasi solo su considerazioni stilistiche. Però è utile per trovare gli esemplari che erano allora censiti dagli studiosi tedeschi: Gutzmann & Schwabacher 1929 Tetradrammi e didrammi Himera rid.pdf2 punti
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Intanto ho scansionato il lavoro della Arnold Biucchi, in formato pdf: Arnold Biucchi 1988 Tetradrammi di Himera rid.pdf Per fortuna l'ingombro non era eccessivo. Conviene prima studiarlo e, quando avrò un pò di tempo, proverò a postare le varie emissioni dei tetradrammi di Himera nell'ordine e cronologia proposte dalla Arnold Biucchi, utilizzando quando possibile immagini digitali di monete apparse sul mercato e magari da qualche museo.2 punti
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Finalmente c'e' l'ho pure io, iniziamo con questa "draped bust", per l'altra (jubilee bust) ) ci sto lavorando. Facendo la sola tipologica mi posso fermare qui, non sarò quindi interessato alle altre annate di questo tipo (1893-1900) nonché i vari bordi (LVI-LXIII), per il 1895, per esempio, è previsto sia il LVIII che il LIX. Questa è la mia: Naturalmente in mb o poco più come mio solito :D Qualche colpetto qui e là... ma la moneta ha circolato, è stata spesa, una bella cifretta per l'epoca, era equivalente ad un quarto di sterlina in oro. Magari l'ha utilizzata pure Jack the Ripper :lol: Che ve ne sembra?1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 899.800 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Pieno di furbetti. Partecipando ad un'asta ebay mi sono accorto che un inserzionista sta palesemente utilizzando due account con feedback 0 e 1 appositamente creati per rilanciarsi le proprie aste... Ho segnalato la questione due volte all'assistenza ma secondo voi stanno prendendo provvedimenti? Poi però se scrivi che non accetti paypal e preferisci postepay ti chiudono tutto senza preavviso anche se hai acquirenti in corso (perdendo pure il loro 10% di diritti che gli pagheresti tranquillamente :D ) Mah. Saluti Simone1 punto
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Appena sarà mia posterò altre foto. Siete gentilissimi! Grazie per il benvenuto. Sono Andrea dalla Sicilia.1 punto
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La seconda del 2016 Austria Disegno favoloso, peccato per il modulo piccolo del 2 euro, su un argento di dimensioni maggiori avrebbe reso di più.1 punto
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Sicuramente un convegno da visitare quello piacentino... davvero tanti espositori e monete.... ho anche avuto l'occasione (nonostante la pioggia) di visitare la città che (colpevolmente) non avevo mai visto... ...saluto gli amici che ho incontrato e a tutti un arrivederci alla prossima....1 punto
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:lol: Dissenteria a parte, sul fatto che non si debba comperare ad occhi chiusi siamo tutti indistintamente d'accordo, r-29 ha fatto esperienza dai suoi errori. Tuttavia trovo (se mi permettete) eccessiva la "fiducia" che riponete in quel venditore. Primo, ad un convegno di numismatica (Piacenza giusto?) dubito fortemente girino gli sprovveduti stile banchetti domenicali, secondo sono state fornite informazioni false (e tali rimangono a prescindere dall'esperienza del venditore), terzo sottolineo la cosa più scontata ma a mio avviso sostanziale, è un venditore e il profitto è il suo obiettivo, chiaramente raggiunto approfittando dell'inesperienza (senza offesa ovviamente) di chi si avvicinava ad un mondo nuovo, senza voler spendere grandi cifre né averne da investite in bibliografia. R ha sbagliato, ma il venditore ha truffato, senza mezzi termini: ne era cosciente? Allora sarebbe da metterne in chiaro nome e cognome per fargli passare la voglia. Non ne era cosciente? Ha comunque spacciato per vero ciò che tale non è, quindi anche in tal caso sarebbe da metterne in chiaro nome e cognome (non sul forum eh, non fraintendete!) per far sì che simili "venditori" non capitino nuovamente ad infestare un convegno numismatico. Questo è ciò che penso io....1 punto
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bon week end a tutti....27mm,per 2.75grs...una bella S,con certenamente scivolo di cogno???1 punto
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http://www.acsearch.info/search.html?id=2658016 Simile a questa... Zecca di Alessandria (SMAL) officina A o B1 punto
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Grazie a te @@jagd :) ; per la metallurgia antica , dove si parla anche di monete , consiglio la lettura di questo interessantissimo libro , recente del 2010 che in poco tempo e' andato ad esaurirsi , si puo' provare a trovarlo su ebay : http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=97888420920181 punto
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Si , buon argento , ma non ottimo , millesimi non , in generale, quasi altissimi come nel primo impero , se noti ci sono molte parti coperte da solfuri o ossidi di argento che ne ha scurito parte della superficie , indice di residui di sali di argento non raffinato a dovere .1 punto
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Concordo in pieno con Claudio, la foto non rende....la moneta ha tanto lustro e ottimi dettagli ed è un sogno che ancora non ho realizzato averla... Chiusa da un serio professionista in QFDC/FDC....più di così.... Complimenti veri1 punto
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Facendo una ricerca su internet con le parole "fallo alato" ho trovato queste due immagini significative che hanno dei caratteri molto simili a quella della mia tessera. In particolare le zampe di animale, la coda alta e curva in avanti, la piccola figura a cavallo e ovviamente le ali. Mi chiedo se questo basta a datare l'oggetto in epoca romana.1 punto
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Proprio per questo in asta acquisto sopratutto lotti e il ritiro lo faccio anche ai convegni... Roberto1 punto
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Ottimo argomento! La biga di Monteleone è stata rinvenuta nel 1902,sembra,quando non c'era ancora una legge del nuovo stato italiano sulla tutela dei beni artistici e archeologici. Anzi, la legge del 1909, fu realizzata proprio sulla spinta dello sdegno suscitato dalla vendita della biga. In realtà la vendita fu comunque clandestina, in quanto valevano ancora in loco le vecche norme dello stato pontificio. Premetto che il luogo di ritrovamento si trova a pochi km da casa mia e lo conosco pertanto bene. È l'aia di un antico casale agricolo, ora sede di un agriturismo. La versione che circola da sempre è quella del ritrovamento fortuito, ma circola anche una versione "informale" che afferma invece che il rinvenimento fu effettuato dietro ricerca voluta di reperti antichi. La zona aveva infatti fornito già in precedenza reperti di pregio, sia pure meno importanti. Dove sia il vero non so, ma non mi stupirei se fosse la seconda ipotesi. Ad ogni modo, sembra che l'importanza non venne immediatamente riconosciuta, se è vero che almeno per mesi venne collocata nella legnaia, a disposizione dei bambini per i loro giochi. Poi venne ceduta a un robivecchi di Norcia in cambio delle tegole occorrenti per ricoprire un fienile. A sua volta il robivecchi la cedette, per il tramite, sembra, di parenti romani, ad un antiquariato fiorentino per una somma che avrebbe permesso l'acquisto di una coppia di buoi. Probabilmente, passando ancora in altre mani, venne alfine smontata e inviata in America all'interno di sacchi di grano. In seguito venne acquisita dal Metropolitan, dove tuttora è ospitata. Il Comune di Monteleone, per il tramite del suo primo cittadino, mia ottima amica, sta ancora combattendo una battaglia legale, temo infruttuosa, visto il mancato aiuto delle istituzioni, per ottenere indietro il prezioso reperto. Sulla biga è stato recentemente prodotto uno studio esaustivo, che ricostruisce la vicenda, con la pubblicazione di documenti inediti a cura dell'Arch. Luigi Carbonetti. In rete esistono sintesi del suddetto lavoro. Allego una foto della copertina.1 punto
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2 Euro Nazione: Monaco Anno: 2011 Tiratura: 1.032.052 Condizioni: qSPL Luogo: Cuneo1 punto
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______________ 1987 Dominicana Mezzo Peso - Rame/nickel "Cuna de los derechos humanos" (culla dei diritti umani). Le tre persone raffigurate: Bono, Spaillat e Rojas, contribuirono efficacemente per l'indipendenza della Dominicana a metà '800.1 punto
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Volendo affrontare un ulteriore argomento, mi sembra interessante passare a trattare della convenzione monetaria con Brescia del 1183. La convenzione venne stipulata in una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 e non nel 1184, come erroneamente da più parti riportato. Si conveniva che: - la moneta di entrambe le città potesse liberamente circolare e dovesse essere accettata da entrambe le città; - la moneta dovesse essere di buon argento e non potesse essere svalutata, se non di comune accordo; - i cremonesi dovessero fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia; - la moneta di Milano dovesse essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città; - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole; - un maestro di zecca ed un operaio fossero messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. Secondo me ben poche cose della convenzione vennero attuate. La funzione della convenzione aveva più una finalità programmatica che di immediata applicazione, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Comunque sia, partendo da queste considerazioni il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5). Purtroppo si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e non ho nessuna fotografia recente da postare. Secondo Bazzini invece la moneta dovrebbe essere spostata più avanti, nella prima metà del Duecento. Sinceramente non ho elementi per valutare bene la questione, perchè ripeto si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e difficili da studiare. Vedendo il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti, e cioè di 0,502 grammi, e come sono fatte le lettere, sarei propenso per spostare più avanti questa tipologia, direi tra gli anni 1230-1250. Una conferma verrebbe dal fatto che tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thir- teen-century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv (1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, composto da oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari della zecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376). In sintesi pur essendo la questione ancora da approfondire direi che si tratta di denari che non furono coniati nel 1184 o in quel torno, ma dopo. Per cui se siete d'accordo dopo i cremonesi e gli inforziati con i bisanti come terza moneta di Cremona metterei nel nostro catalogo il grosso con i bisanti. Scusate per la prolissita del post.1 punto
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