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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/06/16 in Risposte

  1. Buona sera a tutti. Riemergo dalla mia latitanza "lamonetiana"; del resto i positivi strascichi di Verona, Modena e Piacenza, più l'organizzazione di questi Convegni, assieme ai colleghi Cavaliere, Cavicchi e Nasi, mi hanno e mi stanno molto coinvolgendo. Fa piacere riscontrare interesse da parte del mondo numismatico italiano all'iniziativa, testimoniato anche dal bell'articolo di Roberto Ganganelli su GDN. Del resto più di qualche volta avevo accennato su questa piattaforma alla volontà di iniziative di noi commercianti, orientate esclusivamente alla numismatica, prendendo come riferimento gli anni migliori di Vicenza Numismatica, prima dell'attuale suo oblio. La nostra intenzione è tornare a quegli obbiettivi, quegli ideali (culturale, commerciale, rapporti con le Istituzioni, ecc.) che abbiamo cercato anche di trasferire nei convegni NIP, antesignano quello di Roma. La differenza è la collocazione in un progetto multiforme e sistematico. Noi organizzatori crediamo molto che la numismatica vada vissuta e, soprattutto, diffusa di persona. Ed investiremo molte energie in questo, magari i risultati non saranno immediati da questi primi convegni, ma il nostro obbiettivo è ampliare il coinvolgimento degli appassionati. Del resto quando mi capita di parlare a neofiti di monete e di tutto l'enorme bagaglio storico, culturale, economico, addirittura tecnologico che si portano dietro (hanno accompagnato la storia dell'uomo da 2700 anni in Europa ed Asia e da 3300 anni in Cina), molti rimangono colpiti da questo mondo. Questo è il solco che vogliamo tracciare per tentare di voler essere più protagonisti e più attori di questi eventi che semplici ed, in alcuni casi, passivi spettatori di ciò che ci capita. Non vogliamo con questo contrapporci agli eventi attualmente organizzati principalmente dai Circoli, ma creare un nostro percorso. Crediamo che molti nostri colleghi l'abbiano intuito, visto l'interesse che sta suscitando l'iniziativa anche nel nostro ambito. Venendo all'osservazione legata all'ubicazione delle varie locations, è un annoso problema che si ripropone. Noi crediamo a questi fondamenti: 1) il commerciante deve poter arrivare, scaricare il proprio materiale in serenità ed in sicurezza, senza problemi di traffico, assenza di parcheggi o potenziali aggressioni, come ripetutamente capitato. I centri storici ed i posti vicini alle stazioni non godono, solitamente di queste caratteristiche, salvo qualche rara eccezione (Palazzo Farnese a Piacenza, a nostro giudizio, è una rara eccezione); 2) il luogo deve secondo noi essere consono al prodotto, volendo creare un ambiente il più possibile accogliente per il visitatore. Troppe volte ci è capitato di presenziare in posti assolutamente inadatti. E qua mi fermo per non entrare in dettagli; 3) desideriamo che si parli esclusivamente di numismatica e di scienze collegate, tenendo fuori forme di collezionismo che vanno bene per altri contesti. Comunque noi continuiamo la nostra ricerca, in ogni città, di siti sempre migliori e che permettano anche un facile arrivo con tutti i mezzi, compreso il treno. Ma non sempre riusciamo a trovarli con le caratteristiche di cui sopra più altre, più tecnico-organizzative, di cui non vi annoio ad elencare. Ad ogni buon conto, ribadisco che il nostro intendimento è partire con queste iniziative che vogliamo proseguano e si consolidino. E ci teniamo a che ci vengano fatte tutte le osservazioni costruttive, al fine che questa iniziativa venga vista nell'ottica che ho detto inizialmente, che è il nostro primo principio ispiratore, di far crescere la passione e lo studio della numismatica in Italia. Venendo infine ai partecipanti di questa manifestazione di Bologna, farò un elenco appena avrò un quadro sufficientemente chiaro assieme agli altri organizzatori. Stefano Palma
    5 punti
  2. scusate il ritardo vi ripropongo le foto della moneta TAGLIO:2 EURO NAZIONE:SAN MARINO ANNO: 2004 TIRATURA:110000 CITTA: REGGIO CALABRIA CONDIZIONE: BB
    5 punti
  3. Buonasera a tutti! Per il 1988 Presento la seconda torre. Repubblica di San Marino
    4 punti
  4. La patina NON COPRE la moneta, è lo strato superficiale, più o meno profondo, che si è mineralizzato con i secoli, quindi non si toglie un velo, ma si toglie la pelle.
    4 punti
  5. Ogni piccola monetina racchiude in sé la storia dei popoli, le immagini dei personaggi che hanno reso orgogliosi quest'ultimi, e soprattutto, quelle destinate alla comune circolazione, hanno assolto veramente al loro dovere che è quello di essere spese quotidianamente. Troveremo tanta simbologia da interpretare con interesse, saranno meno imponenti ma non meno importanti di quelle coniate solo ed esclusivamente per i collezionisti. E' un lavoro di ricerca, catalogazione, decifrazione e quant'altro inerente la storia, la geografia nonche' gli usi e costumi della popolazione mondiale. Valgono pochissimo e non si accumulerà mai un tesoro, ma il piacere di raccoglierle, ed il loro fascino indiscutibile, sarà quello che ci ripagherà. Come questa che inserisco di seguito piccola quanto un 2 eurocent. ______________ 1988 Brasile 10 Pesos - Acciaio Vi è raffigurato Miguel Gregorio Antonio Ignacio Hidalgo y Costilla Gallaga Mandarte y Villaseñor (1753-1811) Padre della Patria messicana e iniziatore della guerra d'indipendenza del Messico. Al rovescio l'emblema nazionale del Messico raffigurante un'aquila reale messicana appollaiata su un cactus di fico d'India (genere Opuntia) che divora un serpente sopra una mezza corona di quercia e di alloro (la vittoria del bene sul male).
    4 punti
  6. MEDAGLIE PAPALI IN ASTE GENNAIO 2016 Per le medaglie papali le aste più significative dell'inizio 2016 sono state organizzate da FELSINEA ASTE. Nell'asta battuta in sala abbiamo trovato una bella selezione di circa 20 esemplari, con quotazioni base ragionevoli, ma tendenzialmente protette e conservazioni indicate forse con una minima generosità (come qualche amico ha già detto parlando di questa asta per altri settori). Le aggiudicazioni hanno riguardato il 70% dei lotti e i prezzi spesso hanno superato la base. Cito alcune aggiudicazioni: Clemente XI - annuale in argento - anno XX - circa SPL -€ 1.100+diritti; Gregorio XVI - argento anno XI - straordinaria grande modulo premio Camera Commercio - q.FDC - € 750+diritti; Pio IX - Massimo modulo San Paolo argento - q.FDC - € 1.100+diritti; Pio IX - Seminario Pio - bronzo - FDC - € 320+diritti; Benedetto XV / Pio XI - annuali oro - € 3.600/4.600+diritti; Pio XI - Massimo modulo argento anno VIII -Concordato - q.FDC - € 1.000+diritti. L'asta per corrispondenza comprendeva 315 lotti, in gran parte provenienti da invenduto di precedente asta. Complessivamente le aggiudicazioni sono in misura del 40%. Il campione importante, riguardante tutta la medaglistica papale (esemplari abbastanza ricorrenti in buona conservazione), invita ad una analisi per ricavare qualche indicazione di mercato. Nella medaglistica dalle origini a Pio VI (quasi esclusivamente bronzo e con molti riconi), presente con circa 100 lotti, il venduto ha avuto una percentuale leggermente inferiore al 30%. Sono risultate richieste le medaglie di papa Clemente XI e alcune papali loretane. Nella medaglistica della prima parte del 1800 (da Pio VII a Gregorio XVI) il venduto ha riguardato il 50% dei 30 lotti proposti. Per questo periodo sono state richieste quasi in toto le medaglie di sede vacante. Per Pio IX era proposta una simpatica raccolta di medaglie annuali e straordinarie (circa 50 lotti), non particolarmente rare, con grande prevalenza di materiale in bronzo. In questa area le aggiudicazioni sono state dell'80%. Le medaglie annuali in bronzo hanno oscillato intorno a una media di € 50. Da Leone XIII alla medaglistica moderna su 135 lotti ne sono stati aggiudicati 45 (circa 1/3). Abbastanza richieste le annuali in argento di Leone XIII (prezzo medio € 80+diritti) e Pio X (prezzo medio € 110+diritti). Poco richieste invece le annuali di Pio XI (argento) e Pio XII (argento e bronzo) e anche le annuali in bronzo di Leone XIII (quotazione base € 50) e - sorprendentemente - le annuali abbastanza rare di Benedetto XV in bronzo (il prezzo base di € 50 era a mio giudizio invitante). ARTEMIDE - Si è svolta in gennaio un'asta on line con 10 lotti di medaglie papali. Le aggiudicazioni risultano del 70%. Cito: Pio II - fusione antica con rovescio stemma - bronzo - € 180+diritti; Sisto V - medaglia originale in bronzo bassa conservazione - € 160+diritti. CANUSINA - Ha proposto 10 medaglie in bronzo fuse delle antiche serie di restituzione, tutte aggiudicate, a prezzo medio di € 60+diritti. Per le aste estere merita citazione solo l'asta STACK con circa 10 esemplari e alta percentuale di vendite a prezzi abbastanza sostenuti; e in particolare: - l'importante medaglia fusa di papa Niccolò V - opus Guazzalotti (difficile stabilire se fusione originale di epoca o fusione antica) - € 3.000 + diritti; - Paolo III - argento - riconio - fortificazioni Frascati - € 1.000+diritti.
    3 punti
  7. Dopo i PEGIONI di Pavia, GALEAZZO II VISCONTI per Milano, CRIPPA 2 - R / TOFFANIN 108 ma RR
    3 punti
  8. Ciao a tutti, ho visto su ebay un'asta per un grosso dichiarato "da 6 denari" peso 1.8, apparentemente di buon argento, studiandoci un po' su ho notato che sembrerebbe lo stesso conio usato per il falso di Dizzeta ex inasta di peso 2.29 se non ricordo male, ma con un tondello fatto meglio (forse di Cigoi?), sta di fatto che questo, se dovesse essere un falso, è veramente a regola d'arte. Cosa ne pensate? .... Ho dimenticato il TAG :pardon:
    2 punti
  9. La qualità della foto è pessima, ma è già un passo aventi rispetto ai disegni, per valutare l'oramai prossima emissione.
    2 punti
  10. Beh perché non dire anche ciò che penso io :D?? Non voglio riferirmi né alle monete né ai dipinti nello specifico, ma a tutti quei beni "vecchi" (e quindi anche antichi) che circolano da anni, secoli, millenni. Credo che essi siano, ai miei occhi, affascinanti per la loro intrinseca età e, quindi, sia normale cercare di preservare ogni aspetto. Da qui non spatinerei una moneta, non sostituirei mai la legatura coeva di un libro antico con una moderna ( :silly: ), non dipingerei mai su un quadro per risaltarne le figure, non ricostruirei un tempio per mostrarne l'antica mole, non inciterei mai una sposa ad andare dal chirurgo plastico :lol: . Eppure questo è espressione di un sentire tutto privato e mio. Ai vostri occhi? Benché non sempre funzioni a dovere, in pochi, credo, si lamenterebbero di una bella sposa se, all'oscuro delle sue visite dall'estetista, vi si presenterebbe in tutto il suo splendore :lol: :lol: . Così credo che un turista giapponese rimanga incantato a vedere il tempio ricostruito immaginando, forse, tale sia sempre stato e rimasto. E ancora, chi cerca da una vita un libro della materia di cui si occupa di certo lo prenderebbe anche se non fosse avvolto in pergamena coeva, anzi, una rigida copertina è anche più comoda e meno "problematica". Così è più funzionale in un museo esporre un quadro ridipinto per mettere in risalto antichi disegni altrimenti persi o poco distinguibili. E perché no, questo vale anche per le monete che, come la provinciale di @@littleEvil, sarebbe altrimenti illeggibili. Ebbene, non stiamo forse parlando di qualcosa di estremamente soggettivo e strettamente legato all'ambito in cui si trova? Un'esposizione museale ha fini e spettatori ben diversi dalle nostre collezioni. Quindi, per tirare le somme, ritengo sia in sé "sbagliato" chiedere un parere per la patina in quanto solo tu puoi sapere quali sono i tuoi fini, quali i tuoi interessi, quali i tuoi gusti e i tuoi spettatori :D. Così è altrettanto sbagliata qualsiasi critica alla tua visione... chi ha ragione :pardon: ?! Direi tutti o nessuno :)
    2 punti
  11. @@molay666 come ti è stato detto è un denaro di Pavia, attribuito agli anni 962 - 967 secondo gli studi di A. Saccocci. L'emissione è quindi a nome di Ottone I imperatore ed Ottone II re. Diritto: OTTO a croce, legenda + IMPERATOR Rovescio: PA PIA su due righe, legenda + OTTO PIVS RE Buona giornata, Antonio
    2 punti
  12. Grazie a tutti mi avete dato già un buon punto di partenza , in realtà non sono un vero collezionista , siamo un gruppo di appassionati che vorremmo trovarla e donarla al nostro museo civico , parodassalmente ad amatrice non possoediamo nemmeno uno di questi cavalli :-)
    2 punti
  13. sinceramente io vedo solo punti di vista diversi, non vedo diatribe e non vedo nulla che possa far degenerare la discussione... e spero si continui così... tra l'altro con utenti seri come bizerba, petronius ed altri non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo...
    2 punti
  14. classico esempio di moneta in alta conservazione carica di lustro, al rovescio si nota, al dritto e' completamente sepolto dalla patina ed emerge poco, evidentemente e' stata conservata senza mai girarla
    2 punti
  15. Per quel poco che posso aver visto io, se anche la moneta è patinata il lustro appare ugualmente, non viene sopraffatto e coperto dalla patina.. Edit: scusa maxxi, stavo scrivendo e non ho visto la tua risposta, non volevo ripetere :)
    2 punti
  16. Il lustro rimane anche se la moneta patina.... se ha lustro la moneta è quasi sicuramente in alta conservazione.
    2 punti
  17. Beh... faccio i miei complimenti a @@Giankyv per la "nuova monetuzza" inserita in collezione, e malgrado le pessime foto (oh... personalmente non sono capace di fare di meglio, non è una critica! :) ) si intuisce che è una gran bella moneta. Per il resto, e mi riferisco a @@Danielucci e a @r-29 personalmente credo che siano rispettabili le monete in FDC come in MB ognuna ha qualcosa da dire, per la storia vissuta... per la perfezione che portano fino al giorno d'oggi.... RESPECT!!
    2 punti
  18. Concordo in pieno con i giudizi dati dagli altri utenti prima di me, vorrei solo narrare il periodo storico che da alla luce questa tipologia. Da "Gli annali di cronaca numismatica" IL 1926 Questa annata è da considerarsi la più travolgente nella storia d'Italia per gli accadimenti in campo istituzionale e per tutti questi riflessi in politica economico-monetaria che hanno influenzato quasi un ventennio. In rapida sintesi, l'instaurazione della dittatura fascista (3 gennaio 1925) aveva trasformato la carica di presidente del Consiglio in "Capo del Governo" (carica riassunta dal Gen. Badoglio subito dopo il fatidico 25 luglio 1943) che determinò la preminenza dell'esecutivo il quale non solo non rispondeva più verso le Camere, ma anche vietò l'iscrizione di inserimento nell'ordine del giorno di una qualsiasi proposta di decretazione senza l'adesione preventiva del Capo del Governo fascista. Poi, con la legge n° 100 del 3 aprile 1926, fu confermata l'ammissibilità delle deleghe legislative del Parlamento al Governo, il che consentì al Governo di assumere direttamente la potestà legislativa nella forma di decreti-legge (quelle del passato rimasero in vigore per solo 2 anni). In altri termini il Parlamento venne escluso dal novero degli organi istituzionali dello Stato, stante che la competenza dell'indirizzo politico ed amministrativo della Nazione fu riservata al Re ed al Capo del Governo-Primo Ministro-Segretario di Stato. In poche parole la nascita della dittatura che caratterizzò il nostro paese per il ventennio. Personalmente queste monete mi fanno riflettere molto, anche se le adoro da un punto di vista numismatico....
    2 punti
  19. Segnalo la mia presenza !! Scherzi a parte, vi aspetto sabato mattina intorno all'ora indicata da Mario nella zona della segreteria del Circolo. Non abbiamo più un metro di tavoli liberi per gli espositori, speriamo in un buon successo. Posto qui la foto del modello della consueta medaglia commemorativa del Convegno, in bronzo da 50 mm. Alla prossima settimana !
    2 punti
  20. Sarà questa la sezione corretta? non ho trovato la sezione "Poste e Telecomunicazioni", per cui se ho sbagliato, spostatemi senza pietà, me lo sarò meritato. Allora... ho recentemente acquistato da un privato un 40 franchi Napoleone. Aprendo il plico arrivatomi tramite raccomandata, ho visto, con mia sorpresa, che il cartoncino entro cui era stata sigillata la moneta, era stato a sua volta ricoperto con un foglio di alluminio, quello da cucina per intenderci. Stupito da tale precauzione ho chiesto chiarimenti al venditore, il quale mi ha confermato che vi sono già stati furti postali mirati con utilizzo di tecniche similradioscopiche. Tralasciando ogni commento sull'umana avidità (a che serve?) vi passo, se già non la conoscete, la dritta: il benemerito foglio di alluminio si guadagna un altro punto, dopo quello di gran Spatinatore! Buone spedizioni
    1 punto
  21. Interessante moneta intermedia tra le emissioni di chiavarini del '400 con scritte gotiche e santo in piedi e quelle del secolo successivo con scritte latine e santo seduto. Questa infatti ha il santo seduto e le scritte gotiche. Il che permette di fronire una cronologia piu' precisa . Aggiungo CNI 71 Chimienti(2009) 116 per via della citta' nella mano destra, altro particolare unico di questo tipo.
    1 punto
  22. Taglio: 2 euro Nazione: Slovacchia Anno: 2015 Tiratura: ??? Condizioni: qSPL Città: Milano
    1 punto
  23. grazie mille sono un hobbista cmq non venderò mai una moneta in vita mia :)
    1 punto
  24. Ciao Lipari, grazie del tuo consiglio, che tuttavia risulta molto difficile da prendere in considerazione data la sua estrema radicalità. Certo la prudenza non è mai troppa, ma agire come dici tu nella compilazione di un repertorio di tutte le varianti conosciute per una data tipologia significherebbe fermare per sempre la ricerca numismatica, dato che a volte in asta compaiono esemplari autentici che non sono mai stati pubblicati in cataloghi di musei o grandi collezioni del passato. Inoltre per ottenere fotografie pubblicabili da musei per tutti gli esemplari del repertorio ci sarebbero voluti non tre ma trenta anni per portare a termine il lavoro, per non parlare delle spese relative a diritti d'autore o fotografie ex-novo, che nessun editore avrebbe potuto sostenere. Certo in questo modo si rischia di fare degli errori, ma il rischio fa parte del progresso. Per rassicurarti posso dire che abbiamo cercato, nei limiti del possibile, di usare foto di esemplari passati in asta che avessero pedigree affidabili, e che l'autorevolezza dei revisori per le sezioni relative al repertorio sarà un ulteriore elemento di garanzia... fermo restando che la responsabilità di qualsiasi errore sarà da attribuire esclusivamente e completamente a noi autori. Cordialmente Nicola Sisci PS Comunque molti degli esemplari che pubblichiamo provengono da collezioni pubbliche (per la maggior parte BnF, ma anche qualcuna dal British Museum, mentre quelle della ANS le abbiamo escluse perché le cifre richieste per ogni fotografia erano davvero assurde). Adesso però ti rilancio la palla con una domanda.... ma sei davvero così sicuro che i musei o le grandi collezioni del passato siano immuni dalla presenza di falsi? Io credo che il rischio ci sia sempre, e che a fare la differenza sia la nostra capacità di discernimento, non la fonte.
    1 punto
  25. Il ritratto qui mi ricorda Hidalgo sulla moneta da 5-pesos ‘53—Inoltre, brevemente, una moneta circolante—su cui questa voce nel mio taccuino: X: Questa commemorative di Hidalgo 5-pesos 1953 (della stessa dimensione e metallo come l'emissione regolare 5-pesos) era talvolta chiamata la moneta "fantasma" a causa di occhi vacante di ritratto. Tuttavia, nel suo 1969 1° edizione di La disponibilità di 20th Century monete messicane, Richard A. Long spiega che questa moneta "è un regalo preferito tra popolo messicano a tempo di Natale a causa del suo significato religioso, così migliaia di loro giacciono nei cassetti del comò come ricordi." (94) :) v. ------------------------------------------------------------- The portrait here reminds me of Hidalgo on the ’53 5-peso coin—also, briefly, a circulating coin—about which this entry in my notebook: X: This 1953 5-peso Hidalgo commemorative (of the same size and metal as the regular issue 5-peso) was sometimes called the “ghost” coin because of the portrait’s vacant eyes. Nevertheless, in his 1969 1st edition of The Availability of 20th Century Mexican Coins, Richard A. Long explains that this coin “is a favorite gift among Mexican people at Christmas time because of its religious significance, so thousands of them lie in dresser drawers as keepsakes.” (94) :) v.
    1 punto
  26. @@dizzeta se ti può consolare c'è anche il fatto che l'asemplare di Lanz proviene dalla collezione Ernest Von Ferrari ...
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  27. Giusto per sorridere un poco e per ricordare Carlo M. Cipolla, storico economico e professore (da ultimo) alla Scuola Normale di Pisa. Il mix di geometria e di ironia è insuperabile. L'asse x misura il guadagno (positivo, nullo o negativo) che Tizio otterrà dalla sua azione. L'asse y il guadagno (come sopra +, 0, -) che otterrà Caio o comunque un gruppo di persone che non comprende Tizio, quale conseguenza dell'azione di Tizio. Se Tizio con la propria azione ottiene un guadagno per sé e fa ottenere un guadagno per Caio o per gli altri (punto A), l'azione di Tizio è una azione intelligente. Se Tizio ottiene un guadagno per sé e provoca una perdita per Caio e gli altri (punto B), l'azione di Tizio è "banditesca". Se Tizio provoca a sé una perdita ed un guadagno per gli altri (punto C), l'azione di Tizio è "sprovveduta". Se Tizio provoca a sé e agli altri una perdita (punto D): Tizio è uno stupido. III Legge: Una persona stupida è una persona che causa danno ad un'altra persona senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita. Stupendo. Polemarco
    1 punto
  28. "Quindi una confidenza ad un superiore non è una "spiata" ma è una notizia reale e corretta che potrebbe evitare dei possibili e realistici danni. Inoltre un superiore forse è a conoscenza di informazioni che noi non abbiamo e potrebbe dirci i reali disagi di questo collega od anche il suo reiterato comportamento scorretto nei confronti di altri colleghi o dell'azienda stessa." La confidenza al "superiore" potrebbe rivelarsi un autogol clamoroso per Pinco, che oltre a non rivedere i suoi soldi potrebbe essere chiamato da Pallino a rispondere di diffamazione. ART ha già scritto che non esistono carte o testimoni che possano dimostrare l'esistenza del prestito e pertanto anche l'azione legale sarebbe un altro "autogol", non potendo Pinco dimostrare né l'esistenza del prestito né tanto meno le modalità concordate per la sua restituzione. M
    1 punto
  29. Penitenziagite!!! :lol: E' sempre preferibile aprire una nuova discussione piuttosto che accodarsi ad un'altra... Detto questo,la tua moneta dalla porosità diffusa e dalla presenza di corrosoni sottostanti sembrerebbe un falso d'epoca.Hai provato a pesarla?
    1 punto
  30. Sì, in effetti il pezzo era stato già notato dai vari appassionati di monetazione genovese :). Il conio è lo stesso di quello di @@dizzeta (ha tutte le caratteristiche uguali, comprese le schiacciature e le "trapassature" di conio, etc...) che analizzato anche se con metodica XRF ha dimostrato avere una lega metallica ricca in stagno e zinco, cosa che spiega anche il peso anomalo del grosso, per il quale escluderei il fatto che, al di là della "buona" fattura, possa essere un falso d'epoca. Comunque avendo visto ora parecchi più grossi di questo tipo da un paio di ripostigli, direi che anche visivamente per come risulta il rilievo generale delle lettere così come la relazione tra cerchio esterno e bordo, si ha la percezione di certa "diversità" rispetto alla media, anche se davvero sottile. Inoltre Brunetti la include nell'opus cigoiano (n.616) con questa annotazione "In nessuna delle genuine le aste laterali del castello sono staccate tra loro inferiormente, come in questa", riferendosi con evidenza alla schiacciatura del conio che fa sembrare la linea orizzontale inferiore quasi staccata, che in effetti, con le altre schiacciature e segni di trapassamento del conio, sembra caratteristica sempre ricorrente di questi grossi sovrappeso, con ogni evidenza prodotti dalla stessa matrice. Chiaramente sarebbe assai interessante analizzare anche il contenuto metallico di questo esemplare, per il quale almeno si è provato a raggiungere un peso che dà meno vistosamente nell'occhio ;). Quanto al fatto che possa essere proprio un falso "cigoiano", invece, è una materia un poco più complessa, come hanno cercato di spiegare anche altri utenti sicuramente più esperti di me sull'argomento. Un caro saluto MB
    1 punto
  31. @@ARES III Bello il paragone! E io ci aggiungo - anche se qui erano intese delle pitture: Verrà del tempo la maestra mano a dare all’opre tue l’ultimo tocco; che colla bruna patina i colori, ammorbidisca, e accordi; e quella grazia aggiunga lor che sol può dare il tempo; porti il tuo nome a’ Posteri, e più rechi bellezze all’opre tue che non ne toglie (John Dreyden, 1694) Ma allora è giusto restaurare i dipinti antichi? Il discorso della patina vale solo per le monete o anche per gli affreschi della Sistina? O forse si deve ponderare a priori se è il caso o no di intervenire, valutando obiettivamente i pro e i contro? Per i denari e gli aurei vale un altro discorso e io penso che anche per le monete di bronzo si possa decidere di volta in volta cosa fare. La moneta B per me sarebbe una da pulire per benino - forse anche da spatinare - per esaltarne le figure. Ricordatevi , per favore, che non voglio fare polemiche, sto solo cercando di orientarmi in quest'ostica materia facendo quattro chiacchiere tra amici! njk
    1 punto
  32. Purtroppo ci sono alcune monete che pur volendole reperire con qualsiasi cifra alla mano non è possibile. Dovresti iniziare ad accontentarti di una visita alla sezione numismatica del Museo Archeologico di Napoli, ce ne sono ben due esposti.
    1 punto
  33. http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/AME/USA/USA-USNOTES/USA0175.htm :good:
    1 punto
  34. @@nikita_, grazie, bhee.. difficile indovinare .....molto probabilmente saranno dollari. ;)
    1 punto
  35. Si evolve che, nel caso migliore, ai 9,95 € ne dovrai aggiungere altri 80.....
    1 punto
  36. Bha ..... Allora è venuto davvero il momento di levar mano con gli argenti italiani.... Un buon pretesto, almeno per me, per iniziare a risparmiare.... Sinceramente detesto queste pacchianate..... La numismatica è una cosa seria, se anche l'IPZS inizia a colorare le sue monete, siamo davvero messi male, molto male!!!
    1 punto
  37. Complimenti!! p.s. poi magari mi indovini da quale banconota è stata estrapolata questa porzione :D
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  38. Capisco ed è giusto così perché con le risorse siamo incasinati un po' tutti, anche se questo ė il momento buono per fare qualche sacrificio in più. ;) Conservare e custodire al futuro queste preziose testimonianze è nostro obbligo e dobbiamo fare di tutto per non farle uscire dall'Italia.Io ... nel mio piccolo, lo sto facendo, così come @@Rex Neap. :) ;)
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  39. Io metto l'irlandese e l'austriaca ai primi posti, concordo sul Vaticano! Sul belga e portoghese...sono d'accordo sull'insensatezza del tema, ma a livello squisitamente estetico la portoghese è davvero notevole! Invece la belga è proprio brutta, e inoltre le tirature continuano a essere basse (rimpiango quelle dal 2005 al 2012...5 milioni!), non capisco che tipo di politica vogliano fare...
    1 punto
  40. @r-29 dire che non ti piace mi sembra quasi una bestemmia...mi spiego meglio...come si fa a dire che ti piace di più una moneta usurata in confronto ad una in FDC? Come se mi dici preferisco una Ferrari ammaccata, strisciata e scolorita in confronto di una appena uscita dal salone... :pardon:
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  41. Davvero bello....bravo Claudio :hi: ... un mio giudizio personale: questa è sempre stata ed è una moneta che mi fa impazzire per la sua bellezza. :good:
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  42. Taglio: 2 euro CC Anno: 2016 Nazione: Irlanda Tiratura: 4.500.000 Condizioni: SPL (direi) Luogo: Genova Note: (News?)
    1 punto
  43. Ciao. Innanzitutto non ci vedrei la "truffa" ( come da titolo della discussione), in quanto Pallino non ha ottenuto i soldi con "artifici e raggiri" ma dicendo sempre le verità e cioè che aveva bisogno di soldi. Manterrei quindi la vicenda sui binari civilistici e non suo penale, almeno sulla base della "traccia" fornita. Personalmente darei fiducia, nonostante tutto, a Pallino, che ha comunque sempre restituito i prestiti di Pinco. Magari gli proporrei un "piano di rientro" mensile a piccole rate; visto che i due sono colleghi di lavoro, Pinco potrà tenerlo in costante "pressing" fino a quando Pallino non avrà restituito il prestito. Altrimenti, se la cifra prestata non è troppo elevata (ipotizzo che 200 euro sia solo un esempio e che potrebbe essere ben più consistente), in mancanza di riscontri documentali o testimoniali sul prestito, lascerei perdere in nome della legenda che appare su alcune monete papali "melius donare quam accipere".......... M.
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  44. GROSSO CON I BISANTI NELLA CROCE [a] INTRODUZIONE: In una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 veniva stesa un'importante convenzione monetaria tra Brescia e Cremona. Nonostante le clausole imposte ai commerci delle due città lombarde, si crede che tali imposizioni fossero rispettate non in modo preciso, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Rimangono comunque dei provvedimenti di fondo sostanziali riassumibili nelle seguenti clausole: - un maestro di zecca ed un operaio dovevano essere messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Partiamo da questa "richiesta" del concordato. Come sottolinea anche il Fenti, Cremona doveva essere ritenuta superiore a Brescia nell'arte del coniare le monete per insegnarle a procedere "al modo cremonese". Ciò, dal mio punto di vista, non fa che confermare le ipotesi già formulate circa i due nominali trattati in precedenza. Se, infatti, le monete di Brescia sono simili agli esemplari cremonesi, ciò altro non fa che avvalorare la tesi per cui inforziati e cremonesi siano precedenti agli scodellati (che simili non sono alle monete bresciane di questo periodo, lo saranno allo scodellato bresciano che viene tuttavia più tardi). Il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5): Il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti è di 0,502 grammi. Sono monete di rara apparizione sul mercato, per le quali, tuttavia, già il Bazzini tende ad ipotizzarne una post-datazione alla prima metà del Duecento. Oltre alle già citate incongruenze stilistiche tra inforziati (arcaici) e scodellati (con A moderna di III tipo), possiamo ora fare affidamento su nuovi indizi: a. tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thirteen century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv(1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, compostoda oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari dellazecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376) b. Brescia conia un grosso (qui sotto in fotografia) molto simile per peso, intrinseco e stile ad un terzo nominale cremonese, il grosso con i bisanti, che si discosta molto dallo scodellato in fatto di stile e dati ponderali: - la moneta di Milano doveva essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città. Anche a Milano era coniato in quegli anni un grosso molto simile sia a quello bresciano sia a quello cremonese (prima metà del XIII secolo): - i cremonesi dovevano fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. - la moneta delle due città poteva liberamente circolare ed essere accettata da entrambe le città. - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole. Ciò nuovamente fa escludere che tali monete fossero i due noti scodellati di Cremona in quanto per il semplice peso non si discostano in modo tale da renderli due nominali distinti. - la moneta doveva essere di buon argento e non poteva essere svalutata, se non di comune accordo. Di particolare importanza tecnica sono i risultati delle analisi XRF ottenuti da @@mangiafuoco sui suoi tre esemplari di grossi di Milano, Brescia e Cremona. Dalla tabella si evince come le monete fossero di buon argento con piccola percentuale di rame. ANALISI DELLE VARIANTI CONOSCIUTE: Non mi risultano ad oggi varianti per il grosso con i bisanti. Il CNI riporta al n. 11 una possibile variante, ma mi sento di escluderla a priori in quanto di un peso assolutamente incompatibile per essere un grosso (0,98 g contro i circa 2 g di media). Tutti gli esemplari che ho visto presentano le medesime caratteristiche, stile delle legende evoluto con A chiusa, segno che si tratta di nominali coniati appunto in un periodo più tardo rispetto ai già analizzati inforziato e cremonese. TIPO I: lettera A aperta ––––> non mi risultano grossi con A aperta TIPO II: lettera A semiaperta ––––> non mi risultano grossi con A semiaperta TIPO III: lettera A chiusa 3a) D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: 18 mm Peso: 2,01 g
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  45. Non è fortuna, ma un semplice dato di fatto: pagare una moneta del genere tale cifra, con simili graffi, è una remissione, ed a meno di non voler spendere male i propri soldi, meglio aspettare un buon Bb/spl senza maltrattamenti. È una moneta comunissima, non si fa fatica a trovarla, basta un po di pazienza, occhio, ed un pizzico di esperienza.
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  46. Ciao @@Druso Galerio .......Nessuno . Sarebbe pero' sufficiente assumere personale o se per risparmiare stipendi , modernizzare almeno i controlli . E' meglio che parliamo di storia del monumento . I primi attriti documentati con i Cristiani che chiedevano di eliminare o almeno ridurre i giochi gladiatori ai soli scontri con belve , risalgono all’ epoca di Costantino al 325 , anno del Concilio di Nicea . Costantino con un editto cerco’ di vietare le carneficine tra uomini , ma sembra che tale editto non ebbe alcun effetto perche’ nel 357 e successivamente nel 397 sotto Onorio fu rinnovato lo stesso editto , ma rimase ancora senza effetto pratico . Con molta probabilita’ gli Imperatori , pur cristiani , non avevavo alcun interesse ad inimicarsi il popolo quindi lo assecondavano tacitamente , tanto che alcuni come Valentiniano I ed anche il religioso Teodosio eressero statue ad alcuni gladiatori , a dimostrazione che la quiete pubblica aveva la priorita’ sulla religione di Stato , fu eseguita soltanto la legge che vietava ai magistrati di condannare i Cristiani ai combattimenti nell’ Anfiteatro ; finche’ nel 404 Onorio con un nuovo editto pare che riuscesse per sempre a vietare completamente i giochi gladiatori tra uomini , i tempi erano ormai maturi .
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  47. I fondi sono praticamente speculari, ora deve solo mettere su un po di patina...
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  48. A me e' sembrata una storia tutta italiana: in Inghilterra hanno i 5 pence che sono grandi come le micro 50. USA e Canada hanno i 10 cents che grandi non sono. Poi con l'Euro, che certamente non e' stato condizionato dalla mafia italiana, sono usciti i piccolissimi 1 cent. La gente si lamenta, pero poi le monete rimangono. Solo in Italia al primo principio di scontento cambiano la circolazione monetaria (e ricordiamoci, che unici in Europa, volevamo introdurre i biglietti da 1 Euro). E' chiaro il vantaggio per il politico di turno: apparentemente soddisfa la popolazione, in realta avvantaggia gli amici suoi con multipli appalti per sostituire le monete, senza che ce ne sia realmente bisogno. E non parliamo delle targhe, che siamo stati la barzelletta dell' Europa. Noi che usualmente ce ne freghiamo dei regolamenti comunitari, sulle targhe autoveicoli eravamo i piu attenti di tutti: Quante volte abbiamo cambiato targhe, adeguandoci a fantomatici regolamenti CEE (con la provincia, senza provincia, nero su bianco, giallo su nero, simbolo nazionale, etc.). State sicuri che ogni volta c'era una gara d'appalto.
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