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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/14/16 in Risposte
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Ieri mattina passeggiata in un mercatino del fine settimana; ciotola con un po' di monete malmesse; le passo scartandole sistematicamente; mi capita un Cavallo abbastanza sporco e con diverse incrostazioni proprio sulla scritta REGNI all'esergo; mi colpisce il fatto che la I di REGNI interseca la linea dell'esergo; la prendo, pago 50 cents e ...a casa. Nel pomeriggio di ieri, mi sono messo all'opera e ho proceduto alla pulizia e soprattutto a togliere l'incrostazione sulla scritta REGNI, lavorando al microscopio con un mini bisturi. La pulizia frutta il primo risultato, ovvero quello di individuare il segno di zecca: un'aquiletta= zecca L'Aquila. L'asportazione dell'incrostazione porta il secondo risultato, ma il più importante, la scritta all'esergo non è REGNI, ma....RENGNI!! Classificazione CNI XVIII pag 67 n° 140 D'Andrea n° 100 Rarità: R3 Un sabato di grande soddisfazione numismatica! Esame e foto eseguite con microscopio Leica StereoZoom 6 Photo con illuminatore anulare direzionale per far risaltare i rilievi dei caratteri delle scritte.7 punti
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Salve a tutti! Oggi vi presento il mio ultimo progetto! Qualche giorno fa ho preso queste monete: http://www.lamoneta.it/topic/146393-patina-si-patina-no-patina-forse/?p=1674677 e poi ho pensato fosse un peccato farle sparire un un armadio, così ci ho pensato su ed ho realizzato... si alza il sipario ... questo: Nella speranza che qualcuno possa apprezzarlo (falsa modestia: se non mi dite che è bello, fantastico, etc, mi deprimo...) posto qui la RICETTA INGREDIENTI: - una lastra di quarzite o pietra a piacere - Monete (quanto basta) - attenzione a scegliere una pietra il cui colore si distacchi da quello delle monete. - Colla, pistola per colla, filo di ferro (0,25/0,35 mm), pinze e pinzette, un pizzico di voglia di sperimentare ed un cucchiaino di improvvisazione, una bottiglia di prosecco. PROCEDIMENTO - Forare la lastra con un trapano per fare dei punti di fissaggio per le monete: - "cuocere" due punte al titanio e poi spaccare la lastra imprecando a bassa voce per non spaventare i vicini ed infine scoprire con google che la quarzite è "un materiale decisamente resistente" (durezza 7 mohs) Passare al piano "B"... - Preparare con la colla a caldo ed il filo di ferro degli ancoraggi, che poi vengono fissati sulla pietra con una colla più forte ed elastica, cercando di dargli una prima regolata con una moneta più resistente e di dimensioni simili a quelle che poi verranno fissate: - fissare il "piedino" con abbondante colla - fissare le monete facendo moooolta attenzione e tagliare i punti di ancoraggio il più corto possibile - posizionare l'espositore sulla mensola, aprire la bottiglia di prosecco e brindare! Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui! Ciao Njk5 punti
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Buona sera a tutti. :hi: Vorrei proporvi oggi una moneta brasiliana e raccontare brevemente la storia di chi vi appare. A partire dal XVI secolo, epoca della sua scoperta ed occupazione ufficiale da parte di Pedro Alvares Cabral, il Brasile divenne colonia portoghese. Tale condizione rimase immutata fino a quando la Corte portoghese, pressata dalle truppe napoleoniche che avevano invaso il Paese iberico, si vide costretta a trasferirsi nella colonia sudamericana. (Ciò ricorda la stessa sorte toccata a Carlo Emanuele IV ed alla sua corte che nel 1798, sempre a causa dell'invasione napoleonica, dovettero abbandonare precipitosamente il Piemonte e trovare rifugio in Sardegna). Dal 1808 al 1821 Rio de Janeiro divenne pertanto la capitale dell'impero portoghese e nel 1815 il Brasile venne elevato a vero e proprio regno, assumendo la denominazione di Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve. Nel 1821, con il rientro in Portogallo del re Joao VI, vi furono pressioni anche militari per riportare il Brasile sotto il controllo del paese lusitano ma la ex colonia, a capo della quale prima della sua partenza Joao VI aveva posto suo figlio Pedro, lottò per la secessione dalla madre patria e dopo una breve e poco cruenta guerra d'indipendenza mantenne la sua autonomia, sebbene il trattato di pace che aveva posto fine allo scontro “familiare” fra padre e figlio, aveva richiesto una singolare soluzione di compromesso: Joao VI assumeva infatti il titolo di Imperatore del Brasile, mentre il figlio Pedro manteneva il titolo di Principe reale di Portogallo, Brasile e Algarve. Tuttavia, contestualmente all'assunzione del titolo di Imperatore, Joao VI abdicava in favore del figlio Pedro, cosicchè in capo a quest'ultimo andavano a consolidarsi il titolo di Imperatore e di Re. Pedro I fu dunque il primo Imperatore del Brasile ma il suo Regno durò poco, in quanto egli abdicò nel 1831 a favore del figlio Pedro II, che all'epoca aveva però solo 5 anni. Ne seguì un periodo di reggenza che si protrasse fino al compimento del 15mo anno di età dell'Imperatore “bambino”. Pedro II, a dispetto dei benefici conseguenti al titolo ricevuto, ebbe un infanzia davvero triste ed infelice. Sua mamma, l'arciduchessa Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena, lo rese orfano dopo appena un anno dalla sua nascita, mentre il padre, l'Imperatore Pedro I, risposatosi con una nobildonna, ritornò in Europa subito dopo aver abdicato, lasciando il piccolo Pedro alle cure di tre persona che si occuparono anche della Reggenza, che ebbe termine nel 1841. Pedro II regnò fino al 1889, allorchè in Brasile venne proclamata la Repubblica. Di questo giovane ma probabilmente molto infelice Imperatore, vorrei appunto presentare una delle prime monete coniate alla sua effige nel 1832, anno in cui Pedro aveva solo sei anni ed era pertanto sottoposto alla Reggenza Le caratteristiche pondometriche di questa moneta da 6.400 reis (o "peça", come la chiamano brasiliani e portoghesi), coniata nella zecca di Rio de Janeiro solo nei millesimi 1832 e 1833, possono essere rilevate qui: http://en.numista.com/catalogue/pieces36198.html Alla variante, indicante il nome dell'incisore "AZEVEDO F." riportato sotto il taglio del collo e classificata anche nel sito numista: va aggiunta anche la variante non censita dal predetto sito, che ritrae il giovane Imperatore con le labbra socchiuse, anziché chiuse totalmente: Il millesimo 1832 è stato complessivamente battuto in 29.712 esemplari. Quanto allo scioglimento della legenda del dritto (quella riportata al rovescio è abbastanza intuitiva) essa significa: "Pedro II per grazia di Dio Imperatore Costituzionale e Difensore perpetuo del Brasile". Saluti. :hi: Michele5 punti
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piccolo contributo alla discussione....volevo metterla da un po', ma mi sono deciso solo ora... ...anche se non è il mio campo, cerco di partecipare....3 punti
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Beh, se Vi è piaciuta (sia la storia che la moneta... :pardon:) allora finisco di dare qualche ulteriore informazione sul secondo (e anche ultimo) imperatore del Brasile e sui tre sistemi monetari che si sono succeduti durante il suo lungo regno. Come abbiamo già visto, il regno di Pedro II ebbe inizio con una Reggenza formata da tre personalità che ebbero cura del giovane imperatore non solo per la gestione degli affari di Stato ma anche per la sua formazione ed educazione, posto che il bambino era rimasto praticamente senza famiglia. Nel 1840, all'età di 15 anni, Pedro ottenne una dispensa speciale che gli consentiva l'acquisizione della maggiore età e venne così sciolta la Reggenza. Da quel momento l'Imperatore rimase tale per altri 49 anni e cioè fino a quando, nel 1889, con un colpo di Stato, il Brasile divenne una Repubblica e Pedro II dovette riparare a Parigi dove, dopo pochi anni, morì a causa di una polmonite non curata. L'esilio parigino dell'ormai anziano imperatore dovette essere tutt'altro che agiato, dal momento che egli non aveva con sé grandi ricchezze, tanto che prese alloggio in un albergo della capitale francese. Solo molti anni dopo la sua morte, nel 1920, il Governo brasiliano acconsentì acchè si desse sepoltura ai resti di Pedro nella sua terra d'origine, e così le sue spoglie vennero traslate da Parigi alla Cattedrale di Petropolis, città brasiliana che anni prima aveva fondato lo stesso Pedro. Dal punto di vista monetario (che è poi l'aspetto che più ci interessa), va rilevato come in conseguenza del suo lungo regno l'immagine di Pedro II sia stata quella più rappresentata nella numismatica del Brasile, con ritratti che lo raffigurano dall'infanzia fino all'età adulta. Durante il suo lungo regno, il Brasile ebbe tre sistemi monetari: - il primo (1831-1833), durante la Reggenza, manteneva ancora la forma adottata nel precedente periodo coloniale, con una monetazione nazionale ed una provinciale, vale a dire uno per l'intero paese e l'altra con circolazione limitata ad una particolare regione. In questa fase, le monete d'oro hanno continuato a essere coniate nei nominali da 6.400 e da 4.000 Reis e portano l'effigie del re Pedro II ragazzo, realizzata dallo scultore Carlos Custodio de Azevedo (la moneta sopra presentata rientra in questo periodo); - il secondo sistema (1833-1848), che si distingue dagli altri perché è stato il primo genuinamente brasiliano e non una semplice continuazione di quello coloniale portoghese. In questa seconda fase, si aboliscono sia il vecchio sistema provinciale che quello nazionale e l'emissione della moneta viene concentrata nella Zecca di Rio de Janeiro. La moneta aurea viene agganciata al "gold standard" e si realizzano monete di 10.000 Reis, con l'effigie di Pedro II adolescente (1840) che indossa l'uniforme di ammiraglio della Marina. Per quanto riguarda le monete d'argento, la riforma apporta cambiamenti radicali, prevedendo la sostituzione della vecchia serie di "patacas" con monete argentee nei nominali da 1.200, 800, 400, 200 e 100 Reis; - il terzo e ultimo sistema monetario (1848-1889) vede la continuazione dalla coniazione delle monete d'oro da 10.000 Reis e l'introduzione di un nuovo nominale da 20000 Reis. Nel 1854 l'oro verrà coniato anche in un nuovo nominale da 5.000 reis. Ma anche nelle monetazione argentea si registrano variazioni. Tra il 1848 e il 1852 vengono coniati nominali da 2.000, 1.000 e 500 Reis e tra il 1853 e il 1867 un nuovo valore di 200 Reis. Nel frattempo si diffonde nel Paese l'uso della cartamoneta e si produce moneta di rame ma solo in piccoli nominali destinati al cambio della moneta di maggior valore. Si verifica anche la graduale sostituzione del rame con leghe più resistenti, quali il bronzo nel 1868 ed il cupro-nickel nel 1871; quest'ultima monetazione verrà coniata a Bruxelles. La Zecca di Rio de Janeiro avvierà la produzione di monete di bronzo solo nel 1870 e di cupro-nickel nel 1874. Chiudo l'intervento presentandovi la mia seconda (ed ultima, purtroppo...) moneta di Pedro II, emessa nella vigenza del terzo sistema monetario: si tratta di un 20.000 Reis battuto con millesimo 1867 (e classificato di terzo tipo) che ritrae l'imperatore ormai maturo e con una folta barba.....non c'è più alcuna somiglianza con il volto del bambino che abbiamo esaminato nella prima moneta. Le caratteristiche pondometriche della moneta sono visibili nel solito sito: http://en.numista.com/catalogue/pieces36144.html mentre mi risulta tuttora sconosciuto il numero di esemplari coniati dalla zecca di Rio per questo millesimo.... Anzi...se riuscite Voi a trovare notizie in merito e me lo fate sapere....Vi ringrazio. :good: Saluti. :hi: M.3 punti
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dopo aver ammirato i progetti di @@renato, oramai due mesi fa, finalmente posso rispondere alle sua "chiamata alle armi" da parte di tutti gli amanti delle prove e progetti :rolleyes: :rolleyes: proveniente dall' ultima asta Felsinea :D :D Vittorio Emanuele III Progetto della moneta da 10 Centesimi del 1915 Nichelio 1000/1000 Diametro 19 mm Peso 3 gr Luppino PP248 Simonetti 220/1 Sperando di far cosa gradita a tutti. buona giornata al forum e grazie a tutti quelli che inteverranno p.s. scusate per le foto non sono il massimo.3 punti
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Buonasera a tutti, Medaglia arrivata oggi Provenienza Asta Felsinea N.3 Dovrebbe essere Rara e mi sembra in Ottime condizioni. Che ne dite? Saluti e buon We Silver2 punti
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Alcuni amici del Cordusio hanno visto questo grosso questa mattina "in anteprima"; la tipologia è comune, un per così dire classico Crippa 4. Abbiamo però una variante in quanto al rovescio la legenda è . . ABROSIVS . . MEDIOLAI . , in pratica risulta mancante la S prima del nome del patrono. Questa mancanza non è dovuta a cattiva coniazione ma proprio ad un errore da parte dell'approntatore del conio. Variante non riportata nel Crippa, troviamo monete simili descritte nel Corpus ma non viene specificato se la mancanza della lettera sia effettiva o dovuta a problematiche annesse al processo di battitura. Per chi volesse controllare meglio, cliccando l'immagine si ingrandisce.2 punti
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Ecco il mio Grosso da 2 soldi di Filippo Maria,tipologia Cr. 3/A. è un po' malconcio ma è curioso il baffo (credo sia un eccesso di metallo) a fianco del puntino al D/2 punti
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Nel 1990 lo stipendio di un operaio era circa 1.100.000 di lire l'oro era a 13.800 lire al grammo che in euro farebbero 568 € di stipendio e 7,13 € /g per l'oro mentre la moneta in euro sarebbe costata 77,5 €. Confermando una valutazione di 300 € per il 5 lire avrebbe guadagnato il 385 % Considerando una quotazione dell'oro di 34€/g se avesse acquistato oro avrebbe guadagnato il 477 % Dunque avendo la macchina del tempo sarebbe meglio acquistare oro2 punti
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Come resto mi è capitato di ricevere anche un euro...falso!!! Mi sono accorto che era tale solo quando l'ho inserito nel parcometro e me lo rifiutava perchè evidentemente il peso non coincideva... Il guaio era che non avevo altri spiccioli in tasca.... Immaginerete le imprecazioni...2 punti
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Credo che @@Il*Numismatico abbia fatto già l'analisi più giusta su questa moneta oltre che a tutta la discussione, aggiungo solo che ...dove c'è gusto non c'è perdenza.:)2 punti
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le altre sempre a luce di finestra con un momento di luce maggiore, queste su pagina bianca, ma forse più scure per colpa di meno luce. nuvoloso.. vanno un pò meglio? si vede la patina di antica collezione? son contento di essere riuscito a prendermela..2 punti
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Si il Zorzi è ben più raro. Fino ad una decina di giorni fa su MA SHOP un discreto (diciamo un buon BB) era in vendita a 300. Detto questo non voglio fare la predica a nessuno. E' bello parlare con tutti voi e scambiarsi sensazioni, idee. Confrontarsi amichevolmente fa bene sia a noi che al forum. Pensate ad un giovane che ci legge. A mio parere riesce a farsi delle idee, a capire quale può essere il valore da pagare per una moneta. Personalmente non ho mai dato soverchia importanza alla conservazione, d'altra parte quando si ha a che fare con medievali, si sa :blum: . L'importante è il filo della collezione.2 punti
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Buonasera, Questa è una medaglia che mi ha colpito per la patina dorata che le dona una luce calda e molto piacevole. Proviene dall'asta Felsinea n.3. Che ne dite ,qFDC? Saluti e buona serata Silver2 punti
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Buongiorno a tutti, altra medaglia di Leo XIII che mancava alla mia piccola collezione. Provenienza Asta Felsinea 3.. Non ha patina purtroppo ma sembra in ottime condizioni, anche questa ha bisogno di riposare tranquilla nel monetiere.. Saluti e buona Domenica Silver2 punti
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FILIPPO MARIA GROSSO DA DUE SOLDI CRIPPA 6 R - TOFFANIN 154 RR Biscia viscontea tra le iniziali F M2 punti
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bravo @@claudioc47 è proprio un cavallo con legenda errata RENGNI, D.A. 100, ottimo acquisto !!2 punti
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______________ 1989 Jamaica 10 Cent - Rame/nickel curiosità Risulta ancora in circolazione, giusto per farsi un'idea sul suo valore al cambio: ci vogliono ben 100 esemplari di questa monetina da 10 cent di dollaro jamaicano per essere equivalenti a soli 7 centesimi di euro e ben 1400 per un solo euro.2 punti
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Salve, Si discute tanto per discutere, nessuno grida allo scandalo, è chiaro che ognuno paga quello che crede per gli esemplari che vuole. Si esprimeva solo la sorpresa per un esemplare che ha realizzato una cifra importante, nulla di più. Si discute tanto per discutere A.2 punti
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Grazie Luciano, un saluto anche da parte mia. E' stata una bellissima giornata, anche la pausa pranzo è stata culturalmente valida. Un plauso agli organizzatori del convegno. Tornare a Bergamo dopo 35 anni è stato un salto nel passato emozionante. Ho approfittato dell'occasione per andare a Curno a trovare un mio ex compagno di naja, allora entrambi sottotenenti e lui , d'accademia, ora generale di brigata. Ritrovarsi è stato bello e commovente ricordando i bei momenti passati. Scusate la confidenza, ma ho voluto condividere con voi. Per Mario e Luciano: datemi un giudizio sul cd.2 punti
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Solo a me queste fortune non capitano mai: al massimo ho avuto come resto qualche spicciolo ucraino o qualche penny di rame inglese...2 punti
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Buongiorno, ecco la piastra che mi mancava tipologicamente, la prima ed enorme moneta emessa a Firenze dopo la repubblica. Cosimo I de' Medici (1569-1574) - Piastra 1573 Zecca: Firenze - Fronte: busto drappeggiato e corazzato del Granduca a destra - Retro: San Giovanni stante di fronte con il volto rivolto a destra alza la mano destra nell'atto di predicare e tiene una lunga croce con la sinistra. 32,40 grammi. Cosimo I figlio di Giovanni dalle Bande Nere, il più celebre condottiero del Rinascimento italiano diventa Duca di Toscana nel 1537. Di carattere assai risoluto (nipote di Caterina Sforza di Pesaro, considerata una delle donne più energiche della storia) sviluppò rapporti politici per garantire prosperità alle fortune della città, eliminando ogni possibile resistenza. Vicino a Carlo V di Spagna concesse favori agli Spagnoli occupanti di parte delle sue terre. Intransigente come governatore del Ducato, limitò molte libertà nelle mura cittadine, e fu al tempo stesso artefice di migliorie nell’agricoltura e nel commercio, ambizioso nel programma urbano e mecenate delle arti; la bellezza delle sue monete sono un esempio. Nel 1555 crea un grande Stato Mediceo con la sottomissione di Siena. Pio V lo riconosce Gran Duca nel 1570. Decisivo fu il ruolo della flotta da lui creata nel 1550 nella battaglia navale di Lepanto nel 1571. I conii di questa moneta sono di Pietro Paolo Galeotti successore di Benvenuto Cellini. la moneta ha patina di monetiere e credo sia un BB/SPL con rovescio molto acceso sullo Splendido. di difficile apparizione sopra il BB questa moneta è entrata in collezione, il 1573 anche data più rara del 1572. saluti fofo1 punto
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Ciao a tutti! Prendendo spunto da un paio di discussioni attuali che mi hanno ricordato una pratica molto in voga in passato, cioè la "Damnatio memoriae", ho riflettuto sul fatto che nessuno dei nostri avi romani o i più recenti manganelli o falci e martelli è riuscito completamente nel suo intento... una qualcosina è pur sempre sopravvissuta! Riferendomi alla lista riportata da https://it.wikipedia.org/wiki/Damnatio_memoriae vi invito a giocare con me e a postare ciò che avete di "rotondo e metallico" dei suddetti soggetti che hanno scampato l'oblio! Inizio io con un denario dell' affascinante Julia Mamaea Ego tamen non obliviscar tui! Io non mi dimenticherò di te! Njk1 punto
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Ecco una medaglietta un po' malconcia, secondo voi da 1 a 10 quanto è messa male?1 punto
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scusate se mi intrometto ma non potreste postare un esemplare anche se BB proveniente da altre aste che sia dello stesso conio di questi esemplari FDC? poi vediamo se ci sono discrepanze nelle linee di espansione, nel tondello e altro.1 punto
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Quel verde si chiama patina ed è un dono che madre terra regala dopo mooolto tempo. Se togli la patina rimane il nudo metallo (in questo caso bronzo) e rischi di perdere quel poco che rimane dei dettagli.1 punto
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A beh .... "mica cotiche"; complimenti. Se ti piace spaziare per il mondo, Venezia diventa un simpatico diversivo. Buona collezione. saluti luciano1 punto
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Ciao Afranio e buona domenica. Per quanto riguarda gli inged coins ti posso dare questa definizione in inglese: “Hinged dies describes a set of obverse and reverse dies that are physically attached to each other and where only one precise die alignment is repeated with every strike.” Per quanto riguarda l’importanza dell’allineamento ti ha già risposto Caio. In buona sostanza, non ci si deve meravigliare della riproducibilità degli assi di conio che si può riscontrare in un gruppo di esemplari di un ritrovamento ma eventualmente dal fatto che i valori non rientrino in quelli che si possono considerare canonici per quelle emissioni. apollonia1 punto
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Rispetto il tuo parere, senza sentenziare e senza polemiche.Il mondo e' bello perché vario! ?1 punto
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una volta invece una impiegata delle poste mi voleva appioppare 10 franchi francesi al posto di un euro, ma l'ho subito sbugiardata - e mi ha fatto come se cascasse dalle nuvole - ; a mia madre invece appioppano spesso e volentieri le vecchie 500 lire al posto dei due euro. :rofl: sterline d'oro mai, purtroppo.1 punto
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@@fofo Io avrei detto anche SPL, ripeto non sono un esperto però per l'appunto mi sono piaciuti molto i rilievi. Giustamente tu hai la moneta in mano ed essendo più esperto di me riesci a fare meglio anche le valutazioni. :)1 punto
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Fabio quelli sono prezzi di acquisto e vendita di un 50 pesos (spread). Il valore reale dell'oro al g è 35.38€.1 punto
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Per me rimane comunque una gran bella medaglia, complimenti.1 punto
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Anche se non vi navigava in esso, il risparmio aveva senso, cioè 0 inflazione anche dopo 10 anni. E con lo stesso grammo di oro ci si puo acquistare la stessa cosa dopo anni. Anzi il processo di sviluppo fa si che i prezzi diminuiscano sempre invece di aumemtare ed automaticamente si crea ricchezza per chi risparmia...1 punto
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Ciao Giangi, In effetti il diritto e' un FDC ma il rovescio pur avendo dei rilievi da FDC ha il bordo un po' rovinato ad ore 6 ed è abraso ad ore 2. È la patina che mi ha "fregato"?! Saluti Silver1 punto
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grazie mille vi farò sapere lunedì che vado da un orafo così me la pesa :) e se riesce mi da anche una misurata :)1 punto
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incredibile! ma ancora di più resto colpito dalle tue capacità nell'intervenire su questa moneta con tale perizia! queste sono soddisfazioni.1 punto
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Inedita no, estremamente rara direi di si. Allego pagina dove è presente la moneta al museo del Bargello. Mi potresti dare peso e diametro? Grazie, saluti Marfir1 punto
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@@visroboris le monete, secondo me, non vanno esaminate con una lente 10X, perchè altrimenti anche i Fdc non appaiono più tali. Io, come già detto in altre discussioni, le esamino a occhio nudo, a 2,5X e a 4-5X. Venendo a questo esemplare, che comunque dovrei vedere in mano, la vedo così: buono il lustro che si evince dalle foto al post #18 D/ penalizzato da segni di una pulizia non proprio leggera. Oltre ai campi, secondo me, ne hanno risentito anche i rilievi = BB/Spl (695°°°) R/ Rilievi molto apprezzabili, i campi sono appena segnati = Spl/Fdc (855°°°) Complessivamente mi fermo a Spl (775°°°) 0 .1 punto
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FILIPPO MARIA VISCONTI GROSSO DA DUE SOLDI CRIPPA 3/B RRR - TOFFANIN 152/2 RRR (nessuna foto di questa moneta) Varietà con stella sopra lo scudo.1 punto
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