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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/16/16 in Risposte

  1. Per tanti motivi nelle discussioni dell'epoca moderna si è parlato poco di monete d'oro a Milano, i motivi possono essere molti, le coniazioni che in molti casi sono esigue e rare, se non estremamente rare, bisognerà andare sugli spagnoli per vedere una certa copiosità e ripetitività, certamente sono poi monete per pochi, pochissimi e nel caso, ovvii motivi non permettono una divulgazione facile, quindi non facile fare o tentare un excursus sull'oro in generale e in particolare su Milano. Penso però che se ne debba parlare invece con calma, seguendo la cronologia e ovviamente rivolgendoci alle aste in questo caso. Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro, i pro sono che le monete sono da capogiro e che indubbiamente divulgarle o cercarle sarà un piacere. Partirei dall'inizio dell'età moderna come indica la nostra sezione cioè il 1500 e dai francesi quindi dobbiamo partire. E si torna al berretto ostentativo, di identità, una corona disse @@numa numa in modo direi calzante di Ludovico XII d'Orleans ( 1500 - 1512 ), moneta sicuramente di grande impatto e per pochi, ma certamente il mix è eccezionale, il Duca di Milano col berretto coi gigli francesi, al rovescio il consueto Sant'Ambrogio a cavallo con staffile in una scena molto dinamica, sotto lo scudo di Francia. C'è molta Francia, e non poteva essere altrimenti, ma la leggenda e il Sant'Ambrogio ricordano la nostra identità. Moneta importante da Hess Divo 315 con la versione Crippa 1/D col busto che esce dal campo e lo scudo di Francia non coronato. E' una discussione che non so onestamente dove porterà, ogni discussione ormai è una scommessa, di certo l'argomento non è stato trattato in modo organico qui sul forum ed è estremamente vasto, certo poi bisognerà continuare nel tempo commentando, vedendo, riflettendo....buona fortuna .... :blum: :blum: :blum: a chi vorrà e se riterremo....
    7 punti
  2. :) buonasera a tutti...a convidere con voi,per giusta classificazione...questa moneta di argento,di 8.14 grammi..e di 28mm. senza parole per i suoi relievi....ed anche per questa tipologia mai incontrata da me. :huh:
    4 punti
  3. Da un po' di mesi, complici gli amici del CCNM, mi sono affacciato al mondo delle romane. Mondo affascinante, intrigante, da attraversare per così dire "con cautela" (ma alla fine quale branca numismatica non necessita una grande dose di studio?); dopo essere stato a contatto con tanti appassionati non potevo che entrarci...con qualcosa ovviamente di economico, non a rischio e anche abbastanza gradevole per i miei occhi di novizio. Ecco il mio primo asse, recentissimo acquisto, effettuato con la guida del (troppo paziente ;) ) amico @@gpittini : Diva Faustina I Asse RIC 1173b (scarce) 10,01 gr. 25 mm. Conservazione decente al diritto, molto peggiore al rovescio dove la legenda AVGVSTA risulta di lettura disagevole mentre Cerere è abbastanza ben visibile, con torcia e scettro. Interessante il busto velato, che non compare così frequentemente. Non ho nemmeno trovato il tipo RIC 1173 su wildwinds, forse lo "scarce" del RIC può starci... L'esemplare passò nelle vendite InAsta 50, 637 e ACR E27, 568. Graditissimi commenti, pareri e quant'altro, in questo campo ho veramente moltissimo da imparare! Un saluto a tutti, Antonio
    4 punti
  4. Serbia Stefan Uroš IV 1345-1355 come czar dinar CФb-ZP// IC-XC Jovanovic 11.45
    3 punti
  5. Se siete nuovi collezionisti o alle prime armi nelle monete antiche vi esorto alla massima prudenza nell'acquistare in Spagna. Negli ultimi anni hanno sviluppato un'ottima scuola di artigiani e falsari che si sono dati molto da fare su bronzi e patine. Sto parlando di sesterzi ma anche e soprattutto medi bronzi (assi, dupondi). Queste produzioni negli esemplari migliori filtrano facilmente nelle aste spagnole che non sanno/non vogliono fare troppo filtro (le produzioni di inferiore qualità potete invece trovarle su Ebay). Il risultato è sotto gli occhi di tutti. La facilità con cui le case d'asta si riprendono indietro le monete poi la dice lunga anche su quanto siano ahimè conniventi o perlomeno a conoscenza del problema. Quindi quando vedete un bronzo con la tipica patina spagnola e magari anche un po' di terriccio applicato...a buon prezzo....pensateci bene prima di offrire! ps. Un altro indizio facilmente monitorabile in queste aste è la base d'asta: spesso noto che le monete autentiche o senza problemi sono catalogate con base alta o a livello del mercato internazionale mentre le monete "problematiche" vengono posizionate a stime molto basse. Ricordate che nessuno regala niente, questo vale sempre e dovunque...
    3 punti
  6. Grandi manovre stasera: la moneta è arrivata e una squadra "stellare" l'ha scortata in collezione!
    2 punti
  7. DE GREGE EPICURI Sì, le monete di restituzione contengono i nomi di entrambi gli imperatori (e non ne ricordo di "restituite a figure femminili", ma potrei sbagliarmi.) In particolare, c'è l'immagine sul D dell'imperatore defunto che si vuole ricordare, titolato come DIVUS (ad es.DIVUS AUGUSTUS), mentre sull'altro lato compare la scritta col nome dell'imperatore vivente che emette la moneta, ad esempio " IMP NERVA CAESAR AUGUSTUS REST".
    2 punti
  8. 2 punti
  9. I giorgini emessi per Rinaldo I d'Este sono separabili in due macroperiodi di emissione e identificabili senza ombra di dubbio dalle differenti vesti grafiche utilizzate. Dal 1707 al 1719 (da tener presente che i giorgini 1718 e 1719 fino a qualche anno fa erano totalmente sconosciuti) i giorgini furono infatti caratterizzati nel dritto dal ritratto del duca in armatura e la data collocata nel taglio inferiore della spalla (vedi zona cerchiata in rosso). Il verso fu caratterizzato dalla legenda (con diverse abbreviazioni) SAN GEMINIANVS MVT PROT. L'incremento del valore dell'argento provocò la rivalutazione delle monete prodotte negli anni precedenti tanto che con gli ordini del 1717 (per le muraiole) e del 1722 si stabì il ritiro in zecca delle monete (muraiole e giorgini) emesse negli anni precedenti (appunti i giorgini emessi dal 1707 al 1719) e la loro rivalutazione per mezzo della contromarca. Questo provvedimento riguardò anche le muragliole e i giorgini emessi dai precedenti duchi di Modena tant'è che si conoscono monete contromarcate anche di Alfonso IV e di Francesco I. L'effetto rivalutativo degli ordini del 1717 e del 1722 venne fatto cessare con ordine del 1726 e nello stesso anno iniziarono le coniazioni di giorgini con nuova veste grafica caratterizzata nel dritto dal ritratto con foulard e data nel giro posta anteriormente al ritratto stesso e nel verso dalla legenda S.GEMIN PRO MV le emissioni del nuovo giorgino proseguirono fino al 1728. Il nuovo conio a cui accenna il Crespellani con riferimento al 1709 dovrebbe riguardare il verso ed essere limitato all'angelo che sorregge il pastorale (nel vecchio conio il santo reggeva il pastorale con la mano sinistra) ma non ebbe effetto immediato perchè nel 1710 l'angelo non era ancora comparso. (vedi verso dell'esemplare 1710 allegato sopra). Nè pare essere presente nell'esemplare 1718 allegato nel mio precedente messaggio. Probabile che sia stato realmente inserito solo a partire al 1726. I giorgini emessi dal 1707 al 1719 contromarcati sono tutti rari (1718 circa 3 esemplari conosciuti; 1719, 1 o 2 esemplari; 1710 pochi esemplari; 1707 forse il più comune) In queste discussioni immagini e ulteriori dati http://www.lamoneta.it/topic/102393-rinaldo-deste-giorgino-modena/?hl=%2Brinaldo+%2Bd%26%2339%3Beste+%2Bgiorgino http://www.lamoneta.it/topic/90627-rinaldo-deste-ma-quale-moneta/?hl=%2Bgiorgino+%2Brinaldo#entry1003460 un saluto Mario
    2 punti
  10. ....da quelle parti "credono" un po' a troppe cose.... dai valà, notizia fake, a prescindere se la moneta è originale o meno.
    2 punti
  11. Trovata pubblicitaria per me...Con l'attuale situazione in medio oriente leggevo che il turismo in Israele e Giordania sta attraversando periodi difficili. La signora nel video poi non mi pare un fulmine di guerra... :rofl:
    2 punti
  12. Salve, Rapportando lo stile delle lettere incise con questa tabella sono sempre più convinto che si tratti di una variante Malloy 65 di Boemondo III.
    2 punti
  13. Moneta confermata falsa, compkimenti a @babelone. La casa d'aste si è detta disposta a sostituitla. Grazie
    2 punti
  14. In Italia manca l'educazione in senso lato...anche a collezionare... Mi aspetto da un momento all'altro che si batta moneta anche all'Isola dei Famosi... In Italia c'è la cultura del colpo di fortuna...della vincita al totocalcio...da sempre... Molti collezionano così...tanto per fare qualcosa...senza approfondimenti...
    2 punti
  15. MEDAGLIE PAPALI ASTE FEBBRAIO 2016 Nel mese decorso l'asta V.L. NUMMUS ha proposto circa 100 medaglie papali con catalogo esclusivamente on line. Si tratta del terzo incanto di questa nuova casa di asta e mi sembra che siano stati riproposti in larga misura lotti invenduti nell'asta precedente. Si trattava in particolare di medaglie annuali post 1800 (molte in argento): materiale abbastanza bello, ma anche ricorrente. Le quotazioni mi sono sembrate talvolta alte, ma in massima parte allineate al mercato. La disposizione in catalogo è risultata con un certo disordine (distribuita in più parti). Le aggiudicazioni sono state pochissime (fenomeno di carattere generale per l'asta e non riguardante specificamente le medaglie papali). Incide evidentemente il fatto che l'asta è ancora poco conosciuta e la mancanza di un catalogo cartaceo accresce la limitata partecipazione. Ho comunque notato che il titolare ha allacciato utili dialoghi nel forum con i collezionisti, che potranno produrre in futuro maggiori conoscenze e rapporti commerciali più intensi. Per il resto delle aste la proposta è stata limitata,con un buon livello quantitativo di aggiudicazioni a prezzi stabili. In Italia ha tenuto asta NEGRINI con due soli lotti per le medaglie papali, aggiudicati (cito Pio XI - annuale - anno VIII - € 80+diritti). Per le aste estere ha ben venduto TEUTOBURGER e meritano citazione nell'ambito di questa asta: - Clemente XI - annuale in argento anno XIV - splendida o quasi - € 650+diritti; - Antiche in bronzo (con diversi riconi Mazio )- € 50-130+diritti; - Leone XIII - annuali in argento - € 180/200+diritti; - Pio IX - Massimo modulo San Pietro - argento - .€ 480+diritti. La medaglia aveva un colpo al bordo abbastanza pesante e qualche graffio, ma per la buona conservazione complessiva il collezionista, a mio giudizio, ha acquistato bene una medaglia importante. Nell'asta HIRSCH erano proposte due medaglie papali, vendute come appresso: GREGORIO XVI - annuale argento - SPL - € 200+diritti; Pio X - annuale anno VIII - argento - q.FDC - e 180+diritti. Nell'asta RAUCH erano in vendita circa 25 medaglie papali aggiudicate in misura del 60%. La più rara era la uniface medicea di Clemente VII venduta per € 570+diritti. Cito inoltre una annuale di Pio IX in bronzo aggiudicata per € 65+diritti, una straordinaria di Leone XIII - Anno Santo in argento (€ 115+diritti), alcune annuali in argento di Pio XI (€ 60/90+diritti) e di Pio XII (€ 70/90 + diritti). Le medaglie di Paolo VI hanno registrato aggiudicazioni a prezzi superiori al consueto.
    2 punti
  16. per mettere tutti d'accordo diciamo che non arriva allo SPL :blum:
    2 punti
  17. E' questo che volevo sapere :good: non è frequente, quindi si può definire una... "patacca rara" :lol:
    1 punto
  18. Complimenti ancora a Apollonia per il bel tetradramma con protome di Pegaso e a Eolo per la sua bella dracma di Abydos anche questo con protome di Pegaso :D Ecco invece il mio ultimo acquisto, appena arrivato da un'asta Naumann sulla Baia (è il mio primo acquisto del 2016!) 1/2 AE - Price 2072: 3,2 grammi e 15 mm. di diametro. Anno di coniazione 320 a.C. Probabile zecca Mileto. Mi è piaciuto subito per il perfetto episema a umbone del dritto. Buono anche il rovescio, con la spiga visibile e la K della zecca un po' meno, ma comunque discreta. Costo? 41,5 Euro...Direi che ci si può stare ;)
    1 punto
  19. Pesa 24g e ha 26 mm di diametro circa
    1 punto
  20. ...siccome non ci sono sigilli in cera lacca, per l'occasione l'ho smontato, misure dell'interno cm. 23x26. Lavorato con filigrana d'argento e ottone, ricordo che negli anni 50 sulle ossa dei santi erano legati i cartellini, l'atmosfera degli ultimi anni li ha fatti sparire. Precedentemente hanno resistito per 200 o 250 anni. cliccando sull'immagine si ingrandisce Domani fotografo gli AGNUS DEI
    1 punto
  21. ok ci provero. credo pero di farlo domani perche mi rimane poco tempo
    1 punto
  22. Sono d'accordo. La moneta si deve toccare, il collezionista abbisogna di fisicità. Per quanto riguarda la foto... una volta che hai tolto i sigilli, ti posso ribattere che la moneta non è la stessa a meno che non vi siano segni vistosi da renderla unica. Io mi limito a tenere la busta periziata nell'album con la moneta, ma non mi illudo. Se dovessi cederla so che mi potrebbero chiedere una nuova perizia. Del resto lo farei anch'io.
    1 punto
  23. Continuando con Francesco II Sforza ( 1522 - 1525 ) abbiamo anche qui un rarissimo R5 doppio ducato d'oro ma anche un più comune R2, si fa per dire ovviamente, scudo d'oro del sole. Qui ovviamente pur mantenendo la tipologia della moneta, lo scudo d'oro del sole, cambia l'iconografia però. Al dritto lo stemma con aquila e biscia, al rovescio sempre la croce però al posto dei gigli abbiamo qui rami di palma e diolivo. Quindi continuità nel rispetto della propria identità e casato. Moneta anche questa straordinaria come tutte quelle che vedremo da Hess Divo 325. Qui vuole proseguire ora :blum: o aggiungere ?
    1 punto
  24. Usate l'email con la richiesta di ricezione e lettura. :dirol:
    1 punto
  25. Con Francesco I D' Angouleme ( 1515 - 1521 ) l'oro invece ritorna con un conosciuto in due soli esemplari doppio ducato, probabile anch'esso con funzione di regalia, ma soprattutto con lo scudo d'oro del sole. Moneta coniata per la prima volta in Francia da Luigi XVI che ha questo nome per il piccolo sole raggiante sopra lo scudo di Francia. Con Francesco I la moneta arriva per la prima volta in Milano, moneta di qualità e ricercata tanto che queste monete vennero spesso esportate e preferite invece con monete forestiere di minor bontà. Il buon oro e il buon argento valevano tanto al punto che nel 1519 si ridusse il corso di questa moneta per evitare eccessivi danni. Moneta che parla decisamente in francese con anche al rovescio una croce ornata alle estremità da gigli. Eccola da NAC 68.
    1 punto
  26. Sono totalmente d'accordo. Per quanto si tratti di falsi ormai piuttosto ben conosciuti.
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  27. Follari di Gisulfo II, principe longobardo di Salerno, falsissimi ma, ahimè, comprati per buoni. Dopo l'amara scoperta della loro falsità un concittadino lamonetiano mi ha spiegato come il falsario locale che li ha prodotti ha realizzato le incrostazioni sulla loro superficie: interrandole e versandovi sopra di tanto in tanto....pipì di mucca.....
    1 punto
  28. salve, mi è arrivata oggi una moneta comprata ad un'asta. Sul loro sito e su Wildwinds ho trovato la stessa moneta RIC 742: Titus, As Caesar, AE Dupondius. 74 AD. T CAESAR IMP COS III CENS, radiate head right / FELICITAS PVBLICA S-C, Felicitas standing left, holding caduceus & cornucopia. Cohen 81. Nella moneta però mi sembra di leggere COS II e non COS III. Tutto il resto risulta essere uguale alla descrizione del RIC 742. Mi potete aiutare a capire se semplicemente non si vede la terza I o se invece ne esiste una con COS II con la stessa legenda? e se esiste in quale anno sarebbe stata coniata? grazie a tutti quelli che vorranno intervenire
    1 punto
  29. Questa di Francesco II è famosa, è raffigurata sui Topolino degli anni '70 ... un riferimento bibliografico non da poco! :D
    1 punto
  30. Credo che qualcuno abbia fatto degli esperimenti. Niente di eccezionale, il mondo è pieno di burloni.
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  31. lo stato di conservazione è sempre assoluto, al massimo si parla di conservazione sopra o sotto la media
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  32. La moneta è falsa di sicuro....premetto che non sono un esperto dell'oro nemmeno io....ma vedo una moneta non uniforme, usura solo in alcuni punti...baffi dove sono? Al R/ un basso i raggi della colomba nella visitazione angelica sono più corti... Poi in ultimo e non ultimo ho una moneta da 100 lire in oro...di chi sia sia....e non so' se è autentica...dai... Saluti
    1 punto
  33. Trasmettere sia la mail che il fax significa raddoppiare i tempi necessari per evadere la vostra richiesta: vengono infatti letti ed espletati parallelamente da persone diverse, e avviate entrambe alla lavorazione, solo al momento del pagamento ci si accorge che si tratta della stessa persona.... Dunque evitate!
    1 punto
  34. Buonasera Sator, io le sparo più di te le castronerie, allora credo sia un nummo della zecca di Costantinopoli di Leone I al dritto e la moglie Verina al rovescio, drappeggiata con lungo scettro trasversale nella mano sx e globo con croce nella dx, ai lati b-E. Ric 714 Marcus Didius
    1 punto
  35. Eureka! http://www.lamoneta.it/topic/67477-identificazione-del-denario-anonimo/?p=709439
    1 punto
  36. Ciao, Anche io ho effettuato il bonifico ieri.
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  37. Taglio: 2€ CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5.023.000 Conservazione: BB Località: Alliste Note: e dopo 10 anni ho trovato anche io questa moneta! :D
    1 punto
  38. Certamente dirò una corbelleria ma vi dico il mio pensiero: io penso che il segno vicino al punto sia l'apice sinistro della I di Ianva che si è rotto al colpo di martello e si è spostato di lato, mentre sotto al castello è un anelletto parziale anche qui per rottura della matrice. Il conio potrebbe essersi deteriorato per lo sfruttamento ai limiti delle sue possibilità, infatti battevano denari a milioni di pezzi e probabilmente utilizzavano i relativi coni fino alla loro rottura poi, in fase di controllo, davano per buoni quei pezzi che erano ancora sufficientemente leggibili.
    1 punto
  39. Ma esiste ancora gente che colleziona le tessere telefoniche? Mi ricordo che a metà anni '90 era una vera mania, c'erano tesserofili (?) ovunque. I più divertenti comunque sono i commenti sotto all'articolo: "ne ho alcune, di varie tirature, qualcuno è interessato?" ("chi vuole il mio 100 lire Minerva, è come nuovo, ha solo qualche sfrisata...") "Buongiorno a tutti, un'informazione, io avrò minimo 300 schede telefoniche tutte in ottimo stato nella propria foderina, cosa dovrei fare esattamente per poterle vendere e quindi prendere dei soldi?" "io nè ho molte, di anni in dietro cosa si deve fare per vendere queste schede telefoniche, vecchie." (notare che la grammatica è un optional, quattro errori in una frase di mezza riga non è da tutti) "IN TAL CASO CHE BISOGNA FARE AVENDO UNA DI QUESTE CARDS TELEFONICHE?" (cards???) "Io ne ho moltissime compresa quella con la torre di pisa ( usata però) in più ne ho molte con tiratura 5000, 12000, 14000 pz... Tutte muove mai usate!!! Ormai le ho accantonate da anni... So che hanno un grande valore... Ma sono lì, e adesso potrei anche venderle, per chi fosse interessato può scrivermi a ***@hotmail.com sono di Roma" (meno male che SA che hanno un GRANDE valore... bontà sua che ora POTREBBE ANCHE venderle...)
    1 punto
  40. Modificata descrizione del lotto, riporto quanto scritto"( pareva brutto specificare che il sesterzio di Nerone con il porto di Ostia offerto in lotto a 100 euro fosse un falso, ma evidentemente non lo è , il sesterzio di Nerone è un falso molto noto ottenuto su un tondello del III secolo,se qualcuno ha creduto che fosse un porto autentico ci scusiamo, evidentemente e con superficialità abbiamo dato per scontato cio che scontato non è)"
    1 punto
  41. Segnalo questo raro tetradramma di Filippo II della CNG 87 con la raffigurazione sotto la pancia del cavallo della protome di Pegaso, di stile veramente raffinato. Un simbolo presente anche in un tetradramma di Anfipoli di Alessandro Magno di mia recente acquisizione. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (23mm, 14.42 g, 9h). In the name and types of Philip II. Pella mint. Struck circa 336/5-329/8 BC. Laureate head of Zeus right / Youth, holding palm, on horseback right; below, forepart of Pegasos right; ivy leaf below raised foreleg. Le Rider 430 (D228/R351); SNG ANS -; SNG München -; SNG Alpha Bank -; SNG Saroglos -. Good VF, lustrous, light die rust. Extremely rare issue with Pegasos and leaf, Le Rider records only two examples, both in public collections (London and Berlin). apollonia
    1 punto
  42. A distanza di quasi 2 anni la moneta si mantiene perfetta. Nessun micropunto di verderame, ed anzi la vedo addirittura "migliorata" ;) Finora quindi nessun sano smarrimento :dirol: :) Riguardo al grado di rarità, posso chiedere a voi che avete il Gigante 2016, qual'è quello attuale? Grazie
    1 punto
  43. 1 punto
  44. Concordo che la medaglia del premio Nobel a Salvatore Quasimodo ha un valore "documentale", che prevale sugli aspetti numismatico-medaglistici (anche se un collezionismo specifico sulla medaglistica per i premi Nobel esiste). Ne ho parlato perchè il fatto che "una medaglia" sia stata oggetto di un marketing abilmente curato ha stupito il vecchio collezionista. Certamente fa parte della attuale impostazione commerciale Bolaffi il desiderio di attrarre collezionismo meravigliando con la ricerca dell'eccezionale, del sensazionale, della grande rarità, qualche volta costruita (prescindendo dal settore). Si deve prevalentemente alla sua pubblicità se tante persone (non collezionisti) conoscono il francobollo "Gronchi rosa" e penso inoltre alla sua vetrina con il primo francobollo mondiale emesso o con la busta affrancata, famosa per avere viaggiato fino alla luna e per essere arrivata ad un ufficio postale virtuale sul suolo lunare e/o da lì ritornata. Questa volta la pubblicità è toccata ad una medaglia, ampiamente celebrata, che potrebbe essere esposta in un negozio fiorentino o rientrare (secondo voci che qualcuno ha riportato nel nostro forum e delle quali non so dire il fondamento) nella vetrina di Bolaffi. Personalmente il fenomeno che mi ha sorpreso e sul quale ho cercato di ragionare è il fatto che forse per la prima volta assisto ad una operazione diretta a rilevare ed elevare il valore economico di una medaglia non squisitamente commerciale. E ho anche pensato che le medaglie antiche, le medaglie d'arte, le collezioni medaglistiche che testimoniano una storia, meriterebbero una maggiore conoscenza. Quando ero un giovane collezionista, appassionato di medaglie papali, tanti esperti (ma soprattutto commercianti) mi consigliavano altri settori, sostenendo che la collezione di medaglie era poco commerciabile. Questa cronaca sulla medaglistica papale nelle aste, che dura da qualche anno, è nata proprio come ricerca volta ad accertare e quantificare (fornendo anche notizie ai collezionisti acquirenti su probabili giusti prezzi) i limiti della commerciabilità. A mio giudizio, la ricerca ha evidenziato che di norma vi è una buona percentuale di vendite: qualche volta c'è competizione, altre volte i prezzi di aggiudicazione sono meno brillanti. Pur risentendo di una evidente crisi generalizzata, che riguarda gli acquisti di beni voluttuari per piccolo-medio importo, il settore, non oggetto di speculazioni, ha conservato abbastanza le sue quotazioni. Le medaglie papali si vendono soprattutto in aste italiane, ma vanno bene (talvolta anche meglio) in aste di area tedesca, del Regno Unito e anche americane (ove appaiono molto più raramente). Si chiede bizerba con un ragionamento di carattere generale: rappresentano le aste con sufficiente verità il mercato o potrebbero essere ampiamente manipolate? Per le medaglie papali osservo una discreta omogeneità di risultati. Mi pare che la componente speculativa manchi; non ritengo che vi siano disponibilità di stock di materiale con conseguenti interessi "forti". La passione del collezionista deve prevalere sulla attesa del risultato economico, ma alla fine non si tratta di danaro sprecato: e ciò mi piace. Se qualche volta appare una selezione importante e i prezzi sono superiori al consueto, credo che sia un fenomeno fisiologico e non patologico.
    1 punto
  45. Le bellissime patine arcobaleno si formano con una lunga permenenza in terreni ricchi di Zolfo e hanno appunto queste sfumature blu, gialle e magenta. Un terreno meno umido e meno ricco di Zolfo crea un patina iridescente senza arrivare alla varie sfumature arcobaleno.Non ho mai avuto tra le mani una moneta artificialmente patinata con la tintura di iodio (o almeno che mi facesse sospettare che lo potesse essere) però tempo fà in un corrispondenza con un noto venditore statunitense mi venne detto che sono identificabili. Questo è l'esemplare arcobaleno più significativo della mia raccolta, Argenteo di Massimiano Ex Sisak Hoard del 1953.
    1 punto
  46. Buonasera a voi, si, confermo quanto detto da Incuso. Al Museo Archeologico di Parma è presente una coppia (dritto e rovescio) dei conii che sono serviti per battere (al bilancere) la "piastra turca" di Parma. A proposito del numero di esemplari coniati, in realtà esso non è conosciuto. Lopez parla di due esemplari noti, dei quali uno è nella collezione del Museo di Parma, mentre del secondo si sono perse le tracce. Inoltre, Lopez stesso confessa, a tale proposito, di non aver trovato altra documentazione che un appunto nel quale si faceva menzione della sospensione della "cussione delle piastre turche". Ricerche da me effettuate presso l'Archivio di Stato di Parma e nello stesso Museo Archeologico, hanno dato anch'esse esito negativo per cui al momento tutto quello che si sa è ciò che ha scritto il Lopez nel 1868. Io sono dell'idea che, com'era nell'uso del tempo, qualche speculatore privato abbia chiesto di potere effettuare nella zecca la cussione di un certo numero di piastre imitanti quelle di Selim III, da esportare nel Levante. Evidentemente in un primo tempo dovette avere perere positivo, tanto da far approntare i conii. Tuttavia successivamente qualcuno (il ministro delle finanze del duca o qualche consigliere dello stesso?) deve aver cambiato idea o fatto cambiare idea al duca stesso, per cui dell'affare non se ne dovette fare più nulla. I conii, da me visti, son estremamente freschi e credo che non siano stati utilizzati se non per battere pochissimi pezzi. Quanti non so dirlo, ma il fatto che fino ad ora non se ne siano mai visti in giro (quelli che ho potuto rintracciare in tante aste o in vendita ai convegni sono tutte vere piastre turche spacciate per piastre parmensi), mi fa credere che il numero indicato da Lopez possa effettivamente essere quello reale. Se volete, possiamo fare insieme un piccolo censimento delle apparizioni della "piastra turca" nelle aste. Sarebbe divertente metterne in fila le immagini. Magari per un piccolo articolo propedeutico per i neofiti... e anche per fare finalmente chiarezza su questi pezzi, che ogni tanto qualche commerciante, in buona fede (mi auguro!), cerca ancora di vendere. Che ne dite? Si parte? Da parte mia farò richiesta alla Direzione del Museo Archeologico Nazionale di Parma di poter avere nuove immagini dei conii, a scopo di pubblicazione. Altrimenti ci dovremo accontentare delle foto già pubblicate da Lorenzo Bellesia, che sono però leggermente mosse (ma comunque perfettamente leggibili). A risentirci, Teofrasto
    1 punto
  47. Un grazie ad Incuso che, come al solito, ha provveduto molto rapidamente. Ecco il pdf: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/prime.pdf
    1 punto
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