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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/16 in Risposte
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…Anch'io la ringrazio Maria A. per la partecipazione. E' mia intenzione far capire che da parte mia non è semplicemente una questione di avere per forza la ragione. Espletare nel miglior modo possibile l'autenticità di una moneta non è semplice ma per capire questo, bisognerebbe approfondire nel migliore dei modi l'argomento. Tengo a precisare di essere stato abbastanza chiaro nell' espletare il mio dissenso nei confronti del IBSCC, fatto nella discussione (PIRAKOS STRANA), lei l'avrà certamente letta. Ribadisco quello che avevo già scritto allora nella mia spiegazione, lasciando intendere nel migliore dei modi che l'IBSCC, avesse dichiarato con molta leggerezza le dracme nella loro pubblicazione, nondimeno, il risultato era poco esaustivo. Per esempio, si legge nel bollettino se non erro, che la dracma 1a e 1b, sono estremamente taglienti come se fossero state tagliate oggi. Sappiamo che tutte le dracme eseguite a scalpello e non a trancia, appartenenti alle popolazioni dei Cenomani,Insubri,Libui,e Pedemontani, "per questi ultimi in particolare modo le dracme del tipo pesante in conservazione alta, sono particolarmente taglienti". Quale sia il motivo per il quale abbiano voluto evidenziare la pulizia (cleaned in some acid), resta un mistero. Sappiamo che per pulizia di dracme aventi delle medie o forti ossidazioni occorrono alcuni tipi di acido, solitamente nei casi piu' frequenti viene adoperato l'acido citrico con le dovute cautele e con dosi ben specifiche. Stranamente, non e' scritto che le dracme siano state sottoposte ad un'esame metallurgico distruttivo o radiografico come solitamente l'IBSCC, vanta in maniera seria questo tipo di tecnologia. Comunque oggi anno 2016, servirebbe in modo relativo sebbene importante, l'esame metallografico distruttivo, dal momento che non andrebbe oltre che alla scomposizione delle leghe intrinseche "molecolarmente" del tondello, dando una veridicita' temporale all'estrazione e alla raffinazione dei metalli meno nobili come il rame, il piombo e lo stagno. L'antimonio non e' possibile rilevarlo se non in casi eccezzionali sotto analisi di agenti chimici. la radiografia e' attendibile sotto il profilo della fluorescenza dei metalli e dei picchi di alterazione che possono subire i metalli inglobati nell'argento sia a freddo (valore -10c., che a caldo +50c.). Rimane l'analisi chimica degli ossidi, questo tipo di analisi resta abbastanza attendibile solamente se l'ossido e' di natura proveniente da concrecazione vegetale; lo e' poco per i metalli per l'esame chiamato generalmente a migrazione. Ultimo esame e quello della coppelazione, ovvero per fusione dei metalli in lega fra di loro...ecc.ecc. Per la metallurgia sarebbe da parlarne con voi per almeno un mese....eppure, l'IBSCC con i mezzi che possiede, stranamente non li ha utilizzati e non ha dato i risultati con accurata descrizione. Sarei felicissimo di potere confrontarmi con i loro esperti di monetazione celtica padana, anche se credo fortemente che non sarebbero disponibili...i loro esperti..., oppure per il semplice motivo che difficilmente sarebbero in grado di ammettere i loro errori, purtroppo la lettera M di modestia non fa parte del loro vocabolario da molti anni. Mi creda Maria a. e' veramente difficile spiegare attraverso uno scritto in quale modo la dracma dei Cenomani possa essere autentica oppure falsa, ecco il motivo per cui il sottoscritto abbia nuovamente rinnovato l'invito, per una consultazione verbale e visiva. la mia professione senza nulla togliere alla sua che e' sicuramente interessantissima e oltremodo affascinante è diversa, dal momento che necessariamente e inevitabilmente mi porta a dare un giudizio di autenticità o non autenticità sulle monete che mi vengono sottoposte. Per quanto riguarda le prove evidenti della autenticità delle dracme in questione, rimango a vostra disposizione. Resta il fatto che le dracme N°1337 e N°1337a, sono autentiche per tantissimi fattori,che saro' ben lieto di esporvi personalmente. Un'ultimo appunto se gentilmente me lo permettete, sono convinto che quando c'è interesse forte per qualsiasi cosa sia, il tempo si trova, magari poco ma si trova. Sono d’accordo con lei Polemarco, oggi, potrei tranquillamente dire con immodestia che i miei 40 anni di studio sulla monetazione celtica attraverso consultazioni di ogni genere, possano essere serviti forse a dare un giudizio tecnico effettivo di veridicita’ riguardante il mio operato numismatico, …ma non e’ cosi’. La lettera M di modestia, nel mio vocabolario esiste, credo che qualsiasi collezionista o studioso o commerciante che ho avuto il piacere di conoscere lo potrebbe confermare. Le mie affermazioni come lei descrive nel suo, sono null’altro che l’esperienza che ti accompagna negli anni e sono certo che questo accade a tutti noi indistintamente, qualsiasi sia il settore in cui si opera. la conseguenza dei fatti realmente accaduti, mi creda non sono esagerazioni... sono ben altra cosa. grazie a tutti voi...a presto. R.M.Bordin5 punti
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Caro Mario non vedo l'ora di essere dei vostri e di poter rivedere tutti gli amici dopo parecchio anzi troppo tempo trascorso lontano dai convegni.. Un evento degno di nota per quello che ho letto e sentito, i giovani e tutto l'ambiente non potranno che beneficiare degli innumerevoli contributi. D'altronde se non non si stimolano le nuove generazioni, con certe iniziative, l'interesse e la ricerca verrà inevitabilmente vanificata. Plauso a tutti coloro che contribuiranno nel tempo ad arricchire con dialoghi di questa portata, la Numismatica, troppo precocemente invecchiata.. Grazie Mario per tutto quello che hai fatto per questo forum e per quello che continui a donare, encomiabile.. Eros3 punti
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Non è un elemento rassicurante (il bordo), ma il pezzo mi sembra genuino come prima impressione. Se possibile appena lo ricevi facci vedere foto migliori. Ci racconti perché hai scelto questo esemplare. Mi sembra che i conii di Menfi in Egitto con simbolo rosa (non strettamente questo) siano molto ricercati. Quale il rapporto con questo tuo tipo? Ciao e grazie ES2 punti
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@@Trevize, @@nando12, @@Desiderio IV, @@prtgzn la moneta e' stata giudicata dal perito in spl/qfdc ma e' da un po' che ho imparato a non guardare il cartellino ma solo la moneta. per questo mi interessano molto i vostri pareri2 punti
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volevo condividere con voi il sistema che ho ideato una quindicina di anni fa per conservare le mie monete. In pratica utilizzo dei normali fogli d'album, come base ho usato un cartoncino colorato sul quale ho applicato dei fogli descrittivi stampati a pc. Mi permette di personalizzare al massimo la disposizione e la raccolta e la scelta dei pezzi, quindi posso inserire varianti desiderate. Le descrizioni sono scopiazzate un po' dal catalogo Gigante 2000 e un po' da un vecchio Bobba del 1970. Adesso con le nuove tecnologie informatiche e stampanti a colori il tutto si può senz'altro migliorare, inserendo nuove grafiche o fotografie. Non è un vassoio in velluto, è un po' grezzo, contiene errori, ma può essere da spunto per collezioni non troppo impegnative per chi non vuole legarsi a quanto imposto dai fogli prestampati tipo masterphil, abafil e simili. Spero vi piaccia. ciao!2 punti
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La moneta è una moneta provinciale, coniata a mio parere in una città " Laodicea..... " si legge bene nella prima riga in esergo. L' imperatore mi pare Caracalla, ma ho dubbi. Di Laodicea ne esistono a mia conoscenza tre, ma non trovo in nessuna di questa L' esemplare postato. In esergo Laodikewn Newkop, questa legenda comunque porta a Laodicea ad Lycum in Frigia. Roberto2 punti
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Salve a tutti. E' con grande piacere che vorrei annunciare l'uscita (proprio ieri), in quanto novità editoriale, del mio libro dal titolo Introduzione alla numismatica salernitana, pubblicato per conto dell'Editrice Diana. Obiettivo del volume è quello di divulgare con passi semplici gli aspetti salienti (tecnici, storici ed artistici) che caratterizzano le emissioni della zecca di Salerno. Un "manuale" agile che si configura come un mezzo primario adatto a tutti gli interessati, sia per chi si affaccia per la prima volta allo studio di questa monetazione, sia per chi già ne segue gli sviluppi: uno strumento, questo, che fino ad oggi è mancato. Citando dalla Presentazione: "Questo testo intende così costituire un mezzo di divulgazione della numismatica salernitana alto-medievale, volendo colmare quella lacuna che oggi si avverte nella mancanza di disponibilità, principalmente nell'ambito degli studi universitari, di un libro che tratti in modo sufficientemente chiaro e diretto questa parte della Numismatica, quella salernitana, definita a ragione una delle più articolate e variegate dell'intera Campania, seconda, come Zecca, solo a Napoli." Presto pubblicherò in questa sede anche l'indice del volume, il quale si compone di quattro capitoli complessivi che trattano degli studi che si sono tenuti fino ai giorni nostri sulla zecca salernitana, di alcune note tecniche di produzione monetale, aspetti artistici e numismatici delle monete di Salerno. In allegato la copertina del volume e, di seguito, il link dell'Editrice Diana per maggiori dettagli sulla pubblicazione: http://www.classicadiana.it/libreria/content/iula-raffaele-introduzione-alla-numismatica-salernitana Spero di aver fatto cosa gradita per gli appassionati di questa monetazione e per quanti vorranno avvicinarsi a tale argomento, non solo pubblicando questo libro, ma anche dandone annuncio, in primis, qui sul nostro Forum. Presto scriverò in questo topic altre novità in merito, per ora resto a disposizione di chiunque abbia delle domande o altro da riferire. A presto per nuovi aggiornamenti, Un cordiale saluto, Raffaele Iula.1 punto
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Salve desideravo la vostra opinione su questo esemplare che si presenta un pó sottopeso (28,8 gr) ma con diametro congruo per il tipo (38 mm) . I caratteri al dritto sono un pó evanescenti, come se si trattasse di un conio stanco (VTR apena visibile) ma i rilievi per contrasto piuttosto buoni. Dá anche l'impressione di avere due punti prima di SIC ma devo guardare con piú attenzione.1 punto
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Anche se il 15 Marzo e’ passato da qualche giorno mi affascina parlare in questo post della misteriosa Anna Perenna ; era questa un' antichissima divinita’ romana che presiedeva al corso dell' anno che in epoca romana iniziava appunto nel mese di Marzo , in pratica rappresentava il perpetuo rinnovarsi degli anni . Era uso nell’ antica Roma , come anche ai nostri giorni , scambiarsi gli auguri di buon anno , ma la frase in uso duemila anni fa era un po’ diversa dalla sintetica formula espressa ai giorni nostri : Buon Anno oppure Felice Anno ; i Romani antichi dicevano invece : “annare perannareque commode” , cioe’ : “passare un buon anno dall' inizio alla fine” Prima di essere la divinita’ del ripetersi degli anni , rappresentava anche la divinità dell' abbondanza e del nutrimento tanto che da Anna derivo’ poi il corrispettivo romano di "annona" , cioe’ l’ approvvigionamento degli alimenti per il popolo . Un’ altra ipotesi che si basa sulla etimologia del nome la fa coincidere con “amnis perennis” cioe’ la divinità delle acque , altri vedono in Anna Perenne una dea della terra dal nome etrusco ; infine un' ultima spiegazione fa risalire le sue origini nel sistema contadino e identifica la dea con un simbolo della natura e infatti la sua festa coincideva con l' inizio della primavera . Secondo un' altra versione Anna Perenna era una vecchina di animo buono che aiutò i plebei romani durante i tumulti del 494 a.C. , rifocillandoli con focaccine preparate con la massima cura da lei ; i Romani per riconoscenza la omaggiarono edificandole una statua . La tradizione mitologica più comune di Anna Perenne risiede specialmente nei Fasti di Ovidio che la identifica con Anna , la sorella della cartaginese Didone che dopo la tragica morte suicida di questa per amore non corrisposto di Enea e a causa della partenza di Enea verso i lidi del Lazio , si rifugiò a Malta presso il re Batto per sfuggire al fratello Pigmalione . Nuovamente costretta a prendere il mare , naufragò sulle coste del Lazio dove fu amorevolmente ospitata da Enea che suscitò pero’ la gelosia della moglie Lavinia . La sorella Didone , apparsale una notte in sogno , la esortò ad abbandonare la casa ospitale di Enea e da allora si crede che il dio che viveva nel fiume Numicio , il quale scendendo dal Monte Albano scorreva presso Lavinio nel Lazio per sfociare infine nel Mare Tirreno , l' abbia rapita con le sue onde impetuose e l' abbia nascosta nei suoi antri . La sua festa cadeva il 15 marzo e la sua celebrazione prevedeva lunghi banchetti all' interno di un bosco sacro dedicato alla dea . Queste feste erano un' occasione per dare sfogo a grandi manifestazioni di allegria e di intrattenimento come balli , canti e soprattutto pare solenni ubriacature . Il bosco sacro è stato identificato nell' attuale quartiere di Roma dei Parioli , dove sono stati rinvenuti una fonte votiva dedicata alla Dea e numerosi oggetti attestanti offerte alla dea e pratiche magiche svolte presso il sito risalente al IV / V secolo a.C. . Al culto di Anna Perenna è legata anche la fonte ritrovata recentemente a Roma nel 1999 ai Parioli quando si decise di costruire un parcheggio per auto sotterraneo all' angolo tra la Chiesa di Piazza Euclide e Via Guidobaldo del Monte in una zona inaspettata che non era particolarmente segnalata come testimonianze archeologiche . La fonte scaturisce ancora da una falda acquifera che fin dai tempi almeno tra la fine regia e l’ inizio della Repubblica era stata utilizzata per una fontana . La vasca si presenta di forma rettangolare racchiusa da bassi muretti e all' interno di quello frontale furono incastrate delle piccole are con epigrafi rimaste intatte con dedica incisa “Nimphys Sacratis Annae Perennae” e alle Ninfe consacrate ad Anna Perenna . All’ interno della cisterna che alimenta la fonte furono trovati moltissimi oggetti risalenti ad epoche storiche molto distanti tra loro a testimonianza della frequentazione del luogo , furono trovate oltre cinquecento monete , poche in effetti ma probabilmente i furti di monete dovevano essere frequenti come oggi anche nell’ antichita’ , decine di lucerne ad uso rituale e dieci rarissimi contenitori al cui interno furono trovate statuette antropomorfe plasmate in argilla cruda o cera con iscrizioni sul petto e sulle spalle , insieme a pigne , gusci d’uova , rametti e tavolette di legni diversi . Tuttavia l’oggetto più importante ritrovato è un grande paiolo di rame , un vero e proprio calderone antico, con segni di bruciato per le offerte . Sotto un Denario repubblicano dell' antica Gens Fabia con al rovescio Anna Perenna , Lapidi votive trovate presso la fonte di Anna Perenna , Monete ed oggetti vari trovati nello stesso luogo .1 punto
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Per aiutarci a capire il problema da risolvere è sempre necessario avere qualche immagine da visionare. Le moderne monete in bronzo, così come gli heller (specie quelli in rame) possono manifestare principi di ossidazione molto precoci che sono legate alla natura delle leghe e agli aggressivi con cui vengono in contatto durante la moderna circolazione piuttosto che alle caratteristiche dell'ambiente di consrvazione. Non necessariamente la presenza di incrostazioni azzurre o verdi è indice di infezione da cancro del bronzo. Certo è che se anche una sola moneta di quelle presenti "nel mucchio" presenta la vera corrosione generata dal cancro del bronzo....bhe! le cose possono peggiorare molto rapidamente. Parafrasando Neil Young "la corrosione non dorme mai" (l'originale è "Rust never sleeps", un album consigliato agli amanti della West Coast, un tuffo fra gli anni 70 e gli anni 80) per cui meglio procedere.La prima cosa da fare è una radicale pulizia superficiale e potrai partire con acqua e sapone: se l'ossidazione è superficiale e legata a residui organici (comunque da rimuovere), dovresti avere un primo miglioramento. Per le incrostazioni più tenaci potrebbe essere necessario un secondo passaggio in soluzione a bassa concentrazione di EDTA bisodico (acqua distillata e EDTA) con monitoraggio a vista e frequenti interventi di asciugatura, verifica ed eventuale proseguimento. L'intervento meccanico è da riservare a monete che presentino evidenti segni di corrosione. Unico avvertimento, se le monete sono in fdc avrai la perdita del lustro originale, per cui....occorre decidere per il male minore. Dopo tutto questo....come illustrato nelle discussioni in collegamento http://www.lamoneta.it/topic/118470-cancro-del-bronzo/?hl=%2Bcancro+%2Bdel+%2Bbronzo potrai applicare il trattamento con benzotriazolo In attesa di eventuali immagini un saluto Mario1 punto
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È falsa ed è fusa il bordo è stato arrotondato da mezzi meccanici per eliminare i codoli ( se ne vede uno ad ore 12 della prima foto) e mascherare tracce di fusione, un bordo così è tipico delle fusioni ottocentesche, il punto interrogativo di @@Tinia Numismatica lo aveva già fatto capire. @@eliodoro vedo che già cominci ad affinare l ' occhio ??1 punto
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Ciao, potrebbe essere 3 cavalli 1° Tipo Filippo III http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/81 punto
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Lo so theodor ma non mi piace il modo in cui vengono gestiste queste cose...allora i magazzini sono stracolmi e hanno un gran costo tener ferme quelle monete o opere,allora a sto punto perche' chi trova qualcosa se non e' una roba da esporre non gli viene dato un permesso di poter tener in custodia a casa propria ovviamente sempre a disposizione per qualsiasi cosa...piuttosto preferiscono prenderle e metterle in disparte e a me questa cosa non va giu1 punto
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______________ 1998 Lituania 10 Centu - Alluminio/bronzo Lo stemma raffigura "Il cavaliere bianco", simbolo nazionale utilizzato dalla Lituania sin dal 1366.1 punto
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Non sapendo qual'è il tuo budget di spesa e la moneta ti piace fai bene a prenderla. Se accetti un mio personalissimo parere, ti posso dire che queste monete andrebbero prese in FDC. Non per un fattore economico futuro, tralaltro non è mai stata la mia visione del collezionismo, ma per un fattore estetico. Questo genere, in FDC, è qualcosa di veramente fantastico. Tornando alla tua domanda: ad essere severo per me siamo sullo spl e come cifra starei non più di 70/80 €. Solo per mettere le mani avanti: la moneta è filtrata dalla plastica della perizia per cui potrei avere preso un abbaglio. L'Italia seduta mi sembra che abbia segni di usura.1 punto
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Impostare britannico pennies e americano "pennis" vicino a vicenda e ammirando di taglia grande di penny britannico è uno dei miei primi ricordi di raccolta di monete del mondo. E questi grandi rami ancora mi affascinano. Ecco qualcosa che ho aggiunto al mio moneta-notebook entro l'ultimo paio di mesi: ………………………………………………………….. Setting British pennies and American “pennies” next to each other and marveling at the British penny’s big size is one of my earliest memories of collecting world coins. And these big coppers still fascinate me. Here’s something I added to my coin’notebook within the last couple of months: x: This 1967 penny is the last date coined for circulation, and together with all previous bronze pennies ceased to be legal tender 31 August ‘71. Many, many of these ’67 pennies were snapped up by speculators, just as one would expect. But the mint was making these coins like mad, and did so for some years. Of the total mintage of 1967 pennies (654,564,000), only 155,280,000 were actually minted in 1967. The other “1967” mintages: 1968 (170,400,000); 1969 (219,360,000); and the non-proof 1970 (109,524,000). (x) :) v.1 punto
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Comunque sia, la questione non è nuova . Nel 1988 Terence Volk ,uno dei piu famosi numismatici britannici, ha esposto una teoria ,denominata fattore di dispersione per cercare di spiegare il motivo della scarsa circolazione del nuovo penny. Secondo lui l'aspetto della nuova moneta era talmente insignificante e il modulo talmente piccolo che la gente non si curava di raccoglierli se cadevano a terra :D @ART probabilmente se fossimo nati britannici tu ed io ora saremmo ricchi :P1 punto
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Medaglia Papale fusa di Pio VI anno I del 1775 con Agnus Dei e il busto di San Pio V raggiante - Medaglia inedita1 punto
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Da quello che mostra la foto penso si tratti di una fusione in ottone , poi brunita e antichizzata con falsa patina .1 punto
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Le stelle Trionali a mio avviso calzano bene in termini di allusioni simboliche alle vicende storiche che riguardarono il periodo dell'impero di Commodo e cioè alle varie operazioni diplomatiche e militari che vennero messe in campo per rinforzare e mettere in sicurezza i confini settentrionali dell'impero. La stessa legenda dedicata a Giove difensore della salute, dell'integrità dell'impero mi verrebbe da pensare a questo punto, ben potrebbe appaiarsi alle vicende storiche del periodo ed alle stesse stelle dell'Orsa Maggiore che sia per aspetti astronomici specifici che per le ragioni riguardanti il mito classico, sono emblema proprio del Settentrione, sia come concetto che come spazio geografico. Il crescente lunare in questo contesto io lo vedrei come un semplice riferimento al cielo notturno o al massimo come l'allusione al concetto di Roma Aeterna di cui Giove si fa difensore. Tutto questo ovviamente come idea che propongo a voi amici senza avere sotto mano riscontri di letteratura...quindi ogni parere, in termini dialettici, non farà che giovare alla comprensione del simbolo ;) Riguardo poi alle altre raffigurazioni che sono spesso presenti nei rovesci delle monete con le sette stelle contenute nel crescente lunare, disposto quasi a stregua di coppa, se non ricordo male sono più da ritenersi allusioni al concetto di "aeternitas"... è un simbolo anche questo interessante da approfondire e che potrebbe anche riferirsi all'allegoria più articolata del sesterzio di Commodo del quale discutiamo qui e che potrebbe leggersi come un richiamo all'eternità di Roma di cui sopra ;) Nel caso dell'allegoria dell'eternità con il crescente e le sette stelle, simboli presenti spesso anche in altri manufatti diversi dalle monete, tali astri da quanto ne so non sono però da ricondursi a quelli Trionali ma al cielo ed alle sue evoluzioni in senso proprio astronomico. Enrico :)1 punto
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Direi che per l'interpretazione delle sette stelle, considerata anche la presenza di Giove, si possa fare riferimento al mito di Callisto e quindi al fatto che venga richiamata la costellazione dell'Orsa Maggiore e le sette stelle Trionali ;) Enrico :)1 punto
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Questo rovescio esiste solo con le stelle. Per quanto riguarda il simbolismo delle sette stelle, è una raffigurazione abbastanza frequente nelle monete romane del II e III secolo, in particolar modo associate al crescente lunare. C'era una interessante discussione riguardo le stelle, mi sembra che la questione del numero 7 non sia risolta, Pleiadi? Qualche evento astronomico? http://www.lamoneta.it/topic/116391-stella-stellina/ Cercando un po' in rete ho trovato questo http://www.darkstar1.co.uk/roman2.html ma non ci metterei la mano sul fuoco.1 punto
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@@gigetto13 La medaglia di Urbano Savorgnan (1704-1777) è presente nel III volume di Voltolina pp.386. blaise1 punto
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Ciao. So di essere un tantino O.T., ma volevo ugualmente proporVi una delle ultime e comunissime pre-decimale inglesi, che nella conservazione dell'esemplare sotto riportato ostenta un fascino senza tempo.... :pardon: Saluti :hi: Michele1 punto
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Phoenicia. Sidon. c. 425-402 BC. Half-Siglos, 7.02g. Obv: Galley left before fortress with four projecting towers. In exergue, two lions back to back. Dotted border. Rx: Persian king slaying lion that stands in front of him on hind legs. The whole in incuse square. BM p. 141, 9, pl. 18, 5. Traite II 2, p. 551, 891, pl. 118, 7. SNG Copenhagen 192. Elayi pp. 68 ff. pl. 10-13. Good VF. Ex Dr. Stephen Gerson Collection. Estimate: US$1500 Bassorilievo: Scene di caccia al leone del re Assiro Assurbanipal 645-635 a.C., Nineveh, Iraq1 punto
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sempre! anche i famosi 114 esemplari (114, vero?) originali, appena usciti dalla Zecca, furono distribuiti a uomini che avessero già dei nipoti, con la raccomandazione di conservarle in un cassetto; da questa infelice idea è nato l'annoso problema che affligge i numismatici di tutto il mondo, cioè quello di stabilire se una moneta simile, trovata ovviamente nel cassetto del proprio nonno, sia o meno autentica. Diversamente, non si spiegherebbe questo fenomeno! E noi, malpensanti e sadici, ci divertiamo maleficamente da anni a bugerare il numismatico di turno che, dopo il ritrovamento, ci chiede notizie in merito a questa moneta ed un suo eventuale valore! Siamo cattivissimi! :rofl:1 punto
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..Mi pongo spesso anch'io questa domanda, riguardo alle monete in altissima o massima conservazione: certe volte guardo un esemplare magari di 100 anni fa e mi chiedo dove fosse nel 1950....nel 1980....ecc..! E la mente viaggia con la fantasia..!. :).. ...Credo che la risposta venga da sé: mi pare chiaro che gli esemplari che sono arrivati a noi "intonsi" (o quasi) non abbiano avuto una sorte "qualsiasi". Hanno una sorta di "pedigree"; tuttavia, non è importante tanto il nome dei possessori (che possono essere famosi, conosciutissimi...oppure anonimi), quanto il fatto che fossero tutti, sicuramente, collezionisti! E non collezionisti "qualsiasi": persone pienamente consapevoli di quello che stavano custodendo e del fatto di dover tramandare alle generazioni successive non soltanto un pezzo di numismatica e di storia, ma soprattutto il rispetto verso di esso!.. Saremo capaci di fare altrettanto? ....( Pensate, a questa cosa.....prima di "lanciarvi" con tutti quegli "esperimenti" sulle monete, di cui si legge spesso..!...)1 punto
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Si spostano relativamente poco, tendono a fare più o meno la stessa fine in tutti gli stati dove ancora circolano perchè i prezzi non vengono arrotondati al 5 cent: vengono scartate e depositate in scatolette e boccette perchè considerate troppo scomode. Io personalmente non ho nessuna difficoltà ad usarle, anzi, mi sono addirittura utili dato che vengono accettate dalle macchinette del caffè a lavoro. Appena ne vedo una a terra la raccolgo subito. :D1 punto
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Quanto al parere in merito chiesto da skuby, andreagcs ha propeso per un incisore poco pratico più che per un’imitazione barbarica, dato che queste hanno ben altra fisionomia, con raffigurazioni picassiane di Eracle e di Zeus.1 punto
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@@elledi mio nonno collezionava, mio padre pure e adesso io e mia figlia continuiamo la tradizione di famiglia. me la son ritrovata, era di mio padre? di mio nonno?1 punto
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ANTONIO DI LEYVA (1480-1536 ) RARISSIMA MEDAGLIA DEL PRIMO GOVERNATORE DI MILANO SOTTO IL DOMINIO DI CARLO V DI SPAGNA ... da rivista medaglia delle edizioni s. johnson n. 14, Nato nel 1480 e morto nel 1536, Antonio de Leyva combattè a Las Alpujarras contro i Mori di Granada che si erano ribellati; nel periodo 1503-1504 combattè nella campagna di Napoli agli ordini di Gonzalo Fernandez de Cordoba detto el Gran Capitan. Fu ferito alla battaglia di Ravenna nel1512 durante le lotte per la Lega Santa; conbattè anche agli ordini del Marchese di Pescara nel Milanese nel 1521 e alla battaglia di Provenza del 1524. Comandò la guarnigione di Pavia che resistette all'assedio di Francesco I dall'ottobre del 1524 al febbraio del 1525 e prese parte alla vittoriosa liberazione di quella fortezza nel febbraio del 1525. Nominato Governatore di Milano, tenne la carica una prima volta dal 7 di novembre del 1525 al 29 novembre del1529 e una seconda volta dal 27 novembre del 1535 al 15 ottobre del 1536. Morì in Provenza dove accompagnava Francesco I, nello stesso anno. Portò anche il titolo di Principe di Ascoli. D/ ANT . LAEVA . CAES . EXER . IN . ITAL . IMP . MEDIOL . Q . REI . VIC .GER . - Busto volto a sinistra con pelliccia. R/ VNDIO PARTA Bronzo originale, mm. 43,1 - Da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/De_Leyva e anche: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_de_Leyva1 punto
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Forse era meglio se mettevi una foto del contorno, così vedevamo di cosa si tratta. In ogni caso posso dirti che per essere considerato rigato, la rigatura deve interessare tutta la circonferenza. un saluto1 punto
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Ciao a tutti !!! Dopo il mio primo post del 06/12/2012 nel novembre 2013 il Principe mi aveva molto gentilmente risposto che aveva inserito il & ducati con rarità R, purtroppo non ho la possibilità di comprare il Gigante aggiornato (la mia ultima copia è del 2012), se vi è possibile e avete voglia mi date notizie della mia rarissima moneta e se ne sono stati trovati altri esemplari ?? mi scuso per la continua questua ma ..... ad meliora !!! Grazie !!!!1 punto
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La prima non è una decorazione, forse è stata consegnata a tuo zio a ricordo di un pellegrinaggio al Sacrario. Non è una medaglia idonea per un "premio" e non è una decorazione. @@agos19771 punto
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La prima medaglia che hai postato ricorda il Sacrario Militare di Redipuglia in Provincia di Gorizia. Nel Ns. Catalogo è censita, per comodità, nell'anno 1918, ma in realtà dovrebbe essere stata realizzata più tardi. Mostra al Dritto le tre Croci poste alla sommità della collina-Sacrario il monte Sei Busi tra le date 1915 e 1918 (date indicanti la prima guerra mondiale e quindi anche la morte dei caduti quivi raccolti) sorvolate da genio alato che suona tromba e reca serto d'alloro (omaggio agli eroi) con PRESENTE la risposta all'appello che è incisa a rivestimento dei gradoni della collina; al Verso la gradinata con alla base la Tomba del Duca d'Aosta Emanuele Filiberto di Savoia (1871-1931) - Comandante della Terza Armata tra le quattro tombe dei Generali caduti in battaglia. La seconda è medaglia Papale straordinaria di Paolo VI ed è stata realizzata dallo Stabilimento Senesi di Milano (secondo Calò) per celebrare il Natale 1967. Raffigura da un lato lo stemma di Paolo VI sormontato da triregno e su chiavi decussate e al verso l'Agnello di Dio che regge bandiera. E' la piccola opera di un grande scultore: Luciano Minguzzi.1 punto
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Salve, Mi faceva piacere condividere con voi il mio ultimo acquisto: Boemondo III Denaro mm16,7 gr 0.94 A.1 punto
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Qui siamo invece a una " mia creatura ", una sovrana del 1796, moneta d'oro dal diametro di 29, 5 mm., bella da tener in mano, moneta che aggiungo venne battuta anche nei primi anni del successivo governo francese in attesa della nuova monetazione. Ultima curiosità il tondello del 1796 è più largo di quello degli anni precedenti.1 punto
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Moneta molto bella probabilmente rimasta da sempre in fondo ad un cassetto. A mio avviso il taglietto a ore 4 non ne inficia la bellezza. Adesso è di moda avere "le braccine corte" nei giudizi perché siamo tutti fuorviati dalla presenza incombente ed ingiustificata dell'ECZ. Sempre a mio modesto parere, lo SPL+ è il minimo.1 punto
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1 Centesimo 1996 Sud Africa Repubblica del Sudafrica (1961-2016)1 punto
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Saremo tanti, lamonetiani e membri del neo-fondato Circolo Numismatico Romano Laziale :)1 punto
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Se lo scopritore e il proprietario sono persone diverse si dividono i soldi o le monete. Qui, al massimo, si dividono le spese per l'avvocato per evitare la condanna...1 punto
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Una volta che le autorità hanno studiato il ritrovamento, a meno che non rivesta una importanza storica ECCEZIONALE o che sia una tipologia che non hanno già in qualche museo, il ritrovamento viene restituito al ritrovatore che ne diventa il pieno possessore e può farci ciò che vuole, venderlo, regalarlo, mangiarselo, etc. Qualora ,invece, il ritrovamento rientri nelle categorie suddette, allora lo stato o il museo, se hanno i fondi comprano il materiale dal ritrovatore o fanno una sottoscrizione pubblica per trovare i fondi per pagarlo sempre al ritrovatore e a prezzi correnti di mercato.... Posso assicurarti che NON è fantascienza...purtroppo, ( per noi) è tutto reale e dovrebbe dare una misura della distanza che c'è tra l'essere cittadini italiani e cittadini Inglesi ( la mancanza della prima maiuscola è voluta).1 punto
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...vi ricordate il mio crocifisso del post n. 43? ...(beh, basta andare alla pagina 2 di questa discussione) ... Mi dispiaceva avesse l'appicagnolo rotto e quindi l'ho fatto riparare ...credo faccia la sua bella figura, no? ...prima poltriva in una scatoletta ed ora è sempre con me.1 punto
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