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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/11/16 in Risposte
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Visto che parliamo di monete pagate "un botto"... questa è di gran lunga la moneta che ho pagato di più per la mia collezione. Quando ero un ragazzino delle scuole medie, ormai un quarto di secolo fa, e compravo le mie prime monete del regno, mi dicevo: "chissà se arriverò mai ad avere uno di quei grandi 100 lire d'oro"...4 punti
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Ricordatevi che i Piemontesi hanno sbagliato 2 volte la strada per venire e ritornare :rofl: ma ne è valsa la pena 190 km in più che matti :hi:4 punti
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@@elledi...bhè, mentre scrivevo, sembra di aver capito che stiamo tutti andando verso la stessa strada.....molte monetazioni, in Italia, se non tutte, hanno bisogno proprio di una "svolta" sotto questo aspetto......diciamo che siamo rimasti un pò indietro.....e c'è davvero bisogno che qualcuno/oppure tanti ricominciano a mettere mano ad una rivisitazione completa se non totale di queste rarità.....rarità che poi determinano il prezzo effettivo di una moneta.3 punti
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@@Giov60 io credo che siano due concetti ben distinti. La RARITA', determinata dal numero dei pezzi coniati; la REPERIBILITA' dal numero dei pezzi effettivamente presenti sul mercato. Sui cataloghi dovrebbero essere riportati due indici RR e RP. L'esempio più evidente sono lo scudo del Cinquantenario coniato in 60000 pezzi considerato R e lo scudo del 1914 Quadriga, coniato in 272515 pezzi considerato R2.3 punti
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DE GREGE EPICURI Complimenti a tutti. Molto spiacente di non aver potuto partecipare, vedrò di non mancare la prossima volta. Per ora: arrivederci alla giornata artistico/numismatica di Bergamo, e poi a Verona.3 punti
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Nel leggere un recente post apparso nella sezione Monete Imperiali Romane , mi e' sorta spontanea la curiosita' di sapere se e quali misure di soccorso siano state prese da Tito nei giorni successivi alla devastante eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei , Ercolano e Stabia . L' unica fonte vicina ai fatti e' quella di Svetonio che scrisse le Vite dei dodici Cesari ; quando il Vesuvio erutto' era un bambino di nove anni per cui qualcosa forse ricordo' direttamente della catastrofe , quindi leggendo la Vita di Tito , tomo VIII , 3-5 , veniamo a sapere che : "Durante il suo principato accaddero alcune sciagure fortuite e dolorose , come l' eruzione del monte Vesuvio in Campania , un incendio della durata di tre giorni a Roma e ancora una epidemia piu' grave di tutte le precedenti . In tante e tali calamita' dimostro' non solo la sollecitudine propria di un principe , ma anche un singolare affetto paterno , sia quando consolava la popolazione con i suoi editti , sia quando portava tutti gli aiuti che erano in suo potere . Trasse a sorte tra i consolari coloro che dovevano incaricarsi della restaurazione della Campania ; per la riedificazione delle citta' distrutte uso' i beni di quelli che erano periti nell' eruzione del Vesuvio senza lasciare eredi ........" Svetonio purtroppo non e' molto espansivo nel raccontare realmente lo stato delle tre citta' distrutte , ma probabilmente cio' non rientrava nello scopo dell' opera . Altra testimonianza più rilevante su ciò che accadde in quei giorni è data da Plinio il Giovane che si trovava in quei giorni a Miseno con la sua famiglia e che trent' anni dopo descrisse l' evento all' amico Tacito : « Si elevava una nube , ma chi guardava da lontano non riusciva a precisare da quale montagna : nessun' altra pianta meglio del pino ne potrebbe riprodurre la forma . Infatti slanciatosi in su in modo da suggerire l' idea di un altissimo tronco , si allargava poi in quelli che si potrebbero chiamare dei rami » In questa lettera Plinio il Giovane riferì anche le testimonianze sulla morte dello zio Plinio il Vecchio . Lo zio si era diretto ad Ercolano per andare ad aiutare la famiglia dell' amico Cesio Basso : egli provò a raggiungere la località vesuviana via mare , ma dovette cambiare rotta a causa del ritiro improvviso delle acque , per cui si diresse verso Stabia dove approdò , facendosi ospitare da Pomponiano . Tuttavia, anche questa cittadina venne colpita dalle ceneri e lapilli del vulcano e , soffocato dai vapori tossici , Plinio il Vecchio vi trovò la morte . In una seconda lettera a Tacito descrisse ciò che accadde a Miseno . Egli racconta delle scosse di terremoto avvenute giorni prima , e la notte dell' eruzione , le scosse : «crebbero talmente da far sembrare che ogni cosa [...] si rovesciasse . Inoltre , pareva che il mare si ripiegasse su se stesso , quasi respinto dal tremare della terra così che la spiaggia s' era allargata e molti animali marini giacevano sulle sabbie rimaste in secco». Plinio il Giovane, suo nipote, ce lo rappresenta come un uomo dedito allo studio ed alla lettura, intento ad osservare i fenomeni naturali ed a prendere continuamente appunti, dedicando poco tempo al sonno ed alle distrazioni. Il racconto della sua morte , contenuto in una lettera del nipote Plinio il Giovane , ha contribuito all' immagine di Plinio come protomartire della scienza sperimentale , anche se , sempre secondo il resoconto del nipote , si espose al pericolo anche per recare soccorso ad alcuni cittadini in fuga dall' eruzione . Il presunto teschio di Plinio il Vecchio è conservato nella sala Flajani del Museo storico nazionale dell' arte sanitaria a Roma . Altre poche notizie in Cassio Dione .2 punti
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Buonasera a tutti volevo condividere con voi un altro mio Sesterzio di caracalla, da poco in collezione, da come detto nel titolo sono impegnato col lavoro e non vi ancora avuto tempo di catalogarlo pesa 26.9g e perdonatemi non mi ricordo il diametro appena posso lo metto. Interessante è il rovescio che rappresenta Esculapio penso, con un serpente arrotolato su di un bastone,sotto una figura più piccola un bambino penso o un altra divinità.grazie a tutti quelli che mi daranno una mano nella catalogazione e anche a chi mi darà un parere sulla moneta, intanto continuo a seminare :)2 punti
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Roma Numismatics Limited, E-SALE 3, Lot 778 Malta, Jean Levesque de la Cassiere Æ Picciolo. Malta, Jean Levesque de la Cassiere Æ Picciolo. AD 1572-1581. Coat of Arms / Maltese Cross. Restelli/Sammut 27. 0.32g, 12mm. Very Fine. Excessively Rare. ... Price: * (please log in)2 punti
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Mi scuso, leggo solo ora, quindi faccio le mie considerazioni iniziando da quello che è l'oggetto della'argomento....le Rarità, senza nulla togliere a quello che potrebbe/ oppure già l'ho è l'innovazione dei gradi di conservazione messe in atto dalla catalogazione Montenegro: Non è poi così......ci sono case d'aste serie (senza fare dei nominativi, soprattutto Italiane)...che non vedo/constato che esprimono le rarità con quegli aggettivi, loro si attengono a quello che alla moneta è stata attribuito da chi ne ha prodotto un volume/catalogo e lo tengono davvero a riferimento.....magari è superato, ma quando non c'è ne sono di nuovi ... che devono fare ? .... magari l'unica osservazione da fare e che se qualche studioso pubblica degli scritti, anche monografie su una determinata monetazione/moneta....e sempre in considerazione della variazione, ove riportata e presente di una rarità,.....questa sfugge e si aspetta sempre ad un nuovo catalogo aggiornato. Queste "diciture"...si vedono e si leggono spesso, invece, al contrario nei noti siti di vendita e in case d'aste emergenti......ma questo è puramente un fattore commerciale, dovuto al fatto che la moneta, descritto in questa maniera, potrebbe attirare di più l'attenzione per essere venduta....ma diciamoci la verità...il collezionista, oggi, non è affatto uno sprovveduto, e riesce per bene, cataloghi e passaggi alle aste alla mano, a verificare se una moneta sia effettivamente o meno una monete con quegli aggettivi. Le inedite sono inedite....e almeno che non ne sbucano altri esemplari, rimangono inedite; l'inedito è sempre derivato dal fatto che momentaneamente non vi è per quella moneta una catalogo/volume di riferimento attuale...ma se il catalogo viene aggiornato la moneta successivamente risulterà R5 (oppure R6 in base a chi adotta la sua scala di rarità). Chi adotta una scala diversa, ad esempio fino ad R10, dovrebbe spiegare i motivi di questa sua scelta e portare a riferimento per ogni grado quello che poi è il n. dei pezzi per i quali si è adottata quella scala. Per adesso mi fermo.2 punti
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Finlandia 1983 - 5 Markka Vi è raffigurata la nave rompighiaccio finlandese *URHO*, questo tipo di navi sono necessarie e di estrema importanza nelle zone più a nord del Mar Baltico.2 punti
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500 Lire 1989 Scoperta dell'America Repubblica Italiana Monetazione in Lire 1946-20012 punti
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Buona serata Grazie @@Cinna74 per il "tatto" usato, ma non ho problemi a dire che l'ipotesi nasce da me. Sono andato ovviamente a logica, non essendo un tecnico e ho constato che queste "linee" seguono il bordo della moneta; a volte congiungono il vertice delle lettere che formano la legenda, mentre altre volte legano la base o stanno nella mezzeria delle stesse. Ovviamente non si trovano sulle lettere. Questo mi ha fatto pensare che fossero ciò che resta dei cerchi concentrici posti sui conii e nei quali venivano allineate le lettere formanti la legenda. Cerchi concentrici forse troppo marcati o che non sono stati levigati bene prima di utilizzare i conii. Magari una "dritta" ce la può dare @@centurioneamico? Nessuna invasione di campo, vista che l'anomalia riguarda anche la moneta da 15 cent. del 48 :pleasantry: saluti luciano2 punti
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2 Pesos 2004 Messico Stati Uniti Messicani (1992-2015)2 punti
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essendo una discussione di natura sentimentale, oltre agli amici intervenuti e a quelli che sebbene non intervenuti ho modo di leggere in altre discussioni, mi sono venuti in mente @@Alex-Vee, @@contemax67, @@visroboris, @@lele300, @@tognon, che non incrocio da tanto tempo. Spero che stiate tutti bene!2 punti
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Io non ho mai fumato nè sigarette nè altro, quindi dovrei essere l'ultimo a parlare, ma secondo me c'è un solo modo: farsi periodicamente una bella "campagna terroristica" self-service pro-memoria con una rassegna d'immagini delle conseguenze fisiche del fumo. Se vuoi eccoti un piccolo assaggio su questo sito: http://superagatoide.altervista.org/danni-fumo.html2 punti
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Cosa dire di questo Convegno di Parma? :) Dire fantastico forse è riduttivo... ma non solo per l'aspetto numismatico e culturale (ad alti livelli senza dubbio, visto anche l'impegno di tutti ed in particolare dell'amico Mario), per me anche per l'aspetto umano e interpersonale; mi spiego: io e la mia ragazza ci siamo trovati come tra grandi amici... con molti di voi sembrava di conoscersi da sempre :) ed è una grande "magia", che si ripete ad ogni occasione di incontro come i Convegni, ma che questa volta, visto il tempo maggiore trascorso assieme, è durata molto :) Dispiace solamente non essere potuti venire al pranzo e non essere riusciti a salutare tutti... naturale che, anche con la parte commerciale dall'altro lato e con il fatto che eravamo in molti, è stato difficile trovarsi sempre :P Un Convegno che quindi non posso che definire positivo; non mi stupirei si potesse ripetere una simile attività in futuro, visto che meriterebbe :) Ringrazio quindi tutte le persone che abbiamo incontrato, anche solo per un breve saluto, in quanto hanno reso questo Convegno (nessuno escluso!) una bellissima esperienza! :)2 punti
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Secondo alcuni autori (Mattingly - BMCRE II), i denari con le sedie curuli sormontate dai simulacri degli dei (pulvinaria) coniati nei primi sei mesi dell'80 AD, sarebbero riconducibili a riti votati dal Senato proprio dopo l'eruzione di Pompei. Secondo altri invece sarebbero riconducibili all'inaugurazione del Colosseo. Si tratta di monete comuni, e secondo me un bel BB lo trovi per il tuo budget. Da CNG: The first six months of AD 80 saw a substantial output of coins, including a number of types depicting sacred chairs of the gods (pulvinaria). While Mattingly (BMCRE II, pp. lxxii–lxxiii) thought these to be struck in association with prayers voted by the Senate following the destruction of Herculaneum and Pompeii in the wake of the eruption of Mt. Vesuvius, Carradice and Buttrey (RIC II, p. 186) find trouble with this explanation, partly based on the inclusion in this series of a curule chair, which is “...symbolic of high Roman magistracy rather than divinity.” They suggest the impetus for the types could have been the inauguration of the Colosseum, “...at which such seats for ‘honored guests’ would be provided.”2 punti
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Purtroppo nonostante tutti i miei sforzi, con grande rammarico, non sono riuscito ad essere dei vostri. Avrei voluto essere presente per vedere dal vivo la grande macchina organizzativa messa su dall'Ottimo Mario, per ascoltare le conferenze dei giovani di Lamoneta, per incontrare i tanti amici del forum. Ho sentito però alcuni amici che erano presenti al convegno ed anche al pranzo numismatico, dalle loro parole ho capito di essermi perso un gran bel convegno! Complimenti agli organizzatori e ai presenti ma il più grande complimento va inevitabilmente a Mario per l'ottimo lavoro svolto e ovviamente ai Giovani Conferenzieri per il talento e la grinta dimostrati!!2 punti
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Visto come si usuravano queste monete con la circolazione posso presumere che questa abbia circolato davvero poco se non addirittura niente. Non ha ossidazioni (anche il sudore portava a queste alterazioni)...quindi potrebbe benissimo essere che i piccoli difetti che ha siano dovuti al contatto con le altre monete. Non può essere FDC secondo il mio modo di pensare, ma meriterebbe un quasi NON CIRCOLATA, anche se molti storceranno il naso. Complimenti. Davvero una bella moneta. 154 anni e non li dimostra. Sembra nata ieri.2 punti
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- Nol se bon. - Se bon se bon. Te digo chel se bon. - No lo vogio. Per mi nol se bon. Damene un altro. - Te digo chel se bon. Daghe una morsegada, te vederà sel se bon o nol se bon. - Te ga rason. Il se bon. Ecco .... magari il segno di un antico morso. O magari è solo una schiacciatura. Ma il se bon e bel. P.S. : Mi scusino i veneti.2 punti
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Ero arrivato alla solita conclusione è Geta GETAC KAIC posto l'unica foto trovata, deve essere rara, dove sul lato sinistro della legenda al dritto di legge GETA poi nulla, dovrebbe proseguire con la C nel lato destro e KAIC. Per me ci siamo.2 punti
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Ora nello splendido mondo delle medaglie borboniche con Davide Maria Gabriele.... ora spero in qualche immagine da parte di altri del classicista Matteo Siciliano....2 punti
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Non è una moneta, ma una medaglia, quella che il Duca di Modena Francesco V ha dato ai suoi soldati quando nel 1863 ha sciolto la Brigata Estense. Mio trisnonno c'era, è andato a piedi da Reggio Emilia a Bassano, ed ha sfidato l'esilio e le prigioni savoiarde per restare fedele al suo giuramento. Chissà la sua medaglia dov'è finita, ed io ne ho ricomprata una in suo ricordo e riconoscimento.2 punti
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Sabato ero al convegno di Parma e prima della mia conferenza son riuscito a fare un giro tra i banchi degli espositori. Il risultato è stato l'essermi portato a casa un lotto di denari provisini da studio e la moneta che voglio ora presentarvi. In questo mezzo giulio (praticamente un grosso, dato che il giulio ne valeva due) il della Rovere si fa un po' british e, sebbene non ce ne sia bisogno, porta con sé l'ombrello. Anzi, l'ombrellino come lo chiama un amico della sezione. Si tratta di una moneta abbastanza fuori dal seminato dei precedenti argenti papali, al rovescio scompaiono i santi Pietro e Paolo e troviamo le chiavi decussate e legate, sormontate dal padiglione. Un'iconografia che rimanda subito alle monetazioni delle sedi vacanti, ma lo stemma e il nome di Giulio II al diritto non lasciano dubbio alcuno... Possiamo vedere il gemello coniato nella zecca di Ancona nell'imminente NAC 90. Si tratta di una tipologia, a prescindere dalla zecca emittente, non proprio comune: vedo che genericamente sono considerate R o R2 (con una tendenza a dare quest'ultimo grado all'emissione marchigiana) e non posso che concordare. In riferimento al mio esemplare, è un peccato la parziale tosatura del tondello, che però comunque non compromette eccessivamente la leggibilità. Ora lascio la parola a voi... Un caro saluto a tutti, Antonio1 punto
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In effetti, l'ombrellone è la Basilica, quindi la rappresentazione della Chiesa. E con questo, ripeto, la Fabbrica di San Pietro (la Basilica) nacque con Giulio II (1506) e continuò con Leone X. La Tiara/Triregno, invece, rappresenta il triplice potere del Papa (Padre dei Re, Rettore del Mondo, Vicario di Cristo). Ora, mi domando e domando, quando fu utilizzato per la prima volta l'ombrellone? E quando fu utilizzato per la prima volta nella monetazione di Sede Vacante?1 punto
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bella moneta, c'è comunque da rilevare che i rilievi nei punti più alti sia al dritto che al rovescio,risultano leggermente 'toccati' quindi la parola fdc la lascerei stare. però uno spl pieno non glielo toglie nessuno...bella anche la patina uniforme. complimenti marco1 punto
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Anche se la discussione è piuttosto datata, si potrebbe spostare in exonumia? anche se non mi sembra appropriata... Forse è meglio in una categoria (da realizzare) chiamata *gadget*!1 punto
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Molto basso sia nuovo che usato. Si tratta di una marca molto comune, inoltre la tua seppur nuova è spezzata e manca l'altra parte (ma non è che sia un gran danno).1 punto
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Medaglia in vendita sulla baia con la stessa patina. Pavia - San Siro Patrono Medaglia fusa per commemorare la citta´ di Pavia.Rara.Come da foto.Pavia -> San Siro PatronoDritto: - • SIGILVM • - • MAGNIFICE • - • COMVNITATIS • - • PAPIE •entro cerchio perlinato, il Regisole: la statua collocata in Piazza Duomo con figura paludata a cavallo, saluta verso dx; sullo sfondo vessillo con scudetto crociatoin esergo: E. TESTAVerso: SANCTVS • SYRVS • PRIMVS • EPVS • ET • PATRONVS • PAPIE -San Siro in piedi, di fronte su parte del profilo planimetrico delle mura della Città, con mitra, pianeta e pastorale, tra le torri medioevali e il Ponte coperto114 g. 61 mm. bordo liscio.”1 punto
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Gettone Lega economica alimentaria Firenze valore 5 centesimi1 punto
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Riporto quanto segue da: IRREGULAR RADIATE PRODUCTION IN 3RD-CENTURY NORFOLK: AN OVERVIEW, Adrian Marsden, (2012) Come vi dicevo (e come già era emerso) esiste la doppia possibilità che questi esemplari possano essere sia dei tondelli preparatori alla coniazione (i cosiddetti balnks) che delle vere e proprie unità di valore frazionale dell'antoniniano. In effetti mentre la situazione ante crisi del III secolo vedeva una circolazione strutturata su un modello articolato di valori (aureo-denario-sesterzio-dupondio-asse) l'avvento dell'antoniniano e la sua successiva svalutazione decisamente repentina dal punto di vista del contenuto di intrinseco nobile, ha portato alla sparizione dei grandi moduli in bronzo. Semplicisticamente: se un antoniniano di 3-4 gr di fatto non conteneva più di un 2-3% di argento, vien da sé che una decina di grammi di AE di un grande/medio modulo rappresentava una grande quantità di metallo vile da utilizzare per produrre un considerevole numero di antoniniani il cui valore facciale (e di cambio) era di gran lunga superiore del valore di un sesterzio. Ecco il perché nel giro di poco tempo il sistema monetario apparentemente (e anche nella pratica, a livello ufficiale) si dotò unicamente di due tipi monetari: aureo-antoniniano). Se nei territori centrali dell'impero e nei paesi con alto tasso di romanizzazione questo sistema poteva reggere con una rimodulazione dei prezzi in funzione dell'antoniniano, nei territori periferici dove regnava anche una certa incertezza politica e il livello di romanizzazione non era capillarmente diffuso e radicato (nonostante comunque si vivesse "alla romana" anche dal punto di vista amministrativo) l'esigenza di avere un numerario spiccio per i piccoli scambi quotidiani dovette portare alla realizzazione di: a) pezzi frazionati di antoniniani b) minimi caratterizzati dall'impronta dritto/rovescio sul modello degli antoniani in circolazione entrambi di valore analogo (c'è pressoché totale identità di peso e diametro di questi due tipi se l'antoniniano veniva frazionato in quattro parti). Questo discorso in astratto sembra funzionare. Tuttavia presenta delle criticità non trascurabili: 1) E' assodato che i minimi siano una produzione finale nel panorama delle imitative galliche, iniziata a ridosso dell'ultimo anno (o biennio) di regno dei Tetrici e continuata per un periodo successivo alla riannessione dei territori all'impero centrale. 2) Analisi metallurgiche hanno evidenziato una composizione della lega differente per i minimi rispetto alle altre imitative di modulo superiore (caso di scuola il Fenny Stratford hoard) dove i pellets utilizzati per produrre minimi (quindi con dimensioni inferiori rispetto ai tondelli blanks scoperti assieme e sempre destinati alla produzione di imitative) vedevano un aumento di stagno a scapito di un'assenza marcata di argento e zinco Alla luce di quanto esposto mi chiedo: 1) possibile che l'esigenza di disporre di valori frazionati dell'unità sia sorta solamente in coda al fenomeno della produzione delle imitative? la medesima esigenza prima non veniva avvertita? o se veniva avvertita, com'era risolta? 2) dal punto di vista della composizione metallica il frazionamento dell'antoniniano (ammesso che non fosse imitativo, ma anche nel caso di moneta imitativa vale il medesimo discorso) doveva contenere, sebbene in minima parte, tracce di argento e quindi avere una lega più nobile dei minimi originati dai pellets, come si raccordavano questi due aspetti? i due prodotti monetali avevano il medesimo valore? Infine, un ulteriore interrogativo, che esula in senso stretto dai precedenti, ma che comunque è collegato al fenomeno delle imitative è la presenza/assenza di zinco in questi prodotti. La presenza è ormai segno incontrovertibile di quanto dicevo in apertura ovvero del riuso di moneta in oricalco per la produzione di imitazioni. Oricalco che sembra non essere stato utilizzato (quantomeno nel caso del Fenny Stratford hoard) per la produzione di minimi e, oricalco che non viene mai utilizzato per la produzione dei minimi del IV secolo (lo zinco è completamente assente in queste monete). Perché? L'ipotesi che fosse scomparsa dalla disponibilità dei falsari una quantità significativa di monete di grande modulo a mio avviso non regge. Grandi hoard di sesterzi sono stati rinvenuti nel corso dei secoli, quindi da qualche parte ce n'erano e se è vero che si era persa la memoria di molti di questi hoard in quanto i proprietari erano morti, trasferiti altrove ecc comunque altri ripostigli o accumuli dovevano essere ragionevolmente noti. Quindi, chiudendo, le analisi metallurgiche sulle imitative e in particolare sui minimi di prima (gallici) e seconda (IV secolo) generazione, a che risultati ci possono condurre? E' un tema che per quanto lo si svisceri, non appena sembra comporsi un quadro mentale credibile... subentra sempre un aspetto che scombina completamente le carte... da uscirne pazzi! :)1 punto
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Nella mia umile esperienza mi è capitato rarissimamente di vedere questo particolare in queste condizioni...si riesce a vedere addirittura "la forfora" tra i capelli...1 punto
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______________ 2003 Western Africa 500 Franchi - Bimetallica1 punto
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DE GREGE EPICURI Penso anch'io che il ritratto sia molto vicino a Geta. Occorre quindi cercare se, fra le monete di Geta, ne esista una compatibile e con il rovescio di "Artemide tauropolos". Per me è difficile, perchè in casa non ho cataloghi sistematici in questo ambito. Cercherei anzitutto su Amphipolis, poi su altre zecche di Macedonia.1 punto
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attenzione, che il collezionista di destra porta la spada seminascosta. Potrebbe essere un truffatore di quello a sinistra con la lente. Bisognerebbe avvisarlo ma non credo sia sul forum.1 punto
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Foramen interuptum? Se volevano bucarla, stavano meno a farlo che a pensare di non farlo.1 punto
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Questo sarà il simbolo e il ricordo che verrà consegnato sabato mattina agli Organizzatori e ai Relatori del Convegno Culturale di Parma, spero piaccia, sia gradito e possa essere di buon auspicio per il futuro....1 punto
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Al rovescio è una bella immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso. Assomiglia a questa di più grosso modulo ma al dritto il busto è a destra: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AF15S/60 esiste anche dello stesso modulo 25 mm. sempre con busto a destra: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AF15S/62 entrambe quelle riportate in catalogo sono dello S.J. La tua non credo, ma esistono tante varianti e sembra che l'immagine da te inviata abbia una firma sotto il busto....se riesci a leggerla potrebbe aiutare... Ciao MP1 punto
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DONATO BRAMANTE da URBINO (1445-1514) ARCHITETTO, PITTORE, POETA Chiamato a Milano da Ludovico il Moro, nel 1478 inizia la costruzione della chiesa di S. Maria presso S.Satiro, partecipò al progetto per il tiburio del Duomo di Milano, disegna la pianta del Duomo di Pavia, nel 1492 progetta la tribuna di S. Maria delle Grazie e i chiostri. Alla caduta di LUDOVICO IL MORO, nel 1499 si trasferì a Roma dove ebbe importanti commissioni, la più importante il progetto per la Basilica di S. Pietro e la cupola. Per saperne di più: http://www.il-rinascimento.it/homepage/arte/img_arte/bramante_donato/bramante_donato_it.htm e anche: https://it.wikipedia.org/wiki/Bramante D/ BRAMANTES ASDRVVALDINVS - Busto visto di fronte con la testa rivolta a sinistra R/ FIDELITAS LABOR - Figura dell'Architettura seduta che regge squadra e compasso, il piede appoggiato ad un peso, dietro una veduta di S. Pietro secondo il progetto del Bramante. Medaglia realizzata a Milano da CRISTOFORO FOPPA detto IL CARADOSSO, scultore, orefice e madaglista, lavorò a Milano al servizio degli SFORZA, nel 1505 si stabilì a Roma dove entrò al servizio del Papa Giulio II. Bronzo, mm. 43,4 Rif. BARGELLO n. 1401 punto
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Salve a tutti, cortesemente mi aiutate a decifrare questa moneta? Quale nazione? Quale anno? Grazie.1 punto
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Salve a tutti, cortesemente mi aiutate a decifrare questa moneta? Quale nazione? Quale anno? Grazie.1 punto
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E' indubitabile che vi fossero anche (ma fortunatamente non solo) diciamo ... "prove d'autore" :P , ma gli esemplari di questa americanata Metcalf (e, purtroppo, Goldberg) superano ogni limite di decenza e buon gusto anche rispetto agli allegri addetti alla Zecca nostrani! :D A rongom: ho notato anch'io la mancanza di monete USA: penso si tratti della consapevolezza di serietà di quella zecca che rende "altamente improbabili" tali mostri. L'abbondanza di italiane è invece possibile espressione del concetto opposto, ovvero della verosimiglianza che il nostro Bel Paese sia il regno dell'illegalità e del faidate. Proprio per rendersi conto della serietà degli USA, basta vedere come si sono comportati per i 20 dollari double eagle del 1933. Altro che la serie del 1940 italiana.... <_<1 punto
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