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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/14/16 in Risposte

  1. @@Cinna74, ciao Enzo, dopo un lungo e impegnativo lavoro (ho impiegato circa quattro ore!), ho terminato l'eliminazione dei residui dello sporco e dell'ossidazione. Ho lavorato al microscopio utilizzando quasi sempre ingrandimenti elevati, 30-40X, che mi hanno permesso di intervenire con una pulizia molto puntuale e hanno evitato di lasciare segni che potessero danneggiare la moneta. In alcuni punti, che evidenzierò nelle toto allegate, è venuta alla luce la notevole freschezza del metallo originario, come sospettavo. Ho accoppiato le foto prima e dopo il lavoro. Qui si può notare la differenza della freschezza del metallo, tra il campo ed il bordo, secondo me prima del lavaggio e della pulizia il metallo aveva una freschezza ottima. Cosa ne pensi di questo lavoro di "microchirugia numismatica"? Ammiro molto i veri microchirurghi, deve essere un lavoro pazzesco!!
    6 punti
  2. DE GREGE EPICURI Prendo spunto dalla recente discussione proposta da Garbo92 ("Intanto che semino il mais...") e vi mostro questo Esculapio su un asse di Marco Aurelio, da cesare durante il regno di Antonino. Pesa 9,1 g. e misura 24 mm. Al D la scritta, non del tutto visibile, dovrebbe essere: AURELIUS CAES-ANTON AUG PII F Al rov. leggo solo: TRP...-COS... Esculapio tiene nella sua destra un bastone con un serpente arrotolato. Moneta "scarce", classificata come C 707 e RIC 1341b (Antonino Pio). Resta la domanda, a cui non so rispondere: queste monete venivano emesse solo durante importanti epidemie/pestilenze, quasi come una richiesta di aiuto? Certo è che nella monetazione imperiale non sono frequenti, a differenza da quella provinciale.
    3 punti
  3. Per quanto riguarda il periodo, si vede anche dalle monete postate, siamo in un'epoca in cui si possono trovare splendide monete con rappresentazioni di busti e ritratti splendidi. in casa Savoia sul trono del ducato sedeva Emanuele Filiberto, uno dei più grandi personaggi che hanno regnato su quelle terre e proprio nel 1580 morì e fu suo figlio Carlo Emanuele I a prendere le redini di quelle terre. Io preferisco postare delle monete più "piccole" che erano in uso abituale a tutti coloro che vivevano in quel periodo e comincio da questa: Zecca Chambery Autorità emittente Emanuele Filiberto Nominale Bianco da 4 soldi Metallo Mistura Anno 1577 Rarità R4 Note: i "bianchi" erano monete di uso comune e prodotti dalle zecche di molti stati e staterelli, le loro rappresentazioni non si discostano molto proprio per permettere di essere riconosciuti come tipologia e permettere la loro circolazione anche al di fuori dei confini dello stato emittente. Era anche una moneta molto contraffatta e molte zecche minori coniarono monete simili proprio per la grande diffusione e uso di questa tipologia.
    3 punti
  4. Ho fatto le foto.. Purtroppo non sono un gran fotografo e mi sono venute un pò scure, però mi piace proprio.. :good:
    3 punti
  5. Buonasera a tutti, volevo raccontarvi un'esperienza curiosa successa a me e alla mia ragazza poco tempo fa. Durante le vacanze di Pasqua abbiamo fatto un viaggio negli States: qualche giorno a New York con escursione alle cascate del Niagara (con viaggio in notturna in pullman, siamo turisti zaino in spalla). Dopo i primi giorni con il naso all'insì ad ammirare i grattacieli, ho cominciato a riabbassare gli occhi a terra e mi sono ritrovato in una situazione prima curiosa, poi via via più strana fino al surreale. Il punto è che continuavo a trovare monete per terra. In Italia mi capita di trovarne una di tanto in tanto, pur camminando moltissimo: diciamo a occhio e croce meno di una volta al mese. A New York invece... a un certo punto mi sono messo a contarle. Un giorno ho trovato ben QUATTORDICI monete per terra, tutte singolarmente (quindi non un mucchietto casuale, ma dodici differenti ritrovamenti), e anche gli altri giorni ne trovavo in quantità simili, diciamo tra le 5 e le 10. Principalmente ritrovavo monete da 1 e da 10 cent, ma mi sono capitati anche diversi 5 cent e qualche quarto di dollaro. Mentre ero alla stazione degli autobus di Buffalo di ritorno dalle cascate del Niagara ho fatto il record, trovando addirittura una moneta da 2 dollari (canadesi). Deve essere una cosa tanto frequente che se ne vedono numerose anche per strada ormai saldamente conficcate nell'asfalto. Complessivamente in 10 giorni di vacanza ho trovato e raccolto circa 60-70 monete. Mi son chiesto: ma in America, van di moda le tasche bucate???
    2 punti
  6. Recuperati gli ori di Villa Giulia! http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2016/04/14/cc-recuperano-ori-rubati-a-villa-giulia_ba305ee8-2e12-4781-9213-ec8070b5c4a2.html
    2 punti
  7. Bahamas - 25 Cent Stessa barca (sloop) del post 201 ma su moneta diversa.
    2 punti
  8. Tra le emissioni papali le più copiose nel periodo preso in cosiderazione sono certamente quelle di Gregorio XIII (1572 - 1585) che tra l'altro è per varietà di iconografie uno dei miei pontefici preferiti. Purtroppo non tutte le monete sono datate e quindi mi limiterò ad inserire solo quelle che, esplicitando l'anno di coniazione o aventi particolarità che ne permettono la datazione, rientrano in maniera certa nella discussione. Zecca: Roma Emittente: Gregorio XIII (1572 - 1585) Nominale: Testone Metallo: Argento Anno: 1575 Rarità: C
    2 punti
  9. Ciao a tutti :) siamo nella seconda metà del XII secolo, giusto? La V di ENRICVS si incastra dentro la C di LVCA. Baldassarri sostiene, e io condivido, che questo serva a orientare il conio della moneta. Nulla vieta che presumibilmente vi possano essere anche "segnature" di posizionamento. Ipotesi da approfondire, credo. Complimenti a occhio di lince @@margheludo. Cari saluti Chiedo scusa. La C indicata nel messaggio è chiaramente la A di LVCA.
    2 punti
  10. La mia impressione, e di più non credo possa essere, è che visto anche il peso esiguo del lucchese sia una tarda emissione che potrebbe essere anche temporalmente vicina a quelle pisane. I collegamenti tra le due lettere, in particolare direi nei pisani, sono però evidenti, la domanda è perché ci siano ? Se ne hai visti alcuni come mi è sembrato di capire potrebbe non essere un fatto accidentale, forse le maestranze viste i periodi contigui erano le stesse sia per il lucchese che i pisani o forse furono dei segni identificativi delle emissioni o sembra quasi il voler unire realmente la leggenda col nome dell'Imperatore al nome della città, un legame simbolico e reale sulle monete tra i due....ma aspettiamo altri pareri .....
    2 punti
  11. Ho potuto trovare alcune altre immagini che riproducono esemplari della tipologia degli stateri con figura umana di Metaponto, una serie di notevole fascino che, devo ammettere, molto poco conoscevo prima di questa interessante discussione: Da notare come nel secondo esemplare la figura umana sia racchiusa in una corona di alloro
    2 punti
  12. ______________ 2004 Nuova Caledonia 20 Franchi - nickel/acciaio
    2 punti
  13. Ciao Matteo, Per iniziare è una monetina gradevole, ha circolato come puoi vedere dai rilievi un po consunti, ed ha un colpetto al bordo. Come già ti hanno accennato, fa parte della serie di monete emesse nel 1936, per la proclamazione dell'impero, insieme ai 5 e 10 centesimi in Rame (poi in Bronzital), 20 Cent., 50 Cent., 1 e 2 Lire in Nichelio (poi In Acciaio) 5 Lire "Fecondità" e 10 Lire "Italia su prora" in argento (queste che hai postato), 20 lire "Quadriga" sempre in argento, 50 e 100 Lire in Oro (Sul 100 lire è raffigurato il Littore). Questo è il Rovescio del 100 lire oro della serie Impero, con la raffigurazione del Littore Su chi fosse il Littore puoi vedere qualche piccola info qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Littore Il fascino delle monete aumenta se le contestualizzi col il periodo storico, e magari scopri anche qualcosa in più sulle raffigurazioni. Per qualsiasi cosa chiedi pure ;)
    2 punti
  14. Nel periodo immediatamente seguente alla monetazione incusa , Metaponto produce un ristretto gruppo di piuttosto rare monete a doppio rilievo con al rovescio immagini a figura umana . Al diritto permane ancora la spiga con etnico , di chiara derivazione dai tipi incusi . Al rovescio compaiono immagini a figura intera di Apollo ed Eracle ed una terza figura a corpo umano con testa di toro, che la leggenda nel campo consente di attribuire alla divinità fluviale Acheloo . A breve , la successiva , cospicua monetazione di Metaponto , prenderà il diffuso tipo con teste al diritto mentre la spiga migrerà ai rovesci . Unisco le immagini dei soli tipi che ho saputo trovare , sperando che altri utenti possano aggiungere ulteriori immagini .
    1 punto
  15. Buon giorno a tutti. Grazie ad un amico, personale e del forum, sono riuscito a migliorare il mio precedente littore del 28. Un'idea ce l'ho, ma vorrei il vostro parere sulla sua conservazione. Grazie a quanti vorranno intervenire.
    1 punto
  16. Buonasera Claudio, Complimenti, nella tua prossima vita farai il chirurgo! ?? Saluti Silver
    1 punto
  17. Ciao Gianfranco, effettivamente Esculapio, come Dio della Medicina è poco rappresentato sulle monete romane imperiali, rispetto a quanto avveniva, invece, con le provinciali... Tra i primi a rappresentarlo vi fu Domiziano: Tanto Settimio Severo quanto Clodio Albino, vi ricorsero: Questo medaglione, infine, presenta, l'arrivo di Esculapio a Roma. Nel 293 A.C., su consiglio dell'oracolo di Delfi, il Senato Romano decise di importare il culto di Esculapio a Roma. Furono, inoltre, mandati dei delegati ad Epidauro, uno dei più importanti centro del culto di Esculapio, al fine di ottenere uno dei serpenti consacrati e portarlo a Roma con una nave. Arrivato sul Tevere, il Serpente saltò fuori dalla nave e si avviò verso l'isola Tiberina, dove fu eretto il tempio dedicato alla Divinità. Come già ben dicevi, ad Esculapio i Romani si rimettevano in caso di pestilenze. Saluti Eliodoro
    1 punto
  18. Ripeto a me questa moneta sta piacendo molto.
    1 punto
  19. Ciao @@nando12 pensa che aveva delle lire di vittorio Emanuele II a fatica mb e voleva la stessa cifra :lol: è meglio questa 10 volte
    1 punto
  20. Veramente molto molto bella, per 15 euro io la prenderei ;)
    1 punto
  21. Si..una discussione davvero interessante e ricca di interventi pertinenti. A proposito delle lire 5 del 1956...trovatene una FDC (Non circolata)...altro che R5.
    1 punto
  22. Portogallo - 200 Escudos Joao Rodrigues Cabrilho Primo europeo a raggiungere le coste della California.
    1 punto
  23. A Milano non c'erano con Filippo II solo monete per transazioni importanti come la doppia e lo scudo, c'erano anche le monete del popolo, quelle che passavano di mano in mano, le monete correnti, le monete per comprarsi da mangiare.... Di questa tipologia almeno una merita di essere vista e raccontata ed è la trillina con al dritto una grande F sormontata da corona e al rovescio campo inquartato con aquila e biscia. Qui non abbiamo la data nella moneta ma c'è la certezza che la moneta fu coniata e circolò nel periodo esaminato : una grida del 1560 parla di questi nuovi quattrini con la probabile coniazione proprio in quell'anno. Ben presto la moneta diventerà emblema e riferimento da altre zecche per imitazioni, contraffazioni, falsificazioni come spiegato anche nella discussione sul forum " Il tesoro di Via Larga " col ritrovamento di 23.000 monete a Milano in fondo a un pozzo di via Larga lasciate da un falsario dell'epoca in fuga per i controlli. Parlando di questa moneta parliamo anche del circolante del Nord Italia dell'epoca, Milano ma anche Bozzolo,Castiglione, Passerano, Frinco, Desana. Quindi si, certamente le bellissime monete del Rinascimento fiorentine, ma certamente forse questa secondo me in fondo è la moneta emblema di questo periodo, moneta del popolo, ma anche moneta delle imitazioni, contraffazioni, falsificazioni che erano poi il fenomeno e la piaga in quel tempo. Zecca : Milano Emittente : Filippo II ( 1556 - 1598 ) Nominale : trillina Materiale : mistura Anno : senza data Rarità : R per Crippa Prov. : Pegasi 29, 2013
    1 punto
  24. eh no mi dispiace non sono ferrato in materia escluso genova e monete inglesi so ben poco , riesco solo a capire la data che dovrebbe essere 1223 ( calendario islamico )
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  25. Buondì! Grazie a tutti per essere intervenuti, per quanto riguarda la rarità, non essendoci le schede relative del nostro puntualissimo catalogo ho fatto un giro su internet e ritrovato la classificazione in un sito che adesso non riesco a recuperare. Il prezzo pagato è paragonabile a quello di un pacchetto di sigarette, quindi nessun danno irreparabile. Ma in ogni caso mi piace molto e la tengo anche fosse comunissima ? A breve altre foto
    1 punto
  26. Che bella discussione, Peccato che i miei interessi ormai vadano troppo indietro nel tempo rispetto al XVI e XVII secolo altrimenti avrei contribuito anch'io, vi seguirò però con interesse............... :lol:
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  27. Ciao. "Ma ho notato solo io come si stiano moltiplicando sempre piu' venditori Ebay con residenza in Italia che vendono tranquillamente monete antiche (romane, greche...) su siti Ebay esteri?" "Io ho notato che ultimamente sono diversi i venditori che mettono come luogo in cui si trova l'oggetto : Londra qundo in realtà si trova da tutt'altra parte .. Italia , Cipro ...." Il problema è che se la moneta antica si trova in Italia e deve essere esportata (dall'Italia all'estero), è necessario che il seller ottenga l'attestato di libera circolazione (vendite in ambito U.E.) o il certificato di esportazione (vendite extra U.E.) a prescindere dal fatto che l'asta o la vendita si concludano su piattaforma eBay estera. Chi risiede in Italia e ha le monete in Italia (da spedire all'estero) non si sottrae agli adempimenti previsti dal Codice Urbani in materia di esportazione solo perché opera su un sito online con desinenza estera. Chi pensa il contrario potrebbe rischiare un brusco risveglio mattutino. Perciò....attenzione! Se finora chi controlla ha probabilmente preferito monitorare in prevalenza eBay.it,, non è escluso che, "mangiata la foglia", il monitoraggio possa estendersi in modo più accurato anche alle piattaforme estere. M.
    1 punto
  28. E vabbè ma son ragazzi, si sa che l'entusiasmo giovanile porta molti giovani a non staccarsi dalle loro medaglie manco se gli punti una pistola alla tempia. :rofl:
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  29. Legatura delle "V"
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  30. Ti riferisci a questa?: E' semplicemente lo statere d'oro con foto in bianco e nero.....
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  31. Considerarla R2 mi sembra esagerato, poi se risulti essere una variante particolare non lo so. Peccato per la bassa conservazione, resta se pagata poco una monetina collezionabile.
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  32. A mio parere la moneta non arriva all'Ef ma è sicuramente meglio di Vf. Dalle foto il rovescio mi pare leggermente meglio del dritto. Lo Spink quota in sterline 3 vf - 12 ef - 28 unc. Certo i prezzi dei catologhi sono sempre alti ma spesso basta leggere i prezzi in euro invece che in pounds e ci si avvicina alla realtà. Per 6 euro è sicuramente una bella presa, vale certamente più di una pizza. Mi piace molto complimenti. Buona serata
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  33. Bravo @@Michelangelo2 ...infatti me lo chiedevo pure io........ottima la tua osservazione " Canali di Approvvigionamento" .... ah....ahahah....ah.... !! Pazienta, vedrai che prima o poi qualcuno le tira tutte fuori !!
    1 punto
  34. salve a tutti volevo condividere con voi questa bella e strana medaglia http://monetemondo.altervista.org/medaglie-/medaglie-genova-/ISTITUTO-VITTORINO-DA-FELTRE-GENOVA.jpg.html
    1 punto
  35. Non è certo SPL, ma per VE II se si vuole andare avanti con gli R2/R3/(R4) bisogna sapersi accontentare Credo comunque che anche così il valore di mercato sia sui 100€ se non oltre Tanto per fare un esempio, nella prossima Asta Ranieri https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2692&category=56716&lot=2267835 Un pò meglio certamente, ma la differenza non è così grande in termini assoluti
    1 punto
  36. Basta leggere questo intervento per capire come non possiamo (!!!!!!!!!!!!!) metterci d'accordo. Collezioniamo cose diverse ... classiche, medioevali, preunitarie, moderne, ... di grandi tirature e vasto mercato, di piccole zecche e piccolo mercato, ..... consideriamo rarità e reperibilità, .... complichiamo le cose accostando la rarità alla conservazione, ............ impossibile trovare un accordo. Una moneta di elevata valutazione e di difficile reperibilità perché molto ricercata non è rara, è di prezzo elevato e di difficile reperibilità. Una moneta è rara perché ce ne sono poche. Logico sarebbe forse leggere la R come reperibilità o ricercabilità (termine ovviamente non corretto ma rende il senso) e non come rarità. Io ho monete che pochi (uno, due, cinque, dieci altri hanno).... saranno ben più rare di un 5 centesimi del 1914 o no? Qual è il grado di rarità in un confronto? Ha senso attribuirlo? Per me il grado di rarità è cosa che il singolo collezionista conosce ... se no sa quale sia vuol dire che il suo percorso di studio non è completo e lo sarà prima o poi .... si basi intanto sul prezzo richiesto. Lasciamo le sigle ai venditori .... il collezionista cosciente i gradi di rarità non li guarda neppure, se non per farci un sorriso.
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  37. Posto un secondo scudo d'oro emesso nel periodo post-1573 dopo l'elevazione del Monferrato a ducato. Da notare che le aquile dello stemma gonzaghesco adesso sono affrontate e con le ali alzate, a differenza dello stemma precedente dove erano abbassate e rivolte verso la destra araldica; si tratta di una importante concessione dell'imperatore al blasone gonzaghesco. Gli scudi d'oro con la croce filettata emessi nel periodo di duca del Monferrato si differenziano da quelli del periodo marchionale, oltre che per le titolature, anche per la presenza dello stemma ai nove quarti del Monferrato in petto allo stemma gonzaghesco, mentre in quelli marchionali è presente il piccolo stemma gonzaghesco ai leoni boemi e alle fascie. Questa tipogia è già di per sè estremamente rara, ma tutti gli esemplari noti finora erano datati 1578. Questo è finora l'unico scudo noto che non presenta il millesimo di conio, e proviene da un'asta Nomisma del 2013. Zecca: Casale Monferrato Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga Nominale: scudo d'oro Metallo: oro Anno: - (emesso tra il 1575 e il 1587) Rarità: R4-inedito senza millesimo di conio Note: ex Nomisma 47/2013
    1 punto
  38. Comincio io per rompere il ghiaccio! Sul catalogo ci sono foto di pezzi migliori del mio, ma non vorrei "rubarle" ad altri utenti che vorranno eventualmente postarle! Potremmo impostare uno specchietto standard del tipo: Zecca Autorità emittente Nominale Metallo Anno Rarità Note Zecca di Casale Guglielmo Gonzaga Quarto con Sant'Evasio e busto a sinistra Mistura 1578 R3 Edit, modifico lo specchietto come giustamente suggerito da gigetto13!
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  39. Complimenti a tutti, sono rimasto colpito dall'entusiasmo che aleggiava in questo convegno. Ottima l'organizzazione, piacevolissima la sede, e stupenda la conferenza. E' stato meraviglioso poter rivivere tanta armonia con gli amici di sempre, stimolante nel vedere tanti giovani affascinati, e impressionante la tenacia e la passione di Mario (Dabbene), carissimo come vedi gli sforzi tuoi e degli organizzatori sono stati premiati, un convegno da ricordare e magari anche da emulare.. Eros
    1 punto
  40. @@gallo83 infatti io ho parlato di due indici, e tra i due quello che fa il prezzo è l'RP, la reperiubilità. Sempre riferendoci ai due scudi che ho citato, prendiamo il FDC per comodità, L'11 quota 2500€, il '14 quota 15000€, questo vuol dire che sul mercato se dell'11 ne girano 120 (dato di comodo), del '14 ne girano 20, ovvero l'11 ha un RP1 e il '14 un RP6. Prendiamo il 20 Lire Impero, 10000 pezzi coniati, FDC 3500€, Questo vuol dire che a fronte dei 120 dell'11, di questa moneta ne sono girati 85, e ritorna il conto con lo scudo del '14 dei quali ne sono girati un quarto e che quota esattamente 4 volte in più, e questo vuol dire che l'indice di reperibilità dell'Impero rispetto all'11 è RP1,5.
    1 punto
  41. @@Giov60 io credo che siano due concetti ben distinti. La RARITA', determinata dal numero dei pezzi coniati; la REPERIBILITA' dal numero dei pezzi effettivamente presenti sul mercato. Sui cataloghi dovrebbero essere riportati due indici RR e RP. L'esempio più evidente sono lo scudo del Cinquantenario coniato in 60000 pezzi considerato R e lo scudo del 1914 Quadriga, coniato in 272515 pezzi considerato R2.
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  42. Riporto quanto segue da: IRREGULAR RADIATE PRODUCTION IN 3RD-CENTURY NORFOLK: AN OVERVIEW, Adrian Marsden, (2012) Come vi dicevo (e come già era emerso) esiste la doppia possibilità che questi esemplari possano essere sia dei tondelli preparatori alla coniazione (i cosiddetti balnks) che delle vere e proprie unità di valore frazionale dell'antoniniano. In effetti mentre la situazione ante crisi del III secolo vedeva una circolazione strutturata su un modello articolato di valori (aureo-denario-sesterzio-dupondio-asse) l'avvento dell'antoniniano e la sua successiva svalutazione decisamente repentina dal punto di vista del contenuto di intrinseco nobile, ha portato alla sparizione dei grandi moduli in bronzo. Semplicisticamente: se un antoniniano di 3-4 gr di fatto non conteneva più di un 2-3% di argento, vien da sé che una decina di grammi di AE di un grande/medio modulo rappresentava una grande quantità di metallo vile da utilizzare per produrre un considerevole numero di antoniniani il cui valore facciale (e di cambio) era di gran lunga superiore del valore di un sesterzio. Ecco il perché nel giro di poco tempo il sistema monetario apparentemente (e anche nella pratica, a livello ufficiale) si dotò unicamente di due tipi monetari: aureo-antoniniano). Se nei territori centrali dell'impero e nei paesi con alto tasso di romanizzazione questo sistema poteva reggere con una rimodulazione dei prezzi in funzione dell'antoniniano, nei territori periferici dove regnava anche una certa incertezza politica e il livello di romanizzazione non era capillarmente diffuso e radicato (nonostante comunque si vivesse "alla romana" anche dal punto di vista amministrativo) l'esigenza di avere un numerario spiccio per i piccoli scambi quotidiani dovette portare alla realizzazione di: a) pezzi frazionati di antoniniani b) minimi caratterizzati dall'impronta dritto/rovescio sul modello degli antoniani in circolazione entrambi di valore analogo (c'è pressoché totale identità di peso e diametro di questi due tipi se l'antoniniano veniva frazionato in quattro parti). Questo discorso in astratto sembra funzionare. Tuttavia presenta delle criticità non trascurabili: 1) E' assodato che i minimi siano una produzione finale nel panorama delle imitative galliche, iniziata a ridosso dell'ultimo anno (o biennio) di regno dei Tetrici e continuata per un periodo successivo alla riannessione dei territori all'impero centrale. 2) Analisi metallurgiche hanno evidenziato una composizione della lega differente per i minimi rispetto alle altre imitative di modulo superiore (caso di scuola il Fenny Stratford hoard) dove i pellets utilizzati per produrre minimi (quindi con dimensioni inferiori rispetto ai tondelli blanks scoperti assieme e sempre destinati alla produzione di imitative) vedevano un aumento di stagno a scapito di un'assenza marcata di argento e zinco Alla luce di quanto esposto mi chiedo: 1) possibile che l'esigenza di disporre di valori frazionati dell'unità sia sorta solamente in coda al fenomeno della produzione delle imitative? la medesima esigenza prima non veniva avvertita? o se veniva avvertita, com'era risolta? 2) dal punto di vista della composizione metallica il frazionamento dell'antoniniano (ammesso che non fosse imitativo, ma anche nel caso di moneta imitativa vale il medesimo discorso) doveva contenere, sebbene in minima parte, tracce di argento e quindi avere una lega più nobile dei minimi originati dai pellets, come si raccordavano questi due aspetti? i due prodotti monetali avevano il medesimo valore? Infine, un ulteriore interrogativo, che esula in senso stretto dai precedenti, ma che comunque è collegato al fenomeno delle imitative è la presenza/assenza di zinco in questi prodotti. La presenza è ormai segno incontrovertibile di quanto dicevo in apertura ovvero del riuso di moneta in oricalco per la produzione di imitazioni. Oricalco che sembra non essere stato utilizzato (quantomeno nel caso del Fenny Stratford hoard) per la produzione di minimi e, oricalco che non viene mai utilizzato per la produzione dei minimi del IV secolo (lo zinco è completamente assente in queste monete). Perché? L'ipotesi che fosse scomparsa dalla disponibilità dei falsari una quantità significativa di monete di grande modulo a mio avviso non regge. Grandi hoard di sesterzi sono stati rinvenuti nel corso dei secoli, quindi da qualche parte ce n'erano e se è vero che si era persa la memoria di molti di questi hoard in quanto i proprietari erano morti, trasferiti altrove ecc comunque altri ripostigli o accumuli dovevano essere ragionevolmente noti. Quindi, chiudendo, le analisi metallurgiche sulle imitative e in particolare sui minimi di prima (gallici) e seconda (IV secolo) generazione, a che risultati ci possono condurre? E' un tema che per quanto lo si svisceri, non appena sembra comporsi un quadro mentale credibile... subentra sempre un aspetto che scombina completamente le carte... da uscirne pazzi! :)
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  43. 1 punto
  44. 14 aprile http://collezionieuro.altervista.org/blog/germania-5-euro-commemorativo-dedicato-al-pianeta-terra-2016/
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  45. CONSIDERAZIONI FINALI : Al termine di questa lunga ricerca sulle antiche Gens romane e italiche , pur nella incompletezza delle fonti ed estesa ai cognomi o soprannomi antichi che spessissimo completavano il prenome e il gentilizio , mi e’ venuta logica una considerazione in relazione alla corrispondenza riscontrata in tantissimi nomi e cognomi antichi con i rispettivi moderni ; non so se anche chi ha letto il post o parte di esso ha notato questa enorme corrispondenza tra l’ antico e il moderno che non dovrebbe essere dovuta tutta al caso o alla coincidenza ; nonostante questa ricerca sia nata quasi per gioco , man mano che sono andato avanti mi sono pero’ reso conto che non tutti gli antichi nomi e cognomi sono andati perduti , anzi la maggior parte sembrano essere sopravvissuti e pur non essendoci alcuna prova storica , genealogica e scientifica su questa sopravvivenza diretta , credo sia lecito supporre che nomi e cognomi delle antiche famiglie romane siano ancora presenti per via diretta o indiretta in molti di noi posteri . Mi piacerebbe sentire in merito i vostri pareri , grazie .
    1 punto
  46. Concordo con danielucci.
    1 punto
  47. Non ci metto la mano sul fuoco ma... sbaglio o sembrano pulite?
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  48. Concordo, i rilievi sono abbastanza buoni però presenta evidenti segni da circolazione, io sarei più per il qSPL, sotto al collo c'è qualcosa che non si nota abbastanza bene.
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  49. Oggi ho ricevuto le due monete da 2€ greche del 2013 acquistate in prevendita a ferragosto dello scorso anno e date ormai per perse... Scusate per le foto con lo smartphone ma non vedevo l'ora di mostrarvele, sono splendide!
    1 punto
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