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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/15/16 in Risposte
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Chi può "periziare" una moneta? La possono "periziare" solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei Periti ed Esperti del Tribunale)? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Devo dire subito che su questo punto il mio interlocutore ed io abbiamo concordato, ancorchè egli avesse notevoli riserve a prestarsi (pur dietro giusto compenso) a “periziare” (a questo punto potremo anche scrivere: a "espertizzare"...anche se trovo il verbo abbastanza sgradevole...) le monete altrui che, invariabilmente, vedeva poi confluire sul mercato, specialmente quello online. Fattogli notare che l'Associazione di cui Egli era membro aveva pubblicato persino un “listino” sul proprio sito internet con le tariffe per le certificazioni, mi ha risposto che dissentiva da tale pratica per i motivi che già mi aveva esposto. Ma torniamo al nostro tema. Ancora, probabilmente, sarò costretto a dare una brutta notizia a qualcuno. L'expertise (o quello che impropriamente noi siamo soliti chiamare pomposamente “perizia numismatica”), può essere effettuata da chiunque sia competente ed autorevole. Suppongo che questa affermazione, apparentemente “destabilizzante” per noi abituati ai titoli, ai timbri, ai rivetti personalizzati ecc.,, non sorprenda invece gli assidui e più attenti frequentatori del Forum, che hanno appreso nel corso del tempo una lectio magistralis fondamentale, e cioè che molto spesso, i veri esperti di monete, quelli il cui parere richiediamo quando abbiamo dei seri dubbi, quelli di cui leggiamo con estrema attenzione gli interventi, sono spesso anche Utenti “poveri” di titoli, timbri e rivetti, ma, d'altro canto, estremamente “ricchi” di esperienza, di studio, di "praticaccia" e di conoscenze numismatiche specifiche. Non sto a fare i loro nomi perchè li conosciamo tutti e, se siamo intellettualmente onesti, ne riconosciamo l'indiscussa capacità critica e la superiore conoscenza della materia. Ora, il fatto che costoro possano anche non essere iscritti alla C.C.I.A.A., all'Albo dei Tribunali, non siano laureati, non siano iscritti ad alcuna Associazione o Circolo e non sappiano giocare a bridge, non ne scalfisce minimamente l'autorevolezza ed anzi, per certi versi, costoro possono persino “impensierire” con i loro puntuali (e talvolta impietosi e ficcanti) giudizi tecnici, proprio chi, invece, antepone innanzi a tutto titoli accademici, bollini e iscrizioni burocratiche, che talvolta possono persino non adeguatamente corrispondere ad un altrettanto solida conoscenza della materia (ciò anche a causa di una certa “rilassatezza” - stavo per scrivere “sciatteria” ma poi ho scritto rilassatezza, per non apparire offensivo verso qualcuno - con la quale, in qualche sede, si conseguono le iscrizioni agli Albi). Ebbene, tutta questa “tirata” per dire che non solo le expertises (da noi “ruspantemente” chiamate “perizie numismatiche”) le può effettuare chiunque sia competente nella monetazione che certifica, ma che l'autorevolezza di una “perizia” è direttamente proporzionale alla caratura numismatica del certificatore, che non è indicata, necessariamente, dalle “stellette” o dai “bollini” applicati su tessere o su moduli delle Camere di Commercio, ma che risiede nel patrimonio di esperienze, di studi e di conoscenze che un soggetto che può non aver mai posseduto una “pinza rivettatrice”, nondimeno vanta. Quanto sopra con buona pace di chi ritiene che per “periziare” una moneta si debba essere iscritti agli Albi o alle Associazioni professionali e che le “perizie” eseguite da soggetti non iscritti non avrebbero, a loro dire, alcun valore. Se mai e quando verrà istituito un Albo professionale del settore, allora la questione potrà essere diversamente considerata....ma fino a quel momento...questo è ciò che passa il Convento. (fine della terza e ultima parte) Saluti. :hi: Michele13 punti
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@@elledi concordo pienamente. Con una buona fotografia, evidenziando i punti salienti di riconoscimento della moneta è perfettamente inutile sigillare in bustine o contenitori di plastica. Io faccio analisi gemmologiche e non sigillo né diamanti né le pietre di colore, figuriamoci se sigillerei una moneta. Il problema in campo numismatico è che non esiste un percorso di preparazione all'attività peritale, né esistono norme che stabiliscano degli standard operativi, strumentali e di nomenclatura, cosa che invece esiste nel settore gemmologico. Ripeto quello che avevo già espresso diverso tempo fa, io per diventare Gemmologo, ho dovuto frequentare un corso di formazione presso un Ente riconosciuto dallo Stato (IGI, Istituto Gemmologico Italiano), per un anno e mezzo, ho dovuto superare un esame di difficoltà non indifferente per conseguire il relativo diploma. Per operare a livello europeo, ho dovuto superare un altro esame presso la FEEG (Federation for European Education in Gemmology) nonché iscrivermi al Collegio Italiano Gemmologi, che con la Legge n. 4 del 14 Gennaio 2013, è divenuta Associazione Italiana Gemmologi e per il settore dei diamanti devo operare in base a quanto previsto da una specifica normativa UNI. Tutto questo in campo numismatico non avviene, i "Periti" provengono quasi tutti dal settore commerciale, periziano e vendono le proprie monete con un non indifferente conflitto di interessi, che determina molto frequentemente disaccordo sulla graduazione dello stato di conservazione.7 punti
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Sovereign Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Rarità: R Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Ian Rank-Broadley Rovescio: Nuovo San Giorgio che uccide il Drago disegnato da Timothy Noad Contorno: Rigato Tiratura: 45.5244 punti
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Partiamo subito dal primo punto e, forse provocando la delusione di alcuni, diciamo subito che quelle attestazioni riportate sui cartellini, sulle slabs e persino sui “cartoncini fotografici”, non sono affatto perizie. Lo so...è un brutto colpo....ma è così. Ciò non significa che non esistano le “perizie numismatiche”, ma perchè si abbia “perizia numismatica” occorre ben più che la compilazione di un cartellino rivettato ad una bustina di pvc. La perizia è infatti una “relazione tecnica”, di norma scritta (ma potrebbe anche essere esposta oralmente al privato che l'ha commissionata o ad un giudice) che può avere ad oggetto una valutazione economica, una questione di natura tecnica, medico-legale, scientifica, ecc. Si conoscono tre tipi di perizia, che, per così dire, graduano progressivamente il livello di responsabilità che assume il perito che la rende: a. la perizia non asseverata (cioè “semplice”); b. la perizia asseverata; c. la perizia asseverata con giuramento. - Con la perizia “semplice”, il perito si limita a rispondere (di norma, come ho già detto, per iscritto) al quesito che gli viene posto, senza peraltro assumere formalmente responsabilità particolari in ordine ai fatti che egli dichiara di aver esaminato ed alle conclusioni cui è pervenuto; - Con la perizia asseverata, il perito, al termine del suo elaborato, redigerà un'autocertificazione nella quale confermerà i contenuti, assumendone, in caso contrario, responsabilità civile e penale. In questo caso, il perito assocerà alla sua relazione una dichiarazione (che sottoscriverà) e che sarà più o meno formulata nel seguente modo (riporto una formula reperita in un articolo pubblicato sul web): “Nella certezza di aver applicato al meglio le mie capacità professionali nella redazione della presente perizia, confermo, sotto la mia personale responsabilità, l'autenticità, la veridicità e la certezza dei contenuti della mia relazione”. - Nella perizia asseverata con giuramento, il perito, oltre a certificare il contenuto del proprio elaborato, presterà giuramento dinanzi ad un Cancelliere o ad un Notaio, pronunciando una formula “sacramentale” che non tollera deroghe: (“giuro di aver bene e fedelmente adempiuto alle funzioni affidatemi al solo scopo di far conoscere la verita”), conferendo alla perizia un ulteriore, seppur solo formale, elemento di autorevolezza. Come si può vedere, quella che in numismatica noi chiamiamo abitualmente (e semplicisticamente) “perizia”, non rientra in nessuno dei tre casi (di perizia) sopra indicati. Ma allora, quella che noi chiamiamo “perizia”...in realtà....cos'è? Ebbene, le attestazioni rilasciate dal venditore della moneta (ma anche, perchè no, da un terzo non venditore), nelle consuete forme e con gli usuali supporti a noi ben noti, altro non sono che “dichiarazioni di scienza” o, forse più precisamente, “manifestazioni di conoscenza” rispetto alla moneta di cui si dichiara innanzitutto l'originalità e poi, quasi sempre, anche la conservazione. Purtroppo non disponiamo di un termine “secco”, in italiano, (ciò forse spiega perché impieghiamo il termine "perizia"...) che rappresenti esattamente il concetto di “manifestazione di conoscenza” applicata alla valutazione dell'autenticità e della conservazione di una moneta, e allora, se permettete, questo termine lo prendiamo in prestito dal francese. Il sostantivo che più si avvicina al nostro concetto è un termine che riecheggia frequentemente nelle gallerie d'arte, ma che è quasi sconosciuto negli ambienti numismatici italiani; questo termine è....”expertise” La Treccani lo traduce come: “autenticazione di un'opera d'arte fatta da un esperto”. Mutatis mutandis, la dichiarazione riportata sul cartellino, sulla slab (mediante bollino) o sul cartoncino fotografico, è essenzialmente un' expertise, cioè, in primis, l'autenticazione della moneta e, in secundis (quando c'è) l'apprezzamento soggettivo di chi compie l'attestazione, dello stato idi conservazione n cui egli ritiene trovarsi la moneta. Le altre indicazioni usualmente riportate sui cartellini rientrano nella descrizione “oggettiva” della moneta (provenienza, peso, diametro, autorità emittente, zecca ecc) e completano il parere espresso. Venendo a trattare la seconda questione, è' evidente a questo punto (almeno...mi auguro che lo sia...) che le attestazioni di autenticità e conservazione a cui il mercato ci ha abituato, rese nelle predette solite forme, non mutano di un millimetro la “portata” delle stesse e la loro validità (o non validità), se il “certificatore” premette la locuzione “a mio parere”, piuttosto che “la ritengo ecc.” anziché limitarsi ad attestare, semplicemente e “rusticamente” che: “la moneta è autentica”. Invero, secondo il mio esuberante interlocutore parmense (o parmigiano...non so ancora come si dica) ben più grave sarebbe l'assunzione di responsabilità del certificatore che scrivesse sul cartellino “a mio parere”, mentre meno rilevante sarebbe la sua responsabilità se si limitasse a scrivere sul cartellino solamente che la moneta “è autentica”. Garantisco di essermi sforzato per comprendere quale potesse essere la saliente differenza passante fra le due modalità lessicali di attestazione, ma non sono venuto a capo di nulla, complice anche il fatto che quando ho chiesto al mio interlocutore di darmi almeno un “assist” per arrivare a comprenderne in base a quale ragionamento (preferibilmente giuridico) Egli sostenesse esservi differenza, la Sua risposta è stata che le cose stavano come diceva Lui....e per me, che sono un “illuminista”, queste risposte fideistiche non sono (ancora) sufficienti a persuadermi. :pardon: E veniamo ora al terzo ed ultimo punto. (fine seconda parte)4 punti
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@@Silver1970 sai qual'é il paradosso? Ero studente delle medie e sognavo di fare il chirurgo da grande! Poi la vita è andata diversamente, è deceduto mio padre e la vita è cambiata. Si vede che dentro di me è rimasto quel desiderio non realizzato, e ora faccio il chirurgo delle monete! La vita è proprio strana!4 punti
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Buonasera a tutti, volevo raccontarvi un'esperienza curiosa successa a me e alla mia ragazza poco tempo fa. Durante le vacanze di Pasqua abbiamo fatto un viaggio negli States: qualche giorno a New York con escursione alle cascate del Niagara (con viaggio in notturna in pullman, siamo turisti zaino in spalla). Dopo i primi giorni con il naso all'insì ad ammirare i grattacieli, ho cominciato a riabbassare gli occhi a terra e mi sono ritrovato in una situazione prima curiosa, poi via via più strana fino al surreale. Il punto è che continuavo a trovare monete per terra. In Italia mi capita di trovarne una di tanto in tanto, pur camminando moltissimo: diciamo a occhio e croce meno di una volta al mese. A New York invece... a un certo punto mi sono messo a contarle. Un giorno ho trovato ben QUATTORDICI monete per terra, tutte singolarmente (quindi non un mucchietto casuale, ma dodici differenti ritrovamenti), e anche gli altri giorni ne trovavo in quantità simili, diciamo tra le 5 e le 10. Principalmente ritrovavo monete da 1 e da 10 cent, ma mi sono capitati anche diversi 5 cent e qualche quarto di dollaro. Mentre ero alla stazione degli autobus di Buffalo di ritorno dalle cascate del Niagara ho fatto il record, trovando addirittura una moneta da 2 dollari (canadesi). Deve essere una cosa tanto frequente che se ne vedono numerose anche per strada ormai saldamente conficcate nell'asfalto. Complessivamente in 10 giorni di vacanza ho trovato e raccolto circa 60-70 monete. Mi son chiesto: ma in America, van di moda le tasche bucate???3 punti
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Non conosci la leggenda (o barzelletta...) dell'italiano che va' in America a cecare fortuna perche' al suo paese si diceva che negli Stati Uniti i soldi si trovano per strada ! Appena esce dall'aereoporto trova un dollaro per terra, si china per raccoglierlo, poi ci ripensa, si rialza e tra se stesso dice: sono arrivato oggi, inizio domani a lavorare.....3 punti
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Siamo sul Giornale della Numismatica oggi con commenti e immagini, per Monete Antiche con commenti più specifici sulle varie relazioni bisognerà attendere il prossimo numero... http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=87973 punti
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______________ 2005 Russia 10 Rubli - bimetallica Al centro simbolo nazionale del Tatarstan Una banconota dal mio sito personale http://nikita58it.altervista.org/banconoteT/nikita58it_tartastan.html3 punti
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Possono anche piacere esteticamente, non è questo che volevo dire, ma solo che non abbiamo penato quarant'anni per mettere in piedi un'unione monetaria e poi ritrovarci monete circolanti valide solo all'interno degli stati. Nessuna di queste porcherie entrerà mai nella mia collezione... come se non ci fossero già troppe emissioni poi.2 punti
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Zecca: Roma Autorità emittente: Gregorio XIII (1572 - 1585) Nominale: Grosso Metallo: Argento Anno: s.d. Rarità: R/4 (?) Note: con il rovescio OPERIBVS IVNCTA esiste un grosso del III anno di pontificato. Queste emissioni senza data sono comunque databili intorno al 1575 per la presenza dell'armetta "comune" a tutti gli zecchieri operanti nella zecca di Roma nell'anno giubilare. Unico esemplare censito in collezioni private e sul mercato, al Medagliere Vaticano ne sono presenti solamente due esemplari.2 punti
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Riapro la discussione, non perché sia stata approvata una legge che proibisca esplicitamente il commercio e il possesso di monete con simboli fascisti, ma per l'esatto contrario. Nel numero di aprile de Il Collezionista, la nota rivista filatelica edita da Bolaffi, è stata pubblicata un'intervista al parlamentare PD Emanuele Fiano, autore del disegno di legge (tale ancora è), che chiarisce lo spirito e gli scopi della sua proposta, scopi tra i quali, naturalmente, non rientra la "caccia al collezionista". Si parla in particolare di francobolli, le monete sono appena citate, ma è chiaro che si tratta di un discorso universale. Ne riporto alcuni passi salienti, potete leggerla integralmente nell'allegato. In che modo francobolli, ma anche monete e manifesti, sono toccati dalla proposta? Non sono e non devono essere toccati, almeno nella volontà di chia ha scritto la legge, cioè io. Nel nuovo articolo che intendo introdurre nel codice penale, il 293 bis, intitolato "Propaganda del regime fascista e nazifascista" si legge: "Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni." Il titolo è "propaganda" non "possesso", e il verbo che regge il principio è "propagandare" cioè fare apologia, secondo i principi della legge Scelba. A essere sanzionato non è l'atto di avere a casa i francobolli di quel periodo, ma il farne una manifestazione a favore del fascismo, esaltandone le immagini con azioni di propaganda ... sottolineo che non è l'atteggiamento esteriore, cioè l'immagine di un francobollo, di un manifesto, o il saluto romano, a essere incriminato, bensì il suo venire in essere in condizioni di pubblicità tali da rappresentare un concreto tentativo di raccogliere adesioni nel progetto di ricostituzione del partito fascista. E ancora: Alcuni collezionisti hanno paragonato il disegno di legge alle misure adottate sotto il regime dell'albanese Henver Hoxha, quando era vietato il possesso dei francobolli del periodo italiano. Di contro, ribattono che in Germania è vietato inneggiare a Hitler, ma collezionare i francobolli del periodo nazista è legale. Trova queste critiche eccessive? Sono le critiche di chi non ha letto con attenzione il testo di legge [lo trovate al post #33, pag.2] che intende colpire chi ancora follemente si vuole richiamare a quella ideologia. E' l'atto di propaganda che deve sussistere, e nel collezionismo non c'è. Mi sembra che questa faccia piena chiarezza, spazzando via tutte le illazioni e le polemiche comparse sulla stampa specializzata (sempre Il Collezionista, un paio di mesi fa, gli aveva addirittura dedicato una copertina scandalizzata) e, anche, su questo forum. petronius2 punti
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ne aggiungo un'altra pure io.. sempre di Emanuele Filiberto... ma un Soldo. Zecca Torino Autorità emittente Emanuele Filiberto Nominale Soldo III tipo Metallo Mistura Anno 1576 Rarità NC Nota Moneta proveniente dall'asta FERT del 2002 con una impronta diversa dal solito e più rozza2 punti
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Ciao, credo che siamo ormai agli sgoccioli Lettonia 1922 - 50 Santimu Il simbolo nazionale della Lettonia al timone di una barca da pesca.2 punti
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Ciao, grazie della condivisione. Lo stemma costituisce la filigrana del foglio, è abbastanza grande e ben visibile. L'ho rigirato e parzialmente evidenziato in rosso: Scudo sannitico, timbrato da un elmo chiuso, rivolto e con svolazzi. Lo scudo contiene un animale passante, accompagnato in capo dalle lettere GBL racchiuse ognuna entro un cerchio. Più che uno stemma, mi sembra il "marchio di fabbrica" della cartiera. GBL potrebbero essere iniziali, magari Giovanni Battista Lupi, o simili. L'animale infatti ha le fattezze di un canide, che farebbe il paio con un cognome Lupi, o simili. In che comune piemontese ci troviamo, caro @@lucarosina? :good:2 punti
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Esatto. Epidauro poi era il santuario "madre" del culto di Asclepio in Grecia, in quanto la venerazione del dio prese le mosse proprio da quella località. Importantissimo era anche quello di Kos di cui ci sono bei resti imponenti. Per gli interessati alla figura di questa divinità mi sento di consigliare un paio di testi: - "Discorsi sacri", di Elio Aristide, in cui il famoso retore - in maniera confusa ma ricchissima di dettagli interessanti, narra la sua decennale devozione al dio e i "miracoli" di cui sarebbe stato oggetto - AA.VV. "Cristo e Asclepio", una raccolta di saggi e articoli sia su Asclepio che sui culti di guarigione nel mondo antico. Per fortuna poi, la bibliografia sul culto di Asclepio è abbastanza ricca e tutto sommato facilmente reperibile.2 punti
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DE GREGE EPICURI Se ben ricordo, gli Asklepieia erano sia templi che luoghi di cura, o meglio, "santuari terapeutici". Anzitutto occorreva ci fossero una o più fontane, o sorgenti, o pozzi, per lavare e purificare i malati e per gli altri usi sacri. Poi ovviamente un altare e un piccolo bosco sacro. Ma anche uno o più portici,meglio se esposti a sud,per collocare i malati che erano ammessi al santuario (non tutti lo erano: motivi religiosi o di obolo?) C'erano alcuni giorni di purificazioni, digiuni, lavacri e forse assunzione di erbe. Poi si attendeva che nella notte avvenisse l'incubatio: il dio cioè appariva in sogno al malato e gli diceva qualcosa,che andava poi interpretato dal sacerdote: ne emergevano in sostanza la diagnosi, la prognosi e la terapia. Se il risultato era positivo, altro abbondante obolo (o meglio, dracme!). Infine, specie ad Epidauro, una lapide incisa con tutta la storia. Pare che Ippocrate abbia studiato le iscrizioni,imparando molte cose.2 punti
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2005 Svizzera 5 rappen Piccola monetina di soli 17,5 mm.2 punti
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non credo che sia un tipo di investimento per il quale devi stare a sottilizzare tanto per 10-15 euro. non è evidentemente una moneta che compr(erest)i per fare un investimento o una speculazione. la domanda è, la trovi facilmente in queste condizioni a questo prezzo? In asta non credo (diritti, altri eventuali compratori etc etc). se ti piace, una volta appurato che il prezzo rientra nel "range" per questa conservazione, prendila. spero per te tu nn ti trovi mai nelle condizioni di DOVERLA rivendere per recuperare il capitale investito. Magari (lo spero di cuore) un giorno la darai via per prenderti un bel FDC in cambio2 punti
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Molto interessante. In effetti è sotto gli occhi di tutti (e molte discussioni del forum lo dimostrano inoppugnabilmente) che molti collezionisti italiani sono egualmente competenti nel loro specifico campo quanto alcuni professionisti (se non di più). Il forum in questo campo ha agito da catalizzatore. Sto già preparando un cartoncino personalizzato per il mio expertize .... :crazy: scherzo, dai :blum:2 punti
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@@Ric70 ciao Riccardo. Questa moneta ha una patina che inganna molto. Fa sembrare che i fondi siano piuttosto segnati, ma in realtà non lo sono, anche la freschezza del metallo è migliore di quello che appare. D/migliore del R/ che presenta alcuni segni di usura (es. seno sx). In questi giorni sono un po' impegnato e non ho potuto fare la mia analisi, ma credo di non sbagliarmi su una graduazione complessiva di Spl+ se non Spl/Fdc.2 punti
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Chiedo conferma a voi esperti,e come vi sembra questa moneta. Peso gr.0,57 Dia.mm.17 Mat. argento Grazie. G.d.B1 punto
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Preferirei non farmi impapucchiare da chi "pompa" la sovranità monetaria per solleticare istinti nazionalisti (se non addirittura xenofobi) al solo scopo di accaparrare voti. Fra le forze politiche che propugnano l'uscita dall'Euro non ne vedo una che una che non sia mai caduta in commenti razzisti o xenofobi (temo non sia un caso)1 punto
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Zecca: Casale Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga (1550-1587) Nominale: soldo? Metallo: Mi Anno: 1578 Rarità: RRR1 punto
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Zecca: Napoli Autorità emittente: Filippo II Re di Spagna (1556-1598) Nominale: 3 Cavalli Metallo: Cu Anno: 1575 Rarità: C Note: Germano Ravaschieri maestro di zecca, Vincenzo Porzio maestro di prova;1 punto
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È molto bella,ma c'è marcata usura al rovescio,non può essere qSPL...allora la mia è superFDC(e non lo è nemmeno un pó)1 punto
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Due anni fa sono stato negli States: S.Francisco, Los Angeles, Las Vegas e, naturalmente New York. Per terra tanto sporco, ma manco una monetina. Solo nella riserva Navajo c'era un cent fuso coll'asfalto e irrecuperabile. La moda dev'essere nata dopo. In compenso, l'estate scorsa, a zonzo per l'Irlanda, ho trovato in ogni pozza, ruscello, piscina o vasca di decantazione monetine a go gò. Ad un certo punto ho pensato di mettere un secchio pieno d'acqua fuori dalla porta sicuro di trovarlo pieno la mattina seguente. Ovviamente, mi è stato proibito...1 punto
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50 Bani 2005 Romania Repubblica di Romania (2005-2015)1 punto
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http://www.duepassinelmistero.com/Epidauro.htm http://www.academia.edu/8823918/_Santuari_e_culto_di_Asclepio_in_Sicilia_in_E._De_Miro_-_V._Cal%C3%AC_-_G._Sfameni_Gasparro_Atti_Convegno_Il_culto_di_Asclepio_nell_area_mediterranea_pp._159-174_Roma_2009._ISBN_978-88-492-1685-1_1 punto
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a volte mi viene da pensare... quando dobbiamo spendere una barca di soldi per vestiti firmati o altre cose.. ci poniamo solo il problema di spenderli per soddisfare un nostro piacere senza porci il problema che non si rivenderanno mai e magari fra un po di anni non li utilizzeremo piu' perche' rovinati o fuori moda... in questo caso invece ci poniamo sempre mille domande su valore possibilita' di recuparare soldi spesi ecc... dovremmo essere piu' coerenti in tutto cio' che compriamo..1 punto
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Il problema è che bisognerebbe avere l'onestà intellettuale e professionale e dire: non conosca questa monetazione. Ti suggerisco di andare da Tizio. Oppure...fammela studiare (un perito deve avere le capacità di ricerca, approfondimento e studio) e poi cerco di dare una risposta alla tua richiesta... Altrimenti, come dice Michele..si va a finire nella perizia de noantri.1 punto
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Appena ricevuta, come sempre ci sono contributi molto interessanti. In particolare mi hanno attirato Scudi e mezzi scudi.... di Bellesia e Una nuova variante del cavallo di Amatrice del "nostro" Realino Santone. Colgo anche l'occasione per invitarvi ad esprimere i vostri pareri sugli articoli, grazie.1 punto
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Se MIlano chiama... Filippo II° coniò anche questa piccola moneta d'argento del valore di un grano e del preso di 0,30 g circa..ebbe vita molto breve: La zecca è sempre Napoli; al diritto abbiamo la testa coronata di FIlippo II, con un busto a destra i questo caso; al rovescio, invece, due acciarini che generano due fiamme, disposti aa corce intorno ad un globetto. Il grano nasce come moneta di conto al tempo dei Normanni. L'esperienza del grando in argento durò molto poco, le emissioni infatti sono piuttoto rare; con Filippo III, invece, il grano fu coniato in rame. ( foto Asta hatria numismatica) Saluti Eliodoro1 punto
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Anche per Gallieno e' presente un bel Antoniniano con Esculapio della zecca di Mediolanum1 punto
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______________ 2005 Kazakistan 100 Tenge - bimetalica1 punto
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Be al prezzo di un pacchetto di sigarette è OK ! Anche un pacchetto e 2 caffè ancora sarebbe ben presa, saluti.1 punto
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Idea bella, molto ragionata. Io consiglierei un Asse di un imperatore dinastia Flavia (Vespasiano o Tito): modulo grande, prezzo più vicino al budget indicato per una moneta in bella conservazione rispetto ad un Sesterzio (altrimenti, pur bellissimo e vissuto, si dovrebbe andare su Sesterzio "spellacchiato" meno godibile ad un non esperto) e soprattutto moneta di uso quotidiano ed usata un po' come unità di misura per gli acquisti quotidiani. Cito a titolo di esempio uno studio universitario di Claudia Perassi "Soldi, acquisti, spese a Pompei e nell'area vesuviana Le iscrizioni e i graffiti1 parlano spesso un linguaggio vivace e spontaneo, facendoci entrare così nella vita di tutti i giorni e permettendoci di ascoltare le voci di persone modeste, altrimenti ignote ai grandi movimenti della storia. Una prima categoria di iscrizioni è quella che fornisce i prezzi di alcuni generi alimentari. Su una colonna della Grande Palestra un tale ha vergato la lista della spesa effettuata quel giorno, annotando il prezzo pagato per le diverse merci: cibi semplici e di poche pretese, per un pasto quasi frugale: “... una libbra di lardo, tre assi; vino, un asse; formaggio, un asse; olio, un asse; pane, due assi e mezzo; carne di maiale, quattro assi” (CIL IV,8561).1 punto
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Ciao Gianfranco, effettivamente Esculapio, come Dio della Medicina è poco rappresentato sulle monete romane imperiali, rispetto a quanto avveniva, invece, con le provinciali... Tra i primi a rappresentarlo vi fu Domiziano: Tanto Settimio Severo quanto Clodio Albino, vi ricorsero: Questo medaglione, infine, presenta, l'arrivo di Esculapio a Roma. Nel 293 A.C., su consiglio dell'oracolo di Delfi, il Senato Romano decise di importare il culto di Esculapio a Roma. Furono, inoltre, mandati dei delegati ad Epidauro, uno dei più importanti centro del culto di Esculapio, al fine di ottenere uno dei serpenti consacrati e portarlo a Roma con una nave. Arrivato sul Tevere, il Serpente saltò fuori dalla nave e si avviò verso l'isola Tiberina, dove fu eretto il tempio dedicato alla Divinità. Come già ben dicevi, ad Esculapio i Romani si rimettevano in caso di pestilenze. Saluti Eliodoro1 punto
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Buona serata Complimenti. Confermo che questa moneta è considerata R5 (anche nel volume "I dogi e le loro monete" di Eupremio Montenegro). Perché R5? Perchè erano monete fatte in pochissimi esemplari, commissionati da privati facoltosi, che portavano l'oro nella zecca e si facevano battere degli esemplari, a loro piacimento, adottando per lo più i coni delle monete che circolavano normalmente, ma in altri metalli. In questo caso sono stati usati i coni del quarto di ducato d'argento. Questo vuol dire che le iniziali del Massaro AM - Alvise Minotto, hanno una correlazione certa con il quarto di ducato in argento; possono non averne nessuna con la tua moneta. Quindi si tratta di una moneta di ostentazione che, pur avendo un peso ragguagliato allo zecchino e quindi spendibile come moneta ufficiale della Repubblica, difficilmente entrava in circolazione, perché non era per questo che veniva coniata. Più probabile che queste monete venissero commissionate per fare un regalo, per festeggiare qualche ricorrenza.....chi lo sa?! Certo è che non c'è traccia del numero di pezzi coniati, né di questa, né di tutti gli altri tipi emessi dalla zecca, come non esistono dati certi sul numero dei multipli di zecchini; nell'ultimo secolo della Repubblica, queste coniazioni sono state molte e molto variegate. La tua è piuttosto "provata"; segni di usura, schiacciature di conio ed anche una frattura del tondello. Quasi fatta apposta per smentire quanto ho scritto sopra. Possibile che abbia circolato? Sembrerebbe di si .... e non poco. Stando a quanto c'è scritto sul libro che ho citato prima, in condizioni MB, viene valutata €. 4.000,00 e avverte che ci sono tipi con differenti interpunzioni e legende ed anche con una sigla del massaro, differente. Le stesse "varianti" che si possono trovare, come ho detto, nei quarti di ducati d'argento. E' originale? Non te lo so dire .... dalla foto sembrerebbe di si. Sarebbe opportuno, comunque, dare il peso e diametro. Anche perché sono monete che non si trovano spesso; anzi .... ed anche giudicare per comparazione tra foto non è facile. :pleasantry: Per conto mio varrebbe la pena farla vedere da un bravo perito che la possa giudicare de visu. Ne vale la pena. Grazie per averla condivisa. :good: saluti luciano1 punto
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ti allego un esempio con SMANB in quanto non leggo l'ultima lettera dell'officina RIC 114a (VIII, Antioch) AE4 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed (rosettes), head right. Rev: VOT/XX/MVLT/XXX Exe: SMAN - Wreath, legend within. 347-348 (Antioch). $11 1/11/03.1 punto
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@@Cinna74, ciao Enzo, dopo un lungo e impegnativo lavoro (ho impiegato circa quattro ore!), ho terminato l'eliminazione dei residui dello sporco e dell'ossidazione. Ho lavorato al microscopio utilizzando quasi sempre ingrandimenti elevati, 30-40X, che mi hanno permesso di intervenire con una pulizia molto puntuale e hanno evitato di lasciare segni che potessero danneggiare la moneta. In alcuni punti, che evidenzierò nelle toto allegate, è venuta alla luce la notevole freschezza del metallo originario, come sospettavo. Ho accoppiato le foto prima e dopo il lavoro. Qui si può notare la differenza della freschezza del metallo, tra il campo ed il bordo, secondo me prima del lavaggio e della pulizia il metallo aveva una freschezza ottima. Cosa ne pensi di questo lavoro di "microchirugia numismatica"? Ammiro molto i veri microchirurghi, deve essere un lavoro pazzesco!!1 punto
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Buonasera a tutti! Scusate se rispondo solo adesso ma mi piace sempre fissare le emozioni a mente serena, solo stamattina infatti mi sono risvegliato nella mia Trapani. Che dire? Emozioni pazzesche. Mi piace troppo. Mi piace troppo parlare di numismatica con chiunque e questa volta ho avuto l'occasione di parlare davanti ad una platea ben qualificata. Penso che il sogno di cui parliamo da tempo con Mario e tanti altri non si sia semplicemente avverato, penso sia il primo passo concreto verso una numismatica 2.0. Una numismatica che ha fatto e sta facendo il punto sulla sua situazione. Che sta iniziando a guardarsi concretamente dentro per comprendere quale sia la sua direzione, le sue potenzialità e le sue prossime mete. Ancora credo di aver partecipato indegnamente. I ragazzi sono stati bravissimi ed io relativamente anziano e incerto. Rinnovo i mie complimenti a tutti e spero che chi non ha ancora aderito adesso abbia maggior consapevolezza del futuro. Un grande abbraccio a tutti1 punto
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E ti meravigli, è una moneta a corso legale, se entri in qualsiasi negozio europeo ci compri quello che vuoi ad 1 euro.1 punto
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Io attualmente uso i box mb della leuchtturm ma sono tentato di usare i cofanetti volterra della stessa marca. Vorrei la vostra opinione.1 punto
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Ogni volta che sento parlare dell'allargamento dell' Unione Europea alla Turchia mi si accappona la pelle... Per me la Turchia per motivi geografici, storici e culturali non è Europa. Punto. E senza tante discussioni. Poi ai piani alti potranno giustificare e rigirare la questione come vogliono per giustificare sotterfugi e impicci vari politici ed economici ma sarebbe realmente una forzatura e un abuso. Io li caccerei pure dalla NATO figuriamoci... Saluti Simone1 punto
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@@visroboris Un gran bel pezzo, complimenti. Ma... te c'è l'hai in mano ...e quindi solo tu potrai dirci se la piega c'è o non c'è. Io ho riscontrato che in buona parte di queste banconote la piega di solito è verticale/obliqua.1 punto
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Diciamo che la peggiore è la mia :D "sparata" :rofl: Comunque grazie a tutti, come al solito di un'altro pianeta;)1 punto
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Buona sera al forum da parte di nonno cesare; non credete che fare cassa di risonanza a certe notizie sia quello che forse cerca quel signore? meglio il silenzio...il silenzio glaciale che induce ad un momento di riflessione chissà che la Grazia santificante non lo faccia ricredere sulle oscene proposte che annuncia; scusate l'infervoro ebuona serata da parte di nonno cesare1 punto
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