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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/17/16 in Risposte

  1. Buona sera a tutti. Rientro dopo circa un anno ,passato con molta ansia........ e che mi è servito per meditare sulle motivazioni (personali) che mi hanno indotto a tale decisione. Avevo chiesto la cancellazione dal forum , cosa che mi era stata concessa . Ma non prevedevo di soffrire cosi tanto ,così con il sostegno di molti amici ,che spesso mi chiedevano di rientrare , oggi ho deciso . Pertanto chiedo scusa a chi avrò offeso e spero di contribuire con coerenza e professionalità , su quel che ci accomuna " La numismatica Classica". Cordialmente Gionnysicily.
    6 punti
  2. Ecco la prima monografia dei nostri quaderni per il 2016: Storia della moneta cinese dai Qin ai Song (378 a.C.-1279 d.C.) - I Quaderni di laMoneta 2016/1 di Simone Ricci (Autore) 88 pp. in b/n, 215.9 mm × 279.4 mm Indice dell’opera Introduzione Cronologia delle dinastie cinesi Il Ban Liang (378-118 a.C.) Il Wu Zhu (118 a.C. – 621 d.C.) Le monete di Wang Mang (7-40 d.C.) Storia e monete dei Tre Regni (220-280 d.C.) La dinastia Jin (266-420 d.C.) Le monete dei Sedici Regni (304-439 d.C.) Le dinastie del nord e del sud (386-589 d.C.) La dinastia Sui (581-618 d.C.) Il cash Kai Yuan Tong Bao (621-907 d.C.) Le altre monete dei Tang Le cinque dinastie e i dieci regni (907-979 d.C.) Le monete della dinastia Song settentrionale (960-1127 d.C.) La circolazione monetaria durante la dinastia Song meridionale (1127-1279 d.C.) Le monete delle dinastie tartare: Liao, Xia occidentali e Jin Bibliografia
    4 punti
  3. @@petronius arbiter Ciao. "Non mi è chiaro perché la "perizia" cui siamo abituati non possa essere definita una "perizia semplice". 1)- Nella perizia cui siamo abituati, il perito risponde a un quesito (questa moneta è autentica?) 2)- Lo fa, di norma, per iscritto (compila il cartellino) 3)- Non si assume formalmente responsabilità particolari ("a mio parere", la moneta è autentica, se non lo fosse, pazienza). Ci sarà pure una differenza con quello che tu, più sotto, chiami un semplce expertise, ma non riesco a coglierla." Se intendiamo per "perizia", ancorché "semplice", ciò che comunemente si intende, e cioè un elaborato contenente non solo una risposta "secca" ad uno o più quesiti ma almeno un minimo di articolato ragionamento che spiega "il perché" della risposta fornita, è evidente che la pura e semplice attestazione che la moneta "è autentica", non corrisponde a quelli che sono "i canoni" normali che caratterizzano una perizia, ancorché "semplice". In questo senso ero andato alla ricerca di un termine, come "expertise", che sta ad indicare nel mondo dell'arte la dichiarazione resa da un esperto in merito all'autenticità dell'opera, che mi sembrava ciò che più si avvicina alle nostre "perizie" numismatiche. Quanto alla non assunzione di responsabilità, il discorso va inteso nel senso che il certificatore, se coincidente con lo stesso venditore, risponderà evidentemente dell'errata valutazione attestante l'autenticità della moneta verso l'acquirente, che avrà diritto a vedersi rimborsato il prezzo pagato (comprese eventuali costi sostenuti per la "perizia") per la moneta acquistata e dichiarata autentica, ma scoperta poi essere falsa. Se invece il certificatore è un terzo (non venditore) a cui il proprietario della moneta si rivolge - pagando - per ottenere "l'expertise", laddove l'attestazione fosse errata il committente potrà farsi rimborsare dal distratto perito quanto pagato. La mancata assunzione di responsabilità riguarda pertanto ulteriori profili che non siano quelli direttamente connessi ai casi di responsabilità "diretta" sopra enunciati. "Il discorso non fa una piega, ma lo vedo di (quasi) impossibile applicazione pratica. E' come per i gradi di rarità di cui abbiamo appena discusso, siamo tutti d'accordo che spesso non rispecchiano il vero, o non sono comunque sufficienti a stabilire la reale rarità, o sono dati con troppa faciloneria, ma poiché da essi, R2, R3, ecc.,nella pratica, dipende in buona parte il valore di una moneta, sarebbe difficilissimo, se non impossibile, convincere commercianti (in primis) e collezionisti a farne a meno. Per le perizie è lo stesso discorso. Io potrei conoscere le monete americane meglio degli esperti di PCGS (non è vero :lol:), ma in caso di divergenze (moneta falsa per me, buona per loro, o moneta MB per me, SPL per loro) il collezionista, a chi darebbe retta? se anche fossi davvero così esperto, non avrei comunque alcuna chance. E anche se le divergenze non ci fossero (buona per entrambi, stesso grado di conservazione), tra una moneta periziata da me, e una da PCGS, il collezionista, quale sceglierebbe?" Beh, non c'è dubbio che ci siano soggetti professionalmente deputati alla certificazione delle monete come ad esempio l'Ente americano che citavi Tu, che potranno godere sul mercato di una certa reputazione. Ma, e qui mi costringi a fare qualche nome, tra un giudizio di autenticità su una moneta napoletana espresso da PCGS e un altro, contrastante, espresso sulla stessa moneta da francesco77, siamo sicuri che daresTi la preferenza al parere di PCGS? E tra il giudizio contrastante, sull'autenticità, espresso dallo stesso Ente americano e da acraf, su una moneta dei socii italici, siamo sicuri che preferiremo il giudizio di PCGS? Mi fermo per brevità a questi due esempi, ma potrei continuare citando altri Utenti di questo forum i cui pareri, nelle monetazioni di competenza, possono ben competere e, perché no, anche sovrastare, il parere di Enti di certificazione, di Case d'aste e di professionisti "tuttologi" che, proprio perché "tuttologi", talvolta commettono anche grosse sviste. Certo, come dici Tu può essere utopia che un singolo privato goda di maggior credito numismatico rispetto ad un Ente certificatore, ad una Casa d'aste, ecc...ma questo è un discorso che va bene, con tutto il rispetto, per il "parco buoi", perché chi invece conosce le capacità e le conoscenze di quei singoli, non avrà esitazioni a rivolgersi a loro, piuttosto che all'Ente, per ottenere un expertise, nei casi dubbi. (Fra l'altro, scusa, ma sono persino alcune ditte numismatiche che già si rivolgono a costoro per conoscerne il parere su certe monete...e questo la dice lunga...). Poi, è evidente che tra il parere di un "pinco pallino", sedicente numismatico, e quello di un Ente certificatore, prevarrà il secondo. L'autorevolezza, in numismatica come dappertutto, va conquistata "sul campo", non a chiacchiere. Saluti. :hi: Michele
    3 punti
  4. Nell'augurare a tutti una buona domenica, voglio mostrarvi questo bel 50 centesimi 1925 liscio. Moneta comunissima e facilmente reperibile in buona conservazione, ma non sempre con un lustro completo cosi. Microscopici segnettini di contatto (riscontrabili in foto), ma per favore non ditemi che è FDC :rofl:
    2 punti
  5. Non la vedo così, anche perchè di unioni Europa-Russia non se ne stava parlando proprio (se non nei piani putiniani di divide et impera per far fuori l'UE e sostituirla con la sfera d'influenza russa su di noi, che è il suo scopo a medio-lungo termine). Sia come sia è proprio arrivata ora di svegliarci.
    2 punti
  6. Ieri ho pubblicato anche questo: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=20795 E' un libro che nasce da un "senso di colpa": quello di non aver parlato di monete importanti (Ban Liang e Wu Zhu su tutte) nel mio libro precedente ("Appunti di numismatica cinese"). Quindi ho deciso di affrontare tutta la monetazione dai Regni Combattenti ai Song, con l'eccezione di vanghe e coltelli, già presenti nell'altro libro. Ora mi fermo, promesso :P
    2 punti
  7. Polinesia francese 2001 - 50 Franchi Due canoe outrigger con bilanciere nelle acque antistanti l'isola vulcanica di Moorea.
    2 punti
  8. 5 lire 1911 Cinquantenario Regno D'Italia Vittorio Emanuele III 1900-1943
    2 punti
  9. Io dico che legare il pane imburrato al gatto minerebbe lo stato psicofisico del felino con conseguenze sul lungo periodo.... si potrebbe provare, anche per comodità e benessere, ad imburrare direttamente la schiena del gatto! Anche tatuare la fetta di pane sul dorso del gatto ed imburrare successivamente potrebbe essere la soluzione. Buona domenica
    2 punti
  10. Seguiranno un po'di monete del vicereame ,la prima è questa: Mezzo Ducato: Filippo II di Spagna.(1554-1598) 1575(data rivolta verso il campo della moneta) Argento. Napoli; Germano Ravaschieri maestro di Zecca, Vincenzo Porzio, maestro di prova. D/Busto radiato e corazzato di Filippo II volto a destra; GR a sinistra; VP sotto al busto e data 1575 rivolta verso il campo della moneta R/Stemma coronato Riferimenti: CNI XX 1010 ; Pannuti-Riccio 19a; MIR 174/7. ;D'Andrea-Andreani-Perfetto 29 La particolarità di questa moneta è che presenta,come ho scritto nella descrizione,la data 1575 ,sotto il busto del regnante, rivolta verso il campo della moneta:nel MIR e nel P.R non è presente la moneta con questa particolarità ,forse sarà presente nel CNI La moneta appartiene a collezione privata --Salutoni -odjob
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, ultimamente sono molto impegnato e non riesco a costruire discussioni particolarmente articolate...Dedico il poco tempo libero alla stesura dell'articolo e del discorso da presentare al 45° Convegno di Parma in Aprile. Mi limiterò pertanto a fornire qualche spunto per chi fosse interessato ad approfondire un argomento poco discusso sul forum (ma in tutti i forum anche esteri, non solo questo!). Si tratterebbe delle monete rinvenute in alcuni ritrovamenti nei pressi di Kabul, in Afghanistan, coniate durante la dominazione achemenide. In particolare, il ripostiglio di Chaman-i Hazouri fornisce un esempio della circolazione monetaria dell'area afgana del IV secolo a.C.; in quanto vi sono state rinvenute monete di produzione locale, monete achemenidi e monete di Gandhara (area indiana di cui si è discusso qui: http://www.lamoneta.it/topic/142604-le-prime-monete-indiane/). Questo ripostiglio è stato rinvenuto nel 1933 durante dei lavori di costruzione. Alcune fonti riportano che il vaso rinvenuto contenesse più di 1000 monete (oltre a gioielli vari), ma soltanto 127 monete furono acquisite dal Museo Nazionale Afgano. Come se non bastasse, le stesse monete furono poi rubate tra il 2002-2004. Il ripostiglio potrebbe essere stato occultato intorno al 380 a.C., considerando la presenza di un'imitazione di una tetradramma ateniese del IV secolo a.C. e non essendovi presenti monete coniate successivamente questa data; le altre monete, invece, sono state coniate certamente in periodi antecedenti. Ho trovato particolarmente interessanti le monete di produzione locale, di cui non conoscevo l'esistenza. Allego un'immagine a colori:
    1 punto
  12. Salve a tutti, qualcuno mi potrebbe aiutare ad identificare queste medaglie in mio possesso? Non riesco a trovare granchè in merito. Hanno un interesse e/o un valore? La medaglia più piccola sotto il busto del papa ha il nome del incisore che però non riesco a decifrare bene, riesco a leggere gli ultimi caratteri che dovrebbero dire "...letti" e dovrebbe esserci un "T." all'inizio. Magari può essere d'aiuto. Grazie. Dario.
    1 punto
  13. la pesca di oggi, dieci britanniche per la somma complessiva di 5 euro; chi lo dice che per prendere belle cosine si deve spendere una fortuna? spero che i miei amici anglofili gradiranno.
    1 punto
  14. @@numa numa Perdonami, ma il tuo grassettato mi istiga a una digressione :blum: Da come ne parli tu pare che "volgare" sia equivalente a "italiano" mentre il latino sia qualcosa di differente. In realtà il volgare non è altro che una variante diastratica del latino, così come l'italiano ne è una evoluzione. Il volgare si chiama così proprio in quanto lingua parlata dal volgo, in quanto tale diversa dal latino standard e presente parallelamente al latino che conosciamo in letteratura. Il volgare è ricostruibile già in Plauto (III sec. a.C) e ben testimonlato al tempo di Augusto, altro che Odoacre... Pensa al "quisquis ama valia, peria qui nosci amare...": siamo nel I secolo, e già è scomparsa nel parlato la -T, come vedremo poi sette secoli dopo nell'Indovinello Veronese. L'emergere del volgare e la sua sostituzione alla lingua standard sarà un fenomeno che si concretizzerà poi nel corso di secoli in seguito ai due fenomeni fondamentali della dissoluzione dell'impero romano e della diffusione del cristianesimo. Scusate per l'off topic linguistico ma son argomenti cui tengo molto (insegno latino e la storia della lingua italiana è una delle mie passioni). A chi fosse interessato consiglio la "Storia della lingua italiana" di Bruno Migliorini, un classico che insegna davvero tanto sulle nostre radici.
    1 punto
  15. tirando le somme...quali benefici palpabili avete avuto nel far parte dell'Unione Europea?
    1 punto
  16. Purtroppo così come è oggi l'Europa di unito ha veramente poco: 1. ogni Stato fa praticamente come gli pare; 2. lingue, culture, tradizioni diverse; 3.paesi che stanno in UE ma mantengono la loro moneta... Ma che razza di Unione Europea è? Ho sempre sperato che l'Unione potesse diventare il primo passo per una Granze nazione come gli USA...ma siamo ancora alla preistoria. Ognuno fa la politica estera che crede (vedi le ex potenze Francia, Gran Bretagna ecc ecc); L'UE mi pare un ennesima mangiatoia per personaggi che intascano lauti stipendi ed indennità varie e poi...tutto il resto...la solita solfa. Manteniamo pure la moneta unica ma diamogli dignità di moneta di una grande nazione e non di gettone da spendere...e paradosso..non in tutti i paesi dell'UE (vedi quell'isoletta di gentleman del nord Europa).
    1 punto
  17. Si, e quello "URSS" con Putin sta tornando. Un motivo in più per darci da fare per acquisire la vera sovranità, quella europea.
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  18. Per la serie "a volte ritornano... purtroppo!", Ecco la nuova proposta Pegasi: http://agoraauctions.com/pegasi/listing/viewdetail/4198 Il rovescio è il medesimo di due vecchie conoscenze.... http://www.vauctions.com/ViewArchiveItem.asp?id=28556 e soprattutto questo tetrobolo che avevo vinto dai signori dell'ACR Auctions, ma poi mi sono rifiutato di pagare... dopo la proficua discussione avuta con vari membri del forum pubblicamente, i dubbi espressi in privato da @@centurioneamico (ancora grazie!) e quelli della massima esperta di scudi macedoni e numismatica di fama mondiale K. Liampi che avevo contattato a riguardo. Riporto il testo integrale: Dear Davide, I have seen some published collections with the Botteaton and Makedonon coins. As you rightly observed, there are some problems. So I shall describe some points which create problems. First, you have to see (always) the weight and to compare it with the analogous well known specimens. I don’t like the Macedonian shields (Botteaton and Makedonon= Gaebler pl. II, 14 and XII, 12-13): a) the number of the segments (but it is not strange if we have hier new dies), b) both strobiloi, which are very stylized. The combination head of Nymph / ship’s prora is not known. The head of the obverse is similar to the Makedonon issues (Gaebler pl. II, 16), but the reverse rembers the reverse of Gaebler pl. XII, 12-13. The curls on the cheek of the Nymph are unusual. Concerning all these small things, I don’t “feel” very comfortable with these pieces, but the best way to control the coins is to hold them in your hands and to touch them! Best wishes, Katerini Liampi Moneta proposta dal medesimo venditore con un rovescio di esemplari ritenuti molto probabilmente non genuini da esperti, al dritto abbiamo addirittura 12!!!! kreissegmente (segmenti di cerchio) quando per questa tipologia ne sono attestati normalmente 5/7 e in nessun caso su monete con scudo macedone si arriva mai a 12: MAI! BELLA PATACCONA! (parere personale s'intende...)
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  19. finalmente credo di aver ottenuto foto decenti per questa moneta che lo merita veramente
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  20. Ciao @@nando12, ti do il mio parere; secondo me è un spl pieno che però in mano può diventare tranquillamente spl+ o spl/fdc. Il rame è sempre difficile da fotografare e secondo me le foto non rendono giustizia alla moneta
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  21. Se fosse la mezza petachina e' una tipologia identificata piuttosto recentemente, la rarità sta lentamente diminuendo in quanto si stanno rivalutando diverse vecchie attribuzioni. Il problema grosso e' proprio la difficoltà nello trovare legende ben leggibili in quanto son proprio i due scudetti che aiutano ad assegnare con certezza la moneta
    1 punto
  22. @@pietromoney Per me FDC :blum:
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  23. Bella moneta @@nando12 Noto solo un piccolo problema al rovescio ad ore 13:00 Non so se è un colpetto al ciglio o una mancanza di metallo. Il dritto è molto bello, mentre il rovescio presenta dei rilievi meno alti forse dovuti al conio un pò "stanco" E' stata conservata male tanto che al rovescio la variazione di colore testimonia un principio di ossidazione che solo chiudendo la moneta in capsula potrai arrestare. Nell'insieme a me piace molto e personalmente la valuterei SPL/SPL+ o SPL/FDC
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  24. 10 Lire 1936 Impero Regno D'Italia Vittorio Emanuele III 1900-1943
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  25. Dunque vediamo se ho capito, è vero che Pisa conia ufficialmente le sue monete per gli accordi monetari del 1181, ma effettivamente il tipo pisano già dal 1155 veniva coniato a Pisa grazie a un privilegio di Federico I Però prima del 1155 a Pisa coniavano imitando le monete sul tipo lucchese, quindi potrebbe esserci in quel periodo pre 1155 un eventuale collegamento. La connessione tra le due V, se serviva per orientare il conio, mi sembra un segno di tipo tecnico più che identificativo, nel contempo credo che in queste emissioni pre 1155, forse anche con maestranze che lavorarono a Lucca, presumo ci sia stato un segno identificativo per distinguere gli enriciani lucchesi dai pisani, il problema è capire quale e avere riscontri su più monete, credo che fosse questo che volevi intendere....tema certo non semplice...
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  26. Vedrai meglio tu con la moneta in mano, ma in esergo io vedo NWN o forse HNWN. Se così fosse Hypaepa potrebbe starci, con NWN io trovo solo quello. Non sono convinto del PI che vedi potrebbe essere PH cioè PA, allora qualcosa coincide. Roberto
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  27. Unione Sovietica 1977 - 1 Rublo Vi è raffigurata l'Aurora, un incrociatore semicorazzato costruito nei cantieri navali di San Pietroburgo e varato l'11 maggio 1900. p.s. magari @@Beard1961 ha altre monete sovietiche con navi.
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  28. @@margheludo Se ho ben capito il tuo ragionamento, fai riferimento alle "presunte" imitazioni lucchesi da parte dei Pisani. Credo che oramai l'ipotesi sia superata. Infatti il denaro pisano con F sembra avere avuto inizio produzione nel 1155 subito dopo un rinnovato diritto di zecca a Pisa da parte di Federico. Cfr. Baldassarri 2010 "Zecca e monete del Comune di Pisa" p. 181. Se era questo che intendevi....... saluti
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  29. Per quanto riguarda l'etimologia carzia deriva da rame. (χαλκός) La popolazione di Cipro chiamava carzie i denari che venivano coniati all'epoca dei Lusignano perchè conteneva più rame che argento. Si dice che fosse Giovanni II a far coniare le monete utilizzando il rame delle cucine in caso di bisogno. A titolo di aggiunta personale oltre a quelle da te citate il Papadopoli e poi Traina individuano una carzia anonima con la scritta S.DE.CHIPRE e leone rampante dei Lusignano al R/ e S.DE.IERUSALEM con croce di Gerusalemme al D/ nel decreto del 1515 dove si parla di una battitura di 1000 ducati di carzie con 122 carati per marca "de la stampa simile a quela de le carzie vecie". Queste notizie le trovi in "Le monete anonime di Venezia" del Papadopoli.
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  30. Beh quando ad un convegno parteciperanno giovani modelle in bikini avvisatemi
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  31. ______________ 2005 Stati Uniti d'America Quarter dollar California - Rame/nickel
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  32. Regina Vittoria - Regno Unito 1863 1 Penny Ce ne vorrebbe una in fior di conio per meglio visualizzare il minuscolo veliero ai piedi della Britannia
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  33. Io ci vedo sia una fonte di speculazione sia una celata "nostalgia" per l'identità monetaria (ma molto di più speculazione eh...)
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  34. 1610-1630, a Mantova è un altro ventennio di altissima importanza storica. A differenza del ventennio precedente però stavolta si parla di un periodo che più buio non si può, che vede, dopo la morte del duca Vincenzo I nel febbraio del 1612, il rapido susseguirsi al potere dei suoi tre figli, Francesco IV (morto nel dicembre di quello stesso 1612), Ferdinando (morto nell'ottobre 1626) e Vincenzo II (morto nel dicembre 1627). Con la morte di Vincenzo II si estinse la linea principale della famiglia, e il ducato di Mantova venne trasmesso ai parenti francesi di Nevers. La successione, come è noto, fu tutt'altro che pacifica, e sfociò nella guerra di successione di Mantova e del Monferrato, con i relativi, tragici assedi. Preferisco però ricordare numismaticamente questo ventennio con due monete (una per la zecca di Mantova e l'altra per quella di Casale) rappresentative di un periodo che ha probabilmente visto le vette artistiche più alte per quel che riguarda le monete gonzaghesche, ossia il periodo del duca Ferdinando. Ultimo barlume di grandezza prima dell'inizio della tempesta. Zecca : Casale Monferrato Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : ducatone Metallo : argento Anno : 1617 Rarità : R Prov. : ex Astarte 22/2010 Zecca : Mantova Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : Tallero da 4 giustine (sui principali cataloghi classificato come ducatone) Metallo : argento Anno : 1615-1626 Rarità : R2 Prov. : ex Kuenker 266/2015
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  35. Portogallo 2 Euro 2015 Moneta commemorativa Impresso sulla moneta vediamo una caravella del XVI secolo in ricordo dell'arrivo dei marinai portoghesi sull'isola di "Timor" nel 1515 e un particolare di un'abitazione locale.
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  36. Ciao @@odjob, tornese estremamente interessante. Pongo all'attenzione, a conferma di quanto da Te detto, questo articolo a firma di Antonio Piccolo: https://www.academia.edu/19253577/I_denari_tornesi_molisani_di_Nicola_di_Monforte_e_Jacopo_Montagano Saluti Eliodoro
    1 punto
  37. ottimo affare! moneta di ottima conservazione abbinata al fatto che si tratta della variante (non censita nei cataloghi...per ora...) R spostata a sinistra.....di non facile reperibilita' come invece il 1876
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  38. ______________ 2005 Transnistria 10 Kopeki - Alluminio
    1 punto
  39. Non è questione di propaganda europeista o di parentele scomode... Tutti vedono solo le cose negative, delle positive ci si accorge poco. Mi ha colpito il discorso benzina fatto poco prima. Intanto non capisco perchè le tasse dovrebbero scendere al 25%. Poi non venive preso in considerazione che il petrolio si compra in dollari e qualche volta in euro. Se dovessimo uscire dall'Europa chi e a quanto ci venderebbe dollari per acquistare petrolio..? Secondo esempio sono i costi del mutuo. Quanto costerebbe in lire? Terzo. Sapete quanto costasse alle aziende italiane il cambio ballerino della lira? I grossi problemi li abbiamo in casa (debito pubblico e spesa pubblica in primis) e l'euro non ha fatto altro che evidenziarli. Arka
    1 punto
  40. Buonasera a tutti, volevo raccontarvi un'esperienza curiosa successa a me e alla mia ragazza poco tempo fa. Durante le vacanze di Pasqua abbiamo fatto un viaggio negli States: qualche giorno a New York con escursione alle cascate del Niagara (con viaggio in notturna in pullman, siamo turisti zaino in spalla). Dopo i primi giorni con il naso all'insì ad ammirare i grattacieli, ho cominciato a riabbassare gli occhi a terra e mi sono ritrovato in una situazione prima curiosa, poi via via più strana fino al surreale. Il punto è che continuavo a trovare monete per terra. In Italia mi capita di trovarne una di tanto in tanto, pur camminando moltissimo: diciamo a occhio e croce meno di una volta al mese. A New York invece... a un certo punto mi sono messo a contarle. Un giorno ho trovato ben QUATTORDICI monete per terra, tutte singolarmente (quindi non un mucchietto casuale, ma dodici differenti ritrovamenti), e anche gli altri giorni ne trovavo in quantità simili, diciamo tra le 5 e le 10. Principalmente ritrovavo monete da 1 e da 10 cent, ma mi sono capitati anche diversi 5 cent e qualche quarto di dollaro. Mentre ero alla stazione degli autobus di Buffalo di ritorno dalle cascate del Niagara ho fatto il record, trovando addirittura una moneta da 2 dollari (canadesi). Deve essere una cosa tanto frequente che se ne vedono numerose anche per strada ormai saldamente conficcate nell'asfalto. Complessivamente in 10 giorni di vacanza ho trovato e raccolto circa 60-70 monete. Mi son chiesto: ma in America, van di moda le tasche bucate???
    1 punto
  41. Possono anche piacere esteticamente, non è questo che volevo dire, ma solo che non abbiamo penato quarant'anni per mettere in piedi un'unione monetaria e poi ritrovarci monete circolanti valide solo all'interno degli stati. Nessuna di queste porcherie entrerà mai nella mia collezione... come se non ci fossero già troppe emissioni poi.
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  42. Chi può "periziare" una moneta? La possono "periziare" solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei Periti ed Esperti del Tribunale)? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Devo dire subito che su questo punto il mio interlocutore ed io abbiamo concordato, ancorchè egli avesse notevoli riserve a prestarsi (pur dietro giusto compenso) a “periziare” (a questo punto potremo anche scrivere: a "espertizzare"...anche se trovo il verbo abbastanza sgradevole...) le monete altrui che, invariabilmente, vedeva poi confluire sul mercato, specialmente quello online. Fattogli notare che l'Associazione di cui Egli era membro aveva pubblicato persino un “listino” sul proprio sito internet con le tariffe per le certificazioni, mi ha risposto che dissentiva da tale pratica per i motivi che già mi aveva esposto. Ma torniamo al nostro tema. Ancora, probabilmente, sarò costretto a dare una brutta notizia a qualcuno. L'expertise (o quello che impropriamente noi siamo soliti chiamare pomposamente “perizia numismatica”), può essere effettuata da chiunque sia competente ed autorevole. Suppongo che questa affermazione, apparentemente “destabilizzante” per noi abituati ai titoli, ai timbri, ai rivetti personalizzati ecc.,, non sorprenda invece gli assidui e più attenti frequentatori del Forum, che hanno appreso nel corso del tempo una lectio magistralis fondamentale, e cioè che molto spesso, i veri esperti di monete, quelli il cui parere richiediamo quando abbiamo dei seri dubbi, quelli di cui leggiamo con estrema attenzione gli interventi, sono spesso anche Utenti “poveri” di titoli, timbri e rivetti, ma, d'altro canto, estremamente “ricchi” di esperienza, di studio, di "praticaccia" e di conoscenze numismatiche specifiche. Non sto a fare i loro nomi perchè li conosciamo tutti e, se siamo intellettualmente onesti, ne riconosciamo l'indiscussa capacità critica e la superiore conoscenza della materia. Ora, il fatto che costoro possano anche non essere iscritti alla C.C.I.A.A., all'Albo dei Tribunali, non siano laureati, non siano iscritti ad alcuna Associazione o Circolo e non sappiano giocare a bridge, non ne scalfisce minimamente l'autorevolezza ed anzi, per certi versi, costoro possono persino “impensierire” con i loro puntuali (e talvolta impietosi e ficcanti) giudizi tecnici, proprio chi, invece, antepone innanzi a tutto titoli accademici, bollini e iscrizioni burocratiche, che talvolta possono persino non adeguatamente corrispondere ad un altrettanto solida conoscenza della materia (ciò anche a causa di una certa “rilassatezza” - stavo per scrivere “sciatteria” ma poi ho scritto rilassatezza, per non apparire offensivo verso qualcuno - con la quale, in qualche sede, si conseguono le iscrizioni agli Albi). Ebbene, tutta questa “tirata” per dire che non solo le expertises (da noi “ruspantemente” chiamate “perizie numismatiche”) le può effettuare chiunque sia competente nella monetazione che certifica, ma che l'autorevolezza di una “perizia” è direttamente proporzionale alla caratura numismatica del certificatore, che non è indicata, necessariamente, dalle “stellette” o dai “bollini” applicati su tessere o su moduli delle Camere di Commercio, ma che risiede nel patrimonio di esperienze, di studi e di conoscenze che un soggetto che può non aver mai posseduto una “pinza rivettatrice”, nondimeno vanta. Quanto sopra con buona pace di chi ritiene che per “periziare” una moneta si debba essere iscritti agli Albi o alle Associazioni professionali e che le “perizie” eseguite da soggetti non iscritti non avrebbero, a loro dire, alcun valore. Se mai e quando verrà istituito un Albo professionale del settore, allora la questione potrà essere diversamente considerata....ma fino a quel momento...questo è ciò che passa il Convento. (fine della terza e ultima parte) Saluti. :hi: Michele
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  43. Partiamo subito dal primo punto e, forse provocando la delusione di alcuni, diciamo subito che quelle attestazioni riportate sui cartellini, sulle slabs e persino sui “cartoncini fotografici”, non sono affatto perizie. Lo so...è un brutto colpo....ma è così. Ciò non significa che non esistano le “perizie numismatiche”, ma perchè si abbia “perizia numismatica” occorre ben più che la compilazione di un cartellino rivettato ad una bustina di pvc. La perizia è infatti una “relazione tecnica”, di norma scritta (ma potrebbe anche essere esposta oralmente al privato che l'ha commissionata o ad un giudice) che può avere ad oggetto una valutazione economica, una questione di natura tecnica, medico-legale, scientifica, ecc. Si conoscono tre tipi di perizia, che, per così dire, graduano progressivamente il livello di responsabilità che assume il perito che la rende: a. la perizia non asseverata (cioè “semplice”); b. la perizia asseverata; c. la perizia asseverata con giuramento. - Con la perizia “semplice”, il perito si limita a rispondere (di norma, come ho già detto, per iscritto) al quesito che gli viene posto, senza peraltro assumere formalmente responsabilità particolari in ordine ai fatti che egli dichiara di aver esaminato ed alle conclusioni cui è pervenuto; - Con la perizia asseverata, il perito, al termine del suo elaborato, redigerà un'autocertificazione nella quale confermerà i contenuti, assumendone, in caso contrario, responsabilità civile e penale. In questo caso, il perito assocerà alla sua relazione una dichiarazione (che sottoscriverà) e che sarà più o meno formulata nel seguente modo (riporto una formula reperita in un articolo pubblicato sul web): “Nella certezza di aver applicato al meglio le mie capacità professionali nella redazione della presente perizia, confermo, sotto la mia personale responsabilità, l'autenticità, la veridicità e la certezza dei contenuti della mia relazione”. - Nella perizia asseverata con giuramento, il perito, oltre a certificare il contenuto del proprio elaborato, presterà giuramento dinanzi ad un Cancelliere o ad un Notaio, pronunciando una formula “sacramentale” che non tollera deroghe: (“giuro di aver bene e fedelmente adempiuto alle funzioni affidatemi al solo scopo di far conoscere la verita”), conferendo alla perizia un ulteriore, seppur solo formale, elemento di autorevolezza. Come si può vedere, quella che in numismatica noi chiamiamo abitualmente (e semplicisticamente) “perizia”, non rientra in nessuno dei tre casi (di perizia) sopra indicati. Ma allora, quella che noi chiamiamo “perizia”...in realtà....cos'è? Ebbene, le attestazioni rilasciate dal venditore della moneta (ma anche, perchè no, da un terzo non venditore), nelle consuete forme e con gli usuali supporti a noi ben noti, altro non sono che “dichiarazioni di scienza” o, forse più precisamente, “manifestazioni di conoscenza” rispetto alla moneta di cui si dichiara innanzitutto l'originalità e poi, quasi sempre, anche la conservazione. Purtroppo non disponiamo di un termine “secco”, in italiano, (ciò forse spiega perché impieghiamo il termine "perizia"...) che rappresenti esattamente il concetto di “manifestazione di conoscenza” applicata alla valutazione dell'autenticità e della conservazione di una moneta, e allora, se permettete, questo termine lo prendiamo in prestito dal francese. Il sostantivo che più si avvicina al nostro concetto è un termine che riecheggia frequentemente nelle gallerie d'arte, ma che è quasi sconosciuto negli ambienti numismatici italiani; questo termine è....”expertise” La Treccani lo traduce come: “autenticazione di un'opera d'arte fatta da un esperto”. Mutatis mutandis, la dichiarazione riportata sul cartellino, sulla slab (mediante bollino) o sul cartoncino fotografico, è essenzialmente un' expertise, cioè, in primis, l'autenticazione della moneta e, in secundis (quando c'è) l'apprezzamento soggettivo di chi compie l'attestazione, dello stato idi conservazione n cui egli ritiene trovarsi la moneta. Le altre indicazioni usualmente riportate sui cartellini rientrano nella descrizione “oggettiva” della moneta (provenienza, peso, diametro, autorità emittente, zecca ecc) e completano il parere espresso. Venendo a trattare la seconda questione, è' evidente a questo punto (almeno...mi auguro che lo sia...) che le attestazioni di autenticità e conservazione a cui il mercato ci ha abituato, rese nelle predette solite forme, non mutano di un millimetro la “portata” delle stesse e la loro validità (o non validità), se il “certificatore” premette la locuzione “a mio parere”, piuttosto che “la ritengo ecc.” anziché limitarsi ad attestare, semplicemente e “rusticamente” che: “la moneta è autentica”. Invero, secondo il mio esuberante interlocutore parmense (o parmigiano...non so ancora come si dica) ben più grave sarebbe l'assunzione di responsabilità del certificatore che scrivesse sul cartellino “a mio parere”, mentre meno rilevante sarebbe la sua responsabilità se si limitasse a scrivere sul cartellino solamente che la moneta “è autentica”. Garantisco di essermi sforzato per comprendere quale potesse essere la saliente differenza passante fra le due modalità lessicali di attestazione, ma non sono venuto a capo di nulla, complice anche il fatto che quando ho chiesto al mio interlocutore di darmi almeno un “assist” per arrivare a comprenderne in base a quale ragionamento (preferibilmente giuridico) Egli sostenesse esservi differenza, la Sua risposta è stata che le cose stavano come diceva Lui....e per me, che sono un “illuminista”, queste risposte fideistiche non sono (ancora) sufficienti a persuadermi. :pardon: E veniamo ora al terzo ed ultimo punto. (fine seconda parte)
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  44. Colpo a ore 6 del R/, ma... Non mi stupirei se chiusa in SPL.
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  45. Buongiorno a tutti, l'esemplare postato, considerando la tipologia, si può definire eccezionale, non mi resta che congratularmi con il proprietario...
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  46. Perchè si scegliesse un sistema od un altro a seconda del periodo o del paese non saprei... Conoscevo i due sistemi come allineamento "moneta" (quello che chiami sistema francese) od allinemento "medaglia" (l'altro) penso proprio per i motivi detti da Incuso: la moneta la si gira rovesciandola nel senso che la si gira in senso verticale mentre la medaglia la si gira attorno all'appiccagnolo e quindi nel verso orizzontale.
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  47. [quote name='petronius arbiter' date='19 ottobre 2005, 13:33']Mi spiace contraddirvi ragazzi    ma sia la moneta metallica che la cartamoneta emesse da Vichy circolavano normalmente anche nel nord della Francia occupata. [right][snapback]60096[/snapback][/right] [/quote] Urka! In effetti le monete per dimensioni, peso e materiale erano del tutto identiche, cambiavano solo le figurazioni. petronius, mi mandi un link sull'argomento se ce l'hai? grazie per Reboldi: Credo che la questione sia un po' più complicata dato che sul territorio della Francia di Vichy non stazionavano (per buona parte della guerra) truppe di occupazione tedesche, a differenza di quello che successe in Norvegia con il governo Quisling o in Italia con la RSI. In effetti si trattò più che altro di uno stato fascista satellite, il cui governo aveva però un certo margine di manovra (ovviamente solo quello che i nazisti acconsentirono a concedere). In ogni caso, l'argomento della Repubblica di Vichy è uno di quelli che in Francia toccano un nervo scoperto (non so se ti ricordi qualche tempo il caso del prefetto Maurice Papon)
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