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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/18/16 in Risposte

  1. PREMESSA: per chi non lo sapesse Google Trends è uno strumento con cui Google ci fa conoscere la frequenza con cui un termine viene cercato tramite il motore di ricerca Google. Gestendo un blog di numismatica, mi è venuta la curiosità di capire se l'interesse per questo argomento sul web fosse in ascesa o in discesa. Così oggi ho inserito su Google Trends la parola "numismatica", limitando i risultati alla sola Italia. Ebbene, il risultato mi pare sconfortante: dopo un picco nel dicembre 2004 - gennaio 2005, il numero delle ricerche è sceso moltissimo e attualmente si aggira sul 20% rispetto ad allora. Come valutate questi dati? Il picco del 2004-2005 era dovuto solo all'interesse per la vecchia lira, poi svanito? O forse la numismatica sta diventando sempre più di nicchia? Comunque per curiosità posto la classifica delle regioni e delle città attualmente più interessate alla numismatica: vincono la Liguria e Savona :)
    4 punti
  2. 2006 Russia 10 kopecks Sul d/ della moneta San Giorgio a cavallo che uccide il drago sotto la zampa anteriore del cavallo i caratteri cirillici che indicano la zecca. In questa moneta, la zecca è quella di San Pietroburgo
    4 punti
  3. 2006 Isle of Man 1 crown argento 925/°° 80° compleanno di Elisabetta II
    4 punti
  4. Presso la biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria ho consultato il libretto di Fabrizio Biblia intitolato Discorso sopra l'aggiustamento della moneta e cambii del regno di Napoli. Nell'opuscolo, pubblicato nel 1621, l'autore propone - tra le altre cose - un "artificio" per risolvere l'annoso problema della tosatura. Qui di seguito alcune pagine: Sul sito della Treccani è possibile reperire una breve biografia (redatta da Giuseppe Galasso) del maestro di zecca: http://www.treccani.it/enciclopedia/fabrizio-biblia_(Dizionario-Biografico)/
    4 punti
  5. Vitt. Emanuele III° - Regno d'Italia 1911 - 50 Lire 50° Anniversario dell'Unità d'Italia
    3 punti
  6. @@quadriga A volte non servono mica macchine fotografiche da 5.000€, stativi e set fotografici per ottenere foto decenti... Queste sono state scattate da me con un semplice cellulare appoggiato e luce proveniente da una lampada...il risultato non mi sembra poi così male.
    3 punti
  7. Rimaniamo su Filippo III con una moneta che ha un fascino anche storico e letterario, entriamo nei Promessi Sposi con una moneta citata dal Manzoni a proposito del debito di Tonio nei confronti di don Abbondio e dove si parla di una moneta col Sant'Ambrogio a cavallo. E' opinione corrente che la moneta di cui parla il Manzoni sia questo denaro da 10 soldi, moneta difficilmente in buona conservazione, spesso tosata. Al dritto il busto di Filippo III e al rovescio un Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo mentre cerca di colpire con lo staffile dei guerrieri atterrati. Moneta a cui sono molto affezionato e che ritengo più rara di quanto dichiarato dai testi , per il tipo è sicuramente in buona conservazione, in particolare è difficile vedere il valore cioè il 10 che al rovescio è in esergo e in questa si legge bene e altrettanto per la data del 1614 che è pure leggibile, la scena poi è ben definita e coniata. Zecca : Milano Emittente : Filippo III ( 1598 - 1621 ) Nominale : denaro da soldi 10 Materiale : Argento Anno : 1614 Rarità : R2 per Crippa Prov. : Collezione privata
    3 punti
  8. 1610-1630, a Mantova è un altro ventennio di altissima importanza storica. A differenza del ventennio precedente però stavolta si parla di un periodo che più buio non si può, che vede, dopo la morte del duca Vincenzo I nel febbraio del 1612, il rapido susseguirsi al potere dei suoi tre figli, Francesco IV (morto nel dicembre di quello stesso 1612), Ferdinando (morto nell'ottobre 1626) e Vincenzo II (morto nel dicembre 1627). Con la morte di Vincenzo II si estinse la linea principale della famiglia, e il ducato di Mantova venne trasmesso ai parenti francesi di Nevers. La successione, come è noto, fu tutt'altro che pacifica, e sfociò nella guerra di successione di Mantova e del Monferrato, con i relativi, tragici assedi. Preferisco però ricordare numismaticamente questo ventennio con due monete (una per la zecca di Mantova e l'altra per quella di Casale) rappresentative di un periodo che ha probabilmente visto le vette artistiche più alte per quel che riguarda le monete gonzaghesche, ossia il periodo del duca Ferdinando. Ultimo barlume di grandezza prima dell'inizio della tempesta. Zecca : Casale Monferrato Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : ducatone Metallo : argento Anno : 1617 Rarità : R Prov. : ex Astarte 22/2010 Zecca : Mantova Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : Tallero da 4 giustine (sui principali cataloghi classificato come ducatone) Metallo : argento Anno : 1615-1626 Rarità : R2 Prov. : ex Kuenker 266/2015
    3 punti
  9. Buona sera a tutti. A nome degli organizzatori, Cavicchi, Cavaliere, Nasi e Palma, comunichiamo, come già presente nel dépliant distribuito fin da l'ultima edizione di Veronaphil, l'effettuazione del prossimo convegno numismatico che si terrà a Piacenza il giorno 30/04 dalle 10.00 alle 18.00 nella splendida cornice di Palazzo Farnese, corredato da 3 interventi tenuti da Ganganelli, Pigozzo e Catalli, come da locandina allegata. Annuncio appena pubblicato anche sull'edizione on-line de "Il giornale della Numismatica". Per ogni domanda o chiarimento, a disposizione. Stefano Palma
    2 punti
  10. Zecca: Casale Autorità emittente: Ferdinando Gonzaga Nominale: Mezzo Bianco Metallo: Mistura Anno: 1615-1626 Rarità: R Note: Al D/ Monte Olimpo (figura comparsa per la prima volta per Casale con il predecessore, Vincenzo I Gonzaga. Al R/ Croce di Gerusalemme, comparsa per Casale nel 1612 con Francesco IV Gonzaga. ​Ne approfitto per chiedere se qualcuno sa fornirmi qualche delucidazione sulla figura del Monte Olimpo per i Gonzaga e sulla croce di Gerusalemme, che già avevo notato per Napoli nel post di @@aleale nell'altra discussione. Grazie :) Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online
    2 punti
  11. @@nikita_, grazie per l'invito. Mostrerò la moneta della banca russa nel 2000. Rappresenta uno dei convogli artici della seconda guerra mondiale.
    2 punti
  12. E invece ti prendo sul serio e riferisco la tua catalogazione H5.post 1181.come già detto da mario credo si tratti di segni non identificativi ma di carattere tecnico,ho probabilmente travisato il fatto che Federico I nel 1175 abbia ammonito alcune città toscane e in primis Pisa ben dopo il 1155 data della concessione a battere moneta, peraltro rilasciata proprio per cercare di interrompere la produzione delle imitazioni pisane,questa sentenza lascia ?forse intendere che queste città coniassero ancora in quell'anno denari enriciano indistinguibili da quelli lucchesi,sempre Baldassarri zecca e monete del comune di Pisa 2010 saluti.ps non sarò vecchio ma tanto per non sbagliare non prendete sul serio neanche me?grazie della compagnia @@adolfos e @@dabbene.
    2 punti
  13. Zecca Venezia Autorità emittente Doge Antonio Prioli 1618-1623 Nominale bezzo da 6 bagattini Metallo bassa Mistura Anno non determinabile Rarità C Note Insieme al soldo da 12 bagattini è la nuova tipologia di monete emesse per venire incontro alla popolazione di Venezia.
    2 punti
  14. 2 punti
  15. io ne voglio aggiungere ancora una... Zecca Chambery Autorità emittente Carlo Emanuele I Nominale 6 Soldi Metallo Mistura Anno 1629 Rarità R Note: moneta battuta "a freddo", cioè senza fondere le monete precedenti, in seguito ad un'ordinanza speciale, questo porta a vedere quasi sempre l'impronta della moneta precedente, il due fiorini, come in questo caso che da un lato, in alto, si intravede la data 1629 e sull'altro lato la data della moneta precedente, in basso, 1626. moneta di conio molto poco curato, quasi una moneta "di necessità"...
    2 punti
  16. Questa rappresentazione di San Giorgio e il Drago è la prima volta che la vedo. Sarebbe un ottimo tema per una futura discussione. Avevo visto delle bellissime rappresentazioni nella sezione medioevali nel concorso natalizio. Ciao
    2 punti
  17. @@odjob ... esatto, ci sono entranbi.
    2 punti
  18. Rimanendo ancora su Filippo III a Milano non abbiamo ducatoni dopo il 1610, c'è però il mezzo ducatone del 1611, moneta molto rara con lo spallaccio leonino, da tener presente che la data non voleva dire che venivano emessi solo in quell'anno ma anche nei successivi finche non si decideva di cambiarla. Zecca : Milano Emittente : Filippo III ( 1598 - 16219 Nominale : mezzo ducatone Metallo : argento Data : 1611 Rarità : R3 per MIR Milano Prov. NAC 76
    2 punti
  19. Buon giorno a tutti, il ventennio 1610 - 1630, è anche quello di Filippo IV°, non soltanto di Filippo III°. Vi posto, pertanto, un carlino di Filippo IV°, maestro di zecca Fabrizio Biblia ( Sigle FB C); Zecca di Napoli, anno 1624. La particolarità è che era prevista una misura molto efficace per evitarne la tosatura, vera e propria piaga del periodo del vicereale spagnolo a Napoli...Il bordo è fatto da cerchi concentrici; man mano che la moneta veniva tosata, se ne riduceva proporzionalmente il valore ( foto presa da Artemide Aste) Grado di rarità R2 Saluti Eliodoro
    2 punti
  20. ______________ 2006 Stati Uniti d'America Quarter dollar South Dakota - Rame/nickel Il monumento nazionale del Monte Rushmore è un complesso scultoreo che si trova nel Dakota del Sud. Da sinistra: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln.
    2 punti
  21. Caro Renato, numismaticamente parlando questa moneta si presta a considerazioni di vario genere, ed intendo proprio questo esemplare! L'avevo già addocchiato sul catalogo online di vendita (bel listino), ed ora al di là di superficiali giudizi estetici vorrei provare a fare qualche commento. 1. La riconoscibilità della moneta deriva da alcune imperfezioni che, a mio avviso, non fanno considerare la moneta né FDC né qFDC, Si tratta di un esemplare molto bello ma che, già come commento sul sito internet, presenta l'indicazione ad un difetto sul bordo (e sarei propenso a considerare quello sul R/ ad ore 5); tuttavia anche il fascio mostra alcuni segni ed il collo del re; il giudizio del perito (nominato esplicitamente) mi è sembrato un po' eccessivo. 2. In generale il 100 Lire 1923 sembra presentare 2 tipi di sabbiatura: nel primo appare più sottile, con frequenti "mancanze" ed "opaca"; nel secondo corposa, coprente ed "aranciata". Il 2°T può essere trovato in FDC, il 1°T pressoché mai. Qualche perito ti potrà sussurrare a denti stretti che forse il 2°T è una risabbiatura, ma non è certo. Infatti a mia conoscenza tutte le Prove presentano una sabbiatura sovrapponibile al 2°T e, dato che cronologicamente dovrebbero precedere l'emissione ufficiale, è anche possibile che i due tipi di sabbiatura corrispondano ad una diversa attenzione o modalità con cui l'operazione è stata compiuta, inizialmente in modo più accurato. Anche il fatto che i fondi e il peso siano perfetti negli esemplari FDC 2°T, e il fascio presenti pochissimi segnettini, sembrerebbe deporre per una iniziale particolare attenzione nel procedimento di sabbiatura. Ma non posso essere sicuro di quanto qui ipotizzo. 3. La sabbiatura del 100 Lire "Vetta d'Italia" è ancora diversa, compatta ma scura. E' verosimile che il procedimento utilizzato per sabbiare sia diverso. Non conosco nei particolari come in Zecca si ottenessero questi effetti coprenti, ma suppongo una acidatura superficiale; dunque non si tratterebbe di sabbiatura vera e propria (ottenuta meccanicamente tramite polvere abrasiva impattante sul metallo) o per lo meno non sempre (?). Qui chiederei aiuto agli utenti del forum che ne sappiano di più di procedimenti metallurgici (ed in particolare a @@centurioneamico). 4. Il discorso sabbiatura si fa problematico dal momento che @@elledi nega tale tipo di trattamento nella Zecca di Roma per alcune tipologie monetarie coeve (dal 1910 al 1927); a mio avviso si tratta di un preconcetto legato alla mancata reperibilità di documentazione. Certamente prove e progetti potevano essere stati approntati anche in questa maniera, vi sono parecchi indizi al riguardo, ma l'approfondimento esula dallo specifico di questa discussione. 5. Non mi è chiaro a quale tipo di sabbiatura corrisponda l'esemplare di @@renato: sul sito internet l'avrei attribuito al 1°T, ma la foto postata mi lascia più perplesso; d'altra parte ancora una volta l'esame di foto diverse fa emergere con evidenza come sia pieno di trabocchetti esprimersi senza aver avuto la possibilità di controllare direttamente la moneta. A proposito, in quale data è stata periziata? ;)
    2 punti
  22. ed il secondo, sempre un fiorino... Zecca Vercelli Autorità emittente Carlo Emanuele I Nominale Fiorino III tipo Metallo Mistura Anno 1629 Rarità R Note particolare e tipica del periodo la figura a mezzo busto del duca corazzato con il colletto alla spagnola, con la mano sulla spada per indicare che il duca era pronto al combattimento.
    2 punti
  23. Salve, Vi presento una medaglia che non trovo nelle risorse della numismatica-italiana.lamoneta.it Se qualcuno mi può fornire ulteriori informazioni, gli sarò grato. Peso: 12,90 gr Diametro: circa 32 mm. Adam.
    1 punto
  24. DE GREGE EPICURI Non so perchè, mi è venuto questo titolo felliniano. La moneta in effetti è piena di fascino: una sola grande vela che porta la nave verso destra, e le bandierine vanno dalla parte giusta (mica come nella prima emissione delle 500 lire!) A poppa c'è un omino, penso il timoniere, che regge il timone che sembra un remo. La nave è chiaramente "oneraria", cioè da trasporto, non certo militare: e in effetti fra l'Egitto e Roma era tutto un via-vai di merci: grano e altri cereali, marmi preziosi delle cave verso il Mar Rosso, tessuti, spezie di origine orientale, e molto altro. La moneta è dell'anno 13° di regno (67 d.C., mi pare), e alcuni la ritengono collegata al viaggio di Nerone in Grecia. La data è sul diritto. La legenda al D è: NEPW KLAY KAIS SAEB GEP AY, mentre al rov. leggo: SEBASTOV Pesa 12,3 g. e misura 23 mm. Non conosco la classificazione RPC.
    1 punto
  25. Buona sera a tutti. Rientro dopo circa un anno ,passato con molta ansia........ e che mi è servito per meditare sulle motivazioni (personali) che mi hanno indotto a tale decisione. Avevo chiesto la cancellazione dal forum , cosa che mi era stata concessa . Ma non prevedevo di soffrire cosi tanto ,così con il sostegno di molti amici ,che spesso mi chiedevano di rientrare , oggi ho deciso . Pertanto chiedo scusa a chi avrò offeso e spero di contribuire con coerenza e professionalità , su quel che ci accomuna " La numismatica Classica". Cordialmente Gionnysicily.
    1 punto
  26. Buona domenica a tutti amici! :) volevo mostrarvi un mio acquisto recente, Sesterzio coniato da commodo in consacrazione per il padre, l'imperatore filosofo Marco Aurelio. Moneta abbastanza usurata ma ancora godibile, il che va benissimo per le mie finanze che sono disastrate, anche per colpa della mia droga che si chiama collezionare monete. La moneta ha un peso di 22.7g. Io la ho classificata come ric 657 aquila su altare con testa rivolta a sinistra. La legenda al dritto è: divus m.antoninus pius, mentre al retro la legenda recita: consecratio e sc. Ogni commento e parere è ben accetto anche per la catalogazione se è sbagliata, grazie a tutti :)
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  27. Permettetemi un piccolo suggerimento, dettato da anni di esperienze con la mentalità felina. :hi: Qualunque tipologia di motore a gatto imburrato vogliate testare, fatevi preventivamente firmare una liberatoria dal gatto che si "presta" all'esperimento. Non si sa mai... :pleasantry: Fate come fece un frate di Ragusa in Dalmazia, che già aveva in mente un motore perpetuo del genere. XV secolo, o giù di lì. Come sia andato l'esperimento, non è dato sapere. Però si è conservata la liberatoria. "Firmata" dal gatto, ovviamente. Con l'impronta della zampa, così come noi umani si lasciava l'impronta del dito o della mano: :rofl: :rofl: (Chiaramente nessun esperimento venne tentato, ma il documento è vero! Datato 11 marzo 1445, con le impronte di un micio che passeggiò dispettoso sul lavoro dell'amanuense: http://libriaperti2014.tumblr.com/post/81570360393/zampe-di-gatto-su-un-manoscritto-del-xv-sec-a) :good:
    1 punto
  28. Ma abbiamo dalla nostra parte le lobbies dei panettieri e dei produttori di sostanze alimentari grasse! Ma perchè se avevi tutto pronto per la fase sperimentale ti sei fermato? spero che tu non abbia già disimburrato i gatti di tua cognata (e che tua cognata non abbia ancora chiamato la neuro). Come proposto da @@margheludo potremmo dedicarci allo studio del moto perpetuo o magari alla ricerca della pietra filosofale, che sarebbe ancora meglio, ma volevo tornare ancora una volta sul motore a gatto imburrato in quanto un eminente scienziato di nome claudio_vda mi ha fatto notare quanto segue: "1) In che modo hai misurato la potenza? Suppongo che in prima approssimazione essa dipenda dalle dimensioni della fetta di pane e dalla forza del gatto, che devono essere opportunamente equilibrate; ad esempio un gatto avrà sicuramente la megio rispetto ad una mollica imburrata, atterrando sulle zampe e rendendo vano il motore, mentre avrà la peggio rispetto ad una fetta di 10 metri quadri, che vincerà la forza del gatto. Su tali basi, occorre calibrare la forza del gatto alla superficie imburrata in modo che si equilibrino. Suppongo quindi che un gatto grosso legato ad una fetta grossa sviluppi maggiori potenza di un cucciolo legato ad una tartina, giusto? 2) Il gatto di Schrödinger è una combinazione lineare di gatto vivo e gatto morto, ma il gatto morto non è in grado di opporsi alla fetta di pane, pertanto dai mei conti risulta che applicando Schrödinger al motore otterremmo una diminuzione del rendimento: se il gatto vivo al 100% è equilibrato da una fetta di superficie S, un gatto vivo al 35% sarà equilibrato da una fetta di superficie 0,35 S, con una potenza complessiva del sistema inferiore. Tale applicazione può essere utile per lavori di estrema precisione nei quali serva un motore di potenza ridotta. Per ottenere un aumento di potenza sarebbe necessario un marchingegno capace di aumentare lo status vitale del gatto, ad esempio un gatto vivo al 150%; potremmo sviluppare quindi l'idea di un classico gatto imburrato collegato per effetto tunnel ad un secondo gatto, ma è solo uno spunto ed il sistema potrebbe rivelarsi non vantaggioso."
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  29. E' una medaglia che non conosco, ma appartiene allo stesso Collegio di questa che è del 1770 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME49H/20
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  30. @@lucarosina, si tratta di 1 qindar 1935 coniato a Roma per conto dell'Albania. Moneta rara, ma non tutti la conoscono; con un pò di fortuna si può trovare in ciotola a 50 cent, oppure prenderla per circa 10 euro, dipende dal venditore (ne ho viste alcune prezzate così). La tua è messa benino, circolata ma col piumaggio dell'aquila ancora folto (è la prima cosa che svanisce con la circolazione), un pò di sofferenza ai bordi, ma gradevole. saluti
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  31. La discussione era virtualmente conclusa un anno mezzo fa, il riportarla in auge non ha aggiunto nulla, se non polemiche, al tema trattato: nell'ultima pagina, da post #26 in poi, si è forse parlato delle monete dell'Isis? si è aggiunto qualcosa alla loro conoscenza? Ritengo anch'io sia giunto il momento di chiuderla. petronius
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  32. un po' di tutto. Con il passare del tempo, i frequentatori assidui sanno dove trovare le risorse senza doverle cercare (col rischio di perdersi le novità). L'interesse credo fosse soprattutto per reperire informazioni sugli euro. L'interesse è sicuramente diminuito
    1 punto
  33. Se non è FDC questo, lascio perdere tutto e mi metto a collezionare francobolli...
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  34. ___________________ 2006 La prima serie ufficiale per la circolazione di questa nazione non è datata, si sa solo che è stata prodotta nel 2006. Azerbaijan 5 Qapik - Rame La Torre della Vergine si trova nella città vecchia di Baku in Azerbaijian. Costruita nel XII° secolo nel 2000 è stata dichiarata dall'UNESCO come Patrimonio dell'umanità. L'origine del nome proviene da una leggenda su una vergine che si lanciò dalla cima della torre finendo nei flutti sottostanti. Un'altra spiegazione è data dal fatto che la torre non venne mai conquistata con la forza.
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  35. @@numa numa Perdonami, ma il tuo grassettato mi istiga a una digressione :blum: Da come ne parli tu pare che "volgare" sia equivalente a "italiano" mentre il latino sia qualcosa di differente. In realtà il volgare non è altro che una variante diastratica del latino, così come l'italiano ne è una evoluzione. Il volgare si chiama così proprio in quanto lingua parlata dal volgo, in quanto tale diversa dal latino standard e presente parallelamente al latino che conosciamo in letteratura. Il volgare è ricostruibile già in Plauto (III sec. a.C) e ben testimonlato al tempo di Augusto, altro che Odoacre... Pensa al "quisquis ama valia, peria qui nosci amare...": siamo nel I secolo, e già è scomparsa nel parlato la -T, come vedremo poi sette secoli dopo nell'Indovinello Veronese. L'emergere del volgare e la sua sostituzione alla lingua standard sarà un fenomeno che si concretizzerà poi nel corso di secoli in seguito ai due fenomeni fondamentali della dissoluzione dell'impero romano e della diffusione del cristianesimo. Scusate per l'off topic linguistico ma son argomenti cui tengo molto (insegno latino e la storia della lingua italiana è una delle mie passioni). A chi fosse interessato consiglio la "Storia della lingua italiana" di Bruno Migliorini, un classico che insegna davvero tanto sulle nostre radici.
    1 punto
  36. ...comunque sento molto la mancanza di Tevere e Bazzoni !! ...ora si va briglia sciolta.
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  37. Medaglia devozionale tonda, bronzo/ottone, della prima metà del XVIII sec.- D/ L'Immacolata Concezione su crescente lunare.- R/ Ostensorio con l'eucarestia (SS. Sacramento), tipologia comune. Ciao Borgho.
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  38. Così dovrebbe essere più facile identificarla.........
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  39. Rpc 5296 con la prora a dx, c' è anche la 5306 con il 14 anno, se commemorava il viaggio in Grecia perchè farla per due anni?
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  40. "Il nocciolo della questione, come già detto altre volte, è che chi perizia deve essere diverso da chi vende. Chi perizia (o expertiza) dovrebbe fare solo quello, altrimenti è in evidente conflitto di interessi." Certamente. La "terzietà" del certificatore è fondamentale, specialmente se la certificazione comprende anche il giudizio sullo stato di conservazione. Comunque, la discussione voleva richiamare l'attenzione sulla effettiva natura di quelle che, nell'ambiente, chiamiamo "perizie" e far riflettere sul fatto che le sigillature nelle bustine in pvc e rivetti sembra essere una nostra esclusiva peculiarità mondiale, del tutto ignota fuori dai confini italici. Era anche su questo aspetto, probabilmente non solo numismatico ma anche "sociologico", che volevo suscitare qualche commento, poiché sono consapevole che nell'ambiente quelle sigillature si continueranno a chiamare "perizie", anche se "perizie" non sono. Nell'epoca della globalizzazione, scoprire che le "bustine sigillate" sono una nostra esclusiva prerogativa, una sorta di prodotto con marchio "d.o.p.", come il "grana padano" o il "prosciutto San Daniele", mi fa abbastanza sorridere e non mi sembra che si sia mai indagato a fondo sulle origini e sulle motivazioni del fenomeno (che evidentemente non trova alcuna corrispondenza all'estero - fatta eccezione per le slabs americane - ma lì non usano comunque bustine e rivetti e la moneta chiusa nell'ingombrante slab potrebbe avere motivazioni anche diverse da quelle che spingono i nostri "periti" a sigillare le monete nelle bustine in pvc.). Su questo aspetto, bisognerà sentire più che il parere di numismatici forse quello di psicologi (o magari di psichiatri)? :crazy: Mah. Saluti. :hi: Michele
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  41. Non è questione di aquila o altro, è la natura stessa di simili monete. Come se non bastasse la varietà già in circolazione si pretende di complicare ancor più la situazione introducendo monete che capitano molto raramente e che la maggioranza assoluta della popolazione non ha mai visto, quindi farebbe chiaramente fatica a riconoscere come vere. Non c'è bisogno di simili trovate nè per la circolazione nè a livello simbolico: se vogliamo far circolare monete d'argento si potrebbe farlo benisimo emettendole con tutte le caratteristiche che devono avere le monete dell'area Euro (una faccia comune e una diversa) e con validità in tutta l'area.
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  42. Rompo il ghiaccio con una parpagliola di Casale per Francesco IV Gonzaga. Zecca: Casale Autorità emittente: Francesco IV Gonzaga Nominale: Parpagliola Metallo: Mistura Anno: 1612 Rarità: R Note: Figlio di Vincenzo I Gonzaga e di Eleonora de' Medici, Francesco sposò Margherita di Savoia e regnò solo per pochi mesi nel 1612, prima della sua morte. D/, aquila coronata. R/, San Francesco riceve le stigmate dalla colomba dello Spirito Santo. Tale iconografia fu utilizzata, sotto i vari regnanti, dal 1588 al 1621. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online
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  43. Buona serata Complimenti. Confermo che questa moneta è considerata R5 (anche nel volume "I dogi e le loro monete" di Eupremio Montenegro). Perché R5? Perchè erano monete fatte in pochissimi esemplari, commissionati da privati facoltosi, che portavano l'oro nella zecca e si facevano battere degli esemplari, a loro piacimento, adottando per lo più i coni delle monete che circolavano normalmente, ma in altri metalli. In questo caso sono stati usati i coni del quarto di ducato d'argento. Questo vuol dire che le iniziali del Massaro AM - Alvise Minotto, hanno una correlazione certa con il quarto di ducato in argento; possono non averne nessuna con la tua moneta. Quindi si tratta di una moneta di ostentazione che, pur avendo un peso ragguagliato allo zecchino e quindi spendibile come moneta ufficiale della Repubblica, difficilmente entrava in circolazione, perché non era per questo che veniva coniata. Più probabile che queste monete venissero commissionate per fare un regalo, per festeggiare qualche ricorrenza.....chi lo sa?! Certo è che non c'è traccia del numero di pezzi coniati, né di questa, né di tutti gli altri tipi emessi dalla zecca, come non esistono dati certi sul numero dei multipli di zecchini; nell'ultimo secolo della Repubblica, queste coniazioni sono state molte e molto variegate. La tua è piuttosto "provata"; segni di usura, schiacciature di conio ed anche una frattura del tondello. Quasi fatta apposta per smentire quanto ho scritto sopra. Possibile che abbia circolato? Sembrerebbe di si .... e non poco. Stando a quanto c'è scritto sul libro che ho citato prima, in condizioni MB, viene valutata €. 4.000,00 e avverte che ci sono tipi con differenti interpunzioni e legende ed anche con una sigla del massaro, differente. Le stesse "varianti" che si possono trovare, come ho detto, nei quarti di ducati d'argento. E' originale? Non te lo so dire .... dalla foto sembrerebbe di si. Sarebbe opportuno, comunque, dare il peso e diametro. Anche perché sono monete che non si trovano spesso; anzi .... ed anche giudicare per comparazione tra foto non è facile. :pleasantry: Per conto mio varrebbe la pena farla vedere da un bravo perito che la possa giudicare de visu. Ne vale la pena. Grazie per averla condivisa. :good: saluti luciano
    1 punto
  44. Ciao! Ricordo di averla vista qualche giorno fa da qualche parte :dirol: In effetti le foto non sono il massimo, ma sono certo che quando ti arriva, saprai valorizzare la bolla come merita. Sono sempre affascinanti, anche se non c'è attaccata la pergamena (e forse proprio per questo), ci consentono di fantasticare su chissà quale scritto redatto dalla cancelleria ducale la accompagnava e chissà che era il destinatario. :rolleyes: La prossima, mi raccomando, con la pergamena. ;) saluti luciano
    1 punto
  45. 500 Lire 1961 Repubblica Italiana 1946-2001 Caravelle
    1 punto
  46. Ne posto una anch'io ...però con uno yacht. oo) 5 Pence 1992 Guernsey Regina Elisabetta II (1968-2015)
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  47. Questa discussione "risveglia" sicuramente in ogniuno di NOI un ricordo affettivo, di sacrificio oppure un sogno tanto atteso e sperato.....indipendentemente dalla conservazione della moneta. Bellissime la testimonianza dell'immagine del Sesterzio colta da ragazzino oppure la tanto attesa Piastra siciliana.... La moneta che vi posto e' un rarissimo Testone emesso per la Sede Vacante del 1644, ex NAC 81, L'unica tipologia coniata perche questo avvenimento. Migliaia di volte ho sfogliato il catalogo KM XXI del 1980 (dove fu' esitata precedentemente) e sono trascorsi almeno 30 anni nella speranza di trovarne una simile o proprio quella.... A questa attesa poi si aggiunse anche il fatto che, prima di questa acquisizione, il 1644 era diventata l'unica data di S.V. che mi mancava per rappresentare la storia di quasi 8 secoli della Vacanza Pontificia. Vi lascio immaginare cosa abbia significato per me aver aquisito questo tondello "quasi BB"...... Daniele
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  48. Fuori al colonnato all'ufficio pellegrini trovi tutto quello disponibile per il pubblico.
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  49. Caro Mario (dabbene) hai proprio ragione. Vedo per le medioevali, all'interno del forum, una vivacità impensata e non sempre spinta dagli "anta" o da riconosciuti studiosi, ma da ragazzi; giovani e giovanissimi. Per chi ama la numismatica in generale, cosa si può chiedere di più, se non avere delle nuove leve alle quali passare il testimone, intendendo per tale, il metodo di studio, la passione, la curiosità, la sete di sapere? Le medioevali...croce e delizia degli appassionati; spesso (quasi sempre) così ripetitive, povere di immagini e piene di simboli da decifrare, piccole da perderci la vista, emesse in centinaia di zecche sparse per il territorio, che solo a pensare di studiarle viene il cimurro; spesso brutte (lo sappiamo e non ce lo nascondiamo). Forse però è questo il loro fascino; almeno per me. Saluti Luciano
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