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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/16 in Risposte

  1. Ciao , gli anni sono esatti , ma le fonti che danno Roma fondata il 21 Aprile 753 a.C. sono tutt' altro che sicure , anzi ......immaginarie , basate su calcoli astrologici , e' comunque la data storicamente accettata . La data della fondazione di Roma è stata fissata a quel giorno , mese ed anno dallo storico Varrone nel I secolo a.C. , nativo di Reate , l' odierna Rieti nel Lazio , sulla base dei calcoli effettuati dall' astrologo Lucio Taruzio , un Piceno del I secolo a.C. Taruzio era amico di Cicerone e appunto dell' erudito Varrone . Su richiesta di quest' ultimo , aveva studiato l'oroscopo di Romolo , un' impresa ritenuta "comica" e "stravagante" da Cicerone e Plutarco . Dopo aver esaminato le circostanze della vita e della morte del fondatore di Roma , calcolò , non si sa come , che Romolo fosse nato il 23 settembre , nel secondo anno della seconda Olimpiade , cioè nel 771 a.C. La coincidenza di questa data con un' eclissi di sole , riferita da Plutarco , è ripresa e discussa da Giuseppe Giusto Scaligero senza rivelarne la fonte . Dalle vicende della vita e della morte di Romolo , calcolò anche che la fondazione di Roma dovesse essere avvenuta il 9 aprile , tra la seconda e la terza ora del giorno , cioe' tra le ore 7 e le ore 9 del mattino . Anche questo evento fu accompagnato , secondo Plutarco , da un' eclissi di sole , una coincidenza discussa anche da Giuseppe Giusto Scaligero . Plutarco pero' non dice in quale anno Taruzio collocasse la fondazione di Roma , ma il giorno da lui individuato , il 9 aprile , è anteriore al 21 aprile , data in cui si svolgevano le Palilie una antichissima festa pastorale romana , dalle quali si fa tradizionalmente iniziare il conteggio dell' età di Roma .
    3 punti
  2. Zecca di Napoli Filippo IV 15 grana Argento Comune - MIR n. 208/1 Perfetto, dopo questa carrellata di preziosità ve me mostro una io, a cui tengo particolarmente: è particolarissima, poiché non risulta pressoché tosata. Una peculiarità non affatto comune, ed inoltre presenta dei fondi molto puliti dsl vivo nonché una bella patina scura diffusa in modo omogeneo su tutta la superficie.... C'è solo qualche schiacciatura di conio, non rare per questi esemplari e dovute slla frettolose ed imprecise mani dei "cugnatori".... Inutile ribadire la complessità di quel periodo... A Milano più o meno la situazione era la stessa, @@dabbene ne sa qualcosa... A voi la parola! ?
    2 punti
  3. 2 punti
  4. Gettoni Omnibus Milano La Società Anonima degli Omnibus venne fondata a Milano il 28 giugno 1861 da Emilio Osculati, per esercire le linee di omnibus della città. Ottenuta la concessione, la SAO iniziò l'esercizio di tre linee il 1º gennaio 1862, progressivamente ampliate fino a undici linee nel 1865. La società aveva due stabilimenti principali: il più antico in Porta Venezia tra via Spallanzani, via Melzo e via Sirtori costruito nel 1861 e ampliato nel 1869 quando la società assunse per conto del comune il servizio dei trasporti funebri e nel 1878 per i fabbricati delle officine, resi necessari per il servizio di tramways, per la riparazione e produzione del materiale occorrente, il più recente in Porta Volta. Il primo stabilimento ospitava 580 cavalli, quello di Porta Volta 426, le vetture erano ospitate sotto tettoie aperte. Nel decennio successivo l'attenzione della SAO si spostò sulle tranvie a cavalli; nel 1876 ottenne dalla Provincia la concessione per la tranvia Milano-Monza, a cui seguì due anni più tardi la concessione comunale per la tranvia di circonvallazione. Nel 1881, dopo anni di discussioni, la SAO attivò le prime tranvie della rete urbana, per le quali aveva ottenuto una concessione quindicennale. Infine, nel 1882 venne attivata la Milano-Affori, e nel 1884 la Milano-Corsico Nel 1892 il comune concesse alla Edison l'impianto di una tranvia sperimentale a trazione elettrica, attivata l'anno successivo. Visti i buoni risultati, nel 1895 l'amministrazione comunale decise di non rinnovare la concessione alla SAO, e di cederla alla Edison allo scopo di elettrificare tutta la rete. Pertanto la SAO fu posta in liquidazione e integrata nel gruppo Edison. L'elettrificazione della rete urbana si concluse nel 1898[; la gestione delle tre linee extraurbane venne ceduta dalla SAO alla Edison alcuni anni più tardi, nel 1900 per la Milano-Monza e la Milano-Affori, e nel 1903 per la Milano-Corsico. La SAO continuò ad operare nel settore dei servizi trasporto privati e comunali fino al 1928[10], con la nuova ragione sociale di Società Anonima Omnibus e Vetture (SAOV). (Wikipedia)
    2 punti
  5. “Espertissimo in fase acerba” …. :D E’ vero che colleziono la zecca di Ascoli da oltre 20 anni, ma solamente da circa un anno ho incominciato piano piano a studiarla con più attenzione (finalmente sono riuscito a prendermi una pausa dal catalogo monete romane ....). Complimenti a Gallo83 per l’acquisto: già di per sé le Madonnine di Ascoli sono molto rare ma trovarle poi in un mercatino domenicale .... Visto lo stato di conservazione, ho trovato una moneta dello stesso conio per un confronto: quindi come già detto da Rcamil si tratta del Muntoni 152 , stessi conii della foto nel catalogo (InAsta 16). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIAS/1
    2 punti
  6. @@Rex Neap, No Pietro, vai avanti che la cosa è interessante...
    2 punti
  7. Grazie @@giancarlone....aggiungo a questo punto anche la medaglia ricordo donatami dal CCNM fatta da Monassi che credo sia il massimo per un milanese...tutti i simboli riuniti insieme, il Castello Sforzesco, il biscione coronato, il Duomo con la Madonnina....veramente splendida....
    2 punti
  8. Mario e consorte, con la medaglia omaggio del CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE
    2 punti
  9. Beh,sarà un caso ma almeno i monogrammi si somigliano molto con quella forma asimmetrica delle aste orizzontali specialmente quella di dx,sarei comunque curioso di sapere cosa ha portato matzke a ipotizzare che si tratti di un lucensis di pisa,peccato per le foto,un saluto a tutti.
    2 punti
  10. Certificare la lecita provenienza è necessario per tutto ciò che abbia più di 50 anni e che rientri nel novero dei beni di possibile interesse storico, artistico, archeologico, paletnologico etc ( si veda il TU 422) a prescindere dal valore economico. Questo è quanto. Tutto il resto sono interpretazioni.
    2 punti
  11. Boh, a leggere molti di voi sembra che l'Italia la 2nda guerra mondiale non l'abbia persa, e che gli italiani prima della sconfitta conclamata siano stati contro lo stato fascista di Mussolini e VEIII. Io pensavo di ricordare altro, come la lira non più convertibile direttamente, ma legata al dollaro una volta persa la guerra e conquistati, così come le materie prime prezzate da e con le valute dei vincitori. Probabile che avrò studiato una storia diversa di quella di chi vorrebbe l'indipendenza monetaria italiana reale o di chi scrive che in Italia eran tutti partigiani e antifascisti prima di perdere la guerra! Forse avrò capito molto male di come funzionano le cose... O forse c'é stata un'altra guerra dopo dove l'Italia ha vinto e s'é ripresa l'indipendenza ed io me la sono persa. Chi lo sa! :)
    2 punti
  12. L’obiettivo era l’avanzata nei territori dei monti Taunus ovvero l’area tribale dei Catti che secondo alcune fonti erano affini ai Batavi e da qui erano migrati più a sud. Oltre a tale gruppo tribale nell’area erano insediati anche i Mattiaci, i Vangioni, i Triboci e i Nemeti. E’ verosimile ritenere che Domiziano abbia ottenuto l’alleanza delle vicine tribù dei Ermunduri e dei Cherusci (discendenti di quelli di Arminius, per intenderci) per evitare che questi appoggiassero la difesa della tribù invasa. La tattica era quella consueta romana del periodo: avanzare per “comprimere” i Catti in un punto e quindi l’attacco laterale a tenaglia per annientarli. Frontino riferisce che i Catti furono battuti ripetutamente. Ma nella realtà sembra che la tribù germanica avesse capito (forse memore della lezione data a Varo nemmeno 80 anni prima) che la tattica romana era funzionale quando lo scontro avveniva in aree aperte, dove la fanteria pesante poteva muoversi al meglio mentre era in difficoltà laddove il dispiegamento e la mobilità era limitata alla fanteria pesante. Pertanto evitarono lo scontro e sfruttarono le foreste per nascondersi. Lo afferma indirettamente lo stesso storico romano succitato quando scrive che “l’Imperatore, quando i Catti scappando ripetutamente nelle foreste si sottraevano allo scontro tra cavallerie, ordinò ai suoi cavalieri che una volta raggiunti i loro carriagi smontassero e combattessero a piedi. Con questo accorgimento ottenne che nessuna difficoltà di terreno compromettesse la sua vittoria.” (Stratagemata, II, 3, 23). Con una lettura critica e non mediata da una visione magari un po’ benevolente verso i meriti dell’Imperatore possiamo interpretare la situazione come simile a quanto accaduto nella Caledonia: un avanzamento nel territorio (che effettivamente ci fu per circa 75 chilometri) che non corrispondeva ad un reale e capillare controllo del territorio a causa della natura sfavorevole del territorio (in Scozia le tribù si celavano nelle foreste e sulla Highlands, in Germania nelle foreste e nelle alture presenti). In entrambe le situazioni si provvide alla costruzione di strade, fortini e forti principali; a sud la frontiera avanzò a settentrione. La conquista portò comunque all’avanzamento del limes ma senza annettere efficacemente tutta l’area che si era prefissato; comunque il tragitto del confine tra Reno e Danubio era stato ridotto e poteva esser fortificato e difeso con minore sforzo. Domiziano si accontentò: elevò la paga ai soldati coinvolti e si accattivò la loro simpatia facendosi vedere sui campi di battaglia (ma i detrattori ne sminuirono le gesta), diede fiato alle lodi dei suoi panegisti, rientrò a Roma ed indesse un Trionfo, praticamente da solo si diede il titolo di Germanico. L’esercito era dalla sua parte, il popolo pure: aveva cancellato l’onta dell’etichetta di “buono a nulla” affibbiatagli dal padre, era un soldato, un conquistatore che si faceva vedere anche in prima linea. Era divenuto popolare. Aggiungeva trionfante il titolo di Germanicus (giugno/agosto 83) e la quarta acclamazione ad Imperator. Questo il bicchiere mezzo pieno: in realtà il settore era rimasto instabile. E ciò non era cosa da poco conto per un’area a nord delle Alpi che immetteva verso la Raetia e quindi verso l’Italia.
    2 punti
  13. Oggi vi mostro un bel Carlino di Filippo II per il regno di Napoli. Moneta comune ma sempre affascinante, aspetto i vostri commenti e opinioni. Buon pomeriggio!
    1 punto
  14. ______________ 2006 Polonia 2 Zloty - Nordic gold Vi è raffigurato il dritto della moneta in argento da 2-5-10 Zloty del 1932.
    1 punto
  15. La foto è sfuocata e non aiuta, avendola in mano e comparandola con un'altra dello stesso tipo, ritieni che non è usura? Non potrebbe essere un'intervento successivo? Uno spicciolo di poco valore coniato a centinaia e centinaia di milioni di pezzi solitamente è preso di mira per vari "esperimenti" casalinghi, ma può non voler dire nulla Aspetta magari qualche altro parere. Per quello che può servire inserisco la mia normalmente circolata (1947 - 19 53)
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  16. Ciao, nell’ 82 d.C. Domiziano decise di reprimere le incursioni della tribù germanica dei Catti. Si trattava di un progetto già iniziato, in realtà, dal padre Vespasiano negli anni 73-74: lo stesso imperatore da poco succeduto al fratello Tito cercava, oltre alla pacificazione delle frontiere più turbolente, gloria militare personale per migliorare la sua immagine di Augusto. Oltre a sconfiggere I Catti, tribù germanica bellicosa e irrequieta, il vero obiettivo era la conquista dell’area territoriale di forma triangolare chiamata Agri decumates, corrispondente all’attuale Assia e nota ai più con il termine Foresta Nera: come si evince facilmente si tratta di un’area contraddistinta da ampie e fitte foreste che comprende le sorgenti di due fiumi estremamente importanti in quanto all’epoca costituenti i limiti orientali continentali dell’Impero Romano: il Reno e il Danubio. Fu così che nell’83 d.C. l’Imperatore, ufficialmente diretto in Gallia per un censimento, si presentò a sorpresa a Mogontiacum (Mainz - Magonza) con ingenti forze militari costituite da: Truppe ausiliarie 6 Legioni ( I Adiutrix, la VIII Augusta, XI Claudia, XIV Gemina e XXI Rapax provenienti dalla Germania Superior e la neo costituita I Minervia* ) Vexillationes delle 4 legioni britanniche (II Adiutrix, II Augusta, IX Hispania e XX Valeria Victrix) per un totale di circa 80.000 uomini equamente divisi tra ausiliari e legionari. *Legione costituita appositamente da Domiziano per la spedizione. Era dedicata alla Dea Minerva, divinità cui si appellava l’Imperatore. Il simbolo della legione era l’ariete.
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  17. Questa sezione mi sembra già abbastanza sveglia. Se al posto di limitarti ad elogiare e dire si sono d'accordo... Aprissi qualche discussione, magari daresti qualche contributo in più.. O no? Skuby
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  18. E naturalmente poi dobbiamo tentare di rifondare l'Impero romano. Quando riavremo le nostre vecchie colonie non sarà difficile sfruttando il petrolio della Scatola di Sabbia, gli ascari eritrei ed etiopi e i mercenari-kamikaze somali di Al-Shabab. Il problema però sorge su come fare ad avere indietro la concessione di Tien-Tsin. @@ARES III, ormai hai capito un po' troppe cose sul mio conto quindi mi dispiace ma dovrò mandarti i men in black.
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  19. Belle monete, BB
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  20. La croce della II armata (quella che per sua sfortuna si trovò nella zona di Caporetto) è una delle più rare a trovarsi e quindi maggiormente vittima delle riproduzioni come purtroppo si rivela anche questa. Riproduzione di poca qualità basta vedere l'attacco dell'anello per il nastro e il retro completamente liscio senza scritta e senza marchi del fabbricante e i soliti smalti sintetici come differentemente si rivela nell'originale che metto in allegato. Purtroppo il campo delle imitazione (o falsi) si va sempre più allargando e migliorando nella qualità (non in questo caso) e sarà sempre più difficile discindere il vero dal falso anche ad un esame diretto della medaglia non ne parliamo attraverso una foto. Si ci può difendere allargando la propria cultura medaglistica osservando molto attentamente gli originali per essere poi preparati ad un eventuale confronto nel momento dell'acquisto, è molto importante in particolare non farsi fuorviare, caro PanzerfausVA, dall'aspetto accattivante.
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  21. Se la moneta non è' la stessa mi sembra più' che evidente la soluzione ed una conferma in più' di quanto veniamo denunciando da tempo su queste pagine a tutela di tutti ...
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  22. Pensavo anche all'epigrafia Non saprei occorrerebbe metterla sotto un bel micro e magari fare anche qualche analisi..
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  23. Dopo l'uscita dall'Euro, dovrebbe seguire quella dall'UE, poi dalla NATO ed infine dalla Società Delle Nazioni ops volevo dire ONU. Quindi potremmo riandare in Etiopia Eritrea Libia........e chi non è d'accordo si prepari ad assaggiare il buon vecchio e caro olio..... Grazie a Dio mio nonno ne ha conservato in cantina un bel po' proprio in occasione di corsi e ricorsi della storia (La saggezza dei nonni.....). Speriamo però che non sia divenuto rancido, comunque sia per non sprecare nulla lo utilizzeremo ugualmente...... @@ART sull'Euro siamo d'accordo, però te la stai prendendo troppo a cuore e mi viene il sospetto che, oltre ad imburrare gatti, sei anche il proprietario o un azionista dell'azienda alla quale viene demandata la produzione dei macchinari per fare gli Euro.......... Quindi se in questi giorni non hai nulla da fare potresti spedirci qualche esemplare, naturalmente solo per scopi numismatici, di banconote da 500 Euro? Il numero fallo tu naturalmente, a caval donato non si guarda in bocca, però sappi che con 4 banconote diventi un amico, con 6 diventi uno dei miei migliori amici, con 10 diventi il mio migliore amico, con 15 sei mio fratello, e con 40 forse potrei sposarti...... :rofl: :rofl: :rofl: PS: ART io scherzo naturalmente, perché non ho intenzione di avere una relazione basata solo sui soldi, e poi verrei prima evirato dalla mia compagna
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  24. Questa sarebbe la proposta più originale .. :). chissà' se funzionerebbe ? Però' sarebbe anche un disastro dal punto di vista numismatico ...
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  25. Ciao AlainCome dici tu data e sigla perfettamente leggibile! Non capita sempre... Sarà comune, ma è una moneta carina! ...una settimana e se tutto ok forse riusciamo a vederci di nuovo.. ;)
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  26. @gionnysicily Buongiorno, ben tornato , questa sezione aveva bisogno di svegliarsi. Ti ho letto sempre con interesse e spero di leggerti ancora.
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  27. Sposto in monete estere.
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  28. Arriviamo a 129.000 visite per questa discussione con questa moneta: Mezzo Ducato:FILIPPO II di Spagna(1554-1598) 1575 Argento. Napoli; Germano Ravaschieri maestro di Zecca, Vincenzo Porzio, maestro di prova. D/Busto radiato e corazzato di Filippo II volto a destra; GR a sinistra; VP sotto al busto e data 1575;PHILIPP.D.G.REX.ARA.VTRI. R/Stemma coronato;SICILIAE HIERVSA Riferimenti: CNI XX 1010 ; Pannuti-Riccio 19a; MIR 174/7. ;D'Andrea-Andreani-Perfetto 29 La moneta appartiene a collezione privata Ex Archer M. Huntington Collection (HSA 1001.1.18330).Ex asta elettronica CNG 362 lotto 487 Bella patina di antica raccolta Questo mezzo Ducato.al contrario del precedente da me postato, ha la data che segue lo stesso verso della scritta periferica --Salutoni -odjob
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  29. 8 in famiglia (fra cui 7 fratelli fucilati, insieme) bastano? ;)
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  30. No direi di no, le lasciano particolarmente brillanti, in modo quasi innaturale. E dopo patinano anche peggio, in modo maculato
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  31. Ciao @@FlaviusDomitianus , lieto per aver passato l'esame della tua visione, in quanto "flaviologo" per eccellenza, pongo rimedio alla lacuna. Domitian Sestertius. Rome Mint 86 AD. Obverse: IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XII CENS PER P P Bust of Domitian, laureate, right with aegis. Reverse: S C Domitian standing left, holding parazonium and spear; Rhenus (The river Rhine) reclining left. References: RIC 468 Rare. Size: 35mm, 25.34g. Numismatic Notes: VF with an attractive light-and-dark green patina with yellow orichalcum metal showing in areas. This type celebrates the expansion of the empire into the areas of the upper Rhine and Main rivers! A stunning example! (da VCoins) Ciao Illyricum ;)
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  32. il problema a mio avviso è che in Inghilterra abbiamo un'"Autorità" che ha l'obiettivo di conoscere e studiare. fatto quello, fatto tutto, non a caso spesso ad esempio il British dopo aver studiato e fotografato monete "comuni", le vende con un bel certificato, in questo modo il prezzo raddoppia. purtroppo, e dico purtroppo, lo stato italiano è il peggior collezionista....pretende il puro possesso, non sa cosa possiede, non lo studia e non lo mette a disposizione.... a titolo di puro esempio, nel museo della mia città so essere presente un solido inedito di Giulio Nepote... poterlo vedere è fantascienza ... nonostante stia collaborando con un importante museo di una capitale europea, al Gabinetto Numismatico della mia città mi è stato negato l'accesso "richiesto per iscritto" ben due volte... perché ...apparentemente... dicono che pubblicheranno tutto "presto" e non c'è motivo di richiedere l'accesso... ora... l'altra domanda... posto che tutto il materiale dello Stato è "dello Stato" , e in quanto repubblica, DEI CITTADINI!!!... perché per motivi di studio o passione non posso vedere, anche accompagnato, il patrimonio dei nostri musei???
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  33. Le monete come questo uno—interessante ma oh così comune—a volte raccogliere 150-200, vado al parco giochi per bambini da soli di notte e gettare le monete alte nell'aria e lasciarli a piovere in modo casuale sul terreno. Poi vado a casa e immaginare il divertimento—ma non tornerò mai. :D v. --------------------------------------------------------------- Coins like this one—interesting but oh so common—I sometimes gather 150-200, go to a children’s playground alone at night and throw the coins high into the air and let them rain down randomly onto the ground. Then I go home and imagine the fun—but I never return. :D v.
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  34. Salve , per un completo studio sull' area danubiana imperiale dalla sorgente alla foce , considerando la scarsita' delle fonti antiche e le relative informazioni "di parte" o denigratorie , consiglio la lettura del sottostante libro dell' Universita' degli Studi di Ferrara , Dipartimento di Scienze Storiche , Atti del primo Convegno Internazionale , 15/17 Ottobre 2009 , 499 pagine .
    1 punto
  35. Sì. Colgo l'occasione per pubblicizzare il suo sito internet: un lavoro gigantesco di classificazione e approfondimento. Per gli amanti del genere una vera e propria miniera di informazioni. http://complianceturin.xoom.it/complianceturin/index.html
    1 punto
  36. RIC 86 v Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIICOSXIICENSPPP - Minerva standing left, holding spear. [RIC unlisted type for this issue]. (Dirtyoldcoins) DOMITIAN. 81-96 AD. Æ Sestertius (26.64 g, 7h). Struck 85 AD. Laureate bust right, wearing aegis / GERMANIA CAPTA, trophy; to left, captive German woman seated left on crossed shields in attitude of mourning; to right, captive German man standing right, looking left; shield to right. RIC II 278a; BMCRE 325; Cohen 136. Fine, even brown patina, areas of light pitting on the reverse, large flan. (CNG) RIC 284 BMC 339 C 484 Sestertius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMCOSXICENSPOTPP - Laureate head right. Rev: No legend Exe: SC - Domitian riding horse right, spearing enemy below. 85 (Rome). (Dirtyoldcoins) Domitian. AD 81-96. Æ Sestertius (33mm, 25.37 g). Struck AD 86. Laureate bust right, wearing aegis / GERMANIA CAPTA, SC in exergue, female captive seated left on shield in attitude of mourning, trophy behind; on right stands a male captive, head turned left, hands tied behind back, helmet and shield at his feet. RIC II 312; BMCRE 372; Cohen -. VF, green and brown patina, reverse a little rough, some smoothing. (CNG) Domitian Æ Sestertius. Rome, AD 85. IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XI CENS POT P P, laureate bust of Domitian right wearing aegis / Emperor standing left, holding spear; German captive kneeling right before, presenting shield set amongst various arms; S-C across fields, broken spear in exergue. RIC 357; C. 489; BMC 337; BN 358. RIC 279, (RIC [1962] 258), Cohen 488, BMC 299 Domitian AE Sestertius. 85 AD. IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI, laureate bust right, wearting aegis / S-C, long-haired German kneeling right, wearing long trousers & presenting sheild to Domitian standing left in military attire, holding spear, helmet on ground between them, broken spear in ex. Cohen 488. (Wildwinds) RIC 329, C 538 Dupondius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMCOSXIICENSPERPP - Radiate head right. Rev: No legend - Shields crossed in front of vexillum. 86 (Rome). Quadrans con due torques germanici
    1 punto
  37. Qualche esemplare collegato alla spedizione germanica di Domiziano dell’83-85 d.C. RIC 66b, BMC 81, C 182 Aureus Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPIIII - Laureate head right with aegis. Rev: IMPVIIIICOSXICENSORIAPOTESTATPP - Germania seated right, resting head on hand; broken spear below. c.85 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 520 Domitian. AV aureus. AD 87. IMP CAES DOMIT AVG GERM PM TR P VII, laureate head left / IMP XIIII COS XIII CENS P PP, Minerva standing left, holding spear. RIC 520; Cohen 221; Calico 887. AD 87 (Wildwinds) RIC 63 C 180 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPPMTRPIIII - Laureate head right. Rev: IMPXIIIICOSXIIICENSPOTPP - Minerva standing right on galley prow, aiming spear and holding shield; owl to right. 87 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 65 C 387Denarius Obv: IMPCAESDOMITGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIIIICOSXIIICENSPPP - Minerva standing right on galley prow, aiming spear and holding shield; owl to right. 87 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 66a (Var) Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPIIII - Laureate head right, wearing aegis. Rev: IMPVIIIICOSXICENSPOTESPP - Germania seated right, resting head on hand. [RIC lists for rev. legend IMP VIIII COS XI CENS POT PP]. 85 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 73d, C 194 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPV - Laureate head right. Rev: IMPXICOSXIICENSPPP - Minerva standing right, aiming javelin and holding shield. RIC 86 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIICOSXIICENSPPP - Minerva standing left, holding thunderbolt and spear with shield.
    1 punto
  38. Anche se fosse vero ricordiamoci che nei cinquanta anni precedenti, quando eravamo in mano a ''nazionalisti illuminati'', abbiamo avuto due guerre mondiali... Arka
    1 punto
  39. Si @@margheludo l'aspetto degli enriciani coniati a Pisa pre-1155 è un aspetto che non abbiamo effettivamente mi sembra trattato molto qui, io posso in effetti riportare solo quello che dicono due fonti a proposito, Baldassarri da te citata e lo studio di Matzke. Vediamoli : Baldassari a pag. 42 parla di " Pisa che deve aver ripreso le sue coniazioni poco prima del XII secolo imitando proprio queste monete " ( che sono gli enriciani lucchesi ) , " ma poco dopo il 1155 deve aver adottato i tipi con F/ IHPERATOR sul dritto e PISA/ FREDERICVS al rovescio forse affiancandole per qualche tempo ancora alle preesistenti ". Nella nota si cita Matzke che prolungherebbe per lui fino agli accordi del 1181 la battitura degli enriciani di Pisa. Andiamo sul Matzke allora che parla di imitazioni pisane degli enriciani di Lucca dal 1149, testimoniate con sicurezza dal 1151. Quindi per entrambi si confermerebbe una coniazione a Pisa di imitazione degli enriciani in epoca pre-1155, almeno per qualche anno. Sulla coniazione nel post 1155 invece la Baldassari ritiene poco probabile l'ipotesi Matzke che porta il tutto fino al 1181. Personalmente mi sembrerebbe effettivamente strano questo prolungamento se nel 1155 Federico concede il privilegio a Pisa di battere un suo tipo di denaro. Matzke aggiunge in fondo nel catalogo con un ? un denaro lucensis di Pisa che definisce dell'epoca 1149 - 1151 fino al 1181-82. Questo è quello che si legge.... effettivamente la materia credo sia molto complessa, ma nel contempo interessante, se si riuscisse a capire questa tipologia sarebbe importante e qualche eventuale segno identificativo potrebbe aiutare in tal senso, domani se riesco posterei, trattandosi di un solo esemplare e per motivi di studio, il tipo 49 di Matzke giusto per dare qualche spunto in più....
    1 punto
  40. @@nikerede parlando un po' più scientificamente, stiamo parlando della bilancia idrostatica. Serve per verificare il peso specifico o densità (D) di un materiale. Io la utilizzo per verificare la densità delle gemme, che è uno dei fattori identificativi delle stesse.La D di un materiale, è data dal rapporto tra il peso in aria dell'oggetto e il suo peso determinato in acqua. Per effettuare questo è necessaria una bilancina digitale e alcuni accessori per la pesata in acqua. Se riesco, nei prossimi giorni posterò delle foto di come costruirsi il necessario. Esistono poi delle tabelle con indicate le D di molti materiali tra cui oro e argento in base ai vari titoli di purezza. Ad esempio l'oro puro (1000/1000) ha D=19.3, il 916/1000 D=17.7 ecc.. Per conoscere il titolo in oro delle tue monete, essendo dei falsi, potresti far fare il saggio ad un orafo, che sarebbe la soluzione migliore.
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  41. @skubydu Ciao . Ho letto di questa discussione , non potendo rispondere da visitatore, ora rispondo da utente . Che questa litra sia genuina ...lo confermo perché chi l'ha comprato , ha voluto farmela studiare. Mi aveva chiesto se pulirla si potevano leggere l'eventuali lettere che confermerebbero la zecca di Alontion . Ho consigliato di lasciarla cosi come è ovvero di aspettare eventuali confronti in corso di studio. Che qualche utente abbia menzionato la possibilità di una zecca Mercenaria ..... Tu hai risposto "Sul discorso zecca mercenaria non concordo... Usavano il bronzo, non argento...e non era solo un problema logistico..." Vorrei farti notare che il Calciati sul terzo volume , descrive alcune zecche Mercenarie nell'AREA VII alcune città fra cui Mytistrato . Questa zecca HA CONIATO oltre i nominali in bronzo , anche la litra in argento . allego le foto. Penso che si dovrebbe cercare sempre di raggiungere il VERO , anziché pensare sempre e solo il male.
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  42. Bentornato! Anche per quelli come me che non partecipano in modo attivo la Tua era una assenza che si faceva sentire... ;)
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  43. Tenete conto che non sono monete destinate alla circolazione nel senso pieno del termine. 2 milioni sono ancora relativamente poche perchè la gente non finisca col tesaurizzarle realmente dopo pochi passaggi di mano. La vedo più come un modo per incassare 10 milioni di euro in maniera facile e sicura. Quando cominceranno ad emetterne 10 milioni l'anno possiamo cominciare a discutere di reale moneta da circolazione.
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  44. Posto un secondo scudo d'oro emesso nel periodo post-1573 dopo l'elevazione del Monferrato a ducato. Da notare che le aquile dello stemma gonzaghesco adesso sono affrontate e con le ali alzate, a differenza dello stemma precedente dove erano abbassate e rivolte verso la destra araldica; si tratta di una importante concessione dell'imperatore al blasone gonzaghesco. Gli scudi d'oro con la croce filettata emessi nel periodo di duca del Monferrato si differenziano da quelli del periodo marchionale, oltre che per le titolature, anche per la presenza dello stemma ai nove quarti del Monferrato in petto allo stemma gonzaghesco, mentre in quelli marchionali è presente il piccolo stemma gonzaghesco ai leoni boemi e alle fascie. Questa tipogia è già di per sè estremamente rara, ma tutti gli esemplari noti finora erano datati 1578. Questo è finora l'unico scudo noto che non presenta il millesimo di conio, e proviene da un'asta Nomisma del 2013. Zecca: Casale Monferrato Autorità emittente: Guglielmo Gonzaga Nominale: scudo d'oro Metallo: oro Anno: - (emesso tra il 1575 e il 1587) Rarità: R4-inedito senza millesimo di conio Note: ex Nomisma 47/2013
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  45. @@miza Credo di no. Comunque è strana, o il conio è diverso rispetto alle precedenti oppure ha qualche errore di troppo.
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  46. Quarter Dollar 2002 P U.S.A. Washington Quarter Ohio
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  47. 1807 Stati Uniti d'America 1 Centesimo in rame Draped Bust
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  48. 1801 Stati Uniti d'America 1 Centesimo in rame Draped Bust tipo 1/000
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