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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/16 in Risposte
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Ciao , gli anni sono esatti , ma le fonti che danno Roma fondata il 21 Aprile 753 a.C. sono tutt' altro che sicure , anzi ......immaginarie , basate su calcoli astrologici , e' comunque la data storicamente accettata . La data della fondazione di Roma è stata fissata a quel giorno , mese ed anno dallo storico Varrone nel I secolo a.C. , nativo di Reate , l' odierna Rieti nel Lazio , sulla base dei calcoli effettuati dall' astrologo Lucio Taruzio , un Piceno del I secolo a.C. Taruzio era amico di Cicerone e appunto dell' erudito Varrone . Su richiesta di quest' ultimo , aveva studiato l'oroscopo di Romolo , un' impresa ritenuta "comica" e "stravagante" da Cicerone e Plutarco . Dopo aver esaminato le circostanze della vita e della morte del fondatore di Roma , calcolò , non si sa come , che Romolo fosse nato il 23 settembre , nel secondo anno della seconda Olimpiade , cioè nel 771 a.C. La coincidenza di questa data con un' eclissi di sole , riferita da Plutarco , è ripresa e discussa da Giuseppe Giusto Scaligero senza rivelarne la fonte . Dalle vicende della vita e della morte di Romolo , calcolò anche che la fondazione di Roma dovesse essere avvenuta il 9 aprile , tra la seconda e la terza ora del giorno , cioe' tra le ore 7 e le ore 9 del mattino . Anche questo evento fu accompagnato , secondo Plutarco , da un' eclissi di sole , una coincidenza discussa anche da Giuseppe Giusto Scaligero . Plutarco pero' non dice in quale anno Taruzio collocasse la fondazione di Roma , ma il giorno da lui individuato , il 9 aprile , è anteriore al 21 aprile , data in cui si svolgevano le Palilie una antichissima festa pastorale romana , dalle quali si fa tradizionalmente iniziare il conteggio dell' età di Roma .3 punti
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Zecca di Napoli Filippo IV 15 grana Argento Comune - MIR n. 208/1 Perfetto, dopo questa carrellata di preziosità ve me mostro una io, a cui tengo particolarmente: è particolarissima, poiché non risulta pressoché tosata. Una peculiarità non affatto comune, ed inoltre presenta dei fondi molto puliti dsl vivo nonché una bella patina scura diffusa in modo omogeneo su tutta la superficie.... C'è solo qualche schiacciatura di conio, non rare per questi esemplari e dovute slla frettolose ed imprecise mani dei "cugnatori".... Inutile ribadire la complessità di quel periodo... A Milano più o meno la situazione era la stessa, @@dabbene ne sa qualcosa... A voi la parola! ?2 punti
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Gettoni Omnibus Milano La Società Anonima degli Omnibus venne fondata a Milano il 28 giugno 1861 da Emilio Osculati, per esercire le linee di omnibus della città. Ottenuta la concessione, la SAO iniziò l'esercizio di tre linee il 1º gennaio 1862, progressivamente ampliate fino a undici linee nel 1865. La società aveva due stabilimenti principali: il più antico in Porta Venezia tra via Spallanzani, via Melzo e via Sirtori costruito nel 1861 e ampliato nel 1869 quando la società assunse per conto del comune il servizio dei trasporti funebri e nel 1878 per i fabbricati delle officine, resi necessari per il servizio di tramways, per la riparazione e produzione del materiale occorrente, il più recente in Porta Volta. Il primo stabilimento ospitava 580 cavalli, quello di Porta Volta 426, le vetture erano ospitate sotto tettoie aperte. Nel decennio successivo l'attenzione della SAO si spostò sulle tranvie a cavalli; nel 1876 ottenne dalla Provincia la concessione per la tranvia Milano-Monza, a cui seguì due anni più tardi la concessione comunale per la tranvia di circonvallazione. Nel 1881, dopo anni di discussioni, la SAO attivò le prime tranvie della rete urbana, per le quali aveva ottenuto una concessione quindicennale. Infine, nel 1882 venne attivata la Milano-Affori, e nel 1884 la Milano-Corsico Nel 1892 il comune concesse alla Edison l'impianto di una tranvia sperimentale a trazione elettrica, attivata l'anno successivo. Visti i buoni risultati, nel 1895 l'amministrazione comunale decise di non rinnovare la concessione alla SAO, e di cederla alla Edison allo scopo di elettrificare tutta la rete. Pertanto la SAO fu posta in liquidazione e integrata nel gruppo Edison. L'elettrificazione della rete urbana si concluse nel 1898[; la gestione delle tre linee extraurbane venne ceduta dalla SAO alla Edison alcuni anni più tardi, nel 1900 per la Milano-Monza e la Milano-Affori, e nel 1903 per la Milano-Corsico. La SAO continuò ad operare nel settore dei servizi trasporto privati e comunali fino al 1928[10], con la nuova ragione sociale di Società Anonima Omnibus e Vetture (SAOV). (Wikipedia)2 punti
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“Espertissimo in fase acerba” …. :D E’ vero che colleziono la zecca di Ascoli da oltre 20 anni, ma solamente da circa un anno ho incominciato piano piano a studiarla con più attenzione (finalmente sono riuscito a prendermi una pausa dal catalogo monete romane ....). Complimenti a Gallo83 per l’acquisto: già di per sé le Madonnine di Ascoli sono molto rare ma trovarle poi in un mercatino domenicale .... Visto lo stato di conservazione, ho trovato una moneta dello stesso conio per un confronto: quindi come già detto da Rcamil si tratta del Muntoni 152 , stessi conii della foto nel catalogo (InAsta 16). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOVIAS/12 punti
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Grazie @@giancarlone....aggiungo a questo punto anche la medaglia ricordo donatami dal CCNM fatta da Monassi che credo sia il massimo per un milanese...tutti i simboli riuniti insieme, il Castello Sforzesco, il biscione coronato, il Duomo con la Madonnina....veramente splendida....2 punti
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Mario e consorte, con la medaglia omaggio del CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE2 punti
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Beh,sarà un caso ma almeno i monogrammi si somigliano molto con quella forma asimmetrica delle aste orizzontali specialmente quella di dx,sarei comunque curioso di sapere cosa ha portato matzke a ipotizzare che si tratti di un lucensis di pisa,peccato per le foto,un saluto a tutti.2 punti
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Certificare la lecita provenienza è necessario per tutto ciò che abbia più di 50 anni e che rientri nel novero dei beni di possibile interesse storico, artistico, archeologico, paletnologico etc ( si veda il TU 422) a prescindere dal valore economico. Questo è quanto. Tutto il resto sono interpretazioni.2 punti
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Boh, a leggere molti di voi sembra che l'Italia la 2nda guerra mondiale non l'abbia persa, e che gli italiani prima della sconfitta conclamata siano stati contro lo stato fascista di Mussolini e VEIII. Io pensavo di ricordare altro, come la lira non più convertibile direttamente, ma legata al dollaro una volta persa la guerra e conquistati, così come le materie prime prezzate da e con le valute dei vincitori. Probabile che avrò studiato una storia diversa di quella di chi vorrebbe l'indipendenza monetaria italiana reale o di chi scrive che in Italia eran tutti partigiani e antifascisti prima di perdere la guerra! Forse avrò capito molto male di come funzionano le cose... O forse c'é stata un'altra guerra dopo dove l'Italia ha vinto e s'é ripresa l'indipendenza ed io me la sono persa. Chi lo sa! :)2 punti
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Buon pomeriggio! 2006 USA 1 dollaro2 punti
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L’obiettivo era l’avanzata nei territori dei monti Taunus ovvero l’area tribale dei Catti che secondo alcune fonti erano affini ai Batavi e da qui erano migrati più a sud. Oltre a tale gruppo tribale nell’area erano insediati anche i Mattiaci, i Vangioni, i Triboci e i Nemeti. E’ verosimile ritenere che Domiziano abbia ottenuto l’alleanza delle vicine tribù dei Ermunduri e dei Cherusci (discendenti di quelli di Arminius, per intenderci) per evitare che questi appoggiassero la difesa della tribù invasa. La tattica era quella consueta romana del periodo: avanzare per “comprimere” i Catti in un punto e quindi l’attacco laterale a tenaglia per annientarli. Frontino riferisce che i Catti furono battuti ripetutamente. Ma nella realtà sembra che la tribù germanica avesse capito (forse memore della lezione data a Varo nemmeno 80 anni prima) che la tattica romana era funzionale quando lo scontro avveniva in aree aperte, dove la fanteria pesante poteva muoversi al meglio mentre era in difficoltà laddove il dispiegamento e la mobilità era limitata alla fanteria pesante. Pertanto evitarono lo scontro e sfruttarono le foreste per nascondersi. Lo afferma indirettamente lo stesso storico romano succitato quando scrive che “l’Imperatore, quando i Catti scappando ripetutamente nelle foreste si sottraevano allo scontro tra cavallerie, ordinò ai suoi cavalieri che una volta raggiunti i loro carriagi smontassero e combattessero a piedi. Con questo accorgimento ottenne che nessuna difficoltà di terreno compromettesse la sua vittoria.” (Stratagemata, II, 3, 23). Con una lettura critica e non mediata da una visione magari un po’ benevolente verso i meriti dell’Imperatore possiamo interpretare la situazione come simile a quanto accaduto nella Caledonia: un avanzamento nel territorio (che effettivamente ci fu per circa 75 chilometri) che non corrispondeva ad un reale e capillare controllo del territorio a causa della natura sfavorevole del territorio (in Scozia le tribù si celavano nelle foreste e sulla Highlands, in Germania nelle foreste e nelle alture presenti). In entrambe le situazioni si provvide alla costruzione di strade, fortini e forti principali; a sud la frontiera avanzò a settentrione. La conquista portò comunque all’avanzamento del limes ma senza annettere efficacemente tutta l’area che si era prefissato; comunque il tragitto del confine tra Reno e Danubio era stato ridotto e poteva esser fortificato e difeso con minore sforzo. Domiziano si accontentò: elevò la paga ai soldati coinvolti e si accattivò la loro simpatia facendosi vedere sui campi di battaglia (ma i detrattori ne sminuirono le gesta), diede fiato alle lodi dei suoi panegisti, rientrò a Roma ed indesse un Trionfo, praticamente da solo si diede il titolo di Germanico. L’esercito era dalla sua parte, il popolo pure: aveva cancellato l’onta dell’etichetta di “buono a nulla” affibbiatagli dal padre, era un soldato, un conquistatore che si faceva vedere anche in prima linea. Era divenuto popolare. Aggiungeva trionfante il titolo di Germanicus (giugno/agosto 83) e la quarta acclamazione ad Imperator. Questo il bicchiere mezzo pieno: in realtà il settore era rimasto instabile. E ciò non era cosa da poco conto per un’area a nord delle Alpi che immetteva verso la Raetia e quindi verso l’Italia.2 punti
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Purtroppo stabilire che è qualcosa uscita direttamente dalla zecca con questo "difetto/varietà" è veramente difficile. Il fatto è che nella quasi totalità dei casi questi interventi/esperimenti fatti in casa si riscontrano su monete comunissime (mal che vada non vi è nessuna perdita) per questo si pensa automaticamente ad un artefatto od in certi casi a strane usure. Aspetta altri interventi, magari qualcun'altro ha qualcosa di similare.1 punto
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grazie a tutti dei commenti e anche dei raffronti fotografici....in effetti si può dire con certezza che il riferimento è il 152. non penso neanche si possa definire peggiore di quella passata da Inasta.. nella loro pesa l'usura da circolazione...nella mia direi che ha circolato meno ma ha difetti giganteschi. di quella di inasta è un pregio l'omogeneità dell'insieme. proposta a 1000 invenduta? azz. sono stracontento :D sarà disfatta ma a caval donato.... marco1 punto
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La foto è sfuocata e non aiuta, avendola in mano e comparandola con un'altra dello stesso tipo, ritieni che non è usura? Non potrebbe essere un'intervento successivo? Uno spicciolo di poco valore coniato a centinaia e centinaia di milioni di pezzi solitamente è preso di mira per vari "esperimenti" casalinghi, ma può non voler dire nulla Aspetta magari qualche altro parere. Per quello che può servire inserisco la mia normalmente circolata (1947 - 19 53)1 punto
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Ciao, nell’ 82 d.C. Domiziano decise di reprimere le incursioni della tribù germanica dei Catti. Si trattava di un progetto già iniziato, in realtà, dal padre Vespasiano negli anni 73-74: lo stesso imperatore da poco succeduto al fratello Tito cercava, oltre alla pacificazione delle frontiere più turbolente, gloria militare personale per migliorare la sua immagine di Augusto. Oltre a sconfiggere I Catti, tribù germanica bellicosa e irrequieta, il vero obiettivo era la conquista dell’area territoriale di forma triangolare chiamata Agri decumates, corrispondente all’attuale Assia e nota ai più con il termine Foresta Nera: come si evince facilmente si tratta di un’area contraddistinta da ampie e fitte foreste che comprende le sorgenti di due fiumi estremamente importanti in quanto all’epoca costituenti i limiti orientali continentali dell’Impero Romano: il Reno e il Danubio. Fu così che nell’83 d.C. l’Imperatore, ufficialmente diretto in Gallia per un censimento, si presentò a sorpresa a Mogontiacum (Mainz - Magonza) con ingenti forze militari costituite da: Truppe ausiliarie 6 Legioni ( I Adiutrix, la VIII Augusta, XI Claudia, XIV Gemina e XXI Rapax provenienti dalla Germania Superior e la neo costituita I Minervia* ) Vexillationes delle 4 legioni britanniche (II Adiutrix, II Augusta, IX Hispania e XX Valeria Victrix) per un totale di circa 80.000 uomini equamente divisi tra ausiliari e legionari. *Legione costituita appositamente da Domiziano per la spedizione. Era dedicata alla Dea Minerva, divinità cui si appellava l’Imperatore. Il simbolo della legione era l’ariete.1 punto
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Beh, ad occhio mi sembra rientri in un esubero di metallo. Non sembrerebbe essere nulla di particolare. Secondo me, gli errori voluti son ben altri1 punto
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E naturalmente poi dobbiamo tentare di rifondare l'Impero romano. Quando riavremo le nostre vecchie colonie non sarà difficile sfruttando il petrolio della Scatola di Sabbia, gli ascari eritrei ed etiopi e i mercenari-kamikaze somali di Al-Shabab. Il problema però sorge su come fare ad avere indietro la concessione di Tien-Tsin. @@ARES III, ormai hai capito un po' troppe cose sul mio conto quindi mi dispiace ma dovrò mandarti i men in black.1 punto
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Pensavo anche all'epigrafia Non saprei occorrerebbe metterla sotto un bel micro e magari fare anche qualche analisi..1 punto
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Dopo l'uscita dall'Euro, dovrebbe seguire quella dall'UE, poi dalla NATO ed infine dalla Società Delle Nazioni ops volevo dire ONU. Quindi potremmo riandare in Etiopia Eritrea Libia........e chi non è d'accordo si prepari ad assaggiare il buon vecchio e caro olio..... Grazie a Dio mio nonno ne ha conservato in cantina un bel po' proprio in occasione di corsi e ricorsi della storia (La saggezza dei nonni.....). Speriamo però che non sia divenuto rancido, comunque sia per non sprecare nulla lo utilizzeremo ugualmente...... @@ART sull'Euro siamo d'accordo, però te la stai prendendo troppo a cuore e mi viene il sospetto che, oltre ad imburrare gatti, sei anche il proprietario o un azionista dell'azienda alla quale viene demandata la produzione dei macchinari per fare gli Euro.......... Quindi se in questi giorni non hai nulla da fare potresti spedirci qualche esemplare, naturalmente solo per scopi numismatici, di banconote da 500 Euro? Il numero fallo tu naturalmente, a caval donato non si guarda in bocca, però sappi che con 4 banconote diventi un amico, con 6 diventi uno dei miei migliori amici, con 10 diventi il mio migliore amico, con 15 sei mio fratello, e con 40 forse potrei sposarti...... :rofl: :rofl: :rofl: PS: ART io scherzo naturalmente, perché non ho intenzione di avere una relazione basata solo sui soldi, e poi verrei prima evirato dalla mia compagna1 punto
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Questa sarebbe la proposta più originale .. :). chissà' se funzionerebbe ? Però' sarebbe anche un disastro dal punto di vista numismatico ...1 punto
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Ciao AlainCome dici tu data e sigla perfettamente leggibile! Non capita sempre... Sarà comune, ma è una moneta carina! ...una settimana e se tutto ok forse riusciamo a vederci di nuovo.. ;)1 punto
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A me sembra evidente che o la moneta e' la stessa oppure e' un clone Se i pesi sono corretti e cosi' diversi ....1 punto
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@gionnysicily Buongiorno, ben tornato , questa sezione aveva bisogno di svegliarsi. Ti ho letto sempre con interesse e spero di leggerti ancora.1 punto
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Grazie alla gentilezza del venditore :good: a breve in collezione: Venezia denaro anonimo il Papadopoli la attribuisce al periodo 970-1024 d/ + CRISTVS IMPER' Croce con le estremità trifogliate, accantonata da quattro globuli o bisanti. r/ Tempio con le colonne sostituite dalle lettere VENECI, base e capitello semplici, sotto la base la lettera A. Attorno al tempio la pseudo-legenda IIO OII grammi 0,81 :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo: :yahoo:1 punto
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Arriviamo a 129.000 visite per questa discussione con questa moneta: Mezzo Ducato:FILIPPO II di Spagna(1554-1598) 1575 Argento. Napoli; Germano Ravaschieri maestro di Zecca, Vincenzo Porzio, maestro di prova. D/Busto radiato e corazzato di Filippo II volto a destra; GR a sinistra; VP sotto al busto e data 1575;PHILIPP.D.G.REX.ARA.VTRI. R/Stemma coronato;SICILIAE HIERVSA Riferimenti: CNI XX 1010 ; Pannuti-Riccio 19a; MIR 174/7. ;D'Andrea-Andreani-Perfetto 29 La moneta appartiene a collezione privata Ex Archer M. Huntington Collection (HSA 1001.1.18330).Ex asta elettronica CNG 362 lotto 487 Bella patina di antica raccolta Questo mezzo Ducato.al contrario del precedente da me postato, ha la data che segue lo stesso verso della scritta periferica --Salutoni -odjob1 punto
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Moneta commemorativa dell'esposizione di Genova Italia 200 lire 1992 Nel semicerchio superiore del D/ ci sono tre vele. in quello inferiore tre onde1 punto
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Bel gettone e di interesse collezionistico in quanto è la ‘regular strike version’ dei più recenti e rari gettoni in ‘Proof-like’ version, come questo in eBay con una descrizione molto dettagliata. You are bidding on a genuine ALADDIN hotel/casino $1 gaming/slot token (1966 Franklin Mint "Proof-like" version, obsolete token, property became Planet Hollywood in 2007) from Las Vegas, Nevada. "Proof-like" tokens are limited edition versions made by the mint (Franklin Mint) for collectors/presentation, they are usually identical to the casino's regular strike version, except they are struck with a highly polished/reflective finish and produced in very limited quantities. This token is a standard 35 mm or 1.37" inch diameter (standard $1 slot size from 1965-2000s, slightly heavier at 0.8 oz vs. the standard 0.7 oz.) and made from Solid Franklin Brass. Around 2000-2500 proof-like sets and 500 full proof sets were produced each year from 1965-1969 (each year had a different design). Today, the number of existing uncirculated condition proofs or proof-likes are likely a fraction of that. Very few, if any casinos use metal casino tokens in slot machines anymore due to electronic ticketing introduced during the early 2000s. The majority of casino tokens were destroyed by their respective properties and the limited amount of existing (especially well-preserved) ones kept by customers will continue to climb in value as the years go on. Because they are rare, casino slot tokens make for excellent gifts/souvenirs and collector's pieces! Get them before they are gone forever! As you can see in the pictures below, this token is in excellent, uncirculated condition, as shown (and has a more polished appearance in person, due to the angle of lighting). The photographs below are original. I have made them as detailed as possible with different viewing angles to give you a good idea on the general condition of the token you are bidding on. I take all of my auctions seriously and take great care of my items. I ship all of my items safely, securely in bubble mailers, and promptly (usually same day as payment received). I also inspect and clean (no loose dirt residue or casino smell) all my chips/coins before shipping! Buy with confidence as I have earned over 20,000 unique feedback points and 99.9% rating from over 10 years of providing great service on eBay. Feel free to contact me if you have any questions! Thanks for looking! apollonia1 punto
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il problema a mio avviso è che in Inghilterra abbiamo un'"Autorità" che ha l'obiettivo di conoscere e studiare. fatto quello, fatto tutto, non a caso spesso ad esempio il British dopo aver studiato e fotografato monete "comuni", le vende con un bel certificato, in questo modo il prezzo raddoppia. purtroppo, e dico purtroppo, lo stato italiano è il peggior collezionista....pretende il puro possesso, non sa cosa possiede, non lo studia e non lo mette a disposizione.... a titolo di puro esempio, nel museo della mia città so essere presente un solido inedito di Giulio Nepote... poterlo vedere è fantascienza ... nonostante stia collaborando con un importante museo di una capitale europea, al Gabinetto Numismatico della mia città mi è stato negato l'accesso "richiesto per iscritto" ben due volte... perché ...apparentemente... dicono che pubblicheranno tutto "presto" e non c'è motivo di richiedere l'accesso... ora... l'altra domanda... posto che tutto il materiale dello Stato è "dello Stato" , e in quanto repubblica, DEI CITTADINI!!!... perché per motivi di studio o passione non posso vedere, anche accompagnato, il patrimonio dei nostri musei???1 punto
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RIC 86 v Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIICOSXIICENSPPP - Minerva standing left, holding spear. [RIC unlisted type for this issue]. (Dirtyoldcoins) DOMITIAN. 81-96 AD. Æ Sestertius (26.64 g, 7h). Struck 85 AD. Laureate bust right, wearing aegis / GERMANIA CAPTA, trophy; to left, captive German woman seated left on crossed shields in attitude of mourning; to right, captive German man standing right, looking left; shield to right. RIC II 278a; BMCRE 325; Cohen 136. Fine, even brown patina, areas of light pitting on the reverse, large flan. (CNG) RIC 284 BMC 339 C 484 Sestertius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMCOSXICENSPOTPP - Laureate head right. Rev: No legend Exe: SC - Domitian riding horse right, spearing enemy below. 85 (Rome). (Dirtyoldcoins) Domitian. AD 81-96. Æ Sestertius (33mm, 25.37 g). Struck AD 86. Laureate bust right, wearing aegis / GERMANIA CAPTA, SC in exergue, female captive seated left on shield in attitude of mourning, trophy behind; on right stands a male captive, head turned left, hands tied behind back, helmet and shield at his feet. RIC II 312; BMCRE 372; Cohen -. VF, green and brown patina, reverse a little rough, some smoothing. (CNG) Domitian Æ Sestertius. Rome, AD 85. IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XI CENS POT P P, laureate bust of Domitian right wearing aegis / Emperor standing left, holding spear; German captive kneeling right before, presenting shield set amongst various arms; S-C across fields, broken spear in exergue. RIC 357; C. 489; BMC 337; BN 358. RIC 279, (RIC [1962] 258), Cohen 488, BMC 299 Domitian AE Sestertius. 85 AD. IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI, laureate bust right, wearting aegis / S-C, long-haired German kneeling right, wearing long trousers & presenting sheild to Domitian standing left in military attire, holding spear, helmet on ground between them, broken spear in ex. Cohen 488. (Wildwinds) RIC 329, C 538 Dupondius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMCOSXIICENSPERPP - Radiate head right. Rev: No legend - Shields crossed in front of vexillum. 86 (Rome). Quadrans con due torques germanici1 punto
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Qualche esemplare collegato alla spedizione germanica di Domiziano dell’83-85 d.C. RIC 66b, BMC 81, C 182 Aureus Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPIIII - Laureate head right with aegis. Rev: IMPVIIIICOSXICENSORIAPOTESTATPP - Germania seated right, resting head on hand; broken spear below. c.85 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 520 Domitian. AV aureus. AD 87. IMP CAES DOMIT AVG GERM PM TR P VII, laureate head left / IMP XIIII COS XIII CENS P PP, Minerva standing left, holding spear. RIC 520; Cohen 221; Calico 887. AD 87 (Wildwinds) RIC 63 C 180 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPPMTRPIIII - Laureate head right. Rev: IMPXIIIICOSXIIICENSPOTPP - Minerva standing right on galley prow, aiming spear and holding shield; owl to right. 87 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 65 C 387Denarius Obv: IMPCAESDOMITGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIIIICOSXIIICENSPPP - Minerva standing right on galley prow, aiming spear and holding shield; owl to right. 87 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 66a (Var) Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPIIII - Laureate head right, wearing aegis. Rev: IMPVIIIICOSXICENSPOTESPP - Germania seated right, resting head on hand. [RIC lists for rev. legend IMP VIIII COS XI CENS POT PP]. 85 (Rome). (Dirtyoldcoins) RIC 73d, C 194 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPV - Laureate head right. Rev: IMPXICOSXIICENSPPP - Minerva standing right, aiming javelin and holding shield. RIC 86 Denarius Obv: IMPCAESDOMITAVGGERMPMTRPVI - Laureate head right. Rev: IMPXIICOSXIICENSPPP - Minerva standing left, holding thunderbolt and spear with shield.1 punto
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Nei due anni successivi il limes germanico-retico fu interessato dalla costruzione di una serie di forti, fortini minori e strade. Avanzò nei territori di Nemeti e Triboci. Ma l’area costituiva comunque una specie di scomodo cuneo nei territori dell’Impero: comportava un pesante tributo in termini di presenza militare. Ciò chiaramente portò allo sviluppo economico che si verificò nei tempi successivi ma si ebbero in più occasioni periodi tumultuosi. Già qualche anno dopo la campagna domizianea (88 ? 89?) il settore conobbe un periodo di instabilità dovuto alla deposizione del re Chariomero dei Cherusci da parte degli stessi Catti. Ripreso il potere lo perse una seconda volta a breve e definitivamente quando decise di inviare ostaggi a Roma, secondo la prassi clientelare consolidata dell’epoca. Gli stessi Catti si resero protagonisti di un infruttuoso attacco alla frontiera imperiale durante i disordini provocati dalla rivolta del governatore della Germania Superiore Lucio Antonio Saturnino. In seguito gli Agri decumantes furono protagonisti di azioni militari da parte di Traiano (come Governatore nel 92-96 e come Imperatore nel 98 e 100). Adriano avanzò lievemente il limes. Antonino Pio (145-146) come a lui abituale provvise al rafforzamento delle strutture difensive presenti e ad un avanzamento di 30 chilometri della frontiera. Nel 185/6 ci fu una rivolta contro i militari di stanza ad Argentoratum (Strasburgo). Gallieno perse il territorio conquistato dagli Alemanni che vi si insediarono; riconquistato da Aureliano fu progressivamente abbandonato dopo Probo e lasciato agli Alemanni. E il “nostro” Domiziano? Aveva raggiunto la gloria tanto desiderata: eppure non era contento. C’era qualcuno che oscurava il suo tanto bramato sogno di gloria: Agricola. Lo aveva spedito in Britannia là dove nessuno era riuscito a sottomettere tutte le popolazioni locali. Eppure ci stava riuscendo. Era giunto in Caledonia e stava compiendo il periplo dell’isola, chiudendo la “tenaglia” attorno alle riottose popolazioni locali. Bisognava fermarlo perché troppo … pericolosamente vincente. Quindi quando Agricola si recò a Roma per chiedere un ulteriore limitato contingente militare per chiudere la campagna con la conquista totale della Britannia (84) gli fu ordinato di abbandonare le operazioni militari. Cosa che lo stesso generale fece, fedele all’ordine ricevuto. Non fu declamato per le sue vittorie. L’unico che lo fece fu Tacito: Agricola era suo suocero e gli visse, dopo il suo rientro, accanto per sette anni: probabilmente raccolse oltre alla verità dei fatti, tutta la sua amarezza. Domiziano nel frattempo fece annientare una popolazione nell’Africa proconsolare (i Nasamoni), si scontrò contro i Daci di Decebalo (85): usando come casus belli il fatto che Marcomanni e Quadi (alleati sulla base di un trattato del 6 d.C. siglato tra Tiberio e Maroboduo) non lo avevano aiutato durante la campagna dacica nell’89 riaccese il fronte germanico e in particolare quello Pannonico, iniziando da Carnuntum una guerra che comportò la stipula di una tregua con Decebalo (al fine di evitare un attacco simultaneo nei due settori). La guerra contro i germani conobbe tre fasi dai risultati alterni: 89, 92 e 95(?)- 97. La terza fu condotta da Traiano (Domiziano fu ucciso nel 96) e comportò la vittoria di quest’ultimo che gli comportò il titolo di Germanicus ed il Trionfo. Anche questo settore comunque non fu mai completamente pacificato (usando il termine in senso latino ovvero di debellazione totale del nemico) e nel seguito si ebbero comunque tumulti e azioni belliche.1 punto
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______________ 2006 Azerbaijan 50 Qapik - Bimetallica Come scritto in precedenza per il 5 qapik, la prima serie ufficiale per la circolazione dell'Azerbaijan non è datata, world coins, numista ed altri siti, attribuiscono il 2006 come anno di produzione. Da notare che in tutta la serie (1-3-5-10-20-50 qapik) questa nazione ha evidenziato sulle monete i suoi confini (la sua sovranità post unione sovietica), sono riportati anche sul retro delle banconote che iniziano con 1 Manat (l'unità monetaria di questo paese - circa 60 cent di euro), quella di seguito equivale a mezzo Manat.1 punto
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Brutta.....che parolona inadeguata per una moneta che se abbiamo acquistato vuole dire che ci piaceva. Eventualmente possiamo discutere di una la moneta che non ci interessa più, quello sì, magari perché ne abbiamo vista una in uno stato di conservazione migliore o magari perché non vogliamo più trattare un determinato periodo storico o un determinato ambito territoriale. Nella vita si cambiano molte cose: macchine, case, perfino mogli.... :blum:....quindi perché non stancarsi e staccarsi di una moneta?1 punto
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Anche se fosse vero ricordiamoci che nei cinquanta anni precedenti, quando eravamo in mano a ''nazionalisti illuminati'', abbiamo avuto due guerre mondiali... Arka1 punto
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@acraf Ciao Alberto, Per rispetto a gente come te, vorrei postare alcune foto fatte al microscopio digitale , con una corretta luce e che si osserva ,(a chi capisce) la genuinità della frazione in argento. Inoltre .....per le condizioni (cristallizzazione) ho consigliato al proprietario , di non pulirla e lasciarla cosi , onde evitare peggioramenti ad una cosi delicata testimonianza Numismatica. In una foto del rovescio , evidenzio in rosso , le traccie delle prime due lettere . Come al solito .........ci saranno critiche ed dubbi (rispettabili) . Tu sai che non sono uno studioso ,ma bensì un tecnico ,pertanto se tu lo terrai utile ,lo studio di questa frazione lo lascerei a te (con il consenso ) del proprietario. Cordialmente Giovanni.1 punto
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Consiglio un bel corso di Economia Monetaria Come base per sviluppare questi quesiti con un approccio serio e razionale :)1 punto
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Bentornato! Anche per quelli come me che non partecipano in modo attivo la Tua era una assenza che si faceva sentire... ;)1 punto
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Tenete conto che non sono monete destinate alla circolazione nel senso pieno del termine. 2 milioni sono ancora relativamente poche perchè la gente non finisca col tesaurizzarle realmente dopo pochi passaggi di mano. La vedo più come un modo per incassare 10 milioni di euro in maniera facile e sicura. Quando cominceranno ad emetterne 10 milioni l'anno possiamo cominciare a discutere di reale moneta da circolazione.1 punto
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Cambiamo un po' area.... Zecca : Asti Emittente : Emanuele Filiberto , Conte di Asti ( 1538 - 1559 ) e Duca di Savoia ( 1553 - 1580 ) Nominale : testone, III tipo Metallo : argento anno : 1561 Prov. NAC 85 Note : bel busto di Emanuele Filiberto testa di ferro con al rovescio stemma coronato con scudetto sabaudo in cuore1 punto
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@@miza Credo di no. Comunque è strana, o il conio è diverso rispetto alle precedenti oppure ha qualche errore di troppo.1 punto
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Quarter Dollar 2002 P U.S.A. Washington Quarter Mississippi1 punto
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Quarter Dollar 2002 P U.S.A. Washington Quarter Mississippi1 punto
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Quarter Dollar 2002 P U.S.A. Washington Quarter Ohio1 punto
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Buongiorno a tutti! Mi è capitato tra le mani un atto di vendita datato 1924 per la vendita di un campo al mio trisnonno da parte della curia, e su questo sono presenti due "marche da bollo" da L2 e L3, stampate sul foglio insieme ad un bollo di aumento per addizionale. Vorrei condividerli con voi! Già che ci sono, allego anche una foto controluce della filigrana presente nei fogli, che recita "1922 Regno d'Italia CI".1 punto
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Mmm... Gioco interessante. Provo a giocare anche io, anche se non al vostro livello. :) 1808 (a.e. 1223) Pascialato di Tripoli 40 para Mahmud II Purtroppo mancante di un pezzo, come quasi tutte quelle che ho del Pascialato di Tripoli.1 punto
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