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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/27/16 in Risposte
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Io sono il circolo....il circolo numismatico, sono nato nel 1960, nel 1970 credo di aver raggiunto il mio apice storico sia per frequentazioni che per importanza culturale. Erano altri tempi....sia economici, sia di fervori, sia di consensi numerici, ero il centro delle attenzioni numismatiche della cittadina dove risiedo, da me venivano tutti quelli che volevano parlare di monete, medaglie, vederle, scambiarle... Aspettavo con ansia durante la settimana che arrivasse il giovedì sera, in quella serata il segretario arrivava prima di tutti, apriva con la chiave la porta...che emozione in quel momento....finalmente vedevo qualcuno... Sono passati in tanti da me, ormai molti non ci sono più, altri sono molto anziani, i giovani dell'epoca sono persone oggi in età, alcuni sono diventati bravi, alcuni hanno scritto molto, altri hanno smesso nel tempo, ma tutti hanno imparato qualcosa... Vedevo persone ma vedevo soprattutto monete, tante, di ogni epoca, spesso belle, a volte intriganti, i miei ospiti facevano discussioni e lunghe dissertazioni su di loro a volte anche accanite, appassionate... Oh quanti ricordi, che grandi serate, che monete....ricordo il Gianni che sapeva tutto sulle monete romane ed amava spiegarle a tutti, ogni giovedì ne portava alcune da far vedere, sperava che si appassionassero e così fu veramente e poi Nando che entro' giovanissimo qui, imparò tanto da tutti e poi scrisse veramente molto, divenne conosciuto nel nostro mondo e come non ricordare il Franco detto il " Genova " perché di Genova era ma soprattutto perché sapeva tutto di quelle monete....bei tempi, bei tempi veramente.... Erano altri tempi...si faceva anche un convegno commerciale, un Bollettino cartaceo una o due volte l'anno, contribuivano i soci con degli scritti, degli articoli, negli anni 70/80 eravamo un riferimento importante per la nostra numismatica, i soci erano tanti.... Poi cambiarono tante cose, le iniziative diminuirono, anche le frequentazioni, dicevano che non ero più di moda, che bisognava contenere le spese, che c'era la crisi.... Oggi aspetto sempre con ansia il giovedì sera...è il mio momento, finalmente arrivano....con monete, cataloghi, libri, non sono molti ma finalmente mi sento vivo almeno quella sera, ancora importante... Il nuovo Presidente ha ambiziosi progetti, è sempre su quell'aggeggio infernale e misterioso per me che è il computer, dice che la comunicazione deve passare da lì ormai, ha tante idee, vuole fare di nuovo il Bollettino ma on line per ridurre le spese e coinvolgere i soci e anche i simpatizzanti esterni, vuole portare alla sera studiosi che raccontino e divulghino la numismatica....vuole fare un open day per far conoscere il circolo numismatico nelle scuole, fare proselitismo dove i giovani ci sono.... In questi giorni ha preparato tante locandine per quella giornata da distribuire in tutte le scuole della nostra cittadina, speriamo che ce la faccia, deve farcela....per la numismatica e per me...se così sarà quel giorno sarà festa grande e io mi sentirò come ai bei tempi ...importante....d'altronde io sono il circolo....il Circolo Numismatico con la C e la N maiuscola....13 punti
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Desidero segnalare che presso la Libreria Classica Diana, di Cassino, che offre grande contributo alla numismatica, è uscito un recente volumetto sulla biografia e monetazione di Tito Quinzio Flaminino: http://www.classicadiana.it/libreria/content/campana-alberto-t-quinctius-flamininus-un-aureo-ellenistico-rrc-5481 dove è possibile acquistarlo (15 euro). Flaminino fu un grande protagonista della storia romana all'inizio del II secolo a.C., vero artefice del predominio di Roma nella Grecia continentale, negli anni successivi alla guerra contro Annibale. Allego per conoscenza l'indice del volumetto: Il libro descrive nei dettagli la biografia di Flaminino e il complesso contesto storico in cui visse e che lo vide protagonista della seconda guerra macedonica contro Filippo V, con ricorso a numerose immagini e cartine a colori. Allego come esempi ritagli di due pagine a caso: Al primo capitolo, che si occupa della parte storica, segue il secondo capitolo, che è una accurata analisi numismatica e iconografica dell'unica emissione nota a nome di Flaminino, il famoso aureo ellenistico (RRC548/1), attualmente noto in soli 10 esemplari, tutti catalogati in dettaglio e illustrati a colori. Viene anche ricostruita la sequenza dei conii. Allego scansione di due pagine di questo capitolo: E' un'opera che cerca di unire un'accurata ricerca scientifica con un approccio anche divulgativo, permettendo anche ai non specialisti di comprendere le problematiche di una simile ricerca.4 punti
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Sono entrato a far parte da inizio anno di un piccolo circolo numismatico di un paese vicino al mio e posso dire che già in questi mesi mi sono reso conto che è un'esperienza bellissima; sapere che ogni settimana hai un "appuntamento fisso" e per qualche ora puoi stare con amici con il tuo stesso interesse, parlare di numismatica e a volte scambiarsi qualche moneta ed opinione su di esse è veramente fantastico. In fondo come già diceva Seneca "una cosa ci rende felici se possiamo condividerla" ed è anche questo la numismatica condivisione di opinioni e conoscenze, è la gioia di mostrare ad amici le proprie monete a cui siamo legati perchè hanno un particolare significato per noi.4 punti
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..........lo accoglie la sua terra cingendolo d'allor. al sol della calda primavera risplende l'armatura del duca vincitor. qui ripreso al ritorno dalla battaglia contro il marchese di Saluzzo. 23 marzo 14873 punti
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Ringrazio per le gentili espressioni di stima. Un aspetto è da rilevare, purtroppo. Ormai l'editoria numismatica è in crisi e le opere che trattano di monete, specialmente in italiano, vengono vendute in pochissime copie. Per allargare un poco l'interesse anche all'estero, ho voluto aggiungere anche un riassunto (Summary) in inglese, permettendo di comprendere i punti salienti della mia trattazione. Ringrazio miei amici numismatici di madrelingua inglese a correggere il mio testo in quella lingua. E' quindi grande merito della Editrice Diana avere permesso la stampa, in ottima carta pesante e con buone immagini a colori, in comodo formato (17 x 24 cm), con possibilità di leggere interessanti pagine di storia e numismatica di quell'epoca, senza intenti di lucro, ma per sincero amore verso la cultura (soprattutto italiana). Se penso a certi prezzi di libri accademici, che debbono comunque rientrare nei non indifferenti costi di stampa e di spedizione. Io non guadagno proprio nulla, anzi ci rimetto qualcosa, specialmente per le spese per avere l'autorizzazione a stampare le immagini di monete custodite in collezioni pubbliche, senza considerare che diversi amici, anche forumisti, mi hanno aiutato a reperire altre immagini, specie da vecchi cataloghi (come si può intuire nella discussione relativa alle monete di Cornuficius, nell'apposita sezione delle monete romane repubblicane). Ma maggiore è la soddisfazione di poter trasmettere delle conoscenze....3 punti
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Sicuramente il medioevo è un periodo molto affascinante sia dal punto di vista Numismatico e che da quello storico, infatti non sono moltissime le informazioni giunte sino a noi di questo periodo, ma le monete che come sempre sono usate come metodo di propagazione di messaggi, fanno si che non solo si riscopra questo periodo che per molto tempo è stato considerato buio, cosa che non credo, ma che anzi con lo studio delle monete si possa nche far luce su momenti storici ancora nascosti, insomma una bella parte della Numismatica ancora tutta da scoprire.3 punti
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il problema a mio avviso è che in Inghilterra abbiamo un'"Autorità" che ha l'obiettivo di conoscere e studiare. fatto quello, fatto tutto, non a caso spesso ad esempio il British dopo aver studiato e fotografato monete "comuni", le vende con un bel certificato, in questo modo il prezzo raddoppia. purtroppo, e dico purtroppo, lo stato italiano è il peggior collezionista....pretende il puro possesso, non sa cosa possiede, non lo studia e non lo mette a disposizione.... a titolo di puro esempio, nel museo della mia città so essere presente un solido inedito di Giulio Nepote... poterlo vedere è fantascienza ... nonostante stia collaborando con un importante museo di una capitale europea, al Gabinetto Numismatico della mia città mi è stato negato l'accesso "richiesto per iscritto" ben due volte... perché ...apparentemente... dicono che pubblicheranno tutto "presto" e non c'è motivo di richiedere l'accesso... ora... l'altra domanda... posto che tutto il materiale dello Stato è "dello Stato" , e in quanto repubblica, DEI CITTADINI!!!... perché per motivi di studio o passione non posso vedere, anche accompagnato, il patrimonio dei nostri musei???3 punti
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Finalmente sono riuscito a metterci le mani sopra!! Il Di Giulio x il Tallero per Pisa di 2°Tipo del 1615 dice: Sconosciuto in C.N.I. e Galeotti Due unici esemplari rispettivamente comparsi in listino Canessa De Nicola del Dicembre 1949, ed in Asta Santamaria 1955 (raccolta Signorelli). non esprime rarità. Un altro esemplare è comparso in ARS Classica n 50 il 15 Novembre del 2008 (indica come estremamente raro), con il mio fanno 4 esemplari. Il libro Attilio Manzoni non lo cita nemmeno, salta la data. data parecchio più rara del 1609 che ultimamente invece si vede apparire alle aste e classificata R5. Descrizione: Monete di zecche italiane Pisa Cosimo II de’Medici, 1609-1621. Tallero 1615, AR . Mezza figura radiata del duca in armatura d., con lo scettro nella mano d. e la s. sull’elsa della spada; nel giro, sotto il taglio del busto, 1615. Rv. Stemma coronato caricato su croce di S. Stefano. CNI –. Galeotti XXXI (manca questa data). Di Giulio 70. Ravegnani-Morosini 14. Estremamente raro. rottura di conio al diritto e leggeri difetti tipici dell emissione e della data, il più bel pezzo mai apparso su asta, di eccezionale freschezza e aspetto, fondi lucenti FDC/SPL+ saluti fofo2 punti
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Una piccola moneta ho trovato in una casella di posta indesiderata (ciotola!) durante il fine settimana, una spagnola di 1852 "Media Decima de Real." Avevo mai visto uno di questi pezzi di 1/20-real prima e non sapevo che un premio (minore) era fino a quando ho preso casa. Diamine, non l'ho quasi preso a causa di quello che ho pensato è stata danneggiata, ma sono rimasto contento la mia curiosità ha avuto la meglio di me—quello che aveva sembrava essere danni era effettivamente in eccesso metallo al rim causati da improprio coniatura. (E le parti responsabili? Il marchio di zecca prominente acquedotto dice di guardare a Segovia...) Questa ½-decima era il basso-valore nella monetazione decimale prima della Spagna, e le sue dimensioni ridotte si addice la sua piccola statura. A soli 16mm di diametro e 1,9g di peso, è alcune più piccola che le non-piaceva tanto 50-lire del 1990-95 (17mm e 2,7g). :) v. ------------------------------------------------------- A little coin I found in a junk-box (bowl!) over the weekend, an 1852 Spanish “Media Decima de Real.” I hadn’t seen one of these 1/20-real pieces before, and didn’t know what a (minor) prize it was until I got it home. Heck, I almost didn’t take it because of what I thought was damage, but boy was I glad my curiosity got the better of me—what had appeared to be damage was actually excess metal at the rim caused by improper coining. (And the responsible parties? The prominent aqueduct mintmark says to look in Segovia…) This ½-decima was the low-value in Spain’s first decimal coinage, and its small size befits its small stature. At just 16mm in diameter and 1.9g in weight, it’s some smaller than the much-disliked 50-lire of 1990-95 (17mm and 2.7g). :) v.2 punti
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Non vorrei che nikerede rimanesse deluso, ma… Il cosiddetto ‘metodo idrostatico’ proposto dà risultati approssimati, come si afferma nel testo stesso. Considerando le leghe dell’oro con il rame, i valori di massa volumica delle nove leghe corrispondenti a ciascun titolo in millesimi dell’oro nel rispettivo nomogramma sono stati calcolati nell’assunto che la densità di una lega sia la media pesata delle densità dei metalli che la compongono. Ad es., per la lega a 500/1000 (50% in peso), M = 19,3x0,5 + 8,9x0,5 = 14,10 e così per le altre leghe. Gli stessi dati si ritrovano nella tabella al post # 54. Dall’espressione per M è stata ricavata l’equazione che dà direttamente il titolo dalla densità misurata Questa impostazione dà risultati approssimati in quanto consiste in pratica nell’applicazione dell’equazione (3) al post # 47 senza il termine col segno meno, il cui ‘peso’ è tutt’altro che trascurabile potendo costituire anche più di due unità di densità per certe composizioni. Nel caso specifico, per la lega al 50%, questo termine è 2,06 in valore assoluto e quindi la densità della lega è 14,10 – 2,06 = 12,04 g/cm3. Questo valore si può leggere anche nel grafico in fig. 3, da cui è evidente come il calo di titolo dell’oro all’aumentare della percentuale di rame nella lega, quindi procedendo dal punto più alto della curva verso sinistra, non segue un andamento rettilineo (come supposto nel ‘metodo idrostatico’) ma esponenziale. Ci sarebbe anche da discutere il fatto che per alcune composizioni i valori misurati sono diversi da quelli calcolati, ma qui bisognerebbe chiamare in causa gli aspetti strutturali delle leghe come le distanze tra atomi simili, il volume della cella elementare, ecc. ecc. apollonia2 punti
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specialmente al diritto a volte lo sporco attorno ai rilievi, con il cambio di colore, aiuta a far risaltare il rilievo stesso. come nel tuo caso io preferisco com'era prima . al rov. trovo invece un miglioramento anche perchè è rimasto un fondo più chiaro a fare da contrasto.2 punti
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Grazie mille a tutti per gli auguri, sono rimasto davvero commosso dal regalo ricevuto da un giovanissimo utente, l'amico Alessandro @@Alex0901. Non ho parole. Grazie Alessandro!2 punti
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in effetti la decentratura delle monete asmonee è stata oggetto di studi anche perché non infrequentemente sono "overstrucked" e si intravede un parte di un altro conio. Si è ipotizzato anche l'utilizzo contemporaneo di conii multipli, per avere una maggiore resa produttiva, almeno per le monete di Giovanni Ircano e Alessandro Jannaeus. Questa teoria però stona con il fatto che spesso il secondo conio è più "fresco" e sembrerebbe non avere la stessa usura..2 punti
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........ passiamo alle Piastre del 1805....come quella postata da Francesco con la data "abrasa" . Premetto che anche qui, e soprattutto, ci sono molti documenti che riguardano questa coniazione di Piastre e si dovrebbe anche conoscere un pò la storia del mastro di zecca "Luigi Diodati" e del perchè venne chiamato alla direzione della zecca di Napoli in quel periodo...letto qualcosina in merito si potrebbe già a priori escludere tutte le "bufale" riportate. Detto questo...dove compare per la prima volta un s.d. della Piastra del 1805 ? ..... 1 - Nel CNI al n. 41...ma di quale Piastra parliamo ? di una capelli ricci e non di una capelli lisci. 2 - Il D'Incerti però che fa ? cataloga un s.d. ma la cataloga capelli lisci con un rif. errato al CNI (perchè lì è riportata un capelli ricci e non lisci). 3 - Il PR stavolta la prendono in considerazione perchè evidentemente la osservano riportata nel CNI ma anche loro riportano s.d. capelli lisci e non ricci. 4 - ..... a seguire poi la troviamo tuttora catalogata Gig.72 - MIR 424/1 Ma quello che conta...al di là degli errori/sviste ecc.ecc. e che esistono documenti che queste Piastre sono tutte con la data.....e che l'inverso deve essere comprovato...e non solo da una semplicissima foto......e se la Piastra 1805, a questo punto (capelli ricci), era come una di quelle postate da Francesco :crazy: :crazy: :pleasantry: :pleasantry: @@francesco77 ...fai togliere tutto.2 punti
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Sempre sull'ottimo Convegno di Parma voglio mostrarvi tre immagini di tre momenti per me significativi: Con l'amico Mario mentre discuto sulle ultime questioni tecniche prima dell'inizio della conferenza :) Con l'amico Antonio mentre si guarda un numero de "I Quaderni di LaMoneta" (tra l'altro con i nostri articoli!) :) Con la mia ragazza al termine della mia relazione alla conferenza (ed ancora piuttosto emozionato!) :)2 punti
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salve pulizia meccanica al microscopio e succo di limone da rifinire2 punti
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Ciao, oggi ho ricevuto questa moneta e cercando di catalogarla( credo sia RIC 308C) ho visto che al rovescio riporta la figura di Giove intento a proteggere il nuovo imperatore Commodo ( viene datata 181 d.c. ovvero l'anno successivo all'ascesa al trono dello stesso). Vorrei capire la differenza tra Iovi e Ivppiter ( che troviamo in questa moneta) e se il rovescio voglia semplicemente essere di buon auspicio dell'imperatore visto che godrà della protezione del re degli dei, o se stia a significare un qualcosa di diverso magari per un qualche particolare accadimento avvenuto proprio durante l'anno 181. grazie Luca1 punto
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Probabilmente una variante di CM 160: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AF158/5 Il peso è diverso: 20,7 gr più la scritta "brevettata". Qualcuno la conosce? Grazie, Adam1 punto
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In base alla mia modesta esperienza con locali musei, è piuttosto raro trovare un muro come quello trovato da Poemenius. In genere, prima o poi, si riesce a trovare il canale giusto ed è importante poter avere sufficienti referenze (esiste ancora una profonda diffidenza verso semplici cittadini che fanno richiesta di visione e questo dipende purtroppo dalla vecchia mentalità élitaria dei funzionari responsabili). Purtroppo esistono ancora personaggi che negano l'accesso, usualmente con la scusa già detta a Poemenius e cioè che tanto il materiale è sotto studio e sarà pubblicato (ma quando e come ?). Resta l'importanza di una corretta e precisa richiesta, motivandola che è per intenti scientifici, ossia per studiare quella o quelle monete nell'ambito di uno studio specifico, meglio ancora indicando anche un suo "titolo" da pubblicare. Può capitare, ma è raro, che il funzionario responsabile di quella raccolta sia a sua volta interessato per un proprio studio e quindi ha una sua precedenza, ma allora dovrebbe spiegarlo...1 punto
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Monetina che mi ha letteralmente fatto innamorare....sono curioso di sapere il vostro parere.1 punto
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Pulizia di un 4 tari 1558, Filippo II, Regno di Sicilia. 15 giorni in acqua distillata e poi 3 giorni in succo di limone con risciacqui frequenti. Ottimo risultato secondo me. Le foto sono fatte all'inizio, dopo 9 giorni e alla fine. Voi che dite?1 punto
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Alcune ulteriori informazioni. Per chi volesse venire in macchina, è stato organizzato un parcheggio adiacente al Palazzo Farnese, situato in Via Brigata Piacenza. Lì vi saranno due incaricati che faranno parcheggiare i visitatori che comunicano di recarsi al convegno. Per quanto riguarda i partecipanti al convegno sono, tra gli altri, in ordine alfabetico: Abafil Srl A.N. 64 di Palma Stefano Bancostema di Walter Nasi Carozzo Fabio Casa d'Aste Montenegro di Montenegro Eupremio De Campora Ulderico Eugubium di Andrea Cavicchi Hatria Numismatica di Cristian Andreani Monetaio di Familiari Giuseppe Numismatica Bassani di Bassani Aldemaro Numismatica Cavaliere di Cavaliere Francesco Numismatica Cavalieri Numismatica Grimoldi di Grimoldi Fabio Numismatica Perrone di Perrone Fabio Numismatica Pratesi Numismatica Scaligera di Cavazzola Simone e Finotti Roberto Numismatica Varesi di Varesi Alberto Studio Millelire di Lucio Raponi. Vi aspettiamo numerosi!! SIVIS (alias Stefano Palma)1 punto
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Non sono favorevole al dialogo a tutti i costi: questa e' gente che si nasconde dietro l'anonimato o tra le pieghe delle smisurate burocrazie statali. Secondo me vanno individuati nomi e cognomi dei responsabili e vanno perseguiti ad personam. Un semplice: "guardi io so chi e' lei e il ruolo che ricopre nell'amministrazione, ho sia i soldi che il tempo per procedere contro di lei per vie legali e non mi daro' pace fino a che non le avro' esaurite tutte" fa in modo che l'interlocutore ritenga piu' comodo mostrare la monetina in questione, piuttosto che affrontare le ire di un cittadino che ha dimostrato di non essere uno sprovveduto. A volte funziona....sempre che la moneta ci sia ancora.1 punto
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grazie Mario, io ho messo R5 perchè quando il Di Giulio non indica rarità per me è il massimo! sono conosciuti solo 4 esemplari con il mio, R5 può starci. per quanto riguarda la patina è stata dovuta lavare, era macchiata, ma aveva tutta la sua patina, spero si riformi pian pianino tra qualche anno. saluti Rodolfo1 punto
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Concordo, si tratta della RIC 485 con la lettera in esergo ("P" come prima officina e non "D"). Considera inoltre che per gli antoniniani di Gallieno ci sono infinite varianti non censite nel RIC (la tua invece è quella canonica): anzi per questo periodo il RIC può essere a ragione considerato piuttosto carente... Nell'esempio seguente la lettera "P" è nel campo (variante): http://numismatics.org/collection/1974.136.631 punto
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Falkland Islands 1987 - 1 Pound Lo stemma presenta il veliero *Desire*, nome della nave con cui il capitano inglese John Davis scoprì le isole nel 1592. In basso il motto Desire the right ("desidera il giusto") che giocando con la parola Desire fa anche riferimento al nome della nave.1 punto
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Vi sottopongo oggi quello che presumo essere un peso monetale angioino uniface di forma triangolare. Presenta tre punzonature romboidali recanti fiordalisi in prossimità degli angoli e una grande punzonatura rotonda centrale con effigie frontale del re del tutto simile a quella presente sui gigliati di Carlo II. I bordi esterni sono leggermente strombati e presentano scanalature. E' di dimensioni molto ridotte (20 mm per lato ca.) e ha un peso di 3.55 grammi. Il peso fissato per i carlini del tipo gigliato è invece di 4.01 grammi, ma quello dei vecchi carlini (saluti d'argento) e di 3.40 ca. Si tratta forse di un peso per verificare l'integrità dei saluti? Ricordo di averlo visto illustrato su uno dei Quaderni del circolo di Formia, ma non ricordo ora precisamente quale. Comunque non forniva molte delucidazioni a riguardo. Qualcuno possiede qualche elemento in più o conosce una bibliografia di riferimento per questi oggetti para- o meglio meta-numismatici?1 punto
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Per le rarità per Pucci R4 il 1615, per MIR Toscana R4 sia per il1615, che per 1610, che per 1613, per Di Giulio come hai detto tu è sconosciuto a CNI e Galeotti. La chiusura della zecca di Pisa avviene nel 1609 per i problemi spiegati nel Di Giulio tratti dal Libro di Zecca dell'Archivio di Stato di Firenze, problemi per mancanza di Maestri e di acqua, il trasporto delle coniazioni a Firenze fu la conseguenza di tutto questo.1 punto
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Ciao @@gpittini, bellissima moneta. Ricca di fascino, e non poteva essere altrimenti data la provenienza. Ti posto, sperando di farti cosa gradita e di non prendere cantonate, la classificazione che ho trovato (in neretto ho messo la RPC che non riuscivi a trovare): EGYPT, Alexandria. Nero. AD 54-68. AR Tetradrachm (25mm, 12.93 g, 12h). Dated RY 13 (AD 66/7). NEPΩ KΛAV KAIΣ ΣEB ΓEP AV, radiate bust left, wearing aegis; L IΓ (date) below chin / Corbita with helmsman under sail to right; two dolphins in water; ΣEBAΣTOΦOPOΣ above. Köln 186; Dattari (Savio) 264; K&G 14.99 corr. (obv. legend); RPC I 5296.1 punto
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Ciao @@corallino, mi sembra un bronzo di Nicea Bitinia, potrebbe essere Alessandro Severo... Saluti Eliodoro1 punto
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Quanto mi piace questa affermazione. Per me la 20 Lire 1957 "gambo largo" ha un grande valore affettivo, perchè mi lega al ricordo di una caccia durata molto tempo. Nel 2010 avevo riaperto uno scatolone con la "collezione" che avevo cominciato circa 30 prima, quando avevo più o meno 10 anni; a quell'età ero stato portato a cominciare la collezione da mio nonno e dopo la sua morte avevo abbandonato tutto. Quanti ricordi aprendo quella scatola: il nonno che mi ha regalato il mio primo catalogo, Alfa, che conservo ancora gelosamente; i primi fogli per album, il nonno che ogni tanto mi accompagnava a comperare una monetina ( Lire Repubblica italiana) in un negozio... Quanto sentivo importante quel momento, quanto mi sentivo serio collezionista nel scegliere con attenzione i pezzi che avevo segnato sulla mancolista (Lire circolanti e circolate); ed il numismatico reggeva il gioco di mio nonno, e mi faceva sentire importante. Pensate che quel numismatico era Giulio Bernardi!!! Bene, quando nel 2010 riaprii quella scatola, con l'affiorare dei ricordi ( e confesso che mi è scappata una lacrimuccia...) mi è "esplosa" la passione. Ho cominciato praticamente da zero, ho commesso errori da principiante, ho comperato un catalogo e mi sono prefissato di onorare il nonno cercando di portare avanti la sua opera perpretata nei miei confronti. Chissà come sarebbe felice nel vedere oggi germogliato il seme che ha piantato. Ed eccomi al 20 Lire '57 gambo largo. Non avevo idea di come fosse, perchè non avevo ancora dimestichezza con internet, e quindi non sapevo come trovare foto di questa variante; nel frattempo avevo dato la caccia a tutte le monete mancanti, consapevole che non avrei mai trovato rarità, ma tanto non importava, perchè erano anche le comuni che dovevo trovare; ad un certo punto era questa variante che mi mancava e la volevo a tutti i costi, era diventato un cappriccio. Nel 2011 fui al Veronafil ed in una bancherella trovai questa variante a 2 Euro, era circolata e sapevo bene che il prezzo richiesto era esagerato, però spesso capita che paghiamo prezzi esagerati per portarsi a casa qualche improbabile souvenir da un viaggio, e non potevo tornare a casa da Veronafil senza un ricordo... Fu così che la acquistai. Però ogni volta che vedo questa moneta mi affiorano tante empozioni. Questo è quello che mi piace del mio modo di collezionare; non sono un esperto, raccolgo solo circolato e sono consapevole che dal punto di vista di valore economico, volessi un giorno vendere tutto, potrò essere contento se mi pagano una margherita con birra. Però è emozione, la collezione è emozione, e questa non ha prezzo. Per la cronaca: dopo quell'acquisto ho cominciato a trovarne con una certa facilità... :rofl:1 punto
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Oggettivamente, la comprensione della raffigurazione che appare sulla medaglia non risulta immediata. In un primo momento anch'io ho pensato alla ipotesi suggerita da Sgtred, ma forse è proprio l'articolo cortesemente pubblicato da 1000Coins - che ringrazio vivamente - a chiarire le cose quando, dalla 10 riga, parla di Forze Armate e di Partigiani. Ecco quindi in primo piano l' Esercito e i Partigiani e, dietro, Aviazione e Marina. Penso che questa possa ritenersi l'interpretazione veritiera della medaglia, resta il fatto che il soggetto non risulti chiaro per tutti e dia adito a differenti interpretazioni.1 punto
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infatti @@eliodoro è proprio questo quello che volevo intendere, è un cavallo coniato per Federico III.... però mi sorgono alcuni dubbi.... perché nell'iscrizione compare al dritto ANDUS ? suppongo siano le lettere finali di ferrANDUS o ferdinANDUS . ma se effettivamente fosse stata coniata per Federico III avremmo dovuto leggere FEDERICUS o c'è qualche passaggio che non conosco?1 punto
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Ho provato, prima telefonando, poi scrivendo... Poi una seconda volta chiedendo tramite un amico Dell'università... Niente non c'è stato modo.... Hai detto tutto bene....ma quando le condizioni per visionare non sono nemmeno poste, e l'accesso é negato a priori ti arrabbi.... Soprattutto quando scopri che da li hanno rubato 200 solidi bizantini e non riescono nemmeno a stringere più di tanto l'arco temporale in cui il fatto é avvenuto1 punto
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qui trovi tutte le indicazioni che vuoi sulle monete etiope - la tua è emessa a Parigi (lettera A) tieni presente che la datazione etiope è particolare... http://coinquest.com/cgi-bin/cq/coins?main_coin=103311 punto
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In tal caso potrebbe essere un asse "fiduciario" (o "quartonciale", per chi crede all'esistenza di questo standard ponderale a fine Repubnlica), oppure una sua versione "imitativa". Si tratta di emissioni per me enigmatiche e affascinanti. Puoi leggerne qui: http://www.lamoneta.it/topic/100902-asse-fiduciario-di-luceria/ Certo, se questa mia interpretazione è corretta al R/ dovrebbe esserci stata la prota navis; pitrebbe esserci cancellata per usura e/o ossidazione1 punto
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In effetti credo sia credibile delineare un supporto alla teoria "alta" di Noe anche attraverso il possibile legame tra la serie di stateri metapontini con figura umana e le opere di gestione delle acque di cui si accennava. Nel pdf allegato da Taras al post 25, alle pagine da 14 a 17, De Siena accenna al fatto che le prime significative opere di controllo delle acque si svolsero durante la prima metà del V secolo a.c., dato che nei decenni precedenti lo sfruttamento intensivo del territorio aveva creato uno stato piuttosto grave di degrado ambientale con impaludamenti ed altre criticità. La mia idea è che se davvero l'emissione di stateri di cui stiamo trattando fosse in connessione con tali opere di regimentazione delle acque, stante la combinazione di conii tra il dritto delle ultime emissioni incuse di Metalonto ed i primi conii di rovescio con figura umana ( come sottolineato al post 3 da Taras), si possa a rigor di logica immaginare che la datazione di questa serie di stateri vada a coincidere almeno col finire della prima metà del secolo V a.c. .. Altrimenti mi viene da chiedermi: perché aspettare dieci o venti anni (o ancor di più) per celebrare il primo ipotetico successo nella lotta contro le acque malsane rendendo tributo ad Acheloo, Eracle ed Apollo? Ovviamente si tratta di un'idea personalissima da discutere, e che sarebbe bello, nel tempo, poter meglio supportare..1 punto
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Colgo l'occasione per postare un'immagine che potrebbe far riflettere. L'immagine riprende 4 piccole prutah o lepton a confronto con 4 monete moderne dello Stato di Israele. Bene dopo oltre duemila anni vengono ripresi gli stessi simboli o immagini che erano impresse nelle monete giudaiche (stella a 8 punte, spighe di grano, doppia cornucopia e melograno e palma). Ritengo che tale ripresa sia il segno di una forte continuità storica di un intero popolo che difende con i denti la propria identità. L'Europa in epoca antica era in mano ai romani e la simbologia di allora era dominata da immagini pagane e militari a secondo dei periodi storici. Successivamente in epoca medievale le monete europee hanno ripreso per oltre 1000 anni la croce come simbolo dell'identità cristiana dell'intera Europa. Adesso le monete che circolano in Europa riprendono monumenti antichi e moderni che rappresentano gli Stati europei che sono entrati nell'euro, ma hanno perso quella simbologia che nel passato ci teneva più uniti di quanto lo siamo adesso. La perdita dell'identità cristiana mantenuta nel corso dei secoli credo che ci fa essere molto vulnerabili. Chiaro esempio di come la numismatica fa pensare. Saluti Antonio1 punto
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Ciao sandokan, non ti posso aiutare nell'individuazione particolareggiata del significato dei personaggi raffigurati che il C.I.F.R.riporta come "Soldati alleati e partigiani fraternizzano per la causa comune" ma ti allego scansione della pagina dello stesso per approfondimento, spero di fare cosa gradita Ciao M. @@sandokan1 punto
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ringrazio cordialmente @stgred per avermi tolto ogni dubbio nell'acquistarla e per la bella scheda che lui propone sul nostro catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7OH/19 Un caro saluto M.1 punto
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Per rimanere sull'argomento propongo una delle più comuni medaglie in tema; ma in modulo 70mm di cui solo 1000 pezzi sono stati coniati. E' del Comitato del XX° della Resistenza 1965 La medaglia è molto comune nel modulo 32mm e coniata in 75000 pezzi ma nel massimo modulo è davvero intrigante e di difficile reperibilità1 punto
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Segnalo e ringrazio l'amico @@rada per lo scambio effettuato una decina di giorni fa. Alla prossima!1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2014 Tiratura: 780.000 Condizione: SPL Città: Antibes (Francia) Quantità: 2 Ricordino di mio filglio in gita scolastica1 punto
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Taglio: 2 cent Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Condizione: B Città: Larino (CB)1 punto
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1 Dollar 2003 U.S.A American Silver Eagle Bullion Coin1 punto
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2 Zloty 2003 Polonia 25 Anni Di Pontificato Giovanni Paolo II1 punto
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