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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/16 in Risposte

  1. Trovata! Tra l'altro @@antonio bernardo ho visto che avevi partecipato anche tu; in ogni caso metto comunque il link, perchè mi sembra che possa essere un buon compendio alla discussione. Ci guadagnano entrambe. E ci guadagnano anche coloro che, forse, non hanno avuto l'opportunità di leggerla. http://www.lamoneta.it/topic/62066-potere-dacquisto-del-soldo-da-12-bagattini/?hl=cimici#entry645686 saluti luciano
    3 punti
  2. @@anto R @@Fufluns @@dabbene con le ultime immagini di Antonio, compreso il post 379, entriamo in un campo minato e il rischio è quello di uscirne fuori con le ossa rotte. Sia chiaro, non alzo bandiera bianca ma insomma comincio a dare segni stanchezza. Sento in giro di ricercatori che devono pubblicare libri e articoli sull'argomento ma per adesso tutto tace. La discussione è l'emblema del nulla almeno come effettiva partecipazione nel ragionare, a parte i soliti noti. Oppure, confrontarsi è così declassante per qualcuno? Misteri della vita! Secondo me, probabilmente, neanche eventuali analisi metallografiche potrebbero sciogliere dubbi e interrogativi (mi riferisco alle seconde emissioni tarde). Un grande aiuto potrebbe arrivare dall'archeologia con ritrovamenti di esemplari siglillati in stratigrafia insieme a eventuali fossili guida ma purtroppo in territorio laziale tutto sembra essersi fermato. Sono d'accordo con Antonio riguardo alla dubbia ufficialità di zecca del primo esemplare del post 388. Cari saluti
    3 punti
  3. Questo è il mio esemplare di "Vittoria Giubileo" zecca di Sidney. Come vedi @@Manuel88 anche questo non è in conservazione ottimale, ma è a me piace ancora. Prima o poi ne affiancherò uno migliore coniato a Londra. @@nando12 @@refero1980 @@Lay11 e chiunque voglia dire la sua, che ve ne pare? Poi vi dico come l'ho catalogato utilizzando i riferimenti che ho postato l'altro giorno. Inserisco due immagini in modo che i dettagli vengano fuori data la mia incapacità di fotografo. Buona giornata
    3 punti
  4. ____________________ 2009 Regno Unito 1 e 2 Pence - Acciao/rame Parte della serie che forma lo stemma Reale UK
    3 punti
  5. 2 punti
  6. Prova a vedere se è questa. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=302405
    2 punti
  7. Comunque, lasciatemelo dire, è abbastanza curioso che in un Forum di numismatica si leggano così tante critiche nei confronti di una moneta che, nonostante tutto, ha delle peculiarità sue proprie che dovrebbero quanto meno "stimolare" l'interesse di un appassionato. In un ambiente dove si fanno discussioni infinite su una "R" spostata di qualche micron più a sinistra del normale, dove ci si infervora per la rara variante senza il punto o per il simbolo di zecca "R" che è diventato una "P" (e qui si grida quasi al "miracolo" e si è disposti anche a spendere per avere la rara "variante" con la "P", che altro non è che il prodotto di un conio stanchissimo), quando finalmente ci capita una moneta tutto sommato "onesta" come questa da 5 euro, se non altro per l'originale innovazione tecnica che contiene (il "cerchio magico") e che non si era mai vista prima d'ora nel panorama mondiale numismatico, la si denigra e disprezza..... neanche fosse stata realizzata come gettone per il carrello del supermarket. Mah. :pardon: M.
    2 punti
  8. "...detto questo rimane comunque l'esosità dell'asta, ma come si dice è la legge di mercato..." Esatto. Nessuno ti obbliga a comprare. Inoltre, l'offerente sa in anticipo quanto dovrà pagare per commissioni e costi accessori....e dunque può ben valutare se gli convenga o meno prendere la moneta in quell'asta piuttosto che in un'altra o magari da un listino del commerciante della propria regione. M
    2 punti
  9. Giusto per ravvivare questa splendida discussione che da dignità alle monete che passavano tra le mani di gente comune, posto il mio soldo del doge Sagredo decisamente più bruttino di quello di Gigetto ma che dall'aspetto deve averne passate tante.
    2 punti
  10. Buongiorno, è arrivato dalla Germania (Lanz) il tornesello attribuibile a Marco Corner (1365-1368). La monetina rispetto agli altri torneselli in collezione è più grandina ma ha un conio debolissimo e ad ore 12.00 presenta delle piccolissime mancanze. Sembra che contenga più argento rispetto ai torneselli successivi. Pesa 0,60 grammi e ha un diametro di 18mm saluti Antonio
    2 punti
  11. Come si fa a chiedere 250 per quel tondello rifatto? Il problema è che poi c'è chi glieli dà. "A me piacciono le monete lisce", "Mi danno fastidio le rugosità e le concrezioni"...etc...etc...ultimamente sento molto queste frasi, soprattutto in chi si è avvicinato da poco alla materia (e che forse sta svilupando un gusto estetico "all'americana"...alla CNG saran contenti...). Ecco anche perchè invece quando vengono presentate monete rustiche e pressochè untouched vengono stimate bassissime ed aggiudicate a poco piu', tipo queste: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2727&category=57325&lot=2306294 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2727&category=57325&lot=2306331 Tranquilli che tanto al 90% queste monete verranno acquistate da chi poi le liscia e gli rifà la messa in piega, per poi rimetterle in asta al quadruplo o giù di lì....
    2 punti
  12. 20 Pence 2009 Regno Unito Regina Elisabetta II (1982-2016)
    2 punti
  13. 10 Rappen 2009 Svizzera Confederazione Elvetica (1968-2016)
    2 punti
  14. Ravviviamo questa sontuosa discussione! Vi delizio con il mio Soldo di Nicolò Sagredo.. piuttosto raretto e messo abbastanza bene. Che ne pensate?
    2 punti
  15. Io sono il circolo....il circolo numismatico, sono nato nel 1960, nel 1970 credo di aver raggiunto il mio apice storico sia per frequentazioni che per importanza culturale. Erano altri tempi....sia economici, sia di fervori, sia di consensi numerici, ero il centro delle attenzioni numismatiche della cittadina dove risiedo, da me venivano tutti quelli che volevano parlare di monete, medaglie, vederle, scambiarle... Aspettavo con ansia durante la settimana che arrivasse il giovedì sera, in quella serata il segretario arrivava prima di tutti, apriva con la chiave la porta...che emozione in quel momento....finalmente vedevo qualcuno... Sono passati in tanti da me, ormai molti non ci sono più, altri sono molto anziani, i giovani dell'epoca sono persone oggi in età, alcuni sono diventati bravi, alcuni hanno scritto molto, altri hanno smesso nel tempo, ma tutti hanno imparato qualcosa... Vedevo persone ma vedevo soprattutto monete, tante, di ogni epoca, spesso belle, a volte intriganti, i miei ospiti facevano discussioni e lunghe dissertazioni su di loro a volte anche accanite, appassionate... Oh quanti ricordi, che grandi serate, che monete....ricordo il Gianni che sapeva tutto sulle monete romane ed amava spiegarle a tutti, ogni giovedì ne portava alcune da far vedere, sperava che si appassionassero e così fu veramente e poi Nando che entro' giovanissimo qui, imparò tanto da tutti e poi scrisse veramente molto, divenne conosciuto nel nostro mondo e come non ricordare il Franco detto il " Genova " perché di Genova era ma soprattutto perché sapeva tutto di quelle monete....bei tempi, bei tempi veramente.... Erano altri tempi...si faceva anche un convegno commerciale, un Bollettino cartaceo una o due volte l'anno, contribuivano i soci con degli scritti, degli articoli, negli anni 70/80 eravamo un riferimento importante per la nostra numismatica, i soci erano tanti.... Poi cambiarono tante cose, le iniziative diminuirono, anche le frequentazioni, dicevano che non ero più di moda, che bisognava contenere le spese, che c'era la crisi.... Oggi aspetto sempre con ansia il giovedì sera...è il mio momento, finalmente arrivano....con monete, cataloghi, libri, non sono molti ma finalmente mi sento vivo almeno quella sera, ancora importante... Il nuovo Presidente ha ambiziosi progetti, è sempre su quell'aggeggio infernale e misterioso per me che è il computer, dice che la comunicazione deve passare da lì ormai, ha tante idee, vuole fare di nuovo il Bollettino ma on line per ridurre le spese e coinvolgere i soci e anche i simpatizzanti esterni, vuole portare alla sera studiosi che raccontino e divulghino la numismatica....vuole fare un open day per far conoscere il circolo numismatico nelle scuole, fare proselitismo dove i giovani ci sono.... In questi giorni ha preparato tante locandine per quella giornata da distribuire in tutte le scuole della nostra cittadina, speriamo che ce la faccia, deve farcela....per la numismatica e per me...se così sarà quel giorno sarà festa grande e io mi sentirò come ai bei tempi ...importante....d'altronde io sono il circolo....il Circolo Numismatico con la C e la N maiuscola....
    1 punto
  16. DE GREGE EPICURI Al CCNM (via Terraggio 1, Milano) martedì 21 giugno alle ore 20.45, Lucia Travaini terrà una conferenza sul tema: ZECCHE COME VULCANI; ICONOGRAFIA E TECNOLOGIA. Nel mondo greco-romano, Efesto/Vulcano era il dio del fuoco, ma anche e soprattutto un fabbro: fondeva e forgiava i metalli. La conferenza tratterà dei legami che, dall'antichità al Seicento, associano l'attività della zecca a quella del dio Vulcano, sulla base di documenti numismatici, scritti ed iconografie diverse. La professoressa Lucia Travaini insegna dal 1998 numismatica medievale e moderna presso l'Università degli Studi di Milano; in precedenza ha lavorato presso l'Università di Cambridge ed il medagliere della Sovrintendenza Archeologica di Roma. La sua bibliografia si può consultare nel sito: www.luciatravaini.it L'opera recente più conosciuta è quella sulle Zecche Italane.
    1 punto
  17. A Tomares vicino Siviglia è stato rinvenuto un ripostiglio di 600 kg di monete del III-IV Sec. D.C. stipate in 19 anfore. http://cultura.elpais.com/cultura/2016/04/28/actualidad/1461825424_636184.html?id_externo_rsoc=FB_CM&utm_content=bufferf04bb&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer
    1 punto
  18. non è un tornesello ma bensì un sesino ;)
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  19. @@nando12@@Cinna74@Lay11ciao Fabio. Per me siamo sul qBB (419/1000) siamo al limite con l'Mb/Bb. Troppi segni sui campi, specialmente sul D/, diversi colpetti sul bordo, freschezza del metallo media (almeno dalle foto), diversi segni di usura non indifferenti sui figurati. Comunque vista l'età della "signorina" moneta più che accettabile. Anche secondo me la scala americana non va bene per il grading della inglesi, lasciamola agli americani! Anche la nostra non si adatta molto, ovvero è il criterio di applicabilità che cambia, anche gli italiani non scherzano sul complicare la vita sul grading. Con il mio sistema il discorso è diverso, si adatta un po' a tutte le monetazioni in quanto parte da 1000/1000 e scende a seconda della quantità e della visibilità dei difetti, praticamente esattamente il contrario degli americani.
    1 punto
  20. Ciao! Difficile trovare queste monete in condizioni superiori al BB, anche perchè, come hai detto giustamente, erano monete del popolo; non venivano tesaurizzate, ma spese quotidianamente. C'è una discussione, qui sul forum, dove avevo elencato il costo dei generi alimentari più usuali che si potevano comperare quotidianamente nel 600 (mi pare .... se lo trovo, lo aggiungo anche qui) e tutti i prezzi erano in soldi. saluti luciano P.S, il soldo del Sagredo non ce l'ho ... :pardon:
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  21. Una nuova nazione in ingresso. ______________ 2009 Kyrgyzstan 10 Som - Acciaio/nickel
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  22. Condivido con voi quella che è la mia esperienza. Per me il Circolo è stato un punto di arrivo, dopo essermi fatto le ossa a mercatini, sul forum e con il gruppo del Cordusio (a cui va il merito, come si è detto, di essere virtuale in settimana e reale alla domenica, al mercatino) . Mi sono iscritto al CCNM nel settembre 2015 e non potevo fare una scelta più felice. Leggo di circoli dove i soci sono iscritti per motivi che con la numismatica hanno poco o nulla a che fare, e non posso quindi che lodare pubblicamente il Centro Culturale Numismatico Milanese. E' vero, siamo pochi soci, non tutti vengono settimanalmente in sede, siamo solamente un paio sotto i 30 anni e quindi siamo colpiti dalla piaga (comune a quanto vedo) del mancato ricambio generazionale; però... Però è un circolo dove si parla di monete, di storia, si organizzano conferenze con oratori più che validi, si commenta un libro antico o un documento d'epoca ecc. (e qui si capisce il perchè del "Culturale" nel nome del circolo). Poi magari si vende, si compra, si scambia qualche moneta; ma non è questo lo scopo principale per cui la porta viene aperta ogni martedì sera! Lo scopo è quello di divulgare, di far conoscere la numismatica e - perchè no - di condividere esperienze (ad esempio abbiamo un socio che ama fare lunghi viaggi in giro per il mondo, al suo ritorno porta da vedere qualche souvenir e ci racconta le sue "avventure"). Io ad esempio mi sono avvicinato alla numismatica antica proprio per merito degli amici del CCNM, ai quali devo la mia più profonda gratitudine. E qualche classicista magari adesso guarda con un altro occhio le papali :D Antonio
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  23. Devo, purtroppo, concordare con @@uzifox. Il Circolo della mia città, che frequento da quasi vent'anni (il Circolo ne ha molti di più, è nato poco dopo la guerra) ha quasi 150 iscritti (numismatici e filatelici) il che ne farebbe uno dei Circoli più grandi d'Italia, se non fosse che il 90% (a essere ottimisti) degli iscritti, si presenta solo due o tre volte l'anno (qualcuno anche più di rado) e solo per ritirare francobolli e monete che il Circolo acquista per loro. Quella di distribuire ai soci francobolli e monete di ultima uscita di Italia, Vaticano e San Marino, è praticamente l'unica attività del Circolo, e i frequentatori più assidui, 10-12 persone, sempre le stesse, hanno come unico interesse informarsi sui tempi di uscita delle monete, sul loro costo, e speculare se, a rivenderle, ci si potrà guadagnare. Biblioteca, anche la nostra, scarsina, e peraltro snobbata dai più, che prendono in mano un catalogo solo per cercare una quotazione, ignorando del tutto la miriade di informazioni che, pure, un catalogo può dare, oltre ai prezzi. Di giovani, neanche a parlarne, ne conosco in verità un paio, ma fanno parte di quelli che capitano solo ogni tanto per ritirare le monete, e in fondo posso capirli. Nè giova, non potendo imparare nulla, cercare di insegnare qualcosa, ci ho provato qualche volta, anche segnalando discussioni del forum o articoli di riviste, ma tutto è caduto desolatamente nel vuoto, dopo pochi secondi di attenzione si è tornato a parlare di calcio e a chiedere "ma quand'è che escono i 2 euro del Vaticano?" In fondo, il sapere che non siamo un'eccezione, un po' mi consola, avevo già qualche sospetto su un paio di Circoli non lontani dalla mia città, che non sembrano migliori del nostro, le parole di Uzifox, marchigiano anche lui, ma di più lontano, mi confermano che purtroppo, per molti, il Circolo disegnato da Mario e altri nei post iniziali di questa discussione è soltanto un sogno. petronius
    1 punto
  24. @@massi75rn non costa tanto un paio di giorni di pernottamento,basta che trovi qualche localita' ai dintorni di pompei,la i paesi sono tutti vicini.Ho lavorato a gragnano e nel giro di pochi chilometri mi trovavo a pompei.Ciao Ps: se andrai ti consigliero' dove si mangia un ottima pizza.
    1 punto
  25. @@King John Se valgono anche i disegni CELTIC, Central Gaul. Pictones. Uninscribed. Circa 110/00-90 BC. AR Drachm (3.53 g, 5h). Celtic head right / Warrior, holding shield, on horseback right; below, upright fist with thumb extended. D&T 3341; Depeyrot, NC III, 75; CCCBM II 149-51. VF, toned, a few light marks on face. From the Dr. William F. Blank Collection. Ex Leu 79 (31 October 2000), lot 51; Auctiones 25 (19 June 1995), lot 1224. Sale: CNG 82, 16 September 2009 Lot: 51. Estimate $500 Sold For $1000. apollonia
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  26. Vero, il problema è che acquistando una sola moneta a basso costo le spese fisse finiscono per incidere troppo sulla fattura finale rendendo sconsigliabile l'acquisto, detto questo rimane comunque l'esosità dell'asta, ma come si dice è la legge di mercato, finché ci sarà un numero sufficiente di acquirenti manterranno i prezzi, quando gli acquirenti diminuiranno allora i prezzi li alzeranno ancora di più per rientrare dei mancati guadagni, quando non comprerà più nessuno allora chiuderanno per fallimento e malediranno la crisi. Tutto già visto
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  27. moneta godibile @@Cinna74!! La conservazione sembra simile alla mia con un D leggermente migliore. Vedo 2 colpetti sul bordo del R, uno a ore 1.00 e l'altro a ore 3.00
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  28. Più che top secret li definirei ad "alto rischio potenziale" :blum: Su argomenti toccati da pochi o da nessuno, chi vuole aprire le danze? Il problema è che così si resta fermi; però non si perde la faccia come invece accadrebbe se le proprie teorie venissero confutate...
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  29. Eh caro Adolfo...per un utente che partecipa ci sono ormai cinque che leggono, se tieni presente che non tutti gli utenti poi scrivono ma solo pochi, vedi ,come sai , che i divulgatori o chi vuole confrontarsi ormai sono pochi...pochissimi, peccato...certi argomenti sono ormai top secret ed e' difficile che qualcuno venga a raccontarli, in compenso si legge molto, molto...ma con questo trend fra poco ci sarà poco da leggere per tutti, peccato per quelli che iniziano e vogliono imparare, ma così e'...
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  30. Notizia fresca fresca: http://cultura.elpais.com/cultura/2016/04/28/actualidad/1461825424_636184.html http://www.elmundo.es/andalucia/2016/04/28/5721af13468aeb08718b45f7.html http://www.huffingtonpost.es/2016/04/28/monedas-antiguas-tomares_n_9792926.html Saluti Simone
    1 punto
  31. DE GREGE EPICURI @@Tharsu52: penso che " a occhio" non sia possibile dire se una moneta è di bronzo o di altra lega, perchè la patina non lo consente. Tieni conto che per abitudine diciamo che certe monete sono "di bronzo" (come le statue), ma non è molto esatto: il bronzo è una lega di rame e stagno, che normalmente non si utilizzava per le monete. Esistono monete antiche in lega mista, come i potin celtici o certe monete romane repubblicane (che contenevano a volte anche Pb o altro); e monete di bronzo moderne, come quelle della Rivoluzione Francese ottenute dalla fusione delle campane delle chiese (c.d. métal de cloche). Ma le monete romane imperiali erano in rame o in oricalco.
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  32. Se questi sono i risultati, mi lamenterò più spesso!!!!!
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  33. Bravo Dabbene! Proprio una bella storia quella del Circolo. Tuttavia la realtà è quella descritta da savoiardo... Faccio parte di due circoli, uno di questi compie pure cinquanta anni. Anche noi coniamo una medaglia, faremo una mostra e una serie di conferenze. Il secondo circolo compie 25 anni, quindi molto più giovane, ma i segni dell'età colpiscono entrambi. Colpevoli? Uno che comprende tanti. Internet e i suoi seguaci. E' troppo facile stare a casa e collegarsi. Organizzarsi per uscire, anche solo una volta la settimana, è molto più complicato. Si finisce per non farlo. Una volta l'emozione era quella di toccare le monete. Ora si guardano. Ma non è la stessa cosa, almeno per me. Per questo spero tanto che l'appello lanciato da Dabbene possa muovere qualcuno e lo incoraggi a fare quei pochi passi per arrivare al Circolo e farlo vivere di nuovo. Arka
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  34. Sulla GU 98 del 28 Aprile 2016 sono stati pubblicati i primi decreti, tutti datati 20 aprile 2016, con le modalità di cessione degli euro 2016. 2 euro Donatello Data Disponibilità: 29 Aprile 2016 Contingente: 15.000 FdC - 6.000 FS Prezzo: € 10,00 FdC - € 20,00 FS 10 euro Enzo Ferrari Corso Legale: 29 Aprile 2016 Contingente: 8.000 FS (confezione e capsula) Prezzo: € 60,00 20 euro Flora nell'Arte - Età Contemporanea Corso Legale: 29 Aprile 2016 Contingente: 1.200 FS Prezzo: € 310,00 50 euro Fauna nell'Arte - Età Contemporanea Corso Legale: 29 Aprile 2016 Contingente: 900 FS Prezzo: € 740,00 Inoltre vengono rettificati i decreti delle caratteristiche artistiche del 2 Euro Donatello e del 50 euro Fauna nell'Arte - Età Contemporanea, infatti per il primo è stata inserita la "R" di Roma nella descrizione del dritto mentre per il secondo è stata tolta la "R" di Roma dal rovescio perchè già presente al dritto. Decreti.doc
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  35. Da un post pubblicato da @@ozacido copio ed incollo poiché precedentemente sono state postate monete di Filippo II Filippo II, re di Spagna: il contesto internazionale e la psicologia del sovrano. Un solo re, un solo impero. Filippo II di Spagna. Filippo II fu quel personaggio eroico quale parve ai cattolici del suo tempo? E cioè fu un sovrano il cui potere non conobbe limiti o quasi e i cui pensieri erano inscrutabili? Oppure fu il debil con poder [...] vale a dire [...] un debole investito di somma autorità, una persona di intelligenza mediocre, sempre ansioso di non poter essere all’altezza del padre? E chiaro che questa nostra biografia ha lasciato da parte la tesi “eroica”, ma in certa misura questo era inevitabile. «Gli archivi e i documenti sono la memoria del passato» ebbe a scrivere una volta Filippo II e, considerata la mole delle sue carte giunte fino a noi, non sorprende che il re sembri oggi meno inscrutabile e meno superumano di quanto apparisse un tempo. Durante i cinquantacinque anni in cui fu investito del potere (e per più di quarant’anni si trattò del potere supremo) e fu responsabile del più vasto impero che il mondo avesse mai conosciuto, Filippo si trovò implicato in molte tragedie e in molte crisi. E poiché in tali frangenti egli preferì affidare alla carta i suoi pensieri, spesso ci appare incerto, esitante e perplesso. Bisogna, tuttavia, tenere conto che il secondo Cinquecento fu tutto un periodo di sovrani esitanti e che non sapevano che linea tenere. Fu quello un tempo in cui la situazione politica conobbe un’inconsueta complessità e questo a causa della lotta tra la Chiesa romana in ripresa e i suoi avversari protestanti. La religione ebbe una parte cruciale nell’unica rivolta riuscita contro Carlo V (la ribellione dei principi tedeschi nel 1552) e nell’unica ribellione riuscita contro Filippo II (la rivolta dei Paesi Bassi nel 1572). Il protestantesimo era rapidamente diventato un problema politico di massima gravità. Verso il 1570 quasi metà della popolazione europea aveva ripudiato l’autorità del papa e sebbene la Chiesa cattolica nel cinquantennio successivo avesse una forte ripresa, resta il fatto che i Riformatori erano riusciti a creare divisioni di fondo che attraversavano tutte le frontiere e portarono tanti nella condizione di dibattersi tra due lealtà diverse (quella politica e quella religiosa). Durante le guerre d’Olanda, durate quasi ottant’anni [1572-1648, n.d.r.], ci furono Tedeschi che combatterono contro altri Tedeschi, Inglesi che combatterono altri Inglesi e abitanti dei Paesi Bassi che andarono contro loro compatrioti perché in quella lotta ci si schierò in base alla confessione religiosa e non in base al principio di nazionalità. Lo stesso accadde nelle “guerre di religione” che dilaniarono la Francia, e nella Guerra dei Trent’anni. Tutti questi conflitti mandarono all’aria quell’embrionale equilibrio di potenza che in Europa si era manifestato nella prima metà del Cinquecento. Infatti, dopo gli anni Cinquanta del secolo, non ci fu potenza protestante (come, ad esempio, l’Inghilterra) che fosse disposta a stringere un’alleanza permanente con uno stato cattolico (per esempio con la Francia o con la Spagna). La politica europea fu in preda all’instabilità; le formule, le usanze e le alleanze di un tempo ormai non erano più possibili. L’intransigenza in materia religiosa escluse il compromesso, impedì un atteggiamento coerente e, fino a quando l’intensità dei sentimenti religiosi non cominciò a scemare, come avvenne a metà del Seicento, diede luogo ad un sistema di relazioni internazionali nel quale nessun uomo di stato poté avere la meglio per lungo tempo. Né l’incoerenza opportunistica, come fu quella di Elisabetta d’Inghilterra o di Caterina de’ Medici, né la intransigenza dolorosa sui principi, quale tentò di praticare Filippo II, poterono avere il sopravvento di quel magma oltremodo fluido che erano allora le relazioni internazionali. È stato osservato – e ci si è anche un po’ sorpresi della cosa – che el Rey Prudente non ebbe “schemi” prestabiliti ossia non ebbe in politica estera obiettivi prefissati. Ma questo avvenne certamente perché, data la estrema variabilità della situazione politica nel secondo Cinquecento, nessuno schema predisposto avrebbe presumibilmente potuto essere applicato. Nessuno dei maggiori responsabili della politica poté allora vantarsi di successi incondizionati e nessuno di essi conseguì mai quello che si era proposto. Ma tutto considerato, si direbbe che Filippo II rimanesse più di ogni altro capo di stato al di sotto degli obiettivi che gli stavano a cuore. Accanto alla “sottomissione dell’America” e alla conquista del Portogallo e delle Filippine, che furono successi notevoli, bisogna porre la rivolta dei Paesi Bassi, la Spagna ridotta allo stremo delle sue forze, la perdita di quasi tutti i possessi nordafricani a vantaggio dell’islam, la disfatta dell’Armada e il trionfo in Francia di Enrico IV. Tutti questi gravi scacchi furono subiti dal re più o meno per la stessa ragione: il re aveva adottato una politica ambiziosa e intransigente che poi si dimostrò sempre più inattuabile e, tuttavia, non venne mai mutata anche quando era chiaro che la partita era già perduta. Infatti, era possibile nel 1559 raggiungere la pace con il Sultano e la pace in quel momento avrebbe fatto rimanere il Mediterraneo un “lago cristiano”, ma il re interruppe di proposito le trattative. E quando poi nel 1577 si giunse finalmente ad un accordo, la potenza mussulmana in Occidente era diventata molto più presente, poiché includeva nella sua sfera il Marocco, il Sudan e la costa atlantica dell’Africa Occidentale. Analogamente, nei Paesi Bassi un compromesso con i “ribelli” era possibile nel 1575, nel 1577, nel 1579 e ancora nel 1589 e se fosse stato concluso avrebbe mantenuto intatto il retaggio di Filippo II e la preponderanza spagnola sarebbe così stata inattaccabile. L’impero asburgico, infatti, se avesse compreso nel suo ambito anche i Paesi Bassi, sarebbe rimasto invincibile nel Seicento come lo sarebbe stato quello britannico nell’Ottocento, qualora fosse riuscito a conservare le colonie americane. Il fatto che Filippo II non riuscì a risolvere i problemi che dovette affrontare nei Paesi Bassi e nel Mediterraneo costituì in larga parte una colpa soltanto sua. Ma per darci ragione del modo di agire del re, dobbiamo prestare grande attenzione alla sua psicologia. Nel 1574 un agente inglese che operava ne Paesi Bassi osservò che «l’orgoglio del regime spagnolo e la causa religiosa» costituivano «l’ostacolo principale al raggiungimento di un accordo accettabile». In Filippo si era radicata la convinzione che mai si dovesse trattare con degli eretici (o con i mussulmani) ed il re era parimenti persuaso che mai si dovesse venire a patti con dei ribelli. Il suo obiettivo fu, invece, quello di una vittoria su tutta la linea e cioè tale da dargli la possibilità di dettare le proprie condizioni (che potevano poi essere quanto mai miti, come si vide nel 1591 all’indomani del soffocamento della rivolta aragonese). Sebbene siano state proposte giustificazioni più sottili per spiegare l’avversione di Filippo II al compromesso, è certo che al fondo esse si alimentarono tutte di una certa tendenza all’idealizzazione. In realtà, Filippo II non fu un “debole fornito di sommo potere”: egli fu un uomo di principi rigidi, fornito di sommo potere. Soltanto quando la politica che gli imponevano i suoi principi si rivelò impossibile (questo fu il caso della rivolta olandese) oppure quando i suoi principi furono infranti [...] il re si palesò veramente debole. Infatti, se non poteva attenersi ai suoiprincipi, allora pareva smarrito. Forse lo zelo religioso lo portò a innalzare i suoi principi oltre ogni senso comune, ma questo non lo rese debole, bensì soltanto inflessibile.Ma va detto che la ferma adesione che ebbe ai propri principi non fu ribadita soltanto dal sentimento religioso: egli aveva nel suo intimo il timore di sembrare un debole. Il re rifuggì sempre come cosa disdicevole il mutare idea alla faccia del mondo e una volta che aveva preso una decisione era ben raro il caso che si lasciasse persuadere a scostarsene. Anzi, si direbbe che si irrigidisse di fronte alla alternative possibili, diventando così meno obiettivo nel giudizio dei dati che gli erano presentati e cercando di “reinterpretarli” in modo partigiano e fazioso sì da renderli consonanti con quanto aveva prima deliberato. La sua condotta durante la spedizione dell’Armada nel 1588 ci offre un esempio eloquente in merito: il re e il Medina Simonia videro gli stessi fatti sotto una luce del tutto diversa ed entrambi cercarono di distorcere i fatti sì che servissero di conforto al loro modo di vedere le cose. Si è sostenuto che la lontananza del re dagli avamposti del suo Impero è alla base della singolare intransigenza che fu tipica di Filippo. E si è opinato che il re paventasse di dover annullare un ordine già dato, nella convinzione che un contrordine avrebbe potuto creare confusione e caos sul teatro dove si svolgevano i fatti. Tuttavia, questa non può essere una spiegazione del tutto soddisfacente perché il modo in cui il re trattò il caso Perez e cioè un caso capitatogli, per così dire, alla porta di casa, fu improntato esattamente alla stessa riluttanza a mutare indirizzo fino all’ultimissimo momento. Né ugualmente convince l’ipotesi che Filippo si rifiutava a troncare un certo tipo dip olitica quando questa incontrava difficoltà perché convinto di fare la volontà di Dio. Il fatto è che la stessa ostinazione egli la applicò ad altre faccende con le quali il servizio di Dio non aveva nulla a che fare, almeno direttamente. Insomma lo zelo per la religione non fece che rafforzare quella che era l’indole del sovrano. Mi auguro che possa far piacere ad ozacido che io abbia pubblicato il suo post anche in questa discussione --Salutoni -odjob
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  36. ______________ 2009 Pakistan 2 Paise - Alluminio Moneta di grande spessore (4 mm.) ma leggerissima, vi è raffigurata la Moschea Imperiale di Lahore
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  37. taglio 1 cent paese slovenia anno 2015 tiratura 10.000.000. condizioni spl città trieste note neews!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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  38. @nikerede Come ti ha fatto giustamente notare claudioc47, la densità è una condizione necessaria ma non sufficiente per garantire la bontà di una moneta. Bisogna conoscere i ‘responsabili’ di tale densità, vale a dire i componenti che hanno un ruolo fondamentale sotto questo aspetto. Mi spiego con un esempio pratico relativo a una moneta di elettro che ha un titolo in oro dichiarato del 60% in peso. Per confermarlo bisogna in primo luogo verificare che la moneta sia composta di oro e argento, ad es. con l’analisi di fluorescenza a raggi X. L’informazione è ‘superficiale’, nel senso che, supposto che l’analisi riveli la presenza di oro e argento (con eventuali tracce di rame e ferro), questo vale per uno strato di superficie dello spessore di un paio di micron (millesimi di millimetro) e non per la moneta in toto. A questo punto entra in gioco la densità in quanto, se la moneta è effettivamente composta di Au (60% in peso) e Ag (40% in peso), deve presentare la densità teoricamente prevedibile dal grafico oppure dall’equazione del sistema Au-Ag. Nel grafico bisogna tracciare la parallela all’ordinata passante per Au 60% e poi la parallela all’ascissa passante per il punto di intersezione con la curva. La densità corrispondente al punto in cui la parallela all’ascissa incontra l’ordinata è circa 14,5 g/cm3. Il valore più preciso si ottiene risolvendo l’eq. (1) per a = 60 e b = 40. D = 11,58 + 4,2 – 1,3 = 14,48 g/cm3 Adesso si misura sperimentalmente la densità della moneta (meglio più misure indipendenti, calcolando la media e la deviazione standard) e se la media risulta 14,5 con un’incertezza nei limiti dell’errore sperimentale, la moneta ha superato positivamente il test. Se invece la densità risulta più bassa, poniamo 12,7, il contenuto in oro è senz’altro inferiore a quello dichiarato e lo possiamo stimare indicativamente dallo stesso grafico partendo dal valore in ordinata un poco sotto a 13 e tracciando la parallela all’ascissa passante per questo punto. La parallela all’ordinata dal punto d’incontro con la curva incontra l’ascissa a una percentuale in oro di circa il 40%. Ancora, se vogliamo un dato più preciso, possiamo ricorrere all’eq. (1) nella forma 12,7 = 0,193a + 0,105b - [4*10(-4)*exp(0,005a)]ab Naturalmente questa sola espressione non basta ma bisogna metterla a sistema con a + b = 100 e risolverla a scelta per a (che risulta 40%) o per b (che risulta 60%). apollonia
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  39. È un po ' poco intuitivo, ma è un bel punto spesso perso il rapporto non-lineare di AU58 e MS60... in molti modi, AU58 è in realtà un grado superiore a MS60. (Certamente in termini di ricorso occhio.) AU58, talvolta è detto, è "MS63 con uno sfregamento." Non graffia, non spot—solo uno sfregamento. Da una prospettiva personale—AU58 è di gran lunga il mio preferito del grado...che cosa è essenzialmente la qualità Fior di conio, per un prezzo inconfondibilmente circolata! ;) v. ------------------------------------------------------------- It is somewhat counter-intuitive, but a fine point often lost is the non-linear relationship of AU58 and MS60…in many ways, AU58 is actually a higher grade than MS60. (Certainly in terms of eye appeal.) AU58, it is sometimes said, is “MS63 with a rub.” Not scratches, not spots—just a rub. From a personal perspective—AU58 is by far my favorite grade…what is essentially choice uncirculated quality, for an unmistakably circulated price! ;) v.
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  40. Non mi sembra bizantina credo più sia una frazione di folla di qualche zecca meridionale tipo per esempio Salerno...
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  41. Vedo che prima o dopo ci ritroviamo sempre qui ad orari improponibili :lol:
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  42. Monetina che mi ha letteralmente fatto innamorare....sono curioso di sapere il vostro parere.
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  43. Carissimi, la scelta finale si è inevitabilmente concentrata sull'asse di Tito, 80-81 d.C. ( vedi immagine della monete acquistata ). A me è piaciuta molto, perchè i rilievi sono abbastanza nitidi sia al recto che al verso, e poi ha una stupenda patina verde..... A dire il vero avevo preso in seria considerazione anche l'idea di un denario...., uno in particolare... denotava davvero un ottimo stato di conservazione! Considerato però che la moneta era destinata a una persona che, per quanto ne sappia...., ha solo interessi trasversali nei riguardi del collezionismo numismatico..., temevo che l'impatto ottico potesse rivelarsi deludente.... Ugualmente dicasi per l'acquirente.... Io ad esempio ho due denari e 2 sesterzi, e devo dire che i secondi a livello percettivo ed emozionale sono tutt'altra storia..... Voglio pertanto ringraziare di cuore tutti voi sia per la preziosa disponibilità che per aver riacceso in me una vecchia fiamma.... :wub: A presto :)
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  44. Buonasera a tutti gli amici del forum. Chi conosce questa monetina ? Il diametro è 1 cm e il peso 0,64 Grazie
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  45. Il leone ebbe un ruolo importante sia nelle vicende di Eracle (Leone di Nemea) sia nella vita di Alessandro quando, ancora ragazzino, partecipò alla sua prima battuta di caccia con altri amici della sua età oltre a papà Filippo con i suoi generali ed alcuni ospiti tra cui il re Alessandro d’Epiro. Il re epirota, fratello di mamma Olimpiade e quindi zio omonimo di Alessandro, aveva fatto arrivare appositamente dai suoi allevamenti un muta di cani di grande taglia e di ottimo fiuto che venivano lanciati dai battitori nella programmata caccia ad un leone che seminava stragi fra le greggi e fra le mandrie di bovini. La caccia al leone di Alessandro ed Efestione - Mosaici di Pella - Case a peristilio All’indomani della caccia conclusa con successo e in cui Alessandro aveva dato prova di grande coraggio, lo zio portò al nipote il cucciolo la cui madre era stata uccisa dal leone durante la caccia. Come Alessandro vide il cucciolo morbidissimo di un bel colore fulvo, con una macchia più chiara in mezzo alla fronte, di nome Peritas (con l’accento sulla e), se lo appoggiò sulle ginocchia e cominciò ad accarezzarlo. Il cucciolo si mise a leccare una mano di Alessandro ed era nato così il sodalizio tra i due come sarà poi come quello fra Alessandro e il suo cavallo Bucefalo. Peritas seguiva il suo padrone dappertutto e quando Alessandro era in procinto di partire per l’Asia, fu legato con una grossa catena perché non si muovesse da Pella. Ma non appena Alessandro ebbe lasciato la reggia, il molosso concentrò tutte le sue forze per staccare un anello della catena e come riuscì nell’impresa dopo molti giorni, si lanciò subito all’inseguimento del padrone fino a raggiungerlo nelle acque dell’Ellesponto e poi seguirlo nella campagna d’Asia. apollonia
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  46. Mi sono chiesto: ma cos’è successo nel 1554 per far decidere al doge di Genova di coniare una moneta tanto diversa dal solito? Dati di fatto: Era da 13 anni soltanto che a Genova si coniavano monete con la data in un solo nominale: lo scudo d’oro, solo successivamente furono battute le altre monete con la data, mentre per gli altri nominali continuavano le emissioni con i vecchi coni senza data. Venezia era in crisi, per la perdita d’importanza delle rotte mediterranee a favore delle nuove vie commerciali apertesi dopo la scoperta dell’America e circondata dalle potenze europee (la Spagna nel Ducato di Milano, gli Asburgo a Nord e l’impero ottomano a Oriente oltre a essere spesso in contrasto con lo Stato della Chiesa). In quel contesto Genova pensò di coniare una moneta copiando l’iconografia veneziana con N. S. Gesù che porge il vessillo al Doge. L’unico grande avvenimento che può aver determinato quella scelta fu la perdita della Corsica, nel settembre 1553, da parte ribelli còrsi sostenuti dai francesi e dal pirata Draghut che, per l’occasione, si era accordato direttamente con il re di Francia (quando i pirati militano dalla parte dei re diventano stimati gentiluomini, infatti Enrico II il 6 giugno 1553 scrive al pirata: “Magnifico signore Draghut Bey”, oltre ad esprimere la stima per la sua “lunga esperienza e valore”, Sua Maestà gli comunica di aver ordinato al barone La Garde di favorirlo e assisterlo perché faccia “bon et grand boutain” -buono e grande bottino- e conclude supplicando il “Creatore Magnifico Signore, perché lo abbia nella Sua Santissima guardia”). Per i genovesi lo sgomento fu grande, la Corsica era strategicamente troppo importante per vederla in mano ai francesi, ma non solo per i genovesi, infatti Carlo V mette a disposizione la sua armata; il duca di Firenze Cosimo e e il governatore di Milano mettono a disposizione cavalli e fanti e anche Andrea Doria (che aveva 87 anni) in quell’occasione aprì finalmente e generosamente i cordoni della borsa dando il buon esempio ai ricchi e meno ricchi genovesi concorrendo a dotare la Repubblica dei mezzi necessari alla riconquista. Ed ecco che ricevuto solennemente in cattedrale lo stendardo della Repubblica dal Doge, il 10 novembre 1553, Andrea Doria parte al comando di 36 galee e 15 navi. Con la pace firmata a Cateau Cambrésis nel 1559 tra Spagna e Francia, la Corsica verrà riconfermata a Genova consentendo al moderato Giorgio Doria di trovare un punto di convergenza e pacificazione tra i còrsi ormai soli, senza aiuti e persino discordi tra loro. Secondo me questo avvenimento ha determinato l’emissione di questa moneta. Ecco i tre tipi: il primo coniato con data 1554, il secondo con data 1554, 1557 e 1558 e il terzo con data 1561 e 1563. PS x @@dabbene se ritieni di aggiungere questo post a quello bellissimo: “tra iconografia, sogno e araldica” potrebbe anche essere che magari…riparte
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  47. Il pirata Draghut (o Dragut) era una vecchia conoscenza dei genovesi e ha avuto l'"onore" di essere immortalato sulla facciata del Palazzo Ducale tra i 6 nemici giurati di Genova ...(e sconfitti)... ma Andrea Doria ...forse ... nutriva un po' di "affetto" verso questo spietato personaggio tanto da dare quel nome al proprio gatto. Tra gli episodi che lo riguardano negli scontri con i genovesi c'è la sua cattura, nell'estate del 1540, quando clamorosamente Giannettino Doria riuscì a catturare 9 dei suoi 11 vascelli e Draghut stesso, che condusse in catene nelle prigioni genovesi poi messo al remo delle galee di Andrea Doria. Si narra che vedendo Giannettino così giovane Draghut, incredulo, reagì con rabbia dando in escandescenze per essere stato fatto prigioniero da quello che lui definiva "una donna con la barba". Solo pochi anni più tardi Andrea Doria lo fece liberare contro il pagamento di 3.500 ducati e la cessione di Tabarca, in Tunisia, dove si stabilì una colonia genovese (quella dei Lomellini che avrebbero tratto grandi ricchezze dal commercio del corallo). Eccolo qui come ancora oggi ci guarda pensieroso dalla facciata del palazzo ducale (è la terza statua partendo da destra).
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  48. Hai ragione POLG quando dici che questo è proprio un gran mistero, non esiste una documentazione certa su questo gettone ma ne escluderei l'utilizzo in apparecchi telefonici (mai visto un telefono con quell'imboccatura) o come gettone dei trasporti. Più realistica l'ipotesi del gettone per i bagagli ma anche qui non so se apollonia ha una fonte attendibile o anche lui ha ipotizzato l'utilizzo... proprio per questi motivi non l'ho inserito né nella sezione del catalogo gettoni telefonici nè in quello dei trasporti. Puoi trovare entrambi i cataloghi a questo link http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-EXO io colleziono tutte e 3 le tipologie, se hai bisogno di qualche info chiedi pure...
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  49. Nello Zimbabwe, dove hanno sostituito lo svalutatissimo dollaro locale con la valuta estera ($ USA e rand sudafricani soprattutto) i biglietti da un dollaro circolano in maniera notevole, molto ma molto di più rispetto ai 18 mesi di vita media che hanno negli USA. Quando sono troppo sporchi (e in Africa le banconote ci mettono poco a diventare straccetti) non li vuole più nessuno. Per farli tornare nuovi la soluzione è semplice: li mettono in lavatrice, fanno un bucato delicato e dopo tre quarti d'ora tornano come nuovi. In fondo, le banconote USA sono composte al 75% da cotone e al 25% da lino.... non molto diverse da una comune T-shirt :D http://www.washingtontimes.com/news/2010/jul/6/zimbabweans-wash-dirty-us-dollars/
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  50. Scherzi? Preferisco crogiolarmi nell'inconsapevolezza :P
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