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  1. nando12

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/03/16 in Risposte

  1. Ragazzi, se continuano ad arrivare post "cristallizzati" a puntualizzare le rispettive prese di posizione e a stigmatizzare le affermazioni altrui (NB ho le mie opinioni personali ma evito di prender parte attiva in favore di una o l'altra posizione dovendo mantenere una posizione super partes per una questione di carica "istituzionale") saró costretto pur a malincuore a chiudere la discussione. È la seconda volta che devo intervenire per richiamare a moderare i toni e giá ció mi irrita in quanto di solito tendo a limitarmi a svolgere compiti di supervisione e a lasciare spazio ai vari utenti. Vi ricordo che il Forum è luogo di scambio di informazioni e auspico che ció avvenga senza la creazione di fazioni, di guelfi e ghibellini. Non siamo ad un talk show. Spero che il contenuto di quest'ultima parte sia condiviso e compreso da tutti coloro che sono coinvolti nella discussione e si metta un freno alle esternazioni personali e alle fastidiose puntualizzazioni sui post altrui. Vi saluto Illyricum ;)
    6 punti
  2. Ciao Ho sentito tante opinioni su questo denaro ho cercato di visionare bene la foto ( da quel che si può vedere) e la reputo autentica e vi spiego il mio punto di vista, rispondendo ai dubbi che ho letto, prendo come esempio la lista di @@Falaride e altre perplessità sparse, non è detto che una moneta sia falsa solo perché se ne conoscono pochi esemplari, altrimenti tutti gli R5 e le ibride andrebbero al macero, pio va considerato anche il periodo di questa moneta, Nerone ha fatto una riforma che ha toccato parecchi nominali alcuni con scarsi risultati vedesi gli assi ridotti con il simbolo di valore I o dupondi con il simbolo II, anche questo particolare tipo di conio sui denari può essere stato abbandonato per vari motivi, e chi dice che il prezzo è basso, non può pretendere che una moneta che si trova rarissimamente realizzi prezzi astronomici, c’è sempre l’incognita del falso, anche se poi spendono capitali per monete rifatte. A favore della genuinità, usura del rovescio omogenea su tutta la superficie in quanto tutta sullo stesso piano, al dritto l’usura è concentrata sulle parti più esposte, spalla testa guance, e anche la patina è omogenea. Passiamo ora alla lista; -leggenda "impastata" e in alcuni casi unita alla perlinatura Le lettere impastate sono dovute alla frattura delle lettere del conio, se guardiamo la grandezza della porta si nota che è stata incisa troppo grossa rispetto alla grandezza del conio, così lo spazio rimasto per le lettere era molto ridotto, basta notare la differenza che c’è con gli aurei dello stesso tipo. -al diritto sembrano esserci delle bolle in rilievo, per non parlare di quel segno sotto il collo; Le bolle che ci sono al dritto: quella vicino alla E non è altro che la parte terminale della stessa lettera, quella poco sopra è un punto di interposizione tra NERO e CAESAR visto la troppa compressione delle parole l?incisore probabilmente ha pensato di interpolo per separare le parole, quel segno sotto il collo si vede bene che è un’incisione voluta o no, si nota bene lo spostamento del metallo verso il basso. Davanti al naso non è una bolla troppo piatta ma un segno sul conio o una bolla in negativo sempre sullo stesso, - nell' arcata sopraciliare c'è una strana escrescenza che andrebbe analizzata bene; anche questa sembrerebbe una frattura di conio. - i rilievi, almeno dalla foto, non sembrano sollevarsi con la giusta angolazione rispetto ai fondi (qui ci vorrebbe un microscopio). Stiamo parlando di incisioni a mano libera su metallo. -al rovescio per quanto riguarda la leggenda vale quello che ho detto per il diritto Come sopra per quanto riguarda la leggenda - inoltre vorrei vedere bene l'angolo di spoglia dei rilievi del tempio e degli elementi che costituiscono la porta; Penso che tu ti riferisca all’inclinazione delle lettere e dell’inciso per non incastrarsi nel conio. Scusa ma qua stai esagerando, parlare di angolo di spoglia su lavori eseguiti a mano libera su metallo con strumenti che la loro durezza era simile a quella che dovevano incidere, con sistemi di ingrandimento a dir poco improvvisati, no stiamo parlando di monete del regno o moderne che vengono passate al pantografo su dischi enormi rispetto al modello definitivo e poi ancora rettificati sempre con torni e pantografi. - da ore 1 a ore 3 del rovescio vorrei vedere se si tratta di ritiro del metallo; - a ore 5 invece vorrei vedere se in effetti c'è un'eccedenza di metallo. Non vedo retrazioni o eccedenze di metallo Per quel che riguarda le striature di metallo non sempre sono presenti. Concordo con chi dice che c’è un eccesso di fobia da fusione in quanto ottenere una copia solo in cera di una moneta è cosa complicata anche con gli strumenti adatti, figuriamoci una fusione. Non vedo cosa serve vedere un’altra moneta i coni possono essere diversi, e anche il giudizio di tanti esperti su monete poco comuni a volte lasciano il tempo che trovano. Questo è il mio parere poi ognuno è libero di contraddirmi siamo qui per questo. Silvio
    5 punti
  3. Leggende di statue che si muovevano o parlavano sono riportate in diversi autori antichi , spesso in Tito Livio quando parla dei prodigi , favole naturalmente , pero’ queste favole devono forse aver lasciato memoria nei Romani dei secoli passati quando su alcune statue che ornavano la Citta’ venivano affissi dei messaggi indirizzati ai personaggi che governavano Roma , rendendo l’ idea che fosse la statua presso cui erano affissi a parlare . Le statue parlanti di Roma sono una serie di statue , sei secondo la tradizione rinascimentale , sulle quali fin dal XVI secolo i Romani affiggevano messaggi anonimi o firmati da pseudo nomi , un po’ come i nickname di oggi , contenenti per lo più critiche e componimenti satirici contro i governanti , messaggi detti appunto "pasquinate" dal nome dalla statua parlante più nota e famosa di Roma che e’ il Pasquino . Ai giorni nostri la tradizione si e’ praticamente persa , tranne rare eccezioni . Le sei statue parlanti , alcune di epoca antica , che sono sopravvissute sono quelle di : Pasquino , Madama Lucrezia , Marforio , Babuino , Facchino e Abate Luigi . Pasquino : La statua è un famoso frammento di un' opera in stile ellenistico , risalente forse al III secolo a.C. , piuttosto danneggiata nel volto e mutilata degli arti , rappresentante un guerriero , in quanto armato al fianco di una spada , oppure di due guerrieri, l' uno che sorregge l' altro forse morente . È probabile che si tratti del frammento di un gruppo raffigurante Menelao che sostiene il corpo di Patroclo morente , del quale esiste una copia in marmo conservata nella Loggia dei Lanzi a Firenze , ma questa attribuzione non e’ certa . Altre ipotesi ritengono che il gruppo raffiguri Aiace con il corpo di Achille . La statua fu ritrovata nel 1501 durante gli scavi per la pavimentazione stradale e per la ristrutturazione del Palazzo Orsini , oggi Palazzo Braschi , proprio nella Piazza dove oggi ancora si trova , Piazza di Pasquino . Probabilmente la statua era una delle tante che ornava lo Stadio di Domiziano con il quale la Piazza confina . La statua da poco trovata stava per essere distrutta in quanto ritenuta di scarso valore , ma grazie all’ intervento del Cardinale Carafa , l’ opera fu salvata e posizionata dove oggi si trova . Madama Lucrezia : Si tratta di un colossale busto di epoca romana , alto circa 3 metri , attualmente sistemato su un basamento all' angolo tra il Palazzo Venezia e la basilica di S. Marco , nell' omonima Piazza San Marco . Come per tante statue antiche , non si è potuta assegnare una identificazione certa e le ipotesi sul personaggio raffigurato sono diverse , una delle più accreditate sembra raffiguri la dea Iside perché il nodo della veste sul petto è una caratteristica che ricondurrebbe al culto egizio . Il busto sarebbe stato donato a Lucrezia d' Alagno , l' amante di Alfonso V d' Aragona , re di Napoli , la quale, dopo la morte di Alfonso , si trasferì a Roma ed abitò nei pressi del luogo dove ora si trova la statua , da qui il nome popolare attribuito alla statua . Marforio : Marforio è un' enorme scultura marmorea di epoca romana , risalente al I secolo , raffigurante forse il dio Nettuno , l' Oceano o il Tevere ; e’ la statua parlante piu’ nota dopo quella di Pasquino . La statua è conservata nei Musei capitolini . Fu rinvenuta nel Foro di Augusto , presso il Tempio di Marte Ultore , forse dedicata a Nettuno , a ricordo della battaglia navale di Azio . Il nome Marforio sembra si riferisse ad una iscrizione oggi scomparsa , che secondo un documento del 1588 , riportava "Mare in Foro" ; ancora un' altra ipotesi fa derivare la denominazione dal nome di una famiglia Marioli o Marfuoli che aveva una proprietà nei pressi del Carcere Mamertino sempre nella zona dei Fori , dove la statua sarebbe rimasta fino al 1588 . Da lì fu spostata , per volere del papa Sisto V prima sulla piazza di S. Marco e poi sulla piazza del Campidoglio ad ornamento di una fontana . Oggi orna un lato del Palazzo Nuovo . Babuino : Nel 1571 papa Pio V concesse l' utilizzo di alcune once d' acqua del nuovo acquedotto Vergine , da poco rimesso in funzione , al palazzo del nobile Alessandro Grandi , che si trovava nella via chiamata all’ epoca via Paolina ; per gratitudine il Grandi fece realizzare in onore del Ponterfice , una fontana pubblica , ponendo una statua antica che rappresentava un Sileno ad ornamento della vasca quadrangolare e addossata alla facciata del suo palazzo . La statua della fontana era talmente singolare che suscito’ l' interesse dei romani , tra cui quello di cambiare lo stesso nome della via , che da via Paolina cambio’ appunto in via del Babuino . Le satire apposte a fianco della statua erano definite babuinate invece che pasquinate , ma il senso era lo stesso . Facchino : Posta originariamente in via del Corso , sulla facciata principale del palazzo de Carolis Simonetti , oggi palazzo del Banco di Roma , nel 1874 fu spostata nella posizione attuale , sulla facciata laterale dello stesso palazzo , in via Lata . Rappresenta una figura maschile , con il viso quasi completamente consumato mentre versa acqua da una botte . Il viso sfigurato è dovuto alle offese dei ragazzi di strada dei secoli passati che ne facevano bersaglio lanciandogli pietre . Ciò perché il personaggio , secondo una credenza popolare , a causa del berretto e dell' abbigliamento era ritenuto essere Martin Lutero . È la più recente delle statue parlanti , risale infatti al 1580 , realizzata da Jacopo Del Conte e rappresenta infatti un “acquarolo” , personaggio che , fino a quando alla fine del 1500 i pontefici ripristinarono gli acquedotti di Roma , prendeva l' acqua dalle fontane pubbliche e la rivendeva casa per casa . Abate Luigi : Dal 1924 si trova in Piazza Vidoni , su un muro laterale della Basilica di Sant' Andrea della Valle ; tale collocazione dovrebbe essere quella originaria , poiché la statua fu rinvenuta nelle fondazioni di Palazzo Vidoni , che sorge dentro l' area antica del Teatro di Pompeo . È una scultura di epoca romana, raffigurante probabilmente un alto magistrato . In mancanza di una precisa identificazione , il nomignolo gli è stato assegnato dalla fantasia popolare che trovava il personaggio particolarmente somigliante al sagrestano della vicina Chiesa del Sudario , conosciuto appunto con il nome di Abate Luigi . E’ la piu’ “simpatica” delle statue parlanti di Roma . Come le altre cinque statue è stata la “voce” di diverse “pasquinate” , le violente e spesso irriverenti satire indirizzate a colpire anche pesantemente e sempre in modo anonimo i personaggi pubblici più in vista nella Roma a partire dal XV secolo e secoli successivi . Di questa sua caratteristica è testimonianza l' iscrizione che si trova sulla base della statua che dice : "FUI DELL'ANTICA ROMA UN CITTADINO , ORA ABATE LUIGI OGNUN MI CHIAMA , CONQUISTAI CON MARFORIO E CON PASQUINO NELLE SATIRE URBANE ETERNA FAMA , EBBI OFFESE , DISGRAZIE E SEPOLTURA , MA QUI VITA NOVELLA E ALFIN SICURA" Sulla sicurezza della “vita novella” l' epigrafe non sembra aver avuto ragione , poiché ha subìto anche di recente , diversi atti di vandalismo , tipo l' asportazione della testa , forse per farla tacere , la testa è stata più volte sostituita . È in occasione di una “decapitazione” , quella del 1966 , la statua parlò per l' ultima volta con una pasquinata indirizzata all' ignoto vandalo : “O tu che m' arubbasti la capoccia vedi d' ariportalla immantinente , sinnò , vòi véde ? come fusse gnente me manneno ar Governo . E ciò me scoccia” Sotto le foto delle sei statue parlanti di Roma in ordine di descrizione :
    4 punti
  4. ______________ 2010 Pitcairn Island 5 e 10 Cent - Rame placcato in bronzo L’ancora del Bounty rinvenuta nei fondali nei pressi dell'isola e portata in salvo da una squadra del National Geographic. La campana del Bounty non è stata mai recuperata Altre monete a tema "Bounty" del 2010, oltre che in questa discussione, si trovano anche in *Navi, velieri e barche sulle monete* Cliccare sulle immagini per visualizzarle:
    4 punti
  5. Una discussione con spunti veramente interessanti, quando non obliterati dalla veemenza di alcune posizioni. Da specialista del III secolo - pur avendo una mia idea - preferisco rimanere ad osservare, onde evitare di essere scotennato per insipienza.
    2 punti
  6. Bisogna ringraziare @@profausto ; l'aveva inserito lui in un'altra discussione sui soldi a nome dei Mocenighi ... :good:
    2 punti
  7. Qui le tre monetine greche: 1,2,5 centesimi
    2 punti
  8. Grazie degli interventi, lo scopo di questo thread era di raccontare una storia inizialmente con il Circolo che parla in prima persona, parto sempre così..., in seconda battuta era quella di arrivare a sentire opinioni e riflessioni su questa tematica che credo di grande importanza e che tocchi molti. Siamo su un forum grande e seguito, lo scopo è poi quello di coinvolgere e ascoltare anche pareri differenziati, quindi a voi.... Certamente una delle carte vincenti di lamoneta è quella di arrivare a tutti, tutti possono leggere, e infatti stanno leggendo, e arrivare subito e facilmente...è il grande circolo virtuale, nel contempo personalmente sono anche un sostenitore delle collaborazioni, credo che Tradizione e Innovazione possano andare e fare percorsi insieme per il bene di entrambe, quindi quando è possibile l'unione di queste due componenti si può raggiungere il mix giusto e forse perfetto. Quindi da sempre " un grande innamorato di Lamoneta " ma se avete un circolo Numismatico in città, sostenetelo e andate a trovarlo ogni tanto, vi potrà dare tanto sia per conoscenze tecniche che umane, vi accorgerete poi che molti sono poi iscritti qui o comunque vi hanno letto....
    2 punti
  9. @@dabbene Buon pomeriggio! Ho letto con molto interesse i vari commenti di questa interessante discussione sostenuta principalmente da Voi Giganti della numismatica . :hi: Devo ammettere che per noi più grandicelli, il confronto diretto, lo scambio di opinioni, il tenere in mano una moneta è insostituibile, ma nello stesso tempo riconosco che il mondo sta cambiando, non c'è più il tempo per ritrovarsi a discutere, oggi tutto accade sul "web". Inoltre, ci sono mille cose da fare e tutte in un solo giorno, quindi c'è sempre meno tempo per uscire di casa per andare al circolo. Quando viaggio, mi capita di vedere in vecchie strutture ormai diroccate la scritta ormai sbiadita "circolo". Quante cose interessanti avranno sicuramente ascoltato quelle pareti..... (storia) Personalmente ho trovato il mio "circolo" in questo forum (lamoneta)! In questi pochi anni ho imparato moltissimo sulla numismatica e per questo Vi ringrazio! Chiedo a Voi di continuare a condividere con tutti noi la vostra esperienza. E' vero, forse non è la stessa cosa ..... Un semplice "mi piace" non sempre esprime tutta la nostra stima e gratitudine . Grazie per il vostro lavoro miza
    2 punti
  10. Senza entrare nello specifico espresso, finalmente due post degni di considerazione ed attinenti al tema iniziale. Mi ci stavo disabituando... @@Poemenius , è stato riferito che l'immagine dell'esemplare di Monaco verrà postata in seguito perchè al momento l'utente è incapacitato tecnicamente a farlo. Chiaramente tra tanta "fuffa" si perdono anche i contenuti degni di interesse. Ciao Illyricum
    2 punti
  11. certamente si, spl pieno, forse al R/ anche mSpl Secondo me, come reperibilità, è più di NC. Non si vede con facilità nelle aste, tanto per capirci, a me sembra che compaia ancora meno della lira del 1916 di VEIII. Mediamente appare in conservazione da BB/Spl a Spl, in alta conservazione credo sia effettivamente rara, specie senza difetti congeniti di conio (debolezze sul bordo con rilievi netti e precisi, e con i fondi lucenti). Anche il millesimo 1858 non scherza... specie se in alta conservazione
    2 punti
  12. 5 Shillings 1952 George VI Cape Town Anniversary
    2 punti
  13. mi fa dispiacere leggere termini come "falsisti ad oltranza", perché credo che l'intento di chi suppone che la moneta possa essere dubbia non sia puramente denigratorio, ma finalizzato a rendere evidente un problema. ora, chi sostiene le tesi di falsità o di bontà della moneta dovrebbe portare prove a supporto della sua idea, e qualcuno in parte lo ha fatto. la foto è oggettivamente orrenda (qualitativamente) e permette poche speculazioni. d'altronde va sottolineato che purtroppo nelle aste degli ultimi 12 mesi sono passate valanghe di falsi (falsi senza ombra di dubbio) e tenere gli occhi aperti, senza vivere nel terrore, è d'obbligo. il titolo dice "impressioni", quindi l'impressione di un profano del I secolo, ma non profano di monetazione antica, pur in assenza di una seconda moneta o di una foto decente, è quella di una moneta "sospetta", certamente da approfondire, che mischia per esempio nel retro lettere perfettamente "in stile" ad altre che in parte mi lasciano perplesso.... è un'impressione... non fucilatemi :)
    2 punti
  14. Posto con piacere anche i miei esemplari.
    2 punti
  15. @@Legio II Italica Di questa abbazia benedettina oggi rimane solo la chiesa, situata circa a metà strada tra Pesaro e Urbino, presso Montelabbate, lungo una direttrice stradale alternativa della Flaminia (accanto scorre l'Apsella, piccolo affluente dell'Apsa di Urbino che, a sua volta, confluisce nel Foglia). La fondazione è tradizionalmente indicata nell'anno 980, ma tale questione è tuttora controversa, poiché in una bolla di papa Clemente III datata 1188 si trova scritto che il monastero di San Tommaso fu fondato dal vescovo Adalberto, il quale partecipò al sinodo romano del 998, indetto da papa Gregorio V. Si hanno comunque notizie certe dell'esistenza dell'abbazia nel 1047, quando papa Clemente II, tornando da un viaggio in Germania, vi giunse ammalato e vi morì il 9 ottobre. Nell'anno 1137 fu poi l'imperatore di Germania Lotario III - chiamato in Italia da papa Innocenzo III per combattere contro Ruggero di Sicilia - a sostare nella Badia di San Tommaso, lasciandovi un privilegio per la buona accoglienza ricevuta. La chiesa, costruita di fronte al tempio pagano del Dio Silvano, era suddivisa in tre navate da due file di colonne, costituite da conci in arenaria. Questi ultimi sorreggevano delle arcate terminanti nell'abside sopraelevata con confessione sottostante. Al centro della chiesa era situato il coro, elevato di un gradino con quattro colonnine agli angoli, amboni, entrate laterali e parapetti che recingevano la schola cantorum. Le due navate laterali erano sopraelevate di due gradini e presentavano nelle pareti laterali arcate delle stesse dimensioni di quelle della navata centrale. E' probabile che queste arcate laterali contenessero delle rappresentazioni pittoriche, fungendo da piccole cappelle. La facciata era a capanna con un piccolo campanile in pietra sulla sinistra. Sono le foto stampate dei reperti ritrovati e conservati ai lati della navata laterale
    2 punti
  16. L'incisore di questa moneta era John Reich, un immigrato di origini bavaresi, per il ritratto della donna pare si sia ispirato alla sua amante :rolleyes: L'aquila è tutto tranne la rappresentazione dell'animale in natura, ma questa è un'annosa questione nelle monete USA, che da sempre hanno un'aquila al rovescio, ma solo raramente (il dollaro Gobrecht, il centesimo del 1856, i 20 dollari Saint-Gaudens) quest'aquila assomiglia a un'aquila vera. La qualità sia del disegno che del conio non è eccelsa, ma anche questa è una costante nelle monete americane dei primi anni, dovuta sia alla qualità degli incisori, sia a quella dei macchinari, entrambi non paragonabili a quelli delle migliori zecche europee dell'epoca. Con questo disegno furono comunque coniate complessivamente poco meno di 1.800.000 monete, dal 1807 al 1834, nelle due tipologie Capped Bust (1807-1812) e Capped Head (1813-1834). Nel 1822, le monete prodotte furono 17.796, neanche pochissime a ben vedere, e comunque in linea con le quantità di quegli anni (ricordo che, prima della scoperta dell'oro in California nel 1848, gli Stati Uniti non avevano grandi quantità del biondo metallo, e questo si ripercuoteva anche sulle monete d'oro, che venivano coniate con parsimonia). Le monete oggi conosciute sono soltanto tre, quella in asta e le due conservate presso lo Smithsonian, il museo di storia americana di Washington. Il motivo della rarità, è dovuto al fatto che tutte le altre sono, o sarebbero state, rifuse. Nel 1792, quando fu istituita la Zecca degli Stati Uniti, il prezzo dell'oro era stato fissato, approssimativamente, a 15 volte quello dell'argento. Con questo valore, una moneta d'oro da 5 dollari valeva effettivamente 5 dollari d'argento. Nei primi anni '20 dell'Ottocento, il prezzo dell'argento subì un repentino crollo, dovuto alla super-produzione delle miniere del Messico e del Sudamerica, che portò il rapporto oro/argento da 1/15 a 1/18: con questo rapporto, una moneta d'oro da 5 dollari veniva a valerne 6, il 20% in più del facciale. Come conseguenza, le monete d'oro, che già circolavano poco, sparirono del tutto dalla circolazione, e furono in gran parte rifuse per recuperare il valore del metallo. Una rifusione che toccò particolarmente le half eagles del 1822, delle quali sarebbero sopravvissuti, come detto, solo tre esemplari (anche se non si può del tutto escludere che un giorno o l'altro ne salti fuori qualcun'altro, anche se, dopo quasi due secoli, la cosa si deve considerare assai improbabile). petronius oo)
    2 punti
  17. Il mio buon amico greco Yiannis mi ha appena mandato la foto di un eccezionale tesoretto rinvenuto di recente a Candia. Posto per la gioia degli occhi di noi levantini . La maggior parte pare essere proprio di soldini da 4 tornesi, se non tutti. Chissà quante varianti :pleasantry: Gli ho chiesto se ha notizie più precise del ritrovamento, vi farò sapere. PS la foto evidentemente è stata fatta dopo la pulitura dei tondelli.
    1 punto
  18. Buongiorno, posto questa bella moneta di PAVIA per chiedere una delucidazione agli esperti. Queste monete non dovrebbero essere di puro argento? questa sembra di mistura o è solo colpa della foto? Grazie
    1 punto
  19. Buongiorno a tutti! Mi chiedo... ma la piastra da 120 grana di Ferdinando II del 1859 e' una data rara o comune? I cataloghi non aiutano, i prezzi di mercato forse danno un segnale, voi che ne pensate?
    1 punto
  20. salve, per eccezionale intendo per il tipo di moneta, introvabile con il diritto non ribattuto e il volto del santo al rovescio visibile e completo. bhè questo è quasi integro. ex artemide aste: http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/469 questo testone ha una storia molto affascinante e importante per Firenze e per Genova, descrizione: Firenze. Cosimo I (1536-1574). Testone 'dello stellino'. CNI tav.XX,6. gr. 9.60 RR. AG.qSPL/SPL. Stando all'Orsini, questo testone fu emesso per la restituzione di frutto e capitale di un prestito di 600.000 scudi avuti da Cosimo dai Genovesi. Avendo però questi ultimi rifiutato gli interessi sul capitale, Cosimo dispose l'emissione di questa moneta, che conteneva un fino più alto del solito, per ripagare gli ignari Genovesi di interesse e capitale. In realtà apprendiamo dal Galeotti che nel 1554 affluì a Firenze una grossa quantità di testoni genovesi della Benedizione, che vennero riutilizzati per produrre il tipo fiorentino. Fu però apposta una stella per distinguerli dal tipo normale, di peso e titolo inferiori. Da qui il nome di 'stellino'. Questo esemplare mostra chiaramente la data 1554 in esergo al sottostante testone della Benedizione CNI 14/18. qui nel Topic che @@dizzeta aveva iniziato e io completato si possono vedere i testoni Genovesi più abbondanti di quelli di Firenze. http://www.lamoneta.it/topic/136683-testone-della-benedizione/
    1 punto
  21. Ecco... L'aureo di CGB - giustamente segnalato da @@Sator - mi inquieta e mi toglie il sonno: epigraficamente è scioccante. Ha anche quel meraviglioso PARTIA (pro PARTA) alla fine della legenda che farebbe raccapricciare qualsivoglia latinista.
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  22. Ma ragazzi 2 seriali uguali del solito taglio non esistono. Non scherziamo.. Puó essere la solita rispuntata fuori dopo 15 anni di "cantina"... Ma che siano 2 diverse, salvo FALSI, con lo stesso lungo È IMPOSSIBILE.. Altrimenti non si userebbe un seriale...
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  23. Mi spiace ma, almeno per quanto riguarda il dollaro 1804, non sono assolutamente d'accordo. Non è solo una questione di numeri, sebbene questi non siano elevati (15 esemplari, di cui 7 conservati in musei e dunque indisponibili per il mercato), dietro i dollari 1804, tutti, non solo quello in asta, c'è una storia lunga più di un secolo, appassionante come un romanzo, e che, tra l'altro, è stata raccontata qui ;) http://www.lamoneta.it/topic/94741-il-re-ed-io/ E' da questa soria che nasce il fascino di queste monete, chi ha la fortuna di poterne comprare una, non compra solo un numero. petronius :)
    1 punto
  24. Mi verrebbe da dire perché l'argento è più facile che si consumi circolando rispetto all'oro... idea "a pelle", nemmeno io sono preparato, e soprattutto non vorrei che a qualcuno suonasse come "è indubbiamente vera"...
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  25. Altra medaglia del PAPA milanese PIO IV - Restauro di CASTEL S. ANGELO
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  26. Carissim* per gli appassionati di storia sarda, genovese, aragonese, e più in generale del Mediterraneo medievale, volevo segnalare che il 5 maggio p.v. a Cagliari sarà celebrata la giornata di studio dal titolo Commercio, finanza e guerra nella Sardegna dei secoli XIV e XV. Ecco qua la locandina con il programma della giornata. Sperando di incontrarvi in quell'occasione, un caro saluto MB Locandina convegno 5 maggio 2016.pdf
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  27. Pienamente d'accordo con @@miza, specialmente io poi... che ho tantissimo ancora da imparare.
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  28. Medaglia devozionale francescana,metallo bianco / alluminio?, della prima metà del XX sec. (1920-1940), uniface. D/ S.Antonio di Padova con Gesù Bambino in braccio, classica iconografia di questo santo. Ciao Borgho.
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  29. Ciao, provo a mandargli un mp nel pomeriggio.
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  30. In questo rebus della Settimana Enigmistica non vi sono dubbi che siamo a Torino. Sul manifesto ci stava bene anche un gettone della mostra del 'Lingotto'. La soluzione è 'Restauratori noti nel settore'. apollonia
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  31. State a puntualizzare le virgole, da questa foto non si capisce una cippa Sul concetto di allenamento aggiungerei opportuni strumenti che permettano di vedere con calma quel che si deve vedere. Dai un minimo di umiltà da parte di tutti
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  32. ricordavo una discussione sul FAC... e ora l'ho trovata http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=38576.0 non significa nulla a livello di "prova", ma per pura curiosità curtislclay diceva:; I do not believe in RIC 51, the alleged IANVM CLVSIT denarius in Munich. I think that type was struck only in gold, so the Munich "denarius" will be a mere cast of an aureus. non vedo l'ora di vedere quella foto :)
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  33. Per quanto concerne il soggiorno di Lisippo a Mieza, ricordo d'aver letto da qualche parte di un perfetta sintonia tra Aristotele e Lisippo per quanto di loro competenza nella formazione di Alessandro, ma non trovo più la fonte (Ah... l'età!). Quello che segue dopo la prima frase, che è una mia considerazione, è tratto da Wikipedia. E’ noto che Filippo II fece per così dire incetta dei più eminenti precettori (Aristotele) e artisti (es. Apelle come pittore e Pirgotele come incisore oltre a Lisippo come scultore) dell’epoca per l’educazione di Alessandro. Tra il 343 e il 340 a.C. si data il soggiorno di Lisippo a Mieza, una residenza delle corte macedone a 40 km a nord della capitale Pella dove Aristotele aveva una scuola, chiamatovi insieme ad altri artisti da Filippo II per l'educazione del giovane Alessandro. In questa occasione avvenne quell'incontro tra Lisippo e Aristotele che tanta influenza dovette avere sul concetto di mimesi quale si sarebbe sviluppato nel pensiero del filosofo (Politica, 1460 b 10). Tra i temi più frequenti del periodo, svolti da tutti gli artisti confluiti a Mieza, vi era quello della Caccia al leone, tra le attività presenti nell'educazione del giovane principe ed è a quest'epoca che occorre datare l'originale plastico attribuibile a Lisippo da cui deriva il mosaico pavimentale di Pella e che attraverso quest'ultimo ci appare debitore dei fregi nel Museo di Alicarnasso. apollonia
    1 punto
  34. Ci sarò sia venerdì che sabato. E anche al pranzo... Arka
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  35. Il grado di rarità delle monete è determinato dalla tiratura del numero dei pezzi coniati risultanti dai libri della zecca quando reperibili o da quanti esemplari ci sono giunti ad oggi in uno stato di conservazione ragionevole. Non esiste una regola matematica per determinare la rarità e tutto è regolato dalla domanda è dall'offerta di mercato e di quanti esemplari sono passati nelle aste nell'ultimo secolo. Per le monete classiche il grado di rarità è molto legato alla conservazione, allo stile del conio, alle tipologie di metallo, ai multipli e medaglioni che sono tutti rarissimi. Il collezionista deve valutare tutti questi aspetti e documentarsi con la letteratura numismatica e i cataloghi d'asta....o rivolgersi a professionisti di fiducia. Lo stato di conservazione di una moneta è solitamente indicato per convenzione in vari gradi che va dal M mediocre; D discreto; B bello; MB molto bello; BB bellissimo; SPL splendido; FDC fior di conio. (Escludo la monetazione moderna ECZ eccezionale e in FS fondo specchio). Sapere come assegnare un grado di conservazione in maniera ragionevolmente corretta è molto importante per il collezionista perchè il valore può cambiare in maniera considerevole. Lo stato di conservazione è da sempre oggetto di controversia fra collezionisti e operatori del settore. Solitamente si è poco obbiettivi perchè si tende sempre a valorizzare la propria moneta e diventa così difficile assegnare oggettivamente un grado preciso. L'esperienza e la ricerca continua sui cataloghi aiuta nella corretta valutazione, così anche consultando numismatici esperti e discussioni come le nostre sul forum della moneta. Poi ci sono fattori intrinseci che sono determinati dalla moneta stessa, dal conio, dal tondello, dal metallo, dalla patina e dal periodo di coniazione.
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  36. Praticamente, nella piazza di Riga di fronte alle "Teste Nere" e di lato alla statua di Rolando, vi è questa specie di targa, posizionata a terra, sulla quale viene riporta la scritta in otto lingue, secondo la quale nel 1510 fu addobbato il primo albero di Capodanno, che sarebbe stato il primo Albero di Natale della Storia! Caro @@nikita_ proprio perchè nel 2014 sono entrati nell'Euro, ho deciso di organizzare nel 2013 una vacanza che mi ha visto atterrare a Vilnius e con la macchina arrivare a Riga... Tallin rimase fuori dall'itinerario perché già si utilizzava l'euro.
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  37. Pisa, Seconda Repubblica (1495-1509),Quattrino con la P CIVITAS, grande P ornata, rov. PISANA, croce (MIR.440)
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  38. @@ozacido Molto bella anche questa, complimenti. Nei miei giri direi che del '59 non se ne vedano poi così tante ...specialmente in queste conservazioni. :)
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  39. Le foto sopra postate dell'esemplare Kentoripai della collezione Twiehaus sono piuttosto scadenti. Allego migliore (fermo restando è meglio entrare nel sito di quella collezione): Non vedo nulla di particolarmente sospetto sulla patina e mi sembra originale. Magari Gionnysicily può spiegare meglio i motivi di discussione su questo esemplare....
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  40. @Archestrato Ciao, Non e che nessuno l'ha menzionata......Sono tante le monete che si potrebbero postare. Quella del collezionista Tedesco , proviene ( come hai descritto tu) Harlan Berk , ex Leu 1973 ( ovvero dalla collezione Virzi'). Con tutte le carte in regola. Certamente un buon pedigree. Probabilmente una delle più belle. Ma....... anche su questa non basta osservare le foto (ad alta risoluzione !!!) Sarebbe risolutivo una visione dal vivo, per togliere qualche lieve dubbio . Ti allego la foto ad alta risoluzione , puoi anche tu notare la qualità e sul metallo , ci sarebbe da discutere.
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  41. Buongiorno a tutti, Altro Dollaro Morgan acquistato 3 anni fa. Che ne pensate? QFDC? Saluti e buon 1 Maggio a tutti. Silver
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  42. ...Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che costa.
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  43. Senza conoscere la rarità e basandomi solo sulla bellezza e la storia (di "soli 200 anni").. lo pagherei massimo a peso d'oro :blum:
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  44. ...magari il bollettino dei falsi AINP viene pubblicato , ma capita che gli stessi iscritti all'associazione mettano in vendita esemplari pubblicati...ne vogliamo ricordare qualcuno in Usa... a memoria proposto sui 100.000 dollari di partenza... Quindi, ricapitolando, un'associazione pubblica un bollettino sui falsi che con tranquillità alcuni suoi iscritti non leggono... Nè mi pare che i venditori siano stati allontanati dall'associazione.... A volte mi chiedo se alcuni venditori crucchi non siano proprietari solo nominalmente dei loro negozi...ma questa è un'altra storia
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  45. E ti meravigli, è una moneta a corso legale, se entri in qualsiasi negozio europeo ci compri quello che vuoi ad 1 euro.
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  46. Buona Giornata a @@cristianaprilia, @@MattL, @@Utopic0 e a tutti gli altri amici interessati alle schede per collezionare i 2 € commemorativi. Ho aggiornato le schede sino al 2015, di cui allego il relativo file. Ciao e buona collezione Emissioni 2004 2015 rid.pdf Iintroduzione I 2 € commemorativi versione aggiornata al 3 aprile 2016.pdf I 2 copertina.pdf
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  47. @@Silver1970 Si sicuramente la vicinanza alla località marina accelera il processo di patina, mi accorgo adesso che la tua è del 6° tipo.
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  48. No... ...era solo la mia impressione su questa moneta, che magari in mano dà un'altro aspetto sulla sua conservazione, giustamente guardando bene i fondi direi anch'io che manca qualcosa per lo SPL.
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  49. @@Silver1970 Per me la puoi postare tranquillamente. Per quanto riguarda le pizzicate stai tranquillo, conoscendo bene alcuni personaggi, qui c'è solo da imparare da chi ne sà di più, almeno questa è la mia opinione.
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  50. Nella discussione sui testoni della benedizione non avevo colto l'assist di @@fofo ...ebbene lo faccio adesso. Mi stupisco e mi compiaccio che i genovesi avessero "rifiutato gli interessi sul capitale" ...ma la cosa mi insospettisce un po' ...perchè tanta generosità? Siena, "ridotta alla disperazione dalla miserabile soggezione ed intollerabile oppressione degli imperiali", si ribella e caccia la guarnigione spagnola che occupa la città da dodici anni chiedendo la protezione al re di Francia. L'intervento di Caterina de' Medici, regina consorte del re di Francia, preoccupa Cosimo, si sa che tra cugini sovente non corre buon sangue, il quale sa bene che Caterina vuole produrgli il massimo danno possibile in modo di avere il ducato per sé e poterlo così trasmettere al figlio. Nei primi mesi del 1554 tutti "aprono le loro borse" per il sostegno economico in vista dello scontro, Caterina, che impegna i suoi domini in Auvergne, i fuoriusciti fiorentini di Francia ( la corte francese ne è piena) ai quali si aggiungono quelli napoletani e anche genovesi capitanati da Ottobono Fieschi e, per l'altra parte Cosimo con il prestito genovese sicuramente consigliato da Andrea Doria. Lo scontro finale sarà il 2 agosto 1554 a Marciano (http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Scannagallo ) con la clamorosa sconfitta dei senesi. Ottobono Fieschi, con gli altri fuoriusciti, resiste a Porto Ercole ma, dopo l'esito della Battaglia di Marciano, si arrende ed è fatto prigioniero da Cosimo. Cosimo, volendo riconquistare l'amicizia di Andrea Doria incrinata dai recenti accordi segreti con Filippo di Spagna per privare Genova della libertà, fa all'ammiraglio il dono più gradito: gli consegna Ottobono. Senza che il Doria abbia un attimo di esitazione, né di pietà (troppo viva è ancora nella sua memoria l'uccisione di Giannettino nella cosiddetta "congiura dei Fieschi") fa cucire Ottobono in un sacco: "infame atto faceva Cosimo, più infame il Doria" - questa è la chiosa del Varese. Ecco, in quel contesto fu probabilmente restituito anche il prestito ....insomma sia Cosimo che Andrea Doria avevano la coscienza sporca.
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