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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/04/16 in Risposte
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Quali reperti?...mi pare si parli di una moneta, decontestualizzata e, per sua natura, multiplo...quindi chiamarla " reperto" è quanto mai fuori luogo e sbagliato, oltre che indice di una prevenzione notevole contro la libertà di collezionare liberamente. Francamente mi pare una forma mentis poco adatta ad essere accolta in un forum di numismatica e, soprattutto di collezionisti onesti......9 punti
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era un po' che non leggevo discussioni di questa natura, trasformate da "discussioni" a "rissa da bar" .... ho letto pest realmente indecorosi... indegni di chi sia amante del "sapere" in quanto tale... peccato che l'ego sia posto sempre davanti a ogni cosa... non sei d'accordo, motiva...le tue motivazioni non mi convincono e ti dico perché...tenta di essere più chiaro... reciprocità!!! il resto, perdonatemi, è veramente patetico e di una bassezza incommentabile...8 punti
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A due anni dalla dipartita della sua vita terrena voglio ricordare il Numismatico Roland Becker con un breve biografia. Becker Roland: numismatico di origine tedesca e dal cuore italiano Becker Roland nasce il 07 luglio del 1936 a Bautzen, città dell'Alta Lusazia, in Sassonia, Germania e muore ad Avellino il 5 maggio del 2014. L’8 giugno del 1963 si sposa con Anna Borriello, e dalla loro unione nasce, il 30 aprile del 1964, Maurizio. Pur essendo un disegnatore tessile, dedicherà la sua vita alla Numismatica. Inizia l’attività di numismatico professionista a 31 anni nel 1967, a Roma. Studioso di monete e medaglie del Regno delle Due Sicilie, esperto di monete e medaglie dello Stato pontificio, promotore, insieme ad altri 39 numismatici e alla casa d’aste “Nomisma”, dell’Associazione N.I.A., "Numismatici Italiani Associati", costituitasi in Roma, in data 07 novembre 2002, e con sede a Bologna, in Via Marconi, 47, diventa un socio fondatore e segretario per la Campania di tale associazione che vuole essere un punto di riferimento per i periti numismatici, i commercianti e i collezionisti di monete, pesi monetari, medaglie e tessere in genere, con riconoscimento giuridico, senza scopo di lucro. Presidente del Circolo Culturale Numismatico “Città di Avellino”, collabora con riviste come Panorama Numismatico e Monete Antiche Nel 1992 organizza il I Meeting dei Numismatici Europei, che si svolse il 15 maggio di quell’anno a Verona; era la prima manifestazione numismatica di ispirazione dichiaratamente europeista, come lo stesso Roland Becker ebbe modo di scrivere nell’opuscolo dedicato all’evento, stampato in 200 copie presso il Centro Studio Stampa – L’arte della Litografia, in Via Tuoro Cappuccini, 68 Avellino. Per il venticinquesimo della sua attività di numismatico fa coniare una medaglia (foto 1) da donare agli amici e ai suoi clienti più assidui; la medaglia effigia il ritratto della Madonna Nera di Montevergine, riportato sul libro “Montervergine nella Storia e nell’Arte”, ritratto risalente al 1310 e attribuito al pittore toscano Montano d’Arezzo[1] Nel 1999, organizza il "IV Meeting dei Numismatici Europei", tenutosi ad Avellino nei giorni 1, 2 e 3 maggio. Nello stesso anno fa coniare una medaglia (foto 2) per la beatificazione di Padre Pio da Pietrelcina (Pietrelcina (BN) 25 maggio 1887 – San Giovanni Rotondo 23 settembre 1968); si ricorda che il 2 maggio 1999 Padre Pio da Pietrelcina venne beatificato a Città del Vaticano da Papa Giovanni Paolo II, per essere proclamato Santo il 16 giugno 2002 in Piazza San Pietro sempre da Papa Giovanni Paolo II, come San Pio da Pietrelcina. Nel marzo del 2002 nella città di Gragnano, che da sempre è sensibile a manifestazioni di questo genere si è tenuto il “V Meeting dei Numismatici Europei” organizzato da Becker. (foto 3). Cessa l’attività di numismatico professionista nel 2002 e per tale occasione viene fatta coniare una medaglia (foto 4). Nel 2004 organizza ad Atripalda il “VI Meeting dei Numismatici Europei” con il tema “I Longobardi nel Sannio”. Roland Becker già agli albori degli anni ’90 del XX secolo auspicava una più attenta programmazione per evitare la contemporaneità di più convegni commerciali e una maggiore partecipazione e attenzione da parte della stampa professionale numismatica alle manifestazioni numismatiche del tutto priva di finalità mercantili, al fine di consentire una più fluida circolazione della cultura e informazione numismatica. Bibliografia · Attardi Giovanni, Varianti ed errori nelle monete della Repubblica Italiana, seconda edizione, ottobre 2002, Edizioni Nomisma - Serravalle Repubblica di San Marino. · Roland Becker, I° Meeting dei Numismatici Europei - Verona 15 maggio 1992 edizione fuori commercio, maggio 1992, Edizione Centro Studio Stampa – L’arte della Litografia - Avellino. · San Pio da Pietrelcina www.padrepio.catholicwebservices.com Ringraziamenti Ringrazio il figlio Maurizio Becker e il dott. Eupremio Montenegro per la disponibilità offertami nel fornirmi indicazioni per portare a termine tale biografia. [1] Nel 1310 Montano d’Arezzo, definito «familiare» di Filippo d’Angiò, principe di Taranto – fratello del nuovo re di Napoli, Roberto – prestò opera per questi «maxime in pingendo Cappellam nostram in domo nostra Neapolis quam in ecclesia Beate Marie de Monte Virginis ubi specialem devotione habemus», lavoro per il quale ottenne in cambio dei beni feudali. Terminano qui i documenti relativi all’attività artistica di M., che viene citato un’ultima volta nei registri angioini nel 1313, per questioni relative ad alcune sue proprietà (Pierluigi Leone de Castris, Montano d’Arezzo a S. Lorenzo, in Le chiese di S. Lorenzo e S. Domenico. Gli ordini mendicanti a Napoli. Atti della Giornata di studi..., Losanna… 2001, a cura di S. Romano - N. Bock, Napoli 2005, pp. 95 - 125). (Buona serata sig. @@blaise, nella biografia ho riportato i dati anagrafici).6 punti
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quote editato da moderatore Buongiorno, mi permetto di risponderLe non in veste di Curatore (come tale rappresenterei il Forum) bensì di comune utente di Lamoneta. A prescindere dalle offese rivolte a @@Tinia Numismatica ,che sarà pure un venditore (ma è un reato in Italia? è una colpa? non ne ero al corrente...) ma, giusto per segnalarglielo (non solo per sua ammissione ma perchè segnalatomi tra l'altro da vari suoi clienti più o meno abituali), segue le leggi italiane attualmente in vigore, volevo solo informarLa cortesemente che: Questo non è un sito ma un Forum di Numismatica come può constatare dalla mission espressa nel regolamento giusto per precisare. Se non lo gradisce La ringrazio delle Sua opinione e cercheremo di migliorare. In oltre 10 anni il Forum è cresciuto, si è evoluto e lo fa ogni giorno. Su una gran massa di frequentatori qualcuno può lecitamente (grazie a Dio una minoranza) risultare insoddisfatto. Peccato... ne prenderemo nota ma... sopravviveremo. La partecipazione al Forum è su base libera e volontaria. Anzichè reiterare la richiesta di cancellazione può semplicemente evitare di partecipare alle discussioni, se ciò non Le è più di gradimento. Il Forum è, come detto sopra, e normalmente accoglie e non elimina utenti salvo per gravi problemi disciplinari (ban). Inoltrerò comunque la Sua richiesta allo Staff per cercare di esaudire la Sua richiesta. La saluto cordialmente Illyricum6 punti
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Ecco cosa vedo: in giallo il segno più evidente che per me identifica con buona probabilità una fusione, ne ho già visti altri (vedi foto dettaglio sotto di altro esemplare certamente falso), quello è un difetto di fusione visibile con tecniche fusorie instabili e di bassa tecnologia. In verde gli attacchi ipotetici dei codoli di immissione e sfiato del metallo fuso. In rosso l'evidente rimaneggiamento del bordo per eliminare i segni delle bave e della troncatura del codolo. Non evidenziato con i colori ma evidente dal filtro che ho usato per la foto, la forte porosità dei campi ancora visibile nelle zone difficili da raggiungere con utensili per la lucidatura. Notare al rovescio i campi a destra e sinistra della porta, sono lisci al centro e porosi nelle zone più prossime ai rilievi. Lo stesso vale per le zone attorno al ritratto ed alle legende. Foto di un difetto analogo al punto 1 su un aureo ottenuto epr fusione. Conclusione: la moneta in oggetto, a giudicare da queste foto, potrebbe derivare da una fusione anni 70-80 eseguita con la tecnica della cera persa senza ausilio di pressione. Chi ha poi rimaneggiato la moneta per camuffarne le tracce non è stato in grado di cancellarle tutte. Chiaramente potrei sbagliare ma questo è quello che vedo io.6 punti
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Sono uno strenuo sostenitore dell'uso dei punzoni in positivo per la realizzazione dei conii e il loro ripristino, proprio per le evidenze che l'uso di questi apparati lascia sulle monete emesse con i conii rinfrescati. posso ammettere per via teorica che il sistema più semplice per ricavare un conio da usare in Dacia fosse fare lo stampo di una moneta in alta conservazione e ricavarne, per fusione , un negativo da ritoccare per renderlo adatto alla coniatura, cosa che di per se un prodotto di fusione non sarebbe. Le "protuberanze" dei conii, presenti nei punti in cui il metallo degli stessi si rompeva o saltava, hanno caratteristiche morfologiche ben distinguibili da quelle lasciate da difetti di fusione o replicazione di una moneta. Resta il fatto che le operazioni di coniatura, ovvero deformazione plastica del metallo, si portano dietro tutta una serie di fenomeni e sottoprodotti che non sono minimamente replicabili con nessuna tipologia di fusione, né atmosferica , né in vuoto, né in tecnica mista centrifugata e sotto vuoto. Si possono ottenere angoli di spoglia molto plausibili, ma per i noti insormontabili problemi fisici dovuti al ritiro del metallo, non si possono ottenere le stesse " prestazioni" , per così dire. Le lavorazioni postume, tendenti alla creazione di quelle caratteristiche, tramite bulinatura o cesellatura, suppliscono, per fortuna, ancora solo parzialmente alle necessità dei falsari. Idem per le usure che rispondono, fortunatamente, ad una ben precisa regola geometrica che non sto qui a spiegare per ovvi motivi. Per adesso ho sentito tante "spiegazioni" estremamente variegate, ma : o completamente intese al contrario di quello che realmente indicano , oppure con spiegazioni di comodo basate sul nulla o poco più. Il malleator nervoso può picchiare più piano o più forte a seconda di chi immagina al posto del conio, ma la risultante DEVE rientrare in certi parametri, punto. Per di più resta aperta la questione del perché la "finitura superficiale" sia così incongrua con le deformazioni del metallo come indicato da un altro membro a cui la risposta non è stata fornita e questo è un quesito che faccio anche mio.E non è certo per via della rugosità del conio....5 punti
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Il consiglio prima di tutto è di fare una piccola ricerca sul forum, ci sono due o tre discussioni che parlano di imitazioni e contraffazioni, che sono molto utili per capire questo fenomeno nella circolazione monetaria del XVI e XVIi secolo. Per il resto, queste monete sono imitazioni di nominali che venivano battuti e circolavano in Francia. Sui cataloghi cartacei moderni vengono generalmente denominati "quarti", attribuendo loro una circolazione locale nel Monferrato; in realtà studi di Luca Gianazza dimostrano come queste monete fossero veri e propri falsi battuti per essere venduti a mercanti francesi che poi li spacciavano in Francia, e non avessero alcuan circolazione nel Monferrato. Le legende diverse, come sempre accade con queste contraffazioni, servivano come escamotage per "regolarizzare" un pò questi tondelli, in modo da potersi difendere da eventuali accuse di spaccio di moneta falsa. Se seguirai il mercato di queste monete, vedrai che la stragrande maggioranza la si reperisce su ebay Francia, quelle che ho in collezione provengono tutte da lì, mai trovata una in Italia; altro segno che conferma di come questi nominali siano finiti a circolare tutti in Francia e stiano tornando a casa solo dopo diversi secoli, grazie al collezionismo.4 punti
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Io sono il circolo...un bambino con tanti sogni, porto con me il desiderio di conoscere, di collezionare e confrontarmi. Io sono il circolo.. un adolescente che ha scoperto un mondo speciale, passo le mie giornate a cercare ovunque monete, leggo in maniera compulsiva, frequento da sempre il Cordusio, amo questa scienza, conosco maestri di vita... Io sono il circolo..un uomo con tanti amici, che come me continuano a ricercare, un uomo con ancora la voglia di creare, di apprendere, di trascinare, e di continuare a cercare la mia chimera... Eros4 punti
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Con molto rammarico leggo gli sviluppi di questa discussione. Che peccato. Abbiamo perso, sapete? Ha perso la cultura, la ricerca, la passione, la numismatica del collezionista, la discussione... Abbiamo perso tutti perché anche qui, posto virtuale, come nella vita reale ego, protagonismo ed estremismo hanno preso la mano. Tanto di cappello a chi, con umiltà, ha cercato di capire, chiedere, imparare condividere. La lezione l'hanno fatta loro. Credo di non essere stato in grado di mantenere il ruolo super partes che l carica di curatore di sezione mi imporrebbe di avere. Mi dispiace, ma avevo dei sassolini da levarmi. E il denaro? È vero o è falso? Francamente mi è passata la voglia di saperlo.3 punti
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@@Theodor Mommsen: non sono quasi mai d'accordo con le sue affermazioni, anzi confesso che spesso mi fanno pure stranire (eufemismo), però trovo giusto che in un forum libero abbiano posto tutte le posizioni. Inoltre (non ho letto questa discussione prima che fosse depurata, perciò parlo di quello che ho potuto leggere) ho notato che lei si propone ed esprime lealmente le sue posizioni, contrariamente a qualcun altro (altra) con punti di vista simili, perciò la invito a rimanere. Poi faccia lei.3 punti
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E' quello che fa da modello al nuovo denaro veneziano di Sebastiano Ziani. Arka3 punti
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2000 Rial IRAN 1389 (calendario iraniano-persiano) 50th Anniversary of the Central Bank of the Islamic Republic of Iran Metallo: Copper-nickel dritto: the Islamic Republic of Iran e valore rovescio: Legend: Fiftith anniversary of Central Bank of the Islamic Republic of Iran, Imam Reza shrine (peace be upon him) central bank date of foundation and mintage date motif of Imam Reza shrine Peso: 7.58 g Diametro: 26.3 mm3 punti
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Non può non venirmi in mente la questione attuale del collezionismo tedesco. Leggevo di recente un commento sul sito dedicato al sondaggio in cui uno studioso della materia (quindi un vostro pari) affermava che senza collezionismo e collezionisti molto non si sarebbe potuto fare, conoscere e divulgare. Mario ha dato un'impeccabile visione d'insieme della situazione.... è tutta questione di apertura mentale a mio avviso... tanto da parte degli studiosi quanto dei collezionisti, sia chiaro....3 punti
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Triste leggere tutto questo....Lamoneta nasce per una numismatica aperta, per tutti, per chi vuole iniziare, apprendere, cercare di capire, giovane o anziano che sia, parliamo spesso male di questo paese, una volta che cerchiamo che persone conoscano la loro storia, la loro identità, le loro monete, no, non va bene, torniamo, alla numismatica di una casta, di pochissimi, le conoscenze possono essere anche differenziate, magari un medico, un ingegnere, un giovane può anche diventare bravo, bravino, dovremmo essere contenti, invece no.... viva la divulgazione della numismatica per tutti... P. S. Fate male a dire questo noi saremo i primi a leggere i vostri contributi, i vostri libri, ci deve essere poi un gruppo di appassionati che li legge se no...3 punti
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Il mio buon amico greco Yiannis mi ha appena mandato la foto di un eccezionale tesoretto rinvenuto di recente a Candia. Posto per la gioia degli occhi di noi levantini . La maggior parte pare essere proprio di soldini da 4 tornesi, se non tutti. Chissà quante varianti :pleasantry: Gli ho chiesto se ha notizie più precise del ritrovamento, vi farò sapere. PS la foto evidentemente è stata fatta dopo la pulitura dei tondelli.2 punti
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A me sembra una debolezza di conio evidente soprattutto sulla legenda il 9 poi è letteralmente sparito2 punti
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In diversi hanno argomentato le proprie posizioni e la discussione può essere molto interessante; purtroppo è finita in attacchi frontali e personali e, come è ovvio, qualcuno se n'è andato dalla discussione e/o dal forum. Quando non si può discutere civilmente è sempre una sconfitta2 punti
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Che tristezza che le discussioni vadano a finire così, soprattutto quando sarebbero tanto, tanto istruttive come questa. I thread come questo sono a mio avviso la vera anima della numismatica, non quelli in cui si si accapiglia per capire se una moneta sia qBB o BB+. Non conosco di persona nessuno dei partecipanti a questa discussione, ma nutro profonda stima e ammirazione per molti di loro - per molti di VOI -, di entrambi gli "schieramenti", commercianti e studiosi. Io sono un modesto ibrido di queste due fazioni, e credo che ognuna delle due parti abbia molto da imparare dall'altra. Se persone hanno dedicato la propria vita allo studio della numismatica o dell'antichità in senso lato meritano il nostro assoluto rispetto. So per esperienza che un commerciante ha molto più "occhio" nel riconoscimento dei falsi della maggior parte degli accademici, mentre un accademico porta inevitabilmente con sé un patrimonio di conoscenze sul mondo antico che un non specialista può a stento immaginare. Possibile che non si riesca a mantenere - sulla base di quella che è una comune, ardente passione - una base di dialogo? Come pensiamo di poter comunicare con persone - e spesso ahimè sono proprio queste persone a decidere dei destini del nostro paese - persone che pensano che "ciò che è avvenuto prima della mia nascita non riveste alcun interesse" quando ci scanniamo tra noi, cultori del Passato? Avverto spesso toni arroganti e supponenti di gente convinta di avere la verità in tasca: nessuno ricorda che "scienza" è porsi delle domande e non dare certezze? Un'ultima osservazione: gli accademici che tanto denigrano il collezionismo dovrebbero ricordarsi che senza i collezionisti dovrebbero lavorare sulle tavole del RIC, perché l'enorme patrimonio iconografico per gli STUDI numismatici deriva in larghissima parte da cataloghi d'asta e privati che investono i PROPRI fondi e le PROPRIE energie per rendere pubblico tale materiale, mentre sappiamo bene che nel momento in cui qualcosa finisce nelle mani del "pubblico" viene inghiottito da un gorgo dal quale non riemerge più nulla. Per un mio recente articolo per la Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini ho provato a contattare i curatori di pubbliche collezioni: nessuna risposta, né per vedere i materiali segregati nei magazzini né per avere una fotografia. Se non ci fossero le aste avrei dovuto fare come l'Eckhel e pubblicare i disegni...2 punti
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L’acqua teriacale, anzi, turriacale, è citata nel divertente episodio con cui Massimo Marra apre la sua Homepage http://web.mclink.it/MH0077/Therapeutike/therapeutike%201/Marra_Teriaca.htm dal titolo ‘LA VIPERA E L’OPPIO: LA TERIACA DI ANDROMACO A NAPOLI TRA XVI E XVIII SECOLO.’ Il protagonista è il pesce più sfortunato della tradizione napoletana, ‘O Guarracino, nella canzone in cui è innamorato della Sardella che sta per sposare, quando ad un tratto la sposa ha un malore, e nella preoccupazione generale … E’ cosa ’e niente strillaje ‘a murena Chella ‘a sposa già era prena…. …A chi è figlio strillaje ‘o guarracino m’ha fatto curnuto ‘e Santu Martino… Così si scatena una violenta rissa tra i familiari e gli amici della sposa e gli amici del Guarracino, che si conclude con questo bilancio: Cinquanta muorte e duicient’ ferite E n’ati vinte ‘mpericule ‘e vita E ‘ll’autri jettero add’ò speziale A piglià l’Acqua Turriacale L’acqua turriacale che i superstiti dovettero andar a prendere in farmacia non è altro che la bevanda medicinale nota come acqua teriacale a base dell’estratto della teriaca di Andromaco il Vecchio, senza alcun dubbio il medicamento più popolare nelle terre meridionali nel periodo che va tra XV e XVIII secolo. apollonia2 punti
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Carissimi, sono veramente perplesso... Come è possibile che accada quanto appena successo... e con protagonisti uomini di cultura... mah... Detto questo, illudendomi che la discussione possa tornare sui binari corretti, rimango in attesa della foto da parte di @@Theodor Mommsen e del titolo della pubblicazione relativa al conio fuso di Caligola da parte di @@Juyghissa, sa mai che si arrivi a qualche punto fermo ed interessante in questa discussione. Lo so, mi illudo... Cordialmente, Enrico P.S. se proprio si vuole discutere di pubblico e privato, meriti e demeriti delle rispettive categorie... auspicherei che venga aperta una discussione a parte, inserita in questo contesto sembra veramente assurdo e usato solo per denigrare l'avversario con qualsiasi mezzuccio... anzichè usare la forza delle argomentazioni2 punti
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Non sapevo che il bellissimo gruppo scultoreo in porfido rosso dei "quattro tetrarchi" fosse appellato dai Veneziani dei "quattro ladroni" , senza pero' alcun riferimento al potere imperiale .2 punti
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Non ho banconote da 500 euro, e praticamente mai ne ho avute, quindi di fatto non mi cambia niente, senza contare che qui in italia non le accettano quasi da nessuna parte (con scuse di varia natura)... Devo però dire che sono dispiaciuto per la sua eliminazione... Generalizzando poi il discorso (quindi non soffermandomi solo sulla questione "banconota da 500 euro"), posso capire la necessità di rendere la vita più difficile ai criminali, ma devo in parte dare ragione al punto di vista dei tedeschi espresso in quell'articolo sopra linkato... Odio questo andazzo dilagante di limitare l'utilizzo del contante (in cui l'Italia non si tira certo indietro), e in un certo senso devo concordare con il fatto che questa sia una perdita di libertà..! Perché io, amante del contante, devo essere costretto ad utilizzare metodi di pagamento elettronico che odio, che ritengo più "insicuri", e che sono facilmente tracciabili e monitorabili? Certo, comprendo che il poterli monitorare facilmente possa aiutare nella lotta all'evasione, ma allo stesso tempo facilità tutta un'altra serie di procedimenti (come indagini di mercato, controlli vari ed eventuali non relativi all'evasione, ecc.. Insomma il cosiddetto "ficcare il naso") che personalmente non apprezzo... Senza contare che mi toglie la gioia di poter effettuare acquisti come più mi piace, cioè con il contante. La lotta all'evasione e alla criminalità è di certo importante, e ha il mio pieno appoggio, ma non è forse, alle volte, utilizzata anche come "scusa" per la diffusione di metodi di pagamento più apprezzati da governi (per via della facile tracciabilità, ecc) e dalle grandi banche/circuiti di pagamento elettronico (per via delle commissioni pagate con talune transizioni/pagamenti, ecc)?2 punti
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io ho 35 anni.... e sono appassionato di numismatica da....sempre :) a 11 anni trovai nella "scatolina" di mio nonno un centesimo di Umberto I che aveva 100 anni ... wow che fascino ero al convegno di Parma, e sono di Parma, e ho apprezzato ognuno degli interventi, incluso quello sui circoli.... ma molti degli interventi che ho letto rispecchiano il mio pensiero... in primis, lamoneta è il mio circolo .... quanto è vero!!!! lo sento davvero come tale (poi per vari motivi fortunatamente non mi mancano le occasioni per "tastare" davvero le monete....) il circolo della mia città mi pare "lontano" perché della nicchia di mio interesse, che anche allargata va dal IV al VIII secolo, non c'è nemmeno una lontana ombra...ma non è una critica, è un dato.... ho proprio da poco chiesto alla SNI qualche dettaglio in più perché l'idea mi affascina, ma vi faccio una domanda da vero ignorante della cosa, quindi perdonate la "crudezza" della stessa... Qual è il valore aggiunto di essere iscritti alla SNI, al di là dell'ovvio prestigio che ne consegue?2 punti
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Salve @@giarea, complimenti per la bella conservazione del raro cavallo. :blum: Posto il mio che è dello stesso tipo del nostro amico @@santone con al DR due stelline e la scritta RENGNI che esce dall'esergo. La domanda che rimane è perché solo questo tipo di cavallo ha un diverso ritratto del Re, insieme ad un coronato R5(D.A.80) Saluti Matteo2 punti
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Ciao io rimango della mia idea e questa volta non sono d'accordo anche con @@centurioneamico e spiego il perchè: Giallo - da quel che noto e già detto è uno spostamento di metallo si vede bene l'incisione, si direbbe un saggio, verde - non puoi mettere gli sfoghi d'aria vicino ai presunti codoli di colata, rosso - sono punti troppo piccoli per permettere una colata e poi sarebbero i primi a essere rimossi. le porosità che si notano entro la porta viste così sono più porosità dovute all'usura del conio che porosità di fusione. Per quanto riguarda il conio di rovescio sembra lo stesso dell'aureo ma modificato la porta ha una traversa in più nella parte bassa. Secondo il mio parere hanno usato lo stesso conio ritoccandolo e provando a rinfrescarlo con scarsi risultati. Silvio2 punti
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Ciao @@Poemenius sì, sono noti casi particolari di condivisione oro e argento, ad esempio per Claudio, ma per Nerone non ho proprio nessuna evidenza in questo senso... stilisticamente le incisioni di aurei e denari direi che sono ben definiti e differenti... a meno di non pensare che questo denario sia autentico... Non ho ancora visto nessuna analisi fotografica relativo alle numerose e ben visibili bolle in incavo rispetto alle superfici ( anche alla base di alcune lettere !) ... e poi il bordo schiacciato e con bollicina ... a h2 e a 180° h7 ...mmmm... vabbè, se non posta Centurione Amico ( che ha già dato un buon suggerimento) poi proverò io... Un cordialissimo saluto, Enrico P.S. Non ho nessuna evidenza che coni imperiali UFFICIALI siano mai stati ricavati per fusione e così impiegati ! Anzi, è evidente il contrario...2 punti
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Buongiorno a tutti. Tinia, pare di sì. L'ho lanciata come una provocazione ma è ipotesi. Non parlo del conio ufficiale, ma di quelli che potevano essere ricavati proprio attraverso la fusione, per le copie. Alcuni maggiori studiosi del secolo scorso, non tutti, erano convinti di questo. Anche per via di rinvenimenti nel mondo orientale, presso zecche medievali, studi sperimentali, paragoni importanti, tra tondelli anche di diverse epoche ma con medesime inspiegabili caratteristiche. Specialmente nelle zecche militari e periferiche, si è ipotizzato che questo avvenisse: voglio vederti in Dacia con un solo conio (dico Dacia -per farti una provincia a caso- per la simpatica opera di falsificazione ivi operata, ma chiaro che non avevamo ancora captatala!) Però, ho affermato questo alla luce dei dubbi che spesso sovvengono a chiunque, su quelle 'bolle' o imperfezioni, o eccessi di metallo o protuberanze incomprensibili che qui, come in altri tondelli, ci ossessionano... L'appiattimento del rilievo (nel nostro caso la legenda) è tipico fenomeno di una possibile matrice a fusione che non ha bene copiato l'originale. Non abbiamo idea, in una zecca, di tutti i problemi che potessero esserci, specialmente lavorando con conii liberi, come questa moneta pare sia stata fatta: punzoni volanti, bulinate random, malliator nervoso ché il figlio è andato ai fori in vela... Questa moneta, non credo sia falsa solo perché ha le imperfezioni al tondello di una coniazione libera, e non fissa o comunque da fusione. Il resto dei dettagli sono giustificabilissimi con tutta una serie di cose legate al braccio, al metallo, alle temperature, al conio. Ma chiaramente, mi guardo bene dal dare opinioni assolutizzanti. Per quanto riguarda il valore che un collezionista dà a una moneta, dobbiamo anche pensare che noi sappiamo che è rara. Ma i collezionisti sanno molto più di noi. Non deve far strano che dei pezzi rari per noi, siano invece conosciuti presso collezioni private (come capita a me di vedere, in collezione, pezzi con determinate caratteristiche, o semplicemente dieci esemplari di un tipo raro, non conosciuti e per cui, io non spenderei mai un tot, sapendo che se uscisse fuori un altro pezzo, quel tot sarebbe stato un perfetto spreco). Non sottovalutiamo nemmeno il mondo del commercio numismatico che ha sempre i suoi perché, le sue politiche. Diversamente dai mercati 'minuti' e con i quali si ha generalmente più confidenza. J.2 punti
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il mio 1776 ha un briciolo di freschezza in più, basti vedere la maschera sul petto e il rovescio..le tue monete sono bellissime! il mio amore rimane per i Medici, trovo che i Lorena abbiano dato il meglio di se in Austria e non in Toscana, basti vedere oltre la monetazione ancora più dettagliata, le loro tenute e palazzi a Vienna fatte fare da architetti Italiani. In Toscana trovo che tutto parla dei Medici, del loro potere, della loro nobiltà, dell'arte, le loro case in campagna fuori da Firenze, i giardini, i loro palazzi nelle varie città, Roma, Firenze, Pisa,Livorno,Volterra, ovunque in Toscana...le loro opere, le loro commissioni sull arte del Rinascimento Fiorentino rimarranno eterne nel tempo. saluti fofo2 punti
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Ecco i Calciati: Se avete problemi, posso ritagliare ogni esemplare, ma lo farei solo domani (ho notato che quando carico le immagini estese, ognuna di circa 1 Mb, esse vengono automaticamente ridotte.... chissà perché). Inutile dire che sarebbe bello poter condividere il proprio materiale e tentare magari di costruire un Corpus individuando i singoli conii e discernere dove possibile il vero dal falso....2 punti
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Buonasera a tutti,vi posto la coppia di 5 10 soldi di Maria Luigia entrata in collezione al convegno di parma... ringrazio tutti quelli che risponderanno Luca1 punto
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Va' precisato che sono difetti di conio, e non errori...! Detto ciò, mi sembra che si tratti di insignificanti particolari... Soprattuto il doppio bordo della moneta belga! Se io avessi voluto conservare anche le monete identiche alle suindicate..., oggi sarei ricco....1 punto
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ciao , personalmente non conosco questa pubblicazione , i tsti editi da Spink sono però sempre di alta qualità e quindì immagino lo sia anche questo . sul web ho trovato questa recensione http://www.academia.edu/6014487/Review_of_Coinage_in_the_Celtic_World_Daphne_Nash_1 punto
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@@fabry61, come ben sai seguo molte zecche* medievali tra cui anche Venezia: cercarle tutte in buone condizioni sarebbe troppo per il mio portafoglio, mi accontento ;) *: e per fortuna mi sono deciso ad eliminarne molte. Ora "solo" Trieste, Gorizia, Aquileia, Verona, Padova, Treviso, Venezia, Merano1 punto
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@Theodor Mommsen Ti invito caldamente a ripensarci e ti testimonio la mia solidarietà. Ho sempre apprezzato i tuoi interventi, anche quando non mi sembravano pienamente condivisibili. Attendo anch'io di vedere la moneta della raccolta di Monaco1 punto
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Fino a quando la legge lo consente, è tutto tranne che "insano". E' più che legittimo che tu sia fautore di una legislazione ultrarestrittiva e quando sarà tale ci adegueremo1 punto
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Mah..succede sempre la stessa cosa...appena si comincia a verificare che le tesi portate avanti dagli "accademici" sono smontate da utenti molto più preparati di loro...la si butta in rissa...1 punto
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Quanto a Cratero e al mosaico pavimentale di Pella, ho tratto le frasi sul tema sempre dal link dei succitati ‘The Princeton Encyclopedia of Classical Sites’ http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0006:entry=pella-1&highlight=krateros … The floors of the ground floor rooms were covered with mosaic pavement, some completely plain, others with a geometric pattern, and others with figures, but all of them made of natural river pebbles. In 1957 the first four figured mosaics were uncovered. These show: (a) Dionysos, naked, on a panther, (b) a lion hunt, perhaps an episode known from the life of Alexander, when he was saved by Krateros, © a gryphon tearing a deer apart, and (d) a couple of centaurs, male and female. Quindi l’identificazione del cacciatore con Cratero è messa in forse. Diciamo un pareggio Cratero-Efestione? apollonia1 punto
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@acraf Ciao Alberto , rispondo alla tua "Magari Gionnysicily può spiegare meglio i motivi di discussione su questo esemplare.." Per come ho scaricato la foto di questo bronzo , della coll. Tedesca e stato solo un effetto dei colori che lasciavano un lieve dubbio sul metallo (posto il dettaglio della foto che avevo , con quella tua) . Con la foto ad alta risoluzione e con i suoi colori , il lieve dubbio e rientrato. Mia opinione che questa moneta e certamente la più bella ed è genuina . Chiarito il dubbio , confermo che quel che ho scritto " in senso molto ironico "la più bellllllaaaaa". @vitellio Caro Enrico..... capisco che con l'età avanzata si possono prendere abbagli. ma non è ancora il mio caso . :acute: . Anche io sto cercando di mettere ordine ,distinguendo i falsi con quelle che a mio modesto parere , siano genuine. Ci sarebbero alcune che li ho collocate in una cartella "dubbiose", poiché hanno caratteristiche particolari , che hanno bisogno di essere studiate a fondo prima di giudicarle. Chiederei a chi può postare le foto del Virzì e della coll. Moretti. (il Calciati ) li sta postando Acraf.1 punto
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Sono un sacco. :pleasantry: Attendiamo maggiori informazioni dalla Grecia.1 punto
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Caro @@Legio II Italica buon pomeriggio Bella la tua discussione, che mi da il destro per scrivere delle statue parlanti di Venezia, forse non altrettanto note e "parlanti" di quelle romane, ma certamente sono parte del tessuto popolare e della cultura veneziana. Comincerei con il più noto: El Gobo de Rialto Forse è il vero antagonista in terra veneta del romano Pasquino; sebbene la sua verve satirica non abbia mai raggiunto mai i livelli del secondo. Lo dimostrano gli scritti che i "due" si scambiarono: Littera et disfida che manda il mordace Pasquino romano al Gobbo di Rialto da Roma il 1554. Gobbo, facchin del bando di Rialto, posto al supplitio d'un Sisifo nuovo, ti faccio in versi un poetico assalto ché poesia da tutti i lati io piovo.... .... e perché so che sei nuova civetta in Rialto di tutti gli altri uccelli, e che ogni vil fanciullo si diletta tirarti per il naso e pe' capelli, e che una zucca sei senza berretta, e che da babbion mai non favelli, ti scrivo per svegliarti un poco gli occhi... Non t'entrasse nel capo bizzarria di riputarti un uom di me maggiore per esser servo della Signoria. Il Gobbo non reagisce subito alla provocazione, ma lo fa il 2 febbraio del 1555 e nei fatti ammette di essere "servo della Signoria" e tanto gli basta.... Benché io non sappia leggere né scrivere, il mondo tristo m'ha insegnato a vivere. Canto e ballo secondo il suon ch'io odo, un mal dir nuoce e giova un tacer bello Per vederlo bisogna recarsi in Campo San Giacomo in Rialto, nel pieno del mercato di Rialto. Il Gobo de Rialto ebbe, all'epoca, un ruolo da protagonista nella somministrazione della pena in campo giudiziario. Questa scultura, che non è altro che un tronco di colonna sormontato da una lastra di marmo, costituiva il piano rialzato dal quale i banditori "gridavano" le leggi e le disposizioni della Repubblica ed ai suoi piedi avvenivano anche le punizioni corporali dei malfattori. Malfattori di poco conto, ai quali veniva solitamente comminata qualche frustata (per i reati gravi le pene erano ben altre e si svolgevano in tutt'altro luogo e con differente "liturgia"……). Sta di fatto che questi malfattori, giunti sul luogo, presero d'abitudine a baciare questa statua; fino al 13 marzo 1545, quando una terminazione dello Stato vietò questa usanza e fece installare una croce in metallo e un leone in moleca, così che i frustati potessero baciare quelle insegne e non el gobo. A seguire.... il Sior Antonio Rioba Secondo una cronaca,il Palazzo Mastelli del Cammello (così detto per una lapide che raffigura un cammello posto sulla sua facciata) e altri edifici che si affacciano sul campo dei Mori, nel Sestiere di Cannaregio, vennero costruiti dalla famiglia dei Mastelli, giunta a Venezia nel 1113 dalla Morea (Peloponneso) e quindi definiti "Mori". La famiglia era formata da tre fratelli: Rioba, Sandi e Alfani, i quali commerciavano in sete e spezie; oltre a ciò gestivano anche un banco di prestiti. La tradizione vuole che i tre fratelli truffarono una signora veneziana molto religiosa, che si trovò a dover rifondere loro un grosso importo di denaro; questa pregò Santa Maria Maddalena perché castigasse in qualche modo i tre e così, non appena la donna diede i soldi ai tre fratelli, per miracoloso prodigio i Mastelli divennero tre statue di pietra, che furono messe in una nicchia di Campo dei Mori a monito per quanti li vedevano. Quella che resta è quella del Sior Rioba; nell'Ottocento la statua perse il naso e questo gli fu rifatto con un pezzo di ferro improvvisato. Nacque così la leggenda che, sfregandolo, si avrebbe avuto fortuna. segue .....1 punto
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@@dabbene Buon pomeriggio! Ho letto con molto interesse i vari commenti di questa interessante discussione sostenuta principalmente da Voi Giganti della numismatica . :hi: Devo ammettere che per noi più grandicelli, il confronto diretto, lo scambio di opinioni, il tenere in mano una moneta è insostituibile, ma nello stesso tempo riconosco che il mondo sta cambiando, non c'è più il tempo per ritrovarsi a discutere, oggi tutto accade sul "web". Inoltre, ci sono mille cose da fare e tutte in un solo giorno, quindi c'è sempre meno tempo per uscire di casa per andare al circolo. Quando viaggio, mi capita di vedere in vecchie strutture ormai diroccate la scritta ormai sbiadita "circolo". Quante cose interessanti avranno sicuramente ascoltato quelle pareti..... (storia) Personalmente ho trovato il mio "circolo" in questo forum (lamoneta)! In questi pochi anni ho imparato moltissimo sulla numismatica e per questo Vi ringrazio! Chiedo a Voi di continuare a condividere con tutti noi la vostra esperienza. E' vero, forse non è la stessa cosa ..... Un semplice "mi piace" non sempre esprime tutta la nostra stima e gratitudine . Grazie per il vostro lavoro miza1 punto
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In occasione del 25 Aprile posto queste due medaglie emesse diversi anni fa per la liberazione di Roma1 punto
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Tanto per continuare nella lunga carrellata dei denari con EID MAR, nell'asta NAC 92 apparirà questo bel denario: Sembra un nuovo esemplare, non comparso in passato. Per la caratteristica disposizione delle lettere al diritto (soprattutto la forma della lettera E di PLAET), la testa di Bruto è chiaramente del conio C di Cahn, che è combinato con almeno 6 conii R (nn. 14-19). Ho alcuni dubbi che sia un Cahn 17, come indicato nel catalogo, finora noto da un unico esemplare a Vienna, in modesta conservazione (e debbo ancora verificare la correttezza della descrizione), mentre sembra essere piuttosto un Cahn 19, del quale era apparso un altro esemplare, anch'esso finora noto in unico esemplare. Ha discreto pedigree: Cahn 19a = Leu 86/2003, 725 = Vinchon 7.iv.1959, 158 coll Paucher g. 3,50 1h1 punto
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In realta' Monaco non ha avuto nessun tipo di sanzione. Non ha coniato perche' ancora non erano abbastana furbi evidentemente. Il 2 Euro Proof confermo( come gia' ha giustamente scritto l'utente sopra)che e' spendibile in tutti i paesi dell'Area Euro. Chi fa la collezione dei 2 Euro CC difficilmente rinuncera' al 2 Euro Monaco 2016 anche se solo in qualita' Proof. E' una "trovata" pessima la loro. Ma lo dissi e lo ripeto: se lo fanno e' perche' c'e' ancora chi gliele compra. Mi viene un pochino da ridere a vedere e sentire alcuni utenti in questo forum che si lamentano(giustamente)del modo di fare di Monaco e poi anno scorso hanno comprato la Cc 2015. Forse non e' chiaro che e' anche per colpa loro che questi continuano. E quando lo feci notare qualcuno mi rispose che non e' uno che fa la differenza. Sono daccordo,ma moltiplichiamo l'uno per tutti gli utenti che l'hanno comprata(non alla fonte che tra l'altro e' troppo alta anche li la cifra) ma hanno speso 7/800 Euro per quella moneta. Io ,come dico sempre, sono dell'idea che ognuno con i suoi soldi ci fa quello che vuole, e qui non ci piove. Pero' ripeto: non lamentiamoci. Alcuni si indispettiscono tanto e poi saranno gli stessi che butteranno quasi 1000 Euro per quel Cc. Pensate che in questo modo smetteranno a Monaco di fare cosi?!?! Cioe' se io rubo e nessuno mi dice niente,smetto?!? Non credo proprio. Viene fatto il loro gioco. Meditate gente,MEDITATE.1 punto
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