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  1. Cinna74

    Cinna74

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/10/16 in Risposte

  1. Sovereign (60th anniversario del regno) Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22 mm Dritto : Busto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra disegnato da Ian Rank-Broadley Rovescio: Nuovo San Giorgio che uccide il Drago disegnato da Paul J. Day Contorno: Rigato Tiratura: 750.000 Buona giornata
    4 punti
  2. UNA TORTA NUMISMATICA PROGETTO E REALIZZAZIONE In occasione della riunione di primavera del Circolo Numismatico Romano-Laziale, ho pensato di realizzare insieme a mia moglie una “torta numismatica”. Guardando il logo del Circolo, è nata l’idea di realizzare una sintetica carrellata della numismatica italiana e della storia del nostro Paese, e così, recuperando le foto di monete delle varie epoche, ho realizzato al PC una prima bozza del progetto. Per passare alla fase di realizzazione ho preparato un Menabò (i giornalisti del Corriere della Sera chiamavano i tipografi “buoi” da cui Menabò= guida per i buoi) a grandezze reali dei componenti, portando alla giusta misura sia il logo che tutte le monete del contorno. L’esecutivo delle foto a misura reale, è servito per la realizzazione sia del logo che di tutte le monete, stampate su dei fogli di pasta di zucchero e poi scontornati. La torta è in pan di Spagna, farcita di crema e cioccolata, ricoperta con crema al burro, con una copertina di pasta di zucchero color lilla per richiamare La Primavera. IL VIAGGIO NUMISMATICO Il logo centrale, simbolo del Circolo Numismatico Romano-Laziale, a significare lo studio e la ricerca da parte dei Soci delle monete delle varie epoche a seconda degli interessi personali, un viaggio che inizia con l’Anno Santo, con la medaglia in oro coniata dalla Zecca di Roma in occasione dell’Anno Santo 2000, procedendo in senso orario, si inizia con i Romani (Sesterzio), passando ai Bizantini (40 Nummi di Siracusa), agli Angioini (Reale di Carlo I d’Angiò), non dimenticando per il periodo il Sommo Poeta, Dante Alighieri di cui lo scorso anno ricorreva il 750° della nascita (Medaglia coniata per il 600°), agli Aragonesi (Pierreale di Federico IV), gli Spagnoli (Mezzo ducato di Filippo II), lo Stato della Chiesa (Scudo di Innocenzo XII), i Francesi con Murat (Scudo del 1813), il Regno delle due Sicilie (Piastra di Ferdinando II di Borbone), l’Unità d’Italia con Vittorio Emanuele II (Una lira 1861 Firenze), Pio IX ultimo rappresentante del potere temporale della Chiesa (Medaglia), il Re Numismatico con due meraviglie numismatiche (Scudo del 1911 e Scudo quadriga del 1914), l’avvento della Repubblica nel 1946 (Dieci lire Pegaso), per arrivare ai nostri giorni, tornando a Roma, al Colosseo, con l’Euro (Cinque centesimi). Questo viaggio ideale, è stato completato con alcune delle più importanti monete della numismatica italiana, sia per rarità che per bellezza, applicate sul “taglio” della torta, che così è divenuta una moneta a sua volta. Un sentito “grazie” alla nostra Presidentessa, per la squisita e cordiale ospitalità.
    4 punti
  3. Era da un pò di tempo che non aggiungevo un nuovo esemplare alla mia piccola collezione di mezzi dollari commemorativi del periodo "Classico" 1892-1954. Mi sono casualmente imbattuto in questa famosa tipologia, e considerato anche il prezzo estremamente conveniente, non ho esitato a portarla a casa. Si tratta del c.d. "Pilgrim Tercentenary Half Dollar" coniato per commemorare il trecentesimo anniversario dello sbarco, nel 1620, dei Padri Pellegrini e del celebre Mayflower, in quelli che sarebbero divenuti gli Stati Uniti d'America. Tale tipologia venne coniata nel 1920 e nel 1921 (con l'aggiunta della data anche al diritto), rispettivamente in 152.112 e 20.053 esemplari. In realtà la coniazione prevista era di 200.000 pezzi per il 1920 e di altri 100.000 per il 1921, ma come spesso accade con questa serie, le monete effettivamente vendute furono molte di meno di quelle preventivate. Al diritto è raffigurato uno dei più celebri tra i Padri Pellegrini, William Bradford (1590-1657), Governatore della Colonia di Plymouth in più occasioni e per circa un trentennio oltre che autore del noto "Of Plymouth Plantation", in cui narra la storia dei primi passi compiuti dalla nuova colonia in territorio americano. Tale volume è ancora oggi una lettura abituale nelle aule scolastiche degli USA. In alto è presente l'indicazione dell'autorità emittente, in esergo la dicitura "Pilgrim Half Dollar" ed il segno di zecca (curiosamente in incuso), con sulla destra nel campo il motto "In God We Trust". Al rovescio è presente una bella raffigurazione del famoso vascello Mayflower, colto mentre fende le onde verso sinistra con le vele spiegate. Tutto intorno il margine della moneta è indicata la dicitura "Pilgrim Tercentenary Celebration" ed in esergo la doppia data 1620-1920. In realtà ben poco si conosce della storia di questa nave così famosa, dopo il periglioso viaggio dei Padri Pellegrini ed il suo ritorno in Inghilterra nel 1621. Ed ecco la moneta in oggetto. Perdonate come al solito la bassa qualità delle foto, ma non sono proprio capace... :D
    2 punti
  4. Ciao @@Teus I, effettivamente, con quelle legende, ci dovrebbe essere la croce patente tripartita accantonata da quattro rosette.. D.A. n. 27 credo... E' plausibile l'ipotesi formulata da @@odjob.. Altrimenti sembra essere inedita... Riguardo le macchioline..ahime! sembra che sia cancro.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  5. Nulla di moneta.Niente di più di una applicazione ornamentale in bronzo E GENUINA. Allego alcuni esempi.....
    2 punti
  6. La moneta in discussione è: E' un esemplare veramente strano e sgradevole, molto dubbioso osservando i rilievi e le lettere e soprattutto l'assenza di proporzioni nei dettagli del guerriero. Ridicolo poi il braccio sinistro..... Lo condannerei...
    2 punti
  7. ........allora meglio non farlo in Italia, se aspetti che sia catalogato......
    2 punti
  8. DE GREGE EPICURI Due giorni fa ho percorso a piedi con vero piacere alcuni chilometri di Appia Antica. L'insieme è splendido. Il pedone, però, rischia la vita da Porta San Sebastiano alle catacombe di San Callisto, per la esiguità/ assenza del marciapiede, in un tratto in cui i veicoli ci sono, eccome! Ma la cosa più incredibile l'ho vista dopo la tomba dei Metelli. Lì è stata messa in luce, per un breve tratto, la vera strada romana, e ovviamente c'è divieto di circolazione, salvo che per i veicoli di emergenza. Macchè! Non poche auto passano tranquillamente, sia italiane che straniere, come potete vedere dalla foto. Ma una telecamera qui non sarebbe il caso di metterla?
    1 punto
  9. Buonasera a tutti, Ho notato un esemplare piuttosto raro di dracma di Messana in vendita nell'asta Agorà-Pegasi del 24 maggio: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2743&category=57466&lot=2320217 Ciò che più ha attirato la mia attenzione è il peso dichiarato di 2.05 g, pur con un tondello non integro, o meglio irregolare, tale peso risulta infatti pericolosamente prossimo alla metà del peso di altri esemplari noti, ne ho individuati 4, due a Londra e due provenienti da aste e collezioni private: 1) Londra, 3.8 g. Acquisito 1824 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294866&partId=1&searchText=Messana+coin&page=2 2) Londra, 3.74 g. Acquisito 1840 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=1294867&partId=1&searchText=Messana+coin&page=3 3) Ex NAC ed ex collezioni Evans, Jameson, Gillette e Moretti, 3.80 g https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+Gillette&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company= 4) Ex Busso Peus, 3.63 g. https://www.acsearch.info/search.html?term=Messana+drachm+peloria+646&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&currency=usd&thesaurus=1&order=0&company= Ora, anche non possedendo una copia del testo sulla monetazione di Messana della Caccamo-Caltabiano per approfondire meglio, mi pare che il peso sia quantomeno eccessivamente basso, al punto di farmi molto pensare e quasi dubitare.. I pesi indicati per altri lotti della stessa asta sembrano tutti all'incirca coerenti, ma potrebbe essere un errore in ogni caso.. Quali sono le vostre opinioni?
    1 punto
  10. Buonasera, non sapevo se inserirla qui o in identificazioni.... al massimo chiederò di spostarla. Voi cosa ne pensate? Viene data come centennionale di Magnenzio, purtroppo non ho né peso né diametro. A guardarla così la patina sembra buona, ma (correggetemi se sbaglio) i dettagli mi paiono strani.... mah, a partire dal busto che non riesco ad inquadrare bene (drappeggiato o corazzato?)..... Purtroppo al momento non ho modo di consultare il RIC.... Grazie per l'aiuto
    1 punto
  11. A me farebbe piacere vedere pezzi del secolo successivo, se gli altri hanno voglia di postare ancora qualcosa in una nuova discussione! :)
    1 punto
  12. Capiamo di cosa si tratta e poi vediamo.
    1 punto
  13. Taglio: 50 cent Nazione: Olanda Anno: 2004 Tiratura: 300.000 Conservazione: BB Città : Massa (MS) Ps: è la mia prima moneta postata in questa discussione
    1 punto
  14. Riguardo le macchioline.....chiediamo lumi a @@mariov60
    1 punto
  15. Ciao, a mio avviso (ma non sono uno specialista del periodo) è ufficiale. La ritrattistica di Magnenzio abbraccia un'ampia tipologia che spesso rasenta certi parametri di "barbaricità". Ad esempio guarda Magnentius 25 mm. 7.67 grams. 6:00 Mintmark: AMB<palm> from the Amiens mint RIC Amiens 43 al link http://esty.ancients.info/Christian/ChristianTable6.html Per qualche barbarica invece: http://esty.ancients.info/imit/imitmagnentius.html Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  16. Comunque @@texpedo è corretto il pensiero di @@refero1980 bisogna sempre tener presente che stiamo parlando di una sterlina comune, e non di monete aurere del regno ( VE II_ U I_ e VE III) o peggio ancora di monetazione più antiche, dove la condizione a volte la fa da padrona, questa tipologia ( sterline) fatto salvo naturalmente le rarità, va alla quotazione dell'oro, di conseguenza la conservazione super, per questa tipologia non è così rilevante, il giorno che si dovesse vendere ( a peso) che sia qFDC o BB+, poco cambia..... conta il peso e la quotazione dell'oro in quel momento. saluti TIBERIVS
    1 punto
  17. Quali sono il peso e diametro? Il chi rho mi sembra piccolo per il tondello... A me piace, anche se non fosse coeva... R.
    1 punto
  18. :blink: Suvvia, avrà solo soppesato male le parole! Dura la vita del collezionista :lol: cit. ......
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  19. Presumo anni 20, banca fallita nei primi anni 30
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  20. Sì ma anche se sono state accantonate dall'inizio, la situazione non cambia. Già la tiratura delle FDC quest'anno era più bassa...Evidentemente sapevano che dando a tutti i clienti quanto assegnato, non avrebbero avuto i quantitativi necessari per i volumi che, almeno l'anno scorso, erano venduti anche ai turisti in Piazza San Pietro...Quindi ad un certo punto hanno interrotto la vendita. Tanto, avranno pensato, il cliente che nonostante le assegnazioni non ha potuto acquistare divisionali FDC, comprerà certamente il volume pieno pagando il doppio, piuttosto che quello vuoto come feci io l'anno scorso.In ogni caso, dopo aver rilevato il trattamento "di favore" ricevuto, non resta che fare i conti dei soldi da spendere per la prossima emissione del 2 giugno, cercando di far pervenire l'ordine nei primissimi giorni...anche se a questo punto penso che i 2 euro si troveranno (almeno spero) con minore difficoltà per gli abbonati, in quanto non ci saranno quantitativi accantonati per futuri volumi.
    1 punto
  21. Gli errori di conio sono altro.... questa è una moneta sfregiata, ( smerigliatrice, lima, pressa....... la scelta è varia) saluti TIBERIVS
    1 punto
  22. Non voglio insegnare nulla a nessuno però faccio presente a refero1980 cosa riporta il Gigante in merito alla conservazione BB: BB-bellissimo La circolazione ha attenuato i rilievi maggiori ma la moneta è perfettamente leggibile, salvo per qualche particolare minore, ed intera. Può avere colpi sul bordo, leggeri e non deturpanti. Tanto a conforto di texpedo poichè nel post 15, pare abbia perso un po' di fiducia in se stesso...... saluti TIBERIVS
    1 punto
  23. potrebbe essere per il mezzo testone di Galeazzo per Milano. ( mi è venuto il torcicollo)
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  24. @@vince76 spposto nella sezione di competenza " exonumia" ... (. dovresti comunque indicare il peso dell'oggetto....)
    1 punto
  25. Ciao @@nikita_ . Beh è ovvio che la rappresentazione di Pistrucci sia per molti versi insuperabile. Con me sfondi una porta aperta. Tutti i tentativi di rimodernare il rovescio classico sono stati infatti sempre accolti con scetticismo dai collezionisti ed hanno avuto vita breve. Diciamo che facendo la tipologica delle sovrane si è un po' costretti ad aggiungere anche questi "esperimenti". Poi quando osservi le monete nel complesso da una parte pensi: "i rovesci 2005 e 2012 paiono usciti dai fumetti". Di contro hanno il pregio di interrompere una monotonia quasi bicentenaria. Chissà magari un giorno un artista potrebbe anche soppiantare questo "Benedetto" San Giorgio nei cuori degli appassionati? Forse. .. ma non sarà mica semplice.
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  26. 1 punto
  27. La chiave di lettura per una operazione del genere è tutta in quel :"di cui non si conoscono ( O QUASI) altri esemplari".....PER ORA!
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  28. @@aemilianus253 Concordo......considera che per avere qualche foto della collezione Gnecchi ho dovuto comprare tre diversi testi.
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  29. L'XRF non dà la composizione dell'oggetto: é un metodo che "scava" per una profondità di pochi micron la superficie, permettendo di identificare gli elementi che la compongono, ma non dà alcuna informazione circa la reale composizione della moneta. In altri termini, l'analisi XRF di una moneta suberata darà informazioni sugli elementi (anche in tracce) che compongono la pellicola, ma nessuna sul nucleo. Stesso discorso per le monete in argento basso, di solito caratterizzate da un arricchimento superficiale, e tutte quelle in cui, per ragioni dovute alla tecnica produttiva o alla giacitura, la composizione della lega non sia omogenea. E' comunque un metodo molto utile per rilevare elementi in traccia presenti in superficie, che molto spesso possono rivelarsi importanti indicatori, ma là ci si ferma. Per ricavare la composizione con metodi non distruttivi é necessario l'utilizzo di ben altri mezzi, non propriamente accessibili (non ho idea di quanto possa costare un ciclotrone... comunque molto). Quanto alla struttura, c'é il microscopio elettronico... ma la moneta va sezionata.
    1 punto
  30. Ha ragione Aemilianus. Prima ancora delle varie questioni legali riguardanti la nostra normativa sul possesso delle monete antiche (restrittiva, ma comunque in linea con quella di molti paesi ricchi di reperti archeologici, lasciando da parte quelli, pochi, molto liberali) c'è il vero scandalo della mancata emersione dell'immenso patrimonio numismatico pubblico italiano. Non è solo una questione di soldi, ma di vera miopia politica e di grande pigrizia dei nostri funzionari statali, con poche eccezioni... Solo adesso noto piccoli segni di risveglio e molti musei si stanno dotando di un archivio fotografico grazie anche all'avvento della tecnica digitale. Finanche il Museo Nazionale Romano (MNR), dopo decenni di immobilismo quasi assoluto, si sta muovendo, anche verso l'emersione di materiale antico. Ad esempio è in corso di compilazione, con un'accurata analisi numismatica, la catalogazione del ripostiglio di Fano, depositato al MNR nel 1911 e sommariamente descritto dall'infaticabile Cesano in un numero di Notizie degli Scavi del 1912, importante in quanto è uno dei pochi ripostigli composti solo da vittoriati (in tutto 88 esemplari). Lo so perché ci sta lavorando un mio amico e sto revisionando la sua bozza. Dovrebbe apparire nella collana "Materiali" del Portale Numismatico dello Stato. Il lavoro è però tanto e dipende anche dalla collaborazione con specialisti competenti, anche all'infuori del mondo accademico. La vera novità attuale è il maggiore dialogo con queste istituzioni e questo va bene sperare anche in una prossima edizione completa del ripostiglio di Santa Marinella. Si richiede solo una seria competenza del compilatore, che deve essere un vero specialista della monetazione fusa. Egli, se ha carte in regola, anche a livello pubblicistico, può fare richiesta alla curatrice del museo. Anche la collezione Gnecchi, ormai leggendaria, non è più un tabù e io stesso sono riuscito ad avere senza problemi belle foto di suoi denari di alcune emissioni che sto studiando (ovviamente pagando i diritti e questo resta ancora un serio limite allo studio). Esiste comunque il progetto di una sua edizione integrale, ma non so come pensino a realizzarlo nel modo migliore e soprattutto competente (non mancano falsi più o meno vecchi....). Sarebbe bello che ogni medagliere pubblico inizi a mettere on line il proprio materiale, ma ci sono oggettivi problemi, in primis di diritti di immagine che sono regolamentati da severe normative, e poi della scarsità del personale interno al medagliere. Al solito si ricade nel problema culturale e politico italiano (e non solo e basti pensare ad esempio al ricchissimo medagliere del museo di Atene, ancora misteriosonel suo contenuto e dove si trova ad esempio uno dei rarissimi aurei di Tito Quinzio Flaminino, del quale sono riuscito ad avere la foto....). C'è tanto da fare, ma almeno qualcosa di muove.....
    1 punto
  31. Quindi dite che c'è gente che si diletta buttando in uno scavo a cielo aperto un denario falso di buona-ottima fattura di cui, però, manco si conoscono (o quasi....) altri esemplari? Suvvia, questa mi sembra un po' fantascienza... se falso per davvero, avrà ingannato i curatori o chi per essi.... dai non posso pensare che la malvagità umana arrivi a quel punto :lol: (in caso contrario devo fargli i complimenti, sia per l'ottimo falso sia per la trovata del lancio :lol: :lol: )....
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  32. Taglio: 2€ CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB Città: Bibione (Ve) Note: finalmente l'ho trovata; una delle mie preferite in assoluto
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  33. Ciao, effettivamente il peso di queste dracme non scende mai sotto i 3,5g. La moneta in questione non corrisponde a nessuna di quelle descritte dalla Caccamo-Caltabiano. A prima vista potrebbe essere una delle prime tre, ma poi se si osserva bene il rovescio, si vede che il braccio sinistro è sempre molto vicino alla lancia, mentre nella moneta in asta è distante. E' vero che potrebbe trattarsi di un nuovo conio, ma personalmente dubito che lo sia. Ma è meglio far esprimere gli esperti.
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  34. Guardate che con un piccolo sforzo al grosso di Enrico ci si può arrivare... Arka
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  35. Ci siamo quasi... è un denaro piccolo del Senato romano del tipo con Roma in trono al rovesico, tipo Muntoni 95 e varianti. Il rovescio sono riuscito a raddrizzarlo completamente, al diritto ti ho indicato con una freccia la croce di inizio/fine legenda. Buona giornata, Antonio
    1 punto
  36. Volendo, il nastro lo si può acquistare anche in ogni negozio di forniture militari, visto che la decorazione è ancora in vigore. Sul fatto di inserire un nastro nuovo in una decorazione antica, molti collezionisti non sono d'accordo. Nello stesso tempo, occorre dire che il nastro è importante, nasce con la stessa Legge che istituisce la medaglia ed è indubbio che aggiunge fascino alla decorazione stessa. Se capita invece di reperire un vecchio nastro, la differenza non è visibile : personalmente ho acquistato nastri per alcune decorazioni che ne erano prive, una questione di scelta. Non torno sul valore che può avere la tua medaglia nelle sue attuali condizioni : i prezzi variano anche notevolmente sul mercato, né ho competenze specifiche in materia. Sul web, i prezzi li hai già confrontati anche tu...... Saluti.
    1 punto
  37. Per gli amici della medaglia, ricordo che a BUJA (UD) è terra di famosi incisori, a cominciare da PIETRO GIANPAOLI capo incisore della Zecca italiana dal 1936 al 1963, CELESTINO GIANPAOLI, TROIANO TROIANI dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia è emigrato in Argentina. GUERRINO MATTIA MONASSI incisore nella Zecca di stato nel 1963, il nipote PIERO MONASSI ha frequentato la Scuola d'Arte della Medaglia della Zecca di Stato e lavora a Milano esclusivamente nel campo della medaglia artistica, ENORE PEZZETTA e PIETRO GALINA pittore, scultore, medaglista e altri. Inoltre a BUJA esite un MUSEO D'ARTE DELLA MEDAGLIA con opere dei maestri incisori bujesi, e una esposizione di oltre novanta medaglie di Artisti che hanno realizzato in occasione del sisma del 1976. Oltre ad una sessione didattica di COME NASCE UNA MEDAGLIA, dai disegni preparatori, ai modelli in plastilina, ai negativi e positivi in gesso, alle fusioni in bronzo, sino alla medaglia finita con le varie patine. La medaglia di apertura del MUSEO
    1 punto
  38. Mitridate VI Eupatore, re del Ponto. Nell’introduzione di una tesi di laurea in Farmacia sulla teriaca che avevo assegnato nell’anno accademico 2010-2011 si parla a lungo di Mitridate VI re del Ponto perché il preparato da lui messo a punto a salvaguardia della sua persona, il mitridato, è il progenitore del polifarmaco di cui Venezia aveva acquistato fama nel mondo a partire dalla fine dei XVI secolo, la teriaca appunto o triaca, com’era chiamata in loco. Testa in marmo di Mitridate ricoperta da pelle di leone del tardo ellenismo terminato il 31 aC con la battaglia di Azio Museo del Louvre - Parigi Mitridate, una sorta di Rambo del 120 a. C., aveva la stessa età di Alessandro domatore di Bucefalo quando morì suo padre e, malvisto dai fratelli più grandi e trascurato dalla madre, preferì (o fu costretto) ad allontanarsi dalla reggia e a vivere per sette anni nei boschi fra le più aspre lotte con le belve e le più dure fatiche. Ritornato in patria diciottenne, nel 114, aveva trucidato la madre e alcuni suoi fratelli e si era impadronito del regno. Di spirito bellicoso e ambiziosissimo aveva, in incognito, visitata buona parte dell'Asia e aveva concepito il vasto disegno di conquistarla per diventarne il re. Per raggiungere questo scopo avrebbe usato qualsiasi mezzo, anche il delitto. Era, infatti, spregiudicato e di istinti malvagi. Secondo quello che di lui si narra, oltre la madre e i fratelli, aveva ucciso le sorelle che teneva come mogli, aveva messo in prigione sei dei suoi figli, e aveva fatto trucidare le sue amanti compresa una bellissima donna di Efeso che era la sua favorita. La preoccupazione di Mitridate per mantenere il trono era di evitare possibili avvelenamenti che all’epoca erano all’ordine del giorno come mezzo principale per eliminare i regnanti. Il Ponto, la regione del Mar Nero governata da Mitridate, abbondava di piante medicinali e il sovrano, appassionato di medicina e di tossicologia, istituì presso la sua reggia un vero e proprio centro di ricerca dove, con l’aiuto di illustri medici e filosofi quali Papias di Amisos e Crateva, conduceva indagini approfondite su farmaci e veleni. E’ famosa poi la sua abitudine di assumere personalmente i più svariati veleni in dosi crescenti con l’intento di assuefarsi e mettersi al riparo da eventuali tentativi di avvelenamento. Il termine mitridatismo ancora oggi usato in medicina deriva proprio dal nome di questo sovrano. Il risultato più significativo delle sue ricerche era rappresentato da un antidoto reputato efficace contro numerosissime malattie e sostanze tossiche, costituito da un gran numero di componenti diversi – anche più di 50 secondo alcuni autori che hanno riportato la formula – che dal nome del re fu definito ‘mitridato’. apollonia
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  39. 1 punto
  40. Scusate, ma: in che metro ponderale rientrerebbe, ipotizzandone una natura monetale?.....intanto sarebbe il caso di controllare questo dato. Se non ha rispondenze, allora NON è nulla di monetale, nel caso contrario possiamo anche divertirci ad ipotizzarne una appartenenza. In ogni caso, i particolari del muso che si vedono, hanno tutto l'aspetto di essere stati ripresi, prima della formazione della patina, con un bulino, lavorazione più assimilabile all'ambiente delle decorazioni plastiche che alle monete di tipo fuso. A mia ipotesi non è altro che una borchia con una testa di Felide ( brutta)da un lato e liscia, o con tracce della originale saldatura, al rovescio.
    1 punto
  41. Ciao Oldgold : se credi, puoi consultare il sito "elenco decorati di medaglia d'argento al valor militare" per rintracciare il nome dell'insignito della medaglia che hai mostrato. Venne istituita assieme alla Medaglia d'Oro da Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna il 26.3.1833 ( a loro si aggiunse nel 18187 la Medaglia di Bronzo), mantenuta dal Regno d'Italia e tuttora in vigore (al posto dello stemma sabaudo compare quello della Repubblica Italiana). Veniva concessa assieme ad un assegno, trasmissibile anche agli eredi. Te ne invio una foto (orribile, scattata con il cellulare) per mostrartene il nastro. Veniva conferita con un brevetto di nomina, sarebbe interessante rintracciarlo. @@oldgold
    1 punto
  42. Sono d'accordo. Per me potrebbe essere un oggetto antico. Dalle foto la patina sembra convincente. Che sia una decorazione o qualcosa di simile?
    1 punto
  43. scusate ...per capire....dove si capisce che la moneta sia in oricalco?Come siete riusciti a dire che la patina sia leggerina?.....con tutto il mio impegno io non lo riesco a vedere..... nell'altra discussione ci riferiscono che il rovescio sia liscio,e questo farebbe propendere per un uso diverso che per una moneta italica fusa....questo posso accettarlo,ma il periodo e' stato poco studiato e reperire unicum con caratteristiche particolari ,a mio parere non e' un'ipotesi da scartare.. comunque piu' che un canide a me sembra una testa felina.....spero che @@acraf,possa reperire il lavoro di Omobono Bacache e portarci a conoscenza,per ulteriori approfondimenti.
    1 punto
  44. Non avevo visto i vari link di King John prima del mio post. E' vero che Per quanto riguarda Manfredi si tratta di un romanzo, ma la vita di Alessandro, non è forse tutta un romanzo? apollonia
    1 punto
  45. Non ho capito bene il legame col Mausoleo di Mausolo ad Alicarnasso, che fu decorato da Briasside, Leocare, Skopas e Timoteo attorno al 350... Inoltre le fonti (fonti antiche e non moderne) che ho letto io parlano del solo Aristotele a Mieza... Per cui fino a prova contraria per me rimangono ipotesi abbastanza azzardate del sig. Moreno. Oggi dovevo andare in università, recupererò anche qualche suo testo...Nell'attesa dato che sono stato a Mieza proprio quest'estate potete leggere qualcosa a riguardo nel quarto articolo sul mio viaggio in Grecia (non dirò dove trovarlo, anche se credo si capisca). Assieme a Dion e' stato uno dei luoghi più suggestivi, romantici in senso ottocentesco, per la perfetta compenetrazione tra storia, archeologia e un ambiente rigoglioso che non ti aspetteresti... Se a qualcuno interessa ho una specie di book fotografico su Mieza...
    1 punto
  46. Salve a tutti, ho preso questa piastra in un lotto complessivo di 6 piastre, potrei avere un vostro parere sulla conservazione? Grazie.
    1 punto
  47. @@claudioc47, @@Il*Numismatico, Grazie a tutti e due, quindi a 25 euro l'una diciamo che ho fatto bene a prenderle ....giusto?
    1 punto
  48. 5 Groschen Austria Seconda Repubblica (1946-2001) Salve a tutti, cortesemente mi aiutate a stabilire di che anno è. Grazie.
    1 punto
  49. Continuo : " Chi prendeva un luigino non aveva la minima idea del suo contenuto argenteo. Nel giugno del 1665 Antonio Serristori scriveva disperato al Granduca : " Qui ( Livorno ) c'è una gran confusione per questi benedetti luigini. Il signor Depositario raccomanda con gran premura che non si lasci correre né introdurre monete non buone e di questi luigini ce n'è di buoni e di cattivi, ma di quali zecche siano i buoni e di quali i cattivi non si sa. " " La loro preoccupazione era esclusivamente quella di massimizzare il profitto e finchè i Turchi si dimostravano avidi di acquistare luigini senza badare al contenuto gli speculatori continuarono a batterne a più non posso e a peggiorarne nel contempo la qualità." " Così la truffa passò per un certo tempo inosservata e si arrivò al paradosso che mentre dalle zecche europee uscivano i peggiori luigini destinati al mercato turco, le truppe turche che assediavano Candia si rifiutavano di ricevere la loro paga se non fosse versata in luigini." Ma furono gli Inglesi in un certo qual senso a sollevare il caso, anche non presero mai parte al traffico e alla speculazione. Essendo interessati ai commerci con l'Oriente, erano sbilanciati verso di essi per la qualità della moneta, e per non essere penalizzati, fecero saggiare i luigini e fecero una vibrante protesta contro il governo turco. I turchi rigirarono l'accusa verso il governo francese accusandoli di essere falsari ; nel 1666 il Re di Francia interdiva la lavorazione dei luigini, il sultano dava ordini severi per l'eliminazione dei luigini scadenti. Anche Genova emise un decreto severo nel 1667 con pene pesanti contro gli speculatori e i detentori di luigini. " L'economia turca che soffriva di una cronica deficienza di moneta argentea, venne a trovarsi con una massa di moneta argentea che era quasi tutta fasulla. " " Il paese era pieno di luigini : nessuno li voleva e tutti cercavano di liberarsene. " " Un comandatario del Gran signore ordinò che non avessero corso se non i luigini di giusta bontà mentre gli altri si dovevano fondere per restituire l'argento ai rispettivi padroni ". Effettivamente una storia incredibile che il Cipolla definisce " una delle più grandi truffe perpetrate nella storia economica europea. " Credo che meritasse di essere raccontata anche sul forum, anche perché molto pertinente con questa discussione.
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