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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/27/16 in Risposte
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Ciao a tutti Posto l'ultima moneta della serie "Nativi d'America" ....l'unica che ho del 2016.... :( 1 dollaro 20165 punti
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Vedo che ora Massimo sta procedendo anche con la messa online dei contributi in Numismaticamente....difficile volere di più onestamente.... E' una bella storia quella di Parma, una storia da raccontare... penso possa essere veramente da stimolo per altre Associazioni e così da quel che vedo e sento lo è già ... Questo era poi anche l'obiettivo, far capire che volendo si può..., certamente una struttura snella, flessibile, aperta aiuta in tutto questo, Lamoneta è anche questo e i Circoli, vedi Parma, possono supportare iniziative come questa benissimo.... Bisogna scommettere di più... ora lo possiamo dire in tutta tranquillità, certo sappiamo tutti che non era certo Taormina ed era altro, ma due di questi ragazzi a Taormina c'erano stati e non da uditori, per gli altri i curriculum parlavano da soli...e quindi non era difficile come scommessa, bisognava farla e magari ripeterla... A volte vedo ambiti della nostra numismatica così ancora ingessati, bloccati, attaccati alle sole qualifiche universitarie....parlare di numismatica, divulgare, e anche bene, si può e si deve fare secondo me, oggi la divulgazione arriva a tanti, e nel totale rispetto della ricerca scientifica che ci deve essere, la divulgazione di chi sa e la parola ai dei bravi e giovani testimonial può aprire questo mondo che spesso vediamo anche oggi chiuso e di nicchia....3 punti
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Una moneta molto importante. Da un lato permette di aggiungere un capitolo (tra gli innumerevoli che si potrebbero aggiungere) alla "storia di un cavallo" , affrontata tempo fa, relativa alla progressione attraverso lo spazio ed il tempo dei tipi derivati dai tetra di Filippo II, vincitore alle Olimpiadi, dal Mar Nero alle Alpi, dai tempi di Filippo al I sec. a.C e probabilmente oltre. Dall'altro ci permette di vedere un pezzo di un'estrema rarità. Ma andiamo con ordine. Come giustamente indicato da @@brugnea Constantin Preda nel suo magistrale lavoro "Monedele Geto-Dacilor", che analizza tutte le serie emesse o circolanti nel territorio dell'attuale Romania nel periodo preromano conosciute alla data di redazione del testo (pubblicato dall'Accademia delle Scienze della Repubblica Socialista di Romania nel 1973 - lo stesso anno in cui Göbl pubblicò il suo "Ostkelticher Typen-Atlas", una sintesi razionalizzata ed in parte aggiornata del lavoro di Karl Pink "Die Münzprägung der Ostkelten und ihrer Nachbarn" del 1939) individua un gruppo di monete, che denomina Dumbrăveni, costituito da due serie, distinguibili essenzialmente dall'orientamento del cavallo al rovescio e dal peso. Alcune tavole tratte dal lavoro del Preda possono essere utili per farsi un'idea visuale delle monete di cui stiamo parlando. Il primo gruppo, caratterizzato da un peso paragonabile ai tetra di Filippo, é rappresentato dai numeri 1-5 della tav. XXXVII, tutte le altre monete illustrate, col cavallo del rovescio a sinistra, hanno un peso medio pari a circa un terzo. Vale la pena osservarle nel dettaglio per notare le variazioni stilistiche. Preda attribuisce l'emissione di questo gruppo ad un territorio compreso tra la Muntenia e la Moldavia (intentendo con questo termine non l'attuale repubblica ex sovietica ma l'omonima regione regione rumena con la quale questa confina). Facendo un passo indietro, come ricordato da @@brugnea Karl Pink nel suo fondamentale levoro del 1939 si era già occupato di questo gruppo, a cui aveva attribuito il nome di Kreuzelreiter. Pink conosceva solo quattro esemplari, che pubblica, tre della prima serie e solo uno, estremamente pesante (di 7,28 g, se il peso é corretto) della seconda. Robert Göbl nel 1973 produce una sorta di "bignami" sistematizzato del lavoro del Pink, il "mitico" OTA. Bof... sì, é utile, ma é un lavoro puramente compilatorio, niente di più che una rimasticazione del Pink. Certamente meritorio (la struttura del Pink risulta estremamente ostica alla consultazione) ma privo (o quasi) di contributi originali. Personalmente credo sia sopravvalutato. In ogni caso questo é quanto l'OTA propone riguardo a questo gruppo: In questo caso Göbl un contributo lo porta; divide la prima serie (quella del peso di un tetra) del gruppo in questione in due parti, contraddistinte dalla presenza o meno di un elemento accessorio della rappresentazione, il "motivo" (beizeichen) del ramo (una reinterpretazione della torcia nei prototipi macedoni). Per quanto riguarda la seconda serie, quella che qui maggiormente ci interessa, non va oltre il singolo esemplare pubblicato dal Pink. Un vero peccato che Göbl e Preda non abbiano lavorato assieme ed abbiano pubblicato contemporaneamente. C'é comunque da dire che il lvoro del Preda, basato sulla conoscenza diretta dei ritrovamenti e che tiene ben presenti le analisi del Pink, così come di tutta la biblografia precedente al 1973, é decisamente più utile. Alla moneta postata da @@franco obetto non ci siamo purtroppo ancora arrivati. Spero ci si possa arrivare domani. Bisognerà scomodare la buonanima di Derek Allen per questo.3 punti
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Il MEGA RED (titolo completo A Guide Book of United States Coins Mega Red 2017) è, come spiegato nel sottotitolo, la "Expanded Deluxe Edition of the best-selling Red Book", ovvero l'edizione ampliata (1500 pagine contro 450 circa) del più famoso catalogo numismatico americano, pubblicato dal 1947. Giunto alla seconda edizione, uscita lo scorso aprile, il libro si presenta con un impatto davvero notevole, soprattutto per quanto riguarda il suo peso (3 kg.+20 gr., verificato ), la qualità della carta, e delle illustrazioni. Lo si potrebbe definire come "tutto quello che vorreste sapere sulle monete americane in un solo volume". Si tratta infatti di una summa di numerosi libri (non solo il Red Book tradizionale) pubblicati dalla benemerita Whitman Publishing di Atlanta, Georgia. Si inizia, dopo poche pagine introduttive su come usare il libro, come collezionare, riconoscere i falsi, ecc., con un lungo capitolo (57 pagine) sulla storia della monetazione americana, dalle pre-monete (conchiglie, perline, ecc) usate dai nativi, ai giorni nostri. Il capitolo è in realtà un sunto dell'opera di Richard Doty America's Money, America's Story Il Mega Red, segue poi l'impostazione del Red Book tradizionale, iniziando quindi con la catalogazione delle monete coloniali e post-coloniali. Il numero di pagine dedicate e le informazioni fornite sono in pratica le stesse dell'edizione standard, così come i gradi di conservazione quotati, che variano a seconda della rarità delle monete. Si passa poi alla monetazione federale, e qui le differenze con l'edizione standard si fanno più consistenti. La più importante, è la descrizione accurata, con foto, dei vari gradi di conservazione. Anche in questo caso, è chiaro il riferimento ad altre due pubblicazioni della Whitman, il Grading Coins by Photographs, e l'Official ANA Grading Standards: se li avete già, non troverete niente di più e di nuovo nel Mega Red, se non li avete, potete risparmiarvi la spesa (questo non vale però per il libro di Doty ). Altra importante differenza, riguarda la catalogazione vera e propria delle monete: per ognuna di esse vengono fornite, oltre alla tiratura, la Certified Population, ovvero quante monete si presumono esistenti di quella particolare emissione (dato utile soprattutto per le più rare), l'Average Grade (il grado di conservazione medio delle monete conosciute, indicato con numeri, 40-55-60, ecc.) e la percentuale di quelle in Mint State. E, naturalmente, le valutazioni economiche, che sono fornite per un numero di conservazioni maggiori rispetto all'edizione tradizionale, in particolare con l'aggiunta di alcune di quelle più alte. Altro dato importante, per moltissime monete (tutte quelle di una certa rarità) vengono forniti i migliori risultati d'asta conosciuti, con l'indicazione della conservazione della moneta e della data dell'asta. Novità assoluta e importante, in ogni edizione del Mega Red viene approfondita la storia di una o più monete. Nella prima edizione, sono stati trattati gli Half Cents e i Large Cents, in questa seconda tocca agli Small Cents (Flying Eagle, Indian Head e Lincoln), cui sono riservate 330 pagine. Anche in questo caso, si tratta di informazioni già presenti sui Red Book dedicati, A Guide Book of Flying Eagle and Indian Head Cents, e A Guide Book of Lincoln Cents. Continua... petronius2 punti
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Segnalo che in occasione del prossimo Veronafil, sabato alle 10.00 presso il padiglione della fiera si terrà la conferenza del prof. Helmut Rizzolli dal titolo: "Dall'ottolino al tirolino: storia monetaria di Verona". E' un modesto esperimento per cercare di arricchire l'evento commerciale con una parte più scientifica.2 punti
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Scusa, quale agenzia? L'unico modo per farsi pagare legalmente sarebbe intentando una causa, quindi con atto di citazione per mancato adempimento del contratto. Io dormirei sonno tranquilli.2 punti
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Ciao a tutti mi piacerebbe avere qualche informazione su questa medaglia e il suo relativo valore. grazie Oddone2 punti
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Ciao! Allora sabato a Verona porto le mie .... con bilancino! Se vuoi portare la tua "splendida splendente" ;) Piuttosto, non c'è più nessuno che vuole aggiungere i dati di quelle che possiede? luciano2 punti
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Arrivato anche a me oggi, per il prezzo direi ottimo anche per qualità di stampa, pagine e copertina, forse anche record per tempistica dal giorno dell'evento direi... Finito ? Non proprio ...aspetto ora e consiglio a tutti di leggere il prossimo numero di Monete Antiche, presumo l'uscita ai primi di giugno, due belle pagine intere dedicate solo a Parma con immagini di tutti i relatori e sunto dei vari lavori, poi ovviamente , se si riterrà , sarà magari Parma 2017, la strada comunque per chi vorrà e' tracciata, basterà percorrerla..2 punti
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Ciao Oddone, è un criterio personale, e pertanto opinabilissimo, ma io sono portato a dare peso alla bellezza, al lato artistico di una medaglia commemorativa come questa. Per una decorazione portativa - specie se importante, come ad esempio la Medaglia d'Oro al Valore Militare - è senz'altro il suo significato che conta principalmente ; ma nelle medaglie commemorative, se chi le emette si rivolge ad artisti e incisori di vaglia, si possono davvero ottenere cose egregie. Questa, ad esempio, è un piccolo capolavoro dello stile floreale, ridondante di fregi, scritte, allegorie retoriche e figure su diversi piani, paesaggi e uno stemma. La fusione di così tanti elementi è armonica, direi perfetta : e lo stesso formato irregolare e insolito della medaglia la rende un piccolo, perfetto esempio dello stile dell'epoca. Oltre al suo significato storico in grado di interessare numerosi collezionisti, credo anche sia appagante poter annoverare nella propria collezione un piccolo capolavoro come questo (ovviamente, a chi piace il Liberty !). Saluti. @@Oddone2 punti
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La risposta di Modesti: ".....lei non è il primo che fa questa osservazione. Prima di terminare il secondo volume dell’ ‘Annuali’ telefonai all’ufficio del Vaticano che provvede alla vendita delle medaglie per fare questa precisa domanda. Mi furono riferite queste tirature. Capii benissimo che la cifra era sballata o che, al massimo, potevano riferirsi a un primo ordinativo che lo stesso Vaticano fece alla Zecca. Dato inoltre, che l’organo competente non modificò questa risposta riportai alla fine queste cifre. Sbagliai allora a non fare una dovuta precisazione sul volume. Purtroppo è andata cosi e, a distanza di anni, devo ammettere che erano giuste quelle cifre di molto superiori...." Lo ringrazio, gentilissimo e disponibile come sempre Saluti MP @@petronius arbiter @@Silver19702 punti
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Titolo: Dalla Trinacria alle Puglie: cartografia e Mito nelle medaglie borboniche del XVIII e XIX secolo Autore: Davide Maria Gabriele @@providentiaoptimiprincipis Data Pubblicazione: 26/05//2016 Volume: I Quaderni di laMoneta 2016/2 ISBN: 978-1-533-32647-8 Incipit Il presente studio, lungi dal voler assumere un taglio prettamente scientifico, predilige mantenere una carattere divulgativo, ciò soprattutto alla luce delle molteplici chiavi di lettura che possono rinvenirsi dall’esame di un corpus eterogeneo di medaglie. Un taglio divulgativo, peraltro, in linea con quello che è stato il tema dei lavori illustrati in occasione della I Giornata di Studio “La numismatica e i giovani” nel quale il presente lavoro è stato presentato, seppur in forma ridotta, in anteprima. Link: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/dalla-trinacria-alle-puglie-cartografia-mito-nelle-medaglie-borboniche-del-xviii-xix-secolo1 punto
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Forse questa notizia non è stata mai pubblicata in rete. Sapete cosa c'era in questi locali semi-abbandonati tra il settembre 1621 e il febbraio 1622? Siamo nel centro storico della città di Torre Annunziata (NA) a 70 mt in linea d'aria dal mare. Qui vennero impiantati alcuni bilancieri provenienti dalla Germania e quattro secoli fa c'era la famosa zecca per battere moneta, un privilegio senza precedenti per una città di provincia della Campania. Sono stato alcuni giorni fa in compagnia dell'amico Vincenzo Marasco di Torre Annunziata ed ho voluto scattare qualche foto per voi perché nonostante lo stato di semi-abbandono vi garantisco che l'emozione è stata fortissima. Qui, dove ora c'è un'officina meccanica, un tempo si coniavano monete in argento e rame con i conii incisi a Napoli, il tutto rigorosamente documentato e firmato dal maestro di zecca. Davvero non ho resistito. Vincenzo ha scovato documenti inediti dell'epoca sulla zecca dove vengono citate anche le tipologie di monete da battere e il giorno. Nel 1621 il mare era ad una decina di metri da questo palazzo e accanto a quest'ultimo, dove ora c'è una scalinata, all'epoca c'era un corso d'acqua che alimentava la ruota del meccanismo della zecca, fino ad alcuni decenni fa Torre Annunziata era anche un importante centro produttivo per la pasta, una produzione agevolata da forze motrici azionate dal corso d'acqua in oggetto. Grazie a Vincenzo per avermi dato la possibilità di mostrarvi questo pezzo di storia numismatica della nostra terra. Spero con tutto il cuore che le autorità locali leggano questo post e che capiscano l'importanza di questo luogo mitico per noi numismatici e per tutti gli appassionati di storia locale e che magari possano far riqualificare il luogo e l'edificio. Qui un tempo c'era il fulcro dell'economia della città.1 punto
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pfennig Cna A82 var. (autorità emittente sconosciuta, forse l'arcivescovo Johann II) 1429-1441 D/ contorno perlinato che racchiude Scudo trinciato con grifone andante e 2 barre (stemma di Salisburgo) R/ contorno perlinato che racchiude lettera "i" ("gotica") tra due anelli mistura 250 Johann III von Reisberg, 1429-1441 Pfennig CnA A55 D/contorno perlinato che racchiude Scudo trinciato con grifone andante e 2 barre (stemma di Salisburgo) R/ incuso del dritto1 punto
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sperando che si legga qualcosa in più Un caro saluto al prof. Sergio @@profausto1 punto
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secondo me molti che spulciano non ci fanno neanche caso, io me ne sono accorto più o meno per caso, girando la moneta per controllare la conservazione dell'altro lato ho visto questo disallineamento degli assi e l'ho subito messa da parte1 punto
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Ed arriviamo al I volume del catalogo delle monete celtiche del British Museum, scritto da Derek Allen ma pubblicato postumo a cura di John Kent e Melinda Mays. E qui finalmente troviamo un riscontro preciso. L'unico, per quanto ho potuto finora vedere. La moneta sembra uscita dagli stessi conii di quella postata da Franco (del rovescio ne sono quasi certo, il dritto andrebbe visto meglio). L'esemplare pesa g 3,15, ed era già nelle collezioni del British Museum nel 1837. Nelle collezioni britanniche recensite dall'Allen sono presenti solo esemplari del tipo I del Preda (cavallo a sinistra), nessuno del tipo II (col quale la moneta sembra piuttosto imparentata). Di conseguenza l'Allen la classifica assieme alle prime nell'ambito delle "Moldavian cross-marked series - Cross marked types, with fractions" definendola "Fraction, unrecorded type?". Fidandomi dell'Allen non sono andato a controllarmi il Dessewffy, né il Forrer, né il Castelin... in breve, tutti i lavori nei quali già l'Allen non aveva trovato riscontro. Ho dato un'occhiata ai cataloghi di collezioni più recenti, quello del Dembski del Kunsthistorisches Museum di Vienna, quello della collezione Schörghuber presso la Prähistorische Staatsammlung di Monaco, e quelli delle collezioni Lanz e Flesche custudite entrambe nella Staatliche Münzsammlung, sempre a Monaco: il riscontro del BM al momento rimane l'unico.1 punto
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Buona sera! Volevo lanciare un appello a tutti i possessori di monete da 15 centesimi 1848 di Venezia. :help: Con alcuni utenti del forum stiamo compilando una statistica conservazione/peso, essendo quest'ultimo molto variabile. Domani al pranzo lamonetiano me ne saranno portate alcune da "misurare". Vi chiederei se possibile di postare i dati delle vostre nell'apposita discussione in preunitarie, magari se avete voglia corredate da foto! :good: Oppure se parteciperete al pranzo di portarle direttamente con voi :good: Grazie a tutti!! :good: p.s. http://www.lamoneta.it/topic/147236-15-centesimi-1848-venezia/1 punto
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ciao, si è una discreta rotazione, pezzo interessante.... io le colleziono.... ma come plus valore non saprei.. ciao1 punto
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Salve a tutti vorrei postarvi delle nuove foto della mia moneta da 100 lire 1957 Dal vivo è molto meglio anche la macchia sul collo al dritto non è presente quindi è solo un riflesso luce . Che conservazione arriva? Grazie1 punto
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@@Il*Numismatico bellissime foto, veramente! e pensare che erano i tuoi primi esperimenti! grazie mille per i consigli, non appena mi cimenterò con la mia fotocamera proverò a realizzare i settaggi che mi hai suggerito, anche se è non solo una macchina da poco, ma sta anche tirando gli ultimi (sul display si sono formate due palle nere di 1,3 cm di diametro, che neanche permettono di vedere bene la foto scattata...), ragion per cui mi informerò presto per un modello di Reflex non estremamente pretenzioso. allora grazie ancora e a presto!1 punto
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Medaglia devozionale lauretana,bronzo/ottone, con appendici globulari o piolini a ore 3,6,9, della prima metà del XVII sec., probabile produzione marchigiana. - D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive, in basso ai lati due angioletti, anepigrafe.- R/ S. Antonio da Padova in piedi con Gesù Bambino e giglio nella mano sx, sia al D/ che al R/ sono presenti come ornamento quattro testine di cherubini, medaglia non comune. Ciao Borgho.1 punto
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Al D: testa di Augusto volta a dx - Caesari Augusto Al R: Tempio tetrastilo a cupola di Mars Ultor con all'interno carro con aquila legionaria. - SP - QR ai lati RIC 119; RSC 279 Saluti1 punto
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Io risolvo facile il problema, apro una coincard, riempio il buco e sono a posto.1 punto
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Condivido pienamente che, pur non essendo tra ufficialità delle emissioni e neppure di grande valore economico, è un piccolo capolavoro artistico in stile liberty Ciao MP @@Oddone @@sandokan1 punto
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@@carlo82 ciao Moneta con ancora ottimi rilievi. Nelle ciotole si vedono spesso, ma raramente cosi belle.... BB/BB+1 punto
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Credo sia meglio, cautelativamente, chiamarlo "piacentino" (meglio ancora "piacentino nuovo") e non mezzano. Per quanto riguarda i cunei sono anch'io dell'avviso che piccole differenze nella posizione identifichino i diversi conii.1 punto
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Pur non essendo particolarmente interessato, visto che da anni mi dedico a tutt'altro, ho voluto prendermi un "ricordo" di questa splendida collezione, il tremisse meno caro (se non erro) di tutta la vendita. Chi si accontenta, gode, dicono...1 punto
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Ritrovamento a dir poco eccezionale! è vera, quantomeno da quello che posso rilevare da una foto. Per questa tipologia non è proprio parecchio rovinata, anche in queste condizioni può tranquillamente valere 200/250 euro, anche di più per chi è veramente interessato. Complimenti! ma a me mai ste cose?1 punto
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Sono posizionati nei cartigli, dovresti trovare ciclo ed anno. Ma non conosco la posizione del valore (sempre se è esistente) puoi divertirti a cercarli :D1 punto
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si dai speriamo!!! io le mie tre te le ho già pesate alla perfezione ;) secondo me un ostacolo nel reperimento di dati ponderali del 15 cent rispetto a monete pre"torchio" è che normalmente nei cataloghi e su internet non vengono indicati perché ritenuti nella "norma" però fate bene a registrare una statistica anche su questo, mi pare di capire che ci potranno essere delle sorprese.1 punto
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Ciao @sandokan, sono d'accordo che questa medaglia è un piccolo capolavoro, infatti l'ho acquistata soltanto perchè mi ha colpito per la sua bellezza e la forma particolare Ti ringrazio per l'intervento Oddone1 punto
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Ciao a tutti! ciao @@cele31! Scusate se non parlo di politiche economiche ma di nuovo della moneta in se... mi sa che sono fissato! Sembra che - danke @@malawi - entrambe le parti metalliche siano realizzate in cupronichel; a variare sono solo le percentuali Anello esterno: Cu75Ni25 Centro: Cu81Ni19 Non ho purtroppo trovato nulla di specifico sull' anello blu interno: è un brevetto dell'istituto DWI-Leibniz insieme all' RWTH Aachen e ci hanno lavorato sopra otto anni. Il polimero deve resistere a - temperature che vanno dal congelatore domestico (-18°) alla lavatrice (90°) - radiazioni ultraviolette - pressione fino a 20 t. durante l'assemblaggio - pressione fino a 150 t. durante il conio e la moneta non deve essere smontata senza usare "forza bruta". La composizione esatta del polimero viene tenuta segreta :ph34r:, in quanto è un parametro di sicurezza contro eventuali falsificazioni. Per oggi è tutto, ciao ciao Njk1 punto
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Ecco uno dei primissimi esperimenti sugli argenti patinati, sempre con la vetusta compatta in questo caso, ho ovviato alla limitatezza della compatta giocando col vetro per "accendere" le iridescenze della patina come più mi piacevano ;)1 punto
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Caro Fabio :) Prima di darti le risposte faccio una piccola premessa: tutto ciò che andrò a scrivere, riguarda alcuni principi basilari di fotografia, per cui mi limiterò a brevi risposte, e, se vorrai, potrai trovare tantissime (ma veramente tantissime!!) informazioni in rete, o videotutorial su youtube, che spiegano in dettaglio di tutto e di più. premessa parte due: approfondendo le nozioni di fotografia, imparerai a conoscere meglio la tua compatta. E' un po come conoscere una compagna per un lungo viaggio. Devi sapere dove c'è concordia (quindi i pregi tecnici, dove puoi "osare" e sperimentare) e dove ci sono contrasti (quindi i limiti della tua attuale tecnologia). Ovviamente, se ti appassionerà il discorso, il passo successivo, obbligatoriamente, sarà l'acquisto di una reflex, diciamo di livello medio-basso, almeno per cominciare a fare sul serio. tieni presente, che con una compatta, tagli via molte operazioni, mentre con la reflex, è decisamente tutta un'altra storia (capirai meglio se approfondirai il discorso) 1) l'ISO è in poche parole la sensibilità alla luce. Più la alzi, più puoi scattare con pochissima luce, ma attenzione! bisogna fare i conti con il rovescio della medaglia, il rumore video. senza entrare troppo nei tecnicismi, ti consiglio di impostare il valore a 100, e di rimanere li. A grandi linee, dovrebbe andare bene così con la compatta che hai. Se vuoi approfondire, a questo link (uno a caso tra le migliaia disponibili) trovi delle info un pochino più esplicative (ma se ti confondono le idee lascia stare, il discorso ho visto che va per le reflex, che al momento ancora non hai). http://www.marcotogni.it/iso/ 2) i dpi non sono i mega pixel. sono due cose differenti. sempre in parole estremamente povere, i megapixel sono quelli che mi hai elencato (più sono alti, meglio è, quindi vai con i 14Mpx) mentre i dpi (in inglese dots per inch, ossia, punti per pollice, sono essenzialmente quanti punti costituiscono una linea stampata, lunga un pollice (circa 2,5 cm). A monitor, vengono visualizzati al massimo 96 dpi, in stampa il discorso è diverso. in parole povere: se stampi, necessiti di maggiori dpi, se le vedi solo a schermo, riduci pure a 72 per alleggerire il peso del file. Se vuoi approfondire, sempre da un link a caso preso dai milioni usciti da google: https://www.nikonschool.it/experience/risoluzione3.php 3) il doppio vetro è un sistema che ho adottato per giocare con la luce, e che aiuta specie con le compatte. devi solo sperimentare, sperimentare, sperimentare e sperimentare... guarda la foto in cui ti ho messo "mi piace". Ecco, quella è la strada... ;) 4) allora, il valore F indica la profondità di campo, concetto importantissimo in fotografia. Premesso che dello sfondo, visto l'oggetto delle nostre foto, non ce ne può importare di meno, quello che ci interessa è la moneta e basta, il valore più è alto, (diaframma chiuso) maggiore sarà la nitidezza di TUTTA la foto, mentre più è basso (diaframma aperto) la foto apparirà a fuoco solo per il soggetto principale, con lo sfondo sfocato. A noi interessa la massima nitidezza possibile, quindi chiudi al massimo il diaframma che la tua compatta permette (dovrebbe essere 4 o al massimo 5,6) alcune info in più https://it.wikipedia.org/wiki/Profondit%C3%A0_di_campo 5) con un po di fantasia... gioco di luci... per ora non andiamo oltre, anche perchè, onestamente, di alcuni miei "segreti" sono un po geloso (sono uno dei miei tanti difetti :P) Se vedi che il discorso fotografia ti intriga, il passo naturale è una reflex, non c'è storia. Da li, il gioco si fa serio ;) ma per ora, sperimenta sperimenta e sperimenta! non pensare che con una semplice compatta non puoi ottenere buoni risultati. Ti allego una vecchissima foto di un 10 centesimi 1911 fatta con la mia vetusta compatta (ormai a 11 anni!!). Il rosso non è proprio naturale (a quel tempo non avevo il monitor calibrato, e non sapevo fare tante altre cose), ma tutto sommato non è una foto malaccio... ;) buon divertimento!1 punto
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Ho visto nelle proprietà delle foto che sono a 300dpi. E' esagerato se non devono essere stampate, per cui, se devi solo visualizzarle al monitor, riscalale a 72dpi, così facendo il loro peso in termini di Kb si alleggerirà notevolmente, cosa sempre apprezzata nell'ambito web, anche nell'era delle connessioni iperveloci. un altro dettaglio: se la tua fotocamera te lo consente, chiudi al massimo il diaframma. Ho visto che scatti a 2.6, prova a vedere se puoi arrivare a 5.6, oppure anche solo 4. Se di più meglio. dal file sono risalito al modello della tua fotocamera. dal manuale (che ho trovato qui: http://www.olympusamerica.com/files/oima_cckb/FE-4030_Instruction_Manual_EN.pdf) ho letto che il supermacro è per distanze fino a 4 cm, per cui se scatti da così vicino credo puoi usare questa modalità. L'iso prova ad alzarlo, vedi a 100 che risultato ti fa, ma occhi all'esposizione. prova a vedere se c'è una modalità manuale, che ti permetta di alzare il valore degli F. insomma... esplora, tanto non esplode nulla :D io ho imparato (e sto imparando) in questo modo ;)1 punto
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Ciao Fabio. foto gradevoli, vedo che sei sulla buona strada. Preferisco quelle con un'illuminazione più omogenea, le altre tendono ad essere leggermente sottoesposte. Ricorda di dare la giusta luce alla foto col vetro (che ricordo è un sistema che permette di ovviare in modo molto semplicistico alla carenza di tempo e attrezzatura) sennò può venire un po troppo buia in alcuni punti. Quanto dici in merito alle foto è normale, credo dipenda dal codice php del motore del forum. Le immagini, essendo "ingrandite" causano una sorta di allungamento dei pixel, con il consueto effetto sfocato. Cliccandoci sopra, vengono visualizzate 1:1 e quindi perfettamente a fuoco, come sono state scattate. Un caro saluto, complimenti per i tuoi miglioramenti1 punto
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e giacché mi sono messo vorrei rendere giustizia alla 1974, precedentemente mostratavi in maniera non consona alla sua bellezza: D:1 punto
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Non vi era dubbio per vecchi collezionisti che la tiratura di 200 pezzi per medaglie papali annuali in argento di Paolo VI era un errore o di informazione o di trascrizione o di stampa. La precisazione di Adolfo Modesti è corretta e meritoria. L'errore era testimoniato anche dalla differenza tra emissioni della Senesi e della Zecca, che si alternarono nella coniazione. Il vecchio collezionista ricorda che per francobolli, monete, medaglie c'erano negli anni 1960-1980 code di persone ad ogni emissione vaticana, con foto sui quotidiani. Tanti tesaurizzavano, le tirature venivano esaurite e pareva di avere scoperto l'investimento miracoloso (con moderazione molto superiore per la medaglia rispetto a francobolli e monete). Negli anni "1970" ci fu anche un primo aumento vertiginoso dei metalli preziosi. Ricordo che in breve tempo furono esaurite tutte le rimanenze di medaglie della Santa Sede. Le tirature alte hanno sempre determinato per le medaglie annuali e per le straordinarie più comuni di Paolo VI prezzi abbastanza inferiori a quelli delle medaglie dei pontefici precedenti o successivi (Giovanni Paolo). Mi risulta però che in recente periodo, nel quale il prezzo dell'argento salì se ben ricordo a € 10 a grammo o oltre, tante medaglie in argento di Paolo VI sono state avviate a fusione soprattutto per esemplari non perfettamente conservati. Infatti le medaglie annuali di Paolo VI sono certamente comuni e facilmente reperibili, ma non credo che ci sia più l'eccesso degli stock di quantità e il prezzo mi sembra abbastanza stabile.1 punto
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Torno dopo molto tempo in osservatorio, lo faccio con questo 2 Euro che mi sono trovato in mano di resto nei giorni scorsi........... :lol: Taglio: 2 Euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 903.300 Condizioni: BB Città: Comacchio (FE)1 punto
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ciao, i cilindri graduati (almeno quelli che io uso sul lavoro) da un ml sono troppo stretti per poter inserire un 15 centesimi, bisognerebbe provare con uno da 10 ml ma ovviamente si perde in precisione. Da qualche parte sul forum comunque ci sono discussioni e tutorial per poter fare questo genere di misura. Per ora metto il peso dei miei tre pezzi: 1.66126 g 1.69553 g 1.66659 g Sono abbastanza stupito dell'ultimo, me lo aspettavo molto più leggero in quanto ben consumato. Ma tant'è, la bilancia qua non sbaglia !1 punto
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200 Forint 2010 Ungheria 2009-20111 punto
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5 Pence 2010 Gran Bretagna Elizabeth II 4th portrait Royal Shield non magnetic 2008-20111 punto
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5 Pence 2010 Gran Bretagna Elizabeth II 4th portrait Royal Shield non magnetic 2008-20111 punto
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1 Penny 2010 Gran Bretagna Elizabeth II 4th portrait Royal Shield 2008-20151 punto
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