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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/09/16 in Risposte

  1. vorrei introdurmi un po meglio :blush:, il mio nome e Antonio, vivo da molti anni all`estero, e da quando ero piccolo che sono sempre stato appassionato da collezioni di monete , ma purtroppo io e la mia famigla eravamo poveri e non sono ma riuscito a permettermi un gran che`! adesso vivo allestero e lavoro e guadagno una paga modesta , naturalmente ho famiglia e una casa con il mutuo da pagare! pero` la mia passione non si e mai fermata , io adoro collezionare queste monete , anzi adesso le ho quasi tutte incluso tutti gli errori di conio di vittorio emanuele 3 , pero` nessuna delle mie monete e un FDC, perche purtroppo non posso permettermele:( ..pero`io le amo ugualmente ! vi rigrazio tantissimo per il vostro aiuto ,senza di voi sarei un po perso , e avrei sicuramente un sacco di falsi nella mia colezione:) :) , e per ricordarvi che siete tutti davvero bravi e speciali, e avvolte anche divertenti! :) Grazie
    6 punti
  2. Con tutto questo gran bel vedere, non mi piace rimanere solo al commentino, vediamo di partecipare attivamente :blum: e lo faccio da milanese che ama comunque queste monete e un pezzo come esempio se l'è poi preso. L'occasione fu la splendida Asta Cronos 7 dell'autunno 2013, è un tollero di Livorno di Cosimo III dè Medici, ritenuta da Crippa R e per conservazione BB/q.SPL, anno 1712. Per i miei limiti mi sembrava di aver toccato il cielo, certamente non mi pento di aver acquistato un pezzo prestigioso e iconograficamente così simbolico della nostra monetazione.
    5 punti
  3. a mio modestissimo parere... il prezzo pagato non e' buono.........E' O T T I M O !! ricordando che non tutti collezionano SOLO il FDC o iu' di li...questa mi sembra una degnissima moneta che puo' stare in una collezione senza sfigurare....ottenuta penso ad un ottimo prezzo RR
    4 punti
  4. Con l'arrivo di oggi della rivista " Monete Antiche " di maggio e giugno 2016 si conclude completamente Parma 2016. Due belle pagine sull'evento titolate " I giovani numismatici a Parma : un esempio da seguire " con immagini di Barbieri e Bertozzi, seguite da una panoramica di una sala Conferenze gremita con Matteo Siciliano in prima fila, a seguire le immagini di Limido, Nassar, Rimoldi, Trombini. Nell'articolo il resoconto della giornata con anche degli abstract delle singole conferenze. A questo punto direi veramente alla prossima....se vorrete...
    4 punti
  5. Per la serie quanto deve costare una "ruzzica"? Quanto è giusto pagarla? Ecco un nuovo esempio sempre proveniente dalla passata asta Savoca, che a questo punto parrebbe un ottima fonte dove fare affari interessanti, per quanto sempre su monete di livello medio/basso. Allo stesso tempo non pare sia il posto giusto per dismettere questo tipo di materiale, dato che pare che vendano tutto "un tanto al chilo" senza badare troppo a cosa e a come lo stanno vendendo. Ecco quindi un sesterzio "ruzzica" di Tiberio, piuttosto malmesso, venduto "un tanto al chilo" a 50 euro: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2727&category=57325&lot=2306298 Ed eccolo subito dopo riproposto dall'acquirente/speculatore, con foto migliori e descrizione entusiastica sulla baia a soli....299 euro! ;) http://www.ebay.es/itm/Tiberio-AE-sestercio-ROM-ET-AUG-Altar-Lugdunum-RARISIMO-Tiberius-sestertius-/182164027607 Qual'è dunque il prezzo di una moneta rara, quando è in bassa conservazione? Quanto è giusto pagarla? In questo caso è ora in vendita a 6 volte la cifra pagata, il 600% in piu'.... Che dire...se la vende, complimenti!
    3 punti
  6. Se decidessero una buona volta ad inviare i moduli precompilati anche tramite email questo problema non ci sarebbe più. Inoltre con l' invio dei moduli per email sarebbe poi opportuno che creassero un nuovo indirizzo email da utilizzare solo per rinviare i moduli d' ordine, mentre l' altra casella [email protected] da utilizzare solo per informazioni. Io spero che prima o poi lo faranno, per il momento non ci resta che pregare per questo miracolo :D :D :D
    3 punti
  7. Buonasera Amici Condivido con voi l'ultimo pezzo entrato in collezione. SCUOLA DELLA PASSIONE IN VENEZIA D/IESVS NAZARENVS VNIO ET VIRTVS Gesù Nazareno,Unione e virtù Busto di Gesù a sinistra R/CHRISTVS FACTVS EST PRO NOBIS OBEDIENSIS VSQVE AD MORTEM Cristo per noi si è fatto obbediente sino alla morte Cristo,di fronte, con la parte inferiore del corpo entro il sepolcro e con la superiore addossata alla Croce,intorno alla quale sono rappresentati i simboli della sua Passione e gli strumenti della sua morte. Bronzo,coniata,37mm, Voltolina 816 Un saluto Doge92
    2 punti
  8. Ciao. La storia delle Istituzioni veneziane, in particolare di quelle giudiziarie, è caratterizzata da istituti che, se comparati con quelli in vigore in altri Stati nelle stessa epoca, denotano notevoli profili di modernità. Il frutto di queste "conquiste" è probabilmente dovuto a due principali fattori: - il primo è il carattere spiccatamente "laico" e pragmatico della Repubblica veneta e delle sue Istituzioni, che si ritiene essere il prodotto dell'incrocio fra le culture romane e germaniche che a Venezia si incontrano; - il secondo fattore è quello di aver saputo perfettamente armonizzare i tre principali "pilastri" che reggono l'Autorità e cioè la Monarchia, a Venezia rappresentata dalla figura del Doge che più che un sovrano calato dall'Alto e unto dal Signore, è piuttosto un Duce acclamato dal Popolo;, la Democrazia, impersonata dal Maggior Consiglio; e l'Aristocrazia, rappresentata dal Patriziato riunito nel Senato e nel Consiglio dei Dieci, che pur godendo, come accadde per tutte le aristocrazie, di alcuni privilegi, nondimeno a Venezia è spesso trattata alla stregua del Popolo e, soprattutto, viene onerata di responsabilità di governo e dell'amministrazione della res publica. A proposito di "modernità" della visione giudiziaria veneziana, mi ha colpito molto uno studio che nel 1789 (cioè mentre a Parigi infuriava la Rivoluzione e si tagliavano teste a tutto spiano) tre giuristi veneziani, che erano stati incaricati dal Senato di studiare una "riforma carceraria" che desse più spazio a quelle che oggi si chiamerebbero "pene alternative alla detenzione", presentarono al loro committente. Gli studiosi, tali Francesco Angaran, Giacomo Boldù e Gasparo Geraldini, coordinati da un esperto compilatore (Vincenzo Ricci), considerarono che: "col condannare al carcere (...) non si può conseguire alcuno dei fini ai quali è diretta la sanzione penale: non il fine di frenare i delitti (nel carcere si seppellisce con il condannato la memoria della sua colpa e l'impressione dell'esempio); non il fine di risarcire la società (...); non il fine di emendare i rei, i quali semmai, nella prigione (...) si perfezionano nella malizia criminale". La pena ideale che veniva consigliata era invece quella della "condanna ai lavori pubblici", "temperamento di ragione ed umanità". La modernità di una tale visione "carceraria" è impressionante se non persino, ai nostri occhi, imbarazzante, se si considera che il pensiero di costoro non sfigurerebbe neppure oggi (potendo persino apparire a taluno, addirittura troppo "progressista"), a distanza di quasi 250 anni da quando vennero scritte quelle riflessioni. Riflessioni che erano evidentemente il frutto di una sensibilità e di una lungimiranza non comuni e che solo in un contesto sociale e culturale particolarmente avanzato, come quello veneziano, avrebbero potuto germogliare. Saluti. M.
    2 punti
  9. Tollero con fortezza vecchia del 1707 e Pezza della Rosa del 1718 provenienza Roland Beker
    2 punti
  10. Differenti periodi, differente contenuto di fino e differenti mani di incisori dei conii. Nella durata del dogato di F. Foscari, così lungo (1423-1457) sai quante decini di migliaia ne furono coniati? La data di nascita manca; non c'è nessuno scritto che la determini ma, evidentemente, deve aver visto la luce dopo l'annessione di Brescia al Dominio veneto (1426) dopo mesi? Dopo anni? Cero non molto tempo dopo e la fine delle emissioni pare sia avvenuta nel 1456, dopo che il Governo aveva preso coscienza che i bagattini, ormai coniati praticamente con solo rame, avevano dato la stura all'immissione di parecchi falsi, difficili da riconoscere, tanto che provocavano "confusiones et inconvenienta ac nostro dominio damnum" . Altro aspetto di cui va tenuto conto è che Venezia aveva bisogno di recuperare denaro e l'uso di questa monetina, all'inizio, era uno dei sistemi più rapidi per "dragare" oro. E si ... in cambio della fattura dei bagattini, Brescia doveva versare alla zecca veneziana il controvalore in oro. Dovevano coniarne molte e velocemente, con tutti i problemi di natura estetica e ponderale che ciò causava. saluti luciano
    2 punti
  11. E quando ti indicano dati ponderali non corrispondenti a quelli della moneta in vendita? :-D purtroppo prima ancora delle monete, bisogna imparare a conoscere le persone
    2 punti
  12. @Regno D`Italia Salve , buongiorno : leggo il suo post e mi chiedo : conosce bene la moneta ? , s'intende non è un interrogatorio , ma capirà che sorge spontanea la domanda . La moneta è buona , inutile ribadirle , che avrebbe dovuto esserne certo prima , durante e dopo ( cioè ora ) , dell'acquisto . Sulla conservazione , beh , ognuno ha il suo personale parere , e di certo il mio non è concorde con la valutazione ( soggettiva riportata ) . Perché ? , perché oltre ad avere un colpo sgradevole al bordo , è stata anche pulita , guardi bene i fondi , e vedrà quanto segue : righe diffuse , disomogenee , aventi differenti versi , ma d'altronde era anche deducibile , dato l'importo che ha pagato . Vede ad esempio la cintola del primo cavallo ? , in uno splendido deve essere visibile , così come deve essere visibile almeno il 50% di lustro , condizione senza la quale , ad eccezione di alcune tipologie , di splendido non si può parlare . Sul prezzo vede , è come voler giudicare il vino dell'oste ; capirà che nessuno la costringe a berlo , ma se vuole , deve pagarlo quanto lui vuole . Posso dirle , che , è congruo per la qualità , ma ciò non vuol dire che il mio parere sia concorde a quello riportato . Tuttavia , essendo umano , fra gli umani ed esprimendo un mio personale parere , la invito a prenderlo con la cautela del caso , così come il parere di chiunque altro . Così il mio , così quello dei periti , che , vengono frequentemente tacciati di sbagliare , senza ricordarsi che hanno le loro fallacità ( il bordo è del I° tipo ) Le chiedo infine , ma lei è soddisfatto dell'acquisto ? :)
    2 punti
  13. Questo è un pezzo problematico per chi fa una raccolta di un sesterzio per imperatore, possibilmente con ritratto. I sesterzi con ritratto di Tiberio sono pochi e spesso bruttini, cari, per cui capisco anche la necessità di scendere a compromessi se non si vuole investire migliaia di euro per coprire questa "casella". Per chi colleziona monete attento soprattutto alla conservazione perchè si è prefissato "di non scendere mai sotto al BB+", questa è indubbiamente una ruzzica che non guarderà neanche e faticherà a prezzare a 50 euro. Per i collezionisti di sesterzi o di ritratti imperiali in bronzo invece il discorso cambia, perchè Tiberio è cliente difficile....
    2 punti
  14. diciamo che 50 euro erano obiettivamente pochi per quel tipo di moneta....
    2 punti
  15. ... il modo migliore per non avere spiegazioni :good:
    2 punti
  16. Bella discussione...anni fa impostai la mia collezione,ma sarebbe più corretto dire raccolta, di monete su nominali rari o anche molto rari purtroppo però in bassa conservazione; si perché avevo nominali di Annibaliano,Annio Vero,Manlia Scantilla,Pertinace, Antinoo e soprattutto Marco Antonio e Cleopatra,bronzo della zecca di Chalkis....li vendetti perché poi ad un certo punto della collezione l'occhio vuole la sua parte e non mi soddisfacevano più...presi un 30/40 per cento in meno di quanto li pagai...ad esempio Antinoo lo presi a 370 euro circa ad un asta Negrini...lo rivendetti a 270, mi pare.....dunque preferisco monete comuni ma di buona conservazione a monete certamente rare ma sguroni
    2 punti
  17. Beh, la pensiamo diversamente. Nulla è dato per certo, nulla c'è di ufficiale in pratica nessuno ha al momento avuto negato l acquisto e non capisco il perché vi state facendo paranoie o film. Riparliamone a cose certe e non fantasiose. inoltre ribadisco, a fine acquisto c'era scritto di stampare la videata per EVENTUALI PROBLEMI. Ma in pochissimi l hanno fatto. Quindi chi sono i meno preparati tra i due contendenti? ???
    2 punti
  18. Credo che questo proliferare di pseudo-case d'asta sia un fenomeno passeggero, il tempo farà selezione....
    2 punti
  19. Io non guarderei il pelo sull'uovo, ma quelle righette tutte parallele che si vedono proprio non le tollero, la moneta in questione pare pulita o con una gomma o con chissà ché, se ti piace non sarà l'attribuzione del Fdc o no a migliorarla. Le caravelle in genere qualche segnetto ce l'hanno tutte, è veramente difficile trovarle perfette, poi con i fondi lucidi sono praticamente impossibili da trovare. Es. Questa del 61 con i fondi lucidi, ha dei segnetti al rovescio, ma nel complesso mi piace moltissimo poi che sia qFdc o Fdc eccezionale poco cambia.
    2 punti
  20. Buonasera, ecco un altro pezzo della Toscana, la prima della serie delle fortezze: Livorno Cosimo III de’Medici, 1670-1720. Tollero 1707, AR 27,07 g. COSMVS III D G M DVX ETRVRIÆ VI Busto drappeggiato a d.; sotto, nel giro, 1707. Rv. ET PATET ET FAVET La fortezza di Livorno sormontata da corona; sotto, FIDES. CNI 77. Galeotti XLVII, 1/4. Ravegnani Morosini 16. Di Giulio 147. MIR 65. Stupenda patina di medagliere di antica raccolta, SPL/FDC fondi speculari. foto fatte con cellulare con fotocamera di bassa qualità, (si vedono molto bene le tavole di legno del portone della fortezza dal vivo) saluti fofo
    1 punto
  21. ASTE MAGGIO 2016 - MEDAGLIE PAPALI In questa nota di mercato devo riservare l'apertura all'asta NAC, svolta a Milano.. Aveva in vendita solo 4 medaglie papali, che hanno raggiunto prezzi superiori alle migliori aspettative. Scrivono molti amici sul forum che il mercato NAC è un mercato separato e il ragionamento vale anche per le medaglie papali e pure per un'asta nella quale erano minimamente rappresentate. Segnalo le aggiudicazioni: GIULIO II - Medaglia in argento relativa alla vittoria sui francesi, commemorata con la folgorazione di San Paolo -attribuzione contrastata, in quanto opus Pier Maria Serbaldi secondo catalogo NAC e opus Gian Cristoforo Romano in base al più recente studio del Modesti - in argento - q. SPL - mm. 37. Chiunque sia l'autore, si tratta di una affascinante medaglia rinascimentale. E' stata aggiudicata per € 9.000+diritti; LEONE X - medaglia originale fusa di mm. 32 in bronzo, attribuita per il diritto ad artista anonimo e per il rovescio a Pier Maria Serbaldi - BB - aggiudicata per € 1.300+diritti a fronte di una base di asta di € 350; CLEMENTE VII - Medaglia per la restaurazione dei Medici a Firenze - opus Giovanni Bernardi - Ae dorato - mm. 31 - q. SPL. Questa clelebre medaglia ha avuto nei secoli tante riconiazioni. In base al CORPUS di Modesti la medaglia NAC proverrebbe da conio originale, ma la coniazione sarebbe leggermente posteriore. Aggiudicata per € 600+diritti; CLEMENTE VII - Per la pace di Cambrai - Bronzo con parziale doratura residua - mm. 39 - opus BENVENUTO CELLINI - aggiudicata per € 2.500+diritti a fronte della base di asta di € 750. ASTA RANIERI - Ranieri ha proposto una interessante asta con 135 lotti di medaglie papali; ne ha aggiudicati 115 e quindi la perventuale del venduto è stata molto alta e vi è stata anche una bella competizione. Il nucleo principale dell'asta era costituito da una collezione di medaglie di sede vacante in bronzo (dalle antiche), in argento (dal 1800) e metallo bianco con buone conservazioni. Gli esemplari in bronzo sono stati molto contesi e hanno avuto aggiudicazioni sostenute; per l'argento l'assorbimento è avvenuto di norma a prezzi più vicini alla base; poca è stata la richiesta per esemplari in lega di metalli bianchi. Segnalo alcune aggiudicazioni di esemplari in bronzo: Sede vac. 1689 - Odescalchi € 450+diritti; Sede vac. 1721 - Ruspoli € 550+diritti; Del Giudice € 300+diritti; Sede vac. 1724 - Farsetti € 300+diritti; Del Giudice € 300+diritti; Sede vac. 1740 - Card. Borbone € 480+diritti; Card. Albani € 450+diritti; Sede vac. 1774 - Rezzonico € 400+diritti: Sede vac. 1823 - Bernetti € 240+diritti; Chigi € 250+diritti; Sede vac. 1903 - Oreglia € 220+diritti; Sede vacante 1914 - Della Volpe €200+diritti; Sede vac. 1922 - Chigi € 180+diritti Per le sedi vacanti in argento rilevo: Sede vac, 1846 - Riario Sforza € 380+diritti; Marini € 330+diritti; Sede vacante 1878 - Chigi € 220+diritti Oltre alle medaglie di Sede vacante erano proposti anche altre medaglie non comuni in bella conservazione e meritano citazione le seguenti aggiudicazioni: GIULIO II - Accordi con Inghilterra - Raro riconio FDC - € 1.800+diritti; Clemente X - Anno Santo argento - SPL - € 700+diritti; Innocenzo XII - annuale anno Vi - Ag.- q. SPL - € 650+diritti; Innocenzo XII - Anno santo - Argento- Spl. - € 650+diritti; Pio VII - annuale anno XX - AG - FDC - € 700+diritti; Leone XII - annuale anno II - AG - q.FDC - € 450+diritti Pio IX - annuale anno XII - AG - q. FDC - € 450+diritti; Pio IX - Massimo modulo Santa Maria Maggiore argento - q. FDC - salita dalla base (bassa) di € 600 a € 2.600+diritti. Per Papa Pio IX sono stati anche venduti due massimi moduli per San Paolo in bronzo per € 300 ciascuno+diritti. ASTA SINCONA -NOMISMA - L'asta non presentava molti lotti; ha avuto un esito incerto. Abbastanza vendute le medaglie di basso costo; invendute invece le 5 medaglie in oro di pontefici antichi proposte alla base di F.SV. 10.000 e una straordinaria in oro di PIO XII (base F.SV.12000). Per l'oro è stata acquistata la lavanda di Pio IX anno XIV per € 4.000+diritti. ASTA HEIDELBERG. Ha proposto 20 lotti di medaglie papali, quasi integralemte vendute. Si trattava di medaglie in bronzo in prevalenza antiche, con diversi riconi , ma anche con esemplari originali (esemplificativamente aperture di porte di basìliche da parte dei cardinali legati dal pontefice durante gli Anni Santi. I prezzi base contenuti, consoni alla tipologia del materiale proposto, hanno favorito l'esito dell'asta Nelle tante altre aste di questo mese non ho visto medaglie papali o il numero era assai modesto (MACHO, MUNZ CENTRUM, WAG, HERVERA, HIRSCH, ICE, MARCOCCIA); Complessivamente, anche se con luci ed ombre, il venduto e i prezzi realizzati non mi sembrano per niente inferiori al mercato in generale.
    1 punto
  22. All'ossidazione atmosferica del rame che all'aria umida si trasforma facilmente in ossido rameoso di colore rosso bruno Cu2O. Questo, a sua volta, per reazione con l'anidride carbonica dell'aria e dell'umidità, si ossida a sua volta in malachite, una carbonato basico di colore verde di formula Cu2(CO3)(OH)2. In questo caso l'ossidazione a malachite non ha interessato tutta la superficie della moneta ma solo le parti più esposte o più reattive. apollonia
    1 punto
  23. Tutto. @@nando12,ci sono 80 messaggi di spiegazioni nel link del 2015 postato da Ronca.
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  24. Per stasera basta...e buona visione con Piero Angela, da non perdere.
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  25. Sinceramente non capisco come Arturo possa essere frainteso. Dal momento stesso che il denario di Bruto era passato anche nella sua asta NAC, appare evidente che doveva in qualche modo assumersi la responsabilità di averla messa in asta, considerandola come autentica e quindi di esprimere anche il suo parere, che non mi sembra affatto intimidatorio. Dalle foto non è possibile esprimere un responso definitivo, salvo che stiamo parlando di uno stesso esemplare passato in più aste e molto verosimilmente autentico, per quello che posso vedere. Sicuramente esiste anche un falso, quello passato su ebay, che è nettamente più scadente e facilmente riconoscibile come falso anche dalla foto. Personalmente sospetto che il primo esemplare, proprio per avere "viaggiato" in più aste e quindi in più mani, aveva tutte le possibilità per essere copiato in un certo momento con un calco per produrre questo modesto clone. Un tipico esempio l'ho trovato con un denario di Domizio Calvino, che verrà illustrato nel mio prossimo volume, dopo quello su Flaminino. Naturalmente per principio non si può escludere che il primo sia un clone di migliore qualità, e allora dovremmo aspettarci di vedere altre copie, ma sinceramente penso che questo fosse proprio il prototipo, anche se manca ancora la certezza assoluta. Il resto sono chiacchiere da bar....
    1 punto
  26. monete papali le migliori
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  27. Avrebbe la cortesia di spiegarmi in che modo avrei cercato d'intimidire l'utente ? Mi sono semplicemente limitato a esprimere un punto di vista tecnico e inoppugnabile: in assenza del prototipo è impossibile parlare di due cloni. Per quanto riguarda l'anonimato forse si deve essere perso qualche passaggio. A questo blog partecipano collezionisti, commercianti e personaggi del sottobosco numismatico (per non essere più espliciti). Molti interventi (non quello sulla moneta in questione) sono strumentali e chi li scrive lo fa per interreresti personali, ragion per cui io credo che sia molto più corretto non celarsi dietro l'anonimato. In questo caso specifico, le sarebbe sembrato corretto se io avessi perorato l'autenticità di questa moneta senza dichiarare apertamente che ero direttamente coinvolto ? Quindi come vede solo trasparenza e nessun tentativo d'intimidazione.
    1 punto
  28. ALFONSO LITTA CARDINALE ARCIVESCOVO DI MILANO - Vedi post 56 stesso personaggio Medaglia realizzata da GIUSEPPE VISMARA - Per una sua biografia di Franco Arese, vedi rivista MEDAGLIA n. 10 edizioni JOHNSON Milano pag.75, GIUSEPPE VISMARA MEDAGLISTA BAROCCO MILANESE Da LA MEDAGLIA BAROCCA IN ITALIA E IN EUROPA - CITTA' DI UDINE - ATTI DEL TERZO CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDIO SULLA STORIA DELLA MEDGLIA 1976: Il Vismara dedicherà cinque medaglie al suo grande protettore Alfonso Litta, dal 1652 Arcivescovo di Milano e solo nel 1666 creato Cardinale (+1679); l'esemplare quì prescelto mostra una colonna posta su tre cubi, elementi dello stemma Litta e fu certamente fatto tra il 1677 e il 1678 per ringraziarlo di averlo aiutato ad entrare nel sacerdozio e per avergli assicurato l'indipendenza economica. Bronzo, originale, mm.70 - Autore GIUSEPPE VISMARA
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  29. Aho, io Valerio Chiesa non lo vedo tra i soci NIP. Indago. :)
    1 punto
  30. Felice ti stia interessando! :)
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  31. Confondi preziosi, con preziosi usati. C'é differenza. Nel primo caso, il gioielliere o l'orafo non é tenuto a chiederti la carta di identità, ti emette scontrino e via (comprato mai una collana nuova alla moglie dal gioielliere di turno ? Vi hanno chiesto mai il documento di identità?). Nel secondo caso c'é il TULPS, ripeto, che parla chiaro relativamente ai LOCALI adibiti alla compravendita, ripeto ancora, a cui LE LICENZE SONO SUBORDINATE. Non si capisce come mai non rilascino le licenze senza i locali a norma TULPS se poi uno può effettuare, legalmente, compravendite solo online, magari dalla cameretta di casa propria. Il che vale anche per i beni usati non preziosi (pur essendo licenze diverse, ma sempre soggette alla PS ed i relativi registri). Che poi si voglia dire che in molti lo fanno, e che molte forze dell'ordine (principalmente municipali) preposte al rilascio e controllo, lo facciano un po' all'acqua di rose, penso sia una cosa a parte. Bene inteso, io sarei il primo a liberalizzare e smetterla con tutte queste menate e burocrazia italiota assolutamente inutile ai fini pratici, a mio avviso, sia dell'evasione che del riciclaggio. Il consiglio di rivolgersi all'ufficio licenze della propria QUESTURA é assolutamente corretto e lo condivido!
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  32. Non ti pentire anche perché il Crippa molte volte sta basso sulle conservazioni, ho anch io pezzi di quell asta. Credo che lo SPL può starci o qspl per il tuo 1712, la patina andrebbe vista a luce diversa o inclinata anche per i fondi. Anche il 1712 é una delle date delle Fortezze più comuni assieme al 1707.
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  33. Infatti se non fai richiesta il tuo contingente non aumenterà mai. Caso mai diminuirà. E anche se fai richiesta, non è detto che aumenti.
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  34. c'è da dire che se il diametro è 21mm e il peso intorno ai 6,40 se fosse una riproduzione sarebbe comunque in oro a meno che lo spessore della moneta non fosse vistosamente più grande rispetto all'originale
    1 punto
  35. basta farsi un giro sui vari gruppi dedicati al collezionismo di facebook... penso che una discreta fetta di acquirenti non abbia idea di cosa stia facendo... è forse un problema generale del nostro tempo, certo non limitato alla numismatica: oggi abbiamo accesso a qualsiasi genere di informazione. il risultato però, il più delle volte, non è un incremento della conoscenza, ma solamente una vaga "assunzione" di nozioni sparse (e spesso false!). se ho sentito dire "ho letto su internet che questa infezione si può curare con impacchi di miele e camomilla, quindi non serve che vada dal medico o prenda medicine", riesco a capire con una certa facilità fenomeni altrimenti non comprensibili relativi al collezionismo. tornando al tema della discussione, e premesso che non ritengo di avere ancora una conoscenza del mercato profonda quanto quella di altri utenti, penso che questa alluvione di aste non sia necessariamente un male. ho acquistato dei libri recentemente, direi ad un ottimo prezzo, e penso sia dovuto proprio a questo: tante aste costringono il grosso dei collezionisti a fare una selezione, e questo aumenta la possibilità di comprare a buon prezzo se si è un po' fortunati :)
    1 punto
  36. Caro Roberto, infatti mi sono subito rivolta a voi e non alla docente!!! Rimango del parere (personale e ovviamente defettibile) che la persona che tu definisci "appassionata" sia più colta e preparata di chi lavora in ambito accademico, perdona la mia superficialità, ma proprio perchè (ahimé) lo devo frequentare -quest'ambiente- mi sono resa conto di quanta ignoranza circoli e soprattutto, uan volta ottenuto il posto non si faccia più ricerca... poi ovviamente ci sono le eccezioni ma sono appunto ... tali! Ma scusami non voglio tediarti con le mie elucubrazioni. Ti e vi ringrazio ancora per avermi dedicato del tempo! Buona giornata! PS. Anche io subisco il fascino della monetazione araba!
    1 punto
  37. A mio avviso, se proprio dobbiamo tirare in ballo i monetieri forse si devono considerare le piccole lettere poste sotto l'ala di S. Michele oppure quelle in basso a destra del monogramma.
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  38. L'esemplare di Bolaffi è stato ritirato dall'asta: Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  39. Intendo pseudo-leggenda nel senso che non è assolutamente convenzionale nelle serie metapontine. La grafia sembra molto diversa dall'usuale alfabeto acheo. In particolare la E si presenta in una forma molto arcaica, anche se in uso nell'area greco-occitentale. Ma soprattutto è la disposizione delle lettere che sorprende: a me semba di leggere, in direzione retrograda, MTEA.....
    1 punto
  40. Viae Domini imperceptae sunt :hi: Ho comprato una Moneta gettata al popolo nel giorno delle nozze di Vincenzo Gonzaga con Eleonora. Da 8 soldi È stata trovata in una palude, le canne vicino Rostov sul Don. Come la moneta ha apparito là? L'Egitto è più vicino all'India.
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  41. (1934) 1 lira egiziana = 5 dollari 1 dollaro = 12 lire ita 1 lira egiziana = 60 lire ita 80.000/100.000 lire ita = 1350/1650 lire egiziane - ad ogni cifra aggiungete il *circa* :D - La spesa di 255 lire egiziane potevano permettersela, una cifra intera se non ci sono virgole o l'indicazione delle frazioni: piastres, milliemes.
    1 punto
  42. ricordo, che l'essere anonimi, soprattutto quando si trattano certi argomenti è anche questione di sicurezza. L'essere anonimi allo stesso tempo non deve essere cmq un pretesto del quale abusare. Se cmq le discussioni vengono affrontate professionalmente, non vedo cosa possa cambiare nel sapere chi io sia, della serie non importa il dito, quanto la luna..... skuby
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  43. Carissimi, nel caso si tratti dello stesso esemplare, rimarrebbe comunque lo strano fatto che la moneta, da Cayon, sia rimasta invenduta, pur partendo dalla misera base di 200 euro e a fronte di un realizzo precedente di 1.100 Chf ( del 2009, prezzo certamente più in linea con il mercato di monete simili ) Mi chiedo il perché... Cordialmente, Enrico
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  44. Purtroppo questa discussione non fa che confermare un dato oggettivo: è veramente difficile arrivare a conclusioni definitive sulla base delle semplici fotografie. Ho chiamato ieri Vico che mi ha confermato che il peso della loro moneta è di 3,42 g. (esattamente lo stesso della moneta NAC e Peus). Questo avvalorerebbe la teoria che si tratta della stessa moneta. Io non vedo differenze significative nel pedinato, ma ripeto potrei sbagliarmi perché senza vedere la moneta dal vivo credo sia impossibile esprimere certezze. Sono d'accordo con Tinia Numismatica quando si parla di cloni è importante stabilire la cronologia esecutiva delle monete per capire quale sia la "madre" e i successivi cloni. In questo caso la moneta su Ebay è chiaramente un clone mancando di alcune caratteristiche che erano presenti sulle altre monete.
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  45. aggiumgo altre due foto, con cellulare migliore, forse si incomincia a vedere la qualità della moneta e della sua patina. saluti fofo
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  46. Gentile amico, innanzitutto grazie per la condivisione di quest'oggetto, davvero molto interessante. E di alta epoca: sembrerebbe risalire a un inizio XIII secolo (se non prima). Sai dirci da che area potrebbe provenire? Sono quasi sicuro che non è italiano. La legenda potrebbe sciogliersi in qualcosa di simile a OTORINVS D'VTAILERA, o D'VTAILIGRA ---> forse de Taillier, in traslitterazione odierna? Lo stemma sembra essere abbastanza caratteristico, con un capo caricato da un leone leopardito. Lo cercheremo. :good:
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  47. L'avevo notato anch'io, mhaa... a me sembrerebbe un 6
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  48. Moneta e medaglia - sorelle di questi dipinti
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  49. Visto che @@gpittini ha sdoganato le celtiche mi permetto di giocare anch'io, con un altro lupacchiotto della Gallia Comata. Anche in questo caso siamo di fronte a qualcosa di particolarmente orrendo, soprattutto se posto di fronte alle splendide raffigurazioni di cui ai post precedenti. Ma tant'é, c'é chi ha il gusto dell'orrido... Si tratta di un bronzo dei Carnutes (popolazione stanziata nel medio corso della Loira, artefice della rivolta e del famoso massacro di coloni e mercanti romani di Genabum del 52 a.C.) caratterizzato da un lupo a s. al rovescio e legenda SNIA, di tipo BN 6377, DT 2602. Per completezza c'é da dire che la Scheers nel suo Complemento al De La Tour del 1992 lo considera un'"incertaine de la Gaule". E' piuttosto tardo: la sua emissione é da collocarsi dopo il 52 a.C. Il luogo di emissione é stato individuato presso Fort Harrouard http://shadt.free.fr/enclos_funeraires/fortharr.htm . Qualche curiosità: - Per moltissimi anni é stato considerato un potin. Solo piuttosto recentemente ci si é resi conto che tutti gli esemplari conosciuti sono in realtà coniati. - Non é comune, ma non é certo uno dei bronzetti gallici più rari. Eppure nell'immensa collezione "gallica" della Bibliothéque Nationale ce n'é un solo esemplare, manca del tutto al British Museum ed alla altre collezioni britanniche prese in esame dall'Allen.
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  50. Voglio segnalarvi che a questo link http://www.socnumit.org/medaglie_sni_36.html è possibile scaricare una pubblicazione in pdf che tratta le medaglie emesse dalla Società Numismatica Italiana. Buona lettura
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