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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/19/16 in Risposte
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dalme1991 , permettimi di essere schietto : Mi sembra che il tuo interesse per la numismatica sia motivato quasi esclusivamente dal tornaconto economico. Non che ci sia niente di male in questo , ognuno intraprende hobby e attività per i motivi più disparati , tutti rispettabili , ma le tue domande denotano una certa "ingenuità" Sembra che la tua speranza sia quella di "investire" comprando monete e banconote quasi a caso e spendendo cifre modeste. Per questo scopo dovresti , oltre ad avere particolari competenze , investire cifre ben più cospicue Io ti consiglierei di proseguire con questo fantastico hobby per il piacere di osservare e "gustare" i tuoi pezzi raccolti nell'album , per apprezzarne il lato estetico/artistico e come pretesto per allargare l'orizzonte dei tuoi interessi... il tutto a prescindere da eventuali ed improbabili guadagni futuri5 punti
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Approvo, sottoscrivo ed aggiungo che la *sana passione* non si sposa minimamente con uno specifico fine economico, anche se l'obiettivo è il solo "mantenimento" del valore in futuro.4 punti
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Probabilmente sì, ma bisogna mettersi d'accordo su cosa s'intende per "valore". Un conto è il valore di catalogo (che per questi paesi è solo il World Paper Money), che è quello che i commercianti fanno pagare a te quando compri, ben altra cosa il valore a cui tu, un domani, riuscirai a rivendere le suddette banconote. La domanda da farsi è: che mercato hanno queste banconote nel nostro paese? non mi riferisco a quelle da pochi spiccioli che tutti, più o meno, abbiamo in casa (anch'io, banconote egiziane da 50 cents, iraqene col ritratto di Saddam, ecc.) ma a quelle che, oggi, ti fanno pagare, come minimo, qualche decina di euro. Cifra che sarà anche congrua coi valori di catalogo, ma che, nel momento in cui tenterai di rivenderle, difficilmente qualcuno sarà disposto a sborsare. Perché la risposta alla domanda di cui sopra è che in Italia non esiste una seria richiesta per quel tipo di banconote, e ne fa fede anche il forum, che con i suoi oltre dodici anni di attività e i suoi ormai quasi 40.000 iscritti, costituisce uno specchio, a parer mio abbastanza fedele, del collezionismo italiano. Ebbene, se fai una ricerca sul forum, troverai che le uniche banconote di area araba di cui si parla (peraltro poco) sono proprio quelle da pochi spiccioli citate sopra, nessuno compra, a nessuno interessano, banconote di alto valore di quell'area. Torniamo quindi al discorso di fondo, fatto nel mio post precedente, e anche da altri in altre discussioni da te aperte. Se il collezionismo di banconote (e monete) di area araba è dettato da sana passione, ben venga, ma se, tra gli scopi principali, c'è anche quello del ritorno economico, come ti ho detto sopra, e non era una battuta, credo faresti meglio a cambiare interessi ;) ciao petronius :)3 punti
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Testone a. XX / 1643, AR 9,49 g. D/: VRBANVS·VIII· – ·PON·MAX·A·XX· Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate con cordoni; maschera leonina in cimasa. R/: VIVIT – DEVS· S. Michele trafigge Lucifero; a sx., nel campo, Armetta Farzetti e Pavia e, all’esergo, 1643. A sx., in basso, sigle G M (Gaspare Mola, incisore). CNI 543 var. Muntoni 83. Berman 1730. q.Spl Ex NAC 81, lotto 475 (Collezione GdF di testoni italiani) Alcune note su questa moneta (fonte E. Martinori, Annali della Zecca di Roma): -Al D/ è rappresentato lo stemma Barberini con le tre api. Si legge dal Martinori che Urbano VIII era dotto in lettere italiane, greche e latine e portando tre api nel suo stemma, fu chiamato l'Ape greca. Tuttavia, vuolsi che in origine nel blasone di casa Barberini figurassero tre tafani e non tre api, dal nome di Tafania, presso Barberino di Val d'Enza, feudo della casa. I tafani si possono vedere sopra uno stemma di Taddeo di Cecco da Barberino posto sulla facciata di un ospedale per pellegrini costruito da quell'antenato di Urbano VIII nel 1365. -Il conio di questa moneta è da attribuire a Gaspare Mola che nacque a Coldrerio nel 1580 circa. Fu in Firenze capo incisore di quella zecca (1609-1611). Passò quindi a quella di Guastalla e poi a Mantova (1613-1614). Venne a Roma il gennaio 1615 ed un chirografo dell'8 gennaio ci dice come Urbano VIII facesse dare al Mola 100 scudi per sostenere le spese di trasporto della famiglia da Firenze a Roma. Morì il 26 gennaio 1640. Il Mola fu il primo che ebbe l'autorizzazione di apporre la sua firma o le sue iniziali sulle monete pontificie. Il successore del Mola come incisore a Roma fu il nipote, Gaspare Morone che con l'eredità lasciata dallo zio prese il nome di Morone-Mola. Come riporta ancora il Martinori, questi si servì di molti coni dello zio, nè è facile distinguere i lavori dell'uno da quelli dell'altro. -Col 1° marzo 1643 furono firmati i capitoli della concessione in appalto della Zecca ai signori Antonio Francesco Farzetti e Prospero Pavia già depositari della Camera apostolica. Nell'atto di concessione, si legge che il Papa accordava a questi due zecchieri l'uso della zecca ad acqua, fabbricata d'ordine di Sua Santità, per imprimere la moneta con maggiore celerità e migliore forma; Castel Sant'Angelo veniva riservato per la battitura a mano -Nell'iconografia cristiana, l'immagine di Michele arcangelo sia per il culto che per l'iconografia, dipende dai passi dell'Apocalisse. È comunemente rappresentato alato in armatura con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago, come si può vedere nel dipinto "l'Arcangelo Michele schiaccia Satana" di Guido Reni del 1636, appena precedente alla conio di questa moneta. Michele2 punti
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Oggi vi svelo un segreto , ecco il mio portafortuna per la ricerca dei funghi in Val Sangone ! Gettone del Colle Braida (TO) valore 1 braidino2 punti
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Buon pomeriggio a tutti. Questa mattina, ormai sulla via del ritorno a casa, mi imbatto in alcune parpagliole che non ho potuto fare a meno di portar via con me. Sono brutte, malconce e probabilmente figlie di falsari, ma saranno senz'altro spunto di discussione. Un po' alla volta ve le presenterò. Iniziamo con la prima. Dal color violaceo, con una evidente traccia di argentatura nel mezzo dello scudo. Tondello malamente irregolare. Penso si tratti di falso dell'epoca2 punti
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E' tutta la sera che cerco un ritratto uguale a quello postato e uno di Otacilia Severa :nea: , in questo concordo con Cliff, ma il ritratto ha il viso ritoccato (il naso sicuramente) perché nessuno corrisponde a quello di Tranquillina, donna giovane e dai lineamenti delicati. L'acconciatura è la stessa e il busto anche, la legenda rifatta. Al rovescio sembra il normale sesterzio di Otacilia con alcune lettere che coincidono per posizione con quello di "Tranquillina", come RD di CONCORDIA che si trovano alla stessa posizione sopra il diadema della personificazione allegorica. Marcus Didius2 punti
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Anche in quel periodo i falsari non stavanocon le mani in mano, pure questo inchiodato al tavolo2 punti
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Dal mio sito: http://nikita58it.altervista.org/banconoteM/nikita58it_malta.html Un Pound maltese del 1949 con Giorgio VI. Classica rappresentazione del San Giorgio del Pistrucci2 punti
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Non è una medaglia premio per i partecipanti, ma all'interno dell'Esposizione c'erano delle macchinette che i visitatori componevano e stampavano su alluminio le medaglie per ricordo, sono comunissimi in questa discussione ne vedi 6 diversi http://www.lamoneta.it/topic/84493-milano-1906-esposizione-internazionale-sempione/2 punti
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Buonasera, ho trovato questa banconota ad un mercatino insieme ad altre di epoca successiva e soprattutto un sacco di miniassegni. Il tutto per 10€. Che ne pensate? E' vera?? Lo so che è parecchio rovinata, però è sempre rara. Grazie mille1 punto
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Buonasera a tutti :hi: Come avevo già anticipato, carico sul forum la presentazione che elaborai qualche tempo fa per una lezione al Monteore del mio liceo. Dato che gli argomenti sono, ovviamente, vastissimi, cercai di fare, per ogni periodo, un riassunto molto sintetico... Ripeto, la presentazione è adatta come supporto per un'esposizione orale di fronte ad un pubblico poco ferrato, la maggior parte di voi non troverà concetti mai affrontati prima; ciononostante, la presentazione offre comunque una bella visione d'insieme, soprattutto per i neofiti. Aggiungo che a chi servisse l'originale in powerpoint, che è ricco di animazioni e sicuramente è più "presentabile" di questi screenshot, mi contatti pure per messaggio privato. Provvederò ovviamente a mandare per mail l'intera opera. Detto questo, propongo di seguito la prima parte di presentazione. In questa sequenza, si riprendono i concetti di numismatica e di moneta in generale, per poi passare ai primordi della monetazione romana con aes rude, aes signatum, aes grave. Spero sia di vostro gradimento, Titta ;)1 punto
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Salve a tutti. E' con grande piacere che vorrei annunciare l'uscita (proprio ieri), in quanto novità editoriale, del mio libro dal titolo Introduzione alla numismatica salernitana, pubblicato per conto dell'Editrice Diana. Obiettivo del volume è quello di divulgare con passi semplici gli aspetti salienti (tecnici, storici ed artistici) che caratterizzano le emissioni della zecca di Salerno. Un "manuale" agile che si configura come un mezzo primario adatto a tutti gli interessati, sia per chi si affaccia per la prima volta allo studio di questa monetazione, sia per chi già ne segue gli sviluppi: uno strumento, questo, che fino ad oggi è mancato. Citando dalla Presentazione: "Questo testo intende così costituire un mezzo di divulgazione della numismatica salernitana alto-medievale, volendo colmare quella lacuna che oggi si avverte nella mancanza di disponibilità, principalmente nell'ambito degli studi universitari, di un libro che tratti in modo sufficientemente chiaro e diretto questa parte della Numismatica, quella salernitana, definita a ragione una delle più articolate e variegate dell'intera Campania, seconda, come Zecca, solo a Napoli." Presto pubblicherò in questa sede anche l'indice del volume, il quale si compone di quattro capitoli complessivi che trattano degli studi che si sono tenuti fino ai giorni nostri sulla zecca salernitana, di alcune note tecniche di produzione monetale, aspetti artistici e numismatici delle monete di Salerno. In allegato la copertina del volume e, di seguito, il link dell'Editrice Diana per maggiori dettagli sulla pubblicazione: http://www.classicadiana.it/libreria/content/iula-raffaele-introduzione-alla-numismatica-salernitana Spero di aver fatto cosa gradita per gli appassionati di questa monetazione e per quanti vorranno avvicinarsi a tale argomento, non solo pubblicando questo libro, ma anche dandone annuncio, in primis, qui sul nostro Forum. Presto scriverò in questo topic altre novità in merito, per ora resto a disposizione di chiunque abbia delle domande o altro da riferire. A presto per nuovi aggiornamenti, Un cordiale saluto, Raffaele Iula.1 punto
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Buonasera a tutti, vorrei sottoporvi questa moneta milanese battuta da Ludovico XII d'Orleans che ho acquistato come falso d'epoca. Si tratta di un Grosso regale da 6 soldi (Crippa: 6; MIR 239/1), probabilmente in mistura, dal peso di g. 3.18. Il punto di domanda nel titolo della discussione deriva dal fatto che i fori potrebbero indicare che la moneta sia stata individuata come falso e inchiodata al bancone di un commerciante/cambiavalute. Tuttavia detti fori sono tondi, quando, mi sembra di aver capito, all'epoca i chiodi avessero una sezione grosso modo quadrata... Chiedo dunque se qualcuno di voi abbia avuto esperienze simili e modo di approfondire la questione. Grazie in anticipo Luca1 punto
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Buona domenica a tutti, per concludere la serata volevo mostrarvi questo Sesterzio in non buona conservazione di traiano, lo avevo preso perché è veramente piccolo e cicciotto difatti pesa 23g e misura 22mm nel lato lungo e 17mm nel lato corto, ed ha uno spessore che varia da 0.4 a 0.6mm. Cosa normale per il periodo?1 punto
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Strano. La figlia del re nei dipinti quasi sempre presenti. Sulle monete non è . Dea Moneta. Monete 364 Monete e Medaglie di Zecche Italiane. Venezia. Scuola Dalmata in Venezia (1779-1789). 30 soldi. D/ San Giorgio a cavallo trafigge il drago. R/ San Trifone. Paol. 786. AG. g. 6.35 RRR. Piccolo foro abilmente otturato. SPL. Alta conservazione.1 punto
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Non solo banconote ho visto che vende di tutto ,cartoline, francobolli ecc, e la pagina dice che è un sito di asta ,credo che per saperne di piu bisogna provare a iscriversi e partecipare a qualche asta.1 punto
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Niente di che, un semplice sito di vendite all asta, completamente dedicato a collezionisti.1 punto
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Molto subdole le contraffazioni di origine egea ? (dal Lunardi) essendo queste veramente similari e difficili da individuare, per cui ad un occhio disattento vengono date come originali. Contraffazione a nome del Francesco Dandolo. Notare la scritta: RRADAHDVIO DVX .SNVENETI.1 punto
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A chi come me ama i libri di numismatica segnalo l'uscita sul Giornale Della Numismatica del Dossier speciale Le opere di numismatica pubblicate a Napoli al tempo dell'Unità d'Italia. Ho trovato l'articolo molto interessante e mi piacerebbe approfondire l'argomento magari parlandone qui. Il link è http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=94371 punto
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Moltissime inserzioni di privati italiani sulla baia Si parla sempre contro i commercianti (che lo fanno di mestiere) e poi alla prima occasione si e' peggio di loro Bene, nessuno dovrebbe acquistare da tali privati. Dovrebbero restare con le monete sul gobbo E' una vera vergogna!1 punto
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Vi suggerisco un ipotesi, da amante dei falsi. 3 FORI ergo utilizzo come bottone o similare.1 punto
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Bravo Caio, direi colpito e affondato...allora non vedevo le travecole! !! Non sei orbo vedo il MAL1 punto
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Secondo me si ma c'è un po' di usura al dritto. Vorrei solo capire da te che ce l'hai in mano , che cosa sono quelle macchioline scure tra i capelli ? Sembra sporco o sbaglio ?1 punto
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Che sia questa? CILICIA, Mallos. Late 4th century BC. Æ (11.5mm, 1.23 g, 1h). Wreathed head of Pyramos right; ΓV to upper right / Facing gorgoneion. SNG France 406–8; SNG Levante 172. Near VF, green patina. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=278800 Mallus c.375-360 BC, Ae 10mm, 1.11g, head of young Triptolemos right, OL downwards on left, rev MAL facing head of Gorgon (cf Weber Colln 7569; SNG Lev 172). Dark patina, very fine. https://www.acsearch.info/search.html?id=146771 Sarò forse orbo, ma a me pare di vedere MAL sotto la presunta gorgone...1 punto
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E' uguale!!???A questo punto... Avendo trovato un clone... Possiamo affermare senza alcun dubbio che si tratta di un falso??? Geniale!1 punto
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Buonasera Antonio, prova con Settimio Severo che mi sembra più lui CEΠ CEV se non vedo male. Marcus Didius1 punto
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naturalmente all'epoca venivano leggermente argentati1 punto
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concordo D/ croce accantonata dalle lettere F F D V R/ Leone in soldo http://www.deamoneta.com/auctions/view/26/4891 punto
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direi che si tratta di un bagattino per Brescia di Foscari della zecca di Venezia http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FFOT/41 punto
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Ciao a tutti, ieri ho ritirato alla Zecca di Roma le 2 monete da 2 euro proof dell'Italia. Prima di andare pensavo che la moneta di Donatello rispetto a quella di Plauto sarebbe risultata più bella, ma all'apertura delle 2 confezioni lo stupore per la moneta di Plauto è stato tanto! Davvero una moneta molto bella, il disegno ben fatto e molti piccoli particolari che arricchiscono la moneta. Quella di Donatello rimane bellissima, ma Plauto è stata una piacevole sorpresa! Ciao Devid1 punto
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Ti segnalo un paio di link, sperando che possano servirti: - http://www.infonumis.fr/historique&description/Etat_Francais/index.htm - http://www.ladepeche.fr/article/2013/08/16/1690408-quand-castelsarrasin-frappait-la-monnaie-durant-les-guerres.html - http://numismatica-francese.collectorsonline.org/cat/FR-171 punto
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Ciao, alla tua seconda domanda "che senzo avrebbe avuto riprodurre una moneta cosi ?" Ha gia risposto vitellio . Che se fosse stato un falsario , non avr bbe lasciato cosi tanti errori. Come ho citato prima , queste copie sono state ( e continueranno visto i costi ) riprodotte da qualcuno che conosce le tecniche da orafo, o lo e. Personalmente non ho voglia di polemizzare su questo tuo intervento.La risposta di Vitellio basta e avanza. Se non sei interessato in questa discussione , puoi sempre cambiare canale con il tuo telecomando. Qui ci sono molti collezionisti che per vari motivi non riescono a conoscere o capire quello che chi come me ha molti , ma molti anni di esperienza e ci mette la faccia, il tempo e le critiche con chi come te non entrano nel merito , ma confondono e innescano azioni che fanno si che l'oggetto della discussione si perda per dar spazio ( inutile) ad polemiche fino a far chiud re la discussione da parte dei curatori.1 punto
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Non sono d'accordo, non è questo il caso. Anzi ringrazio gli esperti - e ce ne sono - che hanno voglia di fare delle analisi (pur su foto), nel loro tempo libero, e di condividerle nel forum. ES1 punto
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Ciao a tutti! È Domenica mattina, ho un po' di tempo. Ho corretto un' immagine essendo una 600x300 e l'altra 606x305 pixel e poi le ho comparate su un PDF in scala e le ho misurate: e poi le ho pure sovrapposte: Secondo me o è la stessa moneta o sono state clonate più recentemente. Mi stupirei se fossero due diverse, ma continuerò a seguire questa interessante discussione per vedere poi come va a finire! e metto anche il PDF da cui ho preso le misure: bruto_.pdf Ciao Njk1 punto
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Onestamente io colleziono per passione e non per investimento. Quindi se una cosa mi piace ed ha un prezzo che ritengo corretto me la compro. Allo stesso tempo mi sento un po' più " garantito" a comprare dei pezzi classici (es un centomila Manzoni) che è più probabile che mantengano il loro valore. Per le mondiali moderne.. spesso ci sono quelle che io definisco grosse speculazioni (es i folder) e quindi una banconota di facciale relativamente basso può assumere un valore di mercato elevatissimo ma poi crollare. Ti faccio due esempi: le carte telefoniche : una ventina di anni fa ti dovevi svenare per comprarle. All'ultimo Veronafil ho visto schede da 5 euro col talloncino vendute ad 1 euro. francobolli: quando era uscito avevo comprato il primo libretto italiano (quello della giornata filatelica) pagandolo caro. Adesso costa meno di un terzo di quello che l'ho pagato. Rispondendo alla tua domanda: IO preferisco comprare banconote fuori corso da anni e di prezzo già affermato.1 punto
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Ritrovamento a dir poco eccezionale! è vera, quantomeno da quello che posso rilevare da una foto. Per questa tipologia non è proprio parecchio rovinata, anche in queste condizioni può tranquillamente valere 200/250 euro, anche di più per chi è veramente interessato. Complimenti! ma a me mai ste cose?1 punto
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Questo medaglioncino (regno di Giustiniano I) lo trovo particolarmente bello!1 punto
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Esiste una serie di denari merovingi (prima metà dell'VIII secolo) dove al dritto vi è l'immagine di Gesù di Nazaret: li posto non per essere in assoluto la prima sua immagine, ma in quanto poco conosciuti. Esiste anche il tremisse con il busto del Nazareno: L'immagine dell'histamenon postato inizialmente viene dopo molti altri esempi più vecchi di 4 secoli!1 punto
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Buongiorno a tutti, poichè si stà parlando dello stativo Ianus di cui sono l'inventore mi sento anche in dovere di spiegarvi le necessità che mi hanno spinto ad adottare determinate soluzioni tecniche. Per prima cosa parliamo del vetro inclinato che, come ha ben spiegato belisarius, serve a distribuire parte della luce ricevuta sui campi della moneta. Questa luce, essendo parzializzata, risulta essere piuttosto morbida e ben distribuita così da ottenere un' illuminazione gradevole ed uniforme di tutta la moneta. La possibilità di tarare l'angolo di inclinazione del pannello consente di stabilire prima dello scatto il tipo di effetto di luce desiderato sulla moneta. L'esigenza del pannello, come di tutto lo stativo Ianus è nata, ci tengo a ricordarlo, dall'esigenza di scattare un grande numero di foto già buone presso il Monetiere di Firenze per il progetto Lorenzo il Magnifico. Dunque si trattava di dover fotografare monete di tutti i metalli e conservazioni. Il pannello si è rivelato utile e, tante volte, essenziale per oro e argento. Ora veniamo alla luce: il faro a basso consumo da 24w è già molto valido (1250 Lumen) ma, talvolta e con determinate macchine poco performanti, la quantità di luce poteva risultare troppo bassa. Da qui l'esigenza di poter offrire una valida alternativa con bassi consumi, con forma costruttiva non esagerata (le lampade fotografiche daylight da studio sono generalmente molto ingombranti oltre che costose), e con potere luminoso più ampio. La nuova ed emergente tecnologia a led mi è sembrata adeguata, sebbene ancora troppo cara. Il vantaggio del led non è solamente la qualità della luce fornita (molto stabile) o il colore (che comunque è stato filtrato per ottenere una temperatura adeguata alla foto) ma anche l'orientamento del fascio luminoso che, avendo un angolo minore e più focalizzato, aiuta a far emergere i dettagli. NB: il led di cui parlo è un led di potenza e quindi un solo led centrale da 2550 Lumen; ho provato anche i multiled della manfrotto e similari dove però la potenza luminosa resta molto molto bassa. Di seguito vorrei postarvi alcune foto di confronto scattate con faro a basso consumo e poi a led. L'obiettivo usato è per tutte un 90mm macro. Nel caso dell'esempio con tre foto, la terza è stata scattata con faro led ulteriormente filtrato. Riguardo l'utilizzo dei 4 fari nei 4 angoli secondo me non va bene per le monete poiché si vanno ad annullare le ombre sui dettagli rendendo di fatto l'immagine più piatta.1 punto
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