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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/05/16 in Risposte

  1. E per concludere questa mia noiosa carrellata una moneta che ho trovato con molto piacere questa mattina...non è niente di che, ma adoro le monete finlandesi! Taglio: 2 euro CC Nazione: Finlandia Anno: 2010 Tiratura: 1.560.000 Condizioni: MB+ Città: Biella
    4 punti
  2. Buonasera!Ulisse viene rappresentato su questa moneta in quanto la gens Mamilia, cui appartiene il monetiere che ha battuto questo pezzo, si riteneva discendente da Mamilia, figlia di Telegono, a sua volta figlio di Ulisse e Circe. La rappresentazione di Mercurio al dritto rientra nello stesso filone mitologico, dal momento che Ulisse ne è il pronipote da parte materna :)
    3 punti
  3. @@uzifox Si è vero per le 10 lire 1965 ci sono molti falsi per riconoscerli rimando ad un articolo del Grande Tevere: La " patente di traditore " deriva dal fatto che, visto il modesto valore commerciale, la monetina viene acquistata senza timori o preoccupazioni ed entra così in molte collezioni. Anche il commerciante professionista di norma non pensa a verificare la monetina. Diciamo modesto valore commerciale, ma un pezzo in fior di conio viene quotato 21 euro e, anche se questi pezzi vengono proposti a cifre solitamente più basse, in alcuni casi ad un terzo, divengono un affare per il falsario grazie al grande numero di pezzi spacciati. Anche questo esemplare proviene dal mercatino della domenica di via Armorari di Milano come gli altri pezzi falsi del 5 lire "uno rovescio" e del 5 lire 1998 ( già illustrati in un precedente articolo ), e ai pezzi falsi da 1 lira 1952 e 1953 (apparsi sul mercato in abbondanza da più di un anno). Il metallo usato è simile in tutti questi pezzi. Falsa Autentica Ecco le differenze riscontrate rispetto all'originale: Colore dei metallo: più scuro e d'aspetto più lucido. Diametro: uguale. Spessore: uguale. Bordo o margine: più sottile e con gli angoli arrotondati. Contorno: sono molto visibili i segni di fustella, cioè quelle linee residue della tranciatura del tondello. Disegno dei diritto: l'aratro, ben eseguito, è solo lievemente più basso di conio. La parte più alta delle lettere della scritta REPUBBLICA ITALIANA è arrotondata. Disegno dei rovescio: l'insieme dà l'impressione di gonfio. Il primo chicco di grano in basso a sinistra è schiacciato. Entrambe le spighe sono prive della crestina più alta come se la moneta fosse circolata mentre invece è fior di conio. Firma dell'incisore: esile nei caratteri. Data e segno di Zecca: la parte più alta della cifra 1965 e della lettera R è arrotondata. Peso: esatto.
    3 punti
  4. anche per me le palature diversamente posizionate sono solo delle varianti ,a prova si vedano i reali aquilani di Alfonso I ,tipo D.A. 72 palato I e IV quadrante e D.A. 73 palato II e III quadrante
    3 punti
  5. Si entrar en discusiones más profundas sobre la atribución de una sigla a un maestro u otro, situarlas durante la soberanía de Alfonso o Ferrante, lo que querría dejar claro es que si somos rigurosos y objetivos no puede servir de base científica la disposición de las armas de Catalunya-Aragó y Nápoles (Jerusalén, Anjou y Hungría). La conclusión debería ser más por un estudio estilístico de las emisiones, por documentación precisa y referida a mestros. Sólo hay que ver los denari o carlinique todos existen con disinta disposicón de las armas y los encontramos a nombre de Alfons y Ferrante.
    3 punti
  6. 3.77 grammi d'argento commoventi. Mentre questo dicevano tra loro, un cane che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie. Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce, perchè assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio. Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone, giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli che presso le porte della reggia era raccolto, fin quando i servi lo portavano sui campi a fecondare il vasto podere di Odisseo. E là Argo giaceva tutto pieno di zecche. E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo volse altrove lo sguardo e s'asciugò una lacrima senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva: " Certo è strano , Euméo, che un cane come questo si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme; ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce nella corsa, o non era che un cane da convito, di quelli che i padroni allevano solo per il fasto ". E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci: " Questo è il cane d'un uomo che morì lontano. Se ora fosse di forme e di bravura come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo, lo vedresti con meraviglia così veloce e forte. Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva quando la cacciava, seguendone abile le orme. Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti, non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi senza il comando dei padroni, poi che Zeus che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore, se il giorno della schiavitù lo coglie ". Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci. E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent'anni, ecco, fu preso dal Fato della nera morte.
    2 punti
  7. Hai assolutamente ragione! L'estrema varietà di queste rappresentazioni, con le infinite storie e notizie che raccontano e tramandano, è l'aspetto che maggiormente mi affascina di questa monetazione. Con buona pace degli "imperialisti", il vero spirito di Roma è repubblicano :P Battute a parte, nel mondo antico la moneta era, molto più di quanto lo sia oggi, un mezzo di propaganda molto potente. Era, in epoca repubblicana, un ottimo strumento per celebrare la propria gens, magari ripercorrendo le gesta di un antenato o rimarcando -come in questo caso- le origini mitiche della famiglia. Per questo le rappresentazioni non sono quasi mai casuali. Magari sono difficili da comprendere, per noi contemporanei, ma avevano un senso preciso per gli uomini che si trovavano ad osservarle all'epoca :)
    2 punti
  8. cercherei tra le monete polacche. somiglia a questo denaro di re Andrea 1047 - 1060 https://wcn.pl/auctions/17/browse?cat=27&page=6
    2 punti
  9. Grazie del contributo che mi ha consentito di completare l'esame della moneta: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b354/b354.html Primo e Ipparco, duumviri di Corinto. Giulio De Florio
    2 punti
  10. Conio diverso, un solo cuneo alle 12 e 2 pallini alle 8 CLICCARE SULLE FOTO PER INGRANDIRE
    2 punti
  11. Anche se lontano da Milano, aggiungo un mio esemplare come già detto in buona conservazione
    2 punti
  12. Hai ragione @@jordinumis. La diversa palatura è solo una variante. Non può essere discriminante nella attribuzione. Sono d'accordo con te.
    2 punti
  13. «Ragguaglio bibliografico Il sesquiducato M su P viene inizialmente presentato come M su S nella NAC 2005, circostanza confermata in Magliocca 2013, (Mastri di zecca…), p. 45. In Perfetto 2015, (La unitat…), p. 159, questo sesquiducato viene presentato postumo proprio perché non si condivide la classificazione di NAC e di Magliocca 2013, errori che, per cordialità e onestà scientifica, non sono stati messi in evidenza né nel volume, né altrove. Nel mese successivo alla pubblicazione di Perfetto 2015, viene scritto l’articolo su Salvatore de Ponte (giugno) e viene mandato in stampa in autunno. Che il sesquiducato con la P fosse postumo è documentato da 100 anni; M su P è altrettanto postumo e di conseguenza anche i sesquiducati solo con la M (senza la P sotto); B è postumo sia che sia Cotrullo, che non lavora sotto Alfonso (vd Perfetto 2016, L’altro volto…) sia che sia Bossi. Dunque, tutti sesquiducati con palatura al 1° e 4°: 3 esemplari matematicamente postumi contro altri due: S e senza sigla, palati al 1° e 4°. Senza spiegare il perché anche questi due sono postumi, è già sufficiente l’analogia con gli altri tre, per spostarne l’attribuzione, in compatibilità con la presenza di monete con S e senza sigla sotto Ferdinando. Per quanto riguarda Simone Miroballo non si tratta assolutamente di un nuovo mastro di zecca, in quanto è noto da 50 anni, ma sfuggito nel censimento dei mastri a Magliocca 2013. Al proposito di Perfetto 2015, si ricorda che lo studio è incentrato sul libro mastro di Francesco Senier e in ragione del fatto che la moneta più importante, ivi registrata, è il sesquiducato, si è voluto agevolare il lettore numismatico nel non confondere le monete riferibili a questo registro con quelle coniate sotto Ferdinando, ma non poteva essere quella la sede per spiegare i dettagli».
    2 punti
  14. Ciao a tutti, intervengo dopo lungo tempo... ammazza quante ragnatele si sono accumulate :D Per quanto riguarda i denari DVX se ricordo bene esiste una sequenza che parte da (un esemplare da verificare, CNI III, num 117, pag 53) ed arriva ai più comuni CONRADV'; quindi possibilissimo che siano stati coniati non solo sotto il primo dogato di Simone Boccanegra ma anche un poco dopo. Per quanto riguarda il numerale II in legenda ricorda molto quelli di Asti a cui fu concesso il diritto di battere moneta pochissimo tempo dopo Genova. Lo stile del denaro in questione però pare leggermente più evoluto rispetto a quelli che noi chiamiamo "primitivi". A rigor di logica quelli col numerale sono i primi, poi forse ritirati e riconiati seguendo un nuovo modello. Oppure una tornata successiva: per cercare di seguire/contrastare Asti (anche se la concessione a Genova è del 1139 si iniziò a coniare un po' dopo, idem - presumo - successe ad Asti, quindi quando Genova vide la tipologia di denaro astese molto simile...).
    2 punti
  15. Sul forum spesso cerco la divulgazione, penso sia opportuna e necessaria più che mai e se hai comprato una moneta che ritieni importante, di buona conservazione, leggibile, che possa funzionare come proselitismo, ecco questa lo è sicuramente... E lo è pur essendo una moneta medievale che difficilmente attira per anche bellezza estetica. Io credo che il denaro imperiale coniato a nome di Federico Imperatore in quel di Nosedo, alle porte di Milano, negli anni dal 1162 al 1167, sia stato strutturato anche per piacere. Sarà la scodellatura elegante, o il bordo alzato, sarà come in questo caso la perfezione delle lettere in campo I P R T al diritto con i globetti, sarà per i particolari estremamente precisi della scritta su quattro righe del rovescio AVG + MED IOLA NIV, sarà per i tre cunei al rovescio in campo che partono dal contorno, segni identificativi di emissione, sarà per la rarità R2, sarà perché coniata in un momento particolare per la città di Milano, fuori porta a Nosedo solo per qualche anno, sarà perché un tale Rodulfus Thetonicus era stato incaricato dal Barbarossa come direttore della Zecca, ma con però maestranze milanesi e locali, sarà perché pensata come moneta sovraregionale, caput monetae, sarà anche per tutto questo ....ma indubbiamente tra le mani un gioiello alla fine ti sembra di avere, elegante, preciso, da divulgazione e il forum anche questo è... Commentiamolo se vogliamo....
    1 punto
  16. Gettone cooperativa ferroviaria Foggia valore 5 centesimi
    1 punto
  17. Buonasera a tutti, Desidero condividere con voi questo denario di Adriano: Diametro 18mm / Peso 3,425g Zecca di Roma - 125-128 d.C. D: HADRIANVS AVGVSTVS - Busto DRAPPEGGIATO a destra R: COS III - Roma stante a sinistra con lancia verticale regge la Vittoria. Questo denario rappresenta una variante non censita nel RIC: per la precisione RIC II 161var. Infatti il RIC prevede per questa moneta solo 2 tipologie di busti: c) Testa laureata a destra (es. http://numismatics.org/collection/1956.127.181) d) Testa laureata a destra con drappeggio sulla spalla sinistra (es. http://numismatics.org/collection/1956.127.175) mentre in questo caso abbiamo il busto di tipo e) Testa laureata drappeggiata a destra Ho ricercato questa variante sul web ma senza alcun risultato. Cosa ne pensate? Come valutate questa moneta (non in termini pecuniari ovviamente)? Grazie mille a tutti coloro che interverranno.
    1 punto
  18. somiglia molto ad una imitazione
    1 punto
  19. ..... diciamo che qui ha buttato la palla in calcio d'angolo....... Il fatto poi che ci si allontana dai contenuti, scrivendo a Random e senza senso, e mi spiace, in una discussione che poteva e/o magari può ancora risolvere qualche questione in sospeso sul perido a cavallo tra Alfonso e Ferdinando ... fa sì che non posso più rispondergli altrimenti si perde il filo logico, gli altri utenti non capiscono.....e anche se non lo fa lui personalmente (ma è come se lo facesse) si ritorna sui ritmi del passato. Tutto quello che avevo da dire in merito l'ho scritto (anzi mi sono tenuto qualcosina per me, stavolta)...quindi buon proseguimento a tutti. Ricordatevi però di mettere insieme a quelle di Ferdinando tutte le monete palate al 1 e 4 quarto di Alfonso..... è bel giochetto estivo.
    1 punto
  20. Moneta dal fascino storico profondo ed irresistibile, spazia da Omero ai romani, un concentrato di cose interessanti, colte e stimolanti. Un unico difetto: la realizzazione è modesta dal punto di vista stilistico.
    1 punto
  21. Qui è un po più articolato il discorso, il prezzo lo fa la moneta non la perizia, ci sono BB aiutati e BB giusti, se fosse un BB Tevere si potrebbero spendere anche 140 € altri non più di 90 € o anche meno, dovresti postare una foto.
    1 punto
  22. Medaglia per il concilio Ecumenico Vaticano con al retro San pietro e la Basilica Vaticana Presenta tracce d'argentatura
    1 punto
  23. Francia In memoria delle vittime della strage del 15 nov 2015
    1 punto
  24. Assolutamente interessantissimo. del periodo "pre-papadopoli", chissà se Vincenzo Padovan possa averci avuto a che fare? il periodo è quello. Nota da bibliofilo: la "classazione" (sic!) delle monete è un termine tremendamente bello. Una nota invece che forse può essere d'aiuto: Il libriccino ha tutta l'aria di un manoscritto. In effetti, correggo umilmente Luciano, nel frontespizio si parla di litografia , e non tipografia. Questo a mio avviso rende l'oggetto ancora più interessante. Il fatto che sia una litografia (oggi diremmo fotocopia) e non un'opera a stampa propriamente detta lo si deduce dai caratteri. Il misterioso collezionista/studioso ottocentesco aveva una mano fine e una mente ben organizzata. Sarebbe potuto essere un ottimo utente del Forum ;)
    1 punto
  25. Ma non è Costantino II?
    1 punto
  26. Da quale Paese arriva il bonifico? UE o extra UE? In ogni caso fatti mandare copia del messaggio Swift di invio bonifico che lui ha preventivamente chiesto alla sua banca e poi verifica con la tua. Magari si è incagliato da qualche parte o magari gli sta tornando indietro
    1 punto
  27. Parlo di una mia attuale esperienza sulla questione. Ho comprato una moneta da un venditore inglese ed ho pagato con bonifico. Dopo 3 settimane dal pagamento i soldi sono stati accreditati sul loro conto solo oggi, in seguito alle sollecitazioni del venditore alla propria banca presentando la ricevuta del mio bonifico. Quindi io proverei ad interpellare la banca.
    1 punto
  28. @@monbalda ad esser sinceri non ci eravamo spinti fino a tal punto. Essendo quello l'unico esemplare a noi noto e viste anche le immagini non chiarissime non ci siamo sbilanciati. errore o voluto ? a me da quel poco che vedevo dalla tavola del CNI mi sembrava fin una N ma, certamente c'è da dire che suona un po' strano un errore del genere; considerando inoltre le legende del denaro di Asti . Sulla datazione comunque il peso 0,90 riportato sul Corpus ( se veritiero ) mi sembra già un indicazione importante. Buona serata Matteo
    1 punto
  29. Qui intendevo aprire una timida possibilità nel senso che W. Day scrive che i denari col DVX sono convenzionalmente attribuiti a Boccanegra, evidentemente sottintendendo che potrebbero essere successivi, inoltre scrive che risulta documentata una emissione "intorno al 1380" di mezzi denari IANVA (la medaglia anomala) e qui mi viene il piccolo dubbio: ma se hanno battuto i mezzi perchè non i denari? PS: ovviamente non sarebbe il tipo di cui parliamo ma ...presumo ... potrebbe avere sul retro il CVNRADVS REX ... ma di questo non ho mai ne letto ne tantomeno visto.
    1 punto
  30. a pagina 151 di https://www.academia.edu/26141172/Salvatore_de_Ponte_uno_dei_mastri_di_zecca_che_durante_il_regno_di_Ferrante_batte_sesquiducati_a_nome_del_Magnanimo_e_la_zecca_aragonese_di_Fondi_1460-1461_in_ACTA_NUMISM%C3%80TICA_46_Barcelona_2016_pp._145-158 c'è questa classificazione.
    1 punto
  31. Grazie @@matteo95. Sì, uno degli esemplari a me noti è proprio quello, ma anche io prima di vederne qualcuno direttamente mi ero fatta delle idee che ora ho rivisto completamente (poi nel caso vi dirò ;)). Altri esemplari oltre a questo del CNI e che avete visto o dei quali avete una fotografia leggibile ? Di nuovo buona serata e buona settimana a tutt* MB
    1 punto
  32. Ciao, Gaio fu sicuramente folle ma quanto corrisponde affettivamente all'accaduto e quanto fu accentuato dagli storici latini magari per garantirsi il plauso di senatori e patrizi? Le fonti storiche scritte latine riferite a Caligola sono entrambi a lui ostili: Svetonio e Dione Cassio. Gli scritti di Tacito sono invece andati perduti. Svetonio (70-140 d.C.) originario dell’Africa dove era nato sotto Vespasiano. Rimosso da Adriano dal ruolo di capo del dipartimento della corrispondenza imperiale iniziò a scrivere le biografie degli imperatori accentuandone gli aspetti anedottici e scandalistici. Svetonio lo racconta come crudele e sregolato fin da giovane: - Uno dei suoi divertimenti preferiti era quello di assistere ai supplizi di quelli che venivano torturati. Di notte andava per le taverne e i postriboli, truccato con una parrucca ed una lunga zazzera; la più grande delle sue passioni era la musica e la danza nei teatri e Tiberio sopportava tutto questo sperando che il gusto della danza e della musica potesse mitigare il carattere feroce del nipote. L'intelligente vecchio lo conosceva così bene che spesso diceva : « Caio vive per la rovina sua e di tutti; io educo un serpente per il popolo romano, un Fetonte per il mondo».Svetonio racconta che Caligola - Volle che molti senatori, che già avevano ricoperte le più alte cariche, corressero a piedi e in toga davanti al suo cocchio per parecchie miglia e rimanessero ritti vicino la sua tavola o ai suoi piedi portando, come gli schiavi, un grembiule; altri senatori fece morire segretamente e per un certo tempo continuò a chiamarli come se fossero ancora vivi; poi fece credere che si fossero suicidati. Destituì i consoli perché avevano dimenticato di annunziare con un editto l'anniversario della sua nascita, e per tre giorni lo Stato rimase senza i supremi magistrati. Fece battere con le verghe il suo questore, lo denudò e lo gettò sotto i piedi dei suoi soldati per esser battuto più fortemente solo perché il nome di lui era stato pronunziato in una congiura. Con pari arroganza e crudeltà trattò gli altri ordini. Disturbato dal chiasso prodotto da coloro che di notte si affrettavano ad occupare nel Circo i posti gratuiti, li fece scacciare a colpi di bastone; nel tumulto che ne seguì perirono più di venti cavalieri romani, altrettante matrone e un gran numero di plebei. Per far sorgere liti tra l'ordine equestre e la plebe, faceva cominciare i giuochi prima dell'ora stabilita affinché i posti destinati ai cavalieri fossero occupati dai primi arrivati. – Sempre Svetonio, lo accusa di essere un dissipatore: - Inventò nuovi modi di bagni, di cibi e di banchetti; si lavava con essenze odorose, inghiottiva perle e pietre preziose con aceto, offriva ai commensali pane e altri cibi d'oro, dicendo; «o si è uomini frugali o si è Cesari ». Al popolo, per parecchi giorni consecutivi dall'alto della basilica Giulia, gettò monete di molto valore. Fece costruire navi liburniche di cedro con le poppe ingemmate e vele di tela dipinta, in cui erano bagni, gallerie e ampie sale da pranzo, viti e alberi da frutto d'ogni specie. Su queste navi egli costeggiava la Campania, seduto a mensa, tra musiche e danze. Nel costruire ville e palazzi eccedeva ogni misura, e gli piaceva fare tutto quello che gli altri stimavano impossibile a farsi. Gettò dighe in un mare profondo e tempestoso, fece tagliare le più dure rocce, spianare montagne in pianure, mutar pianure in alture, con incredibile celerità perché considerava delitto capitale ogni lentezza nei lavori. E per non enumerare ad uno ad uno gli sperperi chiudiamo dicendo che in meno di un anno consumò immense ricchezze e la somma di ventisei milioni di sesterzi che Tiberio aveva accumulato. – Ecco comunque il passo sulle sorelle: Intrattenne relazioni incestuose con tutte le sue sorelle e davanti a tutti, a tavola, le collocava a turno sotto di sé, mentre la moglie stava sopra. Per quanto riguarda Drusilla si crede che la deflorasse quando ancora portava la pretesta e che un giorno fu perfino sorpreso tra le sue braccia dalla nonna Antonia, presso la quale tutti e due venivano allevati; più tardi la portò via all'ex console Lucio Cassio, che l'aveva sposata, e la trattò pubblicamente come sua legittima moglie; ammalatosi, la nominò erede del suo patrimonio e dell'Impero. Quando Drusilla morì ordinò una sospensione generale di tutti gli affari e per tutto questo periodo fu considerato un reato, punibile con la morte, aver riso, aver fatto il bagno, aver cenato con i parenti, la moglie ed i figli. Dione Cassio (155-235 d.C.) originario della Bitinia da padre senatore scrisse la Storia romana in 80 libri. Trattando Caligola travisa addirittura gli eventi che Svetonio poneva a merito di Gaio.Altre notizie provengono da Seneca (1-65 d.C.), Filone di Alessandria (30 ca – 45 d.C.) e Giuseppe Flavio (37-100 d.C. ca). Seneca fece carriera adulando le autorità del momento e denigrando le precedenti. La sua attendibilità storica è considerata scarsa. Filone, di razza ebraica, scrisse per mettere in buona luce il suo popolo e discreditare i greci allessandrini. Era profondamente ostile a Caligola. Giuseppe Flavio scrisse che l’assassinio di Caligola era un episodio conforme al fine etico di rendere felici gli uomini e salvare gli ebrei dalla distruzione). I suoi riferimenti a Caligola sono usati a tal fine. Fu in generale odiato dal Senato e dalle classi patrizie ed amato da popolo e dai militari grazie a ricordo delle imprese di suo padre Germanico. Concludo rivolgendo una riflessione e non volendo a tutti costi affermare che Caligola non fu quantomeno “strano” se non folle: con il Senato, l’aristocrazia e buona parte degli storici avversi (con questi ultimi quasi tutti più tardi) ad accentuare le sue già di suo nefaste gesta… quale imperatore avrebbe lasciato un buon ricordo ai posteri? Ciao Illyricum ;)
    1 punto
  33. Lo scoperta à 50 cm di à quartarola. .un grande momento..eh adrénaline ad buzeffu..?....gouverno guelfu 1318 -1333 bibliografia Carige 2004/2006. CNI IIIP 35 n1 tavola II n 15 Pesce. Falloir 1975 p24
    1 punto
  34. 1 punto
  35. Caro Mario questa è una moneta che "parla" per davvero. Ci racconta le discese in Italia di Federico I, imperatore che voleva dare un giro di vite alla situazione politica del nord Italia (ma non solo). Ci racconta le devastazioni di Milano e di tanti altri borghi e città. Ci permette di tenerla in mano e di "sentire" lo spirito di tante realtà comunali che volevano solo che la situazione restasse "come era sotto i precedenti (Enrichi)" e che si trovarono, nel migliore dei casi, in lotta contro l'imperatore e i suoi alleati. Lotta che a volte si concluse con l'allontanamento dal borgo natio, con la propria città addirittura rasa al suolo. Una moneta che ci fa sperare, ci fa intravedere la fondazione di una nuova città in Piemonte che prende il nome dal papa anti-federiciano Alessandro III; una città fatta per accogliere chi non smette di sperare nella libertà delle realtà comunali. E scusate se è poco! E poi con questa conservazione.... :hi:
    1 punto
  36. Ciao @@giuliodeflorio, la legenda in ghirlanda dovrebbe essere la seguente: C SERVILIO C F PRIMO M ANTONIO HIPPARCHO II VIR, ricavata da una moneta di Augusto città di Corinto.. il diritto potrbbe rappresentare Poseidone. Giusto degli indizi, Saluti Eliodoro
    1 punto
  37. Aggiungo a questa fantastica discussione un piccolo contributo. Parpagliola dal peso di circa 2,1 grammi.
    1 punto
  38. infatti ultime notizie da TG parlano di disaccordo al summit europeo tra il nostro primo ministro e la Merkel proprio in relazione ad una deroga sulla questione banche... Al di là di chi abbia ragione o meno noto che gira che ti rigira tutto gira sempre intorno alle banche... Si risolvono i problemi delle banche (abbiamo visto a che costo) e mai del pensionato che campa con 500 euro al mese, del 50enne che ha perso il lavoro o del ventenne che non lo trova affatto... Poi ci si chiede come mai i cittadini UK abbiano votato per l'uscita dalla comunità europea...
    1 punto
  39. Taglio: 2 € CC Nazione: Malta Anno: 2015A Tiratura: 435.000 Condizioni: SPL+ Città: Bruxelles
    1 punto
  40. Taglio: 2 € CC Nazione: Malta Anno: 2011 Tiratura: 430.000 Condizioni: SPL+ Città: Bruxelles
    1 punto
  41. Caro Roberto, infatti mi sono subito rivolta a voi e non alla docente!!! Rimango del parere (personale e ovviamente defettibile) che la persona che tu definisci "appassionata" sia più colta e preparata di chi lavora in ambito accademico, perdona la mia superficialità, ma proprio perchè (ahimé) lo devo frequentare -quest'ambiente- mi sono resa conto di quanta ignoranza circoli e soprattutto, uan volta ottenuto il posto non si faccia più ricerca... poi ovviamente ci sono le eccezioni ma sono appunto ... tali! Ma scusami non voglio tediarti con le mie elucubrazioni. Ti e vi ringrazio ancora per avermi dedicato del tempo! Buona giornata! PS. Anche io subisco il fascino della monetazione araba!
    1 punto
  42. Se non sbaglio sotto i 10kt anche l'oro è detto falso ...quindi spero che sia almeno 10kt.
    1 punto
  43. Secondo me se d'oro è a basso titolo.
    1 punto
  44. @@Horussone Autentica.
    1 punto
  45. Di queste....si coglieno come funghi. ....?
    1 punto
  46. buon weekend a tutti...un piccolo up,con una di quelle piccolissime goccie d'oro....con tanti fiori.!!.. :lol: ...do 0.87 grammi per 13mm...
    1 punto
  47. Questa emissione col nicchio (conchiglia) è stupenda!!!
    1 punto
  48. non ho discuzione su quella li.......e la coquilla che mi intriga......... :D ....
    1 punto
  49. buonadomenica,ci e gia sul catalogo....a l'epoqua non ero cumpuiterisato..... :lol: tengo a meterla,0.89grs....13mm......
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  50. LA NUOVA MONETAZIONE DI ANASSILA A MESSANA Nel 480 a.C., una data cruciale anche per tutta la Sicilia (lo stesso anno della vittoria di siracusani contro cartaginesi e alleati ad Himera) Anassila riportò la vittoria ai Giochi Olimpici facendo correre una pariglia di mule. Il tiranno commemorò l’evento introducendo sulle monete l’immagine della biga di mule (detta “apene”) guidata da un auriga accoccolato e sul rovescio una lepre in corsa. tetradramma Le vittorie agonistiche dei tiranni nei giochi panellenici servivano a legittimarne il potere e ad accrescere la base del consenso popolare. Ma perché Anassila preferì correre con un veicolo poco elegante e goffo con mule, privo della spettacolarità tipica delle corse con le quadrighe di cavalli? Il tiranno non aveva alcuna intenzione di risparmiare sulle spese, ma riuscì non solo a distinguersi da tutti i suoi colleghi, ma anche ad evocare un notevole significato religioso. Nella cultura greco-orientale (non dimentichiamo che Anassila proveniva dalla Grecia continentale ed era sensibile ai culti dell’Asia Minore!), il mulo, nato dall’unione della cavalla con l’asino, esprimeva il concetto della mistione di popoli. Non per nulla Erodono aveva chiamato hemionos, ossia mulo, Ciro il Grande, essendo figlio di madre Meda e di padre Persiano. Anassila, avendo rifondato Zankle mescolando insieme Calcidesi e Messeni, volle dimostrare con l’esaltazione dell’hemionos la possibilità di superare i contrasti e i sanguinosi conflitti insiti nella coabitazione forzata di popolazioni diverse. Inoltre la biga di mule era in sintonia con le credenze e le tradizioni locali. La biga traeva origine dall’antico carro agricolo impiegato nella celebrazione dei cortei nuziali e dei riti funebri, ed utilizzato nelle pratiche magiche per ottenere la fertilità della terra e probabilmente collegato alle sacre nozze di Persephone con Hades, come su numerose terrecotte figurative (pinakes) dall’Italia meridionale. E’ importante osservare che sotto la biga delle mule è presente una foglia di alloro, la pianta sempreverde simbolo di eternità ed associata con Apollo (ecco !.....). Apollo, insieme al padre Zeus, presiedeva alla crescita delle piante e alla fertilità della terra, ed assicurava la costante rinascita della natura dopo la pausa invernale. La biga diventava simbolo di significativi momenti di passaggio e di fondamentali mutamenti di stato, attraverso una immagine legata all’alternanza della vita e della morte e all’eterno “ricominciamento”, in una visione ciclica dell’esistenza che sottraeva anche l’uomo al suo destino mortale (da sempre l’assillo dell’uomo….). La lepre cosa significava? L’animale era legato all’idea di abbondanza e di prolificità; la straordinaria fertilità la rendeva un simbolo d’amore. Nell’arte figurativa greca, come anche nelle pitture vacolari, è ripresa in corsa (talvolta inseguita dal cane o dal cacciatore), accovacciata, me più spesso morta, innocente preda ghermita dalle aquile (come sulle monete di Akragas). La caccia diviene di conseguenza presagio di morte, ma la “rinascita” della lepre è adombrata dalle scene in cui l’aquila la innalza verso il cielo. Nelle pitture vascolari dell’Italia meridionale la lepre è spesso associata ad Apollo e si conosce un vasetto bronzeo a forma di lepre morta che reca incisa una dedica ad Apollo stesso. Anche qui siamo di fronte ad antiche credenze religiose basate sul duplice aspetto luminoso/diurno e oscuro/notturno, corrispondente a una “morte” costantemente seguita dalla “nuova nascita” coltivate nell’area dello Stretto, sulle quali il tiranno faceva leva per dare credito e legittimità a un governo indebolito dall’accresciuto potere dei tiranni siracusani, vincitori nel 480 a.C ad Himera sui Cartaginesi, che erano alleati di Anassila. E’ interessante osservare che sotto la tirannide di Anassila e dei suoi figli (alla sua morte, nel 473 a.C., erano minorenni e furono affidati al tutore Micito e la tirannia degli Anassilaidi durò fino al 460 a.C), Messana e Rhegion insieme emisero il quantitativo più importante di monete prodotte in tutta la grecità occidentale. Nel mondo antico i tetradrammi ateniesi vennero volgarmente chiamate “civette”, mentre quelli dello Stretto pare che furono chiamati “lepri”. La monetazione di Messana fu molto regolare e costante, con un elevato numero di conii, mentre Rhegion ebbe ritmi di coniazione discontinui e più lenti. Queste mie brevi note, basate su approfonditi studi della Caccamo Caltabiano, vogliono semplicemente rendere più comprensibili certe tipologie adottate su monete greche, che sempre risentono sia dei particolari momenti storici sia delle profonde credenze religiose allora praticate.
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