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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/16 in Risposte

  1. Numismaticamente non valgono nulla. Sono una "curiosità" numismatica fatta da un privato.Le monete per avere un valore Numismatico devono essere state coniate dalle zecche riconosciute e non devono avere alterazioni,perche anche se autentiche perdono di valore. Per collezionismo personale tutto può essere buono anche un bottone di 200 anni fa ricamato poi nel 2016 ma se le prendi come "Numismatica" non hanno valore. Con 69 euro potresti prendere in qualche asta di casa Numismatica nota delle belle monete....... un 5 Lire 1848 Governo Provvisorio di Lombardia argento gr.25,0....quelle delle famose 5 giornate di Milano.....Oppure uno o due 120 Grana (argento da gr.27) del Regno delle Due Sicilie...... in Oro devi aggiungerci almeno altri 100 euro e poco più per avere un bel 20 lire Vittorio Emanuele II "Il Padre della Patria". Forse per te avranno meno fascino ma numismaticamente parlando Sono la Numismatica. Il cofanetto è una latta lucente abbaglia ma non vale,per la Numismatica.
    4 punti
  2. Sono un po' indeciso...perché non è mio....però in fondo l'ho pubblicato ai tempi su PN e lo trovate nel portale nel mio articolo sull'imperiale piano e in fondo sul forum c'è già ed è l'anello mancante di tutta questa discussione, cioè il 2° TIPO. Ne abbiamo parlato ora però lo vediamo, ha un peso in linea 0,85 gr., è un Crippa 15/A, ritenuto R4, è il tipo senza globetti con la varietà senza cunei. Il Crippa 15/B ha invece quattro cunei invece dei globetti ed è identificabile come Murari 16. E' quello che poi ci mancava qui..., indubbiamente raro, ringrazio già il collezionista che l'aveva postato nella discussione sull'imperiale piano ai tempi...credo che ne valesse la pena e ora aspetto qualche commento su questo pezzo raro....
    2 punti
  3. Bellissimo questo passo del Mulazzani (in RIN 1889) sulla nascita del denaro imperiale, con rimando proprio al burgo Noxeta e alle sue monete: " In qual tempo precisamente sia cominciata la moneta imperiale, e perchè sia stata così chiamata, dal nome cioè, dell’imperatore e non dalla città in cui era coniata, fu scoperto dal Conte Carli, con la testimonianza di storico coevo molto bene informato de’ fatti nostri, il lodigiano Ottone Morena, uffiziale di Corte di Federico I; e lo rischiararono maggiormente li nostri Monaci Cisterciensi con pergamene tratte dal loro Archivio Sant’Ambrosiano. Nel Borgo di Noceto, poco distante dallo nostre mura di Porta Romana, durante l’esiglio dei nostri progenitori, colà in parte confinati dal crudele Barbarossa dopo l’eccidio di Milano del 1162, ebbe la moneta imperiale li suoi natali. Una torre, certo è, che vi fu fatta edificare da quell’augusto nell’estate del 1163 per custodirvi li denari suoi proprî, che faceva battere in segno di regalia, come si diceva allora, ossia di piena ed assoluta sovranità, che rivendicata voleva in Italia. Imperiali perciò vennero denominati giustamente tali danari, e diffusi tostamente e conosciuti nelle città vicine4. Lo stesso nome conservarono poscia (ed è ben naturale che ciò seguisse), allorché ripristinata la città ci fu ridonata la zecca col trattato di Reggio del 1185, in cui fra le altre cose a noi rinunziò tutte le regalie dell’impero, nelle quali manifesto è comprendersi il gius della moneta. Marcata del nome di Federico, battuta a Milano con le parole Aug. Mediolaniu, una monetina sarà prodotta a suo luogo e ragionata essere dell’epoca predetta, quando la città nostra risorgeva dalle sue rovine, ed altre similmente improntate mostreremo dei primi anni del secolo XII in prova del riguadagnato privilegio. "
    2 punti
  4. Recentemente mi sono recato alla Basilica di San Paolo che si trova a venti minuti di metro da dove abito , ci vengo volentieri due tre volte l’ anno per diversi motivi , tra cui interessi non professionali di storia e archeologia ; e’ la seconda Basilica romana dopo San Pietro ma e’ piu’ appartata essendo piu’ periferica rispetto a quella del Vaticano , normalmente e’ sempre affollata di turisti che comunque si disperdono nell’immensita’ della Basilica che fa si che la gente che e’ all’ interno abbia la sensazione di essere sola , con il vantaggio che la si puo’ visitare con grande tranquillita’ tranne che in particolari giorni quando i visitatori sono veramente numerosi . L’ interno e’ stupendo e in classico stile romanico , con tre navate . Come dicevo , a causa degli interessi storici archeologici entro spesso anche nel Chiostro , sede del piccolo ma prezioso Museo ; purtroppo da pochi anni l’ ingresso e’ a pagamento , ma la cifra e’ contenuta anche se ultimamente ha subito un lieve ritocco al rialzo ; all’ interno e’ presente una ricca e ben disposta collezione di reperti archeologici , in particolare Lapidi , Are , Pannelli e Sarcofagi , tutti a motivo funebre , perche’ tutta la zona dove sorge la Basilica , in epoca romana era un immenso cimitero pagano e poi cristiano , successivamente anche medievale ; all’ interno , dentro una grande sala , e’ presente anche una Pinacoteca con quadri del XV e XVI secolo di scuola umbra e toscana e in belle e spaziose teche a vetrata spiccano ricchi oggetti ecclesiastici in oro e argento , non mancano diverse monete romane ben esposte su alte basi singole in plexiglass trasparente che partono dalla Repubblica passando per l’ Impero fino al Medioevo , monete trovate in occasioni di scavi archeologici dentro e fuori della Basilica , seguono stupendi paramenti sacri e vari documenti storici manoscritti su pergamena , ritagli di giornali d’ epoca , foto . Nel lungo corridoio che porta all’ uscita sono presenti vetrine a muro con antichi frammenti architettonici di epoca romana e ceramiche , medaglie pontificie in bronzo , argento ed oro e monete di tutte le epoche antiche , dalle romane alle varie zecche dei Comuni italiani . Fatta questa premessa vengo a parlare dell’ argomento del post . L’ Ara funebre militare in questione e’ una semplice e breve testimonianza di una Vita vissuta che ci giunge dal lontano passato , un estratto su pietra dell’ attivita’ svolta da un semplice soldato e testimoniante dell’ affetto dei suoi liberti , in particolare di uno chiamato Naredinus , che grati per essere stati dal loro patrono affrancati dalla schiavitu’ e resi quindi liberi , vollero dedicargli alla sua morte , quest’Ara . Le dimensioni dell’ Ara sono circa un metro di altezza , circa 60 centimetri di larghezza e 50 centimetri di profondita’ , sopra doveva esserci un coperchio con probabilmente l’ immagine del defunto , forse armato essendo stato in vita un soldato ; e’ una delle tante presenti nel cortile interno del Chiostro che mi accingo a descrivere , l’ avevo gia’ notata da tempo e dato che nomina una famosa Legione romana , credo sia interessante descriverla , quindi ecco la foto , la dedica in Latino riportata nello stesso ordine di scrittura e la trascrizione scusandomi se potra’ essere imperfetta , nel caso attendo correzioni . Nei lati laterali dell’ Ara ci sono i simboli delle offerte , a destra una Patera e a sinistra un Vaso , questa la dedica ben leggibile anche in foto : DIS.MANIBUS T. TERENTIO .TITULLO >LEG.XXII.PIAE. FIDELIS MILITAVIT.ANN.XXXI VIXIT.ANN.LIII.DIEB(S).XXVIII TERENTIUS. NAREDYMUS TERENTIA. SYNTYCHE TERENTIUS. PRISCUS TERENTIUS. EPAPHRA TERENTIUS. CANDIDUS TERENTIUS. LASCIVOS TERENTIUS. EPAPHRODITUS.LIB PATRONO. BENE.MEREN. FECERUNT NAREDIMUS. DESUO. QUOD. POTUIT FECIT Che tradotta reciterebbe cosi : AGLI DEI MANI T(ITO) TERENZIO TITULLO MILITAI NELLA LEGIONE XXII (PRIMIGENIA) DEVOTA E FEDELE FECI IL SOLDATO PER 31 ANNI VISSI 53 ANNI E 28 GIORNI TERENZIO NAREDIMO TERENZIA SINTICHE TERENZIO EPAFRA TERENZIO CONDITO TERENZIO LASCIVOS TERENZIO EPAFRODITO – LIBERTI (SCHIAVI LIBERATI) AL LORO PROTETTORE PER RICONOSCENZA FECERO QUESTA ARA NAREDIMO FECE A SUE SPESE QUELLO CHE POTE’ Da questa dedica fatta dal liberto Naredimo anche a nome degli altri liberti in elenco , di Terenzio Titullo , si deduce che probabilmente gli altri nominati liberti erano nulla tenenti oppure gia morti , ma che Naredimo in coscienza e bonta’ si senti di ricordare nella lapide come cobeneficiari della magnanimita’ del loro patrono Terenzio che li rese liberi cittadini , infatti Naredimo conclude la dedica dicendo che fece costruire questa Ara a sole proprie spese secondo le sue possibilita’ economiche ed essendo l’ Ara tutta in marmo , non piccola e con bella dedica , non dovette costargli poco per essere un liberto . Per quanto riguarda invece Tito Terentio Titullo sappiamo in base al gentilizio che fu un legionario italico , forse originario del Piceno dove e’ attestato il gentilizio Terenzio , della Legione XXII (Primigenia) P.F. , che vi milito’ per ben 31 anni e nella quale fu arruolato a 22 anni , infatti mori’ a 53 anni e 28 giorni nello stesso mese in cui compi’ il compleanno , ma non sappiamo se la morte fu per motivi di guerra oppure subito dopo per altri motivi , dopo aver ricevuto la “honesta missio” , ottenuta dopo il congedo per anzianita’ . L’ Ara , in base all’ appellativo di Pia Fidelis dato alla Legione XXII e alla scritta completa “DIS MANIBUS” , dovebbe risalire proprio alla fine del I secolo , epoca di Domiziano , oppure ai primissimi anni del II secolo , quando la scritta dedicatoria agli dei mani inizio’ a ridursi alle sole sigle D.M. La Legione XXII Primigenia , cosi’ chiamata perche’ dedicata alla Fortuna Primigenia , fu aggiunta a quelle gia’ esistenti dall’imperatore Caligola nel 39 d.C. per la campagna contro la popolazione germanica dei Catti , era di stanza nella Germania Superiore a Mogontiacum (Magonza) , sul limes del Reno , come risulta anche da numerose iscrizioni ad essa pertinenti rinvenute nella regione in cui risiedette . Sotto Domiziano , la Legione acquisisce gli appellativi di Pia Fidelis (Domitiana) per non aver partecipato alla rivolta batava nell’ 89 , indetta dall’ usurpatore Lucio Antonio Saturnino ; successivamente rimarra’ con il solo epiteto di Pia Fidelis fino ai tempi posteriori a Domiziano , quando inizia ad acquisire i numeri che determinarono quante volte fu Pia e Fedele verso i successivi Imperatori , pero’ non vengono mai citati per scritto i numeri ; solo sotto Gallieno compaiono per scritto i numeri di VI e VII volte quando la Legione gli rimase fedele contro Postumo ; da cio’ si deduce che precedentemente la Legione aveva ricevuto II , III , IV e V volte questi riconoscimenti di lealta’ da diversi Imperatori prima di Gallieno . Questa Legione aveva come simbolo il Capricorno e raramente Ercole ; scompare dall’ elenco delle Legioni nell’ eta’ di Costantino o alcuni anni dopo , forse distrutta in battaglia o sciolta posteriormente per l’ appoggio militare dato a Massenzio nel corso della guerra .
    1 punto
  5. Un vero colpo di scena...non mi sono pronunciato proprio perché l'ho trovata una moneta estremamente difficile da classificare autentica o falsa..la perizia di Moruzzi mi toglie i dubbi..saluti Eliodoro
    1 punto
  6. Secondo me ci potrebbe stare perché se è difficile distinguerli come dice lo stesso Bellesia e se le fogliette non sono elemento probante di distinzione dal 1790 al 1835 diciamo che il tuo ha in più di certo almeno la traccia evidente di una possibile ribattitura e quindi è un candidato al 1835 più di altri. Rimane di certo che circa 40.000 vecchi bolognini del 1790 che erano conservati dalla Camera ducale furono ribattuti nel 1835 e quindi la ricerca dovrebbe andare in primis su eventuali tracce di queste. Poi ci potrebbero essere altri segni come dicevo prima i caratteri diversi dei numeri, la loro disposizione, la freschezza o meno del tondello, le leggende, credo che sia un argomento, in mancanza di documenti, da prendere col dubitativo e come ipotesi. Certamente se ne può parlare ancora ....
    1 punto
  7. Come scrive @quadriga , se il Perito Numismatico che ha visionato la moneta e' Umberto Moruzzi , non ci puo' essere dubbio che sia un falso . Rimango sempre del mio vecchio parere che , vista la estrema bravura dei moderni falsari , conviene sempre piu' evitare le monete troppo belle se non prese da Professionisti conosciuti ; non che anche una moneta di media e bassa conservazione sia completamente esente da rischi , pero' il rischio si riduce di molto ed e' piu' facile a riconoscere le parti manomesse .
    1 punto
  8. Ah niente meno che Moruzzi..... proprio vero che non si possono dormire sonni tranquilli a collezionare romane...
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  9. Ciao @Veridio , grazie alla tua perplessita' circa il fatto che il nostro Terentio milito' per ben 31 anni nella Legione XXII , sembrava senza aver fatto carriera , mi ha incuriosito , perché in effetti questa situazione e' sembrata strana anche a me e grazie alla tua domanda ho completato , per mia svista e superficialita' , il significato della iscrizione . Ho fatto delle ricerche su un libro di epigrafia ed ho trovato che questo simbolo > che precede LEG , frecciato e cerchiato in rosso nella foto , ha un suo preciso significato , in pratica il simbolo > sostituisce ed abbrevia la parola "centurio" , che significa Centurione , in quanto corrisponde ad una lettera C retroversa e stilizzata . Questo dovrebbe significare che il nostro Tito Terentio Titullo , termino' la sua carriera militare come Centurione .
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  10. Fermo restando il 1255 la tua è dell'anno 21 ١٢٥٥ - ٢١
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  11. Salve a tutti , quest'oggi vorrei condividere il mio ultimo acquisto ! Si tratta di un lotto di 4 esemplari di penny proveniente dalla collezione di Lord Stewartby ( Ian Stewart ) , la cui seconda parte ( di 4 ) è stata recentemente battuta da Spink. Gli esemplari in oggetto , seppur tutti diversi , appartengono alla prima classe di penny coniati dopo la riforma monetaria di Edward I del 1279 e possono pertanto essere collocati intorno al 1280. Coniati esclusivamente a Dublino attraverso l'uso di conii prodotti in Irlanda, i pence della prima classe posso essere divisi ulteriormente in ulteriori sotto gruppi a seconda delle varianti presenti sul diritto e sul roverscio. Non le elenco perchè mi piacerebbe che siate voi a elencare quali sono le differenze fra questi 4 esemplari :) I primi tre esemplari provengono a loro volta dalla collezione dell'illustre Jeffrey J. North , il primo e il terzo in particolare sono entrambi pure pubblicati negli articoli presenti sul BNJ 61 e 67 l'ultimo invece venne acquistato nel 1947 da Lord Stewartby ed è pubblicato sul suo libro dedicato alla monetazione medievale inglese .
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  12. Forse qualcosa del genere? https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/baldwins/catalogue-id-srbal10014/lot-8bca5111-5cad-4d88-8faa-a443017edde8 http://banknoteindex.com/browse.mhtml?browseBy=Authority&browse=Islamic Republic of Turkestan, United Islamic Republic of East Turkestan, Revolutionary or Supreme Government, Khotan
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  13. Lascia perdere quella roba ... La moneta da una lira impero placcata con diversi metalli: ma chi è il fantasista che pensa queste cose???
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  14. Ciao,non hanno nessun valore numismatico,sono semplici gettoni/gadget che non hanno nulla da spartire con le monete. Visto che stai provando con la Repubblica scegli qualcosa,a tuo piacimento,ma ufficiale. Saluti Simone
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  15. Leggo ora la discussione , credo che , il significato fosse il seguente : prima di giudicare se un difetto è un colpo , guardate la moneta di taglio . Ed è , se mi permette , un saggio consiglio .
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  16. Facciamo il punto della situazione a oggi : 23 monete postate ( due inediti, alcune splendide conservazioni per il tipo di moneta ) 3 tipologie esaminate ( solo due per immagini per mancanza al momento di quella intermedia...) 71 interventi 1100 circa letture 4 soli scriventi direi che ringrazio molto per la passione, competenza e il tempo dedicato a questa discussione ( variabile spesso poco considerata...) I dati sono questi, anche da analisi, certamente qui c'è stata una bella divulgazione come si faceva ai tempi e qualche volta ancora anche se raramente ormai...certo non siamo sul pezzo unico da decifrare, catalogare, prezzare, vedere se buono o meno, capisco che tutto questo poi appassioni, ma qui siamo nella divulgazione, riflessione, nel proporre e nel donare immagini da parte del collezionismo privato. E non è da tutti diciamolo pure anche a voce alta...quindi onore a chi scrive, ricerca, si espone, mette monete...certamente poi si legge molto come si vede dai numeri, e questo fa piacere se no perché lo faremmo, un po' meno piacere fa che chi sa, e ce ne sono tanti, legga soltanto...dispiace che non ci sia condivisione e il sapere rimanga di pochi. Detto questo nulla di drammatico, certamente qui c'erano anche spunti generalisti per tanti, per tutti, perché scodellato, la croce, il valore dell'imperiale ma oggi va la specializzazione e anche questo non è giusto perché Milano non è solo Milano ma come minimo è anche tutte le zecche lombarde e non solo... Milano oggi ha solo quattro attori, splendidi protagonisti e attori del forum, testimonial della divulgazione, è così ormai da tempo... Diceva anni fa qui proprio qui sul forum un grande numismatico che ho sempre seguito con ammirazione, è più facile vedere un UFO a Milano che vedere un milanese collezionare, studiare e soprattutto divulgare e scrivere....i milanesi collezionano di tutto e se lo collezionano Milano sono blindati e chi sa preferisce tenersi il tutto per sé. Tutto sommato non è poi neanche così perché poi 4 UFO in realtà ci sono, uno anche giovane e allora forza milanesi datevi da fare...la numismatica è anche Milano, a settembre Convegno NIP, a ottobre grande asta al Four Season, arriverà anche un altro evento " Milano Numismatica " e altro ancora....Milano deve essere anche divulgazione e partecipazione in tutti gli ambiti reali, forum compreso... Ovviamente siamo qui ancora per rispondere, riflettere e parlare di queste splendide monete medievali....se vorrete...
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  17. Ciao! Complimenti per l'acquisto! Nella mia collezione ci sono anche le monete irlandesi. Essi provengono dalla collezione della NASA astronomo Dr. Fayntich Marshall, autore del libro «simboli astronomici su monete antiche e medievali» http://www.symbolicmessengers.com/Coins/Coin_Index.htm http://www.symbolicmessengers.com/index.htm John. Penny (18mm, 1,44 g,). Dublin mint; Roberd, moneyer. 1207-1211 Henry III. Penny (18mm, 1,37 g). Classe Ia. Dublin mint; Ricard, moneyer. 1251-1254 Edward I. Penny (19mm, 1.37 g). Second (‘ЄDW’) coinage, group B. Dublin mint. 1280-1282
    1 punto
  18. I libri sulle monete repubblicane sono numerosi, ma se si vuole iniziare a raccoglierli sarebbe utile avere il libro di Michael Crawford, Roman Republican Coinage, Cambridge, in due volumi (quasi 1000 pagine). Esistono varie edizioni, a partire dal 1974. L'ultima credo sia del 2001. Purtroppo è in lingua inglese e costa molto (siamo sui 400 euro ed è un prezzo semplicemente scandaloso visto che ha una buona tiratura.....)
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  19. Taglio: 2€ cc Nazione: Finlandia Anno: 2006 Tiratura: 2.500.000 Città: Caserta Condizioni: BB Note: è il primo 2€ commemorativo finlandese che abbia mai trovato! :)
    1 punto
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