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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/19/16 in Risposte

  1. In base al parere di Luke (è moneta solo quella nata per circolare), senz'altro sì, non vedo quale differenza ci sia tra una Vetta, venduta in origine a quattro volte il facciale, e un 50 euro d'oro della Repubblica, venduto a 740 euro. In entrambi i casi, tutti sono consapevoli (lo erano anche 90 anni fa) che queste monete non saranno mai usate per fare la spesa, e che dunque non sono nate per circolare. Ma io non sono d'accordo che le si possa definire semplici medaglie. E' vero che, in pratica, nessuno le spenderà mai al facciale, ma è altrettanto vero che, trattandosi di monete a corso legale, sarebbe possibile farlo. In teoria, potrei entrare in un bar, prendere un caffè, pagare con i 50 euro d'oro dell'Italia (e solo dell'Italia, quelli di altri paesi non hanno corso legale da noi), e ricevere 49 euro di resto in carta e spiccioli. Essendo moneta legale, il barista sarebbe obbligato ad accettarli, mentre potrebbe legittamente rifiutarsi di accettare in pagamento del caffè una medaglia d'oro di pari peso e titolo dei 50 euro. In conclusione, a mio parere, avendo corso legale e potendo legittamente circolare, debbono essere considerate monete (sia la Vetta che i 50 euro), in quanto, il fatto che, in pratica, non circolino, dipende solo da una nostra scelta. Obbligata quanto si vuole (nessuno sarebbe così pazzo da spenderle davvero al facciale) ma pur sempre scelta, mentre se fossero medaglie non ci sarebbe alcuna possibilità di scegliere, non potremmo legalmente spenderle e basta. petronius
    3 punti
  2. Queste giornate calde portano voglia di ombra, di stare sotto un albero fronzuto...magari una bella quercia! Anzi, una rovere. Io oggi di foglie ne ho disponibili solo due, ma fanno piacere lo stesso... ? Vi presento una new-entry fresca di giornata, una monetina di argento piuttosto piccola, si tratta infatti di 1/3 di giulio. Il tipo è quello con scritta/volti accollati di S. Pietro e S. Paolo (esiste anche il tipo stemma/santo) ma questa è la variante che presenta, sotto la scritta al diritto, due foglie di rovere (Muntoni 40) anziché un fregio (Muntoni 39). Muntoni dichiara questa variante "inedita", ed effettivamente è la prima volta che la vedo... Manca in tutti i cataloghi che ho consultato, tra cui ovviamente: K&M XXI Montenapoleone 1 e 4 Leu 36 Varesi Alma Roma Nomisma 45 Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro! Trovo molto interessante il fatto che il conio del diritto sia il medesimo di quello dell'esemplare illustrato sulle tavole del Muntoni, penso subito ad un'emissione limitata... Attendo vostre notizie in merito ad altri esemplari e/o passaggi d'asta, ovviamente sono ben accette anche le non-conoscenze. Buona giornata (e buona, meritata, pausa estiva) a tutti gli amici papalisti! Antonio
    2 punti
  3. Le monete puniche riconiate, in un verso o nell'altro, rappresentano un fenomeno piuttosto importante, soprattutto in area sarda e sicula, legato tipicamente ad eventi bellici o postbellici. Esiste un'ampia letteratura in proposito. Un "corpus" che reputo importante, per quanto non recente, é il lavoro di Lorenza Ilia Manfredi Riconiazione ed errori di conio nel mondo punico uscito nel 1991 come supplemento monografico della Rivista di studi fenici. Possiedo il volume, ma a Parigi. Appena rientro ci do un occhiata per vedere se trovo qualche riscontro preciso. Nell'attesa, limitatamente alle riconiazioni su monete romane, "risuscito" questa discussione:
    2 punti
  4. Con l'aiuto di TIBERIVS ho compilato questo elenco che potrà essere di ausilio a ricercatori e appassionati della monetazione pontificia. Ovviamente se ho tralasciato qualche catalogo segnalatelo pure e verrà inserito nell'elenco. In ordine cronologico: Sambon – Coll. Rossi – 1880 Gall.Borghese – Coll.Caputi – 1892 Vitalini – Coll. L.Paolucci March. De'Calboli Piazza – 1896 Hamburger – Coll. Gnecchi – 1902 Ratto – Coll. Wehle j. – 1905 Santamaria – Coll. Martinori – 1913 Bourgey – Coll. Vidal Quadras – 1914 Santamaria – Monete di Zecche Italiane ( Cantoni ) Distinto raccoglitore defunto – 1920 Hamburger – Monete Papali – 12-07-1921 Florange et Ciani - Monnaies Papales et de la Maison de Savoie-Collections Philippe de Ferrari La Renotière - 1922 Santamaria – Coll. Ruchat – 1922 Santamaria – Coll. Vaccari p.II – 1925 Santamaria – Monete di Zecche Italiane - Parte I - Gia appartenente alla ex Banca di Sconto – 1927 Santamaria – Monete di Zecche Italiane - Parte II - Gia appartenente alla ex Banca di Sconto – 1928 Bourgey – Monnaie Antiques Grecques et Romaines-Monnaies Françaises et Papales – Coll. André J. – 1929 Santamaria – Coll. Ellman – 1930 Santamaria – Coll. Gnanatti – 1930 Baranowsky – Coll. Traverso – 1932 Baranowsky – Coll. Ant. Nob. Famiglia – 1932 Ratto – Monete Papali – Parte I – Zecca di Roma – 1932 Ratto – Monete Papali – Parte II – Zecche dell'Emilia, Bologna, Ferrara, Parma, Piacenza, Reggio, Ravenna – 1933 Ratto – Monete Papali – Parte III – Zecche minori, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Venasino – 1933 Platt Clément – Monnaies et Med des Papes Coll Card. Dubois – 1934 Santamaria – Collezione già Appartenente ad una illustre Casata Romana - Monete e Medaglie Papali – Roma 17/12/1934, 1033 lotti - XXIII Tav. Santamaria – Coll. Butta – 1939 Santamaria – Monete dei Romani Pontefici Coll. Gili – 1942 Santamaria – Coll. ing. M.G. – 1950 Santamaria – Monete dell'Italia Meridionale della Sicilia e dell'Italia Unita del Dott F.G. di Napoli - Monete e Medaglie Papali del Dott. Arch. R. M. di Roma – Roma 9/6/1952, 472 lotti papali e 7 Tav. Santamaria – Coll. Signorelli – 1954 Schulman – Monnaies ed Med. Papales Coll. W.J.R. Dreesmann – 1956 Santamaria – Magnaguti XI – 1956 Ratto – Monete di Zecche Italiane medioevali e moderne – Importanti serie Longobarda e Papale – 1956 Ratto – Monete di Zecche Italiane – 1960 Ratto – Monete e medaglie Dei Romani Pontefici – 1962 Ratto – Coll. Dr.Bizzarri – 1966 Finarte – Monete Papali – 1970 Kunst und Munzen XXI – 1980 MONTENAPOLEONE 1 collezione Santamaria – 1982 MONTENAPOLEONE 4 collezione Muntoni – 1984 Leu 36 – Munzen spezialsammlung Papste Collezione Capelli– 1985 MONTENAPOLEONE 10 – 1990 Varesi 16 – 1992 LEU 68 – 1996 NAC 14 – Monete Papali – 1998 NAC 16 – Monete dei Romani Pontefici – 1999 Varesi – Alma Roma – 2000 Nomisma 22 – Circa 300 lotti papali, provenienti da "nobile famiglia romana" – 2002 Nomisma 26 – 2004 Centauro 1 – Importante Coll. di monete di Pio VI e Rep. Romana – 2006 Negrini 25 – Coll. Rambaldi di Monete e Medaglie Bolognesi (ca.550 lotti papali) – 2007 Kunker 138 - Importante serie di oltre 550 lotti di monete papali - 2008 Munzen&Medaillen 26 – Coll. K.Bronny – 2008 Christie's - Monete e Medaglie (Collezione Ing. Calcagni; 933 lotti di monete pontificie) - 2011 Nomisma 45 - Monete papali – 2012 Kunker 233 - "Münzen und medaillen der Päpste" (913 lotti) - Giugno 2013 NAC 81 - Collezione GdF di testoni pontifici - 2014 NAC 90 - Importanti collezioni del Senato Romano e dei Romani Pontefici - 2016 Varesi/Nomisma - Raccolta "ANPB" di monete italiane dall'anno 1000 al 1797 (di cui 400 lotti papali) - 2016 NAC 104 - Importanti rarità papali e "Serie di monete d'oro dello Stato Pontificio" (oltre 175 lotti) - 2017 Negrini 44 - "Monete e medaglie papali" (1130 lotti) - Aprile 2018 NAC 107 - "Interessante serie di monete d'oro dello Stato Pontificio" (146 lotti) - Maggio 2018 Numismatica Picena 6 - "Monete e medaglie dello Stato Pontificio" (415 lotti) - Dicembre 2018 Montenegro 18-19-20 - "Collezione di monete papali dagli antiquiores a Pio IX", parte I-II-III. (Complessivamente 1549 lotti) - Ottobre 2021, aprile 2022, aprile 2023 Kunker 403 - "Münzen und medaillen der Päpste" (610 lotti) - Marzo 2024 NAC 147 - "Eccezionale serie di monete dei Romani Pontefici (prima parte)" (lotti 577) - Giugno 2024 Numismatica Picena 15 - "Monete dei Papi e degli Stati Pontifici" (442 lotti) - Ottobre 2024
    1 punto
  5. All’ interno della Basilica di Santa Prassede a Roma , nella omonima Via , che sorge sul colle Esquilino a un centinaio di metri circa dall’ altra grande Basilica di Santa Maria Maggiore , esiste in una apposito vano , una Colonna che la tradizione cristiana attribuisce a quella nella quale Gesu’ Cristo avrebbe subito la flagellazione a Gerusalemme . Prima di proseguire , due note sulla Basilica di Santa Pressede . La Basilica porta il nome di Prassede perche’ dedicata a questa Santa , storicamente sappiamo che era la sorella di Santa Pudenziana ed entrambe le sorelle erano figlie del Senatore del I secolo , Pudente . Anche Pudente fu riconosciuto tra i Santi , fu uno dei primi Senatori convertito al Cristianesimo dall’ Apostolo Pietro , il quale fu ospitato e protetto per diverso tempo nella Domus di Pudente che si trovava poco distante dalla Basilica di Santa Prassede , esattamente nella Via a Roma che oggi si chiama Via Urbana , l’ antico Vicus Patricius , sopra i cui resti , che oggi giacciano a nove metri di profondita’ , fu poi costruita l’ altra Basilica di Santa Pudenziana . La Basilica di Santa Prassede , presso cui si trova la Colonna , sorge invece sopra la Domus nota come Titulus Praxedis ; in questa Domus esisteva , ed esiste ancora oggi , un pozzo presso il quale la Santa depositava momentaneamente i corpi dei Cristiani che venivano uccisi al Colle Esquilino prossimo alla sua Domus , che poi seppelli’ nel cimitero di Priscilla in Via Salaria ; Prassede depositava nel pozzo anche il sangue dei Martiri in apposite ampolle ; questo pozzo esiste ancora all’ interno , al centro , della Basilica ma e’ coperto da un bellissimo disco di Porfido rosso circondato da altri dischi anch’ essi in Porfido . La Basilica fu costruita sopra il Titulus Praxedis originario , da Papa Pasquale tra gli anni 817 e 824 . In una nicchia della Cappella che in origine era dedicata a San Zenone a destra dell’ ingresso principale della Basilica oppure a sinistra entrando dall’ ingresso laterale , si conserva una Colonnina di un particolarmente prezioso e raro tipo di Granito , e’ infatti un Granito anomalo a grandi grani bianchi alcuni dei quali quasi rosati e tappezzato con grossi cristalli neri forse di Tormalina , stabilirne la provenienza geografica e’ difficile ; la struttura attuale della Colonnina e’ di forma allungata ma fratturata , cosa che fa legittimamente sospettare che in origine la Colonna fosse molto piu’ alta della dimensione attuale , e’ leggermente conica e alta circa 65 centimetri con un diametro che varia da 13 a 20 centimetri , che secondo la tradizione si ritiene sia stata la Colonna sulla quale Gesù sia stato incatenato e abbia subito la flagellazione dopo il giudizio del popolo ebraico e la condanna ufficiale di Pilato . Questa Colonnina fu portata a Roma da Gerusalemme dal Cardinale Giovanni Colonna nel 1222/3 al ritorno da una lunga missione in Oriente per conto del Papa e dopo che , il 18 febbraio del 1217 , Giovanni Colonna venne promosso Cardinale Prete di Santa Prassede . La Colonna , che per la sua antichita’ risulta piuttosto usurata e fratturata in alto , è inserita all' interno di una edicola reliquiario in bronzo dorato , eseguito nel 1898 su disegno di Duilio Cambellotti . Alcuni studiosi hanno visto questa Colonnina come una semplice colonna di una delle gambe di un antico tavolo in marmo , questo in relazione alla forma e all’ altezza attuali , ma la tradizione cristiana l’ ha da sempre riconosciuta come quella della flagellazione di Gesu’ ; oltre non e’ dato di sapere .
    1 punto
  6. Gettone Filanda Odetti 1868 Frabosa Soprana (Cuneo) valore 20 centesimi
    1 punto
  7. Buona giornata Complimenti all'Amico Giancarlo. Ottima decisione ...... meritatissima! Saluti luciano
    1 punto
  8. Eccomi qua, adesso che posso vederli bene direi che sono due albi, quello a sinistra più antico, quello a destra più recente, ma comunque facenti parte della stessa tipologia, fine XI inizi XII
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  9. Si ma Giovanni hai visto il link del fake su forumancientcoins che ho postato? E' lo stesso conio, con il caratteristico rovescio con le ampie appendici dell'armatura che non esiste su esemplari autentici. Dato che c'è un match con un conio falso conosciuto direi che di dubbi ne rimangono pochi. Non sei d'accordo?
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  10. Complimenti per la new-entry ! In effetti ritrovare esemplari così rari provenienti dallo stesso conio, può significare che il conio stesso fosse l'unico per questa tipologia, quindi un numero limitato di pezzi già in origine è la logica conseguenza. Personalmente non ho esemplari simili da segnalare, nè in aste recenti nè in foto d'archivio (solo il tipo più comune con il classico fregio invece delle due foglie)... e ovviamente nemmeno in collezione ! ? Ciao, RCAMIL.
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  11. Prima di commentare con salomonici giudizi è bene sempre leggere con attenzione quanto, come e soprattutto quando un articolo viene scritto. In riferimento al mio articolo sull'esemplare "patacca" di Campobasso ribadisco che la moneta, chiaramente fasulla, è stata per lungo tempo esposta con altro materiale eterogeneo della donazione Eliseo, in una teca del Museo Sannitico di Campobasso (primo piano, vano di disimpegno) e rimossa in concomitanza con i lavori per il nuovo allestimento inaugurato al pubblico nel settembre 2012. Se l'anonimo e piccato utente di Campobasso non ne era al corrente e ne ha fatto oltremodo una cattiva lettura, non è certo colpa mia, nè ho mai alluso alla professionalità di terzi. Parlando con una delle responsabili mi è stato chiaramente riferito che il pezzo è ormai in magazzino e dubito che potrà mai essere più esposto. E' una perdita documentaria per il museo stesso, perchè il reperto, proprio perchè falso e creato ad uso e consumo degli antiquari e appassionati d'arte del XIX secolo, attestava nella sua ingenuità la circolazione di contraffazioni nel mondo collezionistico dei secoli scorsi in cui incapparono ingenui acquirenti e talvolta noti studiosi e nulla più! Non mi piace nascondermi nell'anonimato pertanto Cordialmente mi firmo Stefano Vannozzi
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  12. Ciao, dovrebbe fare parte dei VOTA PVBLICA dei Festival Isiaci, giusto? http://www.tesorillo.com/isis/intro1.htm Ciao Illyricum ;)
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  13. Anche per me ...autentica.
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  14. Taglio: 2 cent Nazione: Italia Anno: 2016 Tiratura: ?? Condizioni: qSPL Città: Roma Note: NEWS!!! - 3 monete
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  15. Secondo me la moneta è autentica. Dalle foto non sono in grado di dare un giudizio sulla conservazione --Salutoni -odjob
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  16. Ringrazio il Dott. Moruzzi a nome mio e dello Staff per aver evidenziato i punti critici da lui rilevati "a moneta in mano". Approfitto per chiederle una cosa: sottoponendo un esemplare analogo (sia esso moderno o ottocentesco) ad analisi non distruttiva XRF si evidenzia la non autenticità dello stesso? Ovvero le leghe "moderne" poco si discostano da quelle antiche o la loro composizione è nettamente divergente? La saluto cordialmente Illyricum
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  17. La risposta alla prima domanda ce la offre la stessa asta dell'esemplare postato, al lotto 80 un interessante ribattitura cartaginese su un bronzo di Ierone II. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=315321 Ma a quanto pare era uso comune presso i Cartaginesi ribattere moneta su bronzi riutilizzati, al lotto 61 un altro esemplare di zecca sarda ribattuto. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=315310 Vorrei inoltre aggiungere un esemplare (asta Münzen & Medaillen GmbH 17, lotto 1117) molto simile a quello in discussione, e che potrebbe aiutare la lettura, visto che il sottotipo in questo caso parrebbe identificato con un'altra moneta cartaginese (testa di Tanit/cavallo e palma): si potrebbe ipotizzare una ribattitura su altro bronzo cartaginese "riciclato" anche nel nostro caso? d=17 mmKleinbronze, geprägt in Karthago, um 350. Jugendlicher Kopf zwischen zwei ähren n. l. Rv. Pferd n. r. springend. 2,96 g. SNG Cop. 121. Alexandropoulos 367, 19. SNG München 1662. Selten. überprägt auf eine Bronze (Tanitkopf / Pferd vor Palme).
    1 punto
  18. @Archestrato vedo che purtroppo non sono ancora arrivate risposte...provo ad alimentare la discussione con qualche domanda in Attesa di pareri autorevoli. È comune trovare monete cartaginesi coniate su altre monete? La moneta post-ribattitura É Riconducibile ad un tipo di area africana, sarda o sicula? É possibile vedere un'immagine di una moneta dello stesso tipo ottenuta su un tondello vergine?
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  19. Considerando il peso e il diametro e le lettere FE/RIC/N la mia interpretazione è la seguente: Denaro di Federico II 1220-1250 CNI IV pag 494-45 MIR 841 elencato al numero 33 del catalogo Limido/Fusconi http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/le_monete_di_pavia.pdf
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  20. Grazie ancora Legio II Italica per la tua grande conoscenza che metti a disposizione di tutti.Sono argomenti ben approfonditi sicuramente dovuto a tanti anni di studi e ricerche,soprattutto sei imparziale nello specificare gli eventi che possono essere letti da chi è o da chi non è Cristiano,senza offendere nessun credo.
    1 punto
  21. Nella colonna email trovi dei selettori che puoi abilitare o disabilitare a seconda del contenuto di cui vuoi notifica via mail.
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  22. PAVIA Enrico II di Franconia, 1056-1106. Denaro. Ar gr. 1,34 AVCVSTVS CL Nel campo H RIC N. Rv. INPERATOR Nel campo PAPIA. CNI 1/14; MIR 837
    1 punto
  23. Chiamato in causa intervengo con piacere. Innanzitutto un complimento a tutti per le ottime riflessioni sull'ormai noto sesterzio di Traiano. Per dare un giudizio di falsità su un esemplare è necessario averlo tra le mani per poterlo studiare con attenzione. Dalle foto molti particolari appaiono non chiari ed a volte fuorvianti. Vi prego di prestare attenzione soltanto ad un paio di particolari come esempio che difficilmente sono riscontrabili da foto. 1. I rilievi delle lettere della leggenda sono gommosi e non metti 2. La presenza di punti di metallo in rilievo anche nel contorno ed una diffusa micro porosità, in particolare nel rovescio.
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  24. Penso che ormai il pensiero di molti si stia orientando verso quella che ormai non è più una sola collezione di monete CC emesse dai vari Paesi aderenti all'euro, ma una mera speculazione, soprattutto da parte dei Ministati, ed in primis Monaco e Andorra che con i loro metodi di emissione hanno solo fatto in modo che i vari collezionisti si stancassero di queste emissioni. Infatti la collezione in se non è ancora ad oggi difficile o comunque troppo esosa, anche se ogni anno continuano ad aumentare le emissioni, ma se uno vuole avere tutte le emissioni certo il coste diventa esorbitante, per non parlare del pessimo andazzo che ha preso Monaco di emettere 2 euro CC in versione fondo specchio, quindi già di loro non create per la circolazione ma solo per il collezionismo e la speculazione, insomma questo è campo di intervento della UE, che già in passato è intervenuta per far si che una parte delle monete coniate da questi Ministati debba essere messa obbligatoriamente in circolazione. Questo non basta a mio avviso, infatti se si vuole veramente impedire che ancora si facciano delle emissioni solo speculative si deve essere più chiari, obbligando i Paesi ad emetter monete in un numero minimo di pezzi CC per la circolazione e che non presentino lavorazioni particolari da renderle solo pezzi per collezionisti. Comunque questo atteggiamento fa solo in modo di allontanare i collezionisti dalla monetazione in Euro.
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  25. Lascia stare quella"roba" che di numismatica non ha niente. Spendi o spendono 69,00€, per avere qualcosa che forse varrà 10/15 €. Se proprio regalo deve essere, punta su qualcosa di veramente numismatico. Qualche consiglio te l'hanno dato. Anche per il futuro non lasciarti ingannare dalle apparenze, dai lustrini, dalle belle scatole vellutate. Tantissimi anni fa acquistati l'Aquilino con scatolina e certificato a 29.000 lire e neanche FDC. Credevo d'avere in mano chissà quale rarità: una moneta con tanto di certificato. Poi girando per i mercatini, li trovavo, in condizioni migliori, a 5/6 mila lire. Da lì ho capito che le apparenze fanno fare solo soldi a chi le propone. E' un consiglio il mio, poi se ti piacciono sei giustamente libero di agire come meglio credi. Ma visto che è una strada che già tanti di noi hanno percorso, trovo corretto dirti quali possono essere gli ostacoli.
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  26. Eccolo in tutto il suo splendore dopo una leggere pulita dalle incrostazioni
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  27. Che dite tengo o spendo.
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  28. Le nuove serie son tutte con due lettere.
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  29. Una TC l'ho messa anch'io da parte ...non si sa mai.
    1 punto
  30. Grazie Enrico, mi piacerebbe però che ci fosse più partecipazione, invece, aimè vedo troppo spesso che si guarda al proprio orticello e si pensa poco agli altri (magari ancora poco competenti). Questa robaccia non deve finire nelle collezioni e soprattutto negli studi, e francamente non capisco come ancora in certi canali di vendita (aste numismatiche!!) possano capitare certi pezzi (considero sempre che l'errore ci possa stare e che tutti possano sbagliare, ma adesso stanno sbagliando troppo e troppo spesso e con maggiore frequenza nelle vendite tedesche e guarda caso molto materiale falso viene venduto sempre in Germania..). skuby
    1 punto
  31. Salve a tutti, qualcuno mi può consigliare se tenerla o spenderla? Grazie.
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  32. 1 punto
  33. Una buona sintesi della questione sulla problematica delle riconiazioni durante la seconda guerra punica, con annessi e connessi, é quella pubblicata dalla Manfredi in un volumetto del Ministero dei Beni Culturali di qualche anno fa. Ve ne propongo la scansione.
    1 punto
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