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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/16 in Risposte
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Sono rientrato ieri sera ed ho dato un'occhiata al testo della Manfredi (e non solo, per la verità). Premetto (se ve ne fosse bisogno) che in monetazione punica sono un perfetto somaro: il mio interesse é molto marginale, legato essenzialmente a due fenomeni che fanno sì che le emissioni cartaginesi incrocino la strada con monetazioni che al contrario sono al centro della mia attenzione: le riconiazioni reciproche tra bronzo repubblicano e cartaginese del periodo della II guerra punica e la stupefacente diffusione di bronzo punico in area celtica (dalla Gallia, all'Europa Centrale, ai Balcani). Mi auguro che qualche esperto di questa monetazione possa intervenire per correggere le inevitabili fregnacce. Il tipo della moneta di CNG postata da @Archestrato non sembra avere una localizzazione di emissione certa, ed anche la datazione é ancora piuttosto discussa. Mostra al dritto quella che viene descritta come una testa maschile a s. tra due spighe di grano, ed un cavallo al galoppo a d. al rovescio. il modulo dovrebbe essere compreso tra i 15 ed i 18 mm, con un peso attorno ai 2,75 g. Alexandropoulos (Alexandropoulos J. Les monnaies de l'Afrique antique. 400 av. J.-C. - 40 ap. J.-C. Seconda edizione, Toulouse 2007. p.367, n.19) considera questa emissione "secondaria" rispetto alle serie principali puniche, attribuendola dubitativamente a Cartagine, e datandola, sempre dubitativamente, verso il 350 a.C. Quindi tra le primissime emissioni della monetazione punica. Un'altra opera di sintesi (il cui valore scientifico é tutto da verificare...) il "manuale" di cui CNG ha recentemente iniziato l'edizione (Hoover O.D. Handbook of coins of Sicily. Lancaster-London 2012) riporta questa moneta al n.1676, inserendola tra le emissioni delle "Uncertain Siculo-Punic Mints", ma attribuendola successivamente in modo dubitativo a Cartagine, e datandola al primo quarto del III sec. a.C. Nel Calciati questa moneta é repertoriata a pag.399 del III volume, al numero 22. Ma veniamo alla Manfredi. L'autrice, che data la riconiazione alla prima metà del IV sec. a.C., attribuendola "tradizionalmente" ad area siciliana, si concentra solo sulle riconiazioni certe, e recensisce 28 esemplari riconiati di questo tipo, tra il Museo Nazionale di Cagliari, Copenhagen, Parma, la collezione Cammarata a Enna, il Museo del Bardo di Tunisi, il British Museum, Monaco, il Museo Nazionale di Siracusa, il Cabinet des Medailles di Parigi, la coll. Viola di Roma, Atene, il Museo Nazionale Romano, la coll. Weber, i musei civici di Bologna, ed un paio di collezioni private. I pesi degli esemplari recensiti variano tra i 3,50 g (un esemplare da Perdasdefogu a Cagliari) ed i 2,12 g (un esemplare della Coll. Palagi, a Bologna). Quanto ai sottotipi riconosciuti, sono due: 1. testa di Core a d. o s./cavallo stante a d., dietro palma 2. testa di Core a s./cavallo al galoppo Gli esemplari riconiati su sottotipo testa di Core a s./cavallo stante a d., dietro palma sono di gran lunga i più rappresentati. Alcuni esemplari sono illustrati, li riporto: Enna, g.2.90 su cavallo al galoppo Enna, g.2.80 su cavallo al galoppo Londra BM, g.2.58 su cavallo stante/palma Parigi, g.2,49 su cavallo stante/palma Roma, Coll. Viola, g.2,46, su cavallo stante/palma Trovo le pagine della Manfredi piuttosto dense ed interessanti, credo valga la pena di leggerle direttamente. Per questo motivo, considerando anche il fatto che non credo che il lavoro sia reperibilissimo, le allego tel quel... buona lettura.5 punti
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Salve a tutti, probabilmente questa discussione, ossia rassegna di emozioni, si concluderà ancora prima di iniziare... Comunque ci provo! Tuttora credo che la numismatica, o meglio il piacere di collezionare monete, sia il modo più diretto di TOCCARE CON MANO LA STORIA: questa è anche la mia definizione per ogni forma di collezionismo. Tale operazione di studiare la storia attraverso un manufatto che ha prodotto, da vita ad emozioni che si sviluppano autonomamente in ogni collezionista numismatico, poiché ognuno di noi ha il sui modo di vivere la numismatica, di collazionarla e di presentarla ad altri. La numismatica non è soltanto il piacere di possedere un tondello, ma anche la ricerca, le strategie ed il sacrificio per ottenerlo, il piacere di studiarlo, di vederlo e rivederlo su cataloghi ed altre pubblicazioni numismatiche. Inoltre il piacere più grande è senz'altro quello di mostrarlo e commentarlo insieme ad appassionati e studiosi che provano emozioni simili. Questa discussione ha il fine di raccogliere le emozioni più forti di ognuno di noi che si considera legato a tale disciplina. Vi inviterei quindi a postare il tondello, a cui siete più legati a livello emozionale e di cercare brevemente di scoprire e spiegare il perché. Inizierò io con questo tondello che ho già postato nella sezione Monete Moderne. Si tratta di un 10 reali maltagliato di Filippo IV, zecca di Cagliari, che ho acquistato recentemente. Le emozioni che ho provato per la prima volta e che provo tuttora nel tener in mano questo tondello sono alimentate da più fattori e cause: - innanzi tutto i due mesi di contrattazioni e sacrifici che ho impiegato per ottenerlo; - la sensazione di toccare direttamente con mano e vivere un pezzo di storia della dominazione spagnola in Sardegna, in particolare del periodo di Filippo IV (1621-65); - la sensazione di possedere una moneta con "doppia vita", ossia una spagnola più antica e una sarda più recente, poiché tali tondelli venivano riconiati su monete spagnole più antiche provenienti dall'America centrale; - la particolare estetica di questa monetazione (il brutto che affascina), ossia il fatto di non trovare mai due monete uguali; - per i rilievi nitidi e taglienti; - il piacere che provo mentre me la giro e rigiro tra le mani cercando di trovare e studiare i particolari più nascosti. Adesso passo la palla a voi... Saluti e grazie per l'attenzione!2 punti
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Ciao a tutti! Vi presento l'ultima mia scoperta "in ciotola" Sul fatto che sia originale, non credo ci siano dubbi. Presenta le caratteristiche che identificano questa moneta come originale: Alone opaco sia al D/ che al R/. Escrescenza lineare sul gambo del 5 che prosegue fino al bordo, dovuta alla frattura del conio e naturalmente escrescenza di metallo in basso a destra del numero 1. Volevo chiedere un vostro parere sulla conservazione. Grazie a tutti2 punti
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Nella zecca di Mantova durante la dominazione asburgica gli errori (od orrori) di conio dovuti a distrazione e superficialità nella composizione dei conii sono davvero numerosi, sui piccoli nominali. Qui posto un esempio di sesino di Maotova (sic), appartenente alla mia collezione, emesso nel 1757 durante il regno dell'imperatrice Maria Teresa. Un errore similare è conosciuto anche per il 1755, ma esistono altri tipi di errore nella composizione della legenda, per il 1754 esiste un SESENO, mentre per il 1757 esiste un orrore di conio con dicitura SOLDONA (anzichè SOLDONE) DI MANTOVA.2 punti
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Di emozioni nella numismatica ce ne sono tante....per le monete ma anche per i rapporti umani che la numismatica riesce in alcuni casi a generare.... Ne ho raccontate nel tempo sul forum e anche in altri ambiti tante privilegiando sempre però l'uomo con sullo sfondo le monete.... Certamente la moneta al collezionista, studioso genera tante passioni, la variante, l'inedito, la bella conservazione, la storia che c'è sempre dietro a una moneta, il finire una serie, è una sfilata di emozioni non ci sono dubbi.... Provo a postare una emozione che lega questa moneta a una persona, un caro amico del forum che me l'ha donata e se uno dona ci sono sempre motivazioni umane e relazionali alla base. E allora questo recente caro ricordo di una monetazione che non seguo ma che ti lega a un qualcosa....Napoli, Ferdinando II, 1 tornese 18522 punti
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Come ha già detto Milites, l'Arma dei Carabinieri ricordò con questa medaglia le due unità della Regia Marina che portavano rispettivamente il Nome di Carabiniere e Corazziere (I Corazzieri appartengono all'Arma dei Carabinieri). Durante la prima e fino al corso della seconda guerra mondiale, la Marina Militare allestì due serie di cacciatorpediniere appartenenti alla Classe "Soldato", così denominata perché ogni C.T. portava il nome di una specializzazione dell'Esercito, tra le quali appunto anche il Carabiniere e il Corazziere. Ne furono prodotte 12 nella prima serie e 7 nella seconda : erano armate di cannoni, mitragliatrici, lanciasiluri e bombe di profondità ed imbarcavano un equipaggio di circa 190 uomini, ufficiali compresi. Il prezzo indicato da Milites è più o meno quello delle medaglie commemorative create in quegli anni, con oscillazioni anche notevoli tra commercianti e venditori in genere. Non era una medaglia portativa, come si evince dall'appiccagnolo ; un piccolo pezzo della nostra Storia, un medaglia per il mio gusto piacevole. @lucarosina .2 punti
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quella del nostro amico va certamente alla zecca di Antiochia e ha riscontro in una di queste tre2 punti
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DE GREGE EPICURI Purtroppo non ho denari frisacensi da mostrare. Ma, durante un viaggio in Austria, ho potuto fermarmi nell'incantevole cittadina di Friesach, che credo ne sia stata la prima patria. E' bellissima, e conserva in gran parte il suo aspetto medievale: una cinta muraria parzialmente mantenuta, una splendida torre, diverse chiese, il torrente impetuoso che scorre attorno alle mura della città bassa. E molte altre cose. C'erano anche dei denari nel Museo (sito proprio nella torre della seconda foto), ma...non ho potuto aspettare che aprisse. La visita è molto consigliabile, sulla strada fra St. Veit e Judenburg: è ancora in Carinzia, ma quasi al confine con la Stiria.1 punto
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Credo si debba andare sempre più verso discussioni generaliste se l'intento è di unire, divulgare, rendere attivi e partecipi i più... E allora propongo queste " curiosità numismatiche " che è proprio per tutti, anomalie, varianti, curiosità che una moneta spesso ha, a volte anche non comprensibili... Possono essere monete vostre, da aste, da internet, vediamo se ne escono alcune con relativo quesito accluso... Parto come un esempio tratto dall'asta Cronos1 del 2008, la troviamo in un mezzo scudo d'argento di Filippo II, Milano. Al rovescio abbiamo un Sant'Ambrogio nell'atto di benedire ma senza l'usuale staffile.... Sant'Ambrogio nella scena è usualmente mitrato, nimbato con pastorale e staffile mentre scaccia gli ariani proprio con lo staffile. E' un pezzo descritto anche dai fratelli Gnecchi, ritenuto R5, moneta opera di Leone Leoni. Probabilmente un errore di coniazione, difficile pensare un sant'Ambrogio diventato ormai guerriero ora solo benedicente, certamente dall'immagine però così risulterebbe...1 punto
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Lo trovo meno user friendly, grafica meno intuitiva e nel complesso meno leggibile. era così fondamentale cambiare??1 punto
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Una collega mi ha segnalato un recente articolo di studiosi australiani sull’applicazione della tomografia a neutroni allo studio di monete d’argento dell’antica Grecia e di una moneta d’elettro della Lidia. Materials Characterization 118 (2016) 175-185 Neutron tomographic analysis: Material characterization of silver and electrum coins from the 6th and 5th centuries BCE F. Salvemini a,⁎, S.R. Olsena, V. Luzina, U. Garbe a, J. Davis a, T. Knowles b, K. Sheedy b a Australian Nuclear Science and Technology Organisation, Lucas Heights, NSW 2234, Australia b Australian Centre for Ancient Numismatic Studies, Macquarie University, Macquarie, NSW 2109, Australia Abstract Neutron tomography was applied to study a set of Greek silver coins and a single Lydian electrumcoin minted in the 6 and 5th centuries BCE. The investigation was conducted at the new neutron imaging station DINGO at ANSTO in order to demonstrate capabilities and to explore limits of this non-invasive method in characterizing numismatic materials. From the reconstructed volume of each sample, the morphology, porosity, inclusions, and presence of composite structures can be revealed and evaluated. This information can be used to elucidate ancient minting technology and to prove authenticity. Moreover, the state of conservation, corrosion processes and attempts to repair the coins can be determined. A confronto con I raggi X, I neutroni hanno un maggior potere di penetrazione nei metalli e questa caratteristica rende le tecniche a neutroni, quelle di imaging in particolare, ideali nello studio non invasivo dell’interno di monete antiche. Le informazioni ottenute possono essere correlate al metodo di coniazione e conseguentemente utilizzate come prova di autenticità. Inoltre lo stato di conservazione (e i tentativi di riparazione) si possono determinare con l’identificazione dei prodotti di alterazione che spesso fanno contrasto con i materiali d’origine. apollonia1 punto
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Buona giornata Non è un tema specifico di numismatica, ma lo si può inquadrare senza dubbio nella storia giuridica veneziana, precisamente nel diritto civile. Prima di affrontare l'argomento, è bene dare qualche precisazione su alcuni termini: STAMPA: Si chiamava così l'insieme dei processi civili riguardanti cause simili, che i giudici si facevano stampare e rilegare per buona memoria, affinché potessero giudicare avvedendosi dei precedenti ed a questi fare riferimento. B.I. (BENI INCOLTI): Si chiamava così la “Magistratura ai B.I.” quell'organismo creato nel 1556 e formato da tre Provveditori che avevano la responsabilità di creare le condizioni perché terre non produttive venissero convertite e ripristinate in opere di comune interesse e beneficio di singoli o di una pluralità di individui. AVVOCATI: Qualsiasi cittadino originario veneziano, per nascita o per acquisizione dopo 10 anni di residenza in Venezia o nello Stato, poteva chiedere di svolgere la professione di giureconsulto. Non era quindi una professione limitata alla sola nobiltà. Gli unici che non potevano intraprendere questa professione erano i falsari, i felloni i ladri ed i rei di simili delitti ed altre infamie. Alla categoria sovrintendevano gli Avvogadori di Comune, un gruppo di giudici che gestiva l'albo professionale ed al quale chi voleva intraprendere la carriera di avvocato doveva presentarsi per essere giudicato idoneo. Contrariamente a ciò che avveniva in altri Stati, Venezia rigettò fin dagli albori della sua storia, l'uso del latino nella gestione della Giustizia. Tutti dovevano capire ciò che si diceva e si giudicava, quindi si usava parlare in veneziano, pur usando talvolta termini giuridici latini. Abolite le "Pandette" del Diritto Romano. A similitudine degli antichi fori greci e romani, l'avvocato veneziano esplicava la sua professionalità oralmente e gli era vietato usare, nelle sue esposizioni, termini satirici, offensivi e mordaci; la sua arringa non poteva durare più di 1 ora ½ ed era controllata dai giudici mediante una clessidra. Non poteva portare scritture a difesa dei litiganti, memorandum, testi con citazioni , deduzioni, trattazioni, ecc. ecc. poteva solo esibire documenti spogli che dimostrassero i fatti sui quali i giudici dovevano basare la loro ragionata sentenza. Lo Stato garantiva alle persone indigenti la presenza di avvocati stipendiati, che potessero sostenerli; c'erano anche gli "Avvocati nobili dei prigioni", nobili avvocati che erano obbligati, ad estrazione, a prestare la difesa di chi era in prigione; in caso di rifiuto venivano sospesi per 5 anni dall'esercizio della loro professione. Fatta questa lunga premessa pur riducendola ai minimi termini (spero di non avervi tediato), ecco una copia originale di una STAMPA del Giudice N.H. Ser Almorò (nome corrotto in veneziano di Ermolao) I° Pisani detto Ser Alvise. Inizia sotto il dogato di Pasquale Cicogna e continua fino al 24 agosto 1789, regnante Lodovico Manin. Il tema della STAMPA è l'uso di canali irrigui, la loro deviazione o la creazione di fosse che derivino da corsi d'acqua, per la creazione di risaie o di mulini ad acqua per la lavorazione di cereali o riso ….. Qualche pagina .... giusto per dare l'idea segue ....1 punto
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Questa moneta viene proposta come BB, quella in oggetto della discussione non mi sembra possa essere della medesima conservazione, per carità non è il massimo ma non mi sembra abbia circolato moltissimo, gli striscetti obliqui sembrano da spazzolamento del conio dunque in rilievo è molto impastata e presenta una debolezza diffusa ma a mio avviso è lontana dal BB.1 punto
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Non credo sia possibile determinarlo con certezza, i flussi delle monete dipendono da molti fattori, comunque potrebbe essere che la parte terminale della coniazione di quest'anno sia per qualche motivo stata accantonata e rimessa in circolazione anni dopo, altro non riesco a immaginare.1 punto
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Buongiorno a tutti, moneta di un amico che mi ha chiesto di scrivere in Italiano (è francofono) per vedere se qualcuno riesca ad identificarla. purtroppo non ho né diametro né peso. Grazie a Tutti1 punto
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Guarda il capitolo 18: il costo del bando ha ache fare con il pignoramento non preventivamente autorizzato e non ha nulla a che vedere con l'allontanamento di qualcuno. Il bando potrebbero essere le spese di giustizia. Continuo a pensarci. polemarco1 punto
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La moneta postata da Archestrato è a me ignota, tuttavia è possibile fare qualche osservazione in merito alla descrizione dell’esemplare fornita da Naville Numismatics, Live Auction 24, 17/7/2016, lot 75. a) perchè sarebbe stata emessa nel Bruttium durante l'epoca di Pirro (ca. 278-275 a.C.)? Evidentemente a trarre in inganno è stato il peso, gr. 6,66, che corrisponde alla norma teorica (ca. gr. 6,60) introdotta durante l’età pirrica che determina una riduzione ponderale che investe sia la Magna Grecia (Heraklea, Thuri, Crotone) che la Sicilia (Siracusa), oltre ad interessare le emissioni cd. “romano-campane” La moneta è peraltro anepigrafe e pertanto ogni attribuzione conserva margini di incertezza alquanto ampi. L’abbinamento testa di Herakles/Nike incedente con corona, inoltre, non sembra trovare riscontro nel repertorio figurativo delle emissioni del Bruttium. b) I confronti tipologici con le emissioni di Teanum Sidicinum e di Hypponium appaiono, in verità, poco stringenti per le motivazioni già opportunamente rilevate da King John. Il tipo di Herakles con leonté annodata al collo appare connotato da un accentuato realismo nella esecuzione dei tratti somatici, in particolare nella trattazione dell’occhio, fortemente depresso, e del mento alquanto pronunciato. Mi chiedo se ad essere raffigurato non sia piuttosto un sovrano ellenistico assimilato all’eroe dorico, seppur con le dovute riserve. Nel contempo, la Nike incedente con corona sembrerebbe mutuata dalle emissioni auree prodotte, come rileva King John , all’epoca di Alessandro Magno. Esprimo pertanto forti perplessità non solo sulla presunta attribuzione ad un centro di emissione del Bruttium ma anche sulla produzione ad opera di una zecca magno-greca. Gli elementi tipologici e stilistici sembrerebbero infatti indirizzare altrove.1 punto
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Adesso che sono a casa e posso vedermi la tua moneta su uno schermo di dimensioni decenti, ti dico cosa riesco a leggere: D/: A N (retroversa) TOVEN (retroversa) ...RIO alle spalle dol Doge - SMVEN (retroversa) ETI alle spalle di S. Marco - lungo l'asta, in verticale bVX R/: SITTXPEbOATQT VRAI ...STE .... Non vedo alcuna interpunzione nella legenda Puoi comunicarci il diametro ed il peso?1 punto
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Potrebbe essere lo stesso "chicco di grano" di cui si parla nella discussione "moneta aes grave" del maggio del 2012 ? E' solo un'opinione. Polemarco1 punto
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Buongiorno a tutti, questa è la seconda nuova arrivata, sempre dall'ultima asta Inasta 64 di fine Giugno. Qui siamo nel 1894 e rappresenta l'istituzione dei seminari apostolici in India. Sono stato tante volte in India per lavoro (New Delhi, Mumbai, Chennai) e non oso immaginare come fosse nel 1894! Saluti e buona Domenica Silver1 punto
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dovrebbe essere un follis di Diocleziano con al R/ Genio Populi Romani - lettera A in campo zecca mi pare Lione LP1 punto
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Si tratta di errori di gioventu'; d'altra parte, anche il pontefice emerito Benedetto XVI, da ragazzo fu arruolato nella contraerea tedesca....1 punto
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Un rovescio con la Nike, molto simile a quello della moneta di inizio discussione, si ritrova su una monetina in bronzo coniata sotto Pirro a Kerkyra... Che ci sia una qualche relazione??? Münzen & Medaillen GmbH (DE) Auction 21, lot 316 24 May 2007 GRIECHISCHE MüNZEN KORKYRA No.: 316 Schätzpreis/Estimate: EUR 90 Pyrrhos auf Korkyra, um 280. Adler mit geschlossenen Flügeln n. r. stehend, Kopf n. l., im Felde l. Kranz. Rv. KOR Nike im langen Chiton n. l. stehend, Aphlaston und Kranz haltend. 4,26 g. BMC 124, 173. SNG Cop. 176 var. (auf Av. Kranz r.). Selten. Dunkelgrüne Patina. Sehr schön Erworben von Pegasi Numismatics, Ann Arbor.1 punto
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Basta scrivere @ il sistema suggerirà il nome dell'utente in base alle prime lettere scritte.1 punto
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Ciao , @ARES III , ho provato a decifrare la scritta della fibula , ma forse solo a meta' , infatti le prime tre lettere , da sinistra , non sembrerebbero etrusche , non sono riuscito a rintracciarle ; considera pero' che non sono un esperto di lingua etrusca quindi l' errore e' possibilissimo . Come sai la lingua etrusca si legge da destra a sinistra , quindi la scritta della fibula potrebbe leggersi : S(ULES) (il simbolo di quello che sembra una omega girata in senso orario dovrebbe essere una forma abbreviata , un acronimo , di ULES) , mentre i successivi due punti (:) dividono le due parole ; qui inizia il problema , almeno per me , perché la prima parola , quella che sembra una B , dovrebbe essere una H , seguita forse da una A e infine da una lettera non decifrabile , forse una T ; al che il nome abbreviato del proprietario potrebbe essere : S(ULAS) HAT , ma siamo nel campo delle pure ipotesi anche perché il tutto fa riferimento al poco che si puo' leggere in foto sulla fibula . Spero che qualche utente del Forum sappia decifrare e aiutarti meglio di me .1 punto
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che bellezza, peccato che manca l'audio perché ascoltarle in livornese sarebbe uno spasso, qui gira anche la versione "mi sembri quello che mi pisciò sul lume". Giocando con il sinonimo "parère" già citato da Tinia e molto in uso in toscana, il termine "sembrare" completa il quadro delle sue accezioni con una "omofonia"equivoca in una storiella popolare dove la moglie si fa bella per il marito e chiede a quest'ultimo: caro cosa ti paro?(sembro),e lui gran romanticone risponde: parami(porgimi) il c....o ch'ora vengo.1 punto
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Allora, se proprio dobbiamo dirla per come è , diciamola completa: "mi sembri quello che mi cacò sull'uscio... e poi la rivoleva" ( in livornese: e mi pai 'uello 'e mi cahò nsull'uscio e poi la rivoleva" Detto di chi accampa pretese di essere dalla parte della ragione in modo oltranzista...anche quando è palesemente la cagione del contendere.. e poi, " ti sembro il figliolo della povera schifosa?", ma in prima persona: " ma io chi so: ..il figliolo della povera schifosa?"..detto da chi sia rimasto al di fuori di una qualsiasi donazione, elargizione o chiamata in godimento di qualsivoglia bene o situazione... come si può vedere, il termine " sembrare" assume le più varie connotazioni, in terra toscana...1 punto
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Ottimo ritrovamento !!! Si moneta originale, la conservazione è sullo spl+ con colpetto al rovescio.1 punto
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@Tinia Numismatica non ci vergogniamo delle colorite espressioni toscane, per esteso sarebbe "mi sembri quello che mi cacò sull'uscio", dalle mie parti per dire a qualcuno in modo carino che è un lezzo(sporco) si dice "sembri il figliolo del povero sudicio", guardando con una punta di invidia una persona vestita a festa si usa dire "sembri il cane d'un signore". Ovviamente in questi casi non si ha una difficolta' a distinguere l'essere dall'apparire, cioè a definire ciò che si stà osservando ma si vuole senza dubbio " giudicare","ritenere".1 punto
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@nando12 è come dice liamred, ma ho comunque aggiunto un tasto per chi vuole cancellarle.1 punto
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Un topic.... incerto. Francamente trovo questo topic piuttosto bizzarro. Si propone (virtualmente, considerato che non é dato poterne vedere l'immagine) una moneta che si possiede, dichiarando che non si riesce ad identificare (da anni). Nello stesso tempo se ne mette in evidenza il presunto alto valore economico e se ne riporta l'identificazione sulla base del Montenegro (che, pur essendo nullo dal punto di vista scientifico, riporta per l'aes grave italico le informazioni tratte dal Thurlow-Vecchi, che a sua volta si rifà al Sydenham ed all'Haeberlin, informazioni che nello specifico sono ancora valide): incerte dell'Italia Centrale, IV-III sec. a.C. (non III-IV, se a.C. i secoli si enumerano al contrario). Se era di Ariminum, o di Tuder, o di Iguvium il Montenegro, rifacendosi al Thurlow-Vecchi l'avrebbe listata sotto Ariminum, Tuder o Iguvium... La foto, che potrebbe essere molto interessante, come detto sopra, non é dato poterla vedere... Boh...1 punto
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@Philippus IX Moneta che testimonia un periodo affascinante per quella "Lombardia oltre il Po" (così ai tempi era considerata l'Emilia) dove le infeudazioni erano alla base, paradossalmente, proprio del tentativo di creare un Ducato unitario privo di particolitarismi territoriali/feudali. Ed è così, e negli anni successivi lo vedremo anche con gli Sforza, che si tenta di mantenere unito quello Stato milanese che Giangaleazzo Visconti aveva formato con sforzi considerevoli (economici, militari, diplomatici). Consiglio a tutti la lettura di un paio di libri molto interessanti e specialistici su questa complessa tematica (con anche una visione su altri territori come il Ducato di Urbino e la repubblica fiorentina), entrambi del grande Giorgio Chittolini: La formazione dello Stato regionale e le istituzioni del contado - Secoli XIV e XV. Città, comunità e feudi negli stati dell'Italia centro-settentrionale (secoli XIV-XVI). Entrambi i libri sono comodamente reperibili nelle librerie online (Edizioni Unicopli, serie Early Modern - Studi di Storia Europea Protomoderna). Buona serata, Antonio1 punto
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Buona giornata Grazie per aver ripreso questa discussione, sedimentata da mesi, ma inizianta ancor da più tempo. Gli anni passano - sic! - eppure me la sono riletta dall'origine e la mia impressione è stata piacevolmente la stessa, come fosse stata scritta pochi minuti fa; posso dire che è una discussione senza tempo? E' tutto vero e tutto attuale, una discussione con delle verità senza tempo; non vi nascondo che ho dato dei "mi piace" ad alcuni interventi scritti l'anno scorso e questo da la misura della valenza che questa discussione ha ed avrà anche in futuro. E' vero che talvolta nel forum si affrontano argomenti triti e ritriti ed onestamente, anch'io, riguardo a certe richieste, ho pensato: "ancora .....!?", eppure bisogna superare questo impasse, bisogna ricordarsi che il forum non è qualcosa di statico, ma è dinamico, eccome se lo è! C'è un mare magnum di utenti, tanti se ne vanno e tanti ne arrivano e chi resta, a prescindere dal ruolo, riveste l'importante "status" di memoria storica ed è bello che sia così. Ci sono utenti che sono presenti nel forum dalla sua creazione; quante volte avranno letto: " ma questa moneta da 20 lire con su Mussolini quanto vale?", almeno un centinaio di volte se non più; defatigante rispondere sempre: " è una patacca", però bisogna pensare che chi domanda è uno nuovo ed è giusto dagli l'indicazione che richiede. E' spirito di servizio e condivisione che, a mio avviso, sono qualità essenziali perché un forum possa esistere. saluti luciano1 punto
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Salve a tutti, credo che il principale timore di chi ha appena messo piede su questo forum, sia quello di essere direttamente o indirettamente bacchettato da altri utenti con più esperienza e con titoli nobiliari elevati, oppure di essere semplicemente ignorato ed, eventualmente, che l'apertura di una nuova discussione si riveli un fiasco totale. Tali paure che danno poi vita ad indecisioni e, in molti casi, alla mancanza di coraggio a proporre nuovi argomenti e ad aggiungere le proprie conoscenze, penso che siano una cosa più che normale, ossia che capitino in tutti gli ambienti in cui il nuovo iscritto deve iniziare a farsi le ossa, a scoprire i propri limiti ed imporsi con umiltà. Tuttavia ritengo che sia necessario, ad un certo punto, buttarsi nella mischia, sembrando anche ridicoli e goffi, per creare così uno spazio all'interno della comunità, da cui poter ascoltare e raccontare. Personalmente mi considero, su questo forum, uno che ha appena imparato a camminare: sono entrato in questa comunità con un certo sapere numismatico abbastanza consolidato, tuttavia non sono ancora a conoscenza delle esperienze e conoscenze di coloro che mi circondano, quindi devo anche essere in grado di fermarmi, chiedere senza vergogna ed ascoltare con attenzione. Saluti!1 punto
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Credo che si debba ripartire a scrivere, a parlare e spero anche a riflettere insieme....è il momento e magari facciamolo da questo contenitore.... Una parola che purtroppo ci riguarda e riguarda un forum come questo è RICAMBIO GENERAZIONALE. Il forum ha i suoi cicli, come la vita d'altronde, ha anche gli alti e bassi come li hanno gli utenti stessi e tutto questo dobbiamo accettarlo. Ci sono utenti che hanno dato molto, i lori nomi e nick rimarranno impressi in molti di noi, però non tutto rimane immutato e il forum ha 11 anni.... E questo vuol dire che anche il forum ha i suoi CICLI, che ha bisogno del ricambio generazionale, di staffette e cambi di testimone.... A volte si riesce in tutto questo, a volte meno, a volte non si riesce...dipende da tanti fattori vediamoli se riusciamo.... Ci sono utenti difficilmente sostituibili, però altri possono arrivare....ci vuole però tempo, pazienza e qualcuno che faccia da TRAGHETTATORE, da TUTOR. E qui poi arriva il punto, ci sono potenziali nuovi utenti, giovani, nuovi appassionati, ci sono anche i traghettatori.... Traghettatori che dovrebbero essere poi anche DIVULGATORI, se bravi anche un po' MAESTRI, appassionati che riescano ad accompagnare.... Ci sono ? Alcuni si, forse non abbastanza e divulgare non è da tutti, spesso molti sanno ma divulgare è una caratteristica di alcuni e forse oggi è tra le più importanti. DIVULGAZIONE E RICERCA SCIENTIFICA, entrambe importanti, entrambe necessarie, ma per un forum se non c'è divulgazione non avremo continuità, non avremo il cambio generazionale. In questo momento sul forum è utente del mese un " principe della divulgazione ", io devo molto come tanti altri a lui, prendiamolo come esempio, divulgare è poi donare agli altri, e un forum come questo che è un SERVICE CULTURALE SU BASE VOLONTARIA ha bisogno di persone così, diverse non una... Si legge molto qui, si prendono anche tanti spunti, si formano idee, opinioni, nascono riflessioni, qualche fiammella si accende, a volte chi legge e sa dovrebbe pensare ....ho avuto tanto da questa grande passione che è la numismatica, ora partecipo anch'io, offro qualcosa ad altri di quello che so o che credo di sapere, senza questo il ciclo non continuerà e qualcuno lo deve poi alimentare.... Forza quindi per chi sa e forza anche però per chi inizia, provate ad intervenire, chiedere, partecipate senza farvi intimidire, il forum ha bisogno di tutti ed è soprattutto di tutti gli utenti nessuno escluso....questo dobbiamo ricordarcelo sempre come anche la numismatica è poi di tutti noi....1 punto
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Buongiorno agli amici del forum. Non sono esperto di questa monetazione: si tratta di un ducato di Carlo II del 1684. Vi chiedo cortesemente un'indicazione circa autenticità e prezzo di mercato. Grazie, F.F1 punto
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Finalmente posso rispondere, mi spiego: dal mio Mac OSx "Tiger" non riesco neppure ad intervenire per rispondere. Ora sono sempre su di un Mac ma un po' più aggiornato "Leopard" e riesco a farlo. In ogni caso su safari in entrambi continuo a vedere i titoli delle discussioni in verticale. Ho provato ora su firefox e vedo correttamente i titoli in orizzontale!1 punto
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E per finire, il ritrovamento più "particolare" della settimana, dato che mai avevo ritrovato un CC portoghese in circolazione :) Taglio: 2 euro CC Nazione: Portogallo Anno: 2009 Tiratura: 1.250.000 Conservazione: SPL+ (a parte la macchia) Città: Castelletto Cervo (BI)1 punto
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Buona serata in attesa dell'intervento di @@Gaetano95 (grazie della dritta; domani vado in edicola e vedo di procurarmelo. Comunque ti informo che qualche informazione la trovi anche in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/145929-io-sono-il-ghetto/?hl=ebrei), aggiungo qualche altro spunto .... E' noto il detto "Parte (cioè legge) veneziana non dura una settimana". In effetti ciò rispecchiava un modus operandi delle magistrature veneziane; l'aggiornamento frequente delle leggi per renderle più rispondenti alle esigenze di un mondo che mutava velocemente, ovvero reiterarne altre che a distanza di tempo erano state disattese. Non a caso le leggi emanate dalla Serenissima erano moltissime e, come abbiamo visto, alcune molto in anticipo sui tempi. Già nel 1290 il Maggior Consiglio aveva vietato ai giudici di infliggere pene corporali ai minori di 14 anni ed ai dementi; anche nei casi di omicidio, nel 1492, sarà disposta la non punibilità dei minori. Vi ricordate dei "nobili avvocati dei prigioni", cioè quegli avvocati che erano obbligati, a turno, a prestare il gratuito patrocinio agli indigenti? Ebbene la loro istituzione è del 1443 ed è una conseguenza di una legge del 1428 quando, a seguito delle lamentele dei carcerati, venne sancita l'obbligatorietà dei capi della Quarantia (la magistratura che sovrintendeva alla giustizia e che si divideva in varie branche a seconda della funzione che doveva svolgere) di visitare mensilmente i carcerati per ascoltarne i reclami e fare istanze per risolvere ingiuste situazioni. Viene quasi da sorridere, ma qualche tempo dopo, a reclamare, saranno i custodi delle prigioni del "Consiglio dei X" perché ingiuriati dai detenuti. :blum: E ... udite, udite .... è del 1433 la legge che decretava l'esenzione doganale per l'importazione di libri. A questo proposito va ribadito che l' "Indice", voluto dallo Stato della Chiesa, per bandire determinati libri che contrastavano con i consolidati dettami religiosi, non ebbe mai vera efficacia a Venezia; potevano così circolare libri riportanti le dottrine luterane, calviniste, anabattiste, ecc. ecc. circolavano perfino le rivoluzionarie teorie giacobine. La prima legge al mondo sui diritti e la tutela delle invenzioni e delle opere di ingegno, è veneziana; del 1474! Non smetterò mai di sottolineare il fatto che Venezia era la "Serenissima Dominante", a capo di un dominio formato da città suddite; per quanto avanzata sotto molti aspetti, era pur sempre una Repubblica oligarchica di stampo "medioevale" ed il concetto moderno di democrazia e partecipazione non aveva senso. Spesso si è letto che taluni aristocratici stranieri, anche re e principi, erano stati iscritti nel libro d'oro della nobiltà veneziana e gli si era anche dato uno scranno nel Maggior Consiglio, ecco l'archetipo; non permettere la condivisione del potere con gli "altri", ma fare di questi "altri" dei veneziani. Ma ..... erano tutte applicate queste leggi, oppure erano solo belle enunciazioni su un foglio? Probabilmente qualcuna venne disattesa; come sempre succede, anche oggi, si fa la legge, ma poi ..... Avendo però letto abbastanza, in proposito, io ritengo che in massima parte non erano disattese; certamente lo erano di più quelle che riguardavano il lusso ed i divieti di ostentarlo, soprattutto nell'ultimo secolo di vita della Repubblica. saluti luciano1 punto
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Ciao. La storia delle Istituzioni veneziane, in particolare di quelle giudiziarie, è caratterizzata da istituti che, se comparati con quelli in vigore in altri Stati nelle stessa epoca, denotano notevoli profili di modernità. Il frutto di queste "conquiste" è probabilmente dovuto a due principali fattori: - il primo è il carattere spiccatamente "laico" e pragmatico della Repubblica veneta e delle sue Istituzioni, che si ritiene essere il prodotto dell'incrocio fra le culture romane e germaniche che a Venezia si incontrano; - il secondo fattore è quello di aver saputo perfettamente armonizzare i tre principali "pilastri" che reggono l'Autorità e cioè la Monarchia, a Venezia rappresentata dalla figura del Doge che più che un sovrano calato dall'Alto e unto dal Signore, è piuttosto un Duce acclamato dal Popolo;, la Democrazia, impersonata dal Maggior Consiglio; e l'Aristocrazia, rappresentata dal Patriziato riunito nel Senato e nel Consiglio dei Dieci, che pur godendo, come accadde per tutte le aristocrazie, di alcuni privilegi, nondimeno a Venezia è spesso trattata alla stregua del Popolo e, soprattutto, viene onerata di responsabilità di governo e dell'amministrazione della res publica. A proposito di "modernità" della visione giudiziaria veneziana, mi ha colpito molto uno studio che nel 1789 (cioè mentre a Parigi infuriava la Rivoluzione e si tagliavano teste a tutto spiano) tre giuristi veneziani, che erano stati incaricati dal Senato di studiare una "riforma carceraria" che desse più spazio a quelle che oggi si chiamerebbero "pene alternative alla detenzione", presentarono al loro committente. Gli studiosi, tali Francesco Angaran, Giacomo Boldù e Gasparo Geraldini, coordinati da un esperto compilatore (Vincenzo Ricci), considerarono che: "col condannare al carcere (...) non si può conseguire alcuno dei fini ai quali è diretta la sanzione penale: non il fine di frenare i delitti (nel carcere si seppellisce con il condannato la memoria della sua colpa e l'impressione dell'esempio); non il fine di risarcire la società (...); non il fine di emendare i rei, i quali semmai, nella prigione (...) si perfezionano nella malizia criminale". La pena ideale che veniva consigliata era invece quella della "condanna ai lavori pubblici", "temperamento di ragione ed umanità". La modernità di una tale visione "carceraria" è impressionante se non persino, ai nostri occhi, imbarazzante, se si considera che il pensiero di costoro non sfigurerebbe neppure oggi (potendo persino apparire a taluno, addirittura troppo "progressista"), a distanza di quasi 250 anni da quando vennero scritte quelle riflessioni. Riflessioni che erano evidentemente il frutto di una sensibilità e di una lungimiranza non comuni e che solo in un contesto sociale e culturale particolarmente avanzato, come quello veneziano, avrebbero potuto germogliare. Saluti. M.1 punto
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Mi sa che i vecchi 10 euro sono spariti troppo velocemente, neanche io ne vedo molti, mah.1 punto
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Dal mio punto di vista l'amara realtà è che del danno agli studi nun gliene pò fregà de meno alle forze dell'ordine, tantomeno l'argomento può scuotere la sensibilità della maggior parte dei commercianti e dei collezionisti del mondo, a cui interessa principalmente fare abbuffate di monete (supposte)* antiche, ed al massimo l'unico libro di numismatica che conoscono è l'eccelso "Greek coins and their values". Per moltissimi collezionisti Numismatica e Cultura sono due dimensioni totalmente scollegate tra loro, collezionare monete antiche equivale ad accumulare oggetti di valore, di cui spesso non sanno niente più di ciò che il commerciante scrive sul cartellino. Del messaggio storico-artistico-culturale che esse veicolano sono, o addirittura vogliono essere, totalmente all'oscuro. Non so se qualcuno di voi ha seguito in questi giorni la discussione sul fac, dove un utente americano ha postato bellamente la foto di un rhyton miniaturistico in bronzo appena scavato nei balcani, in un giro "turistico" con metal detector. Mi sono permesso di dissentire indignato su tale nobile gesto, e dopo essere stato simbolicamente linciato da alcuni utenti, che inneggiavano al diritto di ognuno di poter fare "treasure hunting" (caccia al tesoro)... alla fine le mie argomentazioni sono state censurate dal curatore del forum, ed al posto della discussione è apparsa la frase: "We do not support restrictions on collecting or the idea of cultural patrimony here. I am sure there are other places where that discussion is welcome, but it is not welcome here.". Infinita tristezza. * "Supposte" in ogni senso1 punto
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