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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/13/16 in Risposte
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I gruppi di FB nascono e muoiono molto in fretta, e anche il numero di iscritti reale e' un dato abbastanza a casaccio. Andare dietro a ste cose e' assurdo. Mi ricordo che anni fa gia si parlava della scelta di campo di avere un forum con contenuti seri (quindi moderati da gente in gamba come mi sembra il caso qui) e non una caterva di sciocchezze usa e getta, che poi e' lo spirito dei social network. Cos'e' cambiato da allora? I social sono sempre piu' futili e stupidi e invece qui, ogni tanto , escono cose eccelse. La massa dei "quanto vale" non apprezza ? Ce ne faremo una ragione.7 punti
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Grazie innanzitutto a Mario per aver iniziato questa bella discussione. Mi unisco a voi postando un quattrino di Mantova di Francesco II della mia collezione. La leggenda del Rovescio è D.PROBASTI.ME.ET.CO.ME che sta per il motto DOMINE PROBASTI ME ET COGNOVISTI ME e circonda la rappresentazione di verghe poste su un crogiuolo in fiamme. Il significato è signore mi hai messo alla prova e mi hai riconosciuto (innocente) Con questo motto Francesco II manifestava la sua innocenza davanti a Dio per i sospetti di inciucio con i Francesi dopo la battaglia di Fornovo del 1495 che avevano causato il suo licenziamento dalla guida dell'esercito della Serenissima. La metafora del crogiuolo indica che il fuoco, fondendo il metallo, ne mostra la bontà. Alessio5 punti
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So che, dato l'argomento della sezione, sto andando fuori tema ma, seguendo l'invito di Mario a spaziare, sforo di 50 anni. infatti vi confesso che i motti sulle monete che mi emozionano di più sono quelli del glorioso biennio 1848-49 e, sopra tutti, il "DIO E POPOLO" mazziniano della Repubblica Romana. Motto universale che, ovviamente, va ben oltre il semplice ambito numismatico e simbolo della parte migliore del risorgimento italiano: romantico, vigoroso e proteso verso un'ideale assoluto di una nazione libera di eguali. Posto il 3 baiocchi della mia collezione, moneta di conservazione tutt'altro che eccelsa ma che, insieme ad un sesterzio di Faustina II, mi accese la passione per la numismatica.3 punti
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Torniamo un attimo in Toscana... Nel luglio 1765, il diciottenne Pietro Leopoldo venne insignito del titolo di IX granduca di Toscana. Per qualche tempo si continuò a battere le monete con l’effige di Francesco Stefano, da poco scomparso, fino a che, risolti i problemi tecnici dovuti alla preparazione dei nuovi conî, nel marzo 1766 uscirono dalla zecca le prime monete a nome e con l’effige del nuovo granduca "… adi 24 marzo 1766 - si pone ad entrata la somma di…monete da paoli X con la nuova impronta dell’effige e le sue armi nel rovescio col motto Dirige Domine Gressus Meos in ordine al motuproprio della medesima A .S .R . del dì 22 marzo..." L'invocazione "Signore, guida i miei passi", potrebbe intendersi in riferimento alle molte riforme attuate dal Granduca durante il suo governo. Infatti la riforma più importante introdotta da Pietro Leopoldo fu l'abolizione degli ultimi retaggi giuridici medievali: in un colpo solo abolì il reato di lesa maestà, la confisca dei beni, la tortura e, cosa più importante, la pena di morte grazie al varo del nuovo codice penale del 1786 (che prenderà il nome di Riforma criminale toscana o Leopoldina). La Toscana sarà quindi il primo Stato nel mondo ad adottare i principi di Cesare Beccaria, il più importante illuminista italiano che nella sua opera Dei delitti e delle pene invocava appunto l'abolizione della pena capitale. Michele3 punti
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Non e' tanto raro in Archeologia smontare un antico monumento e rimontarlo in altro luogo per tanti motivi , principalmente per motivi di viabilita' sul luogo di origine . E' quasi una cosa unica invece smontare un tratto di strada antica e rimontarla 5/6 metri piu' in alto ; e' quanto e' avvenuto per un breve tratto della antica Via Ostiense , ad Acilia , nel tratto circa a meta' strada tra Roma e il mare . Il fatto : per alcuni anni della fine del 1990 , per motivi di ampliamento della viabilita' in prossimita' di Acilia , posta a meta' strada tra Roma ed Ostia , si decise di costruire una galleria lunga diverse centinaia di metri , nel corso dei lavori venne alla luce un tratto della antica Via Ostiense , un tratto di Acquedotto e ruderi di antiche tombe ; come normalmente avviene in questi casi di rinvenimento di reperti archeologici si fermarono i lavori per decidere il da farsi : distruggere , ricoprire tutto , o altro ? si decise una soluzione che definirei unica riferita ad una strada , un lungo tratto di circa 30 metri , il meglio conservato , fu smontato e rimontato piu' in alto , sul piano attuale carrozzabile , come si puo' vedere nella foto all' epoca dei lavori . Da cio' si deduce che quando si ha la possibilita' e il desiderio di salvaguardare e porre in mostra il nostro patrimonio archeologico , le soluzioni non mancano , anche le piu' stravaganti . Purtroppo il luogo dove e' stata rimontata la Via Ostiense , a causa di modifiche successive , si trova oggi al centro di due strade trafficatissime , la Via Ostiense moderna e la Via del Mare , i ruderi sono stati posizionati in una bella area protetta ma difficilmente accessibile a piedi a meno di correre il rischio di essere investiti ; altro fattore di merito del Comune di Roma o del Municipio e' l' aver apposto su pannelli in legno a vetrata la storia del ritrovamento e della antica Via Ostiense , ora sono quasi illeggibili perché dipinti dai vandali , da vernice3 punti
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Ciao avete dimenticato un particolare importante per la mancanza di spunti, la legge e la paura di essa, una volta chi comprava una moneta la postava per vari motivi ora questo tipo di discussioni che davano il via a nuove discussioni è quasi del tutto scomparso. Silvio3 punti
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Qualche giorno fa un utente chiedeva cosa poteva fare con venticinque euro... Mistero risolto.3 punti
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Se può considerarsi un motto, che dire del più "moderno" ITALIA LIBERA - DIO LO VUOLE"2 punti
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Bisogna poi anche un po' crederci e provare e riprovare, in questo momento stiamo facendo una discussione semplice, ma divulgativa, MOTTI E LEGGENDE NELLE MONETE nella sezione monete moderne, sarebbe piaciuta a Mario Traina, divulghiamo in semplicità che è poi quello che deve fare per me un forum, ogni moneta racconta e ha un messaggio, leggiamolo, commentiamolo insieme e se non scriviamo, leggiamo, rimarrà comunque qui e su internet, cosa penso l'ho scritto ora in questa discussione nella sezione Moderne nell'ultimo post, certamente ci vuole anche un ricambio generazionale, umano, di entusiasmi, tutto si gioca e si giocherà su questo e poi anche crederci, idee e provarci, certo rimpiango molti che scrivevano e ora non lo fanno più, ma capisco che un forum è un po' come la vita...in fondo poi dipende da noi, il forum è poi nelle nostre mani....il forum siamo poi noi, nel bene e nel male....2 punti
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Come era (e forse é) anche qui, per più di qualcuno, dietro alle quinte. Se poi ce la vogliamo raccontare, raccontiamocela pure. Certo che l'interesse immediato e diretto, come ha detto incuso, da parte di più soggetti quali i commercianti, i collezionisti e anche i "traffichini", porta a quantità: soprattutto quando questi (l'interesse) é cristallino. La qualità chiaramente dove c'é massa, tende inevitabilmente a scendere. Qui si é sempre un po' snobbato il concetto del "quanto vale?", ed invece a mio avviso é spesso é la prima scintilla che poi porta all'interesse verso la materia. Si é voluto, nemmeno troppo tra le righe, essere un po' più "elitari". E' una scelta, lecitissima e per certi versi anche condivisibile. Ma che si sia consapevoli che la massa sarà altrove. Chi incolpa la crisi del collezionismo numismatico é completamente fuori strada. Incuso la vede abbastanza "giusta" secondo me. Il periodo dei forum "massivi" é finito. Qui ci sono i cataloghi, insostituibili (al momento). Su quelli punterei, prima che vengano anche loro superati da sistemi più completi o all'avanguardia!2 punti
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E questo non va trascurato.... Anch'io devo dire di preferire la vecchia grafica e di trovare il nuovo forum un po' freddo e asettico.2 punti
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I nouvi utenti sempre meno atterrano qui. Esiste una concorrenza significativa dai gruppi facebook. Che sono, per molti aspetti, ben inferiori alle potenzialità di un forum ma hanno l'immediatezza dell'accesso per tutti coloro che sono già registrati a facebook.2 punti
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Vero.. E c'è anche da dire che, negli anni, molti esperti delle sezioni antiche hanno smesso di scrivere e si sono allontanati dal forum (quantomeno dalla sua componente attiva) per evitare le polemiche sempre più frequenti che finiscono col sostituire la discussione numismatica.. Credo che, in molti casi, l'utenza dovrebbe cambiare certi atteggiamenti..2 punti
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Il ritrovamento di Caiazzo avvenne nel 1878, nei pressi di questo comune, nel casertano, e constava di almeno 203 aurei del tardo periodo repubblicano. Di esso esiste solo una sommaria descrizione in un articolo tedesco del 1879 (come al solito i tedeschi arrivavano sempre prima degli italiani...): F. von Duhn, Münzfund bei Cajazzo, ZfNum 5, 1878, 232–240. Solo 8 aurei poi furono acquistati per il medagliere di Berlino. Puoi leggere l'articolo in questo sito: http://www.archive.org/stream/zeitschriftfrnu15unkngoog#page/n5/mode/2up I particolari che il Martinetti abbia potuto avere a che fare con questo ripostiglio e cioè che gli aurei con DICT ITER di sua proprietà provenissero proprio da Caiazzo li ho tratti dall'articolo della Molinari e Spagnoli, citato nel mio studio, ma ho riassunto tutto quello che si sapeva, come il possibile intermediario del posto, che dovrebbe essere l'orefice di Caiazzo, Paolo Cuccaro...2 punti
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Splendida moneta Rinascimentale questa con grande scena allegorica, siamo ancora a Piacenza con uno scudo di Alessandro Farnese del 1595. ( NAC 85 ) PLAC ROMAN COLON Si ricorda con questa leggenda l'antica origine di Piacenza, prima colonia dei Romani nell'Italia Settentrionale insieme a Cremona ( 218 a.c. ), e si allude al buon governo dei Farnese per assicurare il benessere della città. Che questa discussione sia " una miniera e pozzo senza fine " si sa, lo si sapeva, c'è chi ha fatto addirittura un librone come Mario Traina, qui noi in più però possiamo vedere splendide monete italiane con grandi motti e leggende e imparare e divulgare, che è poi lo scopo primario di un forum come questo....quindi direi continuiamo e arricchiamola fin che si può.....2 punti
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Io non so se noi abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, se abbiamo ancora voglia di divertirci insieme divulgando e incuriosendo, se abbiamo ancora voglia di fare mente locale e riflettere su una moneta e su quello che c'è scritto ma se la risposta è si, questa è la vostra discussione. Sarebbe piaciuta ne sono sicuro a Mario Traina ma non solo...si tratta di leggere nelle nostre monete i motti, le leggende e riportare cosa raccontano, cosa significano, la loro simbolicità, difficile ? Non credo e quante ce ne sono tenendo conto di tutte le monete italiane ma anche estere perchè no e di tutte le sezioni speciali. Discussione generalista che abbraccia tutti, ma veramente tutti, ma per una volta vorrei uno sforzo speciale, veneziani, savoiardi, napoletani, papali, estere, vediamole, leggiamole, divulghiamole, riproviamoci come fu spesso in passato, ma uno sforzo comune poi ci vuole.... Cerco di dare l'esempio, è ovvio che se postate anche la moneta è meglio, se no raccontatela lo stesso, l'importante è esprimersi e credo tutti possano farlo... ET PATET ET FAVET siamo a Livorno col tollero del Porto, fantastica moneta italiana per la sua iconografia e per il messaggio che porta. Può essere interpretato come il Fanale che mostrandosi favorisce, come il Porto che fa di se bella mostra e favorisce, come buona guida per i naviganti, come auspicio per i lunghi viaggi e i commerci nel Levante, come ausilio e porto sicuro alle navi. In questo caso decisamente raffigurazione e motto si integrano in un tutt'uno con una evidenza simbolica unica e incredibile... Forza e crediamoci... ( NAC 30 )1 punto
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Buongiorno a tutti, ho recentemente acquistato questo scudo da 5 Lire: che ve ne pare? Non sono un collezionista di emissioni post-unitarie, ma per il fascino del periodo avevo pensato diverse volte di prenderne un esemplare. Sono gradite riflessioni in merito di qualunque genere. Le foto sono state eseguite con un semplice colpo di flash. Grazie a tutti1 punto
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Quindi è una normale dracma. La forte ossidazione che si intravvede nella foto potrebbe essere naturale e dipende da particolari condizioni del terreno. Ovviamente è da pulire con molta professionalità.1 punto
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DE GREGE EPICURI @eliodoro, ti prego! Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, reame del Sud in genere, e anche i bizantini hanno la mia totale approvazione. Ma i "biblical coins" no! Il mio maesto Epicuro disapprova, naturalmente con la dovuta moderazione. E poi, che cosa sono i biblical coins? Quasi tutto, secondo gli americani. A meno che tu non intenda le monete della Giudea (romana o delle rivolte), e allora passi.1 punto
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Se aspettiamo che possa capitarti di averne uno tra le mani , ancora ossidato ......... campa cavallo . Non pensi che se succedessero di queste occasioni, chiamerebbero un professionista per pulirlo ? E che sia all'altezza per la sua esperienza ? Altro che fede , pensa un po' ..... sono un non credente e mi baso solo su quel che vedo e tocco. [emoji106][emoji106][emoji106]1 punto
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Esaminando queste foto , personalmente non ho alcun dubbio sulla sua genuinità , che questo denario possa essere un falso prodotto da un MOSTRO dell'ottocento e fatto arrivare a noi dalla Grecia , mi sembra irreale. E difficile accettare che almeno questo sia genuino , dopo aver avuto per anni la convinzione che sono stati "inventati . Sicuramente è una moneta da grande interesse storico e che ha sempre suscitato la voglia di possederne uno. Falsificato da tanti secoli ma non per questo di tutta l'erba , si voglia fare un fascio. Caro gigetto , mi sa che presto arriveremo a 1.000 messaggi e ancora saremmo qui ........credere o non credere.1 punto
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Beh, se parliamo di collezionismo, praticamente qualunque cosa! Limitandoci all'Italia, e dando quasi per scontato che il nostro fosse anche fascista (non necessariamente un fanatico, ma uno che, comunque, accettava il regime, come la grande maggioranza degli italiani), sicuramente non si sarebbe lasciato sfuggire fascioni (100 lire) e fascetti (20 lire), monete, entrambe, del 1923, destinate appunto ai collezionisti, vendute già in origine a quattro volte il facciale (rispettivamente 400 e 80 lire), e che se anche non avesse fatto in tempo ad acquistare quando furono emesse, poteva ancora procurarsi con facilità, a prezzi probabilmente di poco superiori (si trovano facilmente anche oggi, ma il prezzo non è "di poco superiore" ). Stesso discorso per le 100 lire Vetta d'Italia del 1925, celebrative dei 25 anni di regno di VEIII e, più in generale, per tutte le monete d'oro emesse dopo la prima guerra mondiale. Per quelle antecedenti, incominciava forse a essere più difficile, almeno per alcune, e anche i prezzi, probabilmente, erano diversi. Più difficile ancora, e sicuramente più costoso, procurarsi i grandi moduli, 50 e 100 lire, di VEII e Umberto I, coniati in pochi o pochissimi esemplari, mentre c'era, come oggi, abbondanza di marenghi di entrambi i sovrani. In conclusione, nella cassaforte di un collezionista degli anni '30 con buone possibilità economiche, avremmo trovato, quasi sicuramente, monete d'oro di VEIII, con prevalenza di quelle emesse dopo la prima guerra, e marenghi di VEII e Umberto I. Per tutto il resto, siamo nel campo delle possibilità, potevano esserci o meno monete più rare, così come potevano esserci monete straniere, in particolare, ancora una volta, del tipo "marengo", 20 franchi svizzeri, francesi, belgi, 20 corone austriache ecc., ma, anche, sterline inglesi, che allora come oggi erano la moneta più richiesta (non va dimenticato, inoltre, che la valuta britannica, nel periodo preso in esame, era ancora quella di riferimento per il mercato finanziario, sarà sostituita dal dollaro solo dopo la seconda guerra mondiale). Mi fermo qui, se andiamo nel campo delle monete estere, e magari di quelle più antiche, non la finiamo più, come avrai capito avrebbe potuto esserci di tutto, ma le più probabili credo siano quelle che ho elencato. ciao petronius1 punto
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Prima di intonare il "de profundis", sarebbe interessante, anzi opportuno, valutare i referenti oggettivi che consistono nelle medie (mensili) delle nuove iscrizioni, nella percentuale di abbandoni ( ultima visita), nelle medie delle nuove discussioni, delle loro letture, in quella degli interventi. Parimenti interessante il dividere tali referenti per le diverse sezioni al fine di individuare i campi in sviluppo, stasi o regressione. Quanto alla nuova veste del forum: non ho mai desistito dall'acquistare un libro perché non mi piaceva la copertina. Per la maggiore o minore funzionalità del forum: portiamo pazienza. Non è cosa che si risolve in qualche mese. La vecchia versione era il frutto di un decennio. Comunque: Hic manebimus optime !1 punto
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Mah..io da pochissimo seguo le bizantine..a me sembra autentica.. quello bravo è @Follis Anonimo..lo chiamiamo? Saluti Eliodoro1 punto
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Sì Mario noi ci crediamo ma la Direzione ci crede ancora? No perché il motore di ricerca del catalogo (che come ha detto Monetaio é un vero fiore all'occhiello del forum) sarà un mese che ho segnalato che non funziona e ancora sta lí in panne... Gli slider boh non si sa se funzionano o meno... la sezione annunci é stata tolta verrá rimessa non rimessa boh non si sa... Avevo proposto di portare un pó più in alto la sezione exonumia vicino alle medaglie perché gli appassionati di gettoni stanno aumentando invece é ancora relegata in basso in mezzo al nulla e non si sa niente a riguardo... Nella sezione Regno era stato chiesto di ripristinare la sezione approfondimenti e non si sa se si no boh forse... Scelte chiare e rapide e realizzazioni veloci servono. Qui invece ormai per ogni stupidaggine ci vogliono mesi. Sempre le stesse cose diciamo da mesi e ogni volta le scuse. Saluti Simone1 punto
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Ritratto di Rigas Fereos (1757-1798), poeta e rivoluzionario greco. Fu sostenitore della Confederazione Balcanica ed il primo a prevederne la liberazione. Anno moneta 2016 Tiratura 17.000.0001 punto
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sposto nella sezione " monete Bizantine " cosi' potrai avere altre opinioni da parte dei ns esperti di questa monetazione1 punto
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scusa @giulira ma tu in questo modo ti ergi a giudice, ad arbitro del questo è un post eccelso (ha contenuti seri) e quello no... !? Purtroppo ormai nelle sezioni di questo forum si sente l'eco dalla desolazione che c'è proprio perchè ci sono tanti esperti e giudici... Anche del silenzio assordante che rimane qui ce ne faremo una ragione...1 punto
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Concordo che vi erano esemplari molto rari - ma non introvabili - ( il ducato di Leone X e' stato gia' visto numerose volte negli ultimi 20 anni , il giulio di Adriamo VI e' in paragone piu raro ma anche lui ha fatto diverse apparizioni , idem le quadruple , vedere aste Nac passate) . Se tuttavia parliamo di paragone con collezioni tematiche o regionali monografiche ( milano, venezia, emilia) non co siamo . Una collezione tematica milanese ha ben altra estensione e rarita' rispetto alle monete milanesi della raccolta ANPB . Odem Venezia . Mentre per l'emilia in effetti l'ANPB poteva vantare pezzi di difficilissima comparsa sul mercato ma in compenso ne mancavano altrettanti per cui, di nuovo, e' difficile parlare di collezione rappresentativa , quanto invece di selezione omogenea e di alta qualita' rappresentativa per una data zecca. Viceversa alcuni insiemi specialistici erano decisamente molto completi e ( piastre papali, testoni melius est dare etc... )..1 punto
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Beh che dire, il fascino dello "scudo" non si discute, e nella tua moneta è lampante! Siamo in altissima conservazione, spl/Q.fdc, difficile da migliorare per la miriade di problemi che aveva questo modulo (segnetti nei campi e sui rilievi bordi mai perfetti ecc...). Complimenti!1 punto
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Diciamo che l'estate è alle spalle e adesso si ha un po di disponibilita' in piu per potere spendere per le nostre collezioni,almeno cosi è per me.1 punto
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In visita da un mio amico"edile"ho notato una tegola con uno strano graffito,inciso prima della cottura finale della stessa,mi disse di averla trovata durante la ristrutturazione del tetto di una chiesa situata al confine tra Piemonte e Lombardia. Il breve testo dice" i francese... Eintra 1796 In..." Lì per lì la cosa non mi ha detto niente me ma dopo una piccola ricerca,bastò digitare appunto 1796,si riverso'una notevole mole di dati relativi alla campagna d'Italia di Napoleone. Purtroppo la tegola è frammentaria e la scritta lacunosa,chissa a quale fatto di tale campagna si riferiva( sempre che si riferisse ad essa)' Comunque la "poesia" di questo lacerto fittile mi ha molto colpito ,del resto sono sempre stato sensibile al richiamo dei frammenti che lasciano campo a piu ipotesi. Voi che ne dite?1 punto
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Salve ma se si divide la parola con carno e poi pulli hanno dei significati, poi nel medioevo la falconeria era molto importante1 punto
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Purtroppo devo confermare la tua impressione. A parer mio per alcuni vecchi frequentatori il restyling é stato il colpo di grazia finale per allontanarsi dal forum vista magari la poca voglia o la difficoltà di abituarsi alle nuove modalità. Inoltre molte delle potenziali nuove leve accedono direttamente alla miriade di gruppi numismatici Facebook vista la facilità dell'approccio e vista la possibilità (per molti basilare) di buttarla direttamente sul commerciale... Non la vedo bene e mi dispiace per l'andazzo che sta prendendo la questione. Saluti Simone1 punto
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Salve, nel volume LE RIVENDICAZIONI..... Johnson non riporta gli autori delle medaglie degli ospedali, ma una medaglia del 1915 della CROCE ROSSA la modellata e incisa ALBINO dal CASTAGNE. saluti1 punto
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Ares, gli unici assicuratori così idioti da assicurare una banca oggi (nel senso che intendi tu), siamo noi popolo tramite lo stato!1 punto
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Un bel tris d'assi d'oggi, Piacenza, Pisa, ora Firenze e che Firenze.... MONETA NOVA FLORENT CVSA Qui abbiamo sulla moneta stessa una comunicazione, una comunicazione di una moneta nuova, Moneta Nuova Battuta a Firenze, siamo nel 1630 quando Ferdinando II conia questa moneta in onore della nonna paterna, Cristina di Lorena, Granduchessa e vedova di Ferdinando I dè Medici. Siamo a una rarissima e prestigiosa moneta, un testone del 1630, da NAC 85, pedigree strepitoso, ex Ratto ed ex Collezione Zoppola. Per oggi credo possa bastare....1 punto
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ASPICE PISAS SVP OMNES SPECIOSA La Speciosa è un inno alla città, a Pisa, guarda Pisa, bella sopra tutte.... Le leggende poi amplificano e integrano quanto viene raffigurato al diritto e al rovescio delle monete, qui si esalta la bellezza di Pisa, ritenuta dagli stessi fiorentini che a lungo la controllarono bellissima, nel contempo si invoca la protezione sulla città tramite la figura della Vergine. E' poi un mezzo giulio o grosso, coniato a Firenze per Pisa dal 1714 al 1722 sotto Cosimo III dè Medici, moneta indubbiamente della identità e della simbologia religiosa, croce pisana e Madonna. Con un minimo di orgoglio noto che se clicchi su internet per avere informazioni ulteriori sulla Speciosa di Pisa solo alla discussione specifica di Lamoneta vieni riportato e quindi in fondo qui si gioca in casa....con anche qualche mia Speciosa...., qui riporto però una splendida NAC 89 del 17191 punto
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Allora bisogna mettere in dubbio tutte le emissioni rare e per le quali mancano adeguati dati archeologici. Cito ad esempio i rari denari di Publio Ventidio Basso (RRC 531/1), del quale ho rintracciato in tutto una quindicina di esemplari, più circa 3 esemplari falsi ottocenteschi del Cigoi.... Non si conoscono sicuri dati archeologici anche se è riportato che un esemplare era presente in Charantenay 1864 Hoard (RRCH 497), che sembra fosse ricco anche di denari con testa di M. Antonio/Testa di Sole, ma è una testimonianza che va valutata con attenzione e solo pochi esemplari di quel ricco ripostiglio giacciono ancora nel museo di Auxerre (ma non sembra ci sia il pezzo di Ventidio). Non esiste neppure un accordo sulla loro esatta cronologia e molti contestano la classificazione del Crawford per una emissione collocata al tempo della spedizione di Ventidio contro Labieno in Oriente e attualmente sta prevalendo l'ipotesi di anticipare tale emissione al tempo del ricongiungimento delle legioni guidate da Ventidio con quelle di M. Antonio poco dopo la guerra di Modena e quindi presumibilmente coniate dalla zecca di Lione appena aperta da M. Antonio e Lepido.... Resta da comprovare il famoso ripostiglio di Florina in Grecia, del quale ha fatto cenno anche il Governo Greco nel suo sforzo di ricuperare la moneta ora nel Museo di Atene. Debbo ancora cercare una pubblicazione rumena che attesta un ritrovamento archeologico con un esemplare di EID MAR nella Romania meridionale. E' un processo ancora fondamentalmente indiziario, ma dove gli indizi prevalenti concorrono a sostenere che esiste veramente l'emissione di Bruto con EID MAR. Sicuramente tale emissione fu ampiamente falsificata fin dal XVI secolo, ma per la maggior parte tali falsi sono facilmente riconoscibili. I denari con EID MAR (RRC 508/3) in realtà non sarebbero poi così rari e furono prodotti più o meno con lo stesso numero dei conii di RRC 508/2 (anche qui con pochi conii del diritto e molti conii del rovescio). Si ha notizia che non pochi tombaroli furono (e sono) molto attivi nella regione intorno Filippi, almeno da oltre venti anni e quindi non è impossibile che siano riusciti a trovare diversi esemplari di Bruto, ovviamente esportati clandestinamente verso la Germania e G. Bretagna (come è attestato dalla storia del denario sequestrato a McFadden dell'ufficio londinese di CNG e restituito al Governo Greco e sul quale pare che nessuno abbia avanzato dei dubbi di autenticità). Sappiamo bene come anche in Sicilia siano stati trovati dei tetradrammi che erano prima rarissimi e/o semisconosciuti, come il famoso tetradramma di Leontinoi con i "capelli bagnati", grazie soprattutto a un grande ripostiglio trovato negli anni '70-80 del XX secolo e subito naturalmente andato disperso, ma anche falsificato dal famigerato Fichera. E simili esempi sono innumerevoli....1 punto
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@Caio Ottavio...ciao, credo che devo correggerti; se leggi attentamente tutto il periodo a pag. 108..e non solo quel trafiletto, comprenderai che il De Sopo si riferisce al periodo successivo, per l'apposizione di simboli e lettere (cioè dal 1623 - varietà monetaria) .... come ho scritto prima, invece, questo periodo lo denomina dei Segni di Zecca.....che sono un'altra cosa secondo il suo intendimento, ma non specifica cosa, come e del perchè....tutto qui. Questi ultimi simboli, li vediamo sotto le monete di Carlo V - Filippo II e le prime di Filippo III ... in abbondanza, ma non sappiamo con certezza cosa fossero...le successive è documentato che fossero segni dei coniatori. Spero di essermi espresso più o meno in modo chiaro. Buon lavoro.1 punto
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Salve tempo fa ho trovato questa moneta da 2 euro del Vaticano 2005. Quanto può valere? e quanto è di tiratura? grazie1 punto
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Buona giornata I motti e le legende inscritte nelle monete sono un valore aggiunto; a volte sono messaggi criptici, spesso sono motti che fanno parte del corredo araldico del signore che ha il diritto di zecca ed altrettanto spesso sono messaggi mutuati dalle Sacre Scritture per enfatizzare un determinato avvenimento. In ogni caso conferiscono alla moneta un ulteriore valore storico. Malauguratamente Venezia li ha usati pochissimo nella monetazione "ordinaria"; sono poche le monete che racchiudono in se un messaggio e quasi sempre si tratta di una generica dichiarazione di fede rivolta a Dio, alla Madonna, a San Marco e talvolta allo Stato ed alle sue magistrature, come ad esempio verso la giustizia. Motti e legende le troviamo, invece, nelle oselle, seppur solo in quelle emesse nell'ultimo secolo. Una eccezione c'è e riguarda le "Giustine" emesse dopo la vittoria navale di Lepanto ...... oltre alla relativa osella. Giacché oggi ricorre l'anniversario della battaglia di Lepanto, quale occasione migliore per postare l'una e l'altra dal momento che ricordano questo fondamentale avvenimento? Di seguito quindi l'osella e la moneta da 40 soldi con Santa Giustina con il motto "Memor ero tui Justina virgo" (Mi ricorderò di te vergine Giustina), dal momento che nel giorno della battaglia, dogando Alvise Mocenigo I°, il calendario ricordava questa Santa. Saluti luciano1 punto
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Aggiungo una papale... Clemente VII, mezzo giulio, Piacenza: REGNANS APERIT CLAVDIT Durante il suo regno aprì e chiuse La frase si riferisce a Clemente VII ed al Giubileo (1525) che fu aperto e chiuso durante il suo pontificato. E' proprio questa legenda che permette di datare con sicurezza e precisione la moneta, datazione che venne proposta per la prima volta da Francesco Muntoni nel suo "Le monete dei Papi e degli Stati Pontifici". Precedentemente la tipologia, che come possiamo notare non riporta il nome del Papa, era stata considerata come anonima attribuita ad Adriano VI (1522 - 1523). Al rovescio troviamo l'indicazione della zecca, con un bel rimando all'origine di colonia romana della città, PLACENTIA ROMANOR COLONA e una bella lupa a dominare il campo.1 punto
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Bella discussione che privilegia l'aspetto umano della numismatica. L'emozione può riguardare l'aspetto immaginifico che nasce dal contesto di coniazione della moneta che si ha in mano e che può evocare scenari storici ben precisi Inserisco, pertanto, un 20 franchi della Repubblica Subalpina che per celebrare la vittoria di Marengo coniò un pezzo da 20 franchi in oro, dal peso di 6,45 gr e dal titolo di 900/1000. Il piede, con sui venne battuta questa moneta, venne poi adottato da numerosi paesi, per cui le monete d'oro dello stesso peso vengono definite anche marenghi. D/ Nel campo testa muliebre elmata (Minerva?) volta a sinistra. Intorno la legenda "L'ITALIE DÉLIVRÉE `A MARENCO •". Sotto la testa di le iniziali dell'incisore A • L •(Amedeo Lavy). R/ Nel campo, all'interno di una corona di lauro legata alla base con nastro incrociato, 20 - FRANCS su due righe, fregio e indicazione della data. Intorno LIBERTÉ, EGALITÈ e ERIDANIA separate da due rosette a sei petali. T/ foglie in rilievo La battaglia di Marengo si svolse il 14 giugno 1800, allorquando si affrontarono in campo aperto nella bassa pianura padana occidentale, in vicinanza del fiume Bormida gli eserciti della Prima Repubblica Francese, a capo del quale era il Primo Console Napoleone Bonaparte, da un lato e quello austriaco con il generale von Melas alla testa, dall'altro. Napoleone, varcando il passo del Gran San Bernardo, prima occupò Milano e, in seguito, tentò di prendere alle spalle gli austriaci che erano stati impegnati a Genova contro le truppe francesi di Massena che cercavano di resistere all'assedio. Si ebbe nei pressi di Montebello un primo scontro che costrinse gli austriaci a ritirarsi nella città di Alessandria (9 giugno1800). Alcuni giorni dopo, gli austriaci passarono all'offensiva cogliendo di sorpresa le truppe francesi, che non conoscemdo la posizione esatta del nemico si erano divise, a Marengo. Le sorti della battaglia sembravano volgersi a favore degli austriaci (tanto che von Melas si ritirò dal campo di battaglia e inviò a Vienna un dispaccio contenente il messaggio di vittoria), quando il 32enne generale Desaix, richiamato da Napoleone, riuscì con le sue truppe di supporto, a sorprendere gli austriaci che vennero vinti: nel corso della carica, tuttavia, Desaix perse la vita colpito al cuore da una pallottola.1 punto
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