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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/16/16 in Risposte

  1. Dopo un'iniziale titubanza ho deciso di fare un intervento in questa discussione spinto dal fatto che sono utente da molti anni di questo forum dove ho trovato molti spunti e molte cose utili in questi anni e a mia volta ho cercato di dare quello che potevo, quello che sapevo e spesso ho cercato anche di divertirmi...pur non dimenticando mai un certo impegno oggi sembra che siamo dominati dai 'social' ... Non entro nel metito della questione, mi interessa parlars del forum che reputo, a suo modo , un social in quanto luogo d'incontro e di scambio sociale e culturale ispirato e dedicata alla numismatica. Premesso che la cultura ha mille aspetti diversi e che buone letture, buoni musei, buoni corsi/seminari/università sono insostituibili, anche il Forum, nei suoi ambiti e limiti, offre cultura. La specializzazione del forum, visto che si parla di crisi, e' cresciuta a dismisura se si confronta il contenuto tecnico delle discussioni di 6-8 annj fae quello attuale dove fior di specialisti - nelle varie sezioni - prestano il proprio sapere. Sotto questo aspetto innegabile vi sia stata una crescita. Altre sezioni, definiamole di tipo piu' organizzativo , quali le segnalazioni e le aste sono parimenti cresciute e si sono meglio strutturate offrendo un servizio prezioso agli utenti che sono informati in tempo reale su quasi tutto quello ch avviene in Italia ( e all'estero in parte) per quanto riguarda aste, convegni, conferenze , presentazioni. Attivita' una volta svolta solo attraverso i 'calendari' delle riviste a stampa oggi potenziata nei tempi e nei contenuti da queste rubriche del Forum la sezione bibliografica, pur non potendo offrire la profondita' di una recensione da rivista, quantomeno offre un srrvizio di segnalazioni prezioso sia per i nuovi titoli sia per quelli storici che gli utenti commentano ( storica la biblioteca di Piergi!) non entro nel merito delle varie sezioni i cui contributi sono evidenti. Per quanto riguarda la partecipazione, o meglio la qualita' della partecipazione anche il forum deve sottostare all'alternarsi di fasi di espansione e fasi di 'stanca' . Succede cosi nelle associazioni di vario tipo dove ad una presidenza e/o un insieme di soci piu' dinamico magari succede una presidenza o un gruppo piu' chiuso o meno attivo. Io stesso posso oggi partdcipare, per motivi di lavoro, molto meno attivamente di un tempo. Altri soci storici che prima contribuivano attivamente oggi sono ritirati o quasi. In compenso molti altri - validissimi - vanno avanti e soprattutto non dimentichiamo tanti soci nuovi - giovani e giovanissimi soprattutto - che si sono affacciati da poco sul forum e ne sono divenuti eccellenti contributori. Mi astengo volutamente dal fare nomi perche primo la mia potrebbe essere una visione necessariamente parziale e poi e' facile che mi possa dimenticare, facendo torto, qualcuno. Infine vorrei sottolineare un'evoluzione importante avvenuta negli ultimi anni sul forum, ovvero la trasposizione del dialogo e scambi iniziati come scambio virtuale in iniziative reali come convegni e conferenze che hanno la partecipazione attiva anche come oratori di tanti forumisti. Questo anni fa non accadeva mentre oggi e' una realta' importante che si e' potuto realizzare attraverso il contributo e l'impegno di alcuni membri del forum capaci di coagulare l'interesse di tanti appassionati e di promuovere d gestire concretamente l'organizzazione di questi eventi. A tale proposito vorrei ricordare qui Giovanna E Dabbene che sono stati tra i promotori, fautori piu attivi di queste iniziative ( lamento ancora l'allontanamento volontario di Giovanna - infaticabile organizzatrice - che ha contribuito moltissimo alla crescita e gestione di questo spazio). scusate la la mia verbosita' ma cj tenevo ad esporre il mio pensiero su questi vari aspetti. Per chi pensa che la numismatica sia in crisi dico che basta guardare il volume degli scambi,commerciali e culturali, il numero di pubblicazioni, il numero di collezionisti e quello delle manifestazioni numismatiche ( qui abbiamo il problema opposto: che sono troppe e vi e' competizione per le date ) per potersi dare una risposta da soli... quando si esamina un fenomeno accettiamoci di avere tutti gli elementi prima di esprimere un giudizio compiuto. infine un ringraziamento a chi ha permesso e costruito ( pur scontando un giustificatissimo interesse personale) tutto questo , dando vita ad una bella comunita' di scambio sociale, culturale e indirettamente anche commerciale , numismatico, che si evolve, cresce e naturalmente presenta come tutti i sodalizi le sue virtu' e le sue contraddizioni. Ad maiora!
    5 punti
  2. Una mia teoria balzana: Nella sua geografia strabone menziona l'altare di Lione: L'importanza del santuario è dimostrata dalla sua presenza su un lato di alcune monete coniate a Lione, che possono dare un'idea abbastanza precisa della sua probabile configurazione. Queste rappresentano un monumento centrale, adornato alla base ad una corona, circondata da steli vegetali (alloro?). Sul monumento centrale venne costruito l'altare con le sessanta statue che rappresentano le città galliche. Alla base dell'altare, l'iscrizione ET-AUG-ROM ("Romae e Augusto" di Roma e Augusto), a ricordare l'impegno dell'edificio e il suo ruolo religioso. Il monumento era affiancato da due pilastri su cui poggiavano due vittorie con una corona. Entrambe le colonne sono state segate a metà nel Medioevo e riutilizzate per sostenere la croce della chiesa romanica di Saint-Martin d'Ainay. L'altezza originaria delle colonne sarebbe 14 m. Ogni anno, i rappresentanti di 60 nazioni galliche vi si riunivano (provenivano dal Belgio, dall' Aquitania e dall' area di Lione) Secondo S. Charléty essi si riunivano "per parlare in assemblea degli affari generali del paese, criticando atti di funzionari romani, con voto di censura, e inviare all'imperatore la loro lealtà, le loro preoccupazioni e i loro desideri ". Una sorta di assemblea parlamentale “Gallica” detto appunto “consiglio dei tre galli”. il significato dell'altare si può sintetizzare in questo modo: La conquista romana non si spiega solo con la potenza militare, si basa anche sul consenso con le aristocrazie locali prima ed in senso lato poi, ovvero Senza l'autorità locale l'impero sarebbe niente-.Il tempio quindi rappresenta l'autonomia locale nel contesto imperiale Un discorso che rimase invariato nei corso dei secoli (almeno secondo me) : Durante il medioevo sotto il Sacro romano impero l'imperatore affidava, delegava l'amministrazione dei territori. Friesach è una città nel distretto di Sankt Veit an der Glan, Carinzia, Austria. Situata su una via commerciale che da Venezia porta a Vienna divenne in breve tempo città mercato. La città fiorì sotto Eberhard II che ne fece la seconda città della Carinzia dopo Salisburgo. Dall'undicesimo al quattordicesimo secolo fu sede di zecca, che venne istituita per monetizzare rapidamente l'argento estratto nelle vicine miniere. Le monete sono tutte di conio primitivo ed essenziale: una moneta merce con un conio di garanzia. Queste monete furono subito apprezzate per la loro qualità e si diffusero in vaste zone dell'odierna Alpe adria. L' Arcivescovato di Salisburgo fu uno stato ecclesiastico del Sacro Romano impero Vi si coniarono numerose varieta monetali (rimando per la loro visione a Arnold LUSCHIN von EBENGREUTH, Friesacher Pfennige. Wien, 1923 e a CORPUS NUMMORUM AUSTRIACORUM). Qui voglio soffermarmi su quella che viene definita con torri e tempio (CNA Ca9) paragonata a delle emissioni belghe coniate a cavallo della nascita di Cristo. Non si può parlare di coincidenze se si esaminano le figure impresse su queste monete la disposizione del tempio tra colonne la presenza di globetti sotto il tempio (nelle monete romane dello stesso periodo i dettagli sono maggiori e si possono identificare corone di alloro ed altre decorazioni) 4 globetti nella parte superiore della moneta che si possono poi identificare nella croce presente nelle frisancensi. Molto probabilmente i maesti di zecca conoscevano il simbolismo legato a questo tema e questo ben si adattava al contesto dell' arcivescovato di Salisburgo e del suo reggente: un lembo di terra del Sacro romano impero retto in tutta fedeltà all'imperatore che giovava della saggia amministrazione dell'arcivescovo Come detto prima Il tempio quindi rappresenta l'autonomia locale nel contesto imperiale. I diritti che l'imperatore con i suoi editti cedeva all'amministrazione locale. Il successo delle monete di friesach portò molti altri signori a imitare queste monete in ambito italiano in primis la zecca di aquileia, in ambito balcanico dall'ungheria a puro titolo d'esempio. Altari simili a quello di Lione sorsero in diversi luoghi dell'odierna Germania ed anche in Austria
    5 punti
  3. Mi auguro anche io che il proprietario possa essere rintracciato. Ho subito, un anno fa, un furto a casa che ha interessato anche la mia collezione, e so bene cosa si prova. Purtroppo, non sono stato così fortunato da ritrovare qualcosa.. per inciso, il fatto che la PS abbia contattato il forum dovrebbe dare un'indicazione dell'importanza assunta da questa comunità
    4 punti
  4. Nuovamente simbologia, nuovamente maestria incisoria, ancora messaggi... NAPOLI Da 2 scudi o doppia (1542). AV 6,13 g. – ø 26,0. CAROLVS · V · ROM · IMPE · Busto radiato, drappeggiato, e corazzato a d.; dietro, IBR in nesso. Rv. MAGNA · OPERA · DOMINI La Pace, stante a s., tiene nella mano s. una cornucopia e nella d. una face con cui dà fuoco ad un libro e ad un mucchio d’armi. Questa bella moneta fu coniata nel 1542, in ricordo del perdono accordato da Carlo V ai Napoletani, che si erano ribellati ad un editto del Vicerè, il duca di Toledo, che intendeva introdurre nel regno il Tribunale dell' Inquisizione. La sollevazione evitó per la seconda volta ai Napoletani l' onta di questa odiato e temuto organo, ma costó loro mezzo milione di scudi pretesi da Carlo V come risarcimento. Questo pagamento era quasi pari al primo di mezzo milione di ducati che i Napoletani avevano già corrisposto a Ferdinando il Cattolico, affinchè a Napoli fosse risparmiata l' introduzione di questo Tribunale, presente ormai in tutti i territori spagnoli. Il primo fu effettuato solo dalla nobiltà napoletana, mentre al secondo pagamento parteciparono anche il popolo e la borghesia. Un tondello che racconta uno spaccato di vita rinascimentale, in un Regno oscurato dal vicereame dove le verità furono celate da pagine di storia contrastanti...ma dove l'estro degli artisti arricchirono consolando in parte il triste periodo per la popolazione, che con mille espedienti diede vita ad incredibili personaggi forgiando l'impronta di uno dei popoli più creativi ed eclettici della terra.. Eros
    4 punti
  5. Patina, concrezioni, tipo di pulizia , la rottura del bordo di alcune (per staccarle dal "conglomerato")... fanno pensare che le monete provengano da un ripostiglio. Probabilmente il venditore ha aggiunto qualche altra moneta per confondere un po' le acque.
    3 punti
  6. La nostra monetazione è davvero foriera di motti di natura religiosa tipicamente medioevale....il pirreale d'oro di Costanza e Pietro d'Aragona ne ha addirittura due, uno al dritto e uno al rovescio insieme ovviamente alla indicazione dei due regnanti.Al dritto, summa potencia est in deo, ovvero il più alto potere è in Dio. Mentre al rovescio dalla parte dell' aquiletta, xps vincit xps regnat xps impat, Cristo vince, Cristo regna, Cristo comanda.
    2 punti
  7. Io credo che se vorrete vedere belle e significative monete dovrete poi finire qui .... MANTOVA, siamo nell'eccellenza del messaggio.... PROTECTOR FACTVS EST MIHI E' divenuto il mio protettore Ed è proprio cosi' con questa raffigurazione di San Francesco inginocchiato alla Croce con sullo sfondo la Porziuncola, Francesco IV Gonzaga data l'omonimia elegge a suo protettore San Francesco. Due Franceschi uniti nella stessa moneta, il Gonzaga ci prova con l'accostamento, certamente la devozione comunque rimase.... NAC 85
    2 punti
  8. Ciao @ambidestro è un denaro imperiale coniato a Milano da Bernabò Visconti. Crippa 6, comune. Buona serata, Antonio
    2 punti
  9. Ci sarebbero anche i ducati e zecchini veneziani, che per secoli al rovescio conservano il motto sit t xpe dat q tu regis iste ducat. ....ovvero, sit tibi christe datus quem tu regis iste ducatus....sia dato a te o cristo questo ducato che tu reggi.
    2 punti
  10. Entro in punta di piedi dopo aver seguito "per anni" questa interessante discussione. Credo che l'esperienza di Acraf e Tinia Numismatica siano indubbie per la monetazione classica, ma attualmente si trovano "in guerra" su sponde opposte. Forse, e non me ne voglia Tinia, la sua è una difesa ad oltranza di una posizione che era certamente sostenibile (io, per esempio, vedo falsi ovunque giri lo sguardo nelle aste) ma che le argomentazioni fin qui portate fanno considerare scorretta e poco difendibile. Ha tuttavia ragione nel porre questo dubbio "cartesiano" (visto che numa numa ha posto in campo la filosofia col "Dialogo dei Massimi Sistemi") dato che chi ha direttamente esaminato anche la moneta dell'ultima NAC ha posto alcuni dubbi sulla sua autenticità (e il realizzo "non stellare" sta a dimostrarlo). Una seconda osservazione sull'esemplare del # 756 (ritrovato nelle campagne inglesi ed esitato da Spink): la foto prima della cura mostra una moneta fortemente corrosa. Ovviamente non si tratta di usura anche se sembra riconoscersi una direttrice principale (da nord-est a sud-ovest - mi si perdonino i termini cartografici) interpretabile in rapporto alla posizione assunta dalla moneta nel terreno (e alla direzione relativa di alcuni agenti di danno) o all'impatto in qualche momento della sua esistenza con mezzi meccanici ... Poi la pulizia (ma direi meglio: il restauro con agenti chimici, meccanici e opera di bulino) ha comportato l'aspetto lisciato finale, che non ha più nulla da rivelare se non il paziente lavoro di recupero (...) effettuato.
    2 punti
  11. Il saluto di Carlo D'Angiò che al rovescio, nella splendida immagine dell'Annunciazione,recita le prime parole dell'Ave Maria, a testimonianza della grande devozione per il culto mariano nel medioevo .
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, ho recentemente acquistato questo scudo da 5 Lire: che ve ne pare? Non sono un collezionista di emissioni post-unitarie, ma per il fascino del periodo avevo pensato diverse volte di prenderne un esemplare. Sono gradite riflessioni in merito di qualunque genere. Le foto sono state eseguite con un semplice colpo di flash. Grazie a tutti
    2 punti
  13. Sarebbe opportuno evidenziare " molti difetti che non fanno parte del mondo antico ... " a che si riferiscono .
    2 punti
  14. Michele Steno ( 4 tipo stella dietro il doge massaro F Francesco Papaziza massaro con Zancani 1402)
    2 punti
  15. Il forum, é abbastanza ovvio, non é che un riflesso della società. La nuova veste grafica non c'entra nulla con la "crisi", se di crisi si tratta. Sono i contenuti che fanno la differenza. Il mezzo, ossia ciò che permette la fruizione/produzione dei contenuti, deve essere in adeguazione alla materia. Twitter, Facebook, ecc., funzionano. Anche troppo. A volte sono capaci di determinare visioni politiche su "fatti" (o presunti tali) a livello globale. Con un livello di superficialità disarmante (nel pieno senso della parola), ma efficace. Deve il Forum entrare in questa tendenza? Io non sono nessuno, se dovessi dire la mia direi NO, ma la parola che conta é quella di colui che questo forum l'ha concepito, costruito, e portato avanti giorno dopo giorno, ossia @Reficul. La società italiana, culturalmente parlando, é alla frutta. Non c'é da stupirsi che ciò si rifletta sul forum. E l'informatica c'entra poco. Ben venga il Forum come una delle ultime sacche di Resistenza. Di cultura. Reale. Fra qualche anno potremo apprezzare appieno questo periodo difficile.
    2 punti
  16. Ricordo che qualche anno fa si parlò già del simbolo della torretta nel forum, non trovo più la discussione ma allora mi sembra postai questo carlino di Carlo V con la torretta, che evidenzia come quel simbolo sia stato utilizzato per un certo periodo. Non torno sulle ipotesi circa il significato del simbolo, senza documentazione del tempo rimangono secondo me tutte possibili ma ovviamente incerte (simbolo per la Castiglia, simbolo per una ben determinata famiglia assai potente all'epoca, simbolo per una ben determinata zecca da individuare od anche semplicemente un simbolo generico...)
    2 punti
  17. Buona giornata Mi permetto di dissentire. ....."Il mio quesito era più rivolto all'attività dei giovani proprio su questo forum... Penso infatti che i giovani nella numismatica debbano essere stimolati e coccolati, però debbano anche fornire un ritorno ( in termini di attività) se no la coccola rischia di diventare vizio... " Ritorni ce ne sono, eccome. E' sufficiente che tu legga gli articoli inseriti nel forum; buona parte sono scritti da giovani. http://www.lamoneta.it/tutorials/ E' sufficiente che tu legga i "Quaderni di laMoneta" del 2014, 2015 e del 2016; anche parecchi degli articoli di questi sono scritti da giovani. Ti posto l'ultimo. Che dire poi dei tanti articoli scritti su Panorama Numismatico o Monete Antiche o il Giornale della Numismatica da giovani "lamonetiani"? Vogliamo dimenticarci gli articoli scritti dai giovani su "Academia" o sulla "RIN"? E non ultimo l'importante lavoro di Raffaele Iula. http://www.classicadiana.it/libreria/content/iula-raffaele-introduzione-alla-numismatica-salernitana Anche il libricino presentato in occasione dell'ultimo Convegno NIP: "La numismatica che avventura" è stato scritto da giovani "Lamonetiani" per i giovani. Vorrei anche ricordare tutti i lavori, le conferenze, le relazioni che sono stati fatti negli ultimi anni da non più giovani "Lamonetiani", ma che erano tali quando si iscrissero al forum..... Come vedi, di lavori scritti da giovani che frequentano anche il forum, ce n'è da leggere e non vorrei che la tua osservazione nasca dalla misconoscenza dei loro nomi e cognomi da rapportare ai rispettivi nickname. ...."Per quanto riguarda Facebook mi sembra di vedere molti utenti giovani, Under 35.... Proprio giovanissimi non sono ma numismaticamente parlando sono davvero quasi dei baby... È vero che magari si appassionano troppo sul quanto vale però se questo li fa rimanere attivi e appassionati al mondo delle monete e medaglie, ben venga anche questo.... " Mah ..... ma anche no! Se per te basta che si connettano per scrivere delle ovvietà o per sapere quanto vale una moneta, per ritenerli attivi, è questione di punti di vista - rispettabilissimi - ma poco convincenti; almeno per me ovviamente. saluti luciano
    2 punti
  18. Opinioni rispettabilissime e a questo punto non mi dispiacerebbe riuscire, dopo quasi 750 posts e ben 30 pagine e non so quante foto, ricavare un unico documento pdf dell'intera discussione, possibilmente riducendo anche il formato dei caratteri, che è piuttosto grande, anche per poter ripassare più agevolmente quando già discusso. Noto che periodicamente salta fuori la storia della medaglia di dè Medici che sembrerebbe avere fornito anche lo spunto per creare da allora l'ormai leggendaria serie di Bruto con EID MAR. Qualcuno dello staff tecnico del Forum può aiutarmi come creare tale documento, che naturalmente potrebbe anche essere reso facilmente disponibile da qualche parte....?....
    2 punti
  19. DE GREGE EPICURI Coniato per la prima volta nel 1252 con peso fisso 3,53 g. e in oro puro a 24 carati, il fiorino d'oro di Firenze rappresentò una grande novità nel panorama monetario del XIII secolo, e fu responsabile (insieme al genovino d'oro di Genova) del "ritorno all'oro" dell'Europa Occidentale. In tempi recenti, i lavori di Philip Grierson, Peter Spufford e Richard Goldthwaite sembrano lasciare pochi dubbi sull'ampio successo che questo nominale raggiunse nella seconda metà del XIII secolo. Impiegato sia come moneta di conto, sia come moneta effettiva nelle maggiori piazze commerciali d'Europa e del Mediterraneo, e con un successo non solo in campo commerciale, ma anche finanziario, come dimostrano alcuni documenti della corte angioina. Ce ne parlerà Stefano Locatelli, martedì 22 novembre alle 20.45 nella sede del CCNM (via Terraggio 1, Milano). Locatelli è un giovane studioso, attualmente presso l'Università di Manchester; si è sempre occupato di numismatica medievale e del primo Rinascimento.
    1 punto
  20. Diámetro 6’4 milímetros grosor 1’6 milímetros peso 0’34 gramos. Hemiobolo ático? acuñado hacia el año 500 a.C. en Cherronesos?, Tracia. Anverso: Prótomo de león hacia la derecha, la cabeza vuelta hacia la izquierda. Reverso: Cuadrado cuatripartito. Cherronesos "Χερσoνησoς" antigua ciudad del Cherronesos Tracio "Χερσoνησoς Θραικια". Durante los siglos VIII y VII a.C. colonos de Mileto colonizaron el Cherronesos Tracio. Cherronesos empieza a acuñar moneda entre los años 513 al 500 a.C. Las primeras emisiones de Cherronesos con la iconografía león-cuadro cuatripartito se acuñan según David Sear entre los años 500 al 480 a.C., para Barclay Head entre los años 515 al 493 a.C, son dracmas, tetrobolos y diobolos. Para Selene Psoma en sus trabajo "Greace and the Balkans to 360 BC" recopilado en el "The Oxford handbook of Greek and Roman coinage" el sistema ponderal ático fue el utilizado en Cherronesos. Para la casa de subastas cgb.fr estas primeras series fueron acuñados utilizando el sistema ponderal milesio, con una estatera de 14'32 gramos. Cualquiera de los dos sistemas ponderales pudo ser empleado para estas primeras series. Si se empleó el sistema ponderal ático, la denominación sería de hemiobolo, si se emplea el milesio, la denominación 1/48 de estatera. Sear en su obra “Greek coins and their values” identifica un hemiobolo con esta misma iconografía, pero con dos glóbulos en los huecos del cuadro incuso, que según él posiblemente sea acuñado en Apollonia, esta misma pieza aparece en la colección Rosen, como única, nuestra pieza no aparece en ninguna obra de consulta y como he comentado al principio apenas se conocen ejemplares, cuatro hasta donde yo he podido averiguar. La iconografía de la moneda nos muestra un león, posiblemente emblema cívico de ceca emisora, Cherronesos. El león era el emblema cívico de la ciudad de Mileto, ciudad de la que partieron durante los siglos VIII y VII a.C. los fundadores de Cherronesos, Kardai y otras ciudades del Cherronesos Tracio. En el año 2015 el investigador griego Asterios Tsintsifos pablica "Perix Pangaion Epeiros". Tsintsifos expone que esta serie “prótomo de león-cuadro incuso” es acuñada en la ciudad de Phagre entre los años 513 al 480 a.C., utilizando el sistema ponderal pkocaic o focense para su acuñación. Desconozco el peso de la dracma utilizada en Phagre, estoy empezando las investigaciones, para poder determinar de qué denominación estaríamos hablando. Para Asterios Tsintsifos la ciudad de Phagre acuñó diobolos y ¾ de óbolos con esta iconografía. Posiblemente, si la atribución de Tsintsifos es correcta, habrá que revisar la catalogación actual para estas primeras y enigmáticas series tracio-macedonias. Según la obra Perix Pangaion Epeiros: "la iconografía de la moneda alude a la fauna silvestre de la región. No se conoce ampliamente que leones existieron en esta región pero hay sin embargo muchas referencias históricas y mitológicas a estos animales. La zona donde puede rastrearse monetariamente a este animal, se inicia en los estuarios del río de Strymon y llega hasta la ciudad de Avlon. El león aparece en las monedas de los Samiois, los Skionaiois y los Akanthians todos ellos vecinos de la ciudad de Phagre". Espero que sea de vuestro agrado, saludos
    1 punto
  21. Siamo stati contattati dalla Polizia di Stato per aiutare ad individuare il proprietario di alcune monete di pregio rinvenute alcuni giorni fa e molto probabilmente di provenienza furtiva. Questo è l'elenco che ci è stato inviato: Nr. 2 sterline in oro giallo raffiguranti da una parte la Regina Elisabetta mentre sull’altro lato un cavaliere a cavallo e la data 1967 del peso complessivo di grammi 16;------------------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo riportante la frase “UNITED STATE OF AMERICA TWENTY DOLLARS” del peso di grammi 33,5;---------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo della REPUBBLICA DI SAN MARINO con un impresso su un lato una Madonna con il Cristo e la scritta “PIETA’ 5 SCUDI” del peso di grammi 17;-------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo della Banca D’Italia con scritta “L. 100 MILA”, mentre sull’altro lato della moneta una raffigurazione di Luigi Enaudi “REPUBBLICA ITALIANA” del peso di grammi 15;--------------------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo con impressa la scritta “VII CENTENARIO DELLA BASILICA DI SANTA CROCE FIRENZE 100 MILA LIRE” e sull’altro lato “REPUBBLICA ITALIANA” del peso di grammi 15,00------------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo con impressa la scritta:” EUROPA DELLE ARTI 50 EURO” mentre sull’altro lato una barca a vela e la scritta 2004 per un peso di grammi 16,2--------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo con impressa la scritta:” EUROPA DELLE ARTI 50 EURO” mentre sull’altro lato una barca a vela e la scritta 2006 per un peso di grammi 16,2--------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo con impressa la scritta:” EUROPA DELLE ARTI 50 EURO” mentre sull’altro lato una barca a vela e la scritta 2005 per un peso di grammi 16,2--------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo con impressa la scritta:” EUROPA DELLE ARTI 50 EURO” mentre sull’altro lato una barca a vela e la scritta 2003 per un peso di grammi 16,2--------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA , mentre sull’altro lato impressa la scritta “DEDICAZIONE BASILICA SAN NICOLA DI BARI 1197-1997- 100 MILA LIRE” per un peso di grammi 15----------- Nr. 1 moneta in metallo giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” mentre sull’altro lato impressa la scritta VI CENTENARIO DELLA CERTOSA DI PAVIA 100 MILA LIRE” per un peso di grammi 15------------ Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIA” e sull’altro lato la scritta “100 MILA LIRE 1999”, per un peso di grammi 15------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su lato impressa la scritta “PREMIO BIUBILEO BONIFACIO VII-PONTMEZ 100 MILA LIRE 1300-200” e sull’altro lato la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” per un peso di grammi 15----------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “ REPUBBLICA ITALIANA” e sull’altro lato impressa la scritta “ 100 MILA LIRE, 1348/1998 COMPLETAMENTO DELLA TORRE DEL MANCIA DEL PALAZZO PUBBLICO DI SIENA DCL ANNIVERSARIO”, per un peso di grammi 15;---------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “ REPUBBLICA ITALIANA e sull’altro lato impressa la scritta L. 50 MILA, S. GIOVANNI DEGLI EREMITI 1148-1998”, per un peso di grammi 7,6;----------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su lato impressa la scritta “VITTORIO EMANUELE III” con il volto, mentre sull’altro lato la scritta “REGNO D’ITALIA L. 20 1905”, per un peso di grammi 6,3;---------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su lato impressa la scritta “ EUROPA DELLE ARTI 20 EURO”, mentre sull’altro latro una barca a vela e il simbolo della repubblica italiana anno 2004, per un peso di grammi 6,5;---------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo modello franco svizzero del peso di grammi 6,5;---------------------------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “EUROPA DELE ARTI 20 EURO”, mentre sull’altro lato impressa una barca a vela con le iniziali della Repubblica Italiana e l’anno 2006, per un peso di grammi 6,5;------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “EUROPA DELE ARTI 20 EURO”, mentre sull’altro lato impressa una barca a vela con le iniziali della Repubblica Italiana e l’anno 2005, per un peso di grammi 6,5;------------------ Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “EUROPA DELE ARTI 20 EURO”, mentre sull’altro lato impressa una barca a vela con le iniziali della Repubblica Italiana e l’anno 2003, per un peso di grammi 6,5;------------------ Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA MODENA” ed una chiesa mentre sull’altro lato la scritta “LIRE 50 MILA 1099-1999”, per un peso di grammi 7,6;------------------ Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, mentre sull’altro lato impressa la scritta “BENVENUTO CELLINI 1500-2000, 50 MILA LIRE”, per un peso di grammi 7,5;----------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, mentre sull’altro lato impressa la scritta “REGGIA DI CASERTA 1971-2001 L. 50.000 per un peso di grammi 7,5;--------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, mentre sull’altro lato impressa la scritta “VIII CENTENARIO DEL BATTISTERO DI PARMA, 50 MILA LIRE 1996” per un peso di grammi 7,5:------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, mentre sull’altro lato impressa la scritta: “ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI S. AMBROGIO LIRE 50 MILA, 327-1997” per un peso di grammi 7,5;----------------------- Nr. 1 moneta in metallo di colore giallo su un lato impressa la scritta: “ BANCA D’ITALIA 50 MILA 1893-1993, mentre sull’altro lato impressa la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, per un peso di grammi 7,6;-------------------------- Mi è stato giustamente fatto notare che le vittime dei furti di questo tipo vanno sensibilizzate il più possibile a denunciare SEMPRE presso le Forze dell'Ordine reati di questo tipo. "Il rinvenimento di oggetti quali monete antiche, orologi e gioielli privi di codici identificativi è purtroppo fine a se stesso nel momento in cui trovati nella disponibilità di chi non è in grado di giustificarne il possesso: è infatti indispensabile rintracciare il legittimo proprietario che ne dimostri (con denuncia appunto) la titolarità. Lieto di avviare una gradevole collaborazione utile anche nei tempi futuri, Le rinnovo la disponibilità per qualsiasi chiarimento."
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  22. Buonasera a tutti, Desidero fare una precisazione sulle lettere A ed S, iniziali di Antonio Schabel: la loro posizione, come riportato nel CNI, è differente a seconda che si tratti del tallero del 1768 oppure di quello del 1769. 1768: all'estremità sinistra della mensola ·A·S· (CNI VIII, 189 pag.508) 1769: all'estremità sinistra della mensola ·A· all'estremità destra ·S· (CNI VIII, 190 pag.508) Questa particolarità era già stata segnalata per una moneta del 1768 in una discussione del 2013 dove però era stata interpretata come una variante e non come una caratteristica peculiare di questo anno di coniazione. Inoltre se si fa una ricerca sul web emerge che il tallero del 1768 è decisamente più raro rispetto a quello del 1769. http://www.lamoneta.it/topic/101438-aloisio-mocenigo-tallero-1768/
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  23. Buonasera Sator. Il problema è che diversi volumi della serie MIR, non indicano né il luogo né tantomeno la data di pubblicazione... Io stesso posseggo il volume che ti interessa ma sinceramente non ricordo l’anno in cui fu stampato. Forse ce lo può dire Alberto Varesi che oltre ad esserne l’autore ne è anche l’editore. Qui di seguito riporto le indicazioni di alcuni dei volumi della Collana, tratta dalla bibliografia della Guida delle zecche (pubblicata nel 2011 e pertanto non aggiornata per quanto riguarda i “MIR" usciti in seguito). MIR = Monete Italiane Regionali: MIR 1995/2000 = Varesi A., Lombardia zecche minori, Pavia 1995, ristampa Pavia 2000; MIR 1996/2003 = Varesi A., Piemonte, Sardegna, Liguria, Isola di Corsica, Pavia 1996; 2ª ed., Varesi, s.l. s.d. (ma Pavia 2003). MIR 1998 = Varesi A., Emilia, Pavia 1998; MIR 2001 = Varesi A., Sicilia, Pavia 2001; MIR 2005 = Cudazzo S., Casa Savoia, Pavia 2005. MIR 2008a = Montàgano A., Toscana, zecche minori, Pavia, senza data (ma 2008). MIR 2008b = Cudazzo S., I rami collaterali di Casa Savoia, Pavia. Cordialmente, Teofrasto
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  24. Io ho la prima edizione 1998. Blaise @Sator
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  25. Buonasera a tutti, gradirei più notizie possibili su questa bella moneta danese, ne sono venuto in possesso per caso ma anche se non colleziono monete straniere ho deciso di tenerla perché la reputo veramente affascinante... Domani posterò peso e diametro... Grazie a tutti
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  26. La tua riporta chiaramente una rosa, il fiordaliso ha questa conformazione Bel monetone!
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  28. Uno scudo veramente magnifico, complimenti...qFDC per me, al ritratto del sovrano manca soo la parola!
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  29. Anche gli Angioini a Napoli batterono un fiorino,ad imitazione di quello di Firenze: Giovanna D' Angiò 1343-1347; AV (g 3,00; mm 22; h 9); + IOhANA DEI GR IhR SICIL REG, stemma di Gerusalemme e d’Angiò, Rv. S IOH A NNES B, San Giovanni stante in posizione frontale; a s., fiordaliso. P/R 2; MIR 31. Sarà sicuramente un convegno molto interessante. Saluti Eliodoro
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  30. Ciao @Archestrato ti confermo che quest'ultimo bronzo di Gela , sta sulla tavola 33 del Virzì. La tua domanda e lecita, ma purtroppo la qualità la fa da Principe. Un bronzo di modesta qualità , senza patina , con difetti di metallo dovuti alla preparazione del tondello prima di coniarlo. Sono tanti fattori che penalizzano il prezzo. 170 euro , sembrerebbero pochi per un bronzo raro ed ex Virzì , evidentemente c'è chi sa aspettare altre opportunità , sicuramente con costi più elevati, ma di qualità superiori. Personalmente io faccio così.
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  31. Ciao , credo che la classificazione RIC 969 sia probabile ma non esatta . Se noti il dritto della moneta postata vedrai che la legenda ARM e' attaccata ad AUG , ma divisa da PARTH dalla testa di Marco Aurelio ; il RIC 969 presenta invece la scritta ARM PARTH tutta intera a destra della testa di Marco Aurelio divisa da AUG , con la TR POT XXIII ; a questo punto o si tratta di una variante del RIC 969 oppure , non leggendosi nel rovescio della moneta postata il numero della TR POT , di una moneta diversa come emissione temporale per altra TR POT .
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  32. Spero proprio che il proprietario venga rintracciato. Ho subito diversi anni fa un furto a casa, denunciato, di soldi contanti, gioielli di famiglia, importanti non tanto per l'oro che contenevano, quanto per i ricordi, e alcune monete d'oro. Il tutto, mai ritrovato. Una nota a margine: ma non ce la fanno nemmeno a comprendere che si tratti di monete d'oro? Vedo che scrivono "moneta di colore giallo". Mi sembra abbastanza paradossale, trattandosi pure di emissioni recenti che viaggiano pure con cofanetti, certificati di autenticità, eccetera.
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  33. Sta bene al museo di Vienna ...........che s'e lo tengano.
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  34. Il mezzo ducato di Filippo II PR 15 mi risulta esistere anche se l'immagine che ho dell'esemplare non è proprio chiarissima... Vero, e mi risulta anche in più coni diversi; Pietro guarda sotto il collo dell'esemplare indicato da pecora Ehm... allora metto anche la mia !!!!
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  35. Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, del primo quarto del XVIII sec. (dopo il 1712), probabile produzione romana.- D/ l'iconografia del ritratto dovrebbe essere quella di S. Pio V papa, domenicano, canonizzato nel 1712.- R/ E' certamente un S. Vescovo, purtroppo da quel che posso vedere non sono in grado di dare una identificazione certa, ipotesi possibili potrebbero essere, S. Agostino, S. Tommaso di Villanova, S. Emidio martire, ecc.- Ciao Borgho.
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  36. Ciao @Archestrato, il gela in bronzo da Savoca , sicuramente non ha avuto una degna pulitura , anche se e ricca di cuprite è sempre un bronzo raro e di fascino. Come segnali tu sul dritto , tra il braccio desto e il girovita , una proturberanza che non e stata asportata , non e rilievo da conio. Sul rovescio sotto la pancia del cavallo , anche qui sono evidenti i segni lasciati da "bisturi" . Sul campo sopra il cavallo , non esiste nessuna traccia di astro. Come ho scritto prima , questo bronzo fa parte del 553 , senza astro.
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  37. Potrebbe essere anche della seconda metà del XVII sec., questa tipologia nelle sue molteplici varianti è presente fin dalla seconda metà del XVI sec., probabile produzione romana. Ciao Borgho.
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  38. Ciao Galad. Questa medaglia rumena, destinati ai soldati feriti durante la prima guerra mondiale, è datata 1918. Dapprima il Paese venne invaso, poi alla fine del conflitto ne uscì vittorioso e riuscì ad ottenere la Transilvania, la Bucovina e la Bessarabia, raddoppiando il territorio dello Stato. Durante il conflitto era sul trono il Re Ferdinando I : nella medaglia figura la data del 1918, solitamente le decorazioni di questo genere recano l'immagine del Sovrano in carica che le conferisce, questa invece mostra l'effige del suo predecessore. Una sorta di omaggio filiale ? Non saprei..... @galad
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  39. HILARITAS UNIVERSA -felicità universale Questa legenda utilizzata nei ducati di Filippo II per il Regno di Napoli allude, quasi certamente, alla soddisfazione dei popoli al vedere, per la prima volta, in circolazione, una moneta d'argento così grande e così ricca, resa possibile soltanto dopo la scoperta delle riserve d'argento del sud America. La stessa legenda è stata riutilizzata sul mezzo ducato, sul tari e sul carlino di Filippo V, si può considerare come un'enfatica ampollosità spagnola. [cit.]
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  40. a me basta che mi ricordate come ignoto iniziatore della discussione.
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  41. come già discusso prima con Numizmo e ora con Tinia (le cui posizioni paiono assai vicine) ancorché l'evidenza documentale sia scarsa (i due ripostigli citati da Acraf) vi possono essere assai pochi dubbi sulla genuinità dell'emissione (dell'emissione non di tutti gli esemplari conosciuti). 1) Un elemento logico che depone a sfavore del falso è la varietà dei coni conosciuti. Si dovrebbe pensare ad un flsario genuinamente diabolico per aver inventato decine di coni e modelli per dare vita a oltre un centinaio di esemplari che avrebbero ingannato generazioni di numismatici 2) un elemento storico da tenere presente e' che tale moneta e' stata già citata nelle prime opere dedicate alla numismatica romana - che risalgono al 1500 - quindi il ns falsario doveva avere già all'epoca prodotto i suoi coni, le sue monete e averle censite nelle opere dei proto-numismatici (Goltzius, Agustin, Fulvio etc.) - un bel record ... 3) infine un terzo elemento iconografico : esiste una medaglia di Lorenzino de'Medici , coniata nel 1537 per l'assassinio di Alessandro de'Medici che mostra al diritto un ritratto barbuto alla guisa di Bruto e al rovescio il pileo tra due pugnali per compararlo all'assassinio di Cesare. Interessante notare la legenda del rovescio : VIII ID(us) IAN(uarius) quindi chi ha copiato chi in questo caso ? Un falsario che diabolicamente si ispira alla medaglia rinascimentale capace di adattarne persino la legenda per le sue monete (false) in EID MAR per cui ci troviamo addirittura ad avere un'emissione di Bruto (falsa) che si ispira ad una medaglia vera di Lorenzino de'Medici coniata nel 1537 oppure ci troviamo di fronte ad un falsario (dei denari di Bruto) talmente bravo e talmente di successo le cui produzioni (in numerosi coni e di ciascuno in numerosi esemplari tutti prodotti mirabilmente nel primo quarto del 1500) vengono non solo pubblicate nelle primissime opere numismatiche ma addirittura 'copiate' da un medaglista che nel 1537 ne trae ispirazione per l'assassinio di Alessandro de' Medici, nipote di Lorenzo de' Medici, signore di Penne, duca di Firenze dal 1532 al 1537 , committente delle prime monete di Firenze a primo a riportare l'immagine del duca su una moneta dopo l'uso secolare del giglio - il cui conio fu preparato nientemeno che da Benvenuto Cellini. Forse proprio per queste ambizioni da despota cosi lontane dalla moderata e saggia democrazia dei suoi avi che un suo lontano parente, discendente di un ramo collaterale de' Medici, colto ed umanista, imbevuto di studi classici, forse suggestionato oltremisura dal fantasma di Bruto, bramoso della gloria che esalta il tirannicida, e insofferente dei modi tirannici del duca che era arrivato al punto di proibire tutte le armi in città (forse presago di funesti auspici per la sua sorte) lo assassino' l'8 gennaio del 1537 - immortalandone subito dopo la memoria del gesto in una medaglia di grande e classica suggestione. (cfr. HILL - POLLARD ' Medals from the Samuel KRESS Collection - Renissance Medals at the National Gallery of Art' n. 493 per chi avesse voglia di vederla). ora: chi ha copiato chi ? Il falsario delle monete che ha poi ispirato l'autore e il committente della medaglia (naturalmente gli studi umanistici che esaltavano il gesto di Bruto qui non contano nulla..) oppure il falsario che si ispira alla medaglia ? Oppure - tertium datur - l'ipotesi piu' ardita di tutte : un unico falsario - ma bisognerebbe dire geniale inventore - che ideo' medaglia, coni e denari tutti nello spazio di pochissimi anni che non solo vennero poi celebrati e contesi nelle migliori raccolte nei secoli a venire ma diedero vita ad una letteratura (numismatica ) sterminata oltre che a schiere di tapini eruditi che ancora oggi si scervellano sulla plausibilità di tali emissioni... mentre il falsario certamente ancora se la ride .. § diabolicamente geniale, Watson!
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  42. Per la monetazione di Ferdinando d'Aragona le influenze della monetazione romana sono più che semplici ipotesi...non solo, infatti, l'analisi dell'iconografia di emissioni come il cavallo forniscono utili ed evidenti elementi (la corona radiata e lo stesso stile del quadrupede, come evidenziato) ma anche la documentazione coeva ci dá conferma di questa 'sensazione'. La Travaini, infatti, (La monetazione nell'Italia normanna, pagg. 205-206) segnala che in un documento del 1470 il sovrano ordinò che tutte le monete antiche ritrovate fossero conservate e consegnate a Geronimo Liparolo, capo incisore. Ad ogni modo si può dire che pressoché in tutte le epoche fosse comune l'usanza di prendere a modello altre emissioni...vuoi per semplice gusto estetico, vuoi per imitare davvero quel tipo di moneta e magari permettere alla propria di inserirsi con più facilità nel mercato (di solito, infatti, erano imitate le monete più 'di successo', magari perché con contenuto di fino maggiore). E a questa logica dell' 'imitazione', del prendere a modello (d'altra parte fenomeno del tutto comprensibile, e anche attuale, da un punto di vista umano...) non sfuggivano nemmeno le monete di epoche precedenti, uscite da tempo dalla circolazione (ma su questo tema, per il medioevo, dovrebbero farsi anche dei distinguo...). Prendete queste mie righe giusto come rapida elencazione di alcuni aspetti che sarebbe bene e interessante tenere in conto ed affrontare, in una trattazione più ampia, approfondita e complessiva! A tal fine ci vorrebbe più tempo, che, per quanto riguarda me, al momento scarseggia...ma sarò lietissimo di leggervi Un ultimo contributo, per la monetazione che invece più mi riguarda e studio: quella salernitana. L'ipotesi, più o meno fondata a seconda dei possibili 'legami' proposti, di influenze di coniazioni classiche sulla monetazione medievale di Salerno è avanzata da tempo...tra i primi (almeno nella cornice di uno studio rigoroso e scientifico) a dirlo vi fu Philip Grierson che ipotizzò che un follaro anonimo attribuito a Gisulfo II o al Guiscardo nei mesi dell'assedio alla città (1076-1077) si fosse ispirato ad un solido di Giustiniano della zecca di Roma. Ugualmente, anche per altre due emissioni legate a quest'ultima dalle ribattiture e da affinità di stile e contenuto (tutte ritenute connesse all'assedio del Guiscardo) si evidenziò un gusto classicheggiante. Su questi ed altri aspetti iconografici della monetazione di Gisulfo II, analizzando proprio il rapporto del principe con la classicità e il significato che un utilizzo di segni classicheggianti poteva avere in ambito politico, si è poi soffermato Paolo Delogu (Postille alle monete del Principe Gisulfo II di Salerno, in Studi sul Medioevo Cistiano offerti a R. Morghen, vol. I, Roma, Istituto storico italiano per il Medioevo, 1974). Infine, per citare solo i 'grandi pilastri', Lucia Travaini (che in questo contesto inserisce anche il riferimento del tempo di Ferdinando d'Aragona). Per alcune altre monete salernitane, invece, anche del secolo successivo, si ritiene che il modello più probabile possano essere emissioni della Magna Grecia, probabilmente delle varie importanti zecche (in primis Paestum e Velia) che erano presenti sul territorio, a non grande distanza da Salerno (che peraltro al tempo era capitale di vasti domini nel Meridione peninsulare). Ma andremmo ulteriormente fuori traccia...
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  43. ciao a tutti, ringrazio tutti i partecipanti e provvedo a chiudere la razzia e fare il bonifico delle donazioni al forum che ammontano ad euro 8,20 ma arrotondo a 10,00euro grazie vi aspetto tutti e più numerosi alla prossima razzia che aprirò a breve.
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  44. Un saluto agli amici papalisti. Vi segnalo la pubblicazione di quanto ho detto nella mia conferenza tenutasi il 17 settembre scorso al convegno NIP. https://www.academia.edu/29102445/Le_coniazioni_dello_Stato_Pontificio_in_occasione_dei_primi_due_Giubilei_1300_e_1350_ Occhio che le novità sono importanti! Il contributo è stato inoltre pubblicato in due parti sul GdN. Buona giornata, Antonio
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  45. A proposito di torrette sotto il busto di Filippo II...
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  46. Non è solo un discorso di immediatezza. I gruppi facebook sono principalmente votati al commerciale, è tutto un "vendo al miglior offerente" "vendo a prezzo fisso" "me la vendi?" "quanto vuoi?". C'è tutta una nuova categoria di utenti che comprano e vendono costantemente come attività amatoriale/alternativa, e i giovani sono attratti da questa possibilità che vedono come possibilità di guadagno.
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  47. Confermo, secondo la mia opinione questa moneta appartiene alle coniazioni di metà XIV secolo, prima del 1375. Buona ricerca!
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  48. Interessante le risposta delle istituzioni (a nome del viceministro Zanetti) riassunta in un video dal senatore Giuseppe Vacciano. Quest'ultimo aveva rivolto un'interrogazione al Ministro dell'economia Padoan. https://it-it.facebook.com/Giuseppe-Vacciano-Attività-Istituzionale-993067920707902/?rc=p https://video-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t43.1792-2/14304178_328049880861718_1549899330_n.mp4?efg=eyJybHIiOjE1MDAsInJsYSI6MzI5NywidmVuY29kZV90YWciOiJzdmVfaGQifQ%3D%3D&rl=1500&vabr=802&oh=21ddbac3a2c20be85fe85b7b6c19654b&oe=57E960B5 In soldoni si dice: che ancora non se ne sa nulla, che è stata incaricata di già una qualche Commissione ma i risultati sono attesi a non breve termine, e che il Governo valorizzerà adeguatamente quanto ritrovato... Il senatore aggiunge che l'interrogazione ha destato molto interesse in parlamento ... non vorrei pensar male ma temo che l'interesse sia volto ad un nuovo argomento di possibile "magna-magna" cui i nostri parlamentari sono molto sensibili ...
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  49. In realtà attraverso 132 frammenti rinvenuti ad Aezani in Frigia ed ad Afrodisiade in Caria si é potuto parzialmente ricostruire l'editto "de maximis pretiis rervm venalivm" di Diocleziano emesso nel 301. Naturalmente in poco tempo i valori massimi divennero con il procedere dell' inflzione i valori di mercato. Il rapporto di scambio delle merci e dei servizi viene espresso in denari di conto, moneta non più esistente in quel periodo ma per semplificare il Nummo ( Follis) di g.9,92 nel 295 valeva 20 denari di conto. Sempre nel 295 una libbra d'oro valeva 48.000 denari, nel 300 valeva 60.000 denari e nel 301 il prezzo massimo era di 72.000 denari. Se credi per avere un indicazione su prezzi e servizi puoi accedere al sito del Circolo Numismatico Monzese www.circolonumismaticomonzese.org entra in ricerca e digita Edictum, clicca di fianco al n°1 ed ancora " editto dei prezzi di Diocleziano" si aprirà un foglio Excell con l'elenco delle merci e servizi espressi in denari di conto, poichè occorrevano 72.000 denari per libbra d'oro di fianco viene espresso il valore in grammi in oro, ed inserendo nella cella a fondo giallo il vaolre in Euro oggi a puro titolo comparativo (per rendere più agevole la comprensione ) il valore in Euro oggi.
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