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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/16 in Risposte
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Come avrete notato sono cambiati i curatori della Sezione,il nuovo team è composto dal sottoscritto, @adolfos e @matteo95. Ci pare doveroso quindi aprire una discussione che serva innanzitutto a salutare gli abituali frequentatori di questa parte del Forum, sperando che continuino a scrivere con l'entusiasmo, la qualità e magari anche la costanza a cui ci hanno ormai piacevolmente abituato; inoltre vorremmo impiegare questa discussione anche per sentire voci nuove. Ci sono molti nuovi utenti che leggono ma scrivono poco, forse "spaventati" da discussioni troppo specifiche o che non osano fare una domanda perchè ai più navigati potrebbe sembrare banale. Niente di più sbagliato! Scrivete, scrivete, scrivete. Tutti abbiamo iniziato da zero, quindi non avete timore di proporci monete e di proporre voi stessi in qualità di nuovi numismatici appassionati di Medioevo. Vi chiedo (chiediamo) quindi una cosa semplicissima, giusto per rompere il ghiaccio con qualcosa di assolutamente non tecnico: "Perchè le medievali?" Personalmente mi sono avvicinato al mondo della numismatica con le monete papali, col tempo iniziai ad interessarmi in special modo alle coniazioni dei papi fino al '600 circa, monete coniate a martello, molto "ruspanti" se mi passate il termine Poi un bel giorno ho trovato qui in Sezione la discussione "provisino romano" e ho postato le foto di qualche denaro provisino del Senato che avevo comprato quasi per caso. Mi si è aperto un mondo! Un mondo fatto di simboli minuscoli ed intrigantissimi, di monete brutte e bistrattate ma che sanno dare grandi soddisfazioni a chi ama la Storia. E da allora non ho più abbandonato lo studio dei miei amatissimi provisini. Quindi, venendo al mio caso, perchè le medievali? Perchè mi piacciono le sfide, trovare una moneta che mette in discussione tutto quello che pensavi fino a quel momento non ha prezzo. Perchè sono monete che ti parlano di Storia in una lingua, la loro, difficile ma bellissima.... Adesso tocca a voi. Mi raccomando, specialmente a chi è nuovo: non abbiate timore di intervenire. Il Forum è fatto per questo! Un caro saluto, Antonio7 punti
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A volte ritornano... http://www.lamoneta.it/forum/203-regno-ditalia-approfondimenti/?page=1 @elledi @bizerba62 @Marfir @Littore @pedro_88 @legionario @maxxi @Ronca @nico99 @slapdash84 @Ciprios @piergi00 @viganò @lele300 @tiberivs @marinoarino NM23 @azaad @Il*Numismatico@corzanopietro @Biagio75 @renato @vathek1984 @qwertylol @lucarosina @Sim 75 @uc110820161112 @cristianaprilia @1000Coins @enrico70 @Cinna74 @MattiR5 @Ang890 @Daniel93 @trifijoe @417sonia @darman1983 @rickkk @nando12 @Horussone @Andrea imperatore @canyon @ARES III @angel @tortaldo @morellino @titusnick @gallo83 @tartachiara@Druso Galerio @jena Saluti Simone6 punti
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Medievale e' mistero, fascino, voglia di scoprire, ricerca e gusto per il particolare nascosto, medievale e' anche moneta vile, povera, dove la conservazione e' una parola sconosciuta, medievale e' mettersi in gioco, medievale e' ostico, difficile, intrigante, ma il facile a volte e' anche noioso, prevedibile e se non e' misterioso e complicato poi che gusto c'è ?5 punti
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P.S. Ovviamente io sarò lì ad attendervi a meno che la mia situazione familiare non precipiti - cosa che per più motivi mi auguro non avvenga. Ad ogni modo se ciò malauguratamente dovesse avvenire, sappiate che è stato già predisposto un piano B per far funzionare tutto al meglio. Di nuovo un saluto, MB4 punti
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Allora visto che la discussione decolla, aggiungiamo altra storia e altri miti a proposito di Eracle.. PARMA Ottavio Farnese, 1547-1586. Testone 1552. Ar gr. 4,95 OCTAVIVS FAR PAR ET PLA DVX II Busto corazzato a d.; sotto, A entro cerchietto 1552. Rv. Ercole stante a s., indica con la d. un monticello e con la s. regge la clava. CNI 10; Ravegnani Morosini 4; MIR 931/1.Questa è la prima moneta con ritratto del Duca Ottavio, battuta nel 1552 dallo zecchiere Angelo Fraschini di Siena. La leggenda del rv PADIA DEPEITA CALEPHPER EOUSA ripete un verso di Esiodo tolto da "Le opere e i giorni" che, tradotto, significa '...sembra facile poi, nel farlo, risulta difficile'. Secondo il Münz, il conio è opera di Pastorino de'Pastorini che incise numerose monete per la zecca di Ferrara e che a Parma avrebbe avuto un incarico di incisore dallo zecchiere Angelo Franceschini. Questo testone vuole ricordare, con la rappresentazione di Ercole al rv., il non comune coraggio e valore del Duca. Temendo che i Gonzaga volessere privarlo del ducato, egli si appoggiò ad Enrico II re di Francia e seppe tener testa all'alleanza di Papa Giulio III e Carlo V schieratisi contro di lui. Eros4 punti
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Incominciai a collezionare medievali quasi per caso: le zecche della mia regione (Friuli Venezia Giulia) e da cosa nasce cosa..... i simbolismi nascosti, le storie che questi tondelli ci insegnano. Poi via via la passione mi portò alla ricerca di monete magari inedite di monetazioni delle varie zecche italiane. Più si legge più si apprende più si conosce ma questo porta ad avere ancora più curiosità, insomma neverending story Un in bocca al lupo ai curatori3 punti
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Ieri ho postato il Testone di Ercole II d'Este per Ferrara con impronta e legenda dedicate ai Santi per via dell'incoronazione avvenuta il 1° novembre. Oggi resto in qualche modo in tema, agganciandomi anch'io a Venezia, con l'immagine di un'Osella di Nicolò da Ponte, LXXXVII Doge, particolarmente devoto a San Giuseppe anche perché la sua elezione avvenne il 19 marzo. L'esemplare è quello appena passato nell'Asta Varesi raccolta ANPB VIRGA FLORVIT - Il bastone è fiorito Osella 1584 Anno VII, AG, 9.73 gr. San Giuseppe stante col bastone nella d. e un ramo fiorito nella s. Il tipo, anche se con differenze di conio, fu battuto fin dal 1° anno del suo dogato (1578). L'iconografia e l'attributo del ramo (o bastone) fiorito dipendono da una tradizione a sua volta derivata dai vangeli apocrifi secondo la quale il sacerdote Zaccaria aveva convocato a Gerusalemme tutti i celibi discendenti di stirpe reale per scegliere quello che doveva diventare lo sposo di Maria che per nove anni aveva vissuto nel tempio. Ognuno doveva portare un bastone all'altare perché Dio stesso ne avrebbe fatto fiorire uno indicando così il prescelto. Zaccaria entrò nel tempio, pregò, poi restituì i bastoni ai proprietari, l'ultimo dei quali era Giuseppe: il suo bastone era in fiore e da esso scaturì una colomba che poi si pose sul suo capo. Anche se si tratta di una tradizione apocrifa, per cui gli scritti che ne parlano non sono stati inseriti nella Bibbia canonica, la tradizione è rimasta e l'attributo del bastone-ramo fiorito è stato conservato. Anche, tra le altre cose, su questa moneta.3 punti
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@Poemenius Eurekaaaaaaa FRÜHMITTELALTER (ca. 500-900) SPÄTANTIKE UND VÖLKERWANDERUNGWESTGOTENAnonyme Bronzemünzen. Æ-Nummus (?), Toledo. 0,84 g. Brustbild r., davor Kreuz//Monogramm (Zwei nach außen gekehrte P, dazwischen Kreuz). Crusafont i Sabater Grupo D: TOLETO.R Sehr schön3 punti
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In virtù delle mie origini, un piccolo tributo per Venezia con questo post, che però parla di una grande, anzi grandissima moneta! VENEZIA Alvise III Mocenigo Doge CXII, 1722-1732. Osella da 4 zecchini anno V (1726). Au gr. 13,85 S M VENET ALOYSIVS MOCENICO DVX all'esergo, ANNO V / P Q (Piero Querini). II Doge genuflesso riceve il vessillo della Repubblica da San Marco che gli siede di fronte. Rv. IN CVSTOD ILLIS RETRIB MVLTA (Per la custodia del canale molto sarà restituito loro). Una nave da guerra veneziana; sullo sfondo, altre due navi, All’esergo, 1726. CNI 78; Paolucci II 384; Werdnig 207. Rarissima. Per consentire alle navi veneziane di poter manovrare in caso di un attacco turco si decise di dragare il canale della Giudecca. La leggenda va così letta : grazie alla sorveglianza sulla sicurezza del commercio (in custodia), la nave da guerra ricompenserà (retribuet) in abbondanza gli armatori (illis) che dovranno sopportare le spese della dragatura.3 punti
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Non sono né giovane, né purtroppo una voce nuova , ma certamente l'approccio giusto è questo....poi si vedrà.... Io faccio addirittura due o tre passi indietro, abbiamo due monete, due denari, uno lucchese e uno pisano, volutamente si assomigliano molto, la grande F che sta per Federico I poteva essere facilmente scambiata per la H lucchese, ci aggiungiamo poi le lettere disposte al rovescio in modo similare a cerchio intorno al punto, il LVCA e il PISA che a volte erano di difficile lettura, e il pasticcio era fatto , il popolo le usava e queste circolavano.... Pisa probabilmente iniziò a imitarle, d'altronde la lucchese era troppo affermata e riconosciuta, poi dopo il 1155 iniziò a usare i tipi con F e PISA, poi arrivò l'accordo monetario del 1181 che regolamentò i tipi monetali. Certo la manovra dei pisani funzionò se i notai dell'epoca non riuscivano a distinguerli e nei pagamenti o transazioni citavano la moneta Pisane vel Lucensis.3 punti
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un progetto interessante era quello delle conservazioni, il primo argomento fu aperto lo scorso giugno 2015 da @Littore. Non se ne è fatto più nulla ma sarebbe bello riprenderlo in mano. anche se andrebbe regolamentato. Domani sera cerco la discussione3 punti
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Ecco il mio esemplare, imbarazzante rispetto a quello di ZuoloNomisma. Peso intorno ai 9,20 g, di preciso non ricordo perché non ho i dati sottomano.3 punti
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FORTITUDO MEA IN BRACHIO Nessuno ha mai sentito parlare di Zanen de la bala? Risale tutto a parecchi secoli fa, quando Cremona era sotto il dominio del Sacro Romano Impero. Ogni anno, come leggenda narra, la città era obbligata a pagare all'imperatore un tributo consistente in una palla d'oro. Questa vessazione si prolungò fino a quando un baldo gonfaloniere, certo Giovanni Baldesio, sconfisse in duello il figlio di Enrico IV, fuori porta Mosa, liberando così i cittadini dal pesante tributo. Benché la leggenda sia in buona parte avvolta nel mistero, la palla è simbolo che tutt'oggi riecheggia in giro per la città, dalla sommità del Torrazzo all'emblema posto sulla statua sotto la loggia dei Militi: Osservatela nel suo "splendore" terminato due estati fa, oggi è purtroppo decapitata, le manca la corona che un altrettanto baldo turista ha fatto cadere mentre ci si arrampicava sopra.... Giovanni, soprannominato appunto Zanen de la bala, è una delle figure più note localmente. Oltre alla statua proposta (in cui si può apprezzare appunto l'emblema della città), esiste anche una statua sulla cattedrale, l'unica che lo raffiguri: La posa, come forse alcuni noteranno, ricorda un giocatore di bocce. Tempo or sono lessi di un'altra tesi che riconsiderava la sfida come una semplice partita a bocce... ma per Bacco, il solo pensiero mi fa venire in mente i pensionati che d'estate occupano il settore bocciofilo delle canottieri (una delle quali dedicata proprio a Baldesio)..... di gran lunga meglio la versione popolare! Passando agli aspetti prettamente numismatici, andrei cauto a definire "moneta" l'esemplare sopra proposto. È purtroppo un pezzo di tale rarità che non ho potuto far di meglio, o scansionavo l'esemplare del Fenti o quello dell'asta Milani (finito a 3200 euro diritti esclusi). Purtroppo, essendo così rara, non è stata studiata a fondo e il Fenti stesso la definisce in modo abbastanza fantasioso e poco attendibile. Resta senz'altro una moneta/medaglia molto affascinante e sicuramente ricca di storia, un tangibile pezzo di storia locale. P.S. Mi congratulo per l'interessante discussione, l'ho scoperta solo stasera e mi sono ritagliato appositamente un po' di tempo....3 punti
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Se si possono mettere anche monetine estere ne inserisco una anch'io della Liberia La storia di questa nazione comincia nel 1822 con l'arrivo sulle coste africane di un veliero, erano dei coloni afroamericani. Uomini di colore che si sentivano legati a questa terra dal quale i loro avi erano stati deportati Stabilirono una colonia di liberi uomini di colore che chiamarono per l'appunto "Liberia". THE LOVE OF LIBERTY BROUGHT US HERE L'amore per la libertà ci ha portato qui3 punti
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Intanto auguri di cuore per il vostro nuovo impegno qui sul forum! sono veramente contento per voi e per la sezione! Da parte mia l'avvicinamento alle medievali è stato un caso: seguivo il forum per le monete del Regno d'Italia che avevo da poco iniziato a collezionare... all'epoca andava molto la chat; non conoscevo nulla sulle monete prima del Regno (sapevo poco anche sul Regno del resto... come anche adesso); una volta capitai in una di quelle mitiche serate in chat, in cui era presente anche @picchio ... fui affascinato dal modo in cui parlava di quelle monete (erano per lo più moderne, roba del Cinque e Seicento se non ricordo male, ma per me l'insieme delle monete era diviso nei due sottinsiemi "Regno" e "prima del Regno", quindi assimilavo le medievali come le rinascimentali allo stesso status di antichità)... poi ero molto amico con @Ghera e quando lui passò dal regno alle medievali anche io iniziai ad appassionarmi. Al Veronafil successivo acquistai il mio primo grosso di Volterra: fu la mia prima moneta medievale... da li poi è venuto fuori quello che è venuto... Per quanto riguarda il Medioevo, non lo conoscevo se non marginalmente: mi sono appassionato alla storia e all'arte anche e sopratutto attraverso la numismatica, prima mi piaceva ma non mi emozionava. un caro saluto, Magdi2 punti
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Ciao, Lazzarini è il disegnatore della banconota, è menzionato al retro del biglietto: I dati che servono per identificare una banconota da 1.000 lire Verdi sono i decreti posti sul bordo sinistro al retro: e le firme di Governatore e Cassiere sul fronte Urca il mio avatar! In ogni caso, per una giusta valutazione, servono le immagini di fronte e retro delle tue banconote.2 punti
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@morellino mi associo anche io a quanto detto da @santone ed @anto R con l'aggiunta, mi vogliano correggere se sbaglio, che la moneta di Carlo VIII sulla quale è stato ribattuto il cavallo di Federico era un cavallo della zecca dell'aquila con croce tripartita, da quanto ho potuto intuire dalla foto del retro riportata in basso...2 punti
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Cari frequentatori della sezione, do il benvenuto a Mirko, nuovo co-curatore con me della sezione; una nostra vecchia conoscenza, una risorsa importante per dare maggiore vitalità alla nostra sezione. Un cordiale augurio di buon lavoro!2 punti
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@margheludo Grazie del contributo. Ottima analisi. Per quanto riguarda l' errata classificazione di Corrado II da parte di alcuni venditori "comincio" a pensare che sia fatto di proposito per invogliare gli eventuali acquirenti. Non so se rendo l'idea. Altrimenti siamo messi male, molto male. Per i segni di "legatura" invece non scarterei a priori l'ipotesi che facciano parte di un sistema particolare per l'orientamento del conio. Se ci fate caso corrispondono "quasi" sempre con le due "A" che si incastrano a ore sei circa che rappresentano effettivamente il punto di riferimento dell'incisore. Se ben ricordo Monica ce ne aveva già parlato. Tenete presente che la monografia su Pisa è del 2010 e gli studi progrediscono giorno dopo giorno. Questo è in realtà il limite del cartaceo. Per i segni impressi sui tondelli non dobbiamo trascurare mai l'ipotesi, oltre a quella evidenziata da Giovanni, che lo scopo dei colpi di martello sia quello di far affiorare in superfice una maggior quantità di argento. Anche in questo caso ne abbiamo parlato in discussione. Voglio ricordare che la discussione è aperta a tutti e qualsiasi tipo di curiosità o domanda anche se consueta è benvenuta2 punti
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Di seguito altri esempi di segni di legatura più netti pe rendere meglio l'idea (quello di sx è l'unico denaro di lucca su cui ho notato i segni, gli altri sono di Pisa).2 punti
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Tutto vero. Diciamo anzitutto che il Regno d'Italia è un periodo di emissioni numismatiche molto diverse tra di loro, dai moduli ottocenteschi obiettivamente stilisticamente un po' monotoni ai capolavori del Re Numismatico; tuttavia ormai non c'è più molto da "scoprire" perché riguarda monete che appaiono in tutti i cataloghi d'asta o prezzari. L'altrettanto magico mondo delle medioevali invece può riservare addirittura degli inediti, cosa praticamente impossibili con i tondelli dal 1861 al 1943. Proprio per questo però a mio modesto avviso dobbiamo puntare anche sugli altri aspetti che la nostra passione ci riserva: citazioni storico-culturali, ritrovamenti, genesi delle prove e progetti, esemplari eccezionali come qualità, varianti ignote, aste straordinarie e così via. Ho in mente qualche bel progettino per rendere più appealing questa sezione, che condividerò con gli altri curatori e che vi presenteremo al momento opportuno. Intanto se i numerosi appassionati dei Savoia desiderano offrirci i primi spunti naturalmente avranno tutto lo spazio che meritano. Cari saluti a tutti.2 punti
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Tra pochi giorni ricorrerà la Festa di Ognissanti... SI TOT PRO NOBIS QVIS CONTRA NOS - Se tanti (sono) per noi, chi (sarà) contro di noi? Ferrara, Ercole II d'Este duca IV, Testone 1534 Un gruppo di Santi intorno alla Madonna, genuflessa, al centro; sopra: colomba dello Spirito Santo. La moneta fu fatta coniare dal Duca per celebrare la sua incoronazione avvenuta nel giorno di Ognissanti del 1534. L'immagine proviene dal Catalogo NAC 85 del 2015. Si potrebbe associare anche un'altra moneta (Testone o per alcuni Quarto) dello stesso Duca con medesima impronta ma con legenda VOS DEDISTIS VOS SERVATE - Voi (me lo) avete dato (questo regno), voi conservate(melo) sempre riferita al giorno dell'incoronazione e quindi come invocazione di protezione dai Santi. Di questa non ho immagini a disposizione, ma chi ha il MIR Emilia la trova al n. 292 a p. 68. Visto il periodo e la moneta... quanto sarebbe bello se anziché perdere tempo con le zucche vuote di Halloween ci fossero più persone interessate a queste che non sono leggende d'importazione ma verissime (e stupende) testimonianze argentee della storia di casa nostra!2 punti
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Cosa ne dite dii questo denarino di Verona "ramato"? Io penserei ad un falso antico...1 punto
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per me è una normale Gazzetta (o due soldi) D/ SANCTUS MARCUS VENETUS R/ IUSTITIAM DILIGITE ( o viceversa)1 punto
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@mfalier Bellissimo. Se non ti dispiace lo metto nel mio archivio fotografico. Saluti a tutti1 punto
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L’ Imperatore Adriano fu un uomo dai vasti interessi umanitari e umanistici ; durante il suo Impero emano’ leggi umanitarie nei confronti degli schiavi e di tolleranza verso i Cristiani , le Arti e la Filosofia ebbero un notevole impulso ; fu egli stesso un Architetto , tanto che ebbe spesso diverbi ingegneristici con Apollodoro di Damasco , l’ Architetto personale di Traiano ; progetto’ il Tempio di Venere e Roma d’ innanzi al Colosseo e la sua immensa Villa sotto Tivoli sulla Via Tiburtina , di cui ancora oggi esistono immensi ruderi ; viaggio’ per tutte le Provincie dell’ Impero lasciando in esse traccia del suo passaggio ; ma quello che pochi forse sanno e’ che Adriano fu anche un camminatore instancabile ed escursionista amante della natura e delle sue manifestazioni . In uno dei viaggi presso le Provincie dell’ Impero’ visito’ anche la Sicilia , la Sicilia fu la prima Provincia romana in quanto fisicamente situata fuori del territorio italico al tempo controllato da Roma , ne fa fede una moneta romana , in questo caso un bel Sesterzio che al rovescio reca la legenda Restitutor Siciliae , nel quale si vede Adriano che porge la mano , in atto di alzarla , alla rappresentazione della Sicilia inginocchiata , dietro la figura si nota anche il simbolo antico della Trinacria , il Triscele . Tornando ora al suo grande amore per i viaggi , Adriano fu un instancabile camminatore ed escursionista , qualita’ fisiche che derivavano anche dal suo interesse verso le manifestazioni della natura ; fu in una di queste occasioni che trovandosi in visita in Sicilia volle salire sull’ Etna per osservare da vicino sia il vulcano , sia principalmente per assistere di persona al sorgere del Sole , il quale fatto prevedeva che avrebbe trascorso la notte in cima o quasi al vulcano ; la Storia Augusta nella Vita di Adriano riporta questa escursione in cima all’ Etna , infatti tornando via mare dalla Grecia in procinto di visitare la Sicilia : “Navigo’ poi alla volta della Sicilia e sali’ sull’ Etna per vedere l’ alba , poiche’ si dice che di lassu’ la luce del Sole nascente abbia i colori dell’ arcobaleno . Torno’ infine a Roma” . Nel luogo dell’ Etna dove pernotto’ Adriano per assistere allo spettacolo dell’ alba , alla quota di 2920 metri , esistevano fino al XIX secolo dei ruderi antichi i quali erano noti come “Torre del Filosofo” , poi scomparsi sotto l’ imperversare delle colate laviche , ruderi che alcuni attribuivano al Filosofo agrigentino Empedocle , il quale anche lui sarebbe stato sull’ Etna per vedere la bocca del vulcano e il fuoco che in esso ribolliva , mentre altri attribuiscono questi ruderi alla visita che Adriano fece al vulcano per vedere il sorgere del Sole ; entrambi i personaggi possono fregiarsi del titolo di Filosofo , certamente pero’ nessun dato puo’ certificare la funzionalita’ effettiva di questi antichi ruderi . In questo luogo esiste oggi un rifugio che tramanda questo nome , ma non so se e’ ancora in uso , il massimo luogo di pernotto consentito nella salita verso l’ Etna . Sotto il Sesterzio di Adriano con la Sicilia , una antica stampa con i ruderi della Torre del Filosofo e il simbolo della Sicilia , il Triscele .1 punto
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Secondo me la S sotto al cavallo, data l'inclinazione, e l'ultima lettare di CIVITAS del sottotipo di Carlo VIII. Bella moneta, complimenti! Antonio PS mi sono sovrapposto a Santone ma vedo che siamo d'accordo1 punto
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@Archestrato e @acraf, con un po' di ritardo, ecco l'articolo sull'hoard dei frammenti in elettro. Electrum ingot hoard (2002), a proto-monetary hoard.pdf1 punto
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Bravo hai ragione! Non so se 1 o 4 falus. L'epoca è metà del secolo XIX, valore commerciale modesto, moneta comune. È del Marocco.1 punto
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Ciao amici, un saluto a tutti. E' da un annetto che non siamo in contatto, ma dopo il furto di tutta la mia collezione di monete greche il grande dispiacere mi ha un po' allontanato dalla numismatica. Spero comunque di essere a Verona per il mitico "pranzo sociale", un'imperdibile occasione per rinnovare le vecchie amicizie. Giusto un accenno all'uscita in questo mese del mio nuovo libro, un giallo metropolitano che stavolta non ha niente a che fare con la numismatica... ma sono già tornato a scriverne. Il mio prossimo libro sarà infatti un romanzo storico ambientato nel quarto secolo A.C., sulle rotte dei navigatori fenici, e sarà un'occasione per una bella rivisitazione dei capolavori degli antichi incisori (una moneta per ogni approdo!). A risentirci, Filippo1 punto
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... Continuando con le zecche piemontesi , tocca ora a quella di Carmagnola Soldino Michele Antonio di Saluzzo (1504-1528)1 punto
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Acquista un po' di prodotti disponibili tramite il loro link, va bene anche la filatelia..., e vedi che la situazione si sbloccherà subito ....1 punto
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Che io sappia il record lo detiene questo medaglione di Massenzio: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=19571 punto
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Lo sapevate che la città di Torino, come da avviso in data 25 agosto 2016, ha messo a disposizione in diverse circoscrizioni cinque bagni pubblici per le persone che non hanno casa e altre che, pur avendola, non dispongono di una stanza da bagno? Ecco le tariffe.1 punto
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Raccolgo l'appello, e fidando in quanto hai scritto in apertura, che c'è spazio anche per le monete estere, torno con una moneta contemporanea, sperando di non essere troppo off topic, ma il messaggio che riporta mi sembra sia di grande attualità, e meriti di essere condiviso. Stati Uniti d'America, 1 dollaro 1986 GIVE ME YOUR TIRED, YOUR POOR, YOUR HUDDLED MASSES YEARNING TO BREATHE FREE E' il dollaro emesso per commemorare il centenario della Statua della Libertà e, con esso, Ellis Island, la porta dell'America, della terra del sogno e della libertà per milioni di emigranti, moltissimi italiani. " Datemi le vostre genti stanche, povere, le vostra masse accalcate che bramano di respirare libere" Sono versi tratti da The New Colossus, sonetto scritto dalla poetessa Emma Lazarus nel 1883 per raccogliere fondi per la costruzione del piedistallo della Statua della Libertà. Nel 1903, il sonetto è stato inciso su una targa di bronzo e montato all'interno del piedistallo del livello più basso della Statua. Versi, dicevo, di straordinaria attualità, oggi che le "genti stanche e povere...che bramano di respirare libere", sono invece respinte, e in molti paesi si pensa a costruire muri per impedir loro di entrare, piuttosto che aprire porte, come è stata, per più di 60 anni, Ellis Island, per oltre 12 milioni di loro. petronius1 punto
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Se originale (mancano diam/peso) un'idea la puoi avere da qui: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=682&lot=12591 punto
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In effetti,è difficile reperire testoni di innocenzo x in ottima conservazione. Secondo me,sono tutti quanti molto rari (compresi quelli giubiliari) e,anche se in pessima conservazione,la gente nutre un gran interesse per averne almeno un esemplare nella propria collezione. Alcuni passaggi d'aste: Lotto n° 700 - ROMA - Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 1644-1655 Testone anno santo 1650 a. VI. Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 1644-1655 Testone anno santo 1650 a. VI. Ar gr. 8,26 Stemma a targa sagomata. Rv. La Porta Santa con al centro il velo di Veronica. M. 15; B. 1816. Raro. MB/BB Lotto700 Prezzo di partenza100,00 € Prezzo di realizzo260,00 € Scadenza offerte online tra : Asta terminata ( 09/11/2015 12:00:00 ) Prezzo di realizzo 260,00 € Lot 480 Estimate: 2500 EUR Price realized: 2800 EUR COLLEZIONE GdF DI TESTONI ITALIANI Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 15 settembre 1644-7 gennaio 1655 Testone a. II, AR 9,38 g. INNOCENTIVS·X·PON·MAX·AN·II Busto a d., con piviale ornato da mezza figura di S. Paolo. Rv. IVSTITIA ET PAX OSCVLATAE SVNT La Giustizia seduta a d.; all'esergo, RO armetta non identificata MA. CNI 40. Muntoni 21. Berman 1817. Molto raro. Il rv. leggermente stanco di conio, altrimenti BB / q.BB Ex aste Leu 36, 1985, 769 e NAC 14, 1998, 1102. Lot 483 Estimate: 1200 EUR Price realized: 1500 EUR COLLEZIONE GdF DI TESTONI ITALIANI Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 15 settembre 1644-7 gennaio 1655 Testone a. II / 1645, AR 9,52 g. INNOCENTIVS·X·PON·MAX·AN·II Busto a d., con piviale ornato da mezza figura di S. Paolo. Rv. S·PAVLVS· –*–·ALMA·ROMA S. Paolo seduto a d. in atto di leggere; nella d. sostiene lo spadone eretto; all'esergo, ·16 armetta non identificata 45·. CNI 81 (illustrazione non corrispondente). Muntoni 29. Berman 1821. Molto raro. q.Spl / buon BB Lot 487 Estimate: 400 EUR Price realized: 500 EUR COLLEZIONE GdF DI TESTONI ITALIANI Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 15 settembre 1644-7 gennaio 1655 Ferrara. Testone 1654, AR 8,03 g. INNOCENTIVS·X·PONT·MAX· Busto a d., con camauro e mozzetta; sotto, nel giro, ·A·1654·. Rv. ·S:GEORGIVS·FER – RARIÆ·PROT: S. Giorgio, a cavallo verso d., in atto di trafiggere il drago; sotto, nel giro, armette Cybo e della Città. CNI 2. Muntoni 105. Berman 1860. Raro. MB / q.BB Lot 488 Estimate: 650 EUR Price realized: 850 EUR COLLEZIONE GdF DI TESTONI ITALIANI Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), 15 settembre 1644-7 gennaio 1655 Ferrara. Testone 1654 AR 8,86 g. INNOCENT: *·X·PONT·MAX· Busto a d., con camauro e mozzetta; sotto, nel giro, * ANNO*1654*. Rv. ·S:GEORGIVS·FERR – ARIÆ·PROTEC: S. Giorgio, a cavallo verso d., in atto di trafiggere il drago; sotto, nel giro, armette Cybo e della Città. CNI 7. Muntoni 106. Berman 1860. Raro. Stanco di conio al rv., altrimenti BB1 punto
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Ora che possiedo il libro di @Jordinumis sulle monete Aragonesi del Regno di Napoli, mi sono messo alla ricerca di questo simbolo o cos'altro, presente su un denaro di Alfonso d'Aragona. Alla sinistra del re, c'è un segno che non sono stato capace di interpretare, ma non ho capito se è presente o meno sul suddetto testo. Chi mi aiuta? Scusate per le foto, ma non sono riuscito a fare di meglio.1 punto
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Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per l'organizzazione di questa giornata di Studi e visita ad importanti collezioni promossa dalla SNI Grazie in primis al Monica Baldassarri per il tempo che ha dedicato alla preparazione di questo evento, assicurandoci tra l'altro la sua attiva presenza e quella di direttori e curatori delle collezioni che andremo a visitare. Graxie Monica. grazie a quanti hanno collaborato qui dal Forum a promuovere l'evento, raccogliere adesioni, fornire informazioni , spingere con il proprio entusiasmo a partecipare. Grazie a Dabbene, Magdi, Giancarlone, Sonia e tutti quanti ci hanno dato una mano. Grazie anche ai miei colleghi di navigazione che si sono prodigati per far sì che tutto funzioni a dovere. Grazie a Romgom e Picchio. Sabato avremo il piacere di avere con noi anche il Presidente della SNI ing Ermanno Winsemann Falghera. L'evento di Pisa vuole essere il primo di una serie di eventi culturali, a cadenza annuale, per permettere ai Soci e a tutti gli appassionati di conoscere meglio il nostro immenso patrimonio numismatico guidati da esperti, funzionari museale e numismatici professionisti che ci sapranno illustrare le collezioni che visiteremo e goderne al meglio dal punto di vista culturale. un saluto a tutti e arrivederci a Pisa per la prima tappa1 punto
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Buona giornata Dio lo vuole! A prescindere dalla originalità della moneta , è il DIO LO VUOLE che intriga. E' stato recuperato dallo storico "Deus lo volt" che rappresentava, all'epoca delle crociate, l'esortazione di Pietro l'eremita per recuperare i volontari nella crociata che storicamente viene definita "dei pezzenti". DIO LO VUOLE è anche il motto dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepocro. Chi ha deciso il conio delle 5 Lire ha volato alto, non c'è che dire ..... ha fatto proprio un motto che trasuda storia per enfatizzare il 48 lombardo. saluti luciano1 punto
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GIUSEPPE POZZOBONELLI (1696-1783) CARDINALE ARCIVESCOVO DI MILANO GIUSEPPE POZZOBONELLI, Marchese di Arluno, nasce a Milano nel 1696, Giureconsulto collegiato, Arcivescovo di Milano dal 1743, il suo episcopato è tra i più lunghi che Milano ricordi, per ben 40 anni 1743-1783. D/ IOSEPHO . PUTEOBONELLO . OPTIMO . PRINC . - Busto a sinistra con zucchetto cardinalizio R/ PARIT FORTUNAM VIRTVS Bronzo, mm. 441 punto
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Come spiegazione mi sembra molto meno convincente della riconiazione postuma, comunque tutto può essere, io starò comunque lontano dalla moneta con il contorno del 2 tipo. Saluti Marfir1 punto
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Ciao. "Più diverrà diffusa e accettata tra gli esperti e gli operatori del settore questa “notizia” più sarà inevitabile che subiscano un brusco calo le quotazioni degli esemplari con bordo del 2º tipo e che per contro che si alzino fortemente le quotazioni del bordo 1º tipo. Di questo passo non voglio nemmeno immaginare il valore che presto potrà avere un FDC del primo tipo... Paura!!!!" Ma perchè? Basta non dare troppo risalto alla cosa e tenere i collezionisti "nell'ignoranza" e il tipo di contorno (e sopratutto il motivo che lo ha determinato) diventano questioni trascurabili. Quanti 20 lire del '36 sigillati recano l'indicazione del tipo di contorno? "scusate ma qualcosa non mi torna...ma se la seconda ghiera è postuma (anni 50) come fa questa del 1937 (1 anno dopo il 36 ricordiamo) ad avere questo contorno? ehm..." Beh, già che c'erano....perchè non riconiare anche qualche esemplare delle emissioni per collezionisti? O vogliamo davvero pensare che quando nel '37, '38, '39 ecc. nel coniare 50 (o 20!!) esemplari della moneta per "numsmatici", la ghiera si sia improvvisamente rotta? Vabbè....se qualcuno ci vuole credere...è libero di crederci.....io preferisco ricordare un proverbio che dice che "il diavolo fa le pentole ma (talvolta) non i....co...ntorni".... :clapping: M.1 punto
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