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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/16 in Risposte

  1. Secondo me di norma si tratta di segni di emissione, come scritto e ripetuto varie volte. Il fatto che mi pare interessante è che si facciano in qualche modo più evidenti e più frequenti a partire più o meno dal periodo a cavallo tra terzo e quarto secolo del XII secolo con regolarizzazione nel XIII secolo .... e non solo in Toscana . Un caro saluto MB
    5 punti
  2. Un classico per questa sublime zecca, ma ogni volta che lo rivedo mi viene voglia di salire su quel monte.. Un'opera incisoria rinascimentale, quando si improntavano i conii con grande maestria... MANTOVA Federico II marchese di Mantova V, poi duca di Mantova I e marchese del Monferrato I, 1519-1540. Primo periodo: Marchese V, 1519-1530. Testone, AR 9,60 g. FEDERICVS·II·M·MANTVAE·IIIII· Testa nuda a s. Rv. FIDES Il monte Olimpo le cui pendici sono solcate da una strada a spirale; ai lati del monte, alberi e cespugli e, sulla sommità, un’ara. CNI 22. ENH 163. Ravegnani Morosini 9. MIR 450 Secondo il Magnaguti, il conio di questo testone, al pari di quello del doppio ducato con simile rovescio, fu opera di Gian Battista Cavalli, incisore alla zecca di Mantova dal 1523. Federico assunse l’impresa del monte Olimpo appena salito al potere. Federico crebbe tra la corte di Francia e quella papale, dove era stato inviato come ostaggio; alla morte del padre, avvenuta nel 1519, gli successe come marchese di Mantova, sotto la reggenza della madre e la tutela degli zii, Sigismondo e Giovanni. Il 7 aprile 1521 ricevette l'investitura imperiale da Carlo V. Nonostante la poca esperienza militare, venne nominato capitano della Chiesa da Papa Leone X. Questo incarico però lo allontanava dall'orbita imperiale dalla quale Federico si sentì presto attratto. Per evitare un'accusa di tradimento, nei patti militari venne specificato che in caso di ostilità verso l'imperatore il marchese di Mantova sarebbe rimasto neutrale. Questo però era solo un escamotage, in quanto venne stipulata un accordo segreto con il quale Federico si impegnava a combattere anche contro l'impero. In seguito però l’attegiamenTo del marchese divenne chiaramente filo-imperiale e la madre Isabella, decise di far sparire il compromettente documento pagando Pietro Ardinghello, segretario della Curia e già uomo di fiducia di Leone X, affinché lo distruggesse. Gli anni successivi lo videro coinvolto nelle guerre d’Italia tra Francesco I di Francia e Carlo V imperatore. Morì di sifilide nel 1540 e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara. Eros
    4 punti
  3. Sempre sperando che qualche altro utente si aggreghi... proviamo a inserire un altro contributo: QVEM GENVIT ADORAVIT - Ha adorato quello che ha generato Compare su bellissime monete di Gian Giacomo Trivulzio per Mesocco intorno all'impronta di Maria che adora il Bambino. Nella figura qui sotto il Testone passato in asta NAC 81 al lotto 334. Il motto fu poi ripreso a Modena da Francesco I d'Este su monete nelle quali si vede un'immagine diversa di Maria seduta in adorazione del Bimbo. Ecco il 2 Lire 1657 presente nel catalogo inAsta 59, lotto 960: Una contraffazione di tale moneta, appunto un Testone tipo Modena, è stata battuta a Desana da Carlo Giuseppe Tizzone. L'impronta, come si può vedere dall'immagine qui sotto (ex Nomisma 53, lotto 301) è assai simile, ma la legenda che cerca di imitare l'originale è diversa: QVAE SOLA VIRGO PARTVRIT - La sola Vergine che partorisce La particolarità è che, da questa operazione, sono nate due monete che - nelle legende - celebrano l'una la maternità divina di Maria (tanto che adora il Figlio da lei generato) e l'altra la straordinaria unicità del suo parto (la sola Vergine che partorisce)
    4 punti
  4. Ricordo che il nostro catalogo online è a disposizione di tutti http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-LU Per adesso posto le tabelle dei denari lucchesi del periodo ottoniano. Sono state redatte da @dabbene @Paleologo e Adolfos e pubblicate in G.d.N. n. 13 / 2013
    3 punti
  5. Facciamo un salto al di là dell' oceano Atlantico. Repubblica del Centro America o Federazione Centroamericana, 1824 - 1851, era composta dagli stati di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. Al R/ delle monete era presente nel campo la Ceiba (pianta del Centro America) con il motto LIBRE CREZCA FECUNDO che tradotto è LIBERA ( la Repubblica identificata dalla Ceiba) CRESCA FECONDA. Nota: nella moneta sotto la parola CRESCA è una variante, corretto è CREZCA Sopra 8 Reales del 1847 coniato nella zecca del Guatemala, NG Nueva Guatemala. Con lo scioglimento della Federazione, ogni stato coniò moneta propria, ad oggi il Guatemala utilizza lo stesso conio nelle monete da 5 Centavos de Quetzal.
    3 punti
  6. In collezione Chiarenza ROBERTO D'ANGIO' 1343-1354 (?) [Genova possedimenti d'oltremare] [In un suo lavoro, Lambros ritenne di poter attribuire a Chiarenza una serie di grossi che sono contraffazioni (RADANDVIO) di quelli di Andrea Dandolo doge dal 1343 al 1354.] contraffazione del grosso a nome di Andrea Dandolo RADANDVIO//SMVENETI//DVX gr. 2,10 Mont. 104 Lunardi CS7
    2 punti
  7. A un mese dal convegno di Verona chi pensa di essere presente il sabato. I savoiardi presenti: Piergi Daniele Angeloni cembruno Fabio blaise
    2 punti
  8. vi segnalo questo libro non proprio nuovissimo (1993), ma che sto proprio ora rileggendo dopo tanto tempo, perché mi risulta assente da lamoneta. Zecchini Giuseppe - Ricerche di storiografia tardoantica è un testo davvero interessante e ben scritto che potrebbe interessare a moltissimi utenti. la "storiografia" di Zecchini è raccontata in modo eccellente e soprattutto stimolante. ci sono alcuni accenni alle monete romane, ai contorniati, e soprattutto a moltissimi imperatori da Augusto in poi, con "l'iter della fama" nei secoli. C'è ad esempio un capitolo interessantissimo sulle alterne vicende della "fama" di Traiano, e dei motivi storici che portarono ad apprezzarlo o a denigrarlo in vari e diversi momenti della storia di Roma. ci sono accenni alla storia romana e agli imperatori, così come venivano raccontati nei secoli IV-V... un piccolo esempio... ma ce ne sarebbero a decine.... - Perché Nerone appare così di frequente sui contorniati di un impero ormai cristiano? - Perché la scelta degli imperatori da celebrare fatta sotto Decio nella serie di restituzione "DIVO..."? alcuni si altri no? perché ad esempio godette di grande fama Alessandro Severo...? leggete e capirete un libro che può davvero stimolare gli interessi di moltissimi. saluti Alain
    2 punti
  9. Salve a tutti, dalla zecca di Messina ancora niente... Ho visto che si parla parecchio di tondelli d'argento e d'oro, ma poco dei metalli più vili, ad esempio il rame. VT COMMODIVS (per comodità), più che un motto è secondo me un'indicazione o, addirittura, una giustificazione. Questo motto venne utilizzato dalla zecca di Messina durante i regni di Filippo II, III e IV e Carlo II sui tondelli in rame da un grano. Per il preciso significato vorrei indicare questa discussione, ossia il post #5 di @carlino: Infine, vorrei postare anche un grano di Filippo IV del 1630, zecca di Messina (Spahr 160 b). Saluti
    2 punti
  10. A questo punto, visto il bel post di @Fratelupo, inserisco anche io una coniazione in tema con la pace. FACTVS EST IN PACE LOCVS EIVS - La sua abitazione è stata costruita sulla pace Innocenzo XII, Mezza Piastra Anno VII, Ex Genevensis 6, lotto 702. Il versetto, tratto dal Libro dei Salmi, si riferisce al tempio di Gerusalemme ma sulla moneta è abbinato all'Arca di Noè che compare sull'impronta. Il perché ce lo dice Mario Traina a p. 143 del suo Il Linguaggio delle monete: Ricorda la pace di Ryswjick del 1697 ossia i 4 trattati che posero fine alla guerra della Grande Alleanza. L'Arca nella tradizione biblica e cristiana è uno dei simboli più ricchi: è simbolo della dimora protetta da Dio e quindi di salvezza; è la Chiesa, la nuova Arca aperta a tutti per la salvezza del mondo.
    2 punti
  11. @anto R, grazie per avermi citato, ma di solito mi butto soprattutto su cose che ho studiato, oppure di cui ho almeno sentito o letto qualcosa. Sulla monetazione medievale pisana e, in particolare, su queste tipologie di denaro (XII-XIV sec.) le mie conoscenze scarseggiano parecchio. Vorrei solo aggiungere che una volta, molto tempo fa, ho avuto modo di esaminare un denaro pisano molto simile a quello postato dall'Asta Bertolami 36, il quale però aveva nel verso AVGUSTUS invece di FREDERICVUS. Confermate l'esistenza di tale variante, poiché la memoria potrebbe anche ingannarmi... Saluti!
    2 punti
  12. AEQUA TEMPERAT ARTE MODERA CON GIUSTO EQUILIBRO Siamo ancora a una osella, che sono sempre un gran bel vedere, da NAC 53, con Doge Nicolò Sagredo ( 1675 - 1676 ), osella anno I, con raffigurazione di un globo sormontato da 5 stelle , dai tre segni dello Zodiaco, Vergine, Bilancia, Scorpione e da altre 4 stelle. Il senso del tutto è legato al particolare momento politico, il Doge nel presiedere il Consiglio cerca di bilanciare le opinioni delle opposizioni dopo la pace raggiunta con la cessione di Candia, decisione che portò polemiche accese.
    2 punti
  13. In una carrellata di motti coniati sulle monete credo non possa mancare uno dei più celebri in assoluto: Liberté, Égalité, Fraternité Risalente al 1700 è associato alla rivoluzione francese. Divenuto in seguito il motto nazionale della Repubblica Francese. Testo esposto su un cartello che annunciava la vendita dei "biens nationaux", ovvero di quei possedimenti e domini della Chiesa (edifici, oggetti, terreni e foreste) che furono confiscati dopo la Rivoluzione francese (1793). All'epoca, il motto fu talvolta mutato in Libertà, Uguaglianza, Fraternità, o Morte: ma quest'ultima parte fu poi abbandonata perché troppo fortemente associata con il regime del Terrore. Da notare nel contorno della moneta una seconda iscrizione: DIEU PROTEGE LA FRANCE Non proprio coerentemente con quanto sopra esposto. Buona giornata E.
    2 punti
  14. Una osella, ma anche più ci stanno benone, siamo con Alvise Mocenigo II ( 1700 - 1709 ), osella dogale e per Murano in oro da 4 zecchini del 1708 da NAC 43. SOLVM PROVOCATA FERIT FERISCE SOLO SE PROVOCATA Si allude alla determinazione di Venezia nel controllare il suo territorio da qualsiasi attacco straniero, pronta a reagire anche con la forza ove necessario. La rosa in fiore fa parte dello stemma del Doge, le spine invece parlano da sole ....
    2 punti
  15. La cosa singolare è che prima affermi che è rarissima e poi dici che non te ne intendi per niente. C'è una palese contraddizione tra le due affermazioni.
    2 punti
  16. L'Isola del Principe Edoardo ricoprì un ruolo importante nella storia canadese, nel 1864, nella capitale Charlottetown, si riunirono i Padri della Confederazione per discutere dell' unione delle colonie inglesi nel nord America, nello stesso anno, dopo la conferenza di Quebec, nacque ufficialmente il Canada, Prince Edward Island ne entra a far parte nel 1873. Su di un'isola tre alberelli di rovere rappresentano le contee di Prince, Queen e King sotto la protezione di un grande albero di quercia che rappresenta la Gran Bretagna. Questo simbolismo si riflette anche nel motto della Provincia (visibile alla base dell'isolotto). PARVA SUR INGENTI Il piccolo sotto la protezione del grande
    2 punti
  17. Post molto interessante,a parte il discorso della datazione che meriterebbe un approfondimento( spero tu possa farlo quanto prima), mi colpisce il fatto che la lastra sia stata esposta a palazzo reale,non ne ero a conoscenza,mi spiego:a suo tempo mi tenni a debita distanza dall'expo ,l'unica cosa che mi avrebbe convinto a farci un giro sarebbe stata la messa in mostra dei bronzi di Riace. Quindi mi chiedo: forse che la lastra del tuffatore di Paestum,famosissima,importantissima,bellissima,ha meno dignità dei bronzi tanto da poter essere trasportata a Milano e senza essere particolarmente pubblicizzata? Perché il tuffatore si e i bronzi no?
    2 punti
  18. Ringrazio e scriverò al museo di Bologna (purtroppo nel suo sito a nome di Brutus non c'è una foto digitale di questo esemplare). Ho notato che vari medaglieri tengono da parte i falsi di Bruto. Ad esempio Copenhagen deve avere diverse copie, ma quando avevo chiesto di questa emissione, mi avevano mandato foto di un solo denario. Chiederò esplicitamente che mi interessano anche eventuali copie false.... Riguardo il pezzo di Atene, il curatore di quel museo mi ha mandato tutti i dati e ha confermato che la moneta è stata ritenuta autentica da esperti (non so quali) e che non esistono altri denari di EID MAR ad Atene. Circa la provenienza, l'unica certezza è che era una moneta sequestrata nel 2005 dalla sede londinese di CNG, la quale l'aveva acquistata da due tizi, uno dei quali di cittadinanza greca, noto per essere un trafficante di monete e reperti archeologici provenienti dalla Grecia. Forse indizi sufficienti alla Corte inglese per disporre un sequestro definitivo a favore del Governo greco, ma sicuramente pochi per "contestualizzare" tale moneta (a quanto mi risulta non si sa nemmeno dove esattamente sarebbe stata trovata). Lo stesso curatore di Atene mi ha gentilmente fornito il recapito del museo di Pella, dove sarebbe custodito il famoso Florina hoard. Spero proprio di riuscire a risolvere quest'ultimo particolare e cioè un esemplare di sicuro contesto archeologico....
    2 punti
  19. Ciao la settimana scorsa ho rivisto quel rappresentante di metalli che usa la spettrofotometria per controllare i quantitativi dei singoli metalli nei residui di lavorazione per valutare i costi, e come avevo accennato tempo fa era entusiasta dell'argomento monetale, con un po' di tempo abbiamo controllato un centinaio di monete di vari tipi che avevo portato in laboratorio, e dopo aver fatto coincidere le monete con le singole scansioni, ho trascritto i dati che ho finito ieri sera, ora vi posto lo schema su foglio ecxel, poi con calma farò una scheda per ogni singola moneta, non ho ancora valutato i dati approfonditamente ma da una prima vista sembrano coincidere bene con le analisi fatte dai vari esperti, con metodi più invasivi, tenete conto che per mancanza di tempo abbiamo scansionato ogni singola moneta una volta sola, e un paio da entrambi i lati, fate pure domande che più occhi e più teste è sempre meglio, foto ne ho poche ma se avete bisogno faccio qualche scansione. Silvio Dimenticavo 1 sesterzio per ogni visualizzazione DATI SPETTROMETRO.xls
    1 punto
  20. Ritorna a Paestum la lastra superiore della tomba esposta a Milano nell'ambito della mostra d'arte " Natura Mito e Paesaggio Nel Mondo Antico" allestita a Palazzo Reale in occasione dell'expo.Il direttore del parco archeologico pestano,Gabriel Zuchtriegel,getta nuova luce sulla tomba del tuffatore che cambiera' la storia dell'arte pestano.Il giovane direttore annuncia che grazie agli scavi effettuati dall'archeologa dottoressa Marina Cipriani,la quale ha portato alla luce "La tomba delle Palmette" datata tra il 500 e 470 a.c.,si puo' affermare dopo 50 anni di discussioni che la tomba del Tuffatore non è ne greca e ne etrusca.Le palmette sulla tomba dimostra che è un pestano doc,l'esecutore è un artista pestano non un grande pittore, forse solo un artigiano talentuoso.Questa tradizione delle palmette è durata per alcuni decenni tra il VI e V secolo a.c.. La tomba del tuffatore è stata scoperta da Mario Napoli il 3/6/1968 e rappresenta un giovane che si tuffa, un passaggio dalla vita verso la morte.
    1 punto
  21. bellissima idea vista così ... bah... ma domani la scarico e la giro un po' e vediamo cosa ci vedo .....
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  22. Buona serata sappiamo .... sappiamo ....... ancora per poco più di 9 giorni forza, entra anche tu nel gruppo degli amanti dei grossi veneziani saluti luciano
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  23. DE GREGE EPICURI Col vocabolarietto serbo-croato (cimelio della Jugoslavia unitaria!) ho trovato che "osvetiti" significa vendicare, e quindi la prima parola dovrebbe esser un aggettivo, col significato (più o meno) di "vendicato" o "riscattato". Sì, c'è una traccia di appiccagnolo, un po' limata.
    1 punto
  24. È lo stesso peso che riporta finetti per quanto concerne i falsi d epoca. Trini che anche se non emessi dalla zecca di perugia, e comunque riconosciuti come falsi anche dal popolo,avevano corso nella società che in quel particolare momento aveva bisogno di monete di taglio piccolo. Se sbaglio qualcosa siete pregati di farmelo notare.
    1 punto
  25. Qualche anno facemmo questa discussione sul forum " Il ritorno all'oro nel sec. XIII " che certamente non risponderà a tutti i quesiti posti ma che qualche idea sull'argomento ce la darà comunque....buona lettura intanto....
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  26. Salve a tutti! Vorrei riesumare questa discussione o galleria di emozioni numismatiche tutt'altro che solo estiva, ma per tutte le stagioni e per tutti i gusti. Invito, quindi, tutti quelli che si emozionano mentre tengono in mano le proprie monete a postare quella più significativa, cercando di descrivere anche le relative emozioni. Secondo me tale discussione ha ancora un grande potenziale, anche terapeutico... Saluti!
    1 punto
  27. 1770 MARIA TERESA LIBERTA' DI SCAMBI FRA LA LOMBARDIA E GLI STATI DELL'IMPERO D/ MARIA THERESIA AUGUSTA - Busto rivolto a destra con velo vedovile e diadema R/ MVTVIS COMMODIS - Due donne sedute su balle di merci si danno la mano, simboleggiando gli scambi degli Stati Germanici e la Lomardia, sopra un putto con caduceo, sullo sfondo a sinistra un porto di mare e sulla destra alcue montagne. in esergo: PROVINC. GERMAN. ET ITAL. COMMERCIIS IVNCTAE / MDCCLXX Bronzo, mm. 48,70 - Autore KRAFFT
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  28. Medaglia devozionale lauretana quadrangolore o romboidale con estremità ornate, bronzo/ottone, della seconda metà del XVI sec.- D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive appese ad un arco.- R/ S. Antonio di Padova con giglio nella mano dx e Gesù Bambino raggiato sorretto dalla mano sx, medaglietta rara. - Ciao Borgho
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  29. PACIS ET RELIGIONIS AMOR Al post 138 ho citato la guerra per la Valtellina, spin-off, se si può dire, della Guerra dei Trent'anni: allora mostro anche questa medaglia di papa Gregorio XV, del 1623, coniata in occasione della mediazione papale tra Francia e Asburgo, che si contendevano la Valtellina, strategico punto di passaggio tra i domini asburgici spagnoli e quelli imperiali. Le figure allegoriche sono quelle della Religione e della Pace; tra le due, il piccolo stemma del bolognese Alessandro Ludovisi, papa Gregorio XV.
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  30. Vorrei portare il mio contributo alla discussione : non so se è un gettone o una medaglia, però viste le dimensioni propenderei per la seconda soluzione. peso : 20,3 grammi diametro : 34,1 mm materiale : mi sembra zama o lega pb / st
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  31. Con grande piacere…. La moneta che proponi, Metlich 85a, ritrae con ogni probabilità al retro proprio Atalarico, il re Goto citato nella legenda. La moneta esiste anche in una variante (metlich 85b) che posto dal libro in questione. La X in effetti rappresenta il valore = 10 nummi, da notare in questo caso invece l’anacronistica, ma affascinante, apposizione del SC, a richiamare un Senatus Consulto diciamo “improbabile” J …. Un richiamo al passato, ma sulla moneta è quasi certamente senza significato…
    1 punto
  32. @gufetto, questo tipo di libri si trovano al di fuori dei miei interessi. Ma ecco quello che so: Polonia. Cecoslovacchia. Jugoslavia. Romania (Sito Web. I prezzi non).
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  33. Vero... In una bella discussione di cinque anni fa dal titolo "Definizioni e dintorni" (LINK) @dabbene riportò un elenco di definizioni di numismatica di autori noti o di forumisti e ci invitò a tirarne fuori altre. In quella occasione io scrissi: Le monete sono testimoni silenziose. La numismatica dà loro la voce. Ecco... una discussione come questa, con i contributi che ciascuno di noi, nel suo piccolo, sta aggiungendo è un perfetto esempio di quello che volevo dire allora. Continuiamo... e spargiamo la voce...
    1 punto
  34. Salve, non so se avete notato ma la sezione Exonumia è stata per così dire "promossa" tra le sezioni speciali, questo grazie ai notevoli contributi inviati e a @uzifox che mi ha sollecitato più volte questa richiesta. Ora quello che vi chiedo è un'immagine adeguata che rappresenti la sezione e l'autorizzazione ad utilizzarla in home page. Mentre decidete ne prenderò una a mio gusto...
    1 punto
  35. Sarebbe anche interessante, se qualcuno ricorda anche la posizione differente di questi cunei, onde rendere partecipi più utenti e magari far appassionare qualcuno in più ....il cuneo come segno identificativo potrebbe rappresentare una emissione, posizioni diverse potrebbero dire altro, a volte il cuneo è stato anche un segno di transizione tra tipologie differenti....
    1 punto
  36. Regno Di Napoli Filippo lll Tornese Con Ara 1617 VIGILA ET CUSTODIT Non ne conosco traduzione e nemmeno a chi si fa riferimento. Purtroppo non ne ho trovata storia nemmeno sul web. Spero qualcuno possa dare significato a questo motto! :-)
    1 punto
  37. La passione e più viva di quanto si possa immaginare. Ho molti amici sparsi per la penisola, e il desiderio di esserci è ancora vivo fra loro, al punto che la domanda per alcune zecche non si è placata minimamente anzi... L'aspetto commerciale tiene vivo l'ambiente, e da la possibilità a noi tutti di interagire e fornire un database incredibile. Ho avuto il privilegio di vivere insieme a tanti amici qui sul forum, periodi storici in cui la Numismatica era una colonna della cultura, ma dove il mezzo divulgativo aveva dei limiti. Oggi gli enormi strumenti a disposizione hanno aumentato i volumi, e gli appassionati sono cresciuti. Il termometro sono realtà storiche consolidate come i circoli, alcuni convegni che fanno ancora il pienone, e il mitico Cordusio a Milano, città stato.. Io vedo ancora giovani avvicinarsi e unirsi a noi, io noto appassionati storici ancora in cerca di esemplari da inserire nelle loro collezioni incredibili.. Le pubblicazioni sono una costante, il fervore è ancora vivo, e la caccia e ancora apertissima... Eros
    1 punto
  38. Boehringer 265 = Asta Hirsch 34 n°184 Un altro
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  39. Almeno un luigino ci deve stare nella sezione monete moderne, ne prendo uno interessante di LIVORNO, coniato però a Firenze, siamo con Stack's 2010, con Ferdinando II dè Medici ( 1621 - 1670 ), luigino del 1660 moneta che ha una leggenda che tra l'altro è una variante anche per il Cammarano esattamente : SOLIDEO VIRT HON ET GLO SOLO A DIO LA POTENZA, L'ONORE, LA GLORIA Ci si affida a Dio totalmente in questa moneta di esportazione, per i commerci, i traffici per il Levante, Dio li aiuterà... moneta in grandissima conservazione tra l'altro....
    1 punto
  40. Il tipo di F, come anticipato da @margheludo, potrebbe fare parte del Gruppo Baldassarri F.II Il simbolo del "cuneo" allungato a sinistra della F, forse l'unico spazio libero a disposizione dell'incisore, potrebbe essere segno di transizione tra i gruppi F.II e F.IV Con un poco di fantasia
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  41. http://wcn.pl/auctions/33/browse?cat=7&page=3 № 158 -159, 163-167 http://wcn.pl/auctions/22/browse?cat=52 № 102-104 https://www.acsearch.info/search.html?id=2609803 https://www.acsearch.info/search.html?id=3244432
    1 punto
  42. E' solo una mia impressione naturalmente, ma mi sa tanto che non è una moneta, quei pochi caratteri sembrano nepalesi, anche nell'altra non ancora identificata, speriamo che qualcuno ci riesca.
    1 punto
  43. Grazie Eros per le bellissime parole; grazie a chi come te è per la divulgazione e segue tanti figliocci numismatici; grazie per aver condiviso questa "poesia" con noi. Un caro saluto, Antonio
    1 punto
  44. Ciao Se guardi la scheda a catalogo il primo è come il tuo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3/1 avevo scritto un articolo al riguardo in una pubblicazione in ricordo del buon Domenico Rossi SCRITTI NUMISMATICI IN RICORDO DI DOMENICO ROSSI. Ed. 2008, f.to 17x24cm., pp. 102, ill. b/n Guglielmo Audino, La metallurcia nel mondo antico. Jacopo Corsi, La monetazione incusa della Magna Grecia. Stefano Campana, Alcune monete inedite dei Savoia Vaud. Guido Ornato, Considerazioni sui pesi monetari. Attilio Bonci, Un inedito grosso di Filippo Tornielli per Desana. Valentino Bogliano, Alcuni errori sui grossi di Savoia del III Tipo coniati nella Zecca di Aosta per Carlo II. Giovanni Lingenie, La lira della riforma monetaria di Emanuele Filiberto per la zecca ‘P’. Fabio Astolfi, Due inediti quarti di grosso. Giovanni Bianchetti, Una medaglia poco conosciuta di casa Savoia. Sergio Cudazzo, 10 scudi d’oro di Carlo Emanuele II una leggenda diversa.... Gabriele Mario Ambroso, Le medaglie della battaglia di Torino del 1706. Silvio Anglesio, Variante inedita di un due denari di Carlo Emanuele III. Fiore Bertoglio, I cinque beati di Casa Savoia. Biagio Ingrao, Errori sulle monete sabaude. Magda Peltramo, Monete di Casa Savoia Donate al Gabinetto Numismatico di Dresda. Gilberto Caufin, Storiografia dei principali ordini cavallereschi sabaudi. a memoria oltre il mio ne avevo visto uno ed il tuo mi sembra sia il terzo...
    1 punto
  45. Eccomi qua, con uno dei talleri tedeschi del XVII secolo secondo me tra i più belli e significativi. Il motto IEHOVA VOLENTE HUMILIS LEVABOR ("Se Dio lo vorrà, sarò consolato, innalzato sopra ogni miseria") contorna un paesaggio rurale con un villaggio sotto la tempesta e, in primo piano, un salice colpito e piegato dal fulmine. Sulla destra in alto, in un sole raggiante compare il nome di Dio "JHWH" (retrogrado), ovvero il Tetragramma. Si noti come nella scritta sul giro, il grassetto su alcune lettere indichi il loro essere più grandi delle altre: insieme formano la sigla "VV. H. L.", ovvero "Wilhelmus Hassiae Landgravius". Si tratta di una delle più celebri e significative monete coniate negli stati tedeschi nel corso della guerra dei Trent'anni: la sua emissione, con diverse varianti, iniziò con il 1627. L'albero raffigurato è stato nel tempo presentato come un salice (pianta rustica che si adatta all'ambiente dalle spiccata proprietà medicinali), come in realtà è, ma talvolta come una palma (albero particolarmente resistente e simbolo di sicurezza); nell'immagine, la tempesta infuria sul paese e sull'albero, piegato dal vento forte e colpito da un fulmine. In questo clima avverso, brilla comunque in alto il nome di Dio (Tetragramma) all'interno di un sole raggiante. Sul giro la scritta IEHOVA (ci sono varianti antecedenti con DEO o UNO), VOLENTE HUMILIS LEVABOR, indica la volontà e la fiducia del principe di superare tutte le più gravi difficoltà, potendo contare sul sostegno di Dio. In effetti in quegli anni il Langraviato ebbe a soffrire parecchio: il langravio Guglielmo V (Kassel 1602- Kassel 1637, l'anno della nostra moneta), divenne celebre per essere riuscito a ristabilire l'economia del proprio stato, che reggeva dal 1632, provato dalla guerra dei Trent'anni, nella quale era alleato del re Gustavo Adolfo di Svezia e per la riforma monetaria che introdusse. Ma alla firma della pace di Praga(30 maggio 1635), Guglielmo V strinse un patto d'alleanza con la Francia e pertanto l'Assia-Kassel venne invasa dalle truppe imperiali. Guglielmo V perdette parte dei propri domini e poté riacquistarli solo dopo il pagamento di 2,5 milioni di fiorini d'oro. Guglielmo V rimase comunque considerato come un nemico dell'Impero, nomea che colpì anche tutti i rami della famiglia. Terminò la propria vita in esilio e dal 1636 la reggenza passò alla moglie, prima in vece del marito e poi in quella del figlio Guglielmo VI. Una interessante teoria pone a dopo il tremendo saccheggio e il massacro perpetrato dalle truppe imperiali nella città di Magdeburgo (1632), capitale della riforma, la decisione di introdurre la parola IEHOVA, a intendere una ancora più convinta adesione alla lettera biblica professata dal Luteranesimo in contrapposizione all'Impero e al Cattolicesimo, ma anche quasi a considerare la distruzione di Magdeburgo un evento tragico per i Riformati quanto per gli Ebrei era stata la distruzione del Tempio nel 70 d.C. Autorità emittente: Guglielmo V (o VI), Langravio di Assia-Kassel (Hessen-Kassel) Zecca: Kassel (zecchiere Georg Kruckenberg) Valore nominale: tallero, 1637; conosciuto come "Weidenbaumtaler". Peso: 29 g. ca. Diametro: 40 mm ca. Metallo: argento Catalogazione: Davenport 3461, Schütz 919.
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  46. Domenico siamo in democrazia tu sei del Partito del Fare, ed allora fa le opinioni cambiano il lavoro rimane . io sono positivo
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  47. Si parla di monetazione italiana, non di Repubblica Italiana. A livello numismatico, qualcuno può forse storcere il naso, ma a livello storico non è affatto una forzatura, date che nasce in area italiana, come uno dei vari stati pre-unitari ed è stato a più riprese sotto la dominazione genovese, milanese, sabauda, italiana. Poi, allargare un po' il discorso non è mai male. Ci potrebbe stare anche Malta, in futuro?
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  48. Caro marley69 la sezione dedicata ai bottoni è in ALTRE SEZIONI / Altre forme di collezionismo, andrebbe spostata saluti
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  49. Ti credo! Facendo una statistica tutta mia personale, il 35% delle monete denotano inaccettabili segni e colpi da contatto ( secondo me ) ... Ho esposto le mie lamentele all'ufficio preposto, e mi hanno risposto che purtroppo le monete arrivano così dalla zecca di Roma, e che in ogni caso non si può pretendere l'alta qualità, perchè sono monete per la circolazione... Io ho risposto che pur essendo monete per la circolazione, in realtà vengono coniate al fine di essere inserite in specifici blister per il collezionismo numismatico, e che quindi dovrebbero doverosamente essere selezionate dal controllo qualità... Ho inoltre sottolineando che una confezione BU costa più di 10 volte in più il valore nominale della moneta...! Non mi hanno più risposto ...!
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