Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/15/16 in Risposte
-
Salve a tutti, come ogni anno Castellammare mi porta bene. Ho comprato dal mio amico Antonio R, che ringrazio di nuovo, questo coronato proveniente dalla prestigiosa collezione Pannuti(Asta Nac 16, lotto 1007), per me di grandissima conservazione. Inoltre presenta una variante abbastanza rara...6 punti
-
Buona sera,come @Legio II Italica ben sa, essendo un appassionato di mineralogia, L'elba merita una parentesi a parte,la sua unicità sta si nell'abbondanza di cristalli da "collezione" la cui moltitudine di tipi diversi costituisce un unicum a livello mondiale,ma anche e soprattutto nel ruolo che l'isola ha avuto nell'antichità per gli etruschi prima e per i romani e i pisani in seguito.Esistono una infinità di scritti che trattano la metallurgia etrusca su quest'isola ma cercherò di farne un sunto arricchito da alcuni dati che ci aiuteranno a farci un'idea delle dimenzioni di un fenomeno che ha segnato la storia della metallurgia quantomeno del nostro odierno occidente.Il nome che i greci daranno all'elba sarà Aithaleia,se ne ha notizia almeno a partire dal VI sec.a.c. ne svelerà il significato Diodoro Siculo che nel I sec. narra di un isola nell'etruria di fronte a Populonia chiamata Aithaleia (la fumosa) dove i fumi dei numerosi forni per la fusione del suo abbondante minerale di ferro ne avvolgono perennemente le coste.In età del rame con la cosiddetta cultura di Rinaldone si cominciano a sfruttano i giacimenti cupriferi che da queste parti non sono particolarmente numerosi ne ricchi,a tal proposito ha ragione @Legio II Italicaa definire gli antichi "geologi" particolarmente abili visto che anche qui non verrà scoperto molto altro nei millenni a venire,l'escavazione e la lavorazione del minerale di ferro che seguiranno, saranno universalmente riconosciute come tra le piu'antiche del mondo intero, e saranno gli etruschi che, già a partire dall'ottavo secolo a.c., inizieranno lo sfruttamento sistematico dei ricchi giacimenti di pirite, limonite , ematite e magnetite che,al contrario del rame,paiono essere inesauribili, "ast Ilva insula inexaustis chalybum generosa metallis"cosi' scrive Virgilio (Eneide libro 10, versi 146-214) generando un mito sopravvissuto fino a tempi inaspettatamente recenti secondo il quale il minerale di quest isola avrebbe avuto la capacità di rigenerarsi all infinito.Il picco produttivo sarà raggiunto in età repubblicana quando il prezioso metallo verrà quasi interamente assorbito dall'industria bellica della nuova potenza Roma che inizia ad espandersi, e'Tito Livio a ricordarci che fu Populonia a fornire le spade forgiato con il ferro elbano per le campagne africane di Scipione.Seguiranno anni incerti,alcuni studiosi ritengono che la prima lavorazione del minerale dall isola si sposterà sulla terra ferma ,Populonia (baratti)in primis,a causa dell'esaurimento del legname,non è in linea con questo pensiero Gino Brambilla il quale ritiene che qui si applicasse la rotazione ventennale del taglio dei boschi e che più probabilmente con l'acquisizione di nuove terre anch'esse ricche di giacimenti da parte di Roma, l'isola perderà temporaneamente importanza,fatto sta che esami effettuati su scorie di lavorazione sia sull isola di Ischia che su molti altri siti di fusione in quasi tutta la penisola ci hanno rivelato quanto fosse ancora indispensabile per l'industria dell'epoca.Il sopracitato Gino Brambilla ha dedicato gran parte della sua carriera da Archeologo a risolvere il "mistero del funzionamento degli efficentissimi forni etruschi,tanto da replicarne alcuni con successo e da portare a termine l'intero processo con risultati sorprendenti,ne parla nel suo libro "le impronte degli antichi abitatori dell'isola d'elba dalla preistoria agli etruschi"luculano editore. L'efficienza dei forni fusori etruschi fu superiore a quella di epoca sia imperiale che medievale,nelle scorie etrusche rimane solo il 40% di ferro contro il 60% delle epoche successive a testimonianza del l'accuratezza del metodo etrusco mai più eguagliato fino a tempi relativamente recenti, i numeri dell attività estrattiva sull'isola sono notevoli,si stima che fino agli anni 50'del secolo XX siano state estratte circa 40.000.000 di tonnellate di minerale,le scorie prodotte nelle fasi di lavorazione qui sono talmente abbondanti da essersi meritate un nome "schiumoli",costituiscono il fondo calpestabile di intere zone,generalmente spiagge,foci dei corsi d'acqua e in generale luoghi di lavorazione detti "fabbrichili",praticamente ovunque,basti pensare che dal 1915 al 1969 solo nella vicina Baratti vicino piombino sono state raccolte e rifuse dalle industrie siderurgiche della zona almeno 2.000.000 di tonnellate di "schiumoli",non conosco invece i numeri della raccolta di questo materiale avvenuta nello stesso periodo sull'isola.A seguire fotografie di luoghi di estrazione nella zona di Rio dove l'escavazione ha cambiato per sempre la morfologia del territorio,poi ancora i forni di Gino Brambilla e un particolare degli abbondanti "schiumoli",nella speranza di non avervi annoiato grazie a presto.4 punti
-
Svizzera, Ginevra. Tallero del 1794. Diritto: la libertà con testa turrita. Al rovescio il motto "Apres Les Tenebres la Lumiere" originariamente usato da Giovanni Calvino e poi adottato prima dalla città di Ginevra e poi dall'intera Riforma protestante4 punti
-
Salve ragazzi! ci tenevo a condividere con voi la mia ultima entrata in collezione! Ultimamente concentrata sull'argento spagnolo Direttamente da Londra, un Mezzo Ducato di Filippo II Re di Spagna, Variante testa nuda, Che ne pensate? pareri ed opinioni sono ovviamente ben accetti! Gasp3 punti
-
La differenza principale è nell'illuminazione Nella prima foto (al di là della plastica, che riflette) è stata usata una sorgente puntiforme (una lampadina per capirci) con illuminazione dall'alto. In questo modo si creano molti riflessi, si da risalto al lustro di zecca e (aimè) vengono messi in risalto anche minimi segnetti impercettibili ad occhio nudo. Ogni foto ha un aspetto diverso La seconda foto è scattata con una illuminazione molto più morbida (luci neon ad alta frequenza per evitare il flickering) e disperdendo ulteriormente la luce (tipicamente con softbox o simili). La moneta è perfettamente in piano e viene fotografata esattamente a 90° con la macchina fotografica su stativo a colonna. Queste foto consentono di apprezzare molto i rilievi, senza mettere in rilievo i segnettini impercettibili, e soprattutto consentono di produrre velocemente un catalogo Io ho un sistema (autocostruito) con entrambe le illuminazioni, e stativo a colonna Di seguito due foto della stessa moneta, con i due set-up di luci, la prima puntiforme, la seconda soft Ovviamente ci sono in commercio sistemi professionali (usati per redarre i cataloghi), questo ad esempio è quello cui mi sono ispirato io (e con circa 200 euro e qualche ora di bricolage me la sono cavata... incluso stativo Kaiser preso usato sulla baia) http://www.quickpx.com/products/brands_en/quickPX_classic_en.html Per info ulteriori sulla fotografia numismatica, non posso che consigliare la lettura di questo articolo , e agli altri che trovate sullo stesso sito http://coinimaging.com/photography.html Buona lettura3 punti
-
Per la serie anche le monete ossidionali raccontano... CATTARO, assedio Austro Russo alla Fortezza di Cattaro Un 10 franchi del 1813 da Asta Ranieri 6 Furono preparati 3.800 pezzi tra 5 e 10 franchi che non furono più spendibili una volta finito l'assedio. L'argento fuso proveniva da arredi sacri con anche un contenuto d'oro. Vennero poi rifusi perchè l'intrinseco era superiore a quello nominale. DIEU PROTEGE LA FRANCE CATTARO EN ETAT DE SIEGE Chiari riferimenti in questo caso anche alla protezione di Dio e al voler rimarcare che Cattaro era in stato d'assedio. Altra decisamente fantastica moneta....3 punti
-
Carissimi @adolfos , @miroita e @anto R, leggo solo adesso la discussione e mi fa piacere perché è lo stesso tema (sia pure su scala più ampia) che sto affrontando io in questi giorni. PP sta, secondo me, sicuramente per PiscoPus: nei secoli XI - XIII la figura del Vescovo come autorità cittadina cerca costantemente di riaffermarsi sopra i poteri delle altre autorità che spesso minano il suo primato. In questa battaglia mediatica, assumono un ruolo assolutamente primario i santi vescovi cittadini: tutti i vescovi viventi che ne hanno la possibilità assumono come santi della loro comunità i proto-vescovi o comunque loro illustri predecessori (talvolta anche inventandoli se non ci sono santi); sulle tombe dei vescovi sorge talvolta il Duomo della città, che ne modifica addirittura l'urbanistica e per concludere, alcune città cambiano addirittura il loro nome in funzione di quello del santo vescovo patrono; Tutto questo perché la comunità riconosca come proprio simbolo la figura del Vescovo (che nel medioevo non ha carattere personale, bensì impersonale e che quindi è legato nella carica al vescovo vivente), in modo da far valere la centralità di quell'autorità e di mettere in luce il legame che sin dalle radici lega il primato del vescovo alla costituzione stessa di una comunità cittadina. Proprio in questo ambito, guarda caso, vengono alla luce i grossi agontani, il grosso di Arezzo e l'ambrogino, che propongono un progetto iconografico appunto legato ai santi vescovi protettori delle città. Sottolineo, inoltre, che a Volterra (che nel frattempo ha imitato e trasformato l'agontano, sostituendo poi il santo vescovo con l'immagine del vescovo in carica), anche per definire il vescovo vivente utilizza la forma "PP", che dunque deve sicuramente assumere il significato di "Piscopus". un salutone, Magdi3 punti
-
Da tempo me lo sono promesso: voglio scrivere una discussione dedicata soprattutto agli amici del Forum che mi conoscono di persona, appunto grazie ai Convegni. Mi auguro la sezione sia quella giusta, in quanto non si parlerà di Convegni dal punto di vista logistico ecc. ma di un vero e proprio modo di vivere la passione per la Numismatica, dal vivo appunto grazie a questi eventi del settore. Per me (e penso anche per moltissimi altri!) ogni Convegno è una "magia"; l'avevo già anticipato nella discussione dedicata a quello che si è tenuto a Parma quest'anno, nel quale ho partecipato come Relatore ad una Giornata di Studi che, a quanto vedo, sta avendo un fortunato e meritato seguito. Ogni Convegno è una "magia" perché lo vivo in modo davvero particolare... e questo ormai da cinque anni, quindi non si tratta di un'impressione passeggera o dettata dalla novità. Vi assicuro che quanto scrivo è tutto vero; non è nel mio stile "romanzare" e tanto meno attirare approvazioni di qualsiasi tipo. Ogni Convegno, per me, inizia da giorni prima; già con la mia ragazza (che mi accompagna sempre!) se ne inizia a parlare e si decide: andiamo in auto oppure in treno? Cosa compriamo? Quale giorno andiamo? ... Ovviamente il sabato, visto che ci saranno gli amici del Forum! Siccome collezioniamo prevalentemente monete contemporanee, è importante regolarsi e ricordarsi se ci sono nuove emissioni disponibili. Il sabato mattina, ci si sveglia; per qualche tempo avevamo inserito una sveglia sul telefono cellulare della mia ragazza che, con le nostre voci registrate, ci ricordava che quella mattina si sarebbe andati al Convegno Mentre mi preparo, amo pensare alle monete o francobolli che magari si acquisteranno; dal prezzo sempre molto contenuto per motivi economici... a volte il loro costo nemmeno supera quello del trasporto! In quanto l'importante è "farsi un giro" ed incontrare gli amici. Mi piace comunque pensare che le monete che acquisteremo in un certo senso "ci attendano", che siamo quasi predestinati a loro o viceversa. Poi, si parte. Quando si va in treno, si scherza e si fanno scommesse su chi, tra gli altri viaggiatori che si vedono in stazione, vengano al Convegno. All'inizio, ben poche persone si notano... poi, avvicinandosi al luogo, tra gli adulti, ne cominciano ad apparire I più giovani sono infatti difficili da distinguere, in quanto spesso portano lo zaino e sono facilmente confondibili con gli studenti. Gli adulti hanno invece borse o valigette e spesso non si sbaglia! Ecco, forse quei signori sono "convegnisti" come noi! , diciamo All'arrivo, oltre a riconoscere di vista gli eventuali "convegnisti" come noi su cui si scherzava, si sale sull'autobus che porta diretto al luogo del Convegno; quando la navetta è dedicata (es. Bologna) si entra in un altro mondo: si sente la gente parlare quasi solo della nostra passione (anche di Filatelia, in quanto qualcosa collezioniamo anche di francobolli!)... la scena è viva. Scendendo, ancora più vita: un grande movimento di persone, di tutte le età. Nel parcheggio notiamo le auto, a volte con targa straniera: questa sarà di un commerciante tedesco! Quella ha la targa sammarinese, forse sono dello stand dell'UFN di San Marino! C'è il furgone di quella nota ditta di materiale numismatico e filatelico! ci diciamo Poi, finalmente si entra. Spesso gli stand solamente li vediamo da lontano, perché prima è bene fermarsi alla toilette, visto il lungo viaggio! Ma non resisto, vorrei lanciarmi subito tra la folla. A vedere se c'è quello che cerchiamo, a scoprire nuove cose. Dopo la suddetta sosta, andiamo; un giro prima agli stand "ufficiali" come quello di San Marino, Vaticano, Monaco e IPZS. C'è spesso fila, ma l'affronto con il sorriso e un'impazienza positiva, in quanto stiamo facendo qualcosa che amiamo. Al nostro turno, se possibile, dopo il piccolo acquisto si scambiano quattro parole con l'addetto: molto bella quella emissione! Quanto costa per curiosità questo? Eh, l'altra volta non avevamo visto la tal cosa... spesso tra i presenti qualcuno ascolta interessato. Abbiamo fatto tutto? ci domandiamo. Se sì, ci chiediamo dove ci si trova con gli amici del Forum. Se rimane un po' di tempo, si fa un altro giro tra gli stand, curiosando e chiedendo quando si vede un pezzo particolare. Poi, finalmente, arriva il momento dell'appuntamento. I nicknames tornano finalmente persone reali come la volta precedente, che arrivano, guardano monete e parlano tra loro e con noi. Si parla anche in piedi, in mezzo al flusso di gente che di lì passa. Triste pensare che poche ore dopo il luogo sarà deserto per mesi, che la "magia" si sospenderà. Arriva il momento del pranzo assieme. Si prende posto e, tra le ordinazioni e il pranzo vero e proprio ecco apparire ancora monete che vengono passate tra gli amici con positivo orgoglio. Quasi timidamente chiedo se posso vedere, ed ecco che pure io, nel mio piccolo, inizio a commentare tenendo in mano questi piccoli "pezzi di storia". L'amico Mario, in un alcuni posts di tempo fa, ha scritto bene (e, mi sembra, talvolta anche scherzandoci!) l'atmosfera che si respira. Ci si sente tra grandi amici che si conoscono da sempre. Dopo il pranzo ci si saluta. Qualcuno torna tra gli stand, io e la mia ragazza spesso facciamo un giro per la città interessata dal Convegno. Con gli amici ci si rivedrà on-line, sempre a parlare della nostra passione. Il Forum è una "magia" che continua. Alla sera si torna un po' stanchi ma felici. Riguardiamo quei pezzi modesti acquistati e pensiamo alla giornata trascorsa. Ogni pezzo ha la sua storia e quello mi ricorderà il Convegno appena frequentato Come già detto, questo mio Topic è dedicato agli amici del Forum. Mi farebbe però piacere che anche voi scriveste qui le vostre abitudini ed emozioni di quando si frequentano i Convegni!3 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Mi pare che non sia stata già postata: nel caso in cui sia avvenuto mi perdonerete perchè ho fatto una ricerca accurata sul motto al rovescio. Innocenzo XI (1676-1689) - Testone Anno IVZecca: Roma - Fronte: stemma parzialmente sovrapposto alle chiavi decussate e sormontato dalla tiara - Retro: motto entro cartella ornata di volute e di due rametti, rispettivamente di palma a sinistra e di alloro a destra - gr. 9,50 - Di buona qualità, assolutamente priva di tracce di appiccagnolo e con un motto al rovescio di una certa rarità - (C.N.I. XVI/435/30) (Muntoni III/11/54) Il motto al rovescio riprende una frase dell'Ecclesiaste (libro 5,10), come veniva chiamato in passato il libro dell'Antico Testamento che noi oggi designiamo come Libro di Qoelet dal nome del profeta che lo scrisse. La frase latina intera era: "NOLI ANXIUS ESSE IN DIVITIIS INJUSTIS: NON ENIM PRODERUNT TIBI IN DIE OBDUCTIONIS ET VINDICTAE", che significa: Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.2 punti
-
THE STACK COLLECTION OF ITALIAN RENAISSANCE COINSEUROPEAN COINS & MEDALSITALIAGaleazzo Maria Sforza, 1466-1476. Doppio Ducato s.d. (a partire dal 1469). Opus Ambrogio da Civate. (Testina di Sant’Ambrogio) GALEAZ • MA • SF • VICECOMES • DVX • MLI [•] V • Busto corazzato a destra // (Biscione) - PAPIE • ANGLE • Q3 • CO • AC • IANVE • DNS • 3C' [•]. Leone accovacciato a sinistra tra le fiamme, col capo chiuso in un elmo con cimiero, adorno di una lunga piuma, iscritto ripetutamente del motto "ICH HOFF"; nella zampa destra stringe il tizzone con le secchie. In alto, ai lati, GZ – M. Biaggi 1545; CNI V, 3; Crippa II 1; Morosini III 2; Fr. 689. 7.01 g.Oro. Molto raro. BellissimoSplendidoNei documenti dell'epoca questa moneta è denominata testone ducale da due ducati. L'impresa del leone accovaciato tra le fiamme e col motto in lingua tedesca "ICH HOFF" (spero) venne assunta per la prima volta da Galeazzo II Visconti intorno al 1347 durante il suo esilio alla corte dei Savoia. Il motto tedesco "ICH HOFF" - "IO SPERO" in italiano, stava a significare accanto al leone, simbolo di forza, che la disavventura subita accresceva in lui la determinazione ed il coraggio. Quest'impresa fu ripresa un secolo più tardi da Galeazzo Maria Sforza. MONETA VENDUTA DA HESS DIVO AG NEL 2009 A "SOLI" 36.000 CHF....2 punti
-
Beh, non ne ho idea.. ma un tentativo lo faccio comunque: Clazomene, diobolo, 1.12g2 punti
-
@miroita Quello che dici è vero per il grosso che la bibliografia tradizionale (e anche io in passato) attribuisce a Ranieri de'Ricci (talvolta Ruggero de'Ricci). Questo è tuttavia uno tra i diversi grossi che l'officina volterrana ha battuto. La dizione PP in leggenda si ritrova invece nei grossi di Ranieri Belforti e nei grossetti attribuiti allo stesso prelato (vedi MIR 614, 615, 28); è altrettanto eloquente il fatto che altre monete ancora, sempre a nome di Ranieri III Belforti e coeve alle precedenti portino in leggenda la versione "EP" (vedi MIR 25, 26, 27, 29 e 616) relativamente al vescovo, il che pare confermare la mia ipotesi. in conclusione PP.S.QVIRIACVS significherebbe Vescovo Santo Ciriaco, al pari di PP. RANERIVS che significa Vescovo Ranieri Si noti, inoltre, che la lettura da te proposta che prevede PP come le iniziali di due parole diverse (Patronus Primarius, Patronus o Protector Principalis, Patriarca Protettore, Perpetuus Patronus o Perpetuus Protector...) è certamente molto dubbia, inquanto l'apostrofo dopo le due lettere indica un'abbreviazione scribale.2 punti
-
Verissimo. Con questa moneta ossidionale, invece ci rechiamo a Pontefract, nello Yorkshire, dove durante la guerra civile inglese le truppe fedeli alla monarchia furono assediate nel 1648 da Oliver Cromwell. L'esercito monarchico rifiutò di arrendersi anche dopo che il re Carlo I fu catturato, processato e giustiziato: per tutta risposta i lealisti dichiararono che la città ed il castello erano di proprietà del figlio del defunto re, Carlo II e continuarono a combattere "post mortem patris pro filio", cioè per il figlio del re dopo la morte di questi, come è scritto al diritto di questa moneta. Ma dopo nove mesi d'assedio furono costretti ad arrendersi. Il motto "post mortem patris pro filio" divenne il motto della città di Pontefract. Gli abitanti di questa città, che prima dell'assedio del 1648 avevano subito altri due assedi, temendone un quarto, fecero una petizione al parlamento per demolire il castello. Secondo il loro punto di vista, il castello era una calamita per le disgrazie. Il 5 aprile 1649, la demolizione avvenne. Interessante anche la legenda al rovescio della moneta: HANC DEUS DEDIT riferita alla corona (questa l'ha data Dio).2 punti
-
NETHERLANDS. United Provinces. 1576. Diritto: Busto armato di Gugliemo I d'Orange detto il Taciturno volto a destra; davanti scudo con leone rampante. Rovescio: leone lampante a sinista; intorno il motto latino CONFIDENS D(OMINUM) N(OSTRUM) NON MOVETUR: "Confidando in Dio non sarò scosso, resisterò"2 punti
-
Ottimo lavoro. Credo che un buon contributo potrebbe darlo l'Architetto Giannoni che tanto ha scritto del territorio elbano, la Zecca di Marciana e Principato di Piombino dagli Etruschi ad oggi.2 punti
-
Grazie @margheludo, magnifico post , se qualche altro utente del Forum , toscano , ci parlasse di questa terra gemella all' Elba per ricchezze minerarie , avremmo completato buona parte delle Regioni metallifere piu' importanti dell' antichita' dell' Italia centrale . Tornando al fatto dell' abbondanza di scorie della lavorazione del Ferro di Etruschi e Romani , saprai che anche in epoca fascista per sopperire alla scarsita' di Ferro nazionale , si riutilizzarono le antiche scorie degli altoforni per ricavarne quel poco di metallo ferroso rimasto .2 punti
-
sono almeno vent'anni che girano certe interpretazioni strampalate. per me vale sempre il solito buon Occam, in una mia personale variazione: "La spiegazione più semplice e meno ufologica è sempre da preferire." poi ognuno pensi quello che preferisce. però, da appassionato di numismatica - e quindi di prove scientifiche - finché non si trovano prove a favore di certe idee, preferisco rimanere nel campo delle ipotesi verosimili. Altrimenti potrei dire che la madonna è veramente apparsa a decine di dogi veneziani nelle loro oselle. E che San Marco in persona ha realmente consegnato il vessillo.. e mi spingo oltre: le stelle di interpunzione che vediamo nelle legende corrispondono a incontri ravvicinati del terzo tipo o magari rappresentano stelle comete portatrici di sventura? ho volutamente citato monete "moderne", perché oggi farebbe sorridere pensare che certi simboli siano rappresentativi di "verità occulte". il problema secondo me nelle monete antiche è che purtroppo abbiamo perso gran parte della simbologia del tempo romano. La stella del denaro potrebbe corrispondere semplicemente a un "SOL", perché no? Sarebbe molto più semplice. Anche se ci affascina pensare che la figura di quella stella possa sembrare un sedicente disco volante. Dopodiché, basta semplicemente vedere come veniva rappresentato il sole (o la luna) anche nel '600.. magari con la faccia sorridente. Persa la sua corrispondenza fisica può assumere innumerevoli forme iconografiche.2 punti
-
Ciao a tutti, ho reperito questi due gettoni in rame dal valore nominale rispettivamente di 1 Cent e 2 Cent a nome della "Famiglia Cooperativa di Pederzano". Da mie ricerche online ho trovato che Pedersano (con la S) è una frazione del Comune di Villa Lagarina (TN) vicino Rovereto. Sul sito comunale è riportato quanto segue: "Famiglia Cooperativa di Pedersano Il 13 febbraio 1900, quando il movimento cooperativo di consumo trentino aveva avuto il suo avvio ufficiale da appena dieci anni, quarantasette capifamiglia di Pedersano firmarono il patto di solidarietà con il quale davano vita alla loro Famiglia cooperativa. Negli anni è stato un punto di riferimento solido per tutta la comunità e oggi continua a esserlo. All'interno del locale numerose riproduzioni fotografiche ne testimoniano la longevità." Lo stile, il valore e questo trafiletto mi hanno confermato quindi quanto più o meno supponevo cioè un collocazione temporale intorno fine '800/inizi '900. Le dimensioni sono quelle mostrate in foto e si discostano dalle coeve tipologie da 1 e 2 Centesimi del Regno d'Italia (Sono leggermente più grandi). Avete mai visto altri esemplari uguali oppure di altro valore nominale? Saluti Simone PS A quanto pare la cooperativa è ancora esistente http://www.cooperazionetrentina.it/Cooperative/Famiglia-Cooperativa-Pedersano-societa-cooperativa1 punto
-
Salve a tutti, volevo farvi ammirare questo splendore di moneta coniata da Nicocreonte, re di Salamina di Cipro dal 331 al 311. E' semplicemente stupenda... Classical Numismatic Group, Auction Triton Vi del 14/01/2003, lotto n. 443. Venduta a 13.000 USD. CYPRUS, Salamis. Nikokreon. Circa 331-311/10 BC. AV Stater (8.29 gm). Estimate $10000 CYPRUS, Salamis. Nikokreon. Circa 331-311/10 BC. AV Stater (8.29 gm). Persic standard. Draped bust of Aphrodite left, hair rolled above forehead and falling in long wavy strands to front and back of shoulder, wearing beaded necklace, triple-drop earring, and turreted crown, NI behind / Draped bust of Aphrodite left, hair in tight ringlets falling before ear and down back of neck, wearing torque (open end at front of her neck), beaded hoop earring, fillet, and crown decorated with semicircular plates; BA behind. McGregor 804 = Traité II 1188, pl. 129, 10, (same dies). EF. (See color enlargement on plate 1.) ($10,000) Nikokreon succeeded Pnytagoras on the throne of Salamis and is reported to have paid homage to Alexander after the conqueror’s return from Egypt to Tyre in 331. In the war between Antigonos and Ptolemy (315), Nikokreon supported the latter and was rewarded by being placed in control of all Cyprus. Nikokreon’s gold staters, continuing in the tradition established by Pnytagoras, feature busts of Cypriote Aphrodite in her various forms, as celebrated by her numerous cult centers on the island. Her turreted crown on the obverse of this coin shows her assimilation to Tyche as protecting civic goddess for the whole of Cyprus. Kaelyn Ann McGregor has catalogued all five previously known examples of Nikokreon’s gold staters in her unpublished doctoral thesis, The Coinage of Salamis, Cyprus, From the Sixth to the Fourth Centuries B.C. (Institute of Archaeology, University College, London, 1999). The five published specimens, with McGregor catalogue numbers (and die combinations) are as follows: 1. McGregor 802 (O1/R1). Gulbenkian 814; Jameson 2606. 2. McGregor 803 (O1/R2). Bibliothèque Royale Albert I, Brussels; Hoffmann, 29 June 1881; Bayle sale, 1 May 1881; Hirsch Collection; Naster, p. 270, no. 1617, pl. LXXXVI; Destrooper-Georgiades 1990, p. 15, no. 9. 3. McGregor 803a (O1/R2). Boston Museum of Fine Arts 2340; M&M Basel VIII, Dec. 1949, 857. 4. McGregor 804 (O2/R2). Bibliothèque Nationale (de Luynes Collection); Six 1883, p. 297, no. 48; Traité II 1188, pl.cxxix, 10. 5. McGregor 805 (O3/R3). Berlin (C.R. Fox Collection); von Sallet, p. 132, pl. V, 6; Six 1883, p. 297, no. 49.1; BMC p. cxiii, pl. XXIV, 21; Traité II 1188 bis, pl.cxxix, 11. The present specimen, from the same dies as McGregor 804, is apparently the only gold stater of Nikokreon in private ownership.1 punto
-
Su GdN online un articolo sul Nuovo Museo della Zecca di Roma sulla via Salaria http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=110861 punto
-
1 punto
-
Ciao a tutti, Vi posto un nuovo arrivo..un comune Carlino di Alfonso I° D'Aragona. Vi inserisco delle brevi note biografie scritte di pugno da @francesco77: "Nacque nel 1394 e alla morte del padre Ferdinando nel 1416 ereditò l’Aragona, la Sardegna e la Sicilia. Quando nel 1442 conquistò Napoli divenne uno dei sovrani più potenti dell’epoca grazie anche alle sue qualità guerriere. Fece il suo ingresso trionfale nel Febbraio del 1443 insieme ad un fastoso corteo ed elesse Napoli sua residenza ufficiale. Fu incoronato sovrano dal papa Eugenio IV e donò allo stato pontificio i domini di Benevento e Terracina, fece legittimare dal pontefice il figlio naturale Ferrante e fece giurare fedeltà a quest’ultimo dai baroni che in realtà mal sopportavano l’energico sovrano il quale aveva attribuito le più importanti cariche dello stato agli aragonesi. Con l’arrivo di Alfonso e il periodo pacifico che caratterizzò il suo regno ci fu una notevole ripresa economica. Questo periodo fu caratterizzato da una forte ripresa anche nei campi artistici e letterari, il sovrano, amante dell’arte e della letteratura ospitò a Napoli numerosi artisti guadagnandosi l’appellativo di “magnanimo”. Alfonso I morì nel Giugno del 1458 lasciando il regno di Napoli a suo figlio Ferrante, quello di Sicilia a suo fratello Giovanni. " da http://www.ilportaledelsud.org/alfonsoI.htm questo è il carlino di Alfonso più comune, classificato MIR 54/6, maestro di zecca Francesco Senier.. I più rari presentano, invece, le seguenti sigle: A, B, L ( R5).. Saluti Eliodoro .1 punto
-
@Cinna74 dal 1990 in poi il cofanetto è quello rosso scuro (il secondo postato), dal 1988 a scendere il cofanetto è quello rosso chiaro (il primo postato), quindi la corona gotica,che c'è dal 1985, è contenuta in entrambi i cofanetti. Il dubbio che rimane è quale cofanetto contenesse la proof del 1989 perchè, come ho già detto, ho visto venditori vendere questa sovrana sia col primo che col secondo astuccio. Tu l'hai con il secondo cofanetto e completa di tutto quindi può essere quello originale, però non ho la certezza assoluta. Sembra una banalità ma avere un astuccio che non è il suo a me darebbe fastidio, ecco perchè vorrei documentarmi bene1 punto
-
Una considerazione: dalle immagini condivise in questa discussione ci si rende conto che la produzione di Cirene, nel periodo arcaico, è davvero varia. Non mi sarei aspettato così tante tipologie.1 punto
-
La linea di sopracciglio evidente sull'esemplare De Luynes , si ritrova su esemplari firmati da Kimon I 3 esemplari sono , nell'ordine , tratti da : 1)--asta "Eines kunstfreundes " 1974 n. 125 = Jongkees 1 2)--G. K. Jenkins " monnaies grecques " 1972 n: 439 = Jongkees 7 3)--Franke-Hirmer " die griechische munze " 1972 n. 118 = BMC 203 = Jongkees A / y1 punto
-
grazie per le risposte precise e spiritose; mi aveva fatto specie vedere citato in vendita un tremisse che so essere una moneta rara ma avevo piacere di condividere con altri la mia sorpresa nel vedere un venditore esibire una moneta di questo tipo.1 punto
-
Non è un quadrante di Luceria serie 97: lo stile del dritto e del rovescio è completamente differente.1 punto
-
1 punto
-
Salve @morellino, ti rinnovo i miei complimenti per questo tuo ultimo acquisto. In base ai dati ponderali che ci hai indicato ti confermo che la moneta non è per nulla tosata per i seguenti motivi: 1) come già detto nel mio precedente messaggio, la perlinatura sia al diritto che al rovescio è integra in molte delle sue parti; 2) il peso coincide con il range medio contemplato per questi esemplari; 3) anche il diametro coincide con i dati ricavati da esemplari non tosati, quindi peso e diametro pieni. Inoltre, noto che a livello conservativo la moneta ha un bel metallo lucente e i rilievi, per questa tipologia, non sono niente male. Noto anche un accenno di patina dorata, soprattutto tra i rilievi, che va ad arricchire sicuramente il pezzo nel suo complesso.1 punto
-
Ciao, e se fosse una ottima produzione non ufficiale che prende ispirazione da un IOVI PROPVGNAT di Gallieno? Sono da smartphone, non so se allego la moneta che ho scaricato. Ciao Illyricum [emoji6]1 punto
-
@miroita @magdi Stupendo! Come ai vecchi tempi....... Discussione di grande interesse. Complimenti a tutti e due e buon proseguimento Cari saluti1 punto
-
L'abbreviazione che si trova, non sempre, sulle monete di Ancona è come quella che posto in immagine (piccola purtroppo, spero si veda). Si tratta di due triangolini che si incontrano al centro, e solitamente sono collocati a metà sopra le due P, quindi presumibilmente stanno ad indicare l'abbreviazione di due parole che iniziano entrambe con la P.1 punto
-
Ciao , complimenti. Questa non ho neppure avuto il tempo di leggerla... Bravi Roberto1 punto
-
interessante anche il collo........... sembra una gorgiera , complimenti , un ottimo esemplare,con il valore di essere della ex collezione Pannuti1 punto
-
1 punto
-
Proprio su questo motto è recentemente tornato il Giornale della Numismatica online: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=11158 L'articolo fa parte della bellissima serie "Parole e monete", iniziata due anni fa nel settembre del 2014 e che ha lo stesso stile di questa altrettanto affascinante discussione. Qualche moneta, infatti, si trova sia qua che là. Sono tutti articoli davvero piacevoli che possono essere ritrovati semplicemente scrivendo "parole e monete" nella maschera di ricerca presente nella Home Page del GdN online oppure seguendo questo link: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?s=parole+e+monete Buona lettura...1 punto
-
a me pare che il esergo ci sia RPLG che corrisponde a Lyon RIC VIII 126 se invece è RPLG dot allora e RIC 128 ma comunque è Scarce ,1 punto
-
Sia lo statere di Cizico che il tetradramma ateniese raffigurano questo gruppo marmoreo che rappresenta i "tirannicidi", Armodio e Aristogitone, che nel 514 a.C. liberarono Atene dall'oppressione della tirannia di Ipparco, uccidendolo, ma venedo poi a loro volta uccisi dal fratello del tiranno, Ippia.1 punto
-
@littleEvil sei stato bravissimo!!!! Per aver fornito una doppia risposta meriti non una sola "Sphinx virtual coin" ma un set completo nei tre diversi metalli!!!!1 punto
-
1 punto
-
Medaglia devozionale ovale, con appendici globulari (poco visibili perchè usurate), bronzo/ ottone, prima metà del XVII sec. (dopo il 1622), probabile produzione romana.- D/ Cinque santi, sopra di essi la Colomba raggiata (Spirito Santo), i santi sono: S. Ignazio di Loyola, S.Francesco Saverio, S. Isidoro Agricoltore, S. Filippo Neri, S. Teresa D'Avila, canonizzati nel 1622.- R/ S. Carlo Borromeo volto a dx davanti al crocifisso, sia al D/ che al R/ nella cornice a ore 3, 6, 9, 12, sono rappresentate quattro teste di cherubino (visibili solo tre), medaglia non comune. Ciao Borgho.1 punto
-
1 punto
-
Salve a tutti! Anche se sono nuova nel Forum ho seguito spesso e con molto interesse questa sezione e vorrei "approfittare" di questa discussione per inserirmi anch'io e raccontare la mia piccola esperienza Ho iniziato relativamente da poco a collezionare Euro commemorativi con consapevolezza; prima mettevo semplicemente da parte quelli "strani" che trovavo in circolazione, poi pian piano l'interesse è cresciuto ed ho iniziato a comprare anche in fdc (ma quando ne trovo in circolazione qualcuno che mi manca lo inserisco senza indugio nella raccolta) Per il momento la mia è una collezione molto ristretta ai soli 2 euro commemorativi e senza i mini-stati, ma non escludo di ampliarla in futuro! Nonostante la speculazione praticata da alcuni Stati la trovo nell'insieme una collezione molto piacevole, perché mi permette di conoscere avvenimenti e persone importanti di altri Paesi, e anche stimolante, dato che è in continua crescita Concludo questa parentesi scusandomi per l'intromissione e ringraziandovi per la pazienza, spero di non avervi annoiato troppo! Un saluto e buona giornata a tutti!1 punto
-
Non è "bellissima" la moneta , ma è stato il primo acquisto in asta....... quella che mi ha fatto "innamorare" voleva "far passare" un messaggio di ostentata bellicosità e presunzione di potenza con questa legenda " CONVENIENTIA CVIQUE" e sul bordo dello scudo " PRAESIDIA MAIESTATI " cioè pressapoco . "cio' che è opportuno (la guerra) puo' essere rivolta a chiunque, a difesa di armi e onore " Al dritto il DVCA Ferdinando Carlo Gonzaga, Duca di Mantova appare col busto corazzato "all'eroica" come lo definisce lo zecchiere Cotel. Ma leggendo le gesta dell'ultimo Duca, ne esce un ritratto che non ha nulla a che vedere con quello che voleva far apparire, non era certo un cuor di leone , amava soldi , vizi, successi di corte, tanto che già nel 1701 l'imperatore lo dichiarava apertamente un traditore.1 punto
-
@Cinna74 in precedenza ci ha mostrato una moneta veramente fantastica e ne volevo approfittare per mostrarvi un altra moneta stupenda che in pochi conoscono ma che senza di essa ad oggi non esisterebbe neppure quella di Enrico VII . Bisogna sapere infatti che per la raffigurazione del sovrano seduto sul trono ( da cui il nome sovereign ) ci si ispirò al real d'oro coniato da Massimiliano I nel 1487 ( si tratta fra l'altro di una delle prime monete europee recanti la data ) a Dordrecht ( Olanda ) +MAXIMILIANVS*DEI*GRA*ROMANORV*REX*SEP*AVG +TENE*MENSVRAM*ET*RESPICE*FINEM*M*CCCC*LXXXVII1 punto
-
Salve a tutti, vorrei, infine, chiudere il triangolo di VT COMMODIVS (per comodità), aggiungendo anche l'isola di Malta, ossia La Valletta, quindi: Messina - Napoli - Malta (La Valletta). Tale motto era una specie di giustificazione con cui il coniatore, ossia il regnante, si scusava con la gente comune che per le monete più spicciole non usava l'oro o l'argento, ma solo metallo vile, ossia il rame. Questo lo faceva, infatti, solo per la comodità (da questo: VT COMMODIVS) di non dover coniare microscopiche monete d'argento. Vorrei postare un grano coniato durante il periodo di regno del Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni Alof de Wignacourt (1601-22), conosciuto soprattutto per essere stato uno dei patroni del Caravaggio. Saluti!1 punto
-
Per me le monete sono emozioni. Non le cerco e non le compro perchè mi mancano. Quando capitano le guardo, se mi innamoro, provo a prenderle. Apro il monetiere, mi innamoro, ogni volta. Non cerco quello che manca, ma esamino quello che mi capita. Quando prendo una moneta e decido di prenderla, è perchè mi si scaldano le guance, c'ho lo sguardo da pesce lesso e mi perdo nei colori e nei rilievi. Chiamarle monete è riduttivo. Sono Emozioni, sono storie. Non solo storia, ma Storie. Chi le ha avute, chi le ha messe da parte, cosa volevano dire e, cosa rappresentano. Quando prendo in mano la moneta mi gira la testa nei pensieri. Se la testa rimane ferma, è un brutto segno, la moneta non la compro A volte Gianky, Marfir, Renaro e gli altri amici, mi danno una botta per ''svegliarmi'', ma loro sanno che a volte mi perdo ai particolari. Emozioni che una moneta può dare? quali, quante e perchè? Ogni persona ha la sua risposta. Le briose sono eleganza, forza e vlocità. Sono ballerine di danza classica piene di potenza da trainare un carro. C'è la speranza di un futuro migliore e la forza di affrontarlo. Potenza del movimento, abbaglio di luce. Poesia e immagine. Cos'altro posso dire. Nulla, se non hai la sindrome di stendhal su una moneta o per altro, non sai cosa ti passa per la testa. Quando cel'hai, non ricordi cosa è passato ma solo freschezza e un sorriso. Gianky quando vuole comprare una moneta, lo vedi lontano 100 metri, ha un sorriso da pesce lesso e gli occhi che splendono. Marfir quando compra una moneta ha la faccia immobile, occhi sgranati e respira a fatica, tanto è concentrato e ammirato. Renato, quando ha in mano una moneta, anche da 20 euro, mette i guanti di cotone e lo vedi che si è innamorato, gli tremano le mani e non ti dice nulla, devi scuoterlo. Io forse, sono eccessivo, ma le emozioni son personali e singolari. Passione la chiamano, non so'. Secondo me siamo malati sani. Custodi di storie. Emozioni. La mia è una missione, dici? Può darsi che lo sia, fino a che avrò gli amici e stendhal con me Scusate se sono stato prolisso. :91 punto
-
Il MEGA RED (titolo completo A Guide Book of United States Coins Mega Red 2017) è, come spiegato nel sottotitolo, la "Expanded Deluxe Edition of the best-selling Red Book", ovvero l'edizione ampliata (1500 pagine contro 450 circa) del più famoso catalogo numismatico americano, pubblicato dal 1947. Giunto alla seconda edizione, uscita lo scorso aprile, il libro si presenta con un impatto davvero notevole, soprattutto per quanto riguarda il suo peso (3 kg.+20 gr., verificato ), la qualità della carta, e delle illustrazioni. Lo si potrebbe definire come "tutto quello che vorreste sapere sulle monete americane in un solo volume". Si tratta infatti di una summa di numerosi libri (non solo il Red Book tradizionale) pubblicati dalla benemerita Whitman Publishing di Atlanta, Georgia. Si inizia, dopo poche pagine introduttive su come usare il libro, come collezionare, riconoscere i falsi, ecc., con un lungo capitolo (57 pagine) sulla storia della monetazione americana, dalle pre-monete (conchiglie, perline, ecc) usate dai nativi, ai giorni nostri. Il capitolo è in realtà un sunto dell'opera di Richard Doty America's Money, America's Story Il Mega Red, segue poi l'impostazione del Red Book tradizionale, iniziando quindi con la catalogazione delle monete coloniali e post-coloniali. Il numero di pagine dedicate e le informazioni fornite sono in pratica le stesse dell'edizione standard, così come i gradi di conservazione quotati, che variano a seconda della rarità delle monete. Si passa poi alla monetazione federale, e qui le differenze con l'edizione standard si fanno più consistenti. La più importante, è la descrizione accurata, con foto, dei vari gradi di conservazione. Anche in questo caso, è chiaro il riferimento ad altre due pubblicazioni della Whitman, il Grading Coins by Photographs, e l'Official ANA Grading Standards: se li avete già, non troverete niente di più e di nuovo nel Mega Red, se non li avete, potete risparmiarvi la spesa (questo non vale però per il libro di Doty ). Altra importante differenza, riguarda la catalogazione vera e propria delle monete: per ognuna di esse vengono fornite, oltre alla tiratura, la Certified Population, ovvero quante monete si presumono esistenti di quella particolare emissione (dato utile soprattutto per le più rare), l'Average Grade (il grado di conservazione medio delle monete conosciute, indicato con numeri, 40-55-60, ecc.) e la percentuale di quelle in Mint State. E, naturalmente, le valutazioni economiche, che sono fornite per un numero di conservazioni maggiori rispetto all'edizione tradizionale, in particolare con l'aggiunta di alcune di quelle più alte. Altro dato importante, per moltissime monete (tutte quelle di una certa rarità) vengono forniti i migliori risultati d'asta conosciuti, con l'indicazione della conservazione della moneta e della data dell'asta. Novità assoluta e importante, in ogni edizione del Mega Red viene approfondita la storia di una o più monete. Nella prima edizione, sono stati trattati gli Half Cents e i Large Cents, in questa seconda tocca agli Small Cents (Flying Eagle, Indian Head e Lincoln), cui sono riservate 330 pagine. Anche in questo caso, si tratta di informazioni già presenti sui Red Book dedicati, A Guide Book of Flying Eagle and Indian Head Cents, e A Guide Book of Lincoln Cents. Continua... petronius1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
