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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/21/16 in Risposte
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Buona serata .... e via che la giostra la gira ... venghino siori. antonio R dabbene sixtus78 prtgzn (da confermare) gpittini flepre + 2 gigetto13 ak72 Tuscia35 vwgolf + 3 fabry61 417sonia ciosky68 mfalier Philippus IX Ross14 Cinna74 Tm_NPZ + 1 ottone mazzarello silvio + 1 oldgold + 1 davide1978 Arka + 2 Doge82 maurizio7751 + 1 Manuel88 roth37 blaise fabio margheludo cembruno5500 chievolan apollonia +1 eracle62 rongom MASSIMALE angelonidaniele cippal dizeta @aleale @rickkk @Dave95 @Parpajola + 2 Corretto! Direi che siamo a 56 + 1 da confermare !!!! Questo si che è un record .... che impone per il sottoscritto la necessità di un "aiuto furiere". Volontari? Altrimenti scelgo io Allora ANTICIPIAMO L'APPUNTAMENTO : Ritrovo - come d'abitudine - davanti al banco di R-R (Riccardo Rossi) "IL REALE" - Stand 247 per le ore 12.00 .... Così io prenoto per le 12.30 saluti luciano5 punti
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Buona sera,questa discussione mi ha spinto a riguardare i miei denari (mai del tutto classificati) uno ad uno alla ricerca di uno di questi segni distintivi ed ho trovato questo, è un denaro del gruppo F.IV.3c. Metà del '200 quindi niente di inedito ma ugualmente interessante,ho voluto mostrarvelo giusto per curiosità e per arricchire la galleria fotografica su questi denari e su questa zecca sempre poco trattata,buona notte a tutti.4 punti
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Voglio entrare di diritto anch'io nella storia... Partecipo con molto piacere a questo che si preannuncia un grandissimo evento. Se non ci sono piu' posti pranzero' in piedi... L'importante sarà poter dire: C'ero anch'io! Grazie. Rocco3 punti
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Finora, ne abbiamo viste tante di legende, scritte un po' in tutte le lingue e, anche, in caratteri diversi...ma questa ancora mancava E' una moneta da 5 dollari, coniata nel 1860 dai Mormoni dello Utah, con l'oro che i cercatori di ritorno dalla California lasciavano generosamente nelle loro tasche, in cambio di ogni genere di merce potesse essere utile per affrontare il viaggio fino a casa. La sua particolarità è nel dritto, dove è raffigurato il Leone di Giuda, contornato dall'iscrizione HOLINESS TO THE LORD, SANTITA' AL SIGNORE, scritta in ALFABETO FONETICO, cosa che rende questa moneta unica nel panorama delle coniazioni americane, e non solo. L'alfabeto fonetico, è un sistema di scrittura alfabetico, basato principalmente sull'alfabeto latino, utilizzato per rappresentare i suoni delle lingue nelle trascrizioni fonetiche. Nacque con l'intenzione di creare uno standard per trascrivere in maniera univoca i suoni (tecnicamente, i foni) di tutte le lingue conosciute: questo è possibile poiché ad ogni segno corrisponde un solo suono e viceversa, senza possibilità di confusione tra lingue diverse. Il rovescio riporta, stavolta in inglese, la legenda DESERET ASSAY OFFICE PURE GOLD, e il valore, mentre il disegno è un'aquila americana che protegge un alveare di paglia. La parola DESERET, era preferibilmente usata dai Mormoni al posto di Utah, e viene dal Libro di Mormon, dove significa ape, da qui l'alveare. Circa 800 di queste monete furono coniate tra il luglio 1859 e il marzo 1861. L'emissione cessò poi per ordine del gentile (non-mormone) Alfred Cummings, Governatore del Territorio dello Utah. petronius3 punti
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Ho visto che, oltre alle monete, sono state presentate alcune medaglie, ne aggiungo dunque una anch'io. Anche di questa avevo già parlato, un paio di mesi fa, nella sezione apposita, ma poiché forse è sfuggita ai frequentatori di questa sezione, provo a riproporla. Si tratta di una medaglia di Luigi XIV, il Re Sole, la cui produzione medaglistica fu sterminata durante i lunghi anni del suo regno (1643-1715), e tesa a celebrare innanzitutto se stesso e il suo potere assoluto. Quella illustrata risale al 1672, ed è opera di Jean Varin (o Warin), scultore e medaglista francese, noto per le importanti innovazioni introdotte nel processo di coniazione delle monete. Varin fu il primo a utilizzare in forma sistematica la monetazione meccanica, con la pressa a vite, nella produzione delle monete francesi. Questa tecnica sostituì la monetazione al martello e permise di produrre pezzi di qualità più regolare. La medaglia, conservata nel gabinetto numismatico del British Museum, porta al dritto il busto del re volto a destra, e la legenda LVDOVICVS MAGNVS FRAN ET NAV REX P.P. Ludovico (per Luigi) il Grande, Re di Francia e Navarra e al rovescio il sole che illumina il mondo e il motto NEC PLURIBUS IMPAR La locuzione latina Nec pluribus impar, tradotta letteralmente, significa non inferiore ai più. In realtà il significato è spiegato molto esplicitamente dallo stesso Re Sole nelle sue "Memoires pour l'instruction du Dauphin" dove si rivela che il senso autentico del motto è "Non inadatto a molteplici compiti contemporaneamente" con questo volendo lusingare le possibilità imperiali del giovane Re (ossia governava tutta la Francia, ma il suo dominio era in grado di estendersi oltre). petronius3 punti
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@margheludo Complimenti, veramente una bella moneta con tutte le cosette al punto giusto La forma del cerchio e della F sembrano più di un Baldassarri tipo F.IV.4. mentre il segno distintivo, come hai già anticipato, porta senza ombra di dubbio verso il F.IV.3c. Forse una emissione di transizione fra un tipo e l'altro? Così, giusto per ravvivare un poco la discussione Cari saluti3 punti
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Che abbia un debole per Pavia si sa...come farla entrare qui nelle monete moderne è più difficile però...però... L'occasione è invece buona per entrare nel fantastico e affascinante mondo delle monete ossidionali .... 1524 CES PP OB che sciolto diventa CAESARIANI PAPIAE OBSESSI GLI IMPERIALI ASSEDIATI A PAVIA Siamo a Pavia durante l'assedio del 1524 - 1525, Antonio de Leyva comandante del presidio spagnolo a difesa di Pavia, assediata dai francesi, aveva una grande preoccupazione, quella di riuscire a pagare le truppe tedesche ausiliarie composte da 5.000 mercenari pronti a cambiare bandiera. Doveva fare di tutto per evitare questo ; decise così di fondere tutto quello che poteva servire per l'uopo, arredi sacri, monili, suppellettili. Abbiamo così questi rozzi testoni in argento con data 1524 che testimoniano l'accaduto e i fatti. Da Asta Varesi 68, estremamente raro. Pensate all'emozione di avere un pezzo così in mano se mai dovesse capitare .....3 punti
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Buon pomeriggio a tutti! Volevo condividere con Voi questa moneta comunissima e di modesta conservazione trovata in ciotola. Come conservazione penso non vada oltre al BB. La presento perché la trovo molto piacevole da guardare tenuto conto che è del 1954. Nel suo insieme mi sembra molto ben conservata, anche i rilievi mi sembrano ancora molto belli. Cosa ne pensate? Un caro saluto2 punti
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un gran buongiorno a tutti...ecco da vedere una bella moneta di bronzo,di diametro 25x20mm.sempre curioso analisare queste li!2 punti
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Periodo di approvvigionamenti britannici questo Dopo qualche antoniniano di Carausio, ho acquistato un esemplare di Alletto. Provenienza rigorosamente inglese da commerciante professionista di comprovata serietà e fama. Ve lo propongo per vari motivi: è meno frequente del suo predecessore Carausio, si tratta di un tipo meno consueto (generalmente compaiono i tipi con la galera o le varie versioni della PAX) e offre qualche piccolo dubbio. Vi ho volutamente riportato la descrizione del venditore che mi ha ceduto il pezzo perché, a mio avviso, la moneta potrebbe riservare qualche altra possibile interpretazione. E' indubbio che si tratti di Alletto: "IMP ALLECVS PF [...]V[...]" Come è altrettanto fuor di discussione che la figura presente al rovescio sia una Letizia con tutti gli attributi del caso: corona (non molto visibile e non resa benissimo) e ancora. Veniamo alle varie mintmarks: all'esergo "ML" identifica la zecca di Londra (esiste anche una versione riferibile alla "C - mint"). Nel campo a sinistra si vede perfettamente una "S" mentre a destra non scorgo nulla a meno che non si voglia intravedere una "A" tra il gomito e la parte alta dell'ancora, ma la foto non rende giustizia e potrebbe trattarsi di usura o difetti di conio... la resa delle "A" - stilisticamente parlando - presenti nelle legende di dritto e rovescio mi sembra comunque piuttosto evidente e (se quella nel campo fosse una "A") di stile alquanto differente (al contrario della "S" in campo a sinistra che è perfettamente coerente con l'altra "S" presente in legenda al dritto). A ogni modo, ponendo anche il caso che questa fantomatica "A" effettivamente manchi, fino a questo momento la classificazione RIC Vb n. 22 regge in quanto esiste anche la versione con la sola "S": Per ultima ho lasciato l'analisi della legenda al rovescio. Perché a mio avviso due sono le possibili piste interpretative che possiamo seguire: 1) "LAETITIA AVG", pista classica: tutto confermato. Conio un po' usurato, battuta stanca, cattiva lettura, usura ecc ecc e in effetti una simile legenda è più che compatibile con lo stato di fatto della moneta. 2) Cosa riusciamo a leggere realmente? Io ci provo e deduco un qualcosa del genere: "I A X(?) I I A AVG" che potrebbe essere anche "L(L stanca) A [E ] T (la X altro non sarebbe che una T mal fatta) I (forse un'ombra di I si intravede) T I A AVG" e quindi riconfermare nuovamente la classificazione. Tutto questo per arrivare a dove? Al quesito finale, al tarlo che mi un po' mi rode e che, personalmente, generalmente mi spinge a fare acquisti per poi studiarli "de visu": si tratta di un pezzo ufficiale oppure di una emissione locale imitativa? Peso e diametro son coerenti con le produzioni ufficiali, ma la resa stilistica è un po' bruttarella per Alletto che, generalmente, presenta uno stile medio superiore alla massa dei Carausio presenti in circolazione. Giusto per inserire un po' di esempi (di cui nessuno con solo la "S"... del resto non ne ho trovati): Voi che ne pensate? Come al solito, opinioni, pareri e confronti sono sempre i benvenuti!2 punti
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Zurigo. 40-Batzen 1813-B, KM-191. Diritto: stemma del Canton Ticino. Rovescio corona intorno al motto: DOMINE CONSERVA NOS IN PACE = SIGNORE, FACCI DONO DELLA PACE.2 punti
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MEXICO. Fernando VI, 1746-1759.8 Escudos, 1747 Mo MF. Mexico City. Diritto: Busto a destra. Rovescio: scudo coronato; legenda: INITIUM SAPIENTIAE TIMOR DOMINI = IL TIMORE DI DIO E' IL PRINCIPIO DELLA SAPIENZA.2 punti
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Grazie a tutti,il pezzo è sicuramente interessante anche se poco appetibile,come ha sottolineato Mario, al livello collezionistico, è il classico denaro "da studio",lo dimostra il fatto che non risponde completamente ai canoni previsti, è giusta quindi la lettura di Adolfo e dimostra a mio avviso che si tratta proprio di una emissione intermedia,a meno che il "cuneo non abbia un altro significato.Nella classificazione di Monica si cita un unico pezzo peraltro appartenente ad una collezione importante e,a differenza di altri non è corredato da foto oltre ad avere solo il CNI come unico riferimento con l'aggiunta della dicitura "variante inedita".Ovviamente sono passati un po di anni e le cose sono sicuramente cambiate ma ha più che mai le caratteristiche del pezzo da studio e il fascino misterioso delle monete medievali,chissà se una attenta analisi de"l'ultima cena" di Leonardo potrà mai rivelarcene i segreti?2 punti
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Siamo sempre più nel fantastico della monetazione, un MUST, un simbolo, un vorrei... ASSEDIO AUSTRO RUSSO A ZARA Siamo ancora nella moneta ossidionale, Zara nel 1813 subisce l'assedio austriaco, divennero necessarie delle monete ottenute per fusione. Data l'urgenza della situazione non si ritenne opportuno dividere l'argento dall'oro presente negli arredi liturgici sequestrati per questo scopo. I francesi si accorsero poi di questo e disposero il ritiro delle monete in circolazione e l'interruzione delle emissioni. Dopo l'assedio scattò l'incetta di queste monete per ricavarne l'oro contenuto. Di certo le monete sono decisamente rare e importanti. Qui non c'è la legenda, non c'è il motto, la moneta sembra scarna, anonima, senza indicazioni, in realtà non è così, in modo semplice e conciso racconta poi tutto .... : al diritto l'aquila imperiale coronata ha ai lati a sinistra ZARA e a destra 1813, al rovescio nel campo in quadrato cordonato abbiamo 4.0. e sotto 18 F. 40 C. C'è tutto il necessario per spiegare cosa è successo, il luogo, la data, il valore esatto, un'altra moneta che racconta la sua storia, i suoi accadimenti diventando di fatto un esempio storico monetario tra i più affascinanti in assoluto... Da NAC 302 punti
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il prossimo anno credo che il convegno si terrà direttamente al ristorante !!2 punti
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Questo mio esemplare è del 1779 e di conio uguale al 1777 originale. Anche a me la moneta del 1777, in discussione, sembra manomessa ma per un giudizio definitivo necessita una perizia dal vivo.2 punti
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Altra osella significativa, siamo a Francesco Morosini Doge ( 1688 - 1695 ), osella anno III, da NAC 36 Il Morosini tornava a Venezia nel 1689 dove ebbe una accoglienza trionfale dopo la campagna di Morea ed ottenne da Papa Alessandro VIII il dono della spada avvolta da una cintura e sormontata da una berretta riccamente decorata. Doni che il Papa elargiva abitualmente a chi si era particolarmente distinto per la Chiesa, in questo caso nella guerra agli infedeli. NON ALIA FRVITVR VICTORIA LAVDE La Vittoria non gode di altra lode Anche in questa caso l'osella racconta un momento storico ben preciso e lo racconta con dovizia di particolari.....2 punti
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I am happy to see that someone purchased that example. I came across it on ACSearch while researching the example I recently posted(image attached) and was surprised no one picked it up at such a low price. In my case the coin was misidentified by the seller as Crawford 53/1 as well and the old collector's tag it came with also had it misidentified. I don't think there is any reason to be doubtful of either coin though, both I think are in line with the "CROT" issue as much as can be expected and in-hand I see absolutely no reason to doubt it. Their minting must have been separated by some time as the unsigned examples always have a trophy with a skirt and the signed examples always exhibit a trophy with greaves so I think some stylistic variance is to be expected. For the record my example is 3.12g. -Jordan Montgomery2 punti
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Questa citazione dell'Arca di Noè, mi ha fatto venire in mente un vecchissimo topic sulle monete del diluvio, nel quale ricordavo di aver proposto qualche pezzo che poteva interessare anche questa discussione. Sono andato a ricercarlo, ed ecco cosa ne è uscito Gettone in rame, opera di J. Roettiers, coniato nella città di Namur (Belgio) per festeggiare il trattato di pace di Hubertsburg, firmato il 15 febbraio 1763 e che pose fine alla guerra dei Sette Anni tra Austria e Prussia: l'Austria rinunciò alla Slesia, che passò definitivamente alla Prussia. Al dritto busto di Maria Teresa imperatrice d'Austria (Namur e gran parte dell'attuale Belgio erano allora sotto dominio austriaco), al rovescio l'Arca di Noè, arenata sulla cima del monte Ararat, verso cui vola la colomba della pace. L'iscrizione al rovescio AT ILLA VENIT AD EUM PORT RAMUM OLIVAE, riprende parzialmente un versetto del Genesi, 8:11 At illa venit ad eum ad vesperam portans ramum olivae virentibus foliis in ore suo. Intellexit ergo Noe quod cessassent aquae super terram. E la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. petronius2 punti
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Recupero un mio vecchio intervento che feci anni fa riguardo alla famigerata e sedicente "Osella del lido", Venezia 1797: 20 ottobre, 1797 (la Serenissima era appena morta): "Questa mattina nell'Elaboratorio al Lido, prese fuoco della polvere che con uno scoppio estremo, mandò in aria ed attaccò fuoco alla fabbrica con morte di alcune persone; cosa però che non ebbe conseguenze peggiori, ma il terrore compreso da tutta la città fu estremo." Questo scriveva l'ultimo doge, da poco ritornato a vita privata, Ludovico Manin, nelle sue Memorie, 1802. Il fatto è rappresentato su una rarissima osella veneziana del 1797, in genere considerata l'ultima della serie. Il termine "osella" per questo pezzo ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni, in quanto, sine duce, decadeva anche l'onere del dono ai nobili. La legenda riporta: URBIS SERVATORIB(us) BENEMAERENS - PATRIA - AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA. Ovvero "La patria ringrazia i salvatori della città - conservata in seguito all'esplosione del (deposito di munizioni) del Lido". Il Lido di Venezia, dove oggi si allineano ville liberty e hotels di lusso, e dove si tengono manifestazioni internazionali come il Festival del Cinema, alla fine della Repubblica era quasi disabitato ed erano presenti poche costruzioni, un paio di chiese e una serie di casematte dove venivano accumulate munizioni e polvere da sparo per eventuali necessità di difesa della città. Era in effetti il confine tra la laguna ed il mare aperto, da dove potevano arrivare - ed in effetti arrivarono - i Francesi di Napoleone. Questo pezzo, non propriamente un'osella, è stato ribattuto su una precedente moneta, di cui si vedono alcune parti della legenda.2 punti
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Comunico che è uscito il n. 90 di Monete Antiche, Novembre-Dicembre 2016 Questo l'indice: Anno XV n. 90 Novembre/Dicembre · Quadrantes, nella monetazione dell'impero romano. Claudius. (Antonio Morello) [3-20]. · Marcus Aurelius Carausius. Un usurpatore che si considerava un imperatore legittimo. (Roberto Diegi) [21-25] · Ludovico Antonelli e il mistero delle monete aragonesi di Tagliacozzo. (Achille Giuliani) [26-38]. · Francesco della Martora. Un economista nella Capitanata del XIX secolo. (Marina Stancarone) [39-41]. · Tarì. Inserto tematico di numismatica medievale e moderna a cura di Giuseppe Ruotolo. Antonio Salinas, scritti scelti di numismatica. (a cura di Luca Lombardi)1 punto
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Buongiorno a tutti, questo è il mio terzo scudo sempre arrivato da una recente asta, classificato BB. Ha una bella patina scura che personalmente adoro. Che ne pensate, vi piace? Grazie a chiunque vorrà intervenire. Saluti e buon we Silver1 punto
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King, ti pongo una domanda e vorrei una risposta sincera. Tu hai comprato alcuni anni fa la moneta, da una conosciuta casa d aste, e sei andato in Piena fiducia, non avendo magari l esperienza che puoi avere maturato oggi. E non è di certo stata una tua colpa... Oggi, la moneta La compreresti al 100% ad occhi chiusi, senza porti nessun interrogativo prima? Skuby1 punto
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Un caro saluto a tutti i Lamonetiani ho recentemente fatto fare ad un artigiano questo monetiere o espositore o vetrinetta o la loro combinazione, contiene 32 monete su tre vassoi il fondo di questi è in alcantara grigia può contenere anche grossi moduli e anche piccoli, in quanto i separatori sono distanziati in modo decrescente. che ve ne sembra? Costa come 10 album ma consente di godere delle nostre beneamate in modo più "affettuoso "1 punto
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ciao King, l'impressione che da a me (e non solo) è che nonostante sia un pezzo ben conservato, e quindi con rilievi abbastanza intonsi, manchi di "qualcosa", a pelle è una moneta un po' "piatta". è vero che a pelle non si giudicano monete, però è anche vero che da piccole sensazioni e buoni approfondimenti , ci si può chiarire le idee, fermo restando, e lo ripeto, che sia un pezzo da vedere con attenzione dal vivo.. skuby1 punto
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Ho votato ussr perchè sto collezionando queste ma secondo me dipende uno cosa vuole, questa è una monetazione tendenzialmente economica, quella inglese ha sempre il suo fascino mentre le portoghesi per quanto non le conosca direi che sono un'ottima scelta.1 punto
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Gran Bretagna. Crown, ND. S.2761. Charles I, 1625-1649. Diritto: il re Carlo I a cavallo. Rovescio: Scudo ovale; legenda: CHRISTO AVSPICE REGNO = IO REGNO SOTTO GLI AUSPICI DI CRISTO.1 punto
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Ciao @Saturno! Tu avrai trovato questo: Poland Polish Polski Zlotych Queen Jadviga Radiant head of a woman (turned left). From the head come ears of grain around. The artist (Antoni Madeyski), designing an idealized image of the Polish community, was inspired by Janina Żółtowska's facial features. For him, she represented perfect beauty. Due of the fact that the appearance of Janina Żółtowska reminded Madeyski of Queen Jadwiga, symbolically, many people erroneously attribute this image to the Polish Queen. Sembra fosse (anche?) una scrittrice - almeno le date corrispondono: http://www.worldcat.org/identities/lccn-n2005074132/ (Attenzione agli altri nomi a destra) Il mio modesto parere? A me sembra una musa, tipo d’Annunzio e la "Divina" Eleonora Duse. Forse Madeyski si è fatto ispirare dalla sua bellezza - come scritto sopra - e non c'è un altro collegamento con la moneta stessa. Saluti Njk1 punto
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Ci sono zone d'Italia in cui l'evasione fiscale è del 90%, altro che evasori della domenica. E gli evasori sono dei delinquenti, non riesco a vederli in alcun modo con simpatia. Perché poi tocca a me - che ho uno stipendio modesto ma che pago le tasse fino all'ultimo centesimo - dover pagare anche per loro. A libertà di questo tipo rinuncerei volentieri, se mi dimezzassero le trattenute fiscali perché finalmente le tasse le pagano tutti.1 punto
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Grazie rorey per le misure, ho provato a sovrapporre con programma di grafica le due immagini, e nonostante la foto della mia moneta non sia ottimale, mi sento di poter affermare che le due monete sono uscite dallo stesso conio. In tal caso, l'ipotesi della frattura si avvalora... potrebbe trattarsi proprio di due denari battuti a breve distanza l'uno dall'altro, che dopo circa 800 anni si rincontrano!1 punto
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Leggo solo ora questa interessante discussione, peccato che si sia arenata quasi subito... Le due monete proposte da @alainrib sono molto interessanti e testimoniano il grande caos monetario che regnava nel Ducato di Milano e dintorni nella prima metà del XVII secolo. Alla bibliografia impiegata aggiungo la monografia di Gianazza, La zecca di Maccagno Inferiore e le sue monete. Il testo descrive una sola tipologia di quattrino con aquila con testa a sinistra, tutti gli altri quattrini recano impressa l'aquila bicipite. Il quattrino che ci interessa viene dubitativamente attribuito a Giacomo III Mendelli sulla base dello studio del Kunz (Jacopo III Medelli conte di Maccagno e le sue monete, in RIN I 1864) che disegna un quattrino attribuito a Giacomo III con nel I e IV quarto della croce un'aquila ad ali spiegate con esta rivolta a sinistra e nel II e III quarto un leone rampante a sinistra. Nè nella moneta illustrata dal Kunz né tantomeno in quella fotografata nella monografia del Gianazza l'aquila è però coronata, particolare che mi sembra sia ben evidente nelle monete postate. Tale particolare non trova riscontro nei quattrini contraffatti di Maccagno, già l'aquila con una sola testa rappresenta un caso eccezionale e l'attribuzione della moneta su cui è impressa - lo ribadisco - viene formulata in maniera suscettibile di future revisioni. Detto ciò; mentre la prima moneta presenta al diritto IOS che ci porta correttamente verso Carlo Giuseppe Tizzone e la zecca di Desana, sulla seconda moneta non saprei che dire data la mancanza di lettere visibili. Forse un'altra contraffazione di Desana? Gli elementi nei quarti sono quelli e con la medesima disposizione... Un caro saluto, Antonio1 punto
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bei pezzi, complimenti.....a me quelli cosi vissuti piacciono molto! Inoltre nel mezzo dollaro di Philadelphia la conservazione è davvero interessante conservazione direi un F12/F15 per il primo pezzo mentre un AU 53 per il secondo1 punto
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Lavinio nell' antichita' era rinomata soprattutto come Citta' religiosa , infatti il pagano Quinto Aurelio Simmaco , alla fine del IV secolo d.C. la definiva ancora "Civitas religiosa" al fine di chiarire il carattere quasi soprannaturale di Lavinio in quanto legata allo sbarco di Enea sul litorale laziale e quindi alle origini piu' antiche di Roma . Questa legenda di Enea nel Lazio , o fatto reale , risaliva in origine alla narrazione di Timeo (storico greco siciliano del 356 a. C. , 260 a. C. circa) , autore di un'opera storiografica sui Siciliani e gli Italioti nel 300 a.C. , opera ripresa poi da Licofrone (poeta greco contemporaneo di Timeo) e ufficializzata infine da Virgilio nel suo Poema , l' Eneide . A Lavinio erano venerati i culti piu' antichi di Roma : Penati (portati da Enea da Troia) , Vesta , Indiges , Minerva , Venere , Giuturna , Anna Perenna , Liber , Giunone , Giano , Pilumnus , Dioscuri , Fides , Fortuna , Iside , Magna Mater ; in teoria le tutt' ora XIII Are , piu' una , trovate a Lavinio , potrebbero essere state dedicate ognuna ad ogni singola divinita' ; mentre i famosi Santuari arcaici di Sol Indiges e di Minerva risalivano alla fine del VII secolo a.C. , dove dei grandi scarichi hanno restituito enormi quantita' di terrecotte votive ; concludendo , Lavinio in epoca romana era considerata come una Citta' di pellegrinaggio . In foto residui delle antiche mura di Lavinio1 punto
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Bello rileggerti Jagd ! Soprattutto quando posti anche degli esemplari belli come questo ! La data riesci a leggerla?1 punto
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Buona sera a tutti!!! Dopo una lunga assenza, torno a scrivere ed a condividere su questo bellissimo forum.. Mi do il "bentornato" condividendo con voi una moneta piccolina di Ferdinando ii, un bel carlino, del 1838, una delle date di più rara reperibilità. Sono ben accetti pareri, Nel frattempo un saluto ed una buona serata a tutti. Filippo1 punto
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ciao Mario!!..contento sentirti..... come si dice qui "vecchie e la strada"!!.....s'invecchia,come tutti...ma siamo sempre li!!1 punto
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E di quanto aumenterebbero le truffe agli anziani, agli sprovveduti, a chi ha poca dimestichezza col "virtuale"? L'evasione fiscale si può cercare di risolvere in altri modi. Con questo metodo si vengono a ledere troppo le libertà personali.1 punto
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E' vero non avevo tenuto in considerazione la differenza di zecca per alcuni esemplari per quel anno, quindi direi caso chiuso. Anche se con le altre verifiche che hai suggerito si toglie ogni dubbio.1 punto
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curiosissima.. nemmeno io ne avevo mai viste. però mi sorge il dubbio che sia stata fatta a coniazione avvenuta, magari per "abbellimento". vedi soprattutto sul lato del leone in corrispondenza della O di DEO, su PT e su MA di MAX, sembra l'effetto di una lima, i residui di metallo vanno a sovrapporsi alle lettere.1 punto
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Etiopia 1/2 Birr 1889 (1897) Argento .835 € 12,00 note: L'Etiopia segue ancora oggi il calendario Giuliano che ha 7 anni e 8 mesi in meno del nostro calendario Gregoriano. (porzione della moneta di questo post) Numeri utilizzati: 10____8____100____80____9 La formula: 10 + 8 x 100 = 1800 + 80 + 9 = 18891 punto
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Metodo che utilizzo da anni che non ha mai fatto nessun tipo di danno (non sto scherzando è eccezionale!!) Metto come esempio questa moneta da 10 Zloty che si era scurita nelle bustine, dopo il trattamento è ritornata splendente naturale come era prima identica1 punto
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@@vulcano67 Puoi sempre conservarla visto che è un piccolo taglio ...magari poi la sostituisti in seguito con qualcosa di migliore.1 punto
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@@vulcano67 Codice corto 5 euro - Eoo9 - F0003.. Da tenere. Codice corto 5 euro - E004 - P1327.. Da tenere. Codice corto 5 euro - M013 - V1730.. Da spendere. Codice corto 5 euro - E009 -G0004.. Da tenere. Codice corto 5 euro - E010 -E0032.. Da tenere. Fossi io seguirei questo iter. ;) saluti nando121 punto
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