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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/04/16 in Risposte

  1. Forse il piu’ prestigioso riconoscimento per un legionario di Roma era il diploma militare che gli veniva assegnato al momento del congedo dalla sua unita’ combattente la Legione ,dell’ esercito romano , al termine del servizio militare svoltosi in modo del tutto regolare , onesto ed onorevole . Questo diploma era il titolo piu’ ambito probabilmente anche rispetto alle riconoscenze che nel corso della vita militare il soldato poteva ricevere per atti di valore in battaglia o per altri motivi , poiche’ cio’ non presupponeva la sicurezza di arrivare vivo fino al termine della ferma militare . Da Augusto in poi , veniva rilasciato ai legionari e agli ausiliari un diploma che autorizzava la fine del servizio militare e oltre all’ attestato scritto inciso su lastra in bronzo , veniva consegnata una somma in denaro chiamata “nummaria missio” oppure in alternativa , che nel corso dell’ Impero divenne quasi una norma per scarsezza di contante o perche’ i soldati non volevano denari di rame come se fossero di argento , l’equivalente di un appezzamento di terra al posto del soldo , chiamata in questo caso “agraria missio” . Agli ausiliari invece di soldi o terra poteva essere concesso il diritto di cittadinanza romana . Questi privilegi erano dedicati anche ai legionari congedati prima del tempo , come nel caso di gravi ferite o per malattie , “causaria missio” , oppure ai congedati per esplicita volonta’ del comandante , “gratiosa missio” ; al contrario di tutto cio’, la perdita dei benefici avveniva con il congedo disonorevole , “ignominiosa missio” , che poteva essere causato per vari motivi : codardia in battaglia , omicidi , furti , disubbidienza , ecc. Come si nota la vita militare nonostante la pericolosita’ e gli imprevisti vari , consentiva pero’ al termine della ferma di ottenere una serie di benefici che permettevano di terminare la vita in modo onorevole . La regolare ferma militare del Legionario era sotto Augusto di 16 anni , 20 anni per la Choorte urbana , mentre 25 anni per gli ausiliari ; queste date di scadenza non erano pero’ categoriche perche’ spesse volte i soldati erano trattenuti in servizio forzato o volontario , in tal caso erano chiamati “evocati” . Esistono alcune attestazioni di “evocati” come ad esempio la lapide di T. Cillio di Laranda in Turchia , morto a 70 anni dopo aver trascorso ben 38 anni nella Legione XI , oppure quella di Claudio Celere di Verona che si era arruolato volontario a 20 anni e che mori’ a 63 anni ancora in servizio senza mai lasciare il suo incarico . Da Adriano la ferma fu innalzata a 25 anni di servizio nell’ unita’ di appartenenza , ma negli ultimi 5 anni i legionari venivano pero’ sollevati dagli incarichi piu’ pesanti . Al momento del congedo il soldato semplice legionario riceveva oltre al diploma , 5000 denari d’ argento o l’ equivalente apprezzamento di terreno . Concludendo chi aveva la fortuna di arrivare vivo ed integro dopo in media circa 20 anni di permanenza in una Legione , poteva sperare in un proseguimento di vita tutt' altro che disprezzabile . Un diploma militare in bronzo proveniente da Carnuntum in Pannonia , databile al tempo dei Flavi , Tito , 13 Giugno dell' 80
    5 punti
  2. Salve ecco ancora un ritrovamento di sepolture nella mia zona la speranza è che non faccia la fine di altri ritrovamenti simili o anche più importanti ritrovamento nella zona della abbazia altomedievale di san Gervasio di Bulgaria una delle più antiche della Val Cesano
    3 punti
  3. Ci eravate cascati? ovviamente il titolo è uno specchietto per le allodole frammento di Denaro di Ludovico il Pio con VENECIAS.. scambio (v. sua discussione odierna denaro Gorizia) di oggi con @ak72 che ringrazio come sempre. In attesa di un pezzo integro mi piace avere questo. Parlando con Andrea, in effetti la conservazione non sembra niente male, quindi le cause della rottura forse non sono dovute ad usura, né tantomeno dal voler "produrre" un mezzo denaro (pratica che non ricordo fosse applicata in questo contesto, come invece capitava in altri periodi e luoghi). Il buon vecchio Occam quindi suggerisce una rottura accidentale.
    3 punti
  4. Che altro dire, non mi resta che ringraziare ognuno di voi per il tempo e la sapienza investiti per la mia piccola monetina e non mi resta che osservare l'interessante svolgersi di questa discussione (non appena posso mi piacerebbe condividere qualche altro denarino di cui sono in possesso)!
    3 punti
  5. Ovviamente come puoi constatare si tratta del secondo tipo.. emesso per a. Dandolo D/ AN DADUL S M VENE R/ XPE RESURESIT
    3 punti
  6. Buon giorno,Il mio parere è che possa trattarsi di un falso particolarmente ben fatto, fedele in tutti i suoi aspetti abbastanza tardo vista la forma volutamente squadrata come quelli in circolazione al momento,ed era questo il particolare più importante da curare per la buona riuscita della truffa, se il riferimento fosse stato il denaro precedente, come suggerisce la legenda con quella R, cioè più rotondo, non avrebbero avuto problemi a ritagliare la lamina in maniera da ottenere un dischetto circolare. la buona leggibilità è sicuramente dovuta alla mancanza dei vuoti causati dai colpi di martello, lo stile delle lettere può dipendere dal fatto che hanno copiato una legenda da un denaro precedente che ancora circolava. Sicuramente molto interessante.
    3 punti
  7. Credo che i simboletti posizionati intorno allo scudo bipartito nel saluto d'oro, non presenti invece su quello d'argento,servissero a scopo cautelativo contro le contraffazioni, evitando così che un saluto d'argento potesse essere per così dire dorato e spacciato come un carlino tutto ď oro.
    3 punti
  8. Ciao. Ho acquisito all'ultimo Convegno di Verona questa medaglia di Pio IX che non ho trovato censita nel Catalogo del Forum: Pesa 19,83 grammi con un diametro di 32 mm. Nel nostro Catalogo ho reperito la medaglia dell'Anno II: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE92/40 ma come si può notare, mentre il conio del rovescio è identico, quello del dritto ritrae il Pontefice rivolto a destra anzichè a sinistra e l'incisore del dritto dell'Anno II è Cerbara mentre quello dell'Anno I è Girometti. Avete qualche notizia al riguardo? Sapete dove posso trovare un passaggio in asta o in un listino? Grazie e saluti. Michele
    2 punti
  9. In collezione (dopo aver "sverginato" @gigetto13, se interessati, al rito della sigaretta aveva un'aria molto soddisfatta) Gorizia (zecca di Lienz) Enrico IV 1385-1454 Denaro con croce D/ + hAINRICVS •COMES • GORI Scudo triangolare trinciato, col leone di Gorizia R/ =MO NET DELV IONI Croce patente che interseca la leggenda, accantonata, nel 1° e 4° angolo, da stella a 6 raggi, nel 2° e 3", da luna crescente 0.31 grammi
    2 punti
  10. la classica catalogazione B/SPL/FDC ecc per me non è corretto usarla per le monete antiche. Per mio conto posso dire che la trovo in condizione sicuramente collezionabile .
    2 punti
  11. Vedi per esempio che le monete da te aggiunte e attribuite al Padovano pesano circa 37 grammi. Quella oggetto della discussione appena 30,46 Gr. Indicazione oggettiva di un sesterzio fuso ottenuto successivamente da un esemplare del Cavino. Quanto successivamente non credo sia facile saperlo. . .
    2 punti
  12. Grazie Legio II Italica, se posso allora riassumo volentieri l'articolo! Tra i riconoscimenti concessi ai soldati l'autore cita: "la corona obsidionalis data al miles che liberava una città sotto assedio, la corona civica spettava a colui che salvava la vita di un compagno sul campo di battaglia, la corona muralis era concessa al soldato che per primo posava piede in una città nemica sotto assedio." L'autore cita anche altre decorazioni militari come "i torques o le armillae, di solito montate sopra l'armatura del legionario tramite cinghie o apposite strutture in cuoio." Tra le punizioni invece vengono citate l'espulsione dall'esercito o la degradazione, ma l'autore afferma tra l'altro che " per un'unità il più grande disonore era quello di venire sciolta". Le punizioni corporali vengono suddivise in fustigatio (bastonatura), flagellatio (fustigazione), verberatio ( flagellazione). Una pena estrema era la decimazione; riporto quanto afferma a riguardo l'autore: " Quando rea di disobbedienza o codardia era un'intera un'unità, si punivano cinque, otto o venti uomini fra i colpevoli, di modo che i prescelti rappresentassero un decimo dell'unità, e li si metteva a morte tramite il fustuarium (bastonatura). Gli altri soldati erano considerati in disgrazia e costretti a vivere fuori dal campo, privati delle loro razioni di grano. Occorre tuttavia ricordare che ciò che si definisce decimazione è descritta da Polibio come fustuarium; nel corso del tempo tale pratica si trasformò prevalentemente nella decapitazione dei soldati insubordinati". Questo in sintesi il tema dell'articolo; mi scuso se sono stata imprecisa, ho cercato di riassumere al meglio quanto espresso dall'autore
    2 punti
  13. Ti ringrazio @azaad per i tuoi commenti, inoltre mi fa tanto piacere vedere appassionati come te che si interessano a quest'argomento. Ricordi bene, infatti, perché la Travaini si è interessata più volte di iconografia monetaria. Cito alcuni tra i suoi lavori che forse possono essere di qualche utilità (credo che molti già li conoscerai), mentre ce ne saranno sicuramente anche altri, che ora mi sfuggono, a cui fare riferimento: Lucia Travaini, Hohenstaufen and Angevin denari of Sicily and Southern Italy: their mint attributions, in Numismatic Chronicle 153 (1993), pp. 91-135. Lucia Travaini, Zecche e monete nello stato federiciano, in Federico II e il mondo mediterraneo, Palermo (Sellerio) 1994, pp. 146-164. Lucia Travaini, Federico II mutator monetae: continuità e innovazione nella politica monetaria (1220-1250), in Friedrik II. Tagung des Deutschen Historischen Instituts in Rom im Gedenkjahr 1994, her. A. Esch e N. Kamp, Tubingen 1996, pp. 339-362. Lucia Travaini, La monetazione sveva nel Regno di Sicilia: note conclusive e riflessioni storiografiche, in La monetazione pugliese dall’età classica al medioevo (2), Le monete della Peucezia. La monetazione sveva nel regno di Sicilia, Atti del 2° congresso nazionale di numismatica, Bari 13-14 novembre 2009, Bari 2010, pp. 325-330. Lucia Travaini, Le aquile e i gigli, la scala e gli scudi. I segni del potere signorile sulle monete italiane tra Duecento e Trecento, in Signorie italiane e modelli monarchici, Atti del convegno, Milano 8-9 febbraio 2012, a cura di P. Grillo, Roma 2013, pp. 235-260.
    2 punti
  14. Eccomi di corsa! è buono! ... ne ho visti altri molto simili... come dicevo in una discussione analoga su tuttonumismatica, ho trovato tra le collezioni private un po'di denari con la T, abbastanza per poter costituire dei gruppi, ed è molto interessante perchè da questo, che evidentemente è il primo stadio, ce ne sono di sempre più complessi fino ad arrivare ad una T molto più chiara e ben realizzata... spero di riuscire a pubblicare presto questo studio di cui parlo...
    2 punti
  15. appena posso ci provo cordialita
    2 punti
  16. Ah si? E com'è che a Parigi nel medagliere della Biblioteca Nazionale sono conservati centinaia di conii originali del Cavino?
    2 punti
  17. Salve. Dovrebbe essere la riproduzione di un tetradramma di Rhegion (Bruttium), almeno il D/ appartiene a questa serie (leggo distintamente PHINON), solo che nella tipologia "canonica" dovrebbe esserci una testa di leone al rovescio. Però, non ho trovato corrispondenze, almeno finora, per questo accoppiamento di conii (tra l'altro, il rovescio non sembra appartenere neanche alla zecca di Reggio). Siamo forse di fronte ad una riproduzione che vorrebbe imitare un presunto raro ibrido da rifilare a qualche raccoglitore smanioso di pezzi importanti (anche se creati ad arte)?
    2 punti
  18. salve due fratellini marchigiani per l'archivio e il piacere di vederli
    2 punti
  19. Mettiamola così, come si vede a volte i falsi sono più interessanti di quelli buoni...non e' detto che essendo un falso però non abbiano preso spunto da più tipologie precedenti in circolazione, la R con la gambetta e' un bel segno evidente ma anche la forma squadrata lo è' e questa porterebbe a una produzione più tarda, e' comunque fatto bene questo sicuramente ...
    2 punti
  20. Direi fuso questo, quindi probabilmente copia postuma al Cavino.
    2 punti
  21. SOLA FACTA SOLVM DEVM SEQVOR RIMASTA SOLA SEGUO SOLO DIO Bona di Savoia, Duchessa Madre e Giovanni Galeazzo Maria Sforza ( 1476 - 1481 ), zecca Milano, testone
    2 punti
  22. Buongiorno a tutti, vi posto uno degli acquisti effettuati a Verona la settimana scorsa.. Mi sto appassionando a tutte le zecche preunitarie dopo aver seguito solo Napoli per alcuni anni.. Ringrazio tutti quelli che vorranno rispondere.. Buona domenica
    1 punto
  23. Fai bene a tirar su questa discussione.. Di fronte a questo spettacolo è bene ogni tanto rinfrescarsi la memoria e poi ogni foto coglie sempre qualcosa di diverso dalle altre... in questa apprezzo Il fatto che sembra di vederla in mano.. é molto realista
    1 punto
  24. ritorno su questo post per condividere una foto che feci tempo fa e che dà una immagine piu' vivida (almeno mi pare) riguardo freschezza e lustro...
    1 punto
  25. Congo Repubblica democratica 1 Likuta 1967 Alluminio € 0,50 note: 100 Sengi = 1 Likuta (Makuta al plurale) 100 Makuta = 1 Zaire La nuova valuta fu introdotta nel 1967 in sostituzione del Franco con un tasso di cambio pari a 1 Zaire = 1.000 Franchi. Questa moneta da un Likuta è stata coniata solamente in quell'anno ed è equivalente ad 1/100 di Zaire.
    1 punto
  26. @margheludo sai bene che l'unico modo per datare questi pezzi è principalmente la comparazione con i denari lucchesi (e questo è possibile ma fornisce una cronologia a grandi linee) ... mancano quasi del tutto i riferimenti alle carte d'archivio...
    1 punto
  27. è un centenionale VRBS - ROMA. emesso a Nicomedia SMN? RIC VII 195 i tre pallini (o globetti) disposti verticalmente tra le due stelle, sono una prerogativa della zecca di Nicomedia e sono classificate Rare
    1 punto
  28. Si, la scena indicava un futuro buon raccolto per gli anni avvenire.
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  29. Salve Legio II Italica! Leggendo questo post mi è tornato in mente un articolo che avevo letto su una rivista di Storia nel quale l'autore descrive alcuni premi concessi ai legionari ma anche punizioni inferte in caso di diserzione o insubordinazione... Ma non mi dilungo perché così temo di andare un po' troppo OT Quella dei legionari era senz'altro una vita molto dura, ma venivano anche giustamente ricompensati per il loro servizio! Ho trovato davvero impressionante il caso dei due "evocati" citati! Grazie per le sempre interessanti informazioni, buona domenica!
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  30. Attenzione. Non si tratta di un aureo suberato, ma forse più banalmente di un denario che è stato indorato, probabilmente in antico. Il peso e i conii corrispondono a denari noti. Allego due denari in argento con gli stessi conii (il primo da Berlino, noto dal 1911, g. 3,72 e il secondo dal British Museum, ex coll. Hersh proveniente fin dalla coll. Haeberlin 2899, g. 3,72): Circa i motivi di questa doratura dobbiamo ritenere che non era a scopo truffaldino (dovrebbe pesare almeno 8 g e invece pesa quasi la metà) ma piuttosto a scopo ornamentale, forse per ricavare un gioiello, da parte di un indigeno locale (non dimentichiamo che queste monete furono coniate a Utica, nell'attuale Tunisia). Non so quali reazioni chimiche possono avere indotto le tracce di ossidazione, facendo sembrare un suberato. Sarebbe utile sentire un esperto metallurgico, anche se servirebbero immagini di maggiore definizione, che non ho.... Nel corso del 2017 dovrebbe essere pubblicato un libro sulla storia e intera monetazione di Q. Cornuficius (molto interessanti anche le foto di vecchi falsi ottocenteschi e mi dovrebbero arrivare presto le foto digitali dei famosi falsi Cigoi presenti nel Museo Civico di Udine, che riserva alcune sorprese, che preferisco lasciare nel libro).
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  31. Ciao @adelchi , praticamente hai ragione , considerando che un operaio oggi deve lavorare non meno di 40 anni e capita anche che rischia la vita come purtroppo qualche volta avviene ; la situazione , in proporzione a ieri , non e' molto dissimile . Comunque nel 1900 fu fatta una proporzione tra i 5000 denari presi come buona uscita da un semplice Legionario e l' equivalente in dollari del 1900 , ne risulto' che quella cifra corrispondeva a 900 dollari d' argento , una piccola fortuna dell' epoca . Saluti e grazie Claudio
    1 punto
  32. Praticamente,fatte le debite proporzioni,un legionario aveva un trattamento migliore ,sia in termini di anzianità che economici,di quello che riceve un operaio oggigiorno. Con amarezza Adelchi.
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Finita l'epoca delle monete antiche in ciotola! Eppure a VR ne ho trovate alcune, e ora ve le mostro. Sono piccolissime e rettangolari, quasi quadrate. Questa prima pesa 0,9 g. e misura 12,5 x 13 mm. Su un lato, un bue o toro verso destra; sull'altro lato, mi sembra ci sia un altare quadrangolare, forse anche col fuoco; non ho guardato che cosa ne dice il Mitchiner. Il sovrano è comunque Apollodoto, e anche su costui mi accingo a raccogliere qualche notizia. Fortunatamente, la biblioterca della SNI ha acquistato recentemente i 9 volumi di M.Mitchiner (1975), "Indo-greek and indo-scitian coinage" che contiene tutta questa monetazione, dai tardi diadochi di Alessandro alle satrapie indiane. Per oggi, gli ho dato appena una scorsa. Ma ecco la monetina.
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  34. Ad averne così.....fondi puliti, forte lustro, bava di conio evidente...questa moneta è stata conservata con tutte le precauzioni possibili... Ottimo FDC
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  35. 20 scudi Mozambico portoghese, anno 1955 moneta in argento. Valore approssimativo 8/10 euro
    1 punto
  36. Oltre a questa vi è una differenza sostanziale nel diametro fra la moneta aurea e quella argentea. Differenza documentata nell'ordine di battitura. Infatti va tenuto conto che tra saluto d'oro e saluto d'argento vi fosse differenza di dimensione tale da farli difficilmente confondere. Invece tale differenza si va ad assottigliare con il paragone tra il saluto d'oro ed il mezzo saluto d'argento. Ecco perché nell'ordine di battitura si stabiliva che il diametro del mezzo saluto d'argento doveva essere minore di quello del saluto d'oro ma maggiore di quello del mezzo saluto d'oro.
    1 punto
  37. Ciao a tutti, vi mostro questa moneta perché mi piacerebbe saperne di più. (diam. 15 mm. - 0.55 g.) Grazie in anticipo. Max
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  38. Il denario con questo rovescio c’è già, ma con Roma al diritto. Qui invece c’è Apollo. C. Servilius Vatia. Restored issue, 82-80 BC. AR Denarius (17mm, 3.86 g, 12h). Rome mint. Laureate head of Apollo right, hair rolled back and falling in two locks down neck; B above lituus to left; mark of value below chin; ROMA below / Battle on horseback between a man wielding shield in right hand and sword in raised left hand and man (M. Servilius Pulex Geminus) galloping left, and piercing with spear the other horseman, and holding shield inscribed M (Marcus); C • SERVEIL in exergue. Crawford 370/1b; Sydenham 720; Servilia 7; Kestner 3180-3181; BMCRR Rome 1169-1170; RBW 1390. Good VF, lightly toned, a few minor marks on obverse. From the Kallman Collection. Ex Triton XI (8 January 2008), lot 603. The reverse type celebrates M. Servilius Pulex Geminus, who was elected augur in 211 BC and held that office for about forty years, and was consul in 202 BC. According to Plutarch, he received numerous wounds in twenty-three single combats, being victorious in all (Plutarch, Paulus Aemilius, xxxi).
    1 punto
  39. Chissà per quale motivo le monete sconosciute con una croce in uno dei versi...diventano sempre monete dei crociati..??? In questo caso non coincide nè dal punto di vista cronologico (1° crociata, 1096 - 1099) nè dal punto di vista geografico. Dovrebbe infatti trattarsi (il condizionale è d'obbligo, visto che della legenda non resta nulla) di un denaro feudale di Rouen (Normandia, Fr) per Henri Ier de Beauclerc (1106 - 1135). La tua prima immagine va ruotata di circa 30° in senso antiorario. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=149335 ciao Mario
    1 punto
  40. Io ho monete papali messe anche molto peggio se e' per quello. Dipende dalla rarita' e dal prezzo. In caso di monete comuni non molto costose si guarda molto alla conservazione....per tante altre no.
    1 punto
  41. Attenzione invece nel caso volessi usarli per raccomandata 1 perchè non si può. Saluti Simone
    1 punto
  42. Ciao Edoardo, vedo che hai già messo le mani avanti dicendo di avere già dei testi e di aver già letto Secondo me dovresti andare a vederle le monete, in negozi, mercatini, fiere anche senza comprarle; fatti e rifatti gli occhi, dormici sopra e poi rivaluta. Segui magari le varie aste per farti un'idea di che prezzi raggiungono le monete, guarda i prezzi di cataloghi e negozi, poi quando ti senti sicuro ed hai i soldi in tasca... ACCATTATILLA!!!
    1 punto
  43. Sesino veneziano, se riesci a leggere alcune lettere sul bordo del lato con la croce si riesce a risalire anche al doge. Mi pare di intravvedere (...)RINVS GR(...) quindi potrebbe essere Marino Grimani. Moneta comunque della seconda metà del '500 piuttosto comune ma pur sempre un pezzo di Storia. ciao Luigi
    1 punto
  44. volevo aggiungere questa prospettiva del colosseo,dal quadro di un pittore del 600. http://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/10590/dirck-verhaert-haarlem-1610-i-leida-/
    1 punto
  45. L'importanza dei Sacri Testi..
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  46. Permettimi di insistere, escludo possa essere un quartaro, il castello è completamente diverso, credo di riconoscere il cerchio interno tipico dei minuti sia al dritto che al rovescio, quello che non corrisponde è il peso, che hai detto essere circa un grammo, per i minuti di quell'epoca dovrebbe essere intorno alla metà. Secondo me dovrebbe essere successivo a questo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV36/1 comunque della serie con al retro C R R e sigla nei quarti della croce.
    1 punto
  47. Quoto in pieno il discroso di Nikita, che va esteso alle monete e a qualsiasi altro oggetto di collezionismo che non abbia particolari caratteristiche di rarità e pregio. Numismaticadott, leggo dal tuo profilo che sei molto giovane e questo spiega e giustifica il tuo entusiasmo, ma la realtà dei fatti è un pochino (parecchio) diversa. Le frasi che scrivi mi sembrano lette e incollate da qualche sito tipo Bolaffi, dove si tende a creare una "illusione" di sicurezza nel collezionismo numismatico, sicurezza che non esiste affatto. Non sta scritto da nessuna parte che una banconota (o una moneta) nel tempo potrà solo rivalutarsi, anzi, è vero proprio il contrario, delle milionate di banconote (e monete) che esistono sul mercato solo una piccola parte varrà di più in futuro e solo pochissime diventeranno oggetti di reale pregio. Tutti gli altri discorsi di liquidità, rendita superiore all'inflazione e domanda superiore all'offerta (sic), lasciatelo dire, sono baggianate da cancellare immmediatamente dalla mente, perchè sono le classiche frasi fatte propagandate solo da chi ha da venderti qualcosa. Anni fa, quando sono entrato nel mondo numismatico, andavo ai mercatini e tutti mi proponevano monete con la classica frase "compra, che è destinata ad andar su". Un pochino in effetti ci credevo e ho buttato soldi in materiale che nessuno voleva e ancor più nessuno vuole oggi. Materiale che non si rivaluterà nemmeno fra 1000 anni, dal gran che è comune. In effetti dopo un pò mi è sorto un forte dubbio, che è quello che deve insinuarsi nella testa di chiunque è agli inizi: ma se questo materiale è così destinato a rivalutarsi in futuro, perchè la gente che te lo vende non se lo tiene, e anzi insiste così tanto a cedertelo? :rolleyes: Meditate ragazzi, meditate... il collezionismo è bello finchè si compra per puro piacere personale, se si parte con l'ottica che ciò che compri deve rivalutarsi si andrà solo incontro a concenti delusioni....
    1 punto
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