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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/07/16 in Risposte

  1. Questa la tua moneta: Denaro piano con tetto cuspidale e 1 arco. Rarità: comune. CNI IV, 66 CNB 81, 67 (questo esemplare fotografato) Basetti 11b Peso 0,63 g Diametro 16,4 mm Orientamento rovescio rispetto al diritto WNW Segni di variante: al D/ anellino davanti al busto e sferetta tra IMP e FEDRICUS, al R/ sferetta nell'arco
    4 punti
  2. Eeeeh ....ecco la prova di come potevano circolare queste monete. Abbiamo guardato con attenzione questa moneta, ... nella parte concava (quasi sempre leggibile) abbiamo visto le due S coricate e ci siamo accorti che ... non c'era sicuramente il resto (MARCV) . Ergo: falsa. Anche senza cercare di interpretare il resto. @Arka però l'ha guardata con la veloce superficialità con cui potrebbe averla guardata ed intascata un oste, un mercante, una puttana, un artigiano, un operaio, pagati con denari piccoli tra cui questo. L'ha vista bella, con "lettere" ben marcate, di aspetto "normale". Ed Arthur è indiscutibilmente un esperto. Ha sbagliato solo per superficialità, per fretta. Guardandola con più attenzione, rigirandola fra le dita, non ha ora dubbi che non sia uscita da zecca ufficiale. Ciò spiega bene come questi falsi circolassero, perché convenisse realizzarli. Bella moneta. Bella testimonianza.
    4 punti
  3. Dalla rete , alcune dracme incuse di Poseidonia , nei diversi dettagli di cornici , leggende , simboli . R. Cantilena / F. Carbone nel loro " Poseidonia-Paestum e la sua moneta " ( 2015 ) , ricordano che all'esordio della monetazione di questa polis ( contrariamente alle altre che hanno battuto incusi ) la dracma è preponderante rispetto alla produzione di stateri , forse per interessi commerciali con la vicina polis di Elea che aveva essa stessa avviata la monetazione con la produzione di sole dracme . Unisco anche le dracme incuse censite da G. Gorini nel suo "la monetazione incusa della Magna Grecia " ( 1975b ) .
    2 punti
  4. È con vivo piacere che vi segnalo l'uscita del numero 2016/3 dei quaderni tutto dedicato a Milano: Milano raccontata dalle sue monete e medaglie - Quaderni di laMoneta 2016/3 "Milano raccontata dalle sue monete e medaglie" è un viaggio tra le monete, le medaglie, le tessere e i gettoni di Milano dalle prime coniazioni delle dracme padane del 300/200 a.C. fino alla chiusura della zecca con Re Umberto I nel 1892. È una monografia volutamente molto divulgativa per tutti, che ci accompagnerà tra i simboli, le tradizioni, le storie, le imprese di una Milano nel tempo. Un libro per non dimenticare e non far dimenticare la nostra identità, la nostra storia, chi siamo e chi siamo stati.... Come sempre disponibile da amazon: https://www.amazon.it/dp/1540524612
    2 punti
  5. Buonasera a tutti! Voglio condividere con voi la mia prima (e spero non ultima) moneta di Bergamo, cedutami tra l'altro da un lamonetiano doc. La conservazione non è delle migliori, ma mi dà comunque molta soddisfazione come prima moneta di questa zecca. Grazie.
    2 punti
  6. Buonasera @pedro_88 e complimenti per la nuova acquisizione. La conservazione purtroppo non permette, almeno ad occhi inesperti come i miei, di identificare eventuali simboli presenti davanti al busto o al rovescio. Possiamo classificare genericamente la moneta come denaro imperiale piano, tipologia con al rovescio edificio ad un arco e tetto cuspidale. Si tratta della tipologia più comune di denari piani bergamaschi....ma che fascino! Proviamo magari a sentire se @gpbasetti riesce a vederci qualcosa di più; oppure qualche altro esperto di queste monete che ci legge... Antonio
    2 punti
  7. A natale credo proprio che lo avrai... anche un po'prima... i volumi sono usciti oggi dalla tipografia ... direi che manca poco...
    2 punti
  8. ciao, le predilette qui,con qualche rotazione ogni tanto... sono cofanetti in legno per medaglie della repubblica che ho riadattato rivestendoli in velluto di cotone al 100% altre qui... ex confezione di grappa e le altre in oblò le conservo in contenitori simili a quelli per le diapositive, oppure in album
    2 punti
  9. Sarebbe interessante conoscere il parere di @apollonia sul cosiddetto "rame rosso" cosi tanto in auge oggi - mentre nelle collezioni storiche, passate, logicamente piu vicine al periodo di emissione di questi pezzi, e quindi al loro stato primitivo , il rosso abbondava certo meno . macso sa il Mercato e' attentissimo e solerte nel soddisfare le esigenze dei collezionisti - basti vedere cosa succede per altre patine richieste : quelle verdi per i bronzi siculi o i sesterzi romani. A volte pero' questa solerzia appare eccessiva e rischia di divenire 'artificiale' ...
    2 punti
  10. Arrivato oggi il n. 90 di Monete Antiche e questa volta mi sono soffermato sull'editoriale.... Io credo che su un forum come questo debbano essere stigmatizzati sempre gli esempi virtuosi della nostra numismatica che man mano vediamo e poi raccontarli anche doverosamente... Recentemente in questa sezione abbiamo accolto favorevolmente diverse novità che sembrano andare in una direzione di una divulgazione della cultura numismatica, abbiamo parlato dei NIP, dei cambiamenti in Accademia, delle novità in casa SNI, credo che oggi sia doveroso parlare anche di questo gruppo editoriale che pubblica anche la rivista " Monete Antiche " e di un grande protagonista della nostra numismatica, Antonio Morello, con il quale personalmente mi sono sempre trovato in grande sintonia per valori e ideali. Sembra una sviolinata, ma non lo è, è sempre stato così, dal sostegno di iniziative come Juvenilia, a tante altre anche di Lamoneta, all'appoggio e al crederci su iniziative come Parma e tante altre... E quindi sosteniamo testate come queste che resistendo continuano a diffondere cultura.... Mi piace trascrivere qualche passo dell'editoriale di questo mese : " In un periodo di rapidi cambiamenti sociali e tecnologici, cerchiamo di resistere nel rispetto della tradizione degli studi numismatici e insegnare alle nuove generazioni che lo studio per questa materia è passione ed è necessario che le generazioni che passano non smettano di credere nei giovani e insegnar loro quanto sia importante il contatto umano e la serietà nello studio. Per quanto ci riguarda, siamo sempre disponibili a sostenere ogni iniziativa tesa alla diffusione della cultura numismatica, fornendo consigli utili all'approfondimento delle ricerche, mettendo a disposizione la nostra esperienza editoriale e di studi. " E' un passaggio molto bello, significativo, non solo una dichiarazione d'intenti, ma è così poi veramente nei fatti, quindi grande sostegno e decisamente tanti, tanti complimenti ancora....
    2 punti
  11. Ragazzi, eppure siete tutti utenti esperti, non ve lo ricordate questo? Chiudo.
    2 punti
  12. Ho deciso che i miei interventi secondo il mio modesto parere, si limiteranno solamente alla parte identificativa, datazione, grado di rarità delle medaglie devozionali, la parte commerciale la lascio ad altri! Ciao Borgho.
    2 punti
  13. Forse il piu’ prestigioso riconoscimento per un legionario di Roma era il diploma militare che gli veniva assegnato al momento del congedo dalla sua unita’ combattente la Legione ,dell’ esercito romano , al termine del servizio militare svoltosi in modo del tutto regolare , onesto ed onorevole . Questo diploma era il titolo piu’ ambito probabilmente anche rispetto alle riconoscenze che nel corso della vita militare il soldato poteva ricevere per atti di valore in battaglia o per altri motivi , poiche’ cio’ non presupponeva la sicurezza di arrivare vivo fino al termine della ferma militare . Da Augusto in poi , veniva rilasciato ai legionari e agli ausiliari un diploma che autorizzava la fine del servizio militare e oltre all’ attestato scritto inciso su lastra in bronzo , veniva consegnata una somma in denaro chiamata “nummaria missio” oppure in alternativa , che nel corso dell’ Impero divenne quasi una norma per scarsezza di contante o perche’ i soldati non volevano denari di rame come se fossero di argento , l’equivalente di un appezzamento di terra al posto del soldo , chiamata in questo caso “agraria missio” . Agli ausiliari invece di soldi o terra poteva essere concesso il diritto di cittadinanza romana . Questi privilegi erano dedicati anche ai legionari congedati prima del tempo , come nel caso di gravi ferite o per malattie , “causaria missio” , oppure ai congedati per esplicita volonta’ del comandante , “gratiosa missio” ; al contrario di tutto cio’, la perdita dei benefici avveniva con il congedo disonorevole , “ignominiosa missio” , che poteva essere causato per vari motivi : codardia in battaglia , omicidi , furti , disubbidienza , ecc. Come si nota la vita militare nonostante la pericolosita’ e gli imprevisti vari , consentiva pero’ al termine della ferma di ottenere una serie di benefici che permettevano di terminare la vita in modo onorevole . La regolare ferma militare del Legionario era sotto Augusto di 16 anni , 20 anni per la Choorte urbana , mentre 25 anni per gli ausiliari ; queste date di scadenza non erano pero’ categoriche perche’ spesse volte i soldati erano trattenuti in servizio forzato o volontario , in tal caso erano chiamati “evocati” . Esistono alcune attestazioni di “evocati” come ad esempio la lapide di T. Cillio di Laranda in Turchia , morto a 70 anni dopo aver trascorso ben 38 anni nella Legione XI , oppure quella di Claudio Celere di Verona che si era arruolato volontario a 20 anni e che mori’ a 63 anni ancora in servizio senza mai lasciare il suo incarico . Da Adriano la ferma fu innalzata a 25 anni di servizio nell’ unita’ di appartenenza , ma negli ultimi 5 anni i legionari venivano pero’ sollevati dagli incarichi piu’ pesanti . Al momento del congedo il soldato semplice legionario riceveva oltre al diploma , 5000 denari d’ argento o l’ equivalente apprezzamento di terreno . Concludendo chi aveva la fortuna di arrivare vivo ed integro dopo in media circa 20 anni di permanenza in una Legione , poteva sperare in un proseguimento di vita tutt' altro che disprezzabile . Un diploma militare in bronzo proveniente da Carnuntum in Pannonia , databile al tempo dei Flavi , Tito , 13 Giugno dell' 80
    2 punti
  14. A volte le immagini spiegano meglio di tante parole
    2 punti
  15. Comunico che è disponibile sul sito della Società Numismatica Italiana il link della nuova Rivista con caratteristiche divulgative e finalità differenti dalla RIN dal titolo "Comunicazione. Bollettino della Società Numismatica Italiana " La Rivista è in formato digitale e sarà distribuita per i soli soci della SNI in formato cartaceo prossimamente. Rimando al Sito dove oltre al link troverete anche le motivazioni e le finalità della stessa. Grazie dell'attenzione per il momento, in attesa di commenti su questa nuova iniziativa editoriale, http://www.socnumit.org/
    1 punto
  16. Salve a tutti, come da titolo mi sono fatto il regalo di Natale in anticipo. Sarà ben accetto ogni parere, sia sulla conservazione che altro! Grazie a tutti P.S.: La foto è del venditore e trovo molto intelligente l'uso di quella "coppetta" riflettente sotto che permette di vedere il contorno.
    1 punto
  17. A giudicare da questo esemplare intervento se ci fossero tanti ventenni così il mondo sarebbe migliore ??
    1 punto
  18. è senza dubbio "buono" e lo trovi qui - http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C2D/2 moneta in buona conservazione ma comunque comune valore commerciale 15/20 euro
    1 punto
  19. Qualche curatore intervenga... Grazie.
    1 punto
  20. Chi ben comincia è a metà dell'opera dice il proverbio. Buona collezione!
    1 punto
  21. Carlo Emanuele I Mezzo grosso di Piemonte Cudazzo 674 Purtroppo non riesco a vedere data e zecca in tutti e tre esemplari. Blaise
    1 punto
  22. si esatto... anche io avevo avuto qualche dubbio... anche se tipologicamente è affine ad altri molto più chiari... rivedendolo mi sembra di vederlo più chiaramente...
    1 punto
  23. Scusate, ma se è questo il denaro che intendete, secondo me non c'è alcun trattino all'interno della C (ovvero darei una lettura simile a quella dell'ultimo post di Magdi). Poi non mi pare tornino anche altri aspetti legati alla tipologia, ma su questo lascio senz'altro la palla a @magdi. Un caro saluto a tutt* MB
    1 punto
  24. Per me ci vuole coraggio a tenerle dentro quei cartoncini orribili A parte gli scherzi gli unici che conservo sono quelli del Vaticano (che sono gli unici che mi piacciono veramente) e San Marino, gli altri li rompo subito perché non mi dicono niente e preferisco avere la moneta nel raccoglitore insieme alle altre.
    1 punto
  25. Mi rincuora la presenza del 2 euro ordinario per la circolazione: la caccia alle monegasche circolanti è sempre un bello sfizio. Non collezionando i 2 euro usciti solo in proof, accolgo questa notizia con una certa indifferenza, ma spero, per gli amici e colleghi collezionisti che invece le tengono in considerazione, che il sistema di vendita sia il più "democratico" e alla portata di tutti. Sarà per il mio "strano" modo di intendere la collezione (per me le proof sono una cosa a parte, che non rientra nei miei parametri), ma in un certo senso trovo molto sensato quello che fa Monaco: emette le monete commemorative solo in proof, rivolgendosi ad un mercato (quello appunto delle fondo specchio) molto preciso e definito, evitando (involontariamente) troppi buchi in collezione a chi, come me, esclude quel tipo di monete. Poi, certo, il buco della 2007 durerà parecchio...ma mi sembra quasi che Monaco si ponga come uno Stato che emette commemorative "d'elite", destinate ad un ristretto numero di collezionisti, come già lo sono, in modo diverso, le proof di tutti i paesi. Scusate il discorsone...!
    1 punto
  26. Bè direi proprio di sì. Anche se quello in tuo possesso ha il diritto decentrato ma in maniera leggerissima, la classificazione risulta quella da te postata.
    1 punto
  27. @rada ovviamente dipende molto dallo spazio che hai e dal numero di monete da alloggiare,tenendo anche conto che non sempre si possono lasciare in vetrine od espositori a vista. Va anche considerato il fattore patina,se hai monete "arrivate",ossia con una patina che ti pare ottimale, puoi chiuderle in quadrum,oppure in capsule.Se hanno bisogno di patinare il velluto è la miglior sistemazione, che sia in vassoi o monetieri. Come vedi sono molte le cose da considerare,i cofanetti in legno o i vassoi in monetiere sono esteticamente l'ideale per questo tipo di monete,chiaramente occupano molto spazio in proporzione alle monete che ospitano e non sempre si possono riporre al sicuro. Tu quante monete devi sistemare? Un saluto Marco
    1 punto
  28. Condivido con voi questa grossa medaglia, omaggio della MONNAIE DE PARIS al pittore Milanese Giuseppe Arcimboldo (1527-1593). Iniziò la sua carriera artistica preparando i cartoni per le vetrate del Duomo di Milano, lavorò anche nel Duomo di Monza, per maggiori informazioni vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Arcimboldo Bronzo, mm. 81 - Sul bordo inciso: CUIVRE 1978 N. 10/100 - Questa è la decima coniata su la tiratura di 100.
    1 punto
  29. Se ti sei offeso per il mio umorismo,ti chiedo scusa,ma la risposta di pekus è quella piu giusta,chi fa un falso cerca di farlo molto simile all'originale.
    1 punto
  30. "Roosvelt Dime" USA Zecca: Philadelphia Metallo: Copper-Nickel Peso: 2,268 grammi Diametro: 17,91 mm Contorno: Rigato Tiratura: ancora sconosciuta 5 Cent "Jefferson" USA Zecca: Philadelphia Metallo: Copper-Nickel Peso: 5 grammi Diametro: 21,21 mm Contorno: Liscio Tiratura: ancora sconosciuta Cent "Lincoln" USA Zecca: Senza segno di zecca Metallo: Copper Plated Zinc Peso: 2,5 grammi Diametro: 19,05 mm Contorno: Liscio Tiratura: ancora sconosciuta Buona giornata.
    1 punto
  31. Forse i resti della sposa di Ramsete II si troverebbero a Torino. http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2016/12/06/scoperta-mummia-regina-nefertari-al-museo-di-torino_acdb55ea-f008-42a3-b5f2-c402c794e339.html
    1 punto
  32. Questa moneta appartiene al Gruppo 11 di Fischer-Bossert, fondamentale per la storia della monetazione di Taranto e che lui data al 450-440 a.C. Ecco quanto scrive Fischer-Bossert su questo gruppo (riporto la traduzione dal tedesco): Con il Gruppo 11 comincia la lunga serie di quelle didracme di Taranto, che su di una faccia riportano l’effigie di un cavaliere. A. Evans assegna loro il nome di guerra di ‘cavalieri’. Il momento della loro prima comparsa dà da pensare: dopo che la cosiddetta coniazione ‘ecista’ (Gruppi 6, 8, 10, 12, 14-15, 17 e 18) accompagna in un primo momento la coniazione arcaica (Gruppi 1-5, 7 e 9) (sostituita più tardi) successivamente aumenta e [la coniazione ecista] assume il posto abbandonato della vecchia coniazione principale; dopo una pausa si aggiungono i ‘Cavalieri’ (Gruppi 11, 13, 16 e 19 seguenti). Essi costituiscono una serie interrotta più volte e indipendente dalla nuova coniazione principale. Non c’è alcun incrocio di conii con la coniazione ‘ecista’. Pertanto anche i ‘Cavalieri’ si sono sviluppati in una propria officina. La questione relativa al modo in cui deve essere inteso questo dualismo delle due officine che coniano in nome della stessa polis, deve ancora essere analizzata; a questo punto non ci resta che richiamare l’attenzione sul fatto che né una caratteristica tecnica, né una caratteristica stilistica della coniazione principale più vecchia (Gruppi 5, 7 e 9) conduce ai ‘Cavalieri’. Naturalmente è grande la tentazione di scorgere nei ‘Cavalieri’ i prodotti della stessa officina messa in disparte in maniera transitoria. Le monete del Gruppo 11 vengono datate generalmente intorno al 430 a.C. . Esistono due motivi per la loro classificazione al primo [più antico] posto: il cerchio perlinato bordato da un cerchio rigato si trova generalmente soltanto nel Gruppo 12 (V 79, V 88 – V 93), e i cavalieri sulla faccia del rovescio, essendo raffigurati in posizione eretta, e essendo l’indicazione limitata alla sola linea alba* delle forme del corpo, possono essere ben accostati alle figure del rovescio del Gruppo 12. E’ tuttavia inconfondibile il fatto che i ‘Cavalieri’ del Gruppo 11 rimangano qualitativamente indietro rispetto a quelli [del Gruppo 12]. Il successivo Gruppo 13, costituito da ‘Cavalieri’, dal punto di vista critico dello stile non può essere più giovane della seconda sezione del Gruppo 12 (gruppo 179-192). La torsione ed il trattamento prospettico del busto si sono sviluppati in modo altrettanto ampio sia per quanto riguarda i cavalieri sul delfino del Gruppo 13 e sia per quanto riguarda quelli seduti del Gruppo 12. In questo gruppo i grandi segni sono evidenti più da lontano: nel Gruppo 13, A, o meglio A-T nel Gruppo 12. E’ difficile dire se ci sia stato un adattamento intenzionale, in quanto a Taranto l’uso della siglatura compare solamente dopo il 400 a.C. . * La linea alba è una struttura fibrosa situata sulla porzione mediana dell’addome.
    1 punto
  33. Tabellones???? Sono embrici.
    1 punto
  34. E questa è l'originale e la famosa porta
    1 punto
  35. Mi permetto di entrare nel merito dei falsi: con il mio lavoro me vedo molti, di tutti i tagli e di tutte le tipologie... Aevano tutti il seriale, seppur non corrispondesse alle "regole" degli euro (seriale con S e somma dei numeri diverso da 7, Zecca italiana sul fronte e qualsiasi lettera nel retro)... Ragionateci un attimo: chi fa un falso lo fa perché sia il più uguale possibile all'originale.. Per la mia esperienza (e di €uro me ne intendo..) la banconota è buona.. L'unica cosa da verificare è se sia stata artefatta chimicamente.. La carta dalla foto è impossibile da giudicare.. Fossi l'utente la terrei e proverei a vedere di venderla, sempre che sia nata così.. Ci sono errori sconosciuti a molti.. Circa 10 anni fa circolavano 50€ con doppio filondi sicurezza.. Mandai scansione a Crapanzano.. Nemmeno lui ne sapeva nulla.. Era il periodo che uscirono quelli con il filo dei 100€...
    1 punto
  36. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PG5/3 La scheda del catalogo.
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  37. Se avessi messo la foto del R/ al dritto anziché in modo speculare, forse avremmo visto la moneta un pochino meglio e classificata più rapidamente. Comunque, per me si tratta di un denaro relativo alla cedola 25 agosto 1321 con emissioni proseguite nel secondo quarto del trecento, censito da Finetti al n. 39 D/+:DE PERUSIA rosetta / grande P accostata da due stelle R/+:S:ERCULANUS. /croce patente accantonata da due stelle al 1° e 4° angolo
    1 punto
  38. Aggiornamenti per gli astanti. PNC disponibili sotto il colonnato all'Ufficio Pellegrini. In vendita libera (non serve neanche il codice) Niente 50 cent 2016 a Santa Marta ancora. Non hanno ancora terminato l'assegnazione delle ultime emissioni numismatiche, pertanto tutte le assegnazione supplementari (2 euro Anno Santo e Argenti... dell'ultimo giro) sono ancora "in fase di valutazione". Occhio ad andare in Vaticano nei giorni 16 e 22 dicembre, in quanto per Messe e Udienze varie in vista del Natale si potrebbero verificare chiusure anticipate e/o orari ridotti. Per chi non lo sapesse, l'UFN tra 24 e 9 gennaio chiude (come ogni anno).
    1 punto
  39. Ciao @Cinna74. Innanzitutto complimenti per l'acquisto. Quanto alla conservazione, anche io non sono in grado di valutare il lustro dalla foto. Dovendo azzardare direi, comunque, AU58.
    1 punto
  40. perdonami ma io a 400 € così belle come quella dell'amico @Cinna74 non ne mai viste di questi tempi .
    1 punto
  41. sembra fratturato in piu' parti come se ci avessero camminato sopra
    1 punto
  42. Non sono ferrato sulla moneta ma ne ho viste passare molte sul forum negli ultimi anni. Con tutta questa bava e questo lustro a me sembra la migliore fra quelle apprezzate. Complimenti. Che poi sia Fdc o qfdc poco importa è comunque un esemplare bellissimo e che non si sostituirà nella raccolta. Complimenti anche per le foto;ne esaltano al meglio le qualità. Buona domenica .
    1 punto
  43. Per monete "gioiello" intendo le monete con bei appiccagnoli. Si era capito?
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  44. Mirandola: Alessandro I Pico, 1602-1637. Ducatone 1617, AR 31,85 g. ALEXAND PICVS MIRANDVLAE DVX I Busto corazzato a s., con mascherone nello spallaccio; sotto, nel giro, 1617 AR (Giovan Agostino Rivarola, zecchiere). Rv. NVNC PEDE – CERTO Figura muliebre, stante di fronte, con mano ramo d’alloro nella mano d. e con la s. leggermente protesa in avanti; il piede d. su di un dado e il s. su di un globo. Lo sguardo è rivolto verso l’alto a d. donde scendono raggi. CNI 3. Ravegnani-Morosini 5. MIR 522. Bellesia 1b.Questo scudo fu coniato dopo che Alessandro I fu insignito del titolo di Duca dall'Imperatore Mattia. La sigla A R sotto il busto potrebbe riferirsi allo zecchiere mantovano Agostino Rivarolo. Per Bellesia (1995, “La Zecca dei Pico”, p. 169) la moneta sarebbe invece stata ispirata dalla legittimazione di Galeotto a succedere al padre naturale Alessandro, legittimazione concessa dall’imperatore all’inizio del 1617: “Per questo la Fortuna della Mirandola avanza ora con passo sicuro, guardando spavaldamente a tutte le avversità, rappresentate dalle folate di vento che le scompigliano i capelli”. Secondo una diversa interpretazione, invece, Mirandola, abbandonata l’immobilità cui l’aveva costretta l’assenza di un erede di Alessandro, può ora affrontare con sicurezza il mondo, rappresentato dal globo.La sfera indica universalità ed eternità e il cubo, cioè la pietra angolare, la religione, mentre il ramo di alloro dovrebbe simboleggiare la facoltà della Fortuna di premiare chi vuole. Il ducatone (o scudo), probabilmente realizzato su conii incisi dallo zecchiere Antonio Rivarolo (come attesterebbero le iniziali A R sotto il busto al dritto) misura la bellezza di 48 millimetri di diametro per un peso prossimo ai 32 grammi. Si tratta di una delle più belle monete del Seicento italiano, nonché di una delle maggiori rarità della numismatica preunitaria. Eros
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  45. Guinea 25 Franchi 1987 Ottone € 1,50 50 Franchi 1994 Rame/nickel € 2,00 note: Monete appartenenti alla serie denominata "nuovo Franco" o "secondo Franco guineano", coniate dal 1985 in poi dopo una breve coniazione del "Syli". Quest'ultima valuta era equivalente a 100 Cauri, il nome di una famosa conchiglia utilizzata per centinaia di anni come moneta negli scambi di mezzo mondo, in certi paesi africani addirittura sino agli inizi del '900.
    1 punto
  46. Ciao dovrebbe essere un quattrino con Virgilio http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/3
    1 punto
  47. Intanto ringrazio veramente molto Massimo @incusoper tutta l'assistenza tecnica e l'aiuto fornitomi per dar luce a questa monografia milanese. Il promo del primo post che è poi la quarta copertina del libro spiega già bene di cosa stiamo parlando, ma certamente ci sono tante motivazioni che mi hanno spinto a cercare di mettermi alla prova in un lungo cammino nel tempo dalle prime alle ultime coniazioni di Milano. Innanzitutto volevo un lavoro fatto per tutti, di pura divulgazione che fosse alla portata come lettura dell'uomo della strada, di chi ama Milano ma la conosce poco, che possa essere letto anche fuori dell'ambito prettamente numismatico, in Associazioni, Circoli, realtà svariate milanesi, per chi solo volesse approfondire o ripercorrere con me Milano nella storia coi simboli, le sue storie, le sue testimonianze, i suoi personaggi, le sue imprese ovviamente tramite monete, medaglie, tessere , gettoni e perfino i tarocchi. Raccontare per non dimenticare la nostra storia, la nostra identità, spesso poco conosciuta o addirittura non conosciuta, in fondo è un lavoro per il futuro , per le nuove generazioni per ricordare e conoscere...sentivo di doverlo fare per me e per altri... Credo che la ricerca scientifica sia molto, ma molto importante, ma che lo sia anche la divulgazione, anzi forse la divulgazione nel contesto in cui stiamo vivendo forse lo sia anche di più... E quindi racconto...40 capitoletti che parlano di Milano vista dal numismatico in modo semplice ma spero accattivante. Ci sono estratti di articoli già pubblicati, spunti tratti da discussioni fatte sul forum stesso, tanti altri nuovi, spero possa essere una bella lettura per milanesi e non, forse un lavoro di questo tipo non mi sembra sia stato mai fatto, ma giustamente prima bisogna leggere e poi commentare, magari ne parleremo anche a Verona, il libro è acquistabile già da ora e fa parte della collana dei Quaderni di Lamoneta. Domani onde farvi capire meglio di come sia composto e strutturato vi posterò l'indice coi vari capitoli, buona notte, Mario
    1 punto
  48. Potrebbe essere un tondello di bronzo con una percentuale di rame più elevata del normale, in modo tale da colorare di rosso la moneta.
    1 punto
  49. Sperando di fare cosa gradita e soprattutto utile a chi dovesse imbattersi in queste monetazioni allego le scansioni delle tavole del Villaronga relative ai caratteri degli alfabeti iberici utilizzati normalmente nelle legende monetali. Da tenere comunque presente che talvolta (ed é il caso di alcune emissioni di Castulo, ma non di quelle di Kelse) la legenda é retrograda.
    1 punto
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