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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/16 in Risposte

  1. Ringrazio @matteo95 e @piergi00 per la disponibilità... avevo già iniziato ieri a fare un lavoro di confronto con l'immagine sfocata, ma ora è molto meglio! Vorrei fare alcune considerazioni su questo esemplare ribattuto e sui denari astigiani "in stile genovese", sperando di non prendere troppe lucciole per lanterne e confidando nelle considerazioni ed eventuali correzioni di @monbalda, piergi00 e molti altri esperti. Occorre prima di tutto fare una premessa: di denari astigiani con questo stile (con la croce patente al centro del R/ grande, tangente i bordi) ne esistono parecchie versioni. Da quello che ho potuto raccogliere in questi anni esiste una prima versione con la crocetta in legenda staccata dal bordo (n.1). Poi inizia la serie con la crocetta in legenda unita al bordo, e qui si può notare come la maggior parte delle monete presenta la gambetta della R di tipo "ellettico" (n.2), mentre c'è una rara versione con la gambetta della R allungata e appuntita che finisce sotto la A successiva (in CVNRADVS) esattamente come nel denaro ribattuto (n.3). Infine si trova un'ulteriore versione con la gambetta della R più affusolata e con un globetto al centro di REX (n.4). Per ciascuna di queste quattro tipologie esistono poi diverse varianti di conio, con differenze minime e le lettere leggermente spostate da una variante all'altra. Vi posto di seguito le immagini per illustrarvi meglio ciò che intendo... La variante n.3 è quella più simile ai denari genovesi con la scritta .I.A.NV.A. ovvero con il globetto anche tra la I e la A. In realtà quello ribattuto sembra essere una ulteriore variante, differente da quelli proposti in Baldassarri 2009 (di cui ripropongo i due esemplari nell'immagine seguente in alto), in quanto non presenta il globetto sotto il castello, ne la spina tra la crocetta e la I. La variante n.3, potenziale denaro astense ribattuto e la moneta ribattuta presentata nel CNI III presentano entrambe, come dicevo, la gambetta della R allungata e appuntita che termina sotto la lettera successiva, inoltre la crocetta in leggenda rispetto alle altre tre versioni di denari astigiani in "stile genovese", non si presenta quadrata, ma più larga che alta, e anche questo trova corrispettivo nei denari genovesi. Analizzando in dettaglio la moneta ribattuta, ho poi avuto la netta sensazione che tale ribattitura non venne fatta a caso, ma valutando molto bene come disporre la moneta a disposizione prima di ribatterla (particolare che avevo già notato anche con il denaro di Melgueil ribattuto da Asti), in modo da sfruttare al meglio le leggende già presenti. Mi spiego meglio, sotto la N di IANUA già ieri avevo avuto la netta impressione che si celasse una D, per via di quella semiluna sotto la prima I della N. Nella moneta astigiana l'unica lettera che presenta tale punzone è proprio la D. Da lì, con un programma per immagini, ho ruotato la moneta n.3 e mi sono accorto di come la I di IANUA possa celare la R di CVNRADVS. La prima A di IANUA andrebbe così a combaciare perfettamente con la A di CVNRADVS II, della D ho già detto, poi le due V, e infine, seppur nell'esemplare astigiano preso come esempio non si vede, tra II e la C dovrebbe essere presente un globetto che combacerebbe anch'esso con quello tra l'ultima A di IANUA e la crocetta. Per l'altra faccia, invece, a parte la croce patente al centro che sembra esattamente la stessa, non riesco ad individuare elementi utili da ricondurre al denaro astigiano... è presente qualcosa tra la D e la I di CVNRADI, e sulla X di REX, ma per ora non mi è molto chiaro. La mia ipotesi è dunque che sul D/ della moneta astigiana sia stato ribattuto il R/ di quella genovese e viceversa, andando a ribattere completamente CVNRADI . REX anziché sfruttare il CVNRADVS già presente sulla moneta astigiana, forse proprio per coprire e far sparire il più possibile la scritta ASTENSIS...
    5 punti
  2. Buona sera, questa è un po più difficile ma vale la pena provare.
    4 punti
  3. Buonasera a tutti, vi mostro il mio ultumo acquisto. Treboniano gallo sesterzio, retro roma aeterna. 16.98g ric120. Primo acquisto effettuato da @Tinia Numismatica molto soddisfatto. E la mia piccola collezione si allarga rarità r1. Grazie a chi commenterà
    4 punti
  4. Mi sono fatto tentare... Naturalmente con il suo bel certificato di provenienza e pedigree.
    3 punti
  5. L'uscire sempre più allo scoperto di Erdoğan con le sue vere intenzioni (accentramento del potere per arrivare alla dittatura de facto, imbavagliamento ed epurazione di tutti gli oppositori, politica da potenza regionale per la Turchia, islamizzazione graduale in opposizione al kemalismo) rende ormai del tutto assurda ogni pretesa di continuare a negoziare con la Turchia, pur nell'ambito di un processo che nei fatti era già morto da un pezzo. Non a caso il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che invita alla sospensione ufficiale dei negoziati di adesione - con 479 voti a favore, 37 contrari e 107 astensioni - atto che pesa anche se non è formalmente vincolante, in quanto nei settori fondamentali le decisioni si prendono in Consiglio (assemblea dei capi di governo degli stati) con votazioni all'unanimità o a maggioranza qualificata: quest'ultimo è anche il caso dei processi di allargamento, ferma restando la possibilità di ogni singolo stato di bloccare tutto con i veti. Com'era fin troppo facile da prevedere Erdoğan ha cominciato a ricattare minacciando la sospensione degli accordi sull'immigrazione per sfruttare i profughi della guerra in Siria come arma contro di noi, quindi, visto che è necessario guadagare tempo, almeno per ora vedo difficile che si decida d'interrompere anche ufficialmente il processo. A mio avviso sarebbe ora di cominciare a far capire al "sultano" che comportarsi così con noi non va bene, fargli abbassare la cresta e tutelare la nostra sicurezza... ma per farlo serve un livello di unità che l'Europa per ora non ha. Non è possibile non avere problemi, ma siamo stati e siamo ancora troppo convinti che "tutto va ben così, madama la marchesa" , mentre gli eventi di questi ultimi anni mettono fin troppo chiaramente in evidenza che per affrontare i periodici casini ai nostri confini e oltre è necessaria una forma seria di unità politica e militare. Prima ne prenderemo definitivamente atto meglio sarà per tutti noi.
    3 punti
  6. Chiarissimo, grazie mille per l'esauriente spiegazione, perdonate la banalità delle mie domande ma essendo giovanissimo e totalmente inesperto di questa monetazione da qualche parte devo pur incominciare... Se non c'è altro da aggiungere e se non vi dispiace, mi piacerebbe mostrarvene un altro. Grazie di tutto, qualsiasi cosa direte sarà fonamentale.
    3 punti
  7. Buona Domenica Venezia è una città sul mare, o meglio tra mare e laguna; il suo potere è sempre stato correlato alla sua marineria ed all'intraprendenza dei suoi marinai che, con le loro navi, sotto la protezione della bandiera marciana, hanno fondato un impero durato secoli. Eppure, escludendo le oselle, le loro navi sono quasi sempre state avulse dalla monetazione. Unica eccezione è una moneta coniata per il Levante; il "Leone per le Provincie Marittime" ed i suoi sottomultipli, subito chiamata, appunto, Galeazza. Monete peraltro R3/R4........ Poche volte sono state inserite come sfondo in alcuni ducati con S. Giustina, ma comunque sempre eccezioni. Perché secondo voi? Di seguito un quarto di Galeazza saluti luciano
    2 punti
  8. Come sempre splendida Per i trattati di Roma non credo, ma si parla da molto di una commemorativa per Maastricht...anche se io queste emissioni comuni inizio a non vederle molto di buon occhio. Però ti ribadisco, come già dissi, che se alcune zecche affidassero a te i propri bozzetti vedremmo monete molto migliori di alcuni sgorbi che circolano!
    2 punti
  9. In parte quanto dici potrebbe essere condivisibile ma primo nessuno ha la palla di cristallo per sapere come evolverà la situazione in futuro e secondo troppe sono le variabili da considerare tra cui ad esempio l'arco temporale che prendiamo in considerazione e come è impostata la collezione. Partendo da anni recenti: chi collezionava le lire negli anni '90 comprava una divisionale prendendola direttamente in Zecca e spendendo 60.000/64.000 Lire. Cifra di tutto rispetto per quegli anni. Ora quanto valgono queste divisionali? Una trentina di euro mediamente? Invece per andarci almeno a pari queste divisionali dovevano essere quotate sui 60/65€ e ciò non è. C'è stata una perdita veramente notevole quindi per il collezionista di allora. Lo stesso collezionista invece aveva impostato la sua collezione solo sul circolato e si prendeva la moneta da rotolino e faceva la serietta. Quanto spendeva ogni anno? 1000/2000 Lire per la serie 5,10,20,50,100,200,500 lire... più le 1000 lire quando sono uscite. Oggi quanto valgono? Poco o niente ma 1€ penso che ce le faccia per una serie FDC. E' andato a pari quindi. Prendiamo un neocollezionista oggi invece. Anche qui. Meglio divisionali o pezzi singoli? Dipende. Vuoi solo il circolato? Comprando lotti al kilo e alcune precise monete singole mettere su la collezione costa veramente poco. Le vuoi FDC? Diventa più costoso soprattutto per gli anni pre1968 quando non esistevano le divisionali. Per alcune annate post 1968 infatti conviene decisamente o comprare la divisionale e tagliarla o comprare direttamente monete tagliate da divisionale piuttosto che perdere tempo a cercare i vari tipi in FDC. (1969 e 1970 sono le prime annate che mi vengono in mente). Io al momento attuale se fossi neocollezionista e dovessi partire da zero procederei acquistando le divisionali del periodo dal 1968 al 2001. E il periodo precedente lo coprirei cercando le monete nei lotti o con acquisti mirati. Ma poi chi me lo dice che tra dieci/venti anni io possa riprendere la trentina di euro che ho speso oggi per quelle famose divisionali anni'90 da cui siamo partiti? Non possiamo saperlo. Idem per le monete singole. Personalmente ritengo che mediamente (escludendo le grosse rarità in alta conservazione che fanno storia a se) la collezione la collezione Repubblica non abbia un gran futuro a livello economico. Si poteva essere più ottimisti per il futuro solo se il cambio delle lire fosse stato sempre valido e quindi c'era la possibilità che tantissimi esemplari negli anni venissero continuamente ritirati rendendoli di fatto indisponibili per il mercato collezionistico ma ciò non è stato: accumuli vari vengono fuori continuamente ogni ogni giorno e tra questi ci sono tantissimi rotolini FDC e addirittura sacchetti della Zecca ancora sigillati... E comunque non credo che in fondo in fondo al collezionista "puro" questo discorso sulla tenuta o meno del valore interessi più di tanto perchè certe scelte sono state e saranno dettate solo dalla passione e dal piacere di ricercare e possedere certi pezzi. Saluti Simone
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Vista la nutrita presenza di esemplari lombardi, a me piacerebbe vedere qualche cosa di Como e Mantova.... lo dico così, poi chiaramente mi assocerei alla visione delle monete milanesi data la rilevanza del luogo per Milano..... Per il resto, lo dico qui, sarò presente anche al pranzo.... In somma, si preannuncia una grande occasione, un grande privilegio potere partecipare a questa giornata di numismatica.....
    2 punti
  12. Esatto, gettone da conto con il leone marciano. Tra l'altro la foggia è differente tra i vari tipi......quello che ho io è piu' stilizzato ........piu' simile a quello inserito nel link di @fabry61 motivo anche della mia risposta cautelativa e dubbiosa .......
    2 punti
  13. Me la tirate per i capelli. Il problema è il doge. Inginocchiato nel I tipo, in piedi nel secondo. Solo quello in piedi ha la lettera del massaro a fianco. Tra l'altro quello in piedi è accompagnato dal leone in soldo. E le due monete fin qua sono corrette, giusto? Allora, ipotizzando che siano due falsi, il primo è perfetto il secondo no, manca la lettera del massaro. Dimenticanza..? Sicuramente. ma questo mi bastava come spiegazione di una moneta genuina: infatti l'incisore poteva dimenticarsi la lettera del massaro, soprattutto nei primi tempi in cui la lettera è comparsa. Nel caso del falso la cosa mi risultava più complessa: perchè tale dimenticanza faceva sì che la moneta potesse immediatamente passare per falsa. Quindi mi chiedevo come avesse fatto il falsario a fare un errore simile... E ho pensato: dimenticanza sì, ma dovuta all'abitudine. Era infatti da una ventina d'anni che incideva il doge senza la lettera a fianco e, in questo caso, ha continuato a farlo. Questo avrei voluto scrivere. In realtà lo scritto era molto più banale e non mi piaceva, così l'ho cancellato, Arka P.S Non è che ora mi sembri un capolavoro comunque...
    2 punti
  14. Buon giorno è una tessera mercantile dell'area tedesca probabilmente di Norimberga..
    2 punti
  15. I tre cavalli "ANTE FERIT" con le sigle del coniatore....inizio legenda, sono rarissimi, nel CNI non c'è esemplare catalogato; ne vidi tempo fa uno (per la prima volta) in un asta spagnola (non scrivo il nome) e lo consigliai ad un amico che lo fece suo...aveva una X prima di PHILIPP .... questo è solo il secondo che vedo. Ottima moneta da catalogare.
    2 punti
  16. Il Medagliere dell'Ambrosiana viene inaugurato esattamente il 3 novembre 2015, parlano quel giorno il Prefetto dell'Ambrosiana Buzzi, per l'editoria Ganganelli, per il nuovo Medagliere il Prof. Alteri. Consta di più di 20.000 pezzi tra monete e medaglie, per fare un confronto il Gabinetto Numismatico del Castello ne possiede, se ben ricordo, circa 186.000. La collezione copre un vasto arco cronologico dal periodo greco e romano, a quello medievale e rinascimentale, a quello sette - ottocentesco per giungere fino alle medaglie d'artista contemporanee. Così viene descritta sulla brochure dell'Ambrosiana : " La collezione delle monete supera abbondantemente le 15.000 unità e comprende un discreto numero, di estrema rarità, di esemplari greci, provenienti dalla Magna Grecia e dalla Sicilia preromana, e romani, sia del periodo repubblicano che di quello imperiale. Particolarmente preziose sono le monete medievali e rinascimentali di molte città italiane ; tra esse spiccano quelle battute nelle città lombarde e, soprattutto, nel Ducato di Milano ; queste ultime risultano più importanti, perché non sempre reperibili in medaglieri più famosi " Per le medaglie al prossimo post....
    2 punti
  17. Walter Molino (1915 –1997) è stato un famoso illustratore italiano. Esordisce nel 1935 nel Il Monello, L'Intrepido ed in vari giornali satirici. La sua popolarità cresce nel 1941 allorquando sostituisce il pittore Achille Beltrame nella realizzazione delle copertine de La Domenica del Corriere (settimanale del Corriere della Sera), per trent'anni Molino vi raffigurò il fatto più interessante della settimana. Era una rivista molto apprezzata sin dal 1899 e nel corso del tempo superò più volte il milione di copie vendute. Dal 1946 Walter Molino curò inoltre le coperine del Grand Hotel e tantissimi altri romanzi figurati. Fu anche un grande caricaturista di personaggi italiani ed esteri. Su La Domenica del Corriere n. 19 del 1965 Molino abbozza il fronte di un biglietto da 50.000 lire. In un passo dell'articolo: Una nuova banconota di grosso taglio, auspicata a suo tempo anche da Luigi Einaudi, dovrebbe facilitare tutte le operazioni milionarie e snellire la circolazione. Walter Molino, ispirandosi alle banconote presenti e passate, ha progettato questo tipo di banconota che ci offriamo di suggerire al Governatore della Banca d'Italia Dott. Guido Carli. (immagine tratta dal settimanale La Domenica del Corriere orginale del 1965 di mia proprietà) Nel 1967 viene ufficialmente messa in circolazione la banconota da 50.000 lire con il ritratto di Leonardo da Vinci, è stato accolto, anche se in parte, il suggerimento? Il settimanale era molto popolare sino alla fine degli anni '60, successivamente ci fu un inarrestabile declino nonostante era stata modernizzata la veste grafica, doveva giocoforza andare a passo con i tempi, le illustrazioni sparirono e la copertina diventò fotografica, ma indubbiamente perse il suo fascino. La Domenica del Corriere non fu più prodotta dal 1989, dopo novant'anni dalla sua nascita. Le altre banconote raffigurate sulla rivista che presento oggi, come recita un breve articolo sul retro del settimanale: "sono state riprodotte grazie alla collaborazione della Banca d'Italia".
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  18. (anche se non so se questo è lo spazio adatto alla mia richiesta, vorrei inoltrare questa richiesta) Ciao a tutti amici collezionisti Da quando colleziono monete, tranne solo in qualche occasione ho sempre fatto scambi di monete per via postale, perché i collezionisti che conoscevo si trovavano sempre molto lontano per vederci di persona. Quindi vorrei usare questa occasione per ricercare collezionisti numismatici in zona di Como e provincia. Fatemi sapere, saluti a tutti Salvatore
    1 punto
  19. Un saluto a tutti i miei amici collezionisti, apro questa discussione perché vi voglio mostrare questa bella banconota che ho acquistato di recente. Si tratta dei 5 Marchi del 1882. Questa biglietto fa parte della seconda serie di banconote datate 1882 ( la prima serie è del 1874 e sono estremamente rare ) emesse dalla banca centrale di Berlino per l'intero Reich tedesco, formatosi da pochi anni, precisamente nel 1871, per sostituire le varie banconote regionali che allora circolavano, in diversi nominali quali Gulden, Talleri e cosi via, cosi da portare ordine anche per quanto riguardava la cartamoneta, visto che anche per le monete si era intrapresa la stessa strada di unificazione circa un anno prima, nel 1873. Di questa seconda serie fanno parte i tagli da 5, 20 e 50 Marchi , per poi arrivare al 1883 con il taglio da 100, e il taglio da 1000 Marchi nel 1884. ( i tagli da 100 e 1000 Marchi proseguono negli anni successivi, 1891, 1895, 1896, 1898 mantenendo sempre quotazioni alte anche in bassa conservazione, e nel 1899 il taglio da 50, estremamente raro). La prima serie è composta invece dai tagli da 5, 20 e 50 Marchi nel 1874 e 100, 500 e 1000 Marchi nel 1876. Di questa serie abbiamo il taglio da 500 Marchi che non è presente nella emissione successiva. Tutte queste banconote sono di estrema rarità, e la grafica si differisce tra le 2 serie. Tornando al nostro 5 Marchi del 1882, si tratta del taglio più "comune", di facile ed accessibile reperibilità. I più rari e costosi sono in ordine i tagli da 50, 20 e 1000 Marchi, mentre quello da 100 è più comune e meno caro rispetto alle precedenti 3 banconote. Si parla comunque di prezzi d'acquisto di migliaia di Euro anche nelle più basse conservazioni. Tant'è che in FDS cataloghi non riportano nemmeno un valore, essendo praticamente introvabili. La mia banconota si presenta in buona conservazione, superiore alla media, la carta è ancora rigida e gli angoli appuntiti, non è ingiallita e i colori sono vivaci. Presenta una piega a croce, più accentuata nel verso. Molto bello il disegno del cavaliere germanico in armatura che poggia una spada a due mani sulla spala destra e tiene lo scudo con l'aquila imperiale nella mano sinistra. Le dimensioni sono 125x80 mm. Cosa ne pensate, vi piace? Che conservazione le attribuireste? Nel margine inferiore vi è una scritta a matita che non voglio cancellare, perché si tratta di una nota del precedente proprietario, da quel che leggo credo del 1932. A voi la scansione.
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  20. CNG 45 del 18 marzo 1998 - lotto 1663: base asta 100 dollari - aggiudicato a 75 dollari + d.a. Tieni conto che generalmente i bronzi coniati non spuntano grandi cifre nonostante le rarità: i collezionisti sono pochi (è quasi una collezione per specialisti). Inoltre sono monete che mediamente stentano ad arrivare al BB di conservazione.
    1 punto
  21. a me sembra una copia e il metallo neanche oro
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  22. Grazie a tutti, @chupacabras sul Montenegro 2017 la quotazione non è riportata ed io non ho guardato sulle vecchie edizioni e quindi mille grazie per le tue preziose informazioni. La perizia che correda la moneta in questione, credo, non dia adito a dubbi sull'autenticità della moneta ma comunque la questione sollevata da @monetaio rimane aperta... Buona serata a tutti! Massimo.
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  23. Guai se non fosse così ....... come dico sempre, il forum non è un consesso di cattedrattici! Lasciamo le pandette ad altri luoghi.
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  24. Ciao. Il "lupo" ha dismesso la pelle di pecora con la quale si ricopriva, e comincia a sentirsi sicuro del suo ruolo. Ben per noi che possiamo finalmente vedere quel che vale. Il re è nudo!!! Saluti, luciano.
    1 punto
  25. Vedo che ad Alex piacciono un po' strani , una volta cercavo invece quelli che stilisticamente erano anche i più belli, nei limiti ovviamente di un denaro di Lucca ; dall' osservazione di uno abbastanza leggibile si può capire di più e nel cosiddetto terzo gruppo li abbiamo, ne riprendo uno....bei tempi ...e spero possa aiutare il nostro amico nelle caratteristiche....
    1 punto
  26. A me sembra possa essere un picciolo di Papa Nicolo' V per la zecca di Foligno. Moneta molto rara, anche se la tua è in condizioni non ottimali. https://www.deamoneta.com/auctions/view/148/404
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  27. Buon Sant'Ambrogio a tutti! Chi mi conosce sa della mia passione per il re eletto e in particolar modo per la zecca di Bologna. Che conservazione attribuite e che valore economico a questo 50 centesimi? Ringrazio gli appassionati che risponderanno Grazie
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  28. Esatto, gettone da conto ovverosia Rechenpfennig di Norimberga. Leggasi: http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php
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  29. si è una moneta estremamente rara, mancante nelle collezioni di monete repubblicane esitate negli ultimi anni, tra cui la RBW. Di esemplari conosciuti ce ne sono anche tre alla Bibliotheque Nationale de France di Parigi (1 quadrante 342/9a e 2 quadranti 342/9b) e un 342/9b al Museo di Berlino.
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  30. Non sono mai stato a Pompei ma ricordo quello che diceva mio padre che dopo essere passato da li in viaggio di nozze ha sempre ricordato e raccontato della bellezza di quei reperti e del favoloso livello raggiunto dagli artigiani romani. Ricordava anche una teca con dei bellissimi aurei romani che non gli sembravano proprio protetti a dovere....era il 1974.
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  31. 1 punto
  32. Moneta straordinaria, sentiti complimenti @Latino ! Si tratta tra l'altro dell'ultima piastra papale "di peso pieno", da lì in poi ci sarebbe stata solamente la piastra di Sede Vacante 1740, con l'intermezzo della riforma del 1734 che ne riduceva il peso da 32 a 29 grammi, ed in seguito alcune rarissime mezze piastre di Benedetto XIV, anch'esse di peso ridotto. Ciao, RCAMIL.
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  33. E' Visigoto come io sono un Alano . ..
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  34. La tua, a quanto vedo, ha un timbro P.L. (Per Lire) ed è una variante conosciuta di quella del link, che riporta semplicemente L (Lire). Il foro a stella potrebbe essere in effetti un annullamento. Sono biglietti sovrastampati dal Comitato di Liberazione Ligure (C.L.L.) a un valore centuplicato, e utilizzati dai partigiani per l'acquisto di tutto ciò di cui necessitavano. Va da sé che se i fascisti ti beccavano con uno di questi ti fucilavano, quindi molti, pur accettandoli in pagamento (diciamo che era difficile rifiutarli ) preferivano poi distruggerli, il che rende i pezzi sopravvissuti (in generale, tutti i vari tipi di buoni partigiani), di buona, a volte grande, rarità. Se ne trovano sovrastampati così in tutti i tagli, da 1 a 500 lire. Per l'autenticità (non del biglietto, sicuramente autentico, ma dei timbri) andrebbe visto di persona (magari la stessa di cui ti ho dato il recapito ieri ), il valore è nell'ordine delle decine di euro (più di 50, a mio parere, in questa conservazione). Ciao. petronius
    1 punto
  35. Le prime immagini rendevano maggior giustizia al tuo esemplare. E sono quelle che mi hanno subito trasmesso emozione, per la sua patina, per il nominale, per la zecca, per RE ELETTO... Eros
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  36. @mfalier Sì, lo so... Ma ultimamente, vista l'ora tarda, mi passano per la mente derive numismatiche improponibili. Meglio tenerle sotto controllo. Arka
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  37. 1 punto
  38. 1706 1/2 Tallero Vasto nella foto qui. Siamo spiacenti, le mie competenze italiane sono minime. 1706 1/2 Tallero Vasto nella foto qui. Esso mostra alcuni danni bordo, ma resta una moneta attraente. Recentemente ho acquistato questo e vorrei condividerla. Credo di essere ancora più raro il Tallero. L'ultima asta di vendita che ho trovato è stato Gnecchi vendita nel 1901. Forse qualcuno potrebbe per favore mi diretto ad una vendita di più recente? Grazie! Steven da New York
    1 punto
  39. @Alex0901 , Nel periodo di cui stiamo parlando sono le autorità locali ad esercitare la regalia della moneta (liberi comuni o feudatari), i quali la esercitano (almeno in linea teorica) su concessione imperiale. Molte città, sopratutto quelle ghibelline, mettono sulla moneta il nome dell'Imperatore, anche se non è lui direttamente a ordinare quella coniazione. Alcune città adottano il nome dell'imperatore che ha concesso loro il diritto di battere moneta (vedi Federico per Pisa), altre adottano il nome dell'Imperatore in carica al momento della coniazione... fatto sta che il nome dell'imperatore si esprime sulla moneta attraverso i monogrammi, che finiscono talvolta per diventare la cifra rappresentativa di quell'emissione, per questo capita che nel tempo un tipo si immobilizzi e venga ripetuto anche per secoli dopo la morte dell'Imperatore... quando ormai il denaro lucchese è conosciuto grazie al monogramma di Enrico, nessuno se la sente evidentemente di cambiarlo rischiando che nessuno riconosca e spenda più la moneta lucchese...
    1 punto
  40. si chiama serendipity.. ti prendi per una decina di euro un 1000 lire del 1970 (in conservazione bassina) credendolo figo, e poi ti regalano un 8 tornesi che magari nemmeno consideravi come collezionabile ma che paragonando il suo valore "storico" va a diecimila km all'ora in più... le meraviglie della numismatica
    1 punto
  41. @viganò, un amico che ha ceduto un pezzo della sua collezione. Saluti e grazie anche a te. Marfir
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  42. Le sezioni sono ben distinte. Questa sezione raccoglie tutte le monete sabaude prima del 1861. La sezione delle Monete degli Stati Preunitari è dedicata alle monete dell'Ottocento sempre prima dell'Unità d'Italia ma escluse le coniazioni di Casa Savoia. Infine io ho provveduto a spostare qui una discussione postata nella sezione Regno, riservata alle monete dal 1861 in avanti Ciao
    1 punto
  43. @Arka sono in disaccordo con te Arthur. Per me falso. La leggenda al R è indicativa: S VIIV S (S coricate). I massari non l'avrebbero fatto passare. Se leggiamo Il castello di Toppo, Saccocci riporta che la qualità era molto elevata (tra l'altro hanno ritrovato 6 denari di Enrico Dandolo) con grosse difficoltà a distinguere gli esemplari buoni da quelli falsi.
    1 punto
  44. Ciao quadriga, la tua moneta non se la "mangerà " il cancro per così poco. Dalla foto osservo che è solo il rovescio ad avere due micro puntini. Usare il Benzotriazolo è superfluo e si un buon procedimento, ma quando il cancro e vasto e c'è il rischio di perdere la patina se non si usa una bassa % Il punto sulla coscia, lo puoi risolvere tu , ovvero puoi tamponarlo per un po' di tempo "anche lungo". Il principio è quello dei dentisti, quando c'è una carie. Con un lentino svuota tutta la polvere verde fino in fondo con uno spillo, quando l'avrai svuotata con la stessa punta dello spillo, fai in modo di riempirlo di candeggina " meno di una goccia" , qualche minuto e ripeti un paio di volte, asciuga e ripeti un paio di volte con acqua ossigenata ad alta %" sempre meno di una goccia" quando sarà bene asciutta , ti basterà "tappare " il buchino con della cera da matite che i ragazzi a scuola usano per colorare. Usa quella che si avvicina alla colorazione della moneta. Importante che la micro cavità si riempia. Passa uno straccetto e conservala in luoghi asciutti e non in bustine di polietilene. L'altro puntino "mi sembra tra le ali dietro la nuca della Nike , puoi usare lo stesso metodo. Se hai difficoltà , contattami alla mia i-mail "[email protected]" Saluti.
    1 punto
  45. Credo che sarebbe veramente un grosso servizio ( oltre ad essere un 'grosso' lavoro 'pubblicare una disamina approfondita dell'emissione con la sua storia e riconoscendo quanti piu falsi possibile. Non ne sarebbero molto felici alcunj commercianti ma certamente andrebbe a ruba ...
    1 punto
  46. Quoto i 2 messaggi per confermare che è la variante stelle grandi! Adesso la inserisco anche nella discussione dedicata a queste monete così ritorna nelle prime posizioni, visto che ho scoperto l'esistenza solo oggi.
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  47. In Germania, invece, si è creata una situazione paradossale. Molti negozi, ancora, non accettano la carta di credito (ho letto un'analisi, secondo cui ci sarebbero freni, derivanti ancora dallo shock dell'iperinflazione di Weimar, ma non mi ha convinto totalmente. In alcune zone, esistono bancomat ogni 50 metri (alcuni erano di una celebre banca italiana) ma due anni fa sono stati tutti assorbiti da un'unica catena legata ad una società finanziaria e non erogano più contanti per i bancomat esteri (a quanto mi hanno detto, a causa di commissioni bancarie che devono versare per i prelievi esteri). La Banca Popolare di Berlino non eroga soldi tramite bancomat esteri, la Cassa di Risparmio esattamente a fianco sì... Nei supermercati si fa amplissimo uso di carte di credito e di debito (specialmente i più giovani). Sembra si stia creando una spaccatura nelle abitudini sociali
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