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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/16/16 in Risposte
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Bella domanda...bisognerebbe chiedere alla zecca di Porta Nuova...aperta or ora.. Era un periodo dove a Milano c'era un certo fervore culturale, si doveva fare i conti con parecchie valute, e anche con la monetazione nuova del Regno, vedi Venezia, Mantova e Gorizia, e poi le zecche imperiali che coniarono per la dominazione Italiana, Gunzburg, Hall, Kremnizt, Schmolintz,Vienna.. Però potremmo anche dire che: A quattrino a quattrino si fa il fiorino. Il quattrino fa cantare il cieco. La fortuna, il fato, il destino, non valgono un quattrino. Quattrino risparmiato due volte guadagnato. Tal da consiglio altrui per uno scudo, che nol torrebbe per un quattrino. Una ghirlanda costa un quattrino, e non istà bene in capo a ognuno... Eros5 punti
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Buonasera a tutti, terza puntata della mia miniserie settimanale, anche questa che vi presento è una monetina comune ma a differenza delle prime saliamo notevolmente in conservazione. Per questa mi piacerebbe avere il vostro parere su come la valutereste.3 punti
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@dabbene Caro Mario, qualche tempo dopo a Bologna (con la caduta di Bonaparte e la Restaurazione Pontificia) vi fu una gran penuria di moneta di Rame. In zecca si fece un calcolo di coniarne 2 mezzi Baiocchi (1 baiocco = 5 quattrini) e 2 Quattrini per abitante. La motivazione principale fu il sostentamento del piccolo commercio, la possibilità di evitare piccole speculazioni sui resti e anche il mantenimento delle offerte ai poveri, che il più spesso corrispondevano proprio al quattrino. Credo che la funzione della monetazione di rame anche di piccolo valore fosse proprio la necessità popolare per le contrattazioni quotidiane. Ed il quattrino pontificio di allora corrispondeva in peso e misure al centesimo napoleonico, anch'esso con analoga funzione. Posto questa lettera inedita del direttore della zecca di Bologna, Pellegrino Salvigni, a Francesco Mazio, Direttore della Zecca di Roma: "Bologna, 14 novembre 1821 - lettera di Salvigni a F. Mazio: “Riscontrando il pregiato foglio di V.S.I. dell’8 corrente debbo primieramente pregarla a voler ringraziare S.E.R. Mons. Tesoriere Generale per la bontà che ha avuto di farmi interpellare sullo stato attuale della circolazione delle monete di rame in queste Provincie. Rispetto al primo quesito rispondo che la moneta di rame non è qui proporzionata al bisogno delle piccole contrattazioni, scarseggiando notabilmente i mezzi baiocchi, e alquanto ancora i quattrinelli minuti. Riputerei quindi necessaria la fabbricazione di una qualche quantità di queste due specie di monete. Essendomi poi anche sotto i passati Governi dato sempre ogni premura per tenermi informato delle cose monetarie anche delle limitrofe provincie, così so che le due specie di monete scarseggiano pure nelle altre Legazioni. Anzi essendomi giorni sono recato in Ferrara, il Sig. Felisi Segretario di quella Legazione ed il Sig. Avvocato Pasetti Uditore di quell’E.mo Legato, mi tennero appositamente discorso dell’attuale scarsezza colà della moneta di rame. Io proporrei poi, dietro anche il sentimento dei principali Cassieri, che convenisse provvedere a siffatto bisogno colla fabbricazione almeno di due mezzi Baiocchi e di due quattrini per ogni persona nelle Legazioni stesse. Finalmente la moneta piccola d’argento non iscarseggia ora anzi eccede forse il bisogno anche a sentimento dei Cassieri suddetti, motivo per cui in quest’anno io non ne ho fatto fabbricare punto in questa zecca, mentre negli scorsi anni si fecero quasi interamente monete piccole.”3 punti
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anche per me è Alessandro Severo.... -se pesa piu' di 10 grammi e mancando metà della moneta, presumo sia un sesterzio.. RIC 424, C 326 Sestertius Obv: IMPCAESMAVRSEVALEXANDERAVG - Laureate, draped bust right. Rev: PMTRPIIIICOSPP - Mars advancing right, holding spear and trophy.3 punti
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Dato che non vedo interventi da qualche giorno, penso che siamo tutti a corto di idee... @Tinia Numismatica sarebbe quindi possibile avere una spiegazione sulle foto da te postate, per favore? (Perdonami ma sono troppo curioso...)3 punti
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Facendo delle riflessioni sull'argomento in domanda mi chiedevo in pratica cosa si potesse effettivamente comprare con un quattrino del 1777 o del 1779, monetine in rame della nuova monetazione di Maria Teresa a Milano. Il quattrino valeva un quarto di soldo, sotto di lui come valore c'era solo il sestino che valeva un sesto di soldo. Erano le nuove monete in rame uscite dalla riforma monetaria per sostituire tutte le vecchie in circolazione che avevano formato una piaga monetaria. Sicuramente moneta per piccolissime transazioni, ma piccole quanto secondo voi, un bicchier di vino o una bottiglia, una michetta di pane o una bistecca di carne ? Grazie per chi vorrà commentare o se ci sono fonti bibliografiche che conoscete sull'argomento....2 punti
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ecco tre mezzi follis il primo ha un modulo più piccolo ma è bello spesso e tondo, gli altri due più schiacciati come delle pizze. Se li trovo posto anche i miei M sempre di Roma2 punti
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Gian Rinaldo Carli è un signore che ebbe in quel periodo per tanti motivi la sua importanza, fu economista, storico, anche numismatico ma soprattutto fu uno tra quelli che partecipò in modo molto impegnato al dibattitto che durò alcuni anni su come doveva essere la Riforma Monetaria. E Carli scrisse...scrisse....in particolare nel saggio " Osservazioni preventive al piano intorno alle monete di Milano " a un certo punto scrive ed è l'unico appiglio che ho trovato " i lavoratori ...guadagnando...in ragione di soldi 20 il giorno...." E allora pur con tutti i se del caso, detto da uno come Carli acquista una sua valenza, riferita ai lavori umili, non di concetto... E allora faccio un secondo passo, se un quattrino era un quarto di soldo, 20 soldi erano 80 quattrini al giorno di un lavoratore dei tempi. E già qui abbiamo una valutazione, un metro di giudizio...e potrei fermarmi qui... Se volessi pindaricamente pensare a una traslazione un po' avventata ai nostri giorni potrei anche dire che 1.000 Euro al mese sono 38 Euro al giorno... 80 quattrini e 38 Euro al giorno....e se divido per esperimento 38 per 80 ottengo circa un 50 centesimi attuali e se è giusto, con tutti i se e ma del caso, forse più che la bottiglia si prendevano un bianchino all'osteria o una michetta e non la torta....2 punti
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In tutta sincerità lo stesso concetto di rarità, dato che lo si deve rapportare al mercato, lascia ormai il tempo che trova. La facilità nel reperire le cifre di aggiudicazione, ma anche delle vendite passate, sul web credo sia ormai il faro verso cui orientarsi. Ho trovato interessante altrimenti il tentativo di alcuni manuali tipo il Cappellari, "La monetazione dei Savoia per la Sardegna" di assegnare le rarità relativamente allo stato di conservazione e basato sull'effettiva presenza sul mercato. Questo approccio ho constatato però che non ha preso piede. Io utilizzo anche cataloghi stranieri ed in particolare lo Spink. Il pubblico straniero non sente l'esigenza di vedere assegnato un grado di rarità alle proprie monete. Il listino e soprattutto il variare delle cifre a seconda del grading rendono chiaramente l'idea della difficoltà nel raggiungere una determinata moneta sul mercato. Le mode influiscono enormemente il mercato; ho visto monete, con tiratura di circa 5000 pz e quotate in FDC dallo Spink del '15 1200 pounds, passare in asta nel 2016 una decina di volte e realizzare fra i 2400 ed i 5500 pounds esclusi diritti. Lo Spink dovrà solo aggiornare il prezzo. Di contro il nostro catalogo online, purtroppo non più aggiornato dal 2012, assegna alla moneta RRR. Quante R andrebbero aggiunte in questo caso? La moneta ha come minimo triplicato il proprio valore. Non è di difficile reperibilità ma la platea che se ne interessa è aumentata esponenzialmente. Personalmente le R sui cataloghi non le guardo più e neanche le scrivo sul cartellino che accompagna le mie monete: giudizio personale sul grading e cifra spesa con fra parentesi l'anno di ingresso in raccolta. Sono riuscito a liberarmi del feticcio di queste R, a mio modesto avviso insignificanti, buone ormai solo per discutere fra tifosi delle proprie raccolte alla stregua, e con lo stesso costrutto, di un qualsiasi rigore, dato o non dato, la domenica di campionato. Questa mia resta, come sempre, un parere puramente personale e pertanto opinabile. Buona giornata.2 punti
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Ciao , puo' darsi che PERP sia riferito al sostantivo PERPETUUS , cioe' un aggettivo attribuito alla figura umana dell' Imperatore , ma potrebbe anche riferirsi alla PERPETUITAS , sinonimo di AETERNITAS e di FELICITAS , riferita non all' uomo ma alla Eternita' o Perpetuita' dell' Impero Romano . L a sostanza non cambia , solo il concetto . La PERPETUITAS appare per la prima volta sulle monete dell' Imperatore Commodo , poi ripresa da Costantino ; non ricordo se sia stata rappresentata da Imperatori intermedi tra i due nominati .2 punti
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Difficile.................ho sempre cercato di capire il valore di acquisto di queste monete, non ho mai trovato documenti con qualche indizio. Di questo periodo è possibile che non ci sia documentazione? per esempio esistevano già i giornali? Mi spiace ma non sono di aiuto........2 punti
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Buongiorno, Partendo dal presupposto che non saprei quale possa essere la moneta di Antiochia in questione, cercando in rete ho trovato diversi esemplari interessanti del III sec. d.C. di zecche siriane con rappresentato un montone, eccone alcuni: Da Damasco, un bronzo per Filippo II, ex Classical Numismatic Group eAuction 341/62: Da Antiochia un bronzo di Elagabalo, ex Jean Elsen 94/841: Un altro bronzo per Antiochia,ex Münzen & Medaillen 14/658, coniato sotto Traiano Decio ad Antiochia, il montone in salto sta, qui, sopra la testa di Tyche: Ancora un bronzo di Antiochia ex Münzen & Medaillen 14/648, simile al precedente nei tipi, attribuibile a Filippo I o II (purtroppo mancava il riferimento all'imperatore e , personalmente, le monete romane non le conosco bene); qui l'orientamento del montone corrisponde a quello del bronzo in questione:2 punti
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Marocco, 50 francs 1371 -1952, km51, alluminio -bronzo. La denominazione "Empire cherifien", dovrebbe significare che il Marocco era a quel tempo un impero "sceriffale" cioè che era governato dai discendenti diretti del Profeta Maometto, detti "Ashraf" che al singolare è Sharif, in francese = Cherif .2 punti
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Io stabilirei per regolamento di non poter commemorare due volte lo stesso tema in uno stesso paese. La Finlandia che commemora il 90° e il centenario dell'indipendenza, compie a mio modo di vedere un'operazione commerciale molto squallida. A questo punto potremmo commemorare lo stesso tema ogni anno, aggiungengo una cifra? Piuttosto sarebbe meglio non coniare alcunchè, ma sembra che per alcuni stati questo sia un peccato mortale...2 punti
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Ciao Fausto nonostante la bassa conservazione della moneta la data è certa e la legenda leggibile anche perché l unica cifra non chiara è la terza e non è sicuramente un 4 o un 6 come avrai già visto la rarità segnalata dal Traina è alta (R5) presente solo nella collezione reale il Biaggi la indica "di grande rarità" (segue le rarità del Traina) Barzan la segnala solo R Cudazzo nel MIR Savoia R2 da parte mia posso dire che quello che più si avvicina alla realtà è sicuramente il Traina, nonostante i ritrovamenti fatti negli ultimi anni di nuove date e molti millesimi una volta considerati rari e rarissimi questa data è difficilissima da reperire! anche l esemplare postato a catalogo (che per ora lascio per confronto e poi una volta che avrai inserito il tuo provvederò a rimuovere...) non è del 1757, ma un 1783 che è stato letto male... si nota anche al diritto il nome di Vittorio Amedeo (VIC AM) ...come sai te la invidio... confido di riempire il buco prima o poi, gli altri miei duedenarini sentono la mancanza del fratellino... mi raccomando ... foto a catalogo!!!2 punti
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Ciao Mario, per i grandi importi (spese statali, appalti ecc.) non ci sono troppi problemi a capire "quanto ci voleva per ottenere cosa". Con la moneta erosa tutto si complica, credo sia difficile trovare riferimenti specifici in testi ecc.... Teniamo poi presente che solitamente nel documento, anche privato, gli importi erano espressi in monete di conto da convertire in moneta reale grazie agli appositi documenti di cambio emessi dalla cancelleria ducale.2 punti
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Ho sempre pensato che per Nectanebo II fossero note una moneta in oro e una in bronzo. Ecco due esempi: Ex Nomos 13: https://www.acsearch.info/search.html?id=3359943 Nektanebo II, 361-343 BC. Stater (Gold, 15mm, 8.23 g 11). Horse prancing to right. Rev. Two hieroglyphic signs: pectoral necklace ( nebew = gold) crossing over a heart and windpipe ( nefer = good); or good gold . Faucher, Fischer-Bossert & Dhenin 2 (D1/R2). SNG Copenhagen 1 ( same dies ). Of great rarity and interest. Well struck and clear. Nearly extremely fine. From the Chrysos Collection, acquired in Geneva in 1980, and almost certainly from the Mit Rahineh hoard of 1912-1920 (IGCH 1658). This is one of a very few surviving examples of the only truly Egyptian coin ever struck: the types are purely derived from ancient Egyptian prototypes (the reverse shows, in fact, two hieroglyphic signs), rather than copying foreign issues (Athenian tetradrachms for example). Ex Triton VIII: https://www.acsearch.info/search.html?id=206422 PHARAONIC EGYPT. Nektanebo II. 361-343 BC. Æ 16mm (4.24 gm, 1h). Ram running left, head reverted / Scales. Weiser pg. 16, 1; Howgego pl. 9, 192. Good VF, greenish-brown patina. Only the third recorded example, and the finest known of the three. ($1500) Nekht-her-hebet, or Nektanebo II as he was known to the Greeks, was the nephew of Pharaoh Tachos (Djed-her). Placed in command of the Egyptian army in Syria during the Satrapal Revolt, he turned his troops against his own king and took Egypt by force. In 351-350 BC he repelled a Persian invasion but was driven from his throne in 344-343 BC by a second assault. He fled Egypt, found refuge in Ethiopia, and retained control of Upper Egypt for another few years.1 punto
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ecco un mezzo Follis di Eraclio e famiglia, altri tempi e altri pesi.. Purtroppo la moneta è stata oggetto di una pulizia eccessivamente dura, forse spazzola di metallo, che l'ha rigata non poco1 punto
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Ciao, premetto che questa è una discussione non prettamente numismatica, ma che mi è stata suggerita tuttavia dai grossi veneziani, in particolare quelli duecenteschi dei Tiepolo, e da una discussione su un mezzo follis bizantino di Antiochia che ho letto poco fa. Che mai avranno in comune le due cose? Andiamo con ordine. Sui grossi di Lorenzo e Jacopo, come è noto, il loro cognome (o meglio l'abbreviazione) è generalmente TEVPL' o simile, ad indicare una forma completa Teuplo o Teupli. Mi domandavo come mai la forma originaria si sia via via modificata fino a "Tiepolo". Ovviamente la risposta più semplice è spesso quella giusta, ovvero, come molte parole dalla pronuncia non perfettamente agevole nel tempo questa si modificherà. Esperimento: provate a pronunciare ad alta voce velocemente e ripetutamente "Teuplo", io ci ho provato con un risultato a metà tra il ridicolo e il sorprendente, alla fine arrivavo ad una forma simile a "tèppolo ", da cui Tiepolo. Ma la cosa più sorprendente è successa dopo. Vi siete mai chiesti quale possa essere la sua etimologia? Quel TEU spinge troppo verso theu --> Theo, mentre il PL' può essere verosimilmente legato a "Pulos" o "Polos", per cui avremmo una forma "integra" Theopulos (lett. Città di Dio). Per analogia con molti cognomi greci (ricordiamo il nostro amico comune Asimakopulos ) a me bastava immaginare che questa famiglia fosse di origine greca, cosa tutt'altro che rara nella Venezia mercantile del medioevo. Poi, per caso prima scorrevo il forum e trovo una discussione su un mezzo Follis di Antiochia: E con gran sorpresa mi accorgo che il nome bizantino di Antiochia era proprio Theupolis ! Per cui, anche in assenza dei miei testi sulle famiglie nobiliari veneziane (che consulterò comunque stasera), mi piace apprendere per puro caso che molto probabilmente la famiglia Tiepolo proveniva dalla città di Antiochia. Certamente non ho scoperto niente che non si sapesse già, ma la sensazione è stata davvero curiosa. Ora voglio approfondire la storia di come sono arrivati da noi, e come siano diventati una delle famiglie più importanti della Serenissima non solo politicamente ma anche, per esempio, nella storia dell'arte (Giovanni Battista Tiepolo e i suoi figli Giandomenico e Lorenzo) e nella figura di Bajamonte. Nella foto, l'arca sulla facciata esterna della chiesa di san Zanipolo a Venezia, con i corpi dei due dogi Tiepolo Jacopo e Lorenzo. Nell'iscrizione ci sono sia la forma Theupulo, sia l'abbreviata Theupl'. Curioso che nell'epitaffio venga mantenuta l'H originaria, mentre sulle monete questa è assente, ad indicare forse una volgarizzazione del nome: le lettere non pronunciate possono anche non essere scritte. PS secondo la tradizione (da Wikipedia), invece, la famiglia proverrebbe da Roma. Spesso le tradizioni non sono confermate dai dati storici, e infatti il loro cognome mi sembra un po' troppo "greco"...1 punto
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Considerando le quattro voci che definiscono il grading USA, Surface, Strike, Luster e Appeal, farei la seguente analisi: Moneta con un buon lustro complessivo, diversi piccoli segni di contatto ed un paio più evidenti (in particolare sul R/), a basso ingrandimento si evidenziano leggeri hair lines (R), alcuni difetti si evidenziano sulla guancia della Libertà e nel campo immediatamente di fronte alla stessa. appeal gradevole. Da vedere in mano per una verifica più puntuale, ma dovremmo essere su un MS63. Bella moneta complimenti.1 punto
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Ecco il monogramma di Teodosio II In realtà non se ne vedono in giro tantissimi, rispetto ad altri monogrammi1 punto
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Ciao , quell' Insegnante in effetti rispose in modo molto conciso , ma "scientifico" , perché i prodotti minerali contenuti nella lava , nelle ceneri e nei lapilli , che vengono espulsi dalle eruzioni vulcaniche , rendono i terreni sui quali si depositano estremamente fertili per le coltivazioni a distanza di molti decenni , forse centinaia di anni .1 punto
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Purtroppo convertire le scale di valutazione dei vari paesi non è matematico. Ogni paese ha le sue tradizioni a quanto ho capito. La cosa certa è che FDC=FDC70=MS70. Una moneta in "stato di zecca" così come una aUNC inglese ma anche una moneta da SPL-FDC italiano in su non hanno mai circolato, ma non è detto siano state conservate nel miglior modo possibile e soprattutto non è detto siano il meglio prodotto dal loro conio. Una moneta che in Italia viene definita "meglio di SPL" o "good VF" in UK nella scala Sheldon viene valutata fra AU55-58. In teoria i successivi due quarti di punto italiani,cioè "SPL-FDC" e "qFDC", andrebbero valutati nell'ampia forbice della scala Sheldon che va da AU59-MS68. Vedere quindi un FDC o un MS70 dovrebbe essere quasi impossibile. In pratica le società di grading americane ultimamente certificano MS69-70 o PR69-70 le monete di cui si ha prova escano per prime dal conio ed appongono la dicitura "first strike". http://thelondoncoincompany.com/epages/4d237887-b78a-4f19-8c94-ebc46654c578.sf/en_GB/?ObjectPath=/Shops/4d237887-b78a-4f19-8c94-ebc46654c578/Categories/British/British_Gold_Coins/Sovereign_Gold_Coins/British_2017_Sovereign_Range Insomma si è deciso di discquisire su quanto è perfetta la perfezione, e basta guardare le differenze di prezzo fra la sovrana del link proposta in cofanetto e quelle slabbate per capire quanto sia finalizzato alla "circonvenzione di collezionista" questa manovra. Sfido chiunque a trovare le differenze fra queste monete con in mano una buona lente. In Italia le dinamiche sono diverse? Quando vedo la parola "eccezionale" dopo la dicitura FDC mi viene da pensare di no. Anche qui la ricerca della perfezione è pratica che va di moda e le migliori monete per ogni millesimo sono quelle maggiormente premiate dal mercato. D'altro canto il metodo di periziare con la dicitura ponziopilatesca "a mio parere" lascia ampio margine per poter apporre un FDC a monete che difficilmente sono il meglio che quel conio ha prodotto. D'altronde qui da noi il perito ed il venditore sono la stessa persona. Esiste un esempio più lampante di conflitto di interessi? Risultato si vedono molte monete periziate FDC, certamente in maggior proporzione rispetto a quante se ne vedano slabbate MS69-70. Per farla breve un FDC dovrebbe essere MS69/70 ma in pratica un FDC "commerciale" italiano è equiparabile anche ad un MS63-64 (certo non tutti i periti si possono equiparare, ce ne sono anche di molto severi, altri severissimi soprattutto con le monete altrui. Alcuni qui si forum si sono anche spesi molto per far crescere le persone che lo frequentano e a questo va riconosciuto il merito). Con questo non voglio cantare le lodi degli "inscatolatori" per carità; io sono dell'avviso che ogni ente dovrebbe certificare le monete del suo paese. Loro fanno anche grandi strafalcioni certificando magari monete false o classificandole male e, facendo il grading in serie, tante monete in poco tempo, hanno alimentato la convinzione nei loro stessi clienti che la certificazione sia un terno al lotto. Almeno però si sono dati delle regole precise e, anche se l'errore umano è dietro l'angolo, queste sono state codificate e diffuse con la massima trasparenza. Buona serata.1 punto
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Lo stemma è quello de'Ordine dei Francescani, nella versione voluta da Frate Francesco Sansone "de Brixia", all'epoca in cui ricoprì la carica di Ministro Generale dell'Ordine medesimo (dal 1475), stemma che andò a sostituire il precedente, Per chi volesse approfondire: http://santantoninob.altervista.org/index.php/component/content/article/48-articoli/106-lo-stemma-francescano.html https://www.facebook.com/groups/211814768987383/search/?query=francesco sansone Un caro saluto.1 punto
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Ma la Milano Numismatica poiché mi sembra goda di un momento di iniziative e fermenti, non escludo che si possa comunicare ufficialmente proprio quel giorno anche una nuova avventura divulgativa che abbracci tanti e che possa ulteriormente unire e far conoscere la nostra comune passione che e' la numismatica, una giornata che assumera' così sempre più significati e valori ....oltre a quelli già descritti e conosciuti...1 punto
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per me è il RIC 472 Var AD. IMP CAES M AVR SEV ALEXANDER AVG, laureate, draped, cuirassed bust right / P M TR P VII COS II P P, S-C, Mars, helmeted, naked except for mantle around waist, walking right, holding spear and trophy.1 punto
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Napoleone chi a incontrato un giorno Pasquale da Paoli....siamo in corsica....in orezza. https://fr.wikipedia.org/wiki/Couvent_Saint-François_d'Orezza1 punto
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Ciao. Mi chiamo Alessandro, Russia. Ho una medaglia della regina Cristina di Svezia. Questa medaglia creato circa 1680 anno a Roma. La firma dell'autore IHF (Giovanni Hamerani) ci sono sotto il ritratto. Ma mi confonde la cucitura sul bordo (vedi foto). Come si pensa che è normale per questo tipo di medaglie?1 punto
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mi sa che più che a corto di idee , quelli da cui mi aspettavo le risposte più importanti, sono a corto di argomenti. Diamogli ancora un po' di tempo per trovare la voglia o il tempo o lo spirito giusto per risponderci.....1 punto
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Perchè più la moneta svaluta, e quindi perde di valore, meno soldi (e quindi tempo) si possono investire nel processo produttivo... quindi evidentemente si fanno i coni e si tagliano i tondelli più grossolanamente...1 punto
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Può darsi che la raffigurazione del montone sulle monete di Antiochia fosse legata al sacrificio rituale di questo animale che risaliva fino agli Assiri e che è anche di memoria biblica. Ad esempio Nel trattato che Assurnirari VI d'Assiria impone a Mati'ilu d'Arpad viene portato e squartato un montone e viene recitata questa formula: «Questa testa non è la testa del montone, è la testa di Mati'ilu, dei suoi figli, dei suoi grandi, del popolo del suo paese. Se il suddetto viene meno a questo trattato, nello stesso modo in cui la testa di questo montone viene mozzata…, così sia mozzata la testa del suddetto. Questa coscia non è la coscia del montone, è la coscia del suddetto, ecc.» (E. F. WEIDNER, AfO , VIII, 1932-1934, pp. 17-26)1 punto
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Zenone ha avuto delle vicende durante il proprio regno per le quali sembra incredibile che sia sopravvissuto così a lungo.... il numero delle persone che volevano, e hanno tentato, di ucciderlo è illimitato.... e include, udite udite, la moglie e la suocera (Verina, moglie del defunto Leone I) una vicenda quella di Zenone che letta attraverso gli storici del tempo è più avvincente di un romanzo... qua, scusate l'autocitazione, ho fatto il quadro di una parte di questo regno incredibile... https://www.academia.edu/19414798/Sul_controverso_nummo_di_Leonzio1 punto
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Ciao... se posso darti un consiglio, io al tuo posto inizierei a comprarmi un catalogo. Comprare senza nemmeno sapere cosa sto facendo...1 punto
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Madagascar 20 Franchi 1989 Alluminio/bronzo € 1,50 note: ARIARY EFRATA tradotto ARIARY QUATTRO 100 Centimes = 1 Franco 5 Franchi = 1 Ariary L'Ariary è l'unica valuta in circolazione, oltre all'Ouguiya della Mauritania, con frazioni non decimali, ogni Ariary è suddiviso in 5 Iraimbilanja.1 punto
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Giriamoci un po' intorno intanto, ma la domanda quella rimane, le monete di rame, erose, i quattrini di altre zecche forestiere giravano in modo esorbitante nel ducato di Milano, con la riforma monetaria vennero emessi questi nuovi quattrini forse coniati ancora non in Milano come i sestini che furono coniati a Vienna. Seguirono bandi reiterati per ritirarli dalla circolazione anche se le difficoltà non mancarono. Di quelli nuovi ne furono coniati oltre alle reali esigenze, furono utilizzati per i pagamenti della manodopera di lavori umili per assorbirli e molti furono utilizzati anche nelle zone di confine. L'eccedenza si rivelò in Milano città, decisamente meno invece al di fuori creando di fatto poi squilibri circolatori, il riassesto con la riforma non fu immediato, ma la domanda iniziale resta inevasa...1 punto
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2 mesi fa acquistai anch'io la stessa moneta, (un po' meno bella) che pagai 36 euro, di conseguenza la tua puoi averla pagata 60/80 euro1 punto
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Beh, finora la Finlandia non mi aveva mai delusa, ma se l'immagine è questa devo dire che lo ha appena fatto1 punto
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Il fatto che abbiano tutte gli stessi conii non indica necessariamente che sono false. Bisogna dimostrare la falsità di una, allora sì anche le altre lo sono. Arka1 punto
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Possiamo intanto dire che nei cinque gruppi enriciani cronologicamente avviene un fenomeno di svilimento del denaro nel tempo. Si abbassano progressivamente il peso e il titolo, la stessa fattura diviene sempre più grossolana e la moneta subisce una degenerazione nel tipo che si evidenzia dal quarto tipo in avanti . Il tondello diventa squadrato anche a seguito delle esigenze produttive che portavano a essere ritagliati con le forbici dalle lastre di metallo in una forma quadrata rifinita poi agli angoli col martello. E mentre la produzione aumentava, aumentano anche le imitazioni e le contraffazioni su una moneta che però rimaneva immobilizzata nel tipo perché politicamente e commercialmente non era opportuno toccare una moneta affermata, conosciuta, che circolava e che era meglio non toccare nell'iconografia perché ormai l'utilizzatore era abituato a questa tipologia. In tutto questo per i riconoscimenti, oltre all'epigrafia, al peso, al diametro, al titolo, alla forma del tondello si inseriscono altre caratteristiche che potranno essere utili per stabilire una catalogazione e la cronologia. Magari si possono vedere meglio quelle del denaro che ho postato prima del terzo tipo e che comunque sono anche riassunte nelle tabelle citate.1 punto
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1610-1630, a Mantova è un altro ventennio di altissima importanza storica. A differenza del ventennio precedente però stavolta si parla di un periodo che più buio non si può, che vede, dopo la morte del duca Vincenzo I nel febbraio del 1612, il rapido susseguirsi al potere dei suoi tre figli, Francesco IV (morto nel dicembre di quello stesso 1612), Ferdinando (morto nell'ottobre 1626) e Vincenzo II (morto nel dicembre 1627). Con la morte di Vincenzo II si estinse la linea principale della famiglia, e il ducato di Mantova venne trasmesso ai parenti francesi di Nevers. La successione, come è noto, fu tutt'altro che pacifica, e sfociò nella guerra di successione di Mantova e del Monferrato, con i relativi, tragici assedi. Preferisco però ricordare numismaticamente questo ventennio con due monete (una per la zecca di Mantova e l'altra per quella di Casale) rappresentative di un periodo che ha probabilmente visto le vette artistiche più alte per quel che riguarda le monete gonzaghesche, ossia il periodo del duca Ferdinando. Ultimo barlume di grandezza prima dell'inizio della tempesta. Zecca : Casale Monferrato Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : ducatone Metallo : argento Anno : 1617 Rarità : R Prov. : ex Astarte 22/2010 Zecca : Mantova Emittente : Ferdinando Gonzaga Nominale : Tallero da 4 giustine (sui principali cataloghi classificato come ducatone) Metallo : argento Anno : 1615-1626 Rarità : R2 Prov. : ex Kuenker 266/20151 punto
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