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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/01/17 in Risposte
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Visto che siamo nel thread del Regno d'Italia, è interessante notare come la legge elettorale con cui si sono svolte le prime elezioni politiche del 1861 prima della proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta il 17 marzo 1861 concedeva il diritto di voto agli uomini di età superiore a 25 anni, alfabeti e che pagassero un certo ammontare di tasse E, visto che siamo pur sempre in un forum di numismatica, ecco lo scudone commemorativo dell'evento (ex Kuenker asta 175, certo non FDC ma è una della monete a cui tengo di più... per il significato carico di storia che porta con se, una vera moneta commemorativa e certamente la prima moneta commemorativa del Regno) Buon anno3 punti
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Ciao! Bella domanda. Certamente l'influenza è bizantina .... sia per le bolle dogali in primis, sia per il grosso poi. Dal Solido all'Aspron trachy si possono vedere le medesime iconografie che Venezia ha adottato; d'altra parte la scelta (obbligata) della "Serenissima" di commerciare per mare, l'ha portata inesorabilmente a guardare verso Costantinopoli che, allora, era la piazza mercantile più importante del Mediterraneo. Commerciare con Costantinopoli, significava adottare una moneta che fosse ben accetta a quel mercato e fosse quindi anche spendibile su altri mercati che facevano anch'essi riferimento a Costantinopoli. Fu un bell'azzardo, ma che riuscì alla grande .... mentre i grossi si imponevano dalla Germania del sud, fino alle coste del Mar Nero grazie alla loro stabilità, i Solidi e gli Aspron trachy andavano svilendosi in maniera esponenziale. Ritengo quindi che il "messaggio" impresso sulle bolle e sui grossi veneziani non fu una operazione casuale, ma volontaria, così da agevolare la loro accettazione. Sappiamo bene quanto allora fosse importante, ai fini dell'accettazione di una moneta, usare una iconografia che faccesse riferimento alla cultura, alle consuetudini e alle tradizioni locali che, nella fattispecie, erano bizantine. saluti luciano3 punti
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Ciao Rocco e buon anno...logicamente la mia sarà una risposta prima di documentazione..quindi posso fare solo delle ipotesi: I tondelli in alcuni determinati periodi storici e sotto Ferdinando IV di Borbone...non sempre ricevano dei rigidi controlli....sono a conoscenza di monete che hanno avuto queste stesse vicissitudini (cfr. 5 tornesi con stemma) e che quini venivano liberati lo stesso..ma credo anche la Corte (ed i responsabili della zecca) ne fossero a conoscenza...quando questo accadeva; L'uso per "medaglietta" è sicuramente dovuto ad un fattore privatistico.... la coniazione di medaglie è sempre stata autorizzata dal re..e non conosco alcun caso di una moneta autorizzata per la trasformazione in medaglia. Di norma i 6 Cavalli dovrebbero pesare intorno ai 2,60-2,95...circa, questo è davvero una sorpresa, almeno io non ne ho mai visti così spessi......lo stupore è che qui abbiamo del metallo in eccesso. Più di questo...non saprei.2 punti
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Per un'interessante lettura vi invio: “VESTIVAMO ALLA BIZANTINA”: L’ABBIGLIAMENTO DEI DOGI DI VENEZIA DALLA BOLLA AL GROSSO http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=86032 punti
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Buon 2017, io non sono così d'accordo. L'iconografica del grosso ricalca in primo luogo quella delle bolle dogali. In esse si nota chiaramente il legame della città di Venezia con Costantinopoli e le sue tradizioni (abbiamo diverse prove che ci attestano l'influenza bizantina sugli abiti da cerimonia veneziani, ad esempio nei mosaici della basilica....) . Sul grosso, come sulle bolle, abbiamo la rappresentazione di una importante cerimonia, quella dell'investitura del doge ed in particolare quella in cui il doge presentandosi, nella basilica di san Marco, presso l'altare riceve il bastone dell'investitura (ob investituram ducatus baculum ab altari Sanctissimi Marci suscepit). Cerimonie, come dicevo, che ricalcano quelle bizantine e quindi la conseguenza logica è che due cerimonie simili se rappresentate un un tondello assumono stile praticamente identico.2 punti
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Ti do la mia risposta diretta alla tua domanda: 1) ti piacciono le monete d'oro? 50 lire 1932 v em III (400 euro). Comune ma sempre piacevole ed in alta consevazione. 2) argento pezzo singolo: 20 lire elmetto in spl oppure 2 lire quadriga 1911 bb/spl 3) argento plurimonete: unico sovrano v em III, 2 lire cinquantenario QFDC (200 euro) + 10 lire biga 1927 fdc (100) + 10 cent cinquantenario fdc rame rosso (100) 4) argento pluriregnante: 1 lira v em II 1863 spl/fdc (100), 1 lira Umberto 1900 (spl/fdc 100), 2 lire cinquantenario 1911 QFDC (200) se prendi monete comuni rimani su qualità elevate, viceversa per monete rare, puoi leggermente abbassare qualità (senza sprofondare..) buon 2017!!2 punti
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saluti....questa di bella patina e belli relievi....di 19mm.....ancora si vede il punto del gravore,al centro del roverscio..2 punti
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Tra gli acquisti pre-natalizi, da un commerciante inglese, ho preso un gruppo di imitative che sono passate (per mia fortuna) abbastanza inosservate e quindi acquistate tutto sommato a un prezzo accettabile. Volevo condividerle con voi per fare assieme alcune riflessioni e per vedere se si riesce a capire qualcosina di più su questi pezzi... non tanto come singolo esemplare, quanto piuttosto come eventuale "insieme". Un ragionamento che lascia il tempo che trova, me ne rendo conto, ma che può comunque portare a qualche risultato interessante. Il venditore non mi ha saputo dire nulla circa la loro provenienza (da hoard, da singoli ritrovamenti, da accumuli nel corso degli anni ecc) se non che ha acquistato in blocco una relativamente ampia collezione di monete romane da un collezionista anch'egli inglese. Non è cosa certa, ma è comunque cosa probabile, che si tratti di esemplari di provenienza britannica. La natura stessa dei pezzi in questione (imitativi con innesti di imitazioni di minimi della serie FEL TEMP REPARATIO) depone a favore di questa ipotesi sebbene non si possa escludere in senso assoluto una provenienza extra-UK. Passo ora con il riportarvi il materiale in questione cercando di fare una piccola sintesi (pezzo per pezzo) tralasciando peso e diametro perchè attualmente sprovvisto dei dati in questione. GRUPPO A (Tot. 11 pezzi) 1) minimo Tetrico I (immagine da ruotare), tipo PAX AVG 2) minimo serie FEL TEMP REPARATIO con esergo parzialmente leggibile (è riconducibile a una zecca?) 3) imitativo Tetrico I ibrido PIETAS Tetrico II (strumenti sacrificali) 4) imitativo Postumo tipo ORIENS AVG o Vittorino tipo INVICTVS 5) imitativo Tetrico I tipo HILARITAS(?) 6) imitativo Tetrico I ibrido PIETAS Tetrico II (strumenti sacrificali) 7) imitativo Tetrico I tipo PAX AVG 8 ) imitativo Gallieno/Tetrico(?) tipo "da definire" (immagine rovescio da ruotare) 9) minimo serie FEL TEMP REPARATIO 10) ufficiale Tetrico II tipo SPES AVG 11) imitativo Tetrico I tipo "da definire" Alcune considerazioni su questo primo gruppo. Le due monete contrassegnate dalle lettere A e B (es. 3 e 6) sono caratterizzate dall'essere provenienti dal medesimo conio di dritto e di rovescio e hanno in comune anche lo stesso orientamento assi (ore 6). Il pezzo C (n. 8 ) è interessante sia per essere un possibile Gallieno (il ritratto lo ricorda) che per presentare delle similitudini con un altro pezzo (di cui non ho foto) che lo stesso venditore mi ha omaggiato perchè... a ridosso di Natale! Il pezzo in questione (che provvederò a fotografare) non presenta identità di conio, ma solamente di stile. L'esemplare D (num. 4) è un imitazione possibile di Postumo (nasone arrotondato) o comunque di Vittorino (stesso tipo di raffigurazione di rovescio ORIENS/INVICTVS). La patina dei tipi num. 3,4,6,8,10 - dal vivo - appare alquanto similare. Gli esemplari 2 e 9 sono chiaramente due "intrusi temporali" mentre gli altri esemplari, verosimilmente, venivano prodotti e circolavano assieme. GRUPPO B (Tot. 10 pezzi) 1) imitativo Tetrico I tipo "da definire" 2) ufficiale Tetrico II tipo "SPES PVBLICA" 3) minimo Tetrico I tipo "da definire" 4) minimo Tetrico I tipo SALVS? PIETAS? 5) imitativo DIVO CLAVDIO tipo CONSACRATIO (altare) 6) imitativo Tetrico I tipo SPES? 7) imitativo Tetrico I tipo composito: "ICT" in legenda ricorda "VICTORIA AVG", la ghirlanda in mano la LAETITIA AVG e la cornucopia la HILARITAS AVGG 8 ) imitativo di Tetrico II(?) tipo "da definire" 9) imitativo Claudio II tipo "da definire" 10 minimo Tetrico I tipo PAX AVG (specchiato) Alcune considerazioni su questo gruppo di imitative. L'esemplare numero 8 evidenziato dalla lettera E presenta due busti al dritto: molto probabilmente si tratta di una doppia battitura ma ricorda suggestivamente il tipo RIC 212 con i busti dei due Tetrici affiancati (suggestione tuttavia). Gli esemplari 1, 2, 5, 6, 8, 9, 10 presentano una patina simile e paragonabile a quella comune anche ai tipi segnalati per il precedente gruppo. Le mie considerazioni finali sono che si tratta complessivamente di un gruppetto interessante di imitative del III secolo con due intrusi del IV di cui una parte sicuramente proveniente da un unico ritrovamento (i due esemplari con identità di conio del gruppo A) a cui probabilmente si devono aggiungere anche altri (quali? quanti?) esemplari che compongono l'insieme per la tipologia di patina comune. Il fatto che due monete presentino identità di conio sta inoltre a segnalare che o il ritrovamento è avvenuto in prossimità di una zecca clandestina (materiale destinato a essere rifuso e riconiato in nuova forma a eccezione dei due tipi segnalati) oppure che il tesoretto(?) è stato costituito nelle immediate adiacenze della zecca non ufficiali in quanto è raro che due pezzi usciti dagli stessi conii circolassero a lungo assieme soprattutto se imitativi. Lascio a voi ulteriori commenti, considerazioni, pareri a caldo ecc. Sperando come sempre di non avervi annoiato e consapevole della settorialità del materiale proposto (che più di qualcuno troverà bruttarello ).1 punto
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Anche se sono Volevo augurare a tutti un buon 2017, e che ci porti dei nuovi argomenti da discutere specialmente se fatti da @Legio II Italica . BUON ANNO A TUTTI!1 punto
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@demonetis È lui, mille grazie! @amoilconio, purtroppo conosco fin troppo bene la situazione.. Tu pensa che 10 giorni fa ci ho messo 2:30h per percorrere la Roma-Fiumicino..... Nulla rispetto alle 5:15h che impiegai una volta per fare i 21km che mi separavano dall' Olimpico... Però hai visto mai.. Magari una volta ti prendi una giornata per andare a vedere il medagliere di Palazzo Massimo (e il museo!) e già che sei li passi in Nazionale1 punto
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............... Veramente. Ma anche per un altro motivo, ora che ci faccio caso. Papìas in greco bizantino era il Precettore, ... e conoscendo le capacità e volontà di @dabbene nell'aiutare i giovani numismatici .... il nome cade a pennello.1 punto
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A tutti gli utenti che frequentano la sezione porgo i miei piu' sinceri Auguri di Buone feste Profausto1 punto
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Ciao. ..lo scanner non è male, ma oggigiorno personalmente preferisco di gran lunga la fotografia...la moneta rimane viva... Questa l'ho scattata come faccio oramai abitualmente, dopo anni di sperimentazione (e continuo a provare e riprovare!) con la fotocamera da 8 mega pixel dello Smart Phone :1 punto
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Buon anno a te e a tutti gli amici del forum. .. La moneta postata dovrebbe essere la seguente: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SCG2/28 Variante con stella a 5 punte sotto la L Ad maiora1 punto
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UFFICIALMENTE TUTTE le monete FDC del Vaticano sono emesse per la circolazione. Il fatto che loro le vendano con sovrapprezzo non cambia le cose: anche la Finlandia emette i sacchetti per la circolazione facendoli pagare di più, lo stesso fa il Lussemburgo, l'Olanda ha il giorno della Zecca, Malta vende 8 rotolini a 130 euro... Le norme europee consentono di considerare queste monete come "contingente circolante". Per cui finchè il vaticano farà i cofanetti aperti di cartone, considererà TUTTE le monete (sia gli 8 tagli, che i 2 euro) come circolanti. Poi, CONCRETAMENTE le monete emesse per la circolazione sono i 50 cent 2010-11-12-13-14-15 e 2016 (che per il momento viene distribuito solo ad una ditta che rifornisce di spicci i supermercati, in quanto in Vaticano non sono mai state distribuite)1 punto
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anch'io ci sono particolarmente affezionato, e la ritengo (al di là del grado di rarità e delle sue specificità) la moneta piu' importante del regno ... un vero concentrato di simboli legati al neonato soggetto politico unitario.1 punto
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Si è sempre affermato che il grosso fu coniato per il commercio con l'oriente, ma questo si realizza solo verso la metà del secolo (fino al 1256 non abbiamo documenti commerciali "orientali" espressi in libra grossorum). Probabilmente fino al 1250 i grossi circolavano nell'entroterra veneto, Alan Stahl dichiara che pochi grossi vennero emessi dai Veneziani prima del dogado di Ranieri Zeno (1253) , fino alla metà del secolo i pagamenti fatti da Venezia ai suoi "dipendenti" nelle enclavi venete in territori stranieri venivano effettuati con monete diverse dal grosso (bizantine,ecc....) Solo dall' apertura di nuove miniere d'argento e di conseguenza di maggior flusso di metallo verso la zecca (metà del XIII sec.), che il grosso (coniato "in abbondanza") si crea il suo spazio nella monetazione mediterranea, questo è legato anche una probabile diminuzione di denari (denari con cui Venezia pagava i suoi "dipendenti" ) in circolazione, quelli scodellati di vecchia emissione, che dal dogato del Dandolo non vennero emessi.1 punto
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Grazie Mario per l'attribuzione e il parere sulle mie monete medievali, data la tua competenza in materia (PAPIA sull'avatar la dice tutta). Ti auguro un buon 2017. Giampiero1 punto
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Altro importantissimo e spettacolare rinvenimento,oltre alle già citate dramme,sono le famose falere di Manerbio.ritrovate nel 1928 alla cascina Remondina,poco distante dal luogo ove fu rinvenuto il tesoro monetale ma,probabilmente ,non pertinente ad esso. Si tratta di quattordici dischi d'argento ,di varia dimensione,facenti parte della decorazione di una bardatura di cavallo. Vi sono raffigurate una serie di teste mozzate ,all'uso celtico di trarre trofei dai corpi dei nemici uccisi,più una triskele su quella di maggiore dimensione. Anche in questo caso si tratterebbe di doni o scambi tra capi celtici (Cenomani,Boi,Taurisci e bacino danubiano). Per approfondimenti:1 punto
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Salve, Grazie per l'approfondimento. Qualche dettaglio sul rovescio, invece, dove è chiara l'analogia con il solido? buon anno a.1 punto
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Si potrebbe cominciare dal nome della località,Manerbio-Manerbe in dialetto locale ,derivante dal Mnerva latino o addirittura preromano che in italiano diventa Minerva. Infatti questo ameno paesino incastonato nell' operosa campagna bresciana in antico era sicuramente sede di un importante santuario federale dedicato alla Dea della sapienza e della guerra, il culto di questa Dea per noi tipicamente grecoromana probabilmente si sovrappose ad una divinita locale analoga adorata in tutta la gallia cisalpina. A testimonianza di ciò abbiamo diversi toponimi sparsi per tutto il territorio gallico in generale e soprattutto per quello cenomane in particolare ( a Breno il ponte della Minerva,Manerba sul Garda e Manerbio in pianura). Il carattere federale di questo santuario si evince dalla tipologia delle monete presenti nel famoso tesoro di dramme rinvenuto in località Gavrine Nuove, alle porte di Manerbio,infatti esse si dividono in tre sia per quantita sia per provenienza (Cenomani,Insubri,libui),sicuramente un deposito garantito e tutelato dalla Divinità.1 punto
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Molto belli anche questi, il primo denaro direi un Ottone III, il post 8 direi Ottone I Imperatore e Ottone II re, l'ultimo un denaro di Federico II1 punto
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Ciao @Garbo92 , tanti cari Auguroni anche a te ed a tutti i partecipanti al Forum Per gli argomenti ti ringrazio per i particolari apprezzamenti dei miei post di storia e archeologia , pero' sono solo uno dei tanti del Forum che scrivono , sia nella nostra Sezione che in altre Sezioni , argomenti di loro competenza molto interessanti e ben scritti ; insomma siamo comuni partecipanti di un grande Forum . Un Buon inizio Anno Claudio1 punto
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Posto anche la mia in collezione, presa su ebay in francia nel 2010 da un commerciante che la giudicava BB+, e pagata ben 74 euro spedita Di particolare presente la ribattitura della data in incuso al R/ (la foto col dettaglio è riflessa nel piano verticale)1 punto
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RIC 184 (VIII, Siscia) AE4 Obv: CONSTANTIVSPFAVG - Diademed (pearls), draped and cuirassed bust right. Rev: VICTORIAEDDAVGGQNN Exe: •SIS• - Two Victories standing, facing each other, each holding a wreath and palm. 347-348 (Siscia). Colgo l'occasione per salutarti Jagd! - Auguroni!!1 punto
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è un 2001 storpio, vedi il segno del direttore di zecca @Heisenberg e @Special One occhio a compilare correttamente lo schema. Mancavano varie volte le lettere degli anni post-2013.1 punto
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Ciao e buongiorno a tutti! Appena ho visto questa monetina che ti hanno proposto ne son stato piacevolmente colpito, ma poi, vedendo come è stata giudicata, mi son detto che qua la febbre aveva bruciato quel poco di sanità mentale che ancora risiede nelle mia vecchia zucca! per ammazzare il tempo ho fatto un po di ricerche che, sempre secondo me, confermano la mia iniziale impressione: qSpl pieno, (forse anche meglio in mano) in parole povere, vista la tipologia, tanto di cappello a questa signora moneta! Ringraziando l'influenza, ho modo di motivare ampiamente il mio parere, sempre tenendo presente che lo stiamo facendo su di una foto, per di più con una risoluzione media e attraverso la spessa plastica dello slab) Partiamo considerando tipologia ed epoca di conio (premesse queste, fondamentali per formulare un grading "il più possibile corretto" per qualsiasi moneta) - E' una monetina con dimensioni di 15 mm (in pratica, il nostro centesimo di euro, o, per contestualizzare con un'altra tipologia monetale, è un millimetro ancora più piccola del 20 centesimi di VEII, coniato ben trenta anni più tardi!) In pratica, il tondello piccolo, era già un buon punto di partenza per farsi carico di tanti problemucci tecnici... - Tipologicamente, è una monetazione afflitta da alcuni problemi di conio (nonostante il gigante riporti il contrario) Osservando bene gli esemplari qui proposti, o allargando la visione alle foto inserite nel catalogo del forum, qualora vorrete approfondire la cosa per vostro conto possiamo constatare proprio ciò. Per completezza considero brevemente quello che vedo dalle foto in merito alla moneta oggetto della discussione. Presenta una minima decentratura del tondello al D/ con una minima incertezza nell'impressione della perlinatura lungo il giro del bordo tra le h. 9 e 12 ma ha un ritratto davvero niente male! Al R/ sembrerebbe notarsi una debolezza un po generalizzata nella zona centrale della moneta, tra il rilievo della scena dell'annunciazione, la parte in basso a Sx del collare dell'annunziata e nella corona (non escluderei anche esserci lo stesso problema sul fogliame che circonda lo scudo, ma dalla foto è impossibile affermarlo con certezza). Se così fosse, la poca definizione che si nota nel ciuffo dei capelli al verso del D/ non sarebbe solo imputabile ad usura, ma anche a questo problema di tecnico. Per rendere il tutto più chiaro ho realizzato un confronto fotografico tra questo esemplare oggetto della discussione, e l'esemplare passato nella Nomisma 40, (@ciprios qualora dovessi rimuovere la tua foto che ho manipolato fammelo sapere in privato, e nel caso, ti anticipo già le mie scuse) Fu giudicata eccezionale (anche qui però sono riscontrabili difetti di conio, come una evidente decentratura del tondello ed una parziale debolezza nello stemma del R/). Tra le due monete è sicuramente riscontrabile un certo divario qualitativo, ma considerando le dimensioni ridotte delle due foto (e tutta la pappardella che vi siete letti sopra) affermerei che quella di ciprios si difende veramente molto bene nella sua tipologia (tra l'altro ha anche una gradevolissima patina, mentre al R/ sembrerebbero esserci delle piccole macchiette di sporco tra il fogliame). Discorso prezzo: se dici che confronti le aste, avrai visto come questa della Vitalini sia stata aggiudicata alla considerevole cifra di 950€ escluso diritti (il gigante 2014 che uso riporta un dato errato, non so se sia stato corretto), partendo da una base di 500€... Secondo me, intorno 500€ (magari di meno ) sarebbe prezzo proponibile per la tua moneta Scusate la prolissità, ma almeno passo il tempo e poi, mi dispiaceva proprio vedere che questa monetina (per me una "chicca") non fosse stata valutata con più attenzione... un saluto a tutti, Fab1 punto
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Non tutti hanno detto che è un bb.. qualcuno ha detto bb-spl altri qspl. Fare dei paragoni con un solo caso analogo potrebbe essere poco costruttivo.. Bisognerebbe considerare più casi1 punto
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La punteggiatura? Andata da tempo...una volta si finiva la 5a elementare con l'analisi logica...la terza media con l'introduzione al latino (e parliamo degli anni 80, con una scuola già in declino)...ma ora cazzo hanno i tablet! Si fanno tante di quelle attività propedeutiche alla formazione, che ci si è dimenticati delle fondamenta...L'avanzare della barbarie che caratterizza la nostra epoca è direttamente proporzionale all'avanzare della tecnologia. Per i prezzi: confermo il crollo verticale delle basse conservazioni e delle monete comuni del Regno (solo il Fdc tra queste ultime cerca di difendersi)...man mano che poveri collezionisti ed accumulatori passano a miglior vita, gli eredi, che sovente hanno mooolto a cuore la volontà e le passioni del de cuius, ma ancor di più li stuzzica l'ultimo I-phone o il week end nel centro benessere, offrono il tutto per pochi piccioli al primo rastrellatore che incontrano...quando proprio non portano il tutto (se è oro e argento...poi se è la serie Aratrice o una collezione di Denari poco importa!) al banco metalli...in quel caso però spesso l'effetto è opposto : il compro oro, che magari fino a poco fa svolgevaa tutt'altra umile e nobile attività (pizzicarolo, barista, imbianchino, etc) e che poco sa del perché esistano quei tondelli siffatti ("la gente sono strani" penserà tra sé e sé ), poco importa di cosa ha davanti: lui fonde, ama fondere come non mai! A ciò si aggiunge la diffusione di questa gran mole di materiale sulla rete di contro ad una diminuzione di veri collezionisti numismatici (quelli che perseverano negli anni, litigano con le mogli, dormono col Gigante per cuscino, etc.)... Insomma, che consigliarti? Forse di capire bene in primis cosa sia la moneta, poi cosa ti spinge a collezionare, quindi cosa collezionare e come collezionarlo. ..se a collezionare poi sostituisci il verbo studiare avrai fatto il passo che ogni vero collezionista dovrebbe fare (da questo punto di vista io sono agli inizi e posso dirti che la soddisfazione di iniziare a conoscere davvero ciò che si ha o semplicemente si vorrebbe avere non ha eguali )... Con simpatia! Ad maiora1 punto
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1778 RINNOVAMENTO DEL PALAZZO DUCALE DI MILANO Nel 1769 dopo la rinuncia dell'architetto VANVITELLI (autore della reggia di Caserta) per contrasti col FIRMIAN, l'incarico venne affidato al Piermarini suo allievo, lo spazio si trovava in fianco al Duomo, confinava con il Palazzo Arcivescovile, ed era occupato dai resti del Palazzo di Corte di Azzone Visconti costuito nella prima metà del XIV secolo. Del palazzo Visconteo rimane solo parte della chiesa di S. GOTTARDO in CORTE dopo le ristrutturazioni in stile neoclassico. All'interno della chiesa è conservato il monumento sepolcrale di AZZONE VISCONTI. D/ M . THERESIA AVGVSTA - Ritratto del GUILLEMARD R/ REGIA MEDIOLANI vista prospettica della facciata del Palazzo Ducale. Nell'esergo AMPLIATA INSTVCTA / NOVA FACIEORNATA / MDCCLXXVIII1 punto
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On line c'è solo questo limitatissimo http://www.interhobby.com/it/collezionismo/numismatica/dizionari/index.htm1 punto
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Certo che si ... noi ci stiamo provando (e siamo dei "praticoni"). Ma cosa si può scovare grazie ad internet, con decine di immagini a nostra disposizione; dettaglio da considerare !!!! Prima? I "grandi" numismatici del passato? "grandi" viaggi per musei e commercianti. Quelli piu' recenti? Forse superficialità o fretta hanno impedito questi approfondimenti. Alla base di tutto? L'unione fa la forza, non credete? E' lo scambio di informazioni che è vincente.1 punto
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Nella mia continua, ma faticosa per scarsa reperibilità dei più rari, e pesante, economicamente, ricerca dei grossi medievali e degli agontani in particolare, ho fatto lo sforzo di regalarmi quest'altra piccola chicca, che cercavo da tempo, pescata in una piccola raccolta ritirata da un amico commerciante. Il peso è g. 1,33. Non aggiungo classificazioni o descrizioni perché voi frequentatori della sezione siete troppo forti e sono certo che vi farà piacere aggiungere note storico/numismatiche, commenti e quant'altro. La moneta, come potete vedere (foto fatte al volo con il cellulare), non è perfetta, ma comunque gradevole, direi BB. Che ne dite? Spero con questo di farmi perdonare la perdurante assenza di questi ultimi tempi, causa terremoto.1 punto
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France - Second Empire - Napoleon III (1852-1870) - 10 Centimes 1856 W (KM771.7, Gad.248) with satirical engraving of a Pickelhaube (spiked helmet) on Napoleon's head - a.VF1 punto
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Forse il piu’ prestigioso riconoscimento per un legionario di Roma era il diploma militare che gli veniva assegnato al momento del congedo dalla sua unita’ combattente la Legione ,dell’ esercito romano , al termine del servizio militare svoltosi in modo del tutto regolare , onesto ed onorevole . Questo diploma era il titolo piu’ ambito probabilmente anche rispetto alle riconoscenze che nel corso della vita militare il soldato poteva ricevere per atti di valore in battaglia o per altri motivi , poiche’ cio’ non presupponeva la sicurezza di arrivare vivo fino al termine della ferma militare . Da Augusto in poi , veniva rilasciato ai legionari e agli ausiliari un diploma che autorizzava la fine del servizio militare e oltre all’ attestato scritto inciso su lastra in bronzo , veniva consegnata una somma in denaro chiamata “nummaria missio” oppure in alternativa , che nel corso dell’ Impero divenne quasi una norma per scarsezza di contante o perche’ i soldati non volevano denari di rame come se fossero di argento , l’equivalente di un appezzamento di terra al posto del soldo , chiamata in questo caso “agraria missio” . Agli ausiliari invece di soldi o terra poteva essere concesso il diritto di cittadinanza romana . Questi privilegi erano dedicati anche ai legionari congedati prima del tempo , come nel caso di gravi ferite o per malattie , “causaria missio” , oppure ai congedati per esplicita volonta’ del comandante , “gratiosa missio” ; al contrario di tutto cio’, la perdita dei benefici avveniva con il congedo disonorevole , “ignominiosa missio” , che poteva essere causato per vari motivi : codardia in battaglia , omicidi , furti , disubbidienza , ecc. Come si nota la vita militare nonostante la pericolosita’ e gli imprevisti vari , consentiva pero’ al termine della ferma di ottenere una serie di benefici che permettevano di terminare la vita in modo onorevole . La regolare ferma militare del Legionario era sotto Augusto di 16 anni , 20 anni per la Choorte urbana , mentre 25 anni per gli ausiliari ; queste date di scadenza non erano pero’ categoriche perche’ spesse volte i soldati erano trattenuti in servizio forzato o volontario , in tal caso erano chiamati “evocati” . Esistono alcune attestazioni di “evocati” come ad esempio la lapide di T. Cillio di Laranda in Turchia , morto a 70 anni dopo aver trascorso ben 38 anni nella Legione XI , oppure quella di Claudio Celere di Verona che si era arruolato volontario a 20 anni e che mori’ a 63 anni ancora in servizio senza mai lasciare il suo incarico . Da Adriano la ferma fu innalzata a 25 anni di servizio nell’ unita’ di appartenenza , ma negli ultimi 5 anni i legionari venivano pero’ sollevati dagli incarichi piu’ pesanti . Al momento del congedo il soldato semplice legionario riceveva oltre al diploma , 5000 denari d’ argento o l’ equivalente apprezzamento di terreno . Concludendo chi aveva la fortuna di arrivare vivo ed integro dopo in media circa 20 anni di permanenza in una Legione , poteva sperare in un proseguimento di vita tutt' altro che disprezzabile . Un diploma militare in bronzo proveniente da Carnuntum in Pannonia , databile al tempo dei Flavi , Tito , 13 Giugno dell' 801 punto
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1771 L'ARCIDUCA FERDINANDO D' AUSTRIA dopo lo sposalizio nel Duomo di Milano con Maria Beatrice d'Este, diventa di fatto Governatore di Milano, anche se Maria Teresa lo nominò già nel 1764. Prese alloggio nel Palazzo Reale appena restaurato dal Piermarini. La medaglia celebra appunto l'arrivo dell'Arciduca Ferdinando a Milano. Bronzo, mm. 49,4 - Autore KRAFTT1 punto
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1770 MARIA TERESA NUOVO CARCERE IN MILANO D/ MARIA THERESIA AUGUSTA , solito ritratto del KRAFFT R/ CRIMINIBVS OPERE PVB. EXPIANDIS - Nel campo la Giustizia con bilancia e spada, mostra il nuovo edificio delle carceri a un criminale inginocchiato davanti a lei, con catena e palla al piede sinistro - In esergo: ERGASTVLVM MEDIOL. MDCCLXX Pelto o zama argentato, mm. 42,90 - autore KRAFFT1 punto
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1770 MARIA TERESA LIBERTA' DI SCAMBI FRA LA LOMBARDIA E GLI STATI DELL'IMPERO D/ MARIA THERESIA AUGUSTA - Busto rivolto a destra con velo vedovile e diadema R/ MVTVIS COMMODIS - Due donne sedute su balle di merci si danno la mano, simboleggiando gli scambi degli Stati Germanici e la Lomardia, sopra un putto con caduceo, sullo sfondo a sinistra un porto di mare e sulla destra alcue montagne. in esergo: PROVINC. GERMAN. ET ITAL. COMMERCIIS IVNCTAE / MDCCLXX Bronzo, mm. 48,70 - Autore KRAFFT1 punto
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Pienamente d'accordo, aggiungerei che sono i libri a fare la fortuna e l'interesse delle raccolte. Un libro costa, costa il lavoro di ricerca, costa la qualità di stampa, costa la distribuzione; costa tutto oggi giorno. Faccio un esempio di divulgazione gratuita perpetrato dalla Carige con la pubblicazione della collezione Gavazzi delle monete di Genova. Pubblicazione gratuita ed omaggiata con la presenza alla mostra. Pubblicazione inguardabile, non c'è una nota, un riferimento, una didascalia, fotografie modeste e fuori registro, qualità di stampa davvero infelice. Una pena, però è gratis. Sono e resto dell'idea meglio una moneta in meno ed un bel libro in più.1 punto
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