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  1. claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/17 in Risposte

  1. Vi posto il primo arrivo del 2017. Un gioiellino di Ferdinando I d'Aragona, direi quasi al top, voi che ne dite? Allego anche un breve video. DSCN0029.MOV
    5 punti
  2. buon Anno nuovo a tutti. una piccola rissalita per questa monetina misteriosa....piu dubbi che e stata cognata in quelli tempi che la Liguria era maestra del mediterraneo....quando giente abitavano su quelli castelli dominanti ,per la maggior parte spariti....e che la sola citta di tandu,era Bonifaccio..... eccone un altra di 12mm di diametro,e di peso 1.32 grammi...
    5 punti
  3. Bene cari amici, @papalcoins ha colto nel segno! Effettivamente era un test per vedere il livello di osservazione su foto di piccolo formato. Devo dire che in presenza di foto piccole, è molto utile usare lo zoom dello schermo che aiuta molto per un'osservazione ingrandita, almeno quel tanto che basta per porsi degli interrogativi. Le foto le ho fatte io e di proposito le ho ridotte di dimensione, le foto originali sono queste che allego, insieme a quelle di alcuni particolari fatte al microscopio (7>20X). La moneta è un falso che può creare qualche difficoltà, ma con un po' di attenzione si svela subito la non originalità. Questo falso fu censito da Gino Manfredini nel 1970 sulla sua rivista La Numismatica, e lo riteneva, allora, uno dei migliori falsi sul mercato. Sono rimasto un po' meravigliato che nessuno degli intervenuti abbia chiesto peso e diametro, 20,8 gr. e 35,7 mm, che avrebbero svelato subito la non originalità. Vi ringrazio molto per la vostra disponibilità, a tutti un caro saluto.
    4 punti
  4. Buonasera a tutti, volevo mostrarvi il mio recente acquisto in oggetto, che reputo interessante anche per il tondello XXL (36 mm per 24,56 grammi). Le foto non rendono giustizia al pezzo, e in particolare al D/, che è molto bello, e quando possibile (il mio amico fotografo è in congedo di paternità), se vorrete, ve ne fornirò di migliori. Io sono molto contento, è un monetone davvero suggestivo.
    3 punti
  5. Buongiorno a tutti, vi auguro un buon 2017 con questo bellissimo tarì del 1697. Riportato come comune ma non proprio così facile a trovarsi in alta conservazione Filippo
    3 punti
  6. Aspetiamo sempre.... noi popolani qualchi sapientone.. per descrivere questa monetina.. or mai Italica
    3 punti
  7. credo proprio che sia un test... non penso sia originale
    3 punti
  8. Salve Ho questa monetina di rame (1,3 g, 16 mm) attribuita alla zecca di L’Aquila, al tempo del regno di Carlo VIII di Francia L'Aquila, CARLO VIII, re di Francia, 1495, CAVALLO. D/ Scudo di Francia coronato, R/ Croce trifogliata; in basso aquiletta a s.
    2 punti
  9. L'aureo di Marco Aurelio con al rovescio la scena del matrimonio con Faustina. Di seguito un esemplare particolarmente bello che lo scorso Novembre ha totalizzato 8500 euro.
    2 punti
  10. Giustissima osservazione @mariov60 mi ero dimenticato di quei due piccoli tondelli. La moneta esaminata in questo thread però è emessa da una zecca dove l'obolo non è ancora noto al momento (ecco, questa locuzione credo sia più corretta). Poi non dimentichiamo che visivamente la moneta è identica per dimensioni ed impronte al denaro, quindi....
    2 punti
  11. Ciao Dabbene e team cordusio e complimenti per l- evento. Peccato non esserci ma saro a Roma con una persone che comunque l ambrosiana la conosce bene. Vi auguro una bella giornata e avanti con il giornalino!
    2 punti
  12. Forse il migliore esemplare che abbia mai visto di questo millesimo. Complimenti Filippo!
    2 punti
  13. Bellissima complimenti !! Iniziamo bene l'anno ... Sempre fascinosi questi esemplari provenienti dalla Corsica
    2 punti
  14. Grazie @uzifox. Spero che come a te, anche agli altri componenti della sezione, piacciano ed interessino i miei interventi che hanno l'unico scopo di trasmettere quello che ho imparato in questi anni di partecipazione alle discussioni del forum e, soprattutto, allo studio cui mi sono dedicato, nonostante la mia non più giovane età, sotto la sapiente guida del mio tutor, @Il*Numismatico che a volte nei suoi interventi può essere un po' diretto ma che ha una notevole preparazione data da più di 30 anni di collezionismo. Ritengo poi, quello dei falsi, un campo molto interessante e di massima priorità per il collezionista e quindi quando ne avrò la possibilità riproporrò test di questo tipo.
    2 punti
  15. Si siamo più vicini di quanto sembra, c'è molto fervore, avere la possibilità di attingere dall'Ambrosiana è già di per se straordinario.. Se poi mettiamo l'intera giornata con il suo programma e la possibilità di incontraci in una cornice come questa, in una città come Milano, forse qualche eco dovrebbe sentirsi.. Non vedo l'ora. Eros
    2 punti
  16. si,riguardandola confermo le mie impressioni...falsa! A mio parere s'intende...?
    2 punti
  17. 2 punti
  18. Condivido che dovrebbe trattarsi di medaglia utilizzata per costruire la scatoletta. Queste scatolette sono ricorrenti nel 1800 (e forse antecedentemente), anche se ormai decisamente rare. La costruzione avveniva talvolta con l'impronta dei coni della medaglia nel rovescio e nel fondo, qualche volta con incastonatura di medaglia o lamina nel coperchio . Penso che servissero come contenitori di rosari o oggetti religiosi/ devozionali. Ho in collezione una scatoletta in metallo argentato mm.50 con i coni di una piastra dell'anno giubilare di papa Clemente X - opus Lucenti (busto pontefice nel coperchio; porta santa sul fondo). Quanto alla medaglia di Leone XII esiste, anche se inedita. Non è citata dal Patrignani e non è classificata dal Bertuzzi. Bertuzzi, illustrando placchette di Morel per Pio VII (n. 175 mm. 160 e n. 176 mm. 68 riprodotta in catalogo) dice che questo soggetto del Papa orante fu utilizzato anche per medaglie di Pio VIII e Leone XII. In collezione ho una bella lamina dorata del Morel di mm. 70 senza stemma nella parte bassa con ritratto molto somigliante a quello noto di questo pontefice e anche una placchetta in bronzo fuso uguale alla medaglia della scatoletta di fero di circa mm. 68. Questa seconda placchetta ha caratteristiche molto più commerciali: il ritratto è diverso e meno somigliante a quello della medaglistica di Leone XII (più somigliante a Pio VII) e c'è l'errore dello stemma non modificato. E' difficile dire come sia stata realizzata, ma l'approssimazione è evidente e, facendo peccato, si può intuire la finalità.
    2 punti
  19. Complimenti per la discussione! almeno posso realizzare, seppur virtualmente, un sogno La ma collezione principale riguarda le monete straniere moderne, quindi mi accontenterei di una monetina in rame degli Stati Uniti d'America. Viene chiamata “Cent silver center” ed è una moneta in rame con una punta di argento al centro di circa 0,19 gr., si potrebbe definire uno dei primi esempi di moneta bimetallica. Questa è tra le monete pensate dai padri fondatori che cercavano di differenziarsi dalla monetazione inglese dell’ex dominio britannico. Durante i primi anni della repubblica americana si pensò che l’intrinseco di una moneta della nuova nazione doveva essere pari al suo valore nominale, gran parte dei commercianti avrebbero rifiutato di accettare monete senza questa caratteristica. L’esperimento della bimetallica fu anche un tentativo di ridurre le dimensioni mantenendo il valore intrinseco, il centesimo di dollaro sarebbe stata una moneta non pesante (circa 4,50 gr.) per un pratico utilizzo quotidiano, si sarebbe potuto evitare così il solo rame puro che avrebbe portato la moneta a pesare circa 13,50 gr. Thomas Jefferson (uno dei padri fondatori e terzo presidente degli Stai Uniti dal 1801 al 1809) aveva indicato un'alternativa, con una lettera informò della sua idea anche il Presidente George Washington: una moneta fatta di una lega principalmente di rame, ma che includeva abbastanza argento giusto per ottenere una moneta di dimensioni ragionevoli e con un valore intrinseco pari ad un centesimo di dollaro. Ma il segretario del Tesoro temeva che sarebbe stata una moneta troppo suscettibile di contraffazione, in quanto il suo aspetto differiva di poco da quella del rame puro. Quindi nel 1792, nella neonata zecca della città di Philadelphia (capitale provvisoria degli Stati Uniti d’America), una piccola porzione d’argento andò a finire nel foro centrale della nostra monetina, questa spina in argento avrebbe avuto un valore reale di ¾ di centesimo, mentre il restante ¼ di centesimo sarebbe stato coperto dal valore intrinseco del rame. Ma in ultima analisi il lavoro aggiuntivo richiesto per la coniazione di queste monete bimetalliche si dimostrò inadatto per la produzione di massa. Ragion per cui nel 1793 iniziò l’emissione del cent in solo rame (in foto), moneta oggi molto rara anche se coniata a decine di migliaia di pezzi. Della nostra monetina bimetallica ne sono rimaste solo una dozzina, per una di quelle in condizioni migliori rispetto le altre (prima foto della discussione) siamo su per giù con il milione di €uro… difficilmente ne entrerò in possesso Heritage 4/2012 $1,150,000 - Heritage 5/2014 $1,410,000 - Heritage 8/2014 $1,997,500 Naturalmente ci sono monetine in metallo povero di maggior valore, avrei potuto scegliere il 5 cent U.S.A. in nickel del 1913, la famosa "Liberty head nickel" da 7 milioni di dollari Ma la sua rarità è legata solo alla data (ed ai pochi pezzi coniati naturalmente), quasi tutti gli altri millesimi sono piuttosto abbordabili anche in ottime condizioni, io stesso ne posseggo una con una data comune, quindi tipologicamente sono a posto. Ho scelto il *cent silver center*, anche se di minor valore, si fa per dire per la sua particolarità unica. ps: nel 1960, durate dei lavori di ristrutturazione all’interno della zecca di Philadelphia, fu ritrovato qualche tondello grezzo di rame con un forellino al centro, erano i *cent silver center* di 170 anni prima mai nati.
    2 punti
  20. Le scansioni @mingo-2008 uccidono le monete, se riesci le prossime volte fai delle foto. Per me più bella del BB, penso un BB-SPL Saluti
    2 punti
  21. 2 punti
  22. Le giornate di studio della Società Numismatica italiana Il Museo Archeologico del Finale e la sua collezione di monete Sabato 4 febbraio 2017 si terrà a Finale Ligure (Savona) la seconda giornata di studio organizzata dalla Società Numismatica Italiana Onlus e dedicata, questa volta, alla monetazione ligure, con l'intento di valorizzare la piccola ma interessante raccolta numismatica del locale Museo Archeologico, che contiene, tra l’altro, una rarissima moneta dei marchesi del Carretto. Dopo i saluti del Presidente della SNI, il Dott. Ermanno Winsemann Falghera, del Direttore del Museo, il Dott. Daniele Arobba, e della Prof.ssa Rossella Pera, docente ordinario di Numismatica presso l’Ateneo genovese, che ci intratterrà tra l’altro su collezioni e collezionismo numismatico in Liguria, seguiranno gli interventi di Dario e Walter Ferro, rispettivamente sulle monete delle colonie genovesi e dei marchesi del Carretto, nonché del Comandante Maurice Cammarano, sui luigini di zecche liguri. Dopo un pranzo conviviale in un ristorante caratteristico del borgo medievale, si farà poi vista alle collezioni archeologiche e numismatiche del Museo, accompagnati dal suo conservatore, il Dott. Andrea De Pascale. La partecipazione all'evento è libera e gratuita. L'organizzazione raccomanda la comunicazione anticipata, in caso di partecipazione, alla segreteria con una e-mail a [email protected]. PROGRAMMA 4 febbraio 2017 Museo Archeologico del Finale Chiostri di Santa Caterina Borgo, Finale Ligure (Savona) 10:30 Ermanno Winsemann Falghera – Saluto del Presidente della Società Numismatica Italiana. 10:40 Daniele Arobba - Saluto del Direttore del Museo Archeologico del Finale. 10:50 Rossella Pera - Saluto dell’Università di Genova. 11:00 Rossella Pera – Liguria, monete e collezionismo. 11:30 Dario Ferro – Le monete delle colonie genovesi. 12:00 Walter Ferro - Le monete dei del Carretto. 12:30 Maurice Cammarano - I luigini delle zecche liguri. 13:00 Pausa Pranzo 15:00 Visita al Museo Archeologico del Finale e alla sua collezione numismatica. 16:30 Chiusura della giornata Locandina.pdf
    1 punto
  23. interessante... qualunque cosa sia, è un falso suberato. pseudo argentatura su tondello di vile metallo. un bel falsone, speriamo che qualcuno ne rintracci il modello!
    1 punto
  24. Ok, ho trovato su Münzen-lexicon "Der niederländische Name Botdrager (Topfträger) leitet sich von dem Münzbild ab, eine Darstellung des flandrischen Wappenlöwen mit einem Helm, der volkstümlich als Topf (Bottich) bezeichnet wurde. " dato che non me la cavo bene con il tedesco, provo una traduzione approssimativa. Il nome neerlandese Botdrager (Topfträger) deriva dall'effige dello stemma fiammingo, il leone araldico con elmo che era chiamato popolarmente "pentola"
    1 punto
  25. DE GREGE EPICURI L'imperatore dovrebbe essere Alessandro Severo. La figura al rovescio potrebbe essere il terzo personaggio della cosiddetta "Triade Medica", l'aiutante e forse figlio di Esculapio, Telesforo.
    1 punto
  26. DE GREGE EPICURI @giorgio28Non credo, alcuni volumi sono solo in cartaceo. La scritta al rovescio potrebbe essere: CEPDWN, cioè Serdika, in Tracia. Quanto all'imperatore, non saprei; questa zecca però non ha coniato sotto Adriano. In Wildwinds non l'ho trovata.
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  27. E.... perchè ...no quella del '57?
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  28. Non avevo ancora affrontato la parte emiliana chiaro che una trattazione così vasta nello spazio soprattutto e nel tempo, problematiche ne comporta. Comunque l'opera è' molto vasta e occorre approfondire meglio i diversi temi/ zecche trattati. Il giudizio complessivo non può' e non deve basarsi solo su alcune, limitate, estrapolazioni ...
    1 punto
  29. Ti ringrazio del tuo apprezzamento @lele300 ma all'inizio della mia avventura numismatica la presenza del tutor per me è stata fondamentale per abbreviare i tempi di apprendimento, considerato che mi interesso a questo settore così vasto da solo sei anni, e ti confermo che anche ora uno scambio di pareri con l'ex tutor e sempre positivo, anche perché io sono molto propenso al lavoro di gruppo, abituato a farlo nel campo dei diamanti e l'attività di perito numismatico è praticamente analoga, cambia solo il tipo di materiale che si analizza . Come ho detto il test era mirato al livello di osservazione e giudizio su foto piccole, indipendentemente che siano di aste o privati, tant'è che ho chiesto solo il livello di grading, non precisando se la dovevo acquistare o meno. Un caro saluto.
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  30. Medaglia giubilare (ricordo), ottagonale, bronzo/ottone, emessa per l'Anno Santo 1675 o 1700, produzione romana. D/ La Scala Santa, con ai lati S.Pietro (sx) e S. Paolo (dx), esergo ; ROMA.- R/ Le quattro Porte Sante, in alto il drappo della Veronica, raggiato con sopra testina di cherubino o colomba, esergo lettere: A. IVB. = Anno Giubilare, tipologia non comune.- Ciao Borgho.
    1 punto
  31. Sul Gazzettino un report dell'evento ci sarà sicuramente, con anche qualche bella foto...quindi @atkon e gli altri interessati ma impossibilitati ad esserci potranno comunque vivere con Quelli del Cordusio i momenti principali della giornata! In spirito sappiamo che siete con noi Un caro saluto, Antonio
    1 punto
  32. Ecco la mia piastra 1841 Testa grande.....non è un gran che come conservazione ma è pur sempre una "monetina" rara. Rocco.
    1 punto
  33. Parente di Garibaldi ?
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  34. Stando a wikipedia, Cerbero non è da associarsi unicamente a Plutone. Riporto il testo di wiki segnalando in grassetto le parti che potrebbero interessare questa discussione: "Caratteri della divinità: Veniva raffigurato barbuto come Zeus e Ade, con un moggio di grano in testa, seduto sul trono, con uno scettro in una mano, spesso con l'altra su Cerbero. L'animale a lui sacro è il toro Api. Alcuni studiosi, basandosi sul racconto di Plutarco (Iside e Osiride, 28), ritengono che il dio, o almeno la sua immagine, provenisse da Sinope. In questa colonia assira ellenizzata sarebbe esistito un tempio ad una divinità semitica, Ea, conosciuta con il titolo di Sar-Apsi ("signore degli abissi"). L'oracolo di questo dio, secondo Arriano (Anabasis, VII. 26), sarebbe stato consultato a Babilonia dai generali di Alessandro Magno malato. L'assonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis avrebbe spinto Tolomeo I alla scelta del dio per farlo accettare al popolo egizio. Altri studiosi propendono per un'origine autoctona del dio e lo identificano con la divinità degli inferi Osiride-Api, venerato a Menfi. Qui il tempio di Serapide sorgeva su una collina chiamata Sen-Hapi, che nella trascrizione greca fu resa con Synopion, causando l'omonimia con Sinope. Grazie alla politica religiosa dei Tolomei, l'importanza di Serapide crebbe fino a farne la maggiore divinità egizia, sostituendosi ad Osiride ed associandosi quindi ad Iside, Horo (nella forma di Harpocrate) e Anubi. Tramite un fenomeno tipico del sincretismo di età ellenistica Serapide fu identificato con molti dèi greci, quali Zeus, in quanto Signore dell'Universo, Ade, come dio dell'oltretomba, Dioniso, in quanto dio della fecondità, Asclepio, come dio guaritore, ed Helios, nell'aspetto solare. Il culto di Serapide si confuse anche col cristianesimo secondo le parole di Adriano: « Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi Vicari di Cristo » (Storia Augusta, Vita di Saturnino, 8, 2) L'importanza di Serapide non fu legata solamente all'Egitto, ma il suo culto fu introdotto in molte città del mondo greco e romano, fino al IV secolo, quando, in seguito ad una serie di editti di Teodosio I, il Serapeo di Alessandria fu distrutto ed i culti pagani vietati. Un importante tempio dedicato a Serapide e a Iside si trova nell'antica città romana di Industria Bodincomagus, ubicata nel territorio dell'attuale Monteu da Po mentre un altro si trova a Maharraqa[1] nella bassa Nubia e risalente ad epoca greco-romana."
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  35. @marley69 Di medaglie portamessaggi non ho notizie. In Italia, durante la seconda guerra mondiale, molte piastrine di identificazione dei combattenti erano costituite da una scatolina piatta di ottone da portarsi al collo con una catenella e apribili, al cui interno era conservata una strisciolina di carta recante i dati del militare che la portava. (Per praticità, vennero poi gradualmente sostituite da piastrine di ottone in cui gli stessi dati venivano incisi con un punzone) In altri Paesi invece, di diversa religione e cultura, eistono dei contenitori al cui interno, piegato o arrotolato, è contenuta una strisciolina di carta sottile su cui è vergato um versetto del Corano, oppure una preghioera. Un esempio che allego è un anello proveniente dal Marocco : la strisciolina è all'interno e l'anello è stato saldato al momento dell'acquisto. In India, sono molto comuni dei cilindretti variamente ornati, apribili o saldati, che si portano al collo e anch'essi contengono una preghiera. In Italia venivano usati gli scapolari, oggetti devozionali da portarsi addosso, ma quello che hai mostrato credo fosse destinato ad altro uso : magari a contenere la foto miniaturizzata di un congiunto, com ha suggerito Monetiere.
    1 punto
  36. buonasera a tutti, posto un gettone rinvenuto durante il restauro di una vecchia macchina fotografica in legno a lastre,era usato come ranella sotto a pomello. mi piacerebbe sapere se era bucato in origine o forato per l'uso (la bava sui bordi interni potrebbe essere dovuta all' uso) e il suo uso originale. Ø 20 mm ottone grazie e saluti riepo
    1 punto
  37. Grazie mille @francesco77, I complimenti fatti da uno studioso della monetazione di Napoli.....per me...valgono doppio. Rocco.
    1 punto
  38. La cuprite e rossastra ed è sotto i sedimenti scuri. La gran quantità di cuprite che si è formata, penalizza la moneta. Come ho accennato prima, eliminare la cuprite del tutto è impossibile, il lavoro di bisturi e bulini possono (quasi) ridare il ritratto dell'imperatore, ma tieni presente che non sarà possibile colorare o patinare con la stessa tonalità del resto della moneta .
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  39. 1 punto
  40. DE GREGE EPICURI Grazie, credo proprio sia questa. Pensavo che la mia fosse piccola e leggerina, ma evidentemente lo sono tutte.
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  41. 7 del primo tipo , 2 secondo, 3 terzo, 1 con iniziale, 1 grossetto
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  42. La battaglia del Metauro si puo’ definire come uno di quegli eventi che decisero il corso della storia ; con la conseguente vittoria romana salvo’ l’ Italia dalla conquista cartaginese e fu dovuta principalmente al risultato di una marcia prodigiosa , la marcia “nascosta” al nemico Annibale da parte del Console romano Claudio Nerone . In breve i fatti dell’ anno 207 a.C. poiche’ il tema principale riguarda i preliminari e la marcia , anzi la corsa , di 6000 uomini e 1000 cavalieri da Canosa in Puglia al fiume Metauro nell’ alto Marche . Mentre i Romani tengono sotto controllo Annibale , Asdrubale intanto giunge in Italia dopo aver attraversato i Pirenei e le Alpi ripercorrendo il percorso gia’ collaudato da Annibale . Giunse cosi’ in Gallia cisalpina agli inizi del 207 a.C. con circa 20.000 armati , qui’ rafforzo’ il suo esercito con mercenari Galli arrivando a 30.000 soldati , altri parlano di 40.000 ; dopo aver assediato inutilmente la colonia romana di Piacenza , Asdrubale prosegui’ la marcia di avvicinamento ad Annibale ; la situazione di Roma appariva gravissima , se i due eserciti cartaginesi si fossero uniti forse per Roma sarebbe stata la fine , quindi il Senato invio’ il console Marco Livio Salinatore verso Nord per fermare la marcia di Asdrubale , fratello minore di Annibale che era giunto in Italia per portare soccorso al fratello , mentre l' altro console Gaio Claudio Nerone cercava di bloccare Annibale nel Bruzio poiche’ il pensiero estremo dei Romani era quello di impedire il congiungimento dei due fratelli e dei loro eserciti . Annibale intanto riuscì a svincolarsi dal blocco operato da Claudio Nerone dirigendosi verso l' Apulia e respingendo i Romani nella battaglia di Grumento che rimase pero’ senza vincitori , quindi Annibale con una marcia laterale tipica del suo tatticismo raggiunse prima Venosa e poi Canosa , dove si fermò attendendo notizie sulle mosse del fratello Asdrubale ; in pratica Annibale fermandosi a Canosa si trovo’ qui immobilizzato avendo di fronte , verso Nord , Claudio Nerone e a Sud due Legioni stanziate a Taranto . Asdrubale intanto tento’ di mettersi in contatto con Annibale inviandogli alcuni messaggeri , ma i Romani riuscirono ad intercettare i messaggeri di Asdrubale inviati per informare il fratello sulle sue intenzioni di scendere lunga la costa adriatica in direzione sud verso la Puglia e quindi appresero che il secondo esercito nemico di Asdrubale era in marcia verso la costa marittima in direzione di Fano ; di conseguenza Annibale rimase all' oscuro di questi progetti del fratello e rimase a Canosa senza tentare di rompere il blocco verso Nord operato da Claudio Nerone posizionato con le sue Legioni sulle alture di Canosa . A questo punto Claudio Nerone non sopportando l’ inettitudine , decise con una mossa azzardata che avrebbe potuto avere risvolti drammatici per Roma , ma che si rivelo’ decisiva e senza attendere il consenso del Senato per la sua azione , di lasciare il blocco ad Annibale d’ innanzi a Canosa e con una audace marcia forzata raggiunse Livio Salinatore a Sena Gallica l’ attuale Senigallia , insieme ad piccola parte delle sue forze , 6.000 fanti e 1.000 cavalieri in pratica poco piu’ di una Legione , ma costituita dei migliori Legionari e Cavalieri . La marcia di Claudio Nerone rimase prodigiosa ed ineguagliata nella storia delle marce militari ; lo scopo di Nerone era quello di portare un contingente di truppe scelte ed effettuare una marcia forzata che lo portasse a congiungersi con Livio Salinatore e con questa armata rinforzata affrontare insieme e sconfiggere Asdrubale , dopo di che a vittoria ottenuta ritornare celermente al proprio campo a Canosa prima che Annibale possa accorgersi di quanto è accaduto a sua insaputa ; parte da Canosa prima di avere il consenso del Senato , decisione azzardata e carica di conseguenze nel caso Annibale si fosse accorto della sua partenza che tra viaggio di andata , battaglia ed eventuale ritorno nel caso di vittoria romana , lo avrebbe tenuto lontano da Canosa per 15/16 giorni , Annibale avrebbe potuto approfittare della partenza di Claudio Nerone e rompere facilmente il blocco verso Nord . Dopo 22 secoli sembra un romanzo epico cio’ che fece Claudio Nerone , in realtà si tratto’ di una delle più geniali operazioni militari di tutti i tempi e certamente ancora oggi rimane una “marcia prodigiosa” rimasta unica nella storia militare , sia per il prestigio militare indiscutibile degli avversari cartaginesi sia per le conseguenze della posta in palio : vittoria romana o fine di Roma . Il piano di Nerone fu quello di partire da Canosa di notte senza farsi accorgere da Annibale , lasciando nel campo tende e fuochi accesi anche le notti successive alla partenza in modo di non far notare ad Annibale la mancanza di 7000 uomini ; la marcia verso nord è spedita ed esaltante , praticamente di corsa ; Tito Livio racconta che due ali di folla accoglievano trionfalmente la colonna romana in marcia lungo la costa adriatica e le fornivano tutto ciò di cui aveva bisogno : cibo , mezzi di trasporto per aiutare quelli sfiniti e conforto morale nell’ impresa , pareva che tutta l’ Italia li spingesse aiutandoli nella corsa verso il Nord . La marcia durò ben sette giorni e otto notti , durante i quali , si fa fatica a crederlo , Nerone e i suoi uomini coprirono circa 472 Km. , dedicando al riposo solo il minimo necessario a non morire di fatica prima della battaglia decisiva per le sorti di Roma . Per la cronaca , questa marcia prodigiosa , si tratto’ di un vero e proprio record rimasto ineguagliato per un esercito a piedi : una media di 67/ 68 chilometri al giorno ! Giunti sfiniti presso l’ accampamento di Livio Salinatore che era posizionato davanti ad quello di Asdrubale , i 7000 uomini piu’ i mille cavalli si riposarono , ma senza aumentare il numero delle tende per non far sospettare ad Asdrubale l’ aumento dei Legionari presenti davanti a lui . Senza scendere nei dettagli della battaglia del Metauro che non rientra nei piani del post , questa si concluse con la completa vittoria di Roma ; l' esercito cartaginese fu completamente distrutto e Asdrubale cadde combattendo sul campo , del resto quest' ultimo come dice Tito Livio : “non aveva né il genio né la tempra del fratello” , fu pero’ un uomo d’ onore e non volle sopravvivere alla sconfitta che in seguito si rivelo’ fatale anche per Annibale , ormai confinato in un angolo d’ Italia , senza piu’ speranze di vittoria finale . Non appena termino’ la battaglia del Metauro Claudio Nerone torno’ felicemente ed immediatamente a Canosa ripercorrendo con la stessa celerita’ il percorso tenuto carico di speranza all’ andata e qui giunto , seppe che Annibale era rimasto tranquillo al suo accampamento senza sospettare della mancanza del Console . Claudio Nerone informo’ Annibale della fine del fratello e delle sue speranze di vittoria , facendogli recapitare la testa mozza di Asdrubale presso il suo campo . La cartina della marcia di Claudio Nerone
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  43. originale e come conservazione direi BB
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  44. si tratta di un quattrino emesso a Bologna nel corso del pontificato di Papa Paolo V (1605 - 1621). Nel collegamento trovi la prposta di vendita di un esemplare in buona conservazione.... http://www.numismaticaranieri.it/it/cerca/bologna__paolo_v__quattrino_1620_5980_.aspx?id=2826 ciao Mario
    1 punto
  45. Ti do la mia risposta diretta alla tua domanda: 1) ti piacciono le monete d'oro? 50 lire 1932 v em III (400 euro). Comune ma sempre piacevole ed in alta consevazione. 2) argento pezzo singolo: 20 lire elmetto in spl oppure 2 lire quadriga 1911 bb/spl 3) argento plurimonete: unico sovrano v em III, 2 lire cinquantenario QFDC (200 euro) + 10 lire biga 1927 fdc (100) + 10 cent cinquantenario fdc rame rosso (100) 4) argento pluriregnante: 1 lira v em II 1863 spl/fdc (100), 1 lira Umberto 1900 (spl/fdc 100), 2 lire cinquantenario 1911 QFDC (200) se prendi monete comuni rimani su qualità elevate, viceversa per monete rare, puoi leggermente abbassare qualità (senza sprofondare..) buon 2017!!
    1 punto
  46. ...questa varietà....mi era davvero sconosciuta, complimenti @Rocco68..per averla resa nota; si aggiunge alla lista degli errori ? ... del 94..per me c'è dell'altro dietro. Ero convinto che sui tarì il gruppo lettere fosse (solo) stato formato da SICIL - AR ... altre (monete intendo) invece, formate da SIC IL ... e così via.... uhmmmm !!
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  47. CENTRAL AND SOUTHERN ASIA MINOR CILICIA Soli No.: 364 Estimate: £ 300 Soli c.430-386 BC, Stater 10.72g, naked archer kneeling left, on left knee, pointed cap, looking along arrow, bow-case with bow and arrows at his side, rev SO, stalk and bunch of grapes, border of dots in shallow incuse square (BMC 1 var, pl.xxv, 1). Very fine. £300-350 Presso le popolazioni preelleniche dell'Egeo, l'arco era in grande onore come presso gli Egiziani e gli Orientali, e la tradizione arciera di Creta risale ai tempi minoici. Alcuni episodî e le figure di parecchi importanti eroi, greci e troiani, che combattono come arcieri nell'epopea omerica, mostrano l'alta considerazione in cui l'arco era tenuto nei tempi ai quali risalgono gli elementi più antichi della leggenda epica. Con la venuta dei Dori, popolo di lancieri, l'arco decade come arma da guerra; i Dori lo disprezzano e questo disprezzo si riflette nell'Iliade. L'arco rimane in uso come arma da caccia, e come arma da guerra solo in alcune regioni, come l'Attica. D'ora innanzi le lotte fra Greci e Orientali sono lotte fra l'asta dorica e l'arco asiatico. L'arco tornò in uso presso le città greche del Ponto, costrette a lottare contro gli arcieri sciti e traci, e presso le colonie occidentali, che dovevano lottare con gli arcieri italici, etruschi e cartaginesi: nell'esercito che Gelone offriva d'inviare contro i Persiani, erano compresi 2000 arcieri, che si distinsero ad Imera. In Italia la testimonianza dei monumenti ci mostra che l'arco fu una delle armi principali degli Umbri, dei Lucani, dei Sardi, e degli Etruschi. Ma fino al tempo della seconda guerra punica la tradizione non conosce arcieri negli eserciti romani; Livio ricorda all'anno 217 (XXII, 37, 7) gli arcieri inviati da Gerone in aiuto ai Romani, al 214 (XXIV, 34, 5) gli arcieri sulle navi di Marcello all'assedio di Siracusa, e poi all'anno 207 (XXVII, 38) gli arcieri dell'esercito di Sicilia. Per i reparti di arcieri, i Romani ricorsero sempre ai soci, e troviamo nei loro eserciti arcieri cretesi, siriaci, iturei, ecc. Nell'epoca imperiale questi reparti ausiliarî diventano alae e cohortes regolari dell'esercito, a piedi o a cavallo o miste di fantì e di cavalieri, reclutati specialmente nei paesi che avevano la tradizione dell'arco (Tracia, Siria, ecc.).
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  48. nah niente metal, stavamo sradicando la vecchia radice della magnolia (40 cm di diametro tagliata due anni fa) per la fresatura totale dell'orto e allargando la fossa è saltato fuori sto sacco mezzo marcio, probabilmente qualcuno nei tempi lo aveva sepolto.. l'orto è mio e me lo tengo io :)
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