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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/17 in Risposte
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ha sì? allora.... oltre il "silver cent center" che ho già inserito nel post n. 6, il mio ulteriore sogno è...... ....di avere tutto quello che è stato postato sino ad ora! e naturalmente voglio avere anche tutto quello che sarà postato entro le prossime 24 ore! (il tempo concesso per modificare un post)8 punti
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Assedio di Torino L'assedio di Torino ebbe luogo nel 1706 durante la guerra per la successione al trono di Spagna[1]. Oltre 44.000 soldati franco-spagnoli accerchiarono la cittadella di Torino fortificata difesa da circa 10.500 soldati sabaudi che combatterono strenuamente dal 14 maggio fino al 7 settembre, quando l'esercito a difesa della città comandato dal Principe Eugenio e dal duca Vittorio Amedeo II costrinse i nemici a una precipitosa ritirata[1]. L'assedio durò centodiciassette giorni, nel corso degli avvenimenti bellici conosciuti come "guerra di successione spagnola", a conclusione della quale, con la firma del Trattato di Utrecht del1713 e Rastadt dell'anno successivo[2],Vittorio Amedeo II, duca di Savoia, divenne il primo re della sua dinastia. Per le rilevanti dimensioni ed importanza della città (una delle pochissime capitali d'Europa cui sia mai stato posto un assedio scientificamente studiato), ebbe grande risonanza internazionale. Alcuni storici considerano l'assedio di Torino l'evento che segna l'inizio del Risorgimento. Vittorio Amedeo di Savoia Il tondello dei miei sogni è quello di una medaglia: LIBERAZIONE DELLA CITTA' DI TORINO. Dritto: l'assedio di Torino con Vittorio Amedeo II e del principe Eugenio di Savoia VICTORI • AMEDEO • F • T • EVGENIO = PRINCIPP • SABAV • GALLICANA OBSIDIONE • PROFVGATA • AVGVST • = TAVRIN • LIBERANTIBVS = VII SEPTEMB• SABAVDIA LIBERATA IO.TRIVMPHE Rovescio: Fetonte sul carro colpito da fulmini. Cade nel Po in esergo: MERGITVR • ERIDANO • = MDCVI = M. SMELTZING Anno coniazione: 1706 Materiale: Argento Diametro: 45 mm Zecca: Torino Autore: Maarten Smeltzing Riferimenti: Umberto di Savoia 11 I cenni storici sono stati presi dawikipedia. Le immagini della medaglia invece dal bollettino di numismatica "Memorie di Torino" Ecco... Vi ho presentato il mio sogno... Poterla avere un giorno, Vorrebbe dire, custodire tra le mani, se non il più, sicuramente uno dei piu' importanti periodi storici della mia città.. che amo da morire... Solo all'idea, riesco a provare forti emozioni. Chissà un giorno... Saluti4 punti
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Il mio sogno sarebbe quello di poter tenere tra le dita anche solo per alcuni minuti un particolare tetradramma di Siracusa, il cui conio di dritto, firmato dal maestro incisore Kimon, mi ha sempre tenuto a lungo davanti allo schermo. Un volto di Aretusa il cui fascino magnetico ha superato indenne 24 secoli si abbina al più classico dei rovesci, una quadriga sormontata da una Nike che in questo conio raggiunge livelli artististici altissimi, completando così l'accoppiamento di conii di quello che personalmente ho sempre guardato come l'apice dell'arte incisoria greca in numismatica. Ex Numismatica Ars Classica 77, lotto 17:4 punti
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D'altra parte un professionista deve camparci con le compravendite, quindi è inevitabile che ciò che vende a me l'abbia pagato molto meno. Le opzioni son due: o i professionisti comprano (molto) sottocosto, o rivendono (molto) sovrapprezzo. E visto che trovare sottocosto nel XXI secolo di internet è dura per tutti, basta far due più due. Poi certo, il professionista offre garanzie. Per esempio, per monete particolarmente insidiose (come molti pezzi di Vittorio Emanuele III) ha senso non fidarsi a prenderli basandosi solo sulle proprie competenze se non si è delle linci con i falsi. E reputo il sovrapprezzo del professionista un giusto compenso per la garanzia dell'acquisto. Il professionista a mio avviso è come un consulente, cui si ricorre in caso di necessità. Certo, se si fa fare tutto a lui rimane poco di divertente nella numismatica. E dopo 20 anni si è ancora incompetenti come il primo giorno.3 punti
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My apologies to the Forum for English-only, but I don’t want the online translator putting words in my mouth. --------------------------------------------------------------------- We don’t want to get too crazy here. Question-marks are one thing—even when they’re rooted in silliness. But labeling something outright as fake, as has been done with the TPG-slabbed 1884 Trade Dollar (whose impressive provenance is linked within the above post #24), well, it borders on the actionable. Let's please be more careful. Besides, you’re talking trash about one of my treasured childhood memories…studying my first Bluebook, watching the Trade Dollar mintages taper off into those incredibly small numbers…. v.3 punti
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Questa mattina nella calza rossa della Befana ho trovato questa moneta del Conte Verde2 punti
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Nell’ ultima fase della seconda guerra dacica , Traiano sconfisse pesantemente e definitivamente Decebalo nei pressi della capitale dei Daci , Sarmizegetusa , tanto che il Re dei Daci constatata la sconfitta , fu costretto a fuggire dal campo di battaglia . Inseguito da un reparto di cavalleria romana comandata da Tiberio Claudio Massimo , fu da questi raggiunto e poco prima dell’ attimo della cattura , Decebalo si suicido’ tagliandosi la gola ; come era abitudine nei confronti di importanti nemici , gli fu recisa la testa e portata come trofeo a Traiano che successivamente la mostro’ all’ esercito radunato e poi spedita a Roma per il suo Trionfo , decretando con questo gesto la fine della seconda guerra dacica e la conquista definitiva della nuova Provincia dacica . Questo tragico atto finale della cattura di Decebalo fu immortalato in una cospicua emissione monetale databile al 106/7 nella quale si vede nel rovescio delle varie tipologie monetali , un cavaliere nell’ atto di uccidere un nemico ; in questa emissione su un Sesterzio si vuole “vedere” Traiano nell’ atto simbolico di uccidere Decebalo , “visione” supportata dalla legenda che corre intorno alla scena che recita : SPQR OPTIMO PRINCIPI , quindi non dovrebbe esserci nessun dubbio di attribuzione . Stranamente la stessa iconografia o allegoria la ritroviamo nella stele funebre del decurione cavaliere Tiberio Claudio Massimo , stele ritrovata a Filippi in Macedonia di cui probabilmente era nativo il cavaliere romano appartenente alla Legione VII che esegui’ materialmente la cattura da “morto” di Decebalo ; nella stele oltre alla scena e alla carriera del personaggio si notano anche le decorazioni militari poste sotto l' iconografia , avute da Traiano per la cattura di Decebalo . Con questa “doppia” iconografia su metallo e su pietra , la Storia ci ha tramandato una decisiva azione militare che rese celebri due personaggi : un fino ad allora anonimo e sconosciuto cavaliere ed un gia' grande Imperatore . In foto , il suicidio di Decebalo da un pannello della Colonna Traiana , un Sesterzio di Traiano con l’ azione descritta e la stele funebre di Tiberio Claudio Massimo con dedica .2 punti
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Grazie @mariov60 . ! Il "mi piace" di Mario mi dà lo spunto di fare una piccola considerazione . Come mai chi posta la richiesta e quindi è direttamente fruitore del (piccolo )servizio , poi difficilmente mette quel piccolo segno di apprezzamento che ha messo Mario ?.. Ho avuto modo di notare personalmente che l'identificare una moneta, difficilmente ha di riscontro un segno di piccola gratitudine per il tempo impiegato da chi risponde , tante volte avuta la risposta non si fanno nemmeno piu' vivi oppure si limitano ad un risicato "grz". Mentre noto che sarebbe sufficiente mettersi in coda a molte discussioni e scrivere "bella!" dove ognuno mette in mostra le proprie monete , e i "mi piace" non si contano. Ripeto , non servono a nulla, ma poiché non è un servizio a pagamento, almeno un segno di riconoscimento sarebbe gradito. (non riguarda questa discussione ma è solo spunto per discorso generalizzato) scusate dell' off topic2 punti
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azzarderei essere un Bianco scodellato per Venezia di J Tiepolo D/ I.TEOPVL DUX - Croce accantonata da 4 cunei R/ S. Marcus V.N - Busto frontale di S. Marco Ma è una mia interpretazione.....2 punti
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Complimenti per il regalo. Bella moneta Secondo me il termine è 1260. La mancanza (almeno così leggo dall'immagine...) del cuneo nel campo del rovescio è indicativa. Tuttavia non è la mia monetazione specifica e credo che gli esperti della zecca di Bologna potranno essere più precisi e meno laconici di me. Saluti2 punti
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Leggendo questa interessante discussione mi sono ricordato di una moneta che mi fu sottoposta tempo fa,non essendo il mio campo mi astenni da qualsiasi tentativo di catalogazione. Ne pubblico qui la foto scusandomi per l'intrusione in una discussione altrui. Potrebbe essere apparentata? Ringrazio tutti coloro che mi vorranno chiarire l'arcano. P.S. non dispongo del peso e nemmeno del diametro,d'altronde essendo pesantemente tosata non so fino a che punto sarebbe stato utile. Saluti. Adelchi.2 punti
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Carissimi, una piccola annotazione tecnica : a mio giudizio l'aureo di cui all'inizio della discussione è un pezzo chiaramente coniato e non una fusione, a differenza del secondo aureo ( solo il rovescio e di impronta diverso) che è una fusione evidente ( i bucherellini del fondo e i rilievi impastati sono significativi ed evidenti). Si tratta comunque di un falso ben noto, già pubblicato nei primi anni 2000 da Prokopov e prodotto da Slavey ( Haskovo I ), con conio inciso e quindi battuto. Il tipo del rovescio sembra proprio esistere per Vittorino, è riportato dal Ric ( V vol. II parte pag. 395 n° 99) ma con busto corazzato a sinistra e dal Cohen ( vol. VI pag. 79 n°105 ) che al n° 104 riporta un'esemplare con il busto a destra, non ripreso dal Ric. Al contrario il Calicò lo cita (Los aureos romanos, pag. 553 n° 3846.) ma senza fotografia, che invece dà per il pezzo con il busto a sinistra, che sembra essere il medesimo pezzo del disegno del Cohen ( vedi foto allegata) e che viene dalla favolosa collezione D'Amecourt... Il secondo pezzo di questa discussione (quello fuso, per intenderci) sembra condividere la stessa impronta del pezzo Cohen/Calicò ex D'Amecourt Cordialmente, Enrico2 punti
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Intendi dire una di queste? Temo che non sarà mai possibile acquistarle (anche se ci spero), nel frattempo mi accontenterei anche di questo E' l'esemplare comosciuto come Sultan of Muscat specimen, venduto nel 1999 per 4,1 milioni di dollari. Lo scorso anno era tornato in asta, ma nonostante avessi offerto 9,2 milioni (più diritti, in totale 10,8 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per una moneta da collezione) non sono riuscito ad acquistarlo, perché pare ci fosse un prezzo di riserva più alto...aspetterò un'altra occasione petronius2 punti
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Da una prima veloce scorsa della parte denari di Asti sul MEC rilevo la sostanziale macro divisione nei tre tipi che c'erano anche in Astensis , primitivo e rozzo, genovese, denaro nuovo alla piccola croce. Il MEC all'interno fornisce più classi, in particolare per il terzo tipo, fornendo anche una cronologia in base a stile, epigrafia, segni identificativi. Per il terzo tipo avevamo dato una cronologia sulla seconda metà del 1200, il MEC va dal 1140 agli inizi del 1300, quindi corrisponderebbe anche questo di massima. In Astensis per il terzo tipo ci sono i gruppi A, B, C, D, in MEC invece D, E, F, basati entrambi su dati di stile, segni identificativi, lettere, pesi. Effettivamente non vedo sul MEC la variante che tu riporti e che quindi c'è, quella con due globetti prima e dopo la croce al rovescio e due globetti prima della C al dritto, credo che le varianti siano veramente molte e probabilmente ancora da scoprire. Poi si possono fare altre distinzioni sicuramente, ma per esempio la prima indicata in 3.D.1 di Astensis mi sembra proprio che abbia un solo globetto al diritto e due prima della croce e due dopo. Quindi molte variabili, che si possono ulteriormente ordinare visionando più monete possibili e su almeno questo Astensis ti permette di vederne molti di più di denari 33 contro i soli 6 del MEC che però indubbiamente devo dire ha due belle tabelle riassuntive dei vari tipi con caratteristiche e cronologie. Il MEC indubbiamente anche nella ampia parte generale deve essere ben assimilato e pesato e richiede tempo visto che è anche in inglese.... Poi certamente ogni lavoro se dedicato solo a una monetazione specifica può essere più ampio e più circoscritto ancora....2 punti
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E' sicuramente un 1949 schiacciato, ha la stessa altezza di conio del primo 9. il cent sarebbe stato troppo particolare se fosse stato un 7 così in basso2 punti
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Caspita che monetone Matteo. 165 grammi d'oro (zecchino immagino). Senza dubbio il sogno più pesante. Ringrazio fin d'ora tutti coloro che, postando le foto di queste meravigliose monete, stanno contribuendo a rendere questa discussione unica. Vedere concentrate tutte queste monete "da sogno" muove in me il sentimento più importante per un "raccoglitore": la curiosità. Mi ritrovo a cercare monete di periodi che solitamente non seguo. Spero stimoli voi tutti quanto me. Ricordo, a tutti coloro che ne avessero piacere, che è possibile postare una seconda moneta. Manca qualcosa della Repubblica ancora ed anche un gettone "da sogno" (non so se esista). Ma fretta non ne abbiamo; se collezioni monete il tempo per sognare si trova sempre. Buona giornata.2 punti
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...correva l'anno 1495...pochi mesi di potere per Carlo VIII di Francia nel Regno di Napoli...non abbastanza pochi perchè la cara abruzzese Sulmona non tirasse fuori questo Carlino della più "ecccezziunale" raritá che rimarrá per sempre uno dei miei sogni proibiti ... au revoir2 punti
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Sono appena rientrato e mi appresto a dare seguito alla richiesta di Arka. In viaggio, senza i riferimenti necessari sarebbe stato piu' difficile. L'iconografia bizantina, si sa, è molto persistente nei propri modelli, che a volte permangono^, fissi ed immutati, per secoli. Basti pensare alle 'icone' ove ogni traccia di innovazione nel modello figurativo o anche di espressività iconografica, permanendo fissa - per secoli - viene sacrificata sull'altare della coerenza simbolica formale. Per il Cristo 'in trono' una raffigurazioen con nimbus, pallium e colobium e naturalmente il libro dei vangeli (quel quadrato con 5 bisanti, sul ginocchio sin. del Cristo - che non è un ornamento bensi la copertina del libro dei Vangeli, elemento cardine nella simbologia sacrale bizantina e cristiana), si puo' riscontrare fin dai solidi di Basilio I (il Macedone) 867-886 (Sear 1702) . Tra l'altro mentre il solido di Basilio ha un bordo semplice, come il matapane, l'histamenon di Romano III (1028-1034) presenta il doppio bordo. Ma ripeto i modelli ieratici bizantini restano molto costanti nel tempo e quindi si potrebbero facilmente individuare anche altri esempi. Per il diritto vi sono molti esempi dove tra il santo e l'imperatore viene rappresentato il labarum (ovvero l'insegna militare romana detta anche vexillum), quindi assai piu' simile e consona al 'vessillo' che San Marco porge alla figura del doge nel matapane - mentre nell'hyperpyron di Alessio III (1195-1203), riportato sopra, compare una patriarchal cross che è simbolo diverso dal labarum che ha chiaramente ispirato il matapane. Interessante quello cge AlanStahl riporta al riguardo (Zecca, pag. 18-19) dove afferma invece che i modelli ispiratori del grosso matapane sono gli aspron trachy del XII secolo, in particolare Manuele I Comneno 1143-1180 e Alessio II 1180-1184. Dato che di Alessio II non si conoscono emissioni, immagino (mia supposizione) che intendesse o Andronico oppure Alessio III, dato che Isacco l'Usurpatore di Cirpo non mi sembrapotesse rappresentare un gran modello :). Infine afferma che il grosso veneziano potrebbe essersi anche ispirato ad una moneta m^normanna attorno al 1140. Immagino si riferisca chiaramente al ducale (che Stahl chiama 'ducat' ) battuto a Palermo da Ruggero II tra il 1130 e il 1140 (anche lei di chiara derivazione bizantina naturalmente). Qui ha ragione a dubitare in quanto appare assai piu logico che il matapan si sia ispirato direttamente ai modelli bizantini piuttosto che ad una moneta normanna a sua volta ispirata ai modelli tardo-bizantini. La differenza maggiore, afferma ancora Stahl, tra il grosso veneziano e la moneta bizantina era che il primo era di puro argento mentre la seconda di elettro (l'aspron ovviamente), e che la veneziana era piatta mentr el'aspron era scifato. in conclusione ha probabilmente ragione Stahl che il modello ispiratore possano essere state le emissione tardo-bizantine degli Aspron, piuttosto che histamena o solidi, piu' vicini nel tempo all'emissione dei grossi veneziani. Ma se cerchiamo l'archetipo tipologico dell'iconografia utilizzata nel matapane allora bisogna facilmente rimontare diversi secoli stante la coerenza figurativa bizantina che ha utilizzato in maniera fissa e ripetitiva, per secoli, medesime rappresentazioni sacre - ricche di simbologia ove ogni elemento della decorazione d anche ogni gesto avevano una precisa funzione nel significato simbolico che erano chiamate a trasmettere.2 punti
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L'epoca dell'impero romano e di quello bizantino è finita da un pezzo: adesso siamo nel XXI secolo e dobbiamo analizzare le cose anche in base al presente e alle prospettive future. La questione è se ci sono le condizioni perchè questa operazione abbia un senso, se la Turchia abbia i requisiti per diventare con vantaggio di tutti membro dell'UE come pure se l'UE abbia i requisiti per continuare ad allargarsi senza rischiare il tracollo: ora più di prima la risposta è assolutamente no, e i motivi più che evidenti. Non si può far finta in nome dei tempi che furono che tutto vada bene così e i problemi non esistano: ad andarci di mezzo siamo tutti noi, e oggi.2 punti
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Tante , troppe sono le monete dei miei sogni... Tanto da far fatica a sceglierne una . Molte infatti sono quelle che vorrei ma non posso : il gold penny di Enrico III , il groat di Edoardo I , il genovino di Barnaba di Goano , etc ... Se proprio devo sceglierne una allora voglio proprio esagerare optando per il massimo nominale che sia uscito dalla zecca di Genova: le 25 doppie d'oro. Si tratta di un' utopia più che di un sogno al momento. Allego l'immagine tratta dal volume del Pesce-Felloni in bianco e nero e per rendere meglio l'idea posto anche l immagine della "sorellina" si fa per dire, da 12.5 doppie a colori , sempre tratta dal medesimo volume.2 punti
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Ciao a tutti, non ho grosse pretese, in questo periodo, mi accontenterei di questo tarì di Filippo III per il matrimonio con Margherita d'Austria.. Saluti Eliodoro2 punti
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Di questa emissione speciale se ne conoscono solo 8 esemplari, uno è questo della NAC 69, è un 2 ducatoni del 1643 con un peso di 63, 65 gr., classificato da Crippa 33/B ed R5. Siamo con Filippo IV con la zecca di Milano, indubbiamente siamo nel fascino, nella estrema rarità, nel gran monetone....,indubbiamente questo è un sogno, se di sogni parliamo, che rimane tale....2 punti
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Direttamente da: Monete Napoletane Inedite o poco note, da Filippo III di Spagna a Ferdinando II di Borbone....ecco a voi il FERDINAA R5! Lascio a voi la foto della moneta e il giudizio per la sua rarita'.1 punto
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Questa settimana a Parigi sono passato alla Monnaie e ho visto il depliant della serie divisionale 2017, le facce nazionali sono sempre uguali (ed è specificato anche nella descrizione delle singole monete che è contenuta all'interno del folder) a quelle degli anni scorsi cambia ovviamente solo il millesimo.1 punto
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...siamo sicuri che sia una rottura del conio ? .... io sto grano non l'ho mai visto. Prego la foto.1 punto
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Non sarà impossibile ma Carlo Magno e' sempre Carlo Magno che sia Pavia, Milano...un must sicuramente...che condivido appieno ...1 punto
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Bella medaglietta, dalla foto potrebbe essere d'argento. San Cristoforo è considerato il protettore dei viandanti, dei pellegrini, dei viaggiatori : la medaglietta probabilmente andava unita alle chiavi per l'accensione del motore di un veicolo. "Cosa temi ? Porti Dio" [con te] : questo è il senso della frase latina al verso della medaglia. Saluti. @Rocco681 punto
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Ciao come detto da rorey 36 e come ho già detto più volte andiamoci calmi col dire falso, almeno spieghiamo il motivo per cui riteniamo una moneta falsa, qualche perplessità la lascia, la patina è strana ma può essere semplicemente stata pulita male e ripatinata, lo stile delle lettere è frettoloso, ho dato un'occhiata veloce ad altre monete dello stesso tipo e lo stile è risultato sempre diverso, ricordiamoci che Galba ha regnato poco, e gli incisori non hanno avuto molto tempo per preparare i coni del dritto con uno stile omogeneo, poi non si può dire falso o no senza diametro e peso esatti. Sempre cercando nei soliti siti e senza neanche faticare molto ho trovato questo denario che assomiglia molto per stile al denario in questione e vi posto il raffronto. Silvio Galba.doc1 punto
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Non è una moneta così rara da trovare, non ha una valutazione eccessivamente alta, ma per ora questo denaro pavese di Carlo magno è ancora un sogno....1 punto
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leggo fra le notizie Ansa di oggi che dal 7-1 aprono al pubblico le XIII Are.1 punto
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Hai provato a vedere a pag. 42 il n. 36 che lo daterebbe attorno al 1280-90 ?1 punto
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Ciao e grazie a te per il tuo bel commento . Come vedi la Storia e la Fortuna , nel senso che quest' ultima ci ha fatto giungere fino a noi e senza danni la stele , hanno messo sullo stesso piano storico due personaggi completamente diversi per importanza sociale ; quindi possiamo definire Tiberio Claudio Massimo un uomo favorito dalla sorte , per la parte da sconosciuto subalterno avuta nella cattura di Decebalo , azione che di conseguenza al fatto lo ha fatto tramandare nei secoli .1 punto
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Sbagli ☺️. 1757 Maria Teresa, come da collegamento fornito da Profausto ciao Mario1 punto
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Ciao, non si capisce però cosa abbiano scritto questi NIP sulle loro perizie.. Nel frattempo, è difficile rispondere alla tua domanda. Ci si può fidare? Tendenzialmente sì. Dico tendenzialmente perché, come in tutte le associazioni, è possibile che ci siano persone meno oneste di altre. Io stesso ho avuto una brutta esperienza con un commerciante NIP (non si parla di disonestà, ma di un atteggiamento che non ho trovato corretto). Col tempo, si impara a "selezionare" anche i commercianti. È anche importante tenere presente che un perito, per quanto esperto, non è infallibile.. È quindi importante cercare di aumentare le proprie conoscenze in modo da essere via via meno dipendenti dall'opinione altrui1 punto
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Riferimento al post 201 Medaglia davvero di grandissima rarità e di rilevante interesse storico. Forse è la tipologia più rara per le medaglie di Pio XII (fusione 120 mm.; bronzo dorato). Il CATALOGO DI ASTA AUERORA la illustra, ricordando che il 28 dicembre 1939 vi fu una visita al Quirinale di Papa Pio XII. La medaglia fu commissionarta in gran fretta dall'ambasciatore italiano in Vaticano Dino Alfieri al maestro incisore Antonio Maraini di Firenze; furono realizzati 5 esemplari in bronzo dorato (2 conservati nel medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana e gli altri per il Re, il Duce e l'ambasciatore Alfieri). Faceva parte della vendita anche una busta commemorativa con annullo, con scritta "Incontro dei fautori della pace nel mondo". Le cose andarono purtroppo diversamente...... La medaglia è stata acquistata per € 8.000 +diritti. Nella stessa asta era in vendita anche una analoga medaglia in bronzo indicata come prova o campione. Dalla descrizione risulterebbe che si tratta presumibilmente di una copia galvanica.1 punto
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Salve Legio II Italica! Ho trovato molto suggestiva la somiglianza tra l'iconografia dei rovesci di Traiano e quella della stele di Tiberio Claudio Massimo: un po' come a voler accomunare e mettere sullo stesso piano le gesta di questi due uomini... O almeno questa è la sensazione che mi ha dato Grazie per l'interessante post, buona giornata!1 punto
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Sicuramente l'articolo genuino. Ho usato per vedere un sacco di questi, ma non così tanto ora, poiché il penny circola molto più lentamente. (Questo penny sembra che ha speso molto tempo in una strada privata o su un lotto di parcheggio). Avrei risposto prima, ma volevo un altro sguardo a questa moneta — non posso dire per certo, ma mi chiedo—nella mano—se questo pezzo di 1 centesimo è datato 1949? v. ------------------------------------------------------------ Definitely the genuine article. I used to see plenty of these, but not so much now, since the penny circulates so much more slowly. (This penny looks like it has spent considerable time in a driveway or on a parking lot.) I would have answered before, but I wanted another look at this coin—I can’t say for sure, but I wonder—in the hand—if this 1-cent piece is dated 1949? v.1 punto
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Grazie Simone. Nel post, come dici tu, ho scritto tutto. Tutto quello che penso io, ovvero il pensiero di un perfetto ignorante in materia numismatica. Il mio post chiedeva conferme o smentite da chi bazzica in questo forum da anni. Come dici tu si deve avere pazienza. In merito al fatto che sia il forun migliore non posso fare altro che crederti. Grazie ancora. Saluti1 punto
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Questa dovrebbe essere quella di secondo tipo,barbero nel suo catalogo parte primadelle medaglie pontificie ,al n 557 illustra quella di primo tipo con il papa con il tirreno q -fdc ,insieme a quella di secondo tipo in confezione originale a 330 euro,io fossi in te gli telefonerei, lo conosco bene,è molto competente,vai su' numismatica barbero Pietro di Livorno Ferraris, saluti Aldo.gli puoi benissimo dire che te lo ha segnalato Marchesi Aldo.1 punto
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Oggi non siamo più ai tempi dei romani e l'UE di oggi non è un impero con un sovrano nè uno stato con un presidente : non può reggere allargamenti continui a muzzo (e quello alla Turchia non sarebbe certo l'ultimo) senza risentirne nella stabilità e nella sua stessa natura.1 punto
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In conclusione sul caso “Carausius II” non si è ancora giunti ad una conclusione definitiva e il problema dei GENSERIS è stato trascurato. Il corpus della monetazione conta circa una ventiba di esemplari ma una revisione approfondita degli hoard con FTR imitativi porterebbe sicuramente producente; inoltre non sono stati seffettuati studi sui die-link eventualmente presenti sugli esemplari noti. La domanda rimane: perché Carausius? Nemmeno il nome più semplice da riprodurre su un conio per gli artigiani del IV secolo… Perché il nome imperiale sul rovescio e i titoli di DOMINO e CESARE che non si riscontra negli analoghi FTR ufficiali? Per quanto rozzi vi è una originalità in questi oggetti che persuade anche il più scettico che qualcosa si cela dietro la loro produzione. Ma di monete parliamo sul Forum… ed ho trovato l’esemplare venduto recentemente in asta da74 Lot 454 Estimate: 200 GBP Price realized: 1300 GBP 'Carausius II', Æ nummus, struck over a Constantine I reduced follis, bust right, with legend domno c[aravsivs ces?], rev., warrior spearing fallen horseman, 1.35g (P.J. Casey, Carausius and Allectus: British Usurpers, pl. 9, 4, this piece), very fine and very rare. For Casey's discussion on this issue see op. cit. chapter 13, pp. 163-167. This type of coin was first published by Sutherland in "Carausius II, Censeris and the Barbarous Fel Temp Reparatio Overstrikes", NC 1945. (£200-300) https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1773&lot=4541 punto
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Ho sempre avuto il chiodo fisso - chissà perché - per questa moneta. Che è in effetti oscenamente rara (mi risultano noti 3 esemplari) ma non è né l'unica né la più bella... però baratterei tutta la mia collezione per quest'unico pezzo: Olibrio, solido, AU, Zecca di Roma, anno 472, RIC X 3001. La foto è pessima, ma non ne ho di migliori.1 punto
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L’avvento al trono di Napoli di Ferdinando I d’Aragona non fu dei più tranquilli: succeduto al padre Alfonso il Magnanimo si trovò dapprima a fronteggiare le forze angioine che ambivano al trono partenopeo, poi ci si mise pure Maometto II ad occupare e a saccheggiare Otranto, infine dovette far fronte a quella che sarebbe passata alla storia come la Congiura dei Baroni. Nel regno di Napoli i potenti baroni detenevano un antico ed ereditario potere feudale su gran parte del Regno e consideravano il Re come il primo tra i pari, anzi, nel caso di Ferdinando I d'Aragona nutrivano anche un sentimento di superiorità vista l’origine “incerta” del sovrano e, ovviamente, osteggiavano la volontà regia di sminuirne gli antichi privilegi a vantaggio di una più dinamica classe imprenditoriale e di una politica di accentramento fiscale. Da parte sua il papato continuava a considerare unilateralmente il Regno di Napoli come vassallo, questa posizione era simboleggiata dalla cerimonia della chinea che consisteva nella consegna in occasione della festa dei SS Pietro e Paolo di 8000 once d’oro portate a dorso una giumenta bianca a rinnovo della “concessione”. Quando il 29 giugno 1485, l'ambasciatore napoletano si presentò al Papa conducendo soltanto il candido quadrupede e senza portare le 8000 once d'oro previste come censo annuo, Innocenzo VIII che era un sant’uomo bonario e cagionevole ma non dotato di grande senso dell’humor, non la prese bene e minacciò ogni anatema contro Ferdinando; nell’ ottobre dello stesso anno passò alle vie di fatto appoggiando la rivolta baronale che era scoppiata a settembre, annettendo la città dell’Aquila dove nell’occasione venne battuta la prima e ultima moneta aquilana con il triregno e le chiavi decussate. Però nell’estate dell’anno successivo, a fronte di notevoli rovesci militari Innocenzo VIII fu costretto a scendere a patti con l’aragonese, che pressato dall'urgenza di estinguere la rivolta baronale da una parte e di neutralizzare la minaccia francese dall’altra, si dimostrò ragionevole e ben disposto impegnandosi a riconoscere la sovranità feudale del Papa, a cui avrebbe corrisposto il censo annuale ed offrì inoltre il perdono ai nobili ribelli promettendo altresì agli aquilani la libertà di passare sotto la sovranità pontificia. Ma avuta la pace, il 13 agosto 1486 Ferdinando attirò con un espediente in Castel Novo di Napoli coloro che tra baroni ribelli che si erano maggiormente esposti, e nonostante la promessa amnistia li fece gettare nelle segrete del castello, dalle quali la maggior parte di loro non sarebbe mai più uscita viva confiscandone i patrimoni. Nel settembre rioccupò L'Aquila mettendo al patibolo il vicario pontificio con buona pace delle promesse e dei patti che, come disse qualcuno più tardi, non valgono che la carta su cui sono scritti.1 punto
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Mi vergogno di appartenere ad una nazione dove dei burocrati assetati di carriera preferiscono sprecare risorse ed energie contro poveri cittadini inermi anzichè tutelare e preservare una città patrimonio dell'Unesco come Pompei.1 punto
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