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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/09/17 in Risposte
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Mi sento in qualche modo interessato da questa discussione. In primo luogo dal fatto che tali argomenti riguardano il commercio numismatico italiano si perché, anche se non citato mi sembra di ravvisare nella discussione in corso proprio due monete in vendita presso la Moruzzi Numismatica e riportate nel sito e-commerce della stessa azienda. Vorrei precisare che l’IVA come indicato nel post di apertura della discussione, è sempre dovuta. Nel nostro caso è assolta all’interno del regime del margine. Le indicazioni delle case d’aste europee si riferiscono a transazioni con aziende fuori della Comunità Europea dove andrà poi ricaricata in toto secondo le leggi locali. Sempre è dovuta dai privati anche extra UE. Tornando alle monete credo si tratti di queste: Un tetradramma di Atene: Attica, ATENE, TETRADRAMMA, Emissione: 449-429 a.C., D/ testa di Atena con elmo laureato a destra, R/ Civetta stante di fronte volta a destra, Zecca di Atene, Rif. bibl. SNG Dan., 36; Metallo: AR, gr. 17,24, (MG125829), Diam.: mm. 22,64, mBB Ex Lanz 163 n. 66. € 990,00 https://shop.moruzzi.it/it/attica-atene-tetradramma-449-429-a-c.html Una didramma di Tiro: Fenicia, TIRO, DIDRAMMA, Emissione: 335 a.C., D/ Melkart cavalca un ippocampo, R/ Civetta stante a destra, Zecca di Tiro, Rif. bibl. SNG Dan., 308var.; Metallo: AR, gr. 8,59, (MG125888), Diam.: mm. 19,08, SPL Ex Alde ottobre 2016 n. 132. € 2900,00 https://shop.moruzzi.it/it/fenicia-tiro-didramma-335-a-c.html Premesso che nelle vendite della Moruzzi Numismatica, per scelta della massima trasparenza, cosa non certamente dovuta, viene sempre citata la provenienza del bene quando questo proviene da asta pubblica (anche quando trattasi di una vendita recente facilmente verificabile) ed anche da collezione privata se la proprietà concede la giusta autorizzazione, volevo portare un ulteriore contributo di chiarezza circa i prezzi che vengono effettuati dall’azienda. La valutazione è avulsa dal prezzo di acquisto ma deve seriamente rispondere ai requisisti del mercato ed alle caratteristiche dell’oggetto: originalità, conservazione, bellezza in senso lato, domanda ed offerta. Credo che vada inoltre segnalato che tale risultato nasce da 37 anni di esperienza che tutte le monete proposte dalla MN sono garantite a tempo indeterminato, cosa che non sempre avviene in tutte le case d’asta dove la vendita, se non è “vista e piaciuta”, è garantita a tempo determinato. Cosa diversa e più problematica è l’operazione dell’acquisto che nasce dalla selezione degli esemplari migliori delle varie vendite all’asta che si svolgono quotidianamente nel mondo e che tutti oggi possono seguire grazie ad internet. Non ci si limita a guardare una foto ma si va in loco per poter analizzare le monete in tutti i loro aspetti e solo allora si decide di acquistarle o meno. Dopo averle selezionate si fissa un prezzo limite di massima (che a volte si può anche superare a seconda di come cade la battuta) e si partecipa. Chiaramente solo alcune entreranno nel paniere, normalmente intorno al limite fissato, ma capita anche che qualche volta si riesca a comprare meglio. Spesso nelle vendite all’asta intervengono vari aspetti, quali la notorietà della casa d’aste, la qualità media del materiale presentato, la presenza tra i partecipanti di incompetenti o poco competenti che acquistano direttamente senza l’ausilio di un esperto spesso per posta o online nelle varie piattaforme, che li tuteli, e soprattutto le situazioni contingenti. Basti pensare alla crisi economica che da qualche tempo condiziona il mercato delle monete in particolare quelle di fascia B. Intervengono anche aspetti più banali quali il costo del volo, il tempo necessario per l’intera operazione con i relativi pernottamenti, la piazza dove si svolge la vendita. Non secondari, nella logica aziendale che deve nonostante quanto già detto creare utile nonostante i prezzi fissati perfettamente in linea con il mercato internazionale, sono la tassazione che in Italia risulta nettamente più alta ad esempio rispetto a Monaco, Gran Bretagna, Austria, San Marino e gli aspetti del costo finanziario (anche questo più alto in Italia) dello stock (magazzino). Altro aspetto che grava sia sulla dinamicità di una azienda numismatica sia sul carico finanziario sono gli adempimenti burocratici, non ultimo la documentazione necessaria per la libera circolazione dei beni. Nello specifico, premesso che in molti casi gli utili previsti sono nettamente minori, verifichiamo le due monete oggetto della discussione. La prima proviene, come indicato dalla vendita 163 della Numismatik Lanz di Monaco di Baviera al lotto 66 ed era stimata 800 euro ed ha realizzato 480. GRIECHISCHE MÜNZEN, ATTIKA, ATHEN, Tetradrachme, 449 - 429. Kopf der Athena im attischen Helm mit Lorbeerkranz nach rechts. Rs: ΑΘΕ. Eule nach rechts, dahinter Olivenzweig mit Frucht und Halbmond, das Ganze im quadratum incusum. Svoronos Taf. 11/5 und 6; Starr Gruppe V/Taf. XXII 7; vgl. SNG Copenhagen 36. 17,18g. Sehr schön. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3153&category=64722&lot=2641414 Il prezzo pagato dalla nostra ditta è stato quindi di euro 480+diritti pari al 23% (the special margin scheme according §25a UstG in which case the surcharge will be 25% including shipping and insurance. If customers pick up the lots and pay on the spot this surcharge will be reduced to 23%) pari ad un totale di euro 590,40. La conservazione indicata era BB, ma abbiamo potuto notare dall’analisi che in realtà si trattasse di un “migliore di BB”. Il prezzo di 990 credo sia perfettamente in linea con il mercato e tra l’altro anche con la valutazione della casa d’asta, tenendo conto dello stile, del tondello, della presenza di difetti deturpanti (come spesso accade) e di un colpo satrapico. La seconda proviene da un asta Alde di Parigi, lotto 132: era stimata 1500 euro ed ha realizzato 1700 euro più i diritti d’asta del 22% (En sus du prix de l’adjudication, l’adjudicataire devra acquitter par lot et par tranche dégressive les commissions et taxes suivantes: 1) Lots en provenance de l’Union : Frais de vente : 22 % TTC.) per un totale di 2074,00 euro e non 1700 come indicato nella discussione. TYR (400-333). Didrachme, (vers 335). A/. Melkart chevauchant un hippocampe ailé à droite. Dauphin sous les lignes de vaques. R/. Chouette debout à droite, portant sceptre et fléau égyptien. - Références : SNG, Copenhague, n° 308 sq. var. - BMC, n° 40 - Pozzi, n° 3067 var. - Argent. 8,59 g. (0h). Superbe. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3008&category=61985&lot=2509674 In questo caso l’acquisto si è determinato in base al fatto che trattasi di uno degli esemplari più belli sul mercato ed anche perché è molto più bello dal vivo; esemplari simili nel passato avevano realizzato molto di più. Come ad esempio quello venduto dalla Dr. Busso Peus Nachfolger che seppur di una coniazione precedente, aveva realizzato nell’asta 403, al lotto 149 del 27 aprile 2011 euro 16'000 con una stima di 3.500 euro. Allego immagine Mi sembrava giusto dare a tutti un’informazione su come un serio professionista arrivi alla determinazione del prezzo e che i collezionisti si possano affidare (prendere in braccio” dalla Moruzzi Numismatica. Grazie dell’attenzione7 punti
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Vorrei partire da questa frase per raccontare quanto accadutomi 1 mese fa. Chiesi qui aiuto per una moneta che non ne conoscevo per nulla cosa fosse e il suo valore. Un utente molto preparato mi disse che col giusto compratore "PRIVATO" e il tempo per venderla avrebbe potuto fruttare circa 400 euro. Mi sono rivolto a 3 commercianti al convegno di Roma, il primo mi disse che per una moneta del genere avrebbe speso 50 euro, il secondo 15 euro, il terzo (un commerciante conoscente che comunque non trattava quel genere di monete) mi disse di non venderla a meno di 150. Infine mi sono rivolto ad un noto e stimato commerciante nip sulla piazza di Roma e mi disse 200. Tutti e 4 sapevano che moneta fosse. Alla fine di tutto, ho capito che tutti avevano fiutato l'affare, certamente non mi aspettavo una valutazione di 400 euro, ma 50 o 15 mi ha lasciato per così dire...perplesso! Per concludere, nessuno ha avuto la moneta, ma sui primi 2 ho messo una X grossa come una casa, gli altri 2 li ritengo affidabili, tant'è che ho lasciato ad entrambi 200 euro per degli acquisti avvenuti in seguito. L'affare è anche, e forse soprattutto, non prendere per i fondelli i potenziali acquirenti, perchè magari prima del cartellino, c'è gente come me che legge altre cose nel professionista.4 punti
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LA PRIMA SOVRANA D'ORO Enrico VII d'Inghilterra Il 28 ottobre del 1489 Henry diede l’autorizzazione per la produzione di una nuova moneta d’oro del valore di 20 scellini del peso di 15,55 grammi (240 grani) al fino tradizionale stabilito sotto Edoardo III. Fu la più grande moneta mai emessa in Inghilterra fino ad allora. Si decretò che venisse chiamata “sovrana”, suggerendo una stretta associazione con il monarca stesso. Nel rispetto delle passate coniazioni auree, questa nuova moneta si ispirò al reale d’oro dell’imperatore Maximilian (1486-1519) prodotto per la circolazione nelle Fiandre, Gheldria e Olanda nel 1487. 1487-holland- grand reàl d'or Questa moneta è stata presentata e descritta poco tempo fa da @matteo95. Cinque tipi di sovrana del regno di Henry sono sopravvissuti fino ad oggi. Sebbene non sia possibile datarli, è stato stabilito un ordine temporale relativo alla loro produzione in base alla presenza del segno di zecca e alla analisi stilistica. E’ generalmente accettato che il primo tipo coniato sia oggi conosciuto in un unico esemplare conservato al British Museum. In tutti i tipi è presente il ritratto del monarca in trono e lo scudo reale sovrapposto alla rosa Tudor. Il primo tipo si distingue per lo sfondo “semplice” al dritto e la grande corona che sormonta lo scudo al rovescio. Questo è il mio tanto spettacolare quanto irrealizzabile “sogno numismatico”. "1489 Sovereign primo tipo" Immagine proveniente dal sito "royalmintmuseum.org.uk" In questa foto tratta dal volume "A history of the Sovereign chief coin of the world" di Kevin Clancy possiamo ammirare tutte le cinque tipologia affiancate. Buona serata e ancora "sogni d'oro" a tutti voi. E.3 punti
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Cari amici della Sezione , in qualita' di recente Curatore , incarico non cercato ma richiestomi , forse con coraggio dallo Staff del Forum , a causa delle dimissioni del precedente Curatore , Flavio , mi sento in dovere , oltre che scrivere qualche post , di sottoporvi una proposta nei confronti della quale attendo i vostri importanti pareri , affinche' ne tragga maggior interesse la Sezione , oppure rimanga inalterata con l' attuale trend . La proposta e' la seguente : essendo la Sezione strettamente collegata anche alle monete antiche , intese come reperto storico archeologico , vorrei che tutti noi che la frequentiamo o almeno quelli piu' interessati , creassimo un post dedicato nel quale trattare le monete antiche : principalmente romane ( di ogni epoca ) , italiche , Magna Grecia , Bizantine ( di sole zecche Italiane ) , medievali e papali antiche ( da stabilire la data limite ) , ognuno secondo le proprie conoscenze competenze , esclusivamente dal punto di vista storico e archeologico . In pratica ricavare , dietro documentazione della singola moneta presentata con foto ma senza l' obbligo di dichiararne il possesso o la provenienza dalla rete ( in questo caso con l' eventuale autorizzazione ) notizie storiche archeologiche ( quando sono ad esempio rappresentati templi o monumenti vari ) ad essa collegate . Naturalmente per non far collassare l' eventuale post con troppe informazioni su monete definite impropriamente "comuni" , preferirei selezionare la ricerca storica archeologica su quelle monete che rivestono interesse verso fatti , eventi , monumenti o allegorie , particolari . Con questa proposta non voglio "invadere" le Sezioni di competenza , in quanto si tratterebbe soltanto di un approfondimento della moneta dal semplice punto di vista storico archeologico come rientra nei canoni della Sezione ; anzi , per eccesso , si potrebbero presentare anche monete ritenute o sospette non autentiche , purche' ricavate da esemplari esistenti , in quanto non rientra nello spirito della Sezione stabilire se la moneta sia autentica o falsa , purche' , ripeto , sia una moneta comunque esistente . Spero di essermi spiegato al meglio , comunque per chiarimenti , sono a disposizione . Attendo , se vorrete , i vostri commenti e pareri , dopo di che in relazione ai pareri pro e contro , trarro' le conclusioni se iniziare il nuovo percorso oppure lasciare le cose come sono . Grazie a tutti2 punti
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Veramente avevo pensato a qualcosa di simile...________ banda bassotti permettendo! Ok, inserisco allora la mia seconda "monetina" straniera, sempre in rame naturalmente. Nel 1769 Caterina IIa di Russia per finanziare varie operazioni militari autorizzò l'emissione di assegnati per 10 milioni di Rubli. Assegnati che nel 1771/72, stando a quanto previsto, potevano essere riscattati solo con monete di rame. Anche se pagati con le enormi monete da 5 Kopechi da ben 51 grammi di rame e 41 mm di diametro in circolazione in quegli anni....... 20 pezzi = 1 Rublo ........servivano 200 milioni di pezzi solo per onorare gli assegnati. Fu così che a Sestroretsk, in una fabbrica di armi e munizioni, si pensò di coniare un Rublo in rame. (in quegli anni il Rublo era una moneta da 24 grammi d'argento .750). Ne risultò una moneta da più di un chilo, circa 1.020 grammi, 78 mm. di diametro e 25 mm di spessore. Ma i problemi tecnici e di manodopera furono insormontabili, fu impossibile coniare 10 milioni di pezzi. Così l'idea del Rublo in rame fu abbandonata in breve tempo, oggi esistono solo tre Rubli originali Sestroretsk 1771, due nel Museo dell'Ermitage ed uno al Smithsonian. ______ed uno lo vorrei a casa mia! Non so a voi, ma a me questo fermacarte, pardon!! volevo dire "monetone" mi piace un sacco!2 punti
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Grazie a tutti per l'entusiasmante lavoro ! Sarò del gruppo il 28 gennaio. Come siete belli davanti all' Ambrosiana. Ciao Claudio2 punti
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Come non concordare con quello che hai detto Mario; aggiungo solamente che secondo me la vera innovazione con questo evento è l'organizzazione "alla luce del sole", tutti possono sapere come e quando è nato l'Evento... e magari, perchè no, prendere spunto. Se tutte e realtà, piccole o grandi che siano, iniziassero a fare giornate del genere probabilmente si tornerebbe ai grandi fasti culturali della nostra numismatica italiana. Tanto per restare vicinissimi a noi e fare un esempio, penso alla giornata a Bergamo del 14 maggio scorso organizzata dal circolo locale...semplicemente fantastica. In fondo basta un pugno di amici con la voglia di fare, poi viene tutto spontaneo....provateci!2 punti
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Buonasera a tutti. Ho inviato questa mattina una mail a CNG per segnalare la presente discussione e i "dubbi" che sono sorti riguardo la tetra in oggetto. Ho ricevuto ora la risposta che provvedo a copyncollare: Dear Prof. Bario,Thank you very much for your email. As the auction takes place tomorrow, we do not have the opportunity to study the coin fully prior to the sale. Accordingly, we will leave the coin in the auction but will study it afterward, prior to the delivery to the buyer, to determine whether it is genuine.With kind regards,-- Eric J. McFaddenClassical Numismatic Group, Inc.2 punti
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Ed ecco che il Tito in quadriga torna di nuovo in vendita, questa volta in una piu' defilata Eauction CNG: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=327894 In due anni siamo passati da una valutazione di 5000 $ alla New York Sale a una più modesta stima di $1000 in questa ultima tornata. La cosa triste è che ora puo' anche vantare un pedigree, grazie alla vendita di un anno fa presso Gorny. Proverò a segnalare la cosa a CNG, di solito molto attenta al fenomeno falsi.2 punti
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...se ti firmi con nome e cognome e lo desideri, anche se molto inusuale per netiquette -specie dei forum- ti daremo del lei, rorey36 ma capisci bene che dare del lei ad un alias...2 punti
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@profausto esattamente , cito nuovamente il post di @adamaney dove viene esposta questa teoria ... ad oggi purtroppo mi pare che non siano stati fatti passi avanti , potrebbe essere uno spunto di discussione senza dubbio interessante anche in vista della giornata del prossimo 4 febbraio a Finale Ligure dove se non sbaglio lo stesso @adamaney interverrà con una propria conferenza. Potremmo comunque già qui rincominciare con qualche considerazione senza pretese .. io ora sono un po' preso perchè domani ho un esame all'università se magari qualcun'altro volesse iniziare .....2 punti
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Interessante l'osservazione su chi possa considerarsi veramente autoctono in un paese/ regione. Ad un certo punto tutti gli abitanti sono venuti - in una fase o l'altra - da fuori. E tutti sono venuti - udite udite - dall'Africa ( il sig Salvini magari non lo sa ma è' così ... :)) per esempio in Sicilia vi erano Sicani, Siculi, Elimi, e poi sono venuti Greci e Fenici con i greci che sono divenuti in poco tempo i principali abitanti di tutta la regione. In Inghilterra Celti ( il ceppo originario) si è' fuso con i Sassoni , ma vi sono state molte altre influenze come quella Scandinava in primis ( i famosi Danelow) , mentre a nord gli Scoti facevano in qualche modo anche loro storia a se'... quindi difficile dire a quale popolo spetti il titolo di 'originario' e soprattutto dopo un certo tempo non si riesce più a fare distinzione come tra Celti e Sassoni e - domani ( anzi oggi) tra inglesi e indiani o anche arabi ( non a caso l'attuale sindaco di Londra ha ascendenze arabe ...)2 punti
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No si tratta di pubblicità ma della difesa della propria etica professionale. La pubblicità la trova in alto nel forum.2 punti
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Esistono dei parametri decisi dallo stato relativi ai ricarichi minimi da applicare che lo stato stesso ritiene siano congrui per poter giustificare e mantenere una attività commerciale e che sono diversi da categoria a categoria. Per la mia il ricarico sotto il quale lo stato non ammette che si possa andare( se non occasionalmente) è il 15%...sotto questo le transazioni possono essere contestate.E senza tirare in ballo l'IVA. Per altre categorie i minimi sono altri. Per il sistema Gestione Ricarichi Commerciali che determina i parametri degli studi di settore, una attività funziona quando il suo margine lordo è del 40% e su questo vengono calcolati i redditi induttivi... Come vedi l'aleatorietà dei prezzi non è così totale come credevi....c'è chi pensa per noi...e ci fa pagare le tasse su quello che decide...2 punti
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Si avvicina questa giornata e indubbiamente cresce il rammarico, viste le richieste, di poter fare accedere al mattino al Medagliere dell'Ambrosiana solo un numero fisso di appassionati. Che uno dei sogni, il principale, degli appassionati fosse quello di vedere monete, quelle delle nostre Istituzioni lo sapevamo, anche qui sul forum la risposta fu unanime e direi bulgara. Quindi grande fame di vedere monete e grande risposta da parte di una città come Milano per questo evento, d'altronde per Milano, e i milanesi lo sanno bene, il vedere monete in gruppo è una possibilità che non hanno mai avuto e chissà quanti avrebbero partecipato da quello che ci risulta se fosse stato permesso un numero maggiore e se fosse stato comunicato il tutto in più ambiti. E quindi se l'Ambrosiana e il pomeriggio culturale scalda e sta scaldando la Milano Numismatica bisogna dire viva l'Ambrosiana. La risposta che in questi casi viene prodotta è insufficiente, perché un conto è andare come singolo studioso con le idee chiare al Castello su appuntamento, un conto è vedere in gruppo una selezione di monete di varie zecche e periodi. Fatto che apre a tanti, non al singolo, e va nella direzione della divulgazione, dell'incuriosire, del primo approccio, dei giovani..., di una numismatica sempre più aperta e per tutti. Questo è uno degli obiettivi di questa giornata che ha valenze e significati che vanno oltre al singolo evento...Milano ne aveva e ne ha bisogno e credo si dovrà fare altro, andare anche oltre....per gli appassionati che stanno crescendo.... E certamente, se è vero che il valore supera in questo caso la realtà, dobbiamo anche dire che Milano e una Istituzione famosa e conosciuta in tutto il mondo per quello che è e rappresenta come l'Ambrosiana, porta l'evento non a un mero evento localistico e circoscritto, ma un qualcosa sicuramente di ambito nazionale e di ampio respiro da annoverare tra le manifestazioni della nostra numismatica italiana per spessore, novità e primogenitura. Nei prossimi giorni vorrei tenere con voi un filo diretto come in realtà è sempre stato, questo evento nasce in gruppo sul forum di Quelli del Cordusio qui su Lamoneta, un esperimento anche questo innovativo, ed esprime come anche un Evento importante possa essere condiviso e rendere partecipi tanti e tante anime della nostra numismatica come sarà in quel giorno. Tante attese e tante sorprese anche per chi interverrà al pomeriggio, in tanti si stanno dando da fare per premiare gli intervenuti, giovani in primis e non solo, e rendere questa giornata tra quelle da non dimenticare facilmente....entriamo nei dettagli importanti organizzativi e vedremo di tenervi aggiornati qui....come una kermesse numismatica merita....2 punti
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sinceramente, anche il prezzo di vendita è determinato da quello di acquisto...se compro, per mia fortuna o caso, a 10 una moneta che è prezzata 50 in catalogo e la vendo a 40, e un altro commerciante invece ha comprato la stessa moneta ad un più congruo 30 e la vende a 50, chi dei due appare più" moderato" nel ricarico e chi ,invece , lo è nei fatti?....vediamo di non farsi accecare dal pregiudizio e dai personalismi quando si parla....se ce l'avete con alcuni commercianti perché secondo voi non vi hanno trattato bene oppure, peggio, si sono permessi di guadagnare sulle monete che vi piacevano o ve le hanno sfilate sotto il naso in asta e poi se le sono rimesse in vendita con congruo ricarico, vedete di migliorare voi e la vostra visione della faccenda invece di spargere fango ingiustificato...sembrate la famosa volpe delle favole...e, per uno di voi, questo mi pare un atteggiamento che mal si concilia col ruolo......2 punti
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Aggiorno il post per informare i soci del Circolo così come gli studiosi e gli appassionati che per la consultazione della biblioteca numismatica è possibile mettersi in contatto col sottoscritto tramite messaggio e concordare insieme giorno e orario, al contempo sto provvedendo anche alla redazione di un catalogo online di cui posto di seguito il link per facilitare la conoscenza del patrimonio bibliografico posseduto. http://www.librarything.it/catalog/CircNumPartenopeo2 punti
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Sul FdC.Moneta per collezionisti,tra l'altro.È comunissima.Quasi quaranta anni fa,per prenderla,mi feci quattro ore di fila a S.Pietro,col freddo.C'era in fila mezza Roma.2 punti
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E tutto questo nell'era di Internet,pensate a cosa succedeva vent'anni fa.2 punti
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La medaglia in foto fa parte delle annuali ed è molto rara (quella col triregno è classificata come medaglia straordinaria ed è un po' più reperibile). A mio giudizio ti è stata proposta una bella medaglia e ritengo il prezzo richiesto onesto. Mi sembra di ricordare che i prezzi del listino Barbero erano molto più alti: comunque le informazioni che riceverai ti saranno utili per valutare e decidere.2 punti
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Cosa ne pensate di questo denaro "stile primitivo" della zecca di Asti... qualcuno ci vede qualcosa "sotto"? Grazie, Luca1 punto
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Per la cronaca riporto che poco fa si sono chiuse le offerte online per l'asta Triton XX ed il lotto 69 si presenterà alla vendita in sala domani a New York a partire esattamente dalla stima di 3000$; solo nel pre-asta quindi ci sono stati 4 offerenti diversi che hanno incrementato la base di ben 1200$.1 punto
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Prova con questa... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RODG/161 punto
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Ciao e grazie per il tuo commento ; il lavoro credo sia piu' semplice di quanto puo' sembrare al primo impatto . Per le monete che hanno una valenza storica , cioe' quelle che presentano una iconografia di un fatto storico , ad esempio , tanto per citare un esempio classico , di mia competenza , la rappresentazione della "Germania Capta" di Domiziano , fare un commento su questa emissione basandosi su basi storiche documentate , ma anche esprimendo pareri personali , validi per aprire una discussione . Per le monete che presentano iconografie archeologiche , tipo templi , monumenti o iconografie particolari tipo le Consacrazioni , fare ricerche storiche archeologiche su quanto rappresentato . Potrebbe venire fuori un buon lavoro per la Sezione1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?similar=902933 Issoudun (seigneurie d'), Raoul II, denier A/.RADVLFVS. Dans le champ, M sous un tilde et au-dessus d'un annelet. R/+ XOLIDVN. Croix cantonnée d'un annelet au 1 et 3. TTB+ / TTB, Billon, 18,5 mm, 1,00 g, 12 h. Dy.708, Bd.295 iNumis, Mail Bid Sale 22, Lot 6301 punto
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Salve, sto leggendo un libro di Trevelyan G.M. " Storia d'Inghilterra " in cui tra le prime pagine afferma che il primo re a essere definito " re d'Inghilterra " è stato Edgardo ( 959-975 ). Da lì in poi i suoi successori possono essere considerati come re degli inglesi, certo considerando il periodo travagliato politicamente e militarmente che attraverso' l'isola d'oltre manica fino all'arrivo del re Normanno Guglielmo il conquistatore. Cosa pensate ? Cronologicamente e dunque anche numismaticamente fate risalire a Edgardo il primo re inglese ? Ho letto su Wikipedia e certo non fa maggior chiarezza.... Io personalmente prima di leggere questo autore inglese consideravo Guglielmo I il primo re inglese dal 1066. Capisco si che fu lui ad unificare il paese ( solo Inghilterra ) dopo Hastings senza dubbi ma come va considerata la questione ? Grazie a chi saprà e vorrà rispondere, saluti.1 punto
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infatti hai fatto bene a motivare il tuo giudizio. era riferito a r-29 cui ovviamente non stava bene il primo commento ed il primo grading. quindi non capivo il senso del discutere per una moneta cmq in conservazione molto bassa.. personalmente mi tengo sull MB1 punto
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Guardarsi intorno è quello che i commercianti fanno di continuo, perché il segreto per vendere bene, a parte essere affidabili, è comprare bene...però è brutto vedersi additati come esosi solo perché con le monete noi ci manteniamo famiglie e dipendenti e quindi ci dobbiamo avere un guadagno...è un pensiero non realistico pretendere che questo non accada...1 punto
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Mi sembra che non sia chiarissimo che non si discutono i prezzi di vendita in sé, quanto il fatto che sia giusto guardsrsi intorno. Se poi vincerò 80milioni al superenalotto, smetterò di guardarmi intorno e priviligeró la comodità. E capiamo la battuta dai :-D1 punto
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Non sono sicuro che con " prendere in braccio" Rorey intendesse precisamente " affidarsi"....comunque grazie Umberto per l'intervento...1 punto
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La datazione di Ranieri dovrebbe essere corretta; la datazione in catalogo dipende dalla data presente sul conio originale (che è l'unico riferimento presente nella medaglia) per questo motivo è stata inserita sia da me che da Patrignani tra le medaglie dell'anno XII. Non può essere riferita al pontificato di Leone XIII poiché non ne riporta alcun riferimento (peraltro sarebbe già fuori dal periodo dello Stato Pontificio). Sono state tratte diverse medaglie dal presente conio relativo ai restauri del Duomo di Orvieto (Patrignani 79 - Boccia 158), ma mentre gli altri (visibili tra le medaglie postume di Gregorio XVI) propongono al verso date differenti, questa (pur essendo coniata in epoca successiva) riporta la sola data originaria. Le proposte che posso avanzare , oltre ad una nota per la scheda in oggetto è la duplicazione della stessa tra le postume del Pontificato.1 punto
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Quelli esistono realmente!!! ??? A parte le battute, la problematica è che non esiste documentazione di riferimento, se non quel che smentisca tali varianti, mai contestata (mai letto qualcuno che contesti gli scritti del prof. Crapanzano).1 punto
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i fusi in conchiglia sono tutti one-off per definizione a meno che uno non realizzi una conchiglia in materiale resistente alle temperature del metallo fuso, nel qual caso gli conviene realizzare un conio, batterle ed evitare di lasciare tutte le evidenze che sono tipiche delle fusioni e che rendono poco spendibile il falso stesso.... si fanno le gomme e da quelle le cere da cui i negativi in gesso o refrattario , per fondere gli esemplari, e poi lo stampo si rompe per estrarli.... tu facessi meno l'ironico e studiassi un po' di più sarebbe più utile alla discussione e ti eviterebbe di dire cappellate....1 punto
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non è corretto , secondo il mio parere dare alle monete antiche , delle valutazioni uguali alle monete moderne. Tuttavia per avere una pietra di paragone penso che sia BB+1 punto
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Discussione spinosa e che potrà dare fastidio, ma è assolutamente legittimo esporre il proprio parere, tanto più che è motivato con degli esempi concreti e non si tratta di un attacco diretto ai commercianti, quanto piuttosto un invito a guardarsi intorno, prima di effettuare acquisti importanti. Il commerciante DEVE ottenere un mark up sulla vendita, ovviamente. Qual è il giusto ricarico? Probabilmente non sta a noi dirlo, nè ad imporlo, però... in un mercato perfetto (CHE NON ESISTE) sarebbe lo stesso a fare il prezzo, ma non è così. Di fronte a prezzi di vendita (a mio modesto avviso troppo alti) ho sentito le seguenti giustificazioni: 1. in Italia, le imposte sono più alte, quindi i prezzi sono più alti - obiezione: ma se in un altro paese il livello dei prezzi è generalmente più alto perchè non lo è per le monete? 2. in Italia, c'è una maggiore richiesta per quella determinata moneta, quindi il prezzo sale; è la normale legge della domanda e dell'offerta - obiezione: la "normale" legge della domanda e dell'offerta è valida in un mercato perfettamente trasparente, con massima diffusione di informazioni condivise, con adeguata diversificazione dei punti di vendita per ogni singola tipologia di canale e localizzazione degli stessi e perfetto equilibrio fra domanda ed offerta che non crei eccesso, nè carenza di offerta e senza possibilità di difendere dal mercato stesso i prezzi di vendita. E' così? Certamente no e non solo in numismatica 3. in Italia, c'è una minore richiesta per quella determinata moneta, quindi il prezzo sale per potere supplire alla scarsità di introiti dovuti alla vendita ed al rischio di impresa ed all'impossibilità di sfruttare economie di scala (magari non detta esattamente in questi termini) - obiezione: ho sentito citare le opzioni 2 e 3, palesemente contraddittorie, dalle stesse identiche persone (!) e ho detto persone, non categorie! Fra tutte, per altro, questa è la motivazione più plausibile. Detto questo, se è vero come è vero che la legge della domanda e dell'offerta è assolutamente inapplicabile per determinare la formazione dei prezzi, è altrettanto vero che incide eccome sulle vendite. Quante volte abbiamo visto la stessa moneta rimanere invenduta? Qui sì che appare chiaro come il prezzo di vendita sia sproporzionato alla richiesta, ma è una scelta del commerciante (e non sto certo parlando solo di monete...). A questo punto, sarà una scelta (assolutamente legittima) del commerciante quella di applicare prezzi alti (ho detto alti, non sbagliati, chiariamo subito) che potrà essere vincente (maggiori ricavi) o perdente (mancata vendita). L'unica cosa che sarà difficile accettare, per noi acquirenti, sarà ascoltare le lamentele di un commerciante che non riesce a vendere una data moneta, dopo averla proposta ad un prezzo nettamente superiore rispetto ad un altro commerciante o ad un altro canale di vendita.1 punto
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Qualche mese fa avevo postato in Exonumia questo gettone da gioco che per rarità, stile e interesse storico (confermati anche dal prezzo d’acquisto di $ 3.850) può comparire a pieno titolo in questa ‘galleria dei sogni’. SPAIN. Antonio de Leyva, Duke of Terranova, Prince of Ascoli, and general during the Italian Wars. 1480-1536. Engraved AR Jeton/Gaming Counter (25mm, 2.23 g, 12h). Classical Portrait series. By the school of Simon van der Passe, after a vignette published by Guillaume Rouillé. Engraved circa 1640. + ANTONIVS + DE ◊ LEVA, helmeted and armored bust of de Leyva right, wearing Collar chain / ◊ NOE · FLA * PROEFET (Noah, who prophesied the flood), bust of Noah facing slightly right, with eyes uplifted toward God. Unpublished, but cf. G. Rouillé, “Promptuarii Iconum Insigniorum,” (1553) (for prototype engraving of de Leyva; see image below); cf. Mitchiner, Jetons vol. 3, 4872-5 (for other counters from this series); and cf. H. Farquhar, “Silver Counters of the Seventeenth Century,” in NC XVI (1916), pp. 183-4 (for additional counters with biblical scenes). Good VF, toned, a few minor marks.1 punto
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Bene bene, ci ho riflettuto e ho scelto il mio sogno, anche se non fa parte di ciò che colleziono principalmente, rimane comunque la moneta che mi ha colpito più di tutte e sono sicuro non entrerà mai nelle mie collezioni. E' lo scudo del '14! Poi la seconda moneta in lista la posterò più in la nella discussione...1 punto
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Esemplare entrato ieri nella mia collezione di monete satiriche1 punto
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L'aureo di Marco Aurelio con al rovescio la scena del matrimonio con Faustina. Di seguito un esemplare particolarmente bello che lo scorso Novembre ha totalizzato 8500 euro.1 punto
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Semmai più che di un sottomultiplo (peraltro inesistente, il denaro nell'area italiana era l'unico nominale emesso) ipotizzerei un'eventuale falsificazione coeva, se il metallo non risultasse argento. Da foto non mi esprimo: sebbene il colore paia piuttosto scuro potrebbe benissimo essere una pesante patina... Lo stile però mi sembra più che compatibile con quello di un'emissione ufficiale. Buona serata, Antonio1 punto
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In realtà ritengo si tratti di questioni che possono essere ... monetizzate. Una moneta che ha il 50 % di probabilità di essere falsa (elevata probabilità) potrà essere venduta ma ad un prezzo particolarmente basso che compensi del rischio che si assume l'acquirente. Una moneta che è con ogni probabilità autentica potrà essere venduta ad un prezzo di molto superiore. Dunque il prezzo di una moneta (in particolare classica) dipende sì dalla conservazione, ma anche dalla probabilità di essere autentica: vedi la tabella sottostante in cui ho ipotizzato un incremento esponenziale di prezzo (l'area gialla, da 0.25 a 2048 ipotetici €) per entrambi questi fattori. Così ne viene l'apparente paradosso che una moneta BB autentica al 99% può costare come una FDC autentica solo per il 50%. E questo è esattamente quello che avviene per le aste e le basi di molte monete. Talora la dubbia autenticità viene resa appetibile da un prezzo particolarmente basso e l'incremento dell'offerta che deriva dagli offerenti rappresenta il livello massimo accettabile in rapporto ai dubbi suscitati nel collezionista dalla moneta stessa. Viceversa una moneta con pedigree è una moneta verosimilmente autentica (o per lo meno questo è uno dei criteri più considerati di autenticità) e il prezzo sale di conseguenza, a volte molte decine di volte quello di altri esemplari più "dubbi". Per quanto riguarda il singolo collezionista, ognuno ha un livello di probabilità di autenticità che gli consente di desiderare l'ingresso in collezione di una moneta: può essere l'80%, il 95% o il 99%, ma mai la certezza! Al limite è il livello della sua esperienza e capacità nel riconoscere un falso, che non era 100% neppure per Roberto Russo (bravo è chi sbaglia meno). Il discorso si fa ulteriormente complesso quando si considerano, in una moneta classica, altri parametri che possono incidere sul "livello di autenticità", ad esempio il grado di restauro. E' chiaro che una moneta pesantemente ritoccata è una moneta non più completamente autentica. Anche qui è discrezionale individualmente il livello per cui può essere accettata in collezione.1 punto
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caro amico, la moneta non mi permette una risposta semplice, perché non rientra immediatamente negli "schemi più o meno noti" ammesso e non concesso che la moneta sia "buona", scusa il dubbio, ma la foto non permette una valutazione a mio avviso certa, la resa generale è particolare, e credo che la maggior parte delle case d'asta la metterebbero tra le "minor germanic tribes" l'occhio mi ricorda scelte stilistiche più proprie di Costantino IV, e raramente viste in Costante II (Siracusa ad esempio) ho visto parecchi Solidi attribuiti agli Avari, ma non ci siamo, non ci vedo Merovingi né Longobardi... alcuni tratti, capelli e resa del busto, mi richiamano alla mente scelte stilistiche Visigote, tuttavia non mi pare così classificabile a causa di altre numerose incoerenze .... non so, credo dovrai tenere il tuo dubbio ancora per un po'... PS la maggior parte dei lavori di Arslan è liberamente disponibile qua https://independent.academia.edu/ErmannoArslan1 punto
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@Rocco68 C'è anche il più raro epiteto di BOIA... Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 30, lot 737, 4/06/2005 REGNO DI NAPOLI E REGNO DI SICILIAREGNO DI NAPOLIREGNO DELLE DUE SICILIE – NAPOLINo.: 737Estimate: EUR 250d=38 mm120 grana 1856. AR, gr. 27,56 - ø 37,25 mm. Simile al precedente ma 1856, variante nel ritratto e parola BOIA impressa nel collo. CNI 13 (altra data). Pannuti Riccio 85. Pagani 222 e nota a pag. 414. Cagiati 135 e nota a pag. 139. Davenport 175.Molto Rara. BBLa contromarca BOIA venne apposte sulle piastre dopo la soppressione dei moti del 1848 con il cannoneggiamento di Palermo. L’ incisione BOIA è molto più rara del BOMBA.1 punto
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Condivido come gli altri e grazie per questo bel topic. Ti segnalo poi la biblioteca del Museo Bottacin a Padova.1 punto
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