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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/16/17 in Risposte
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Sono mille mila anni che non scrivo sul Forum e il motivo principale è che volente o nolente sono passato dall'altra parte della barricata e mi ero accorto che tutto ciò che scrivevo veniva usato contro di me oppure semplicemente si pensava che avessi secondi fini per esprimere determinati concetti o meno...ma non è questo il punto... Leggi che ti rileggi (perché leggere leggo sempre), mi salta all'occhio questa discussione abbastanza "buffa". Io sono del partito che ognuno debba voler fare ciò che vuole, soprattutto con i suoi soldi che si è duramente (o meno) guadagnato e sudato...ovviamente il tutto a suo rischio e pericolo. La domanda che mi pongo è? Ma sul serio quando andate a comprare vestiti qualcuno si pone il problema che il mega-marchio ci stia ricaricando il 200% e probabilmente sfruttando lavoratori sottopagati? Qualcuno da Euronics entra e dice "mamma mia che ladro vende una TV LED 5k 3d a 5000€ quando su Amazon la trovi a 4000"? La numismatica, come altre sezioni di collezionismo, soffre appunto del coinvolgimento emotivo di chi compie l'atto dell'acquisto. Da che mondo è mondo si tende a risparmiare oppure si tende a fare l'affare. Personalmente e fortunatamente ci sono messaggi che lo testimoniano senza che mi si dica che lo stia facendo per interesse se una cosa mi piace e penso sia congruo il prezzo, la compro e se una cosa non mi piace nel suo rapporto qualità/prezzo non la compro, ma senza stare a pensare quanto ci possa guadagnare o meno il tipo che ho di fronte. Fortunatamente sono rimasto un collezionista e sempre fortunatamente continuo ad amare ogni singola moneta che vedo e sempre fortunatamente sono collezionista anche di altri oggetti extra numismatici per cui posso vedere le cose con i piedi in entrambe le fazioni. Sono anche un amante del cinema...spendo 10€ tra film e popcorn...e sono sicuro che se il film non mi piacerà, nessuno mi ridarà i soldi. Infine, aggiungo, fortunatamente per me non ho mai comprato e mai comprerò gli oggetti dei miei hobby (comprese le monete) pensando ad un ricarico futuro. Se le compro per la mia personalissima collezione, lì rimarranno per sempre e se fra 10 anni varranno 1 invece che 100...poco importa, mi avranno trasmesso le emozioni che cercavo e tanto mi sarà bastato. Mirko5 punti
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Salve ragazzi,amo la fotografia,principalmente colleziono i profili imperiali e passo parecchio tempo a fotografarli come fossero una sorta di "modella".....a volte i giochi di luce che si creano sembrano far uscire dalla moneta l'imperatore. Inizio con una delle mie monete preferite,sperando nella condivisione dei vostri "cavalli di battaglia"3 punti
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Ho il piacere di annunciarvi che ho appena pubblicato un nuovo libro. Il titolo è "Appunti di numismatica francese" e spiega molto bene quale sia l'argomento. Il volume è una monografia dei Quaderni e la copertina è stata realizzata da @incuso , che ringrazio. Il libro è acquistabile a questo indirizzo: https://www.amazon.it/dp/1541310756/ Questo libro affronta ventisei argomenti di numismatica francese. Abbraccia un arco cronologico che va dal medioevo all’euro, passando dal Seicento, dalla rivoluzione, da Napoleone, dall’Ottocento e dal Novecento. C’è spazio anche per alcune monete coloniali e alcune medaglie. Ecco l'indice completo: IL MEDIOEVO Sant’Eligio di Noyon, patrono dei numismatici Le monete di Melgueil e di Montpellier nei secoli X-XIV La monetazione medievale della viscontea del Béarn (1080-1436) IL SEICENTO Una moneta di Enrico IV: il quarto di scudo 1603 per Rennes I gettoni della Camera dei Conti di Digione LA RIVOLUZIONE Lista degli assegnati, delle rescriptions e dei mandati territoriali Il 5 franchi Union et Force Le monete di necessità dei fratelli Monneron NAPOLEONE Prezzi e stipendi nella Francia napoleonica I bottoni-moneta della campagna d’Egitto LUIGI FILIPPO Una moneta “reazionaria”: i 5 franchi del 1830 NAPOLEONE III I falsi d’epoca in platino dei 10 e 20 franchi d’oro Le medaglie-monete per la visita imperiale a Lille Una rara moneta di prova in alluminio LA COMUNE Il 5 franchi della Comune di Parigi LA TERZA REPUBBLICA La produzione di monete all’inizio del Novecento Prezzi e stipendi nella Parigi del 1885 La telefonia pubblica francese dal 1868 al 1955 LA QUINTA REPUBBLICA Storia di una moneta sfortunata: il 10 franchi Jimenez Il 2 euro commemorativo 2014 per il D-Day Nel 2017 arrivano quattro monete per la Marianna LE COLONIE La piastra Decaen Le monete delle colonie francesi (1825-1844) LE MEDAGLIE Tre medaglie per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 Una medaglia trompe-l’œil per la torre Eiffel I SEGNI DI ZECCA Elenco completo delle lettere di zecca dal Seicento al Novecento3 punti
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Se non è andata così (e io continuo a pensare di sì, a parte il fatto che Monti non era "il primo gonzo che passava per strada"), chi e perché ha creato il Governo Monti? Chiunque sia stato, e per qualunque motivo (aspetto di saperlo), la sua nascita non sarebbe mai stata possibile senza il consenso dei partiti che sedevano in Parlamento. Citando da wikipedia, il Governo Monti ha ottenuto la fiducia al Senato il 17 novembre 2011 con 281 voti favorevoli, 25 contrari e nessun astenuto. Ha ottenuto la fiducia alla Camera il 18 novembre 2011 con 556 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto. Se non ricordo male, a votare contro furono Lega e Fratelli d'Italia, mentre 5 stelle e partiti dell'estrema sinistra non erano rappresentati in quel Parlamento. Con questi numeri, che pur con qualche variante si sono ripetuti per un anno e mezzo, fino a quando Berlusconi non ha deciso di togliere il suo appoggio, come si fa a sostenere che le responsabilità principali delle leggi "oscene" sono di Monti? Lui le ha proposte, magari mettendoci del suo quanto a, come dicevi, arroganza, supponenza, ecc., ma senza il voto delle Camere, e dunque il consenso e la corresponsabilità dei partiti politici, non sarebbe andato da nessuna parte. petronius3 punti
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Sono riuscito a fare le foto, la prima il D/ completo della moneta e la seconda il particolare ingrandito della data. La sensazione visiva che si ha del 8 è di una S3 punti
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Condivido questa prima moneta del 2017 che entra in collezione giusta giusta per il mio compleanno! Si tratta ovviamente di un testone del III tipo (come da titolo) di Emanuele Filiberto con data 1561 per la zecca... e qui diventa difficile.... di Asti o Aosta. Abbiamo già discusso molto su questa attribuzione, io sono del partito Astigiano, per me la zecca di Aosta non lavorava in quell'anno mentre Asti mi risulta fosse attiva. Vi è una imperfezione del tondello che a me non disturba, non manca nulla delle parti importanti della moneta, diversi graffi diffusi (specie al rovescio) ma ha ancora buoni rilievi ed una bella patina antica. Il peso di 9,13 grammi è conforme nonostante la mancanza e in mano risulta più gradevole che in foto. Rinfreschiamo la vecchia discussione sulla zecca di appartenenza? Datemi anche i vostri pareri su questa nuova acquisizione che per me sono importanti...2 punti
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Il faccione pacioccoso del "buon" Mastai Ferretti mi fa rimpiangere i volti arcigni, duri e di sfida di papi come Giulio II, Clemente VIII e Paolo V. Altre epoche, altri poteri e pesi politici e morali. A me non piace.... Ovviamente il tipo di ritratto scelto per le lire di Pio IX. La moneta in sé come conservazione è al top.2 punti
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@valerio82 ti posso confermare che la data è 1614. Posto un quattrino 1614 un' attimo meglio conservato per confrontare la cifra 4.2 punti
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Salve. Dovrebbe essere questa: Bruttium. The Brettii. 215-205 BC. AE half unit, 16 - 18 mm. Obv: Diad. head of Nike left, NIKA in field. Rev: BPETTIΩN to left, Zeus standing right holding staff and hurling thunderbolt, cornucopia to right (?). Ref: HN Italy 1943; SNG ANS 5. Provenance: The Thomas Virzi collection.2 punti
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Buonasera, mi allaccio a questa vecchia discussione invece di iniziarne una nuova per mostrarvi un quattrino di Milano che ho individuato come Filippo III anno 1614. Aggiungo alcune foto in cui ho ingrandito il particolare della data evidenziando quello che a me sembrerebbe essere un 4, spero questo piccolo studio possa essere utile per approfondire meglio questa moneta. Ciao Valerio2 punti
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Parto con il presupposto che come macchinetta uso una reflex perche' appunto riesco a fotografare senza flash(cosa a mio parere importante) in luogo con luce non ottimale giocando con i tempi di esposizione e ISO.La moneta la posiziono comunque sotto la luce della cucina in modo parallela e la fotografo non centralmente ma un pò inclinato verso destra.Vi lascio ad un secondo scatto,che mi ha colpito particolarmente.2 punti
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qFDC ci sta tutto Ronca... !!! Forse in mano si può anche abbondare un qualcosina!2 punti
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Ho l'abitudine di fotografare anche il contorno quando riporta un messaggio e non il solito rigato o banali stellette. La terza faccia della moneta in questi casi mi pare abbia più importanza. Come sappiamo tutti la monetazione sabauda presenta in incuso le rosette ed i "fert". Il significato di FERT non è certo e se ne parlò recentemente in questa discussione: 80 Lire 1927 la monetazione francese di inizio ottocento presenta in incuso "dieu protege la france": 40 Franchi AN12 Personalmente preferisco quando il motto è in rilievo piuttosto che in incuso: 20 Franchi 1852 Bella discussione. Spero di vedere molti contorni significativi. Buona giornata2 punti
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Buonasera a tutti, a distanza di più di due anni vorrei riprendere questa discussione per fare il punto della situazione. Se fosse possibile vorrei chiedere ai moderatori o agli amministratori di modificare il titolo in: Possibili falsi della zecca di Asti. Due erano le monete per così dire incriminate, che almeno apparentemente non avevano nulla a che fare con le altre emissioni della zecca di Asti. Finora erano un denaro (Biaggi 676) e un grosso (InAsta 23 del 10.11.2007 lotto 971). Ad oggi se ne aggiungono altre due... una per tipologia, provenienti entrambe dal'asta Kunst und Münzen del 24/07/1999, lotti 399 e 400! Le presento tutte affiancate per poterle confrontare meglio... mi pare evidente che hanno molto in comune. Denari: Biaggi, 676 - Kunst & Munzen 399 (1999) 0,91 g | Grossi: Kunst & Munzen 400 (1999) 1,22 g - InAsta 23 (2007) Le X in leggenda disallineate, la X di REX con quelle braccia così smilze, le E di vario tipo, le T, le S, quel globetto esagonale che ritorna... e poi ancora quel globetto nel terzo quarto della croce, che nessuna moneta astigiana regolare presenta, e varie altre cose... Vorrei tanto risentire il parere di @teofrasto, ma anche di @monbalda, @eligio, @Andreas e @Ghera, @lollone, @dabbene perché l'ipotesi due anni fa era che provenissero "da mano nota"... e ora?2 punti
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Una discussione che porterei ad esempio per i modi, l'educazione, la cortesia di chi l'ha aperta e per la competenza e professionalità di chi ha risposto ! Complimenti a tutti ✌?2 punti
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Io propongo un plauso a Cinna74 che ha ideato questa discussione, trasformatasi in una straordinaria carrellata di monete eccezionali! Bravo!2 punti
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Bell'argomento ed inusuale... questi i contorrni di due mie monete che hanno contorno un po' diverso dai soliti ... La prima è un 8 lire 1796 - Repubblica di Genova:2 punti
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Ciao, ecco qualcosa di mio! Cilician Armenia Levon I Tran Grosso Matapan (condizioni modeste ma moneta rara) denaro di Boemondo III di Antiochia2 punti
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Cari amici, grazie per la vostra attenzione e considerazione. Nel volume il numero indica le tipologie principali, mentre le lettere hanno lo scopo di segnalare alcuni esempi di varianti, senza la pretesta di averle catalogate tutte. Nello specifico i punto singolo e quello doppio sotto gli scalini indicano, secondo me, sicuramente un segno dei massari e servivano alle autorità per individuare rapidamente il responsabile di eventuali adulterazione della moneta che si potessero rilevare dopo la messa in circolazione della moneta. Dato che il saggio doveva per forza essere fatto su un campione limitato, era sempre possibile qualche frode. Con l'altro coautore abbiamo discusso su questi segni. Ad esempio il punto centrale è spesso meno evidente e chiaro di quelli sotto la scala (vedi la prima immagine postata) e fa sorgere il dubbio che non si tratti di un vero e proprio segno dei massari, ma che si tratti del segno del compasso che serviva a tracciare il circolo esterno e quello interno. Questi spiega perchè a volte il punto centrale è da solo e altre è in compagnia dei punti inferiori. Si tratta in effetti di una produzione di massa spesso poco accurata ed è possibile che segni dei massari e segni di incisione si siano mischiati. Nel libro abbiamo preferito non esprimere una posizione. Su questo tema, secono me, c'è ancora da ragionare...2 punti
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Ciao Michele. E' chiaro che è evidente; in un intervento precedente portai ad esempio la vicenda dei T-red. Ed è proprio per questo modo di comportarsi di chi esercita il potere, ad ogni livello, che il cittadino ha perso la fiducia nelle istituzioni. Quale che sia il "fine" non è giustificabile un comportamento dello Stato fuori dalle regole. Alla fine dei conti, se la fiducia dei cittadini viene persa definitivamente, perché mai dovrebbero essi fidarsi, ad esempio, dei conteggi negli scrutinii post elettorali. Che diritto avrebbe infine una qualsiasi democrazia di imporre regole se essa stessa non garantisce che i suoi apparati le seguano. Lo vedo ciò che succede ed impallidisco per come viene accettato supinamente dalle masse. Purtroppo. Monti..... Monti è stato un eroe? E' venuto a fare ciò che gli altri non potevano fare pena la "morte" politica? Aveva ormai poco da chiedere al proseguo della sua ricca carriera e quindi ha potuto permetterselo? Giorgio certamente aveva pensato a lui mentre ancora era in carica Berlusconi ed è evidente che la nomina a senatore a vita, che ha preceduto l 'incarico, in qualche modo lo dimostri. Se Monti abbia accettato il ruolo di "capro espiatorio" solo in cambio di ciò probabilmente non lo sapremo mai. Il mio pensiero riguardo al suo operato e ambivalente almeno quanto ambiguo è stato il suo operato. Certo molto andava fatto ma le evidenze, ad oggi, sono che poteva essere fatto meglio. Mentre le vicende si svolgevano ed il suo governo annunciava i propri propositi non nascondo che mi veniva da pensare: arriva, aumenta le tasse, ci manda in pensione più tardi, taglia di tutto e di più. ... e ci voleva il "superMarioeroeMonti" per partorire questa illuminata e sofisticata ricetta? Non bastava forse una calcolatrice? D'altra parte non esiste la controprova né del fatto che altri politici o tecnici aspirassero a sciogliere la "matassa" né che avessero la capacità di fare meglio. Monti. La pura verità è che mi piacerebbe dimenticarlo. Mi piacerebbe dimenticare tutto quel brutto periodo e che questi strascichi "legali" me lo impediscono purtroppo. Una condotta più accorta, ancorché il periodo fosse complicato, sarebbe stata più salutare per i posteri. Re Giorgio e Super Mario non se ne curarono a mio modo di vedere perché non pensavano che la corte costituzionale avrebbe a distanza di tempo deciso in questo modo. Non dimentichiamo che i giudici che la compongono sono anche essi nominati dalla politica e dalla magistratura (che fa politica ormai da decenni). Come potevano sapere che il vento sarebbe cambiato e la loro decisione bocciata. Quanto alla questione della decisione "levantina" sono d'accordo con te. Proprio per questo temo che la partita non sia ancora chiusa. Vedo nel futuro altri ricorsi in merito alla decisione di Renzi di limitare il cambio solo a chi ne fece richiesta nel periodo antecedente alla scadenza precedentemente fissata. Taluni, ad esempio, potrebbero asserire di non averla presentata scoraggiati dalla vituperata anticipazione della scadenza. Per fortuna il caso non mi tange. Certo il pasticcio della Fornero (altra professoressa) riguardo agli esodati, presenti in molti delle nostre famiglie, mi ha indotto a lanciare verso di loro molti più epiteti coloriti. Del resto, riguardo Monti ed il suo governo, si è convenuto abbiano accettato il ruolo di "parafulmine" ; allora accolgano le mie maledizioni e quelle di molti altri danneggiati con la consapevolezza che quello è stato loro ruolo. Non certo quello di salvatori della patria. Buona serata.2 punti
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Algeria 20 Centimes 1972 Alluminio/bronzo € 0,20 1 Dinar 1972 KM# 104.2 Rame/nickel € 0,20 note: Emissione FAO Entrambe le monete commemorano la rivoluzione agricola e le riforme in tema di agricoltura effettuate in Algeria. Il Dinar postato è la KM# 104.2 (zecca Stoccarda) con la scritta che tocca il bordo del cerchio interno.2 punti
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Buon pomeriggio, Voglio condividere con Voi appassionati una 500 L. caravelle del 1968 Come Vi sembra? Alcuni cataloghi la valutano NC. e di un certo valore €€€. Qual'è il Vostro pensiero? Volevo inoltre chiedere a Voi più esperti se si tratta di una prooflike. Grazie per i Vostri graditi interventi.?1 punto
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Falso ottenuto per fusione. Anche il confronto tra le scritte del falso e dell'originale sono piuttosto evidenti, risultando più "spesse" ed impastate nella moneta a sinistra (falso). Buona serata! Auriate1 punto
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Ciao @fabgeo, di solito i bronzi tolemaici sono di difficile inquadramento a livello di nominali, per questo vengono classificati in base alle dimensioni del diametro (infatti quello che hai indicato nel link viene chiamato come AE (cioè bronzo) 30 mm, ad indicare il diametro). Lo stesso sistema di classificazione viene infatti adottato anche nel catalogo dello Svoronos, il quale suddivide i bronzi non per nominali, ma in base alle misure del diametro.1 punto
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Potremmo immaginare qualcosa come l'esemplare al link che posto di seguito ? https://www.acsearch.info/search.html?term=Ptolemaic+bronze+6.46&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company=1 punto
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Salve. Altro bronzetto tolemaico: Egitto. Tolomeo IX Soter II (116 - 80 a.C.). AE 13 mm. Zecca di Alessandria d'Egitto. D/ Testa di Zeus Ammone volta a destra. R/TOEMAIOY - BAIE intorno a corona isiaca, sotto la quale vi è l'abbreviazione scritta con caratteri di stile variabile. Rif.: Svoronos, p. 281, n° 1720. Immagine tratta dalla tav. LVIII dello Svoronos.1 punto
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Possiedo anche io la data 1553 come ho la moneta in mano vi faccio sapere che legenda vi è scritta nel mio cavallotto. blaise1 punto
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Certe foto te le fanno gustare meglio che dal vivo a occhio nudo con qualunque lente di ingrandimento... Penso che anche @M@tti concorderà con te. [purtroppo io sono un cane-e non mi riferisco all'alias]1 punto
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Ma non ha voluto lasciarla quando gli ho detto cosa era...son stato troppo sincero [emoji23]1 punto
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La storia dei ristoranti pieni la ricordo anche io. L’aspetto più evidente dell’intera vicenda sembra essere un altro. Preciso che non sto giustificando nulla, cerco solo di comprendere quanto sia accaduto. L’intervento del D.L. in materia di prescrizione anticipata mostrava aspetti di criticità costituzionale così evidenti che non potevano non essere avvertiti immediatamente da tutti. E’ ben vero che i politici non devono essere (e, a volte, non sono) tecnici, ma non bisogna dimenticare, comunque, che ciascuno di loro non opera nel deserto: ci sono i consulenti giuridici. E nel caso di specie, il D.L. è passato indenne al vaglio dello staff della Presidenza del Consiglio, della Presidenza della Repubblica e del Parlamento. II motivo è presto detto. E’ quel passo della norma che prescrive: “ed il relativo controvalore è versato all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato al Fondo ammortamento dei titoli di Stato”. Che si stesse raschiando la botte è evidente, che fosse necessario far quadrare i conti pure. E bisognava farlo con urgenza. Per altro verso, il pur prevedibilissimo intervento della Corte Costituzionale non sarebbe avvenuto in tempo così prossimo da mettere nel nulla la necessaria ricollocazione delle risorse, ma solo successivamente all’operazione di quadratura, quando - si sperava - la situazione di crisi sarebbe migliorata. Se poi si pensa all’importo relativamente modesto (rispetto alle partite complessive di bilancio) dell’operazione si comprende con precisione la gravità della situazione: da qui il consenso generale (dei politici) e la conversione del decreto legge ad opera del parlamento. Ma è solo una opinione. Polemarco1 punto
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Giusto...conosco bene la tipologia, ma in quel momento avevo in testa solo i lottatori...mi sa che ho bisogno di rinfrescarmi un po' le idee1 punto
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Per le devozionali antiche (XVI, XVII, XVIII sec.) non ci sono al momento testi che affrontino la classificazione di queste medaglie in modo esauriente, esistono alcune pubblicazioni pittosto datate! Potresti comunque consultare il volumetto di Mario De Ruitz, "PIETATIS CAUSA" Guida alla conoscenza della medaglistica di devozione (2008), poi c'è il lavoro di A. Candussio- E. Rossi "MEDAGLIETTE e CROCIFISSI" della devozione popolare friulana nei secoli, (Udine, 2005), buona lettura, ciao Borgho.1 punto
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Non sono d'accordo. Deve essere punito. Tra sogno e realtà mare di lacrime. Nel sogno siamo tutti in questo film.1 punto
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Grazie a tutti........ero un po titubante nel porre quella domanda, apparentemente semplicistica, ma speravo (e in cuor mio credevo) che ne potesse uscire una gran bella spiegazione. Non ho le competenze tecniche per definire nessuno come "mostro", ma la normale intelligenza per riconoscere il talento e la passione......si. Grazie ancora e buona notte......... ???1 punto
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Credo che questa moneta sia il sogno di tutti i collezionisti di monete della Repubblica Italiana1 punto
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Buona Domenica Nel Rizzolli Pigotto "L'Area monetaria veronese"se ne citano tre varianti: Con un punto al centro e al di sotto della scala, Vr39 Con un solo punto al centro della scala, Vr39a Con un punto al centro e al di sotto della scala, Vr39b Credo anch'io si tratti di segni dei massari; tiriamogli la giacca e sentiamo un po' @mfalier che ci dice saluti luciano1 punto
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veramente il tuo ne presenta due (uno centrale ed uno in basso) Sono segni dello zecchiere. Il segno può comparire: uno al centro della scala uno sopra l'ultimo piolo uno sotto l'ultimo piolo uno al centro e uno sotto l'ultimo piolo uno al centro e due sotto l'ultimo piolo1 punto
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ciao @morellino per me si tratta di una E schiacciata e quindi REGNI, inserisci una immagine più grande1 punto
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Pensavo anch'io qualcosa del genere Gigetto13, ma colgo in molte discussioni che alcuni dettagli presenti nelle monete fanno emergere sottili e interessantissime considerazioni..... Intanto grazie del tuo spunto ?1 punto
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"Il motivo è che misure lacrime e sangue (quelle o altre poco importa) andavano prese, ma nessuno dei nostri politici ha avuto il coraggio di assumersene la responsabilità in prima persona, e con essa l'impopolarità che ne sarebbe derivata. " Già. Proprio così. Ma evidentemente che chi ancora pensa che non sia andata così. "Monti, dunque, ha fatto comodo a tutti, soprattutto a coloro che poco dopo (campagna elettorale del 2013), lo hanno usato come capro espiatorio, scaricando su di lui e sul suo governo, tutte le responsabilità ("dimenticando" che senza il loro appoggio nessuna misura avrebbe potuto essere presa)." Esattamente. Proprio così. "Che poi, da parte di Monti stesso, ci sia stata, come scrive @refero1980, "voglia di protagonismo, arroganza, supponenza", sarà anche vero, ma non cambia la sostanza di quello che è successo e le responsabilità dei politici, che, se Monti non avesse accettato, avrebbero sicuramente trovato qualcun altro che facesse il lavoro sporco al posto loro. " Appunto. Esattamente così. Condivido tutto. M.1 punto
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Sono da pochi mesi entrato in questo mondo (affascinante e per certi versi un pò pericoloso) del collezionismo di monete. Ho letto tutta la discussione che mi pensare a tante cose simpatiche. Noi collezionisti, esseri umani, uomini e poche donne come tanti altri, se compriamo un...per esempio...un cappotto di buona marca e spendiamo 500 euro, mai penseremmo che quel cappotto dopo un po di anni varrà qualcosa e quei 500 euro mi dovranno per lo meno portare a casa, in caso di vendita del cappotto (ove mai fosse possibile!) diciamo 600 euro o almeno le 500 spese. Nè mai quando compriamo un cappotto o un paio di scarpe ci viene in testa di fare i conti in tasca a chi ce lo ha venduto. Di chiederci se ha marginato il giusto, se un ricarico del 50% o del 100% o di più sa il giusto. Compriamo se il cappotto ci piace e se il prezzo e' giusto. Sennò, usciamo dal negozio e non ci pensiamo più. Per le monete è davvero diverso. Quando compriamo una moneta, tutti e dico tutti hanno nel loro animo il desiderio di poter comprare bene, di poter vedere che un giorno quella moneta acquistata in asta o da un commerciante possa aver avuto con il passare degli anni un bel plusvalore. Tutti ci aspettiamo che la nostra collezione dopo 10 anni di cene rinunciate, di vacanze striminzite e di risparmi faticosi per acquistare quei pezzi che ci toccano il cuore e le emozioni, possa valere di più di quanto abbiamo speso. A volte succede e a volte no. Ahimè. Un buon risultato dopo 10 anni o 20 o 30 dipende molto dalla capacità di governare le nostre emozioni quando compriamo. E questa insidia, comprare governati dalle emozioni e non da studio e calcoli precisi, può portare dopo anni a risultati disastrosi. Capisco che non è sempre così...anzi... di bidoni ne han presi molti e altri possono vantare di aver avuto grande fiuto. Per avere quello che si chiede e cioè bravura nel saper acquistare da soli e bypassare i commercianti per "evitare" il loro guadagno e quindi avere speranza e forse certezza di poter lucrare in futuro occorre ciò che il collezionista spesso non ha: la freddezza del commerciante. Il commerciante compra monete per rivenderle, non per conservarle, il commerciante lavora con le monete, conosce alla perfezione i canali di acquisto e spesso riceve proposte di acquisto. Compra per rivendere e non per conservare e accarezzare le monete come fa il collezionista. I commercianti di monete ci saranno sempre e ci saranno sempre occasioni in cui è conveniente comprare da loro, facendo i dovuti e necessari distinguo sulla professionalità di alcuni e sulla scarsa professionalità di altri. Anche qui interviene il sacro e inviolabile diritto del consumatore che se non gli va a genio qualcosa allora non compra. Io nei pochi mesi vissuti nel vostro mondo ho avuto esperienze positive e negative con alcuni di professionisti commercianti, ho trovato in alcuni casi vera consulenza e professionalità, in altri ho girato i tacchi e sono andato via. Amo essere servito bene e per essere serviti bene, come nei buoni alberghi e nei buoni ristoranti si paga di più che nelle trattorie e nei B & B. Ecco dove sta il giusto di più che un commerciante applica sulle monete proposte. Ho comprato da aste, talvolta bene e talvolta male, assaporando il gusto del rialzo, della decisione immediata in quei pochi secondi in cui devi capire se puntare o no e devi sapere quando e dove devi fermarti, devi saperlo prima. Ho trovato davvero apprezzabile l'intervento di @Umberto Moruzzi in particolare per la chiarezza con cui rende sempre tracciabile la provenienza delle monete proposte. Ognuno di noi nel prosieguo di un percorso pieno di emozioni e di "esborsi e sacrifici" troverà la strada giusta per collezionare nel miglior modo possibile monete, privilegiando consulenza e sicurezza dei commercianti (scegliendo con attenzione quelli davvero professionisti), oppure affidandosi a intuito, preparazione, informazione e adrenalina tipiche delle aste. Buona collezione a tutti.1 punto
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Certamente non cambia nulla dal punto di vista economico... però dal punto di vista tecnico ritengo vada considerata allo stesso modo di quando si passa da un qspl a spl+.. li però c'è tanta differenza.. e la facciamo notare.. ho cercato di rivalutare un po la moneta che secondo me non stava sotto mb1 punto
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Mi sento in qualche modo interessato da questa discussione. In primo luogo dal fatto che tali argomenti riguardano il commercio numismatico italiano si perché, anche se non citato mi sembra di ravvisare nella discussione in corso proprio due monete in vendita presso la Moruzzi Numismatica e riportate nel sito e-commerce della stessa azienda. Vorrei precisare che l’IVA come indicato nel post di apertura della discussione, è sempre dovuta. Nel nostro caso è assolta all’interno del regime del margine. Le indicazioni delle case d’aste europee si riferiscono a transazioni con aziende fuori della Comunità Europea dove andrà poi ricaricata in toto secondo le leggi locali. Sempre è dovuta dai privati anche extra UE. Tornando alle monete credo si tratti di queste: Un tetradramma di Atene: Attica, ATENE, TETRADRAMMA, Emissione: 449-429 a.C., D/ testa di Atena con elmo laureato a destra, R/ Civetta stante di fronte volta a destra, Zecca di Atene, Rif. bibl. SNG Dan., 36; Metallo: AR, gr. 17,24, (MG125829), Diam.: mm. 22,64, mBB Ex Lanz 163 n. 66. € 990,00 https://shop.moruzzi.it/it/attica-atene-tetradramma-449-429-a-c.html Una didramma di Tiro: Fenicia, TIRO, DIDRAMMA, Emissione: 335 a.C., D/ Melkart cavalca un ippocampo, R/ Civetta stante a destra, Zecca di Tiro, Rif. bibl. SNG Dan., 308var.; Metallo: AR, gr. 8,59, (MG125888), Diam.: mm. 19,08, SPL Ex Alde ottobre 2016 n. 132. € 2900,00 https://shop.moruzzi.it/it/fenicia-tiro-didramma-335-a-c.html Premesso che nelle vendite della Moruzzi Numismatica, per scelta della massima trasparenza, cosa non certamente dovuta, viene sempre citata la provenienza del bene quando questo proviene da asta pubblica (anche quando trattasi di una vendita recente facilmente verificabile) ed anche da collezione privata se la proprietà concede la giusta autorizzazione, volevo portare un ulteriore contributo di chiarezza circa i prezzi che vengono effettuati dall’azienda. La valutazione è avulsa dal prezzo di acquisto ma deve seriamente rispondere ai requisisti del mercato ed alle caratteristiche dell’oggetto: originalità, conservazione, bellezza in senso lato, domanda ed offerta. Credo che vada inoltre segnalato che tale risultato nasce da 37 anni di esperienza che tutte le monete proposte dalla MN sono garantite a tempo indeterminato, cosa che non sempre avviene in tutte le case d’asta dove la vendita, se non è “vista e piaciuta”, è garantita a tempo determinato. Cosa diversa e più problematica è l’operazione dell’acquisto che nasce dalla selezione degli esemplari migliori delle varie vendite all’asta che si svolgono quotidianamente nel mondo e che tutti oggi possono seguire grazie ad internet. Non ci si limita a guardare una foto ma si va in loco per poter analizzare le monete in tutti i loro aspetti e solo allora si decide di acquistarle o meno. Dopo averle selezionate si fissa un prezzo limite di massima (che a volte si può anche superare a seconda di come cade la battuta) e si partecipa. Chiaramente solo alcune entreranno nel paniere, normalmente intorno al limite fissato, ma capita anche che qualche volta si riesca a comprare meglio. Spesso nelle vendite all’asta intervengono vari aspetti, quali la notorietà della casa d’aste, la qualità media del materiale presentato, la presenza tra i partecipanti di incompetenti o poco competenti che acquistano direttamente senza l’ausilio di un esperto spesso per posta o online nelle varie piattaforme, che li tuteli, e soprattutto le situazioni contingenti. Basti pensare alla crisi economica che da qualche tempo condiziona il mercato delle monete in particolare quelle di fascia B. Intervengono anche aspetti più banali quali il costo del volo, il tempo necessario per l’intera operazione con i relativi pernottamenti, la piazza dove si svolge la vendita. Non secondari, nella logica aziendale che deve nonostante quanto già detto creare utile nonostante i prezzi fissati perfettamente in linea con il mercato internazionale, sono la tassazione che in Italia risulta nettamente più alta ad esempio rispetto a Monaco, Gran Bretagna, Austria, San Marino e gli aspetti del costo finanziario (anche questo più alto in Italia) dello stock (magazzino). Altro aspetto che grava sia sulla dinamicità di una azienda numismatica sia sul carico finanziario sono gli adempimenti burocratici, non ultimo la documentazione necessaria per la libera circolazione dei beni. Nello specifico, premesso che in molti casi gli utili previsti sono nettamente minori, verifichiamo le due monete oggetto della discussione. La prima proviene, come indicato dalla vendita 163 della Numismatik Lanz di Monaco di Baviera al lotto 66 ed era stimata 800 euro ed ha realizzato 480. GRIECHISCHE MÜNZEN, ATTIKA, ATHEN, Tetradrachme, 449 - 429. Kopf der Athena im attischen Helm mit Lorbeerkranz nach rechts. Rs: ΑΘΕ. Eule nach rechts, dahinter Olivenzweig mit Frucht und Halbmond, das Ganze im quadratum incusum. Svoronos Taf. 11/5 und 6; Starr Gruppe V/Taf. XXII 7; vgl. SNG Copenhagen 36. 17,18g. Sehr schön. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3153&category=64722&lot=2641414 Il prezzo pagato dalla nostra ditta è stato quindi di euro 480+diritti pari al 23% (the special margin scheme according §25a UstG in which case the surcharge will be 25% including shipping and insurance. If customers pick up the lots and pay on the spot this surcharge will be reduced to 23%) pari ad un totale di euro 590,40. La conservazione indicata era BB, ma abbiamo potuto notare dall’analisi che in realtà si trattasse di un “migliore di BB”. Il prezzo di 990 credo sia perfettamente in linea con il mercato e tra l’altro anche con la valutazione della casa d’asta, tenendo conto dello stile, del tondello, della presenza di difetti deturpanti (come spesso accade) e di un colpo satrapico. La seconda proviene da un asta Alde di Parigi, lotto 132: era stimata 1500 euro ed ha realizzato 1700 euro più i diritti d’asta del 22% (En sus du prix de l’adjudication, l’adjudicataire devra acquitter par lot et par tranche dégressive les commissions et taxes suivantes: 1) Lots en provenance de l’Union : Frais de vente : 22 % TTC.) per un totale di 2074,00 euro e non 1700 come indicato nella discussione. TYR (400-333). Didrachme, (vers 335). A/. Melkart chevauchant un hippocampe ailé à droite. Dauphin sous les lignes de vaques. R/. Chouette debout à droite, portant sceptre et fléau égyptien. - Références : SNG, Copenhague, n° 308 sq. var. - BMC, n° 40 - Pozzi, n° 3067 var. - Argent. 8,59 g. (0h). Superbe. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3008&category=61985&lot=2509674 In questo caso l’acquisto si è determinato in base al fatto che trattasi di uno degli esemplari più belli sul mercato ed anche perché è molto più bello dal vivo; esemplari simili nel passato avevano realizzato molto di più. Come ad esempio quello venduto dalla Dr. Busso Peus Nachfolger che seppur di una coniazione precedente, aveva realizzato nell’asta 403, al lotto 149 del 27 aprile 2011 euro 16'000 con una stima di 3.500 euro. Allego immagine Mi sembrava giusto dare a tutti un’informazione su come un serio professionista arrivi alla determinazione del prezzo e che i collezionisti si possano affidare (prendere in braccio” dalla Moruzzi Numismatica. Grazie dell’attenzione1 punto
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L'IVA alla casa d'aste no ma sul presso di vendita sì. Se il commerciante in questione fosse italiano, dovrebbe circa 220 euro allo Stato. Considerati i diritti d'asta, il prezzo pagato e l'IVA di vendita rimane un utile di poco meno di 200 euro che non mi pare così eccessivo soprattutto su una merce non di necessità. Se non si sa o non si ha tempo di aggiustare un tubo che perde, si dovrà chiamare un idraulico e pagare il servizio!1 punto
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Voglio farti un regalo di fine anno un po' di punteggiatura ................. ,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ................. ,,,,,,,,,,,,,,, ....... ,,,, ... ,,, ... ,,, ... ,,, .................... ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, ..................... ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,1 punto
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