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  1. Scudo1901

    Scudo1901

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/16/17 in Risposte

  1. Sono mille mila anni che non scrivo sul Forum e il motivo principale è che volente o nolente sono passato dall'altra parte della barricata e mi ero accorto che tutto ciò che scrivevo veniva usato contro di me oppure semplicemente si pensava che avessi secondi fini per esprimere determinati concetti o meno...ma non è questo il punto... Leggi che ti rileggi (perché leggere leggo sempre), mi salta all'occhio questa discussione abbastanza "buffa". Io sono del partito che ognuno debba voler fare ciò che vuole, soprattutto con i suoi soldi che si è duramente (o meno) guadagnato e sudato...ovviamente il tutto a suo rischio e pericolo. La domanda che mi pongo è? Ma sul serio quando andate a comprare vestiti qualcuno si pone il problema che il mega-marchio ci stia ricaricando il 200% e probabilmente sfruttando lavoratori sottopagati? Qualcuno da Euronics entra e dice "mamma mia che ladro vende una TV LED 5k 3d a 5000€ quando su Amazon la trovi a 4000"? La numismatica, come altre sezioni di collezionismo, soffre appunto del coinvolgimento emotivo di chi compie l'atto dell'acquisto. Da che mondo è mondo si tende a risparmiare oppure si tende a fare l'affare. Personalmente e fortunatamente ci sono messaggi che lo testimoniano senza che mi si dica che lo stia facendo per interesse se una cosa mi piace e penso sia congruo il prezzo, la compro e se una cosa non mi piace nel suo rapporto qualità/prezzo non la compro, ma senza stare a pensare quanto ci possa guadagnare o meno il tipo che ho di fronte. Fortunatamente sono rimasto un collezionista e sempre fortunatamente continuo ad amare ogni singola moneta che vedo e sempre fortunatamente sono collezionista anche di altri oggetti extra numismatici per cui posso vedere le cose con i piedi in entrambe le fazioni. Sono anche un amante del cinema...spendo 10€ tra film e popcorn...e sono sicuro che se il film non mi piacerà, nessuno mi ridarà i soldi. Infine, aggiungo, fortunatamente per me non ho mai comprato e mai comprerò gli oggetti dei miei hobby (comprese le monete) pensando ad un ricarico futuro. Se le compro per la mia personalissima collezione, lì rimarranno per sempre e se fra 10 anni varranno 1 invece che 100...poco importa, mi avranno trasmesso le emozioni che cercavo e tanto mi sarà bastato. Mirko
    5 punti
  2. Salve ragazzi,amo la fotografia,principalmente colleziono i profili imperiali e passo parecchio tempo a fotografarli come fossero una sorta di "modella".....a volte i giochi di luce che si creano sembrano far uscire dalla moneta l'imperatore. Inizio con una delle mie monete preferite,sperando nella condivisione dei vostri "cavalli di battaglia"
    3 punti
  3. Ho il piacere di annunciarvi che ho appena pubblicato un nuovo libro. Il titolo è "Appunti di numismatica francese" e spiega molto bene quale sia l'argomento. Il volume è una monografia dei Quaderni e la copertina è stata realizzata da @incuso , che ringrazio. Il libro è acquistabile a questo indirizzo: https://www.amazon.it/dp/1541310756/ Questo libro affronta ventisei argomenti di numismatica francese. Abbraccia un arco cronologico che va dal medioevo all’euro, passando dal Seicento, dalla rivoluzione, da Napoleone, dall’Ottocento e dal Novecento. C’è spazio anche per alcune monete coloniali e alcune medaglie. Ecco l'indice completo: IL MEDIOEVO Sant’Eligio di Noyon, patrono dei numismatici Le monete di Melgueil e di Montpellier nei secoli X-XIV La monetazione medievale della viscontea del Béarn (1080-1436) IL SEICENTO Una moneta di Enrico IV: il quarto di scudo 1603 per Rennes I gettoni della Camera dei Conti di Digione LA RIVOLUZIONE Lista degli assegnati, delle rescriptions e dei mandati territoriali Il 5 franchi Union et Force Le monete di necessità dei fratelli Monneron NAPOLEONE Prezzi e stipendi nella Francia napoleonica I bottoni-moneta della campagna d’Egitto LUIGI FILIPPO Una moneta “reazionaria”: i 5 franchi del 1830 NAPOLEONE III I falsi d’epoca in platino dei 10 e 20 franchi d’oro Le medaglie-monete per la visita imperiale a Lille Una rara moneta di prova in alluminio LA COMUNE Il 5 franchi della Comune di Parigi LA TERZA REPUBBLICA La produzione di monete all’inizio del Novecento Prezzi e stipendi nella Parigi del 1885 La telefonia pubblica francese dal 1868 al 1955 LA QUINTA REPUBBLICA Storia di una moneta sfortunata: il 10 franchi Jimenez Il 2 euro commemorativo 2014 per il D-Day Nel 2017 arrivano quattro monete per la Marianna LE COLONIE La piastra Decaen Le monete delle colonie francesi (1825-1844) LE MEDAGLIE Tre medaglie per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 Una medaglia trompe-l’œil per la torre Eiffel I SEGNI DI ZECCA Elenco completo delle lettere di zecca dal Seicento al Novecento
    3 punti
  4. Se non è andata così (e io continuo a pensare di sì, a parte il fatto che Monti non era "il primo gonzo che passava per strada"), chi e perché ha creato il Governo Monti? Chiunque sia stato, e per qualunque motivo (aspetto di saperlo), la sua nascita non sarebbe mai stata possibile senza il consenso dei partiti che sedevano in Parlamento. Citando da wikipedia, il Governo Monti ha ottenuto la fiducia al Senato il 17 novembre 2011 con 281 voti favorevoli, 25 contrari e nessun astenuto. Ha ottenuto la fiducia alla Camera il 18 novembre 2011 con 556 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto. Se non ricordo male, a votare contro furono Lega e Fratelli d'Italia, mentre 5 stelle e partiti dell'estrema sinistra non erano rappresentati in quel Parlamento. Con questi numeri, che pur con qualche variante si sono ripetuti per un anno e mezzo, fino a quando Berlusconi non ha deciso di togliere il suo appoggio, come si fa a sostenere che le responsabilità principali delle leggi "oscene" sono di Monti? Lui le ha proposte, magari mettendoci del suo quanto a, come dicevi, arroganza, supponenza, ecc., ma senza il voto delle Camere, e dunque il consenso e la corresponsabilità dei partiti politici, non sarebbe andato da nessuna parte. petronius
    3 punti
  5. Sono riuscito a fare le foto, la prima il D/ completo della moneta e la seconda il particolare ingrandito della data. La sensazione visiva che si ha del 8 è di una S
    3 punti
  6. Condivido questa prima moneta del 2017 che entra in collezione giusta giusta per il mio compleanno! Si tratta ovviamente di un testone del III tipo (come da titolo) di Emanuele Filiberto con data 1561 per la zecca... e qui diventa difficile.... di Asti o Aosta. Abbiamo già discusso molto su questa attribuzione, io sono del partito Astigiano, per me la zecca di Aosta non lavorava in quell'anno mentre Asti mi risulta fosse attiva. Vi è una imperfezione del tondello che a me non disturba, non manca nulla delle parti importanti della moneta, diversi graffi diffusi (specie al rovescio) ma ha ancora buoni rilievi ed una bella patina antica. Il peso di 9,13 grammi è conforme nonostante la mancanza e in mano risulta più gradevole che in foto. Rinfreschiamo la vecchia discussione sulla zecca di appartenenza? Datemi anche i vostri pareri su questa nuova acquisizione che per me sono importanti...
    2 punti
  7. Il faccione pacioccoso del "buon" Mastai Ferretti mi fa rimpiangere i volti arcigni, duri e di sfida di papi come Giulio II, Clemente VIII e Paolo V. Altre epoche, altri poteri e pesi politici e morali. A me non piace.... Ovviamente il tipo di ritratto scelto per le lire di Pio IX. La moneta in sé come conservazione è al top.
    2 punti
  8. @valerio82 ti posso confermare che la data è 1614. Posto un quattrino 1614 un' attimo meglio conservato per confrontare la cifra 4.
    2 punti
  9. Salve. Dovrebbe essere questa: Bruttium. The Brettii. 215-205 BC. AE half unit, 16 - 18 mm. Obv: Diad. head of Nike left, NIKA in field. Rev: BPETTIΩN to left, Zeus standing right holding staff and hurling thunderbolt, cornucopia to right (?). Ref: HN Italy 1943; SNG ANS 5. Provenance: The Thomas Virzi collection.
    2 punti
  10. Buonasera, mi allaccio a questa vecchia discussione invece di iniziarne una nuova per mostrarvi un quattrino di Milano che ho individuato come Filippo III anno 1614. Aggiungo alcune foto in cui ho ingrandito il particolare della data evidenziando quello che a me sembrerebbe essere un 4, spero questo piccolo studio possa essere utile per approfondire meglio questa moneta. Ciao Valerio
    2 punti
  11. Parto con il presupposto che come macchinetta uso una reflex perche' appunto riesco a fotografare senza flash(cosa a mio parere importante) in luogo con luce non ottimale giocando con i tempi di esposizione e ISO.La moneta la posiziono comunque sotto la luce della cucina in modo parallela e la fotografo non centralmente ma un pò inclinato verso destra.Vi lascio ad un secondo scatto,che mi ha colpito particolarmente.
    2 punti
  12. qFDC ci sta tutto Ronca... !!! Forse in mano si può anche abbondare un qualcosina!
    2 punti
  13. Ho l'abitudine di fotografare anche il contorno quando riporta un messaggio e non il solito rigato o banali stellette. La terza faccia della moneta in questi casi mi pare abbia più importanza. Come sappiamo tutti la monetazione sabauda presenta in incuso le rosette ed i "fert". Il significato di FERT non è certo e se ne parlò recentemente in questa discussione: 80 Lire 1927 la monetazione francese di inizio ottocento presenta in incuso "dieu protege la france": 40 Franchi AN12 Personalmente preferisco quando il motto è in rilievo piuttosto che in incuso: 20 Franchi 1852 Bella discussione. Spero di vedere molti contorni significativi. Buona giornata
    2 punti
  14. Buonasera a tutti, a distanza di più di due anni vorrei riprendere questa discussione per fare il punto della situazione. Se fosse possibile vorrei chiedere ai moderatori o agli amministratori di modificare il titolo in: Possibili falsi della zecca di Asti. Due erano le monete per così dire incriminate, che almeno apparentemente non avevano nulla a che fare con le altre emissioni della zecca di Asti. Finora erano un denaro (Biaggi 676) e un grosso (InAsta 23 del 10.11.2007 lotto 971). Ad oggi se ne aggiungono altre due... una per tipologia, provenienti entrambe dal'asta Kunst und Münzen del 24/07/1999, lotti 399 e 400! Le presento tutte affiancate per poterle confrontare meglio... mi pare evidente che hanno molto in comune. Denari: Biaggi, 676 - Kunst & Munzen 399 (1999) 0,91 g | Grossi: Kunst & Munzen 400 (1999) 1,22 g - InAsta 23 (2007) Le X in leggenda disallineate, la X di REX con quelle braccia così smilze, le E di vario tipo, le T, le S, quel globetto esagonale che ritorna... e poi ancora quel globetto nel terzo quarto della croce, che nessuna moneta astigiana regolare presenta, e varie altre cose... Vorrei tanto risentire il parere di @teofrasto, ma anche di @monbalda, @eligio, @Andreas e @Ghera, @lollone, @dabbene perché l'ipotesi due anni fa era che provenissero "da mano nota"... e ora?
    2 punti
  15. Una discussione che porterei ad esempio per i modi, l'educazione, la cortesia di chi l'ha aperta e per la competenza e professionalità di chi ha risposto ! Complimenti a tutti ✌?
    2 punti
  16. Io propongo un plauso a Cinna74 che ha ideato questa discussione, trasformatasi in una straordinaria carrellata di monete eccezionali! Bravo!
    2 punti
  17. Bell'argomento ed inusuale... questi i contorrni di due mie monete che hanno contorno un po' diverso dai soliti ... La prima è un 8 lire 1796 - Repubblica di Genova:
    2 punti
  18. Ciao, ecco qualcosa di mio! Cilician Armenia Levon I Tran Grosso Matapan (condizioni modeste ma moneta rara) denaro di Boemondo III di Antiochia
    2 punti
  19. Cari amici, grazie per la vostra attenzione e considerazione. Nel volume il numero indica le tipologie principali, mentre le lettere hanno lo scopo di segnalare alcuni esempi di varianti, senza la pretesta di averle catalogate tutte. Nello specifico i punto singolo e quello doppio sotto gli scalini indicano, secondo me, sicuramente un segno dei massari e servivano alle autorità per individuare rapidamente il responsabile di eventuali adulterazione della moneta che si potessero rilevare dopo la messa in circolazione della moneta. Dato che il saggio doveva per forza essere fatto su un campione limitato, era sempre possibile qualche frode. Con l'altro coautore abbiamo discusso su questi segni. Ad esempio il punto centrale è spesso meno evidente e chiaro di quelli sotto la scala (vedi la prima immagine postata) e fa sorgere il dubbio che non si tratti di un vero e proprio segno dei massari, ma che si tratti del segno del compasso che serviva a tracciare il circolo esterno e quello interno. Questi spiega perchè a volte il punto centrale è da solo e altre è in compagnia dei punti inferiori. Si tratta in effetti di una produzione di massa spesso poco accurata ed è possibile che segni dei massari e segni di incisione si siano mischiati. Nel libro abbiamo preferito non esprimere una posizione. Su questo tema, secono me, c'è ancora da ragionare...
    2 punti
  20. Ciao Michele. E' chiaro che è evidente; in un intervento precedente portai ad esempio la vicenda dei T-red. Ed è proprio per questo modo di comportarsi di chi esercita il potere, ad ogni livello, che il cittadino ha perso la fiducia nelle istituzioni. Quale che sia il "fine" non è giustificabile un comportamento dello Stato fuori dalle regole. Alla fine dei conti, se la fiducia dei cittadini viene persa definitivamente, perché mai dovrebbero essi fidarsi, ad esempio, dei conteggi negli scrutinii post elettorali. Che diritto avrebbe infine una qualsiasi democrazia di imporre regole se essa stessa non garantisce che i suoi apparati le seguano. Lo vedo ciò che succede ed impallidisco per come viene accettato supinamente dalle masse. Purtroppo. Monti..... Monti è stato un eroe? E' venuto a fare ciò che gli altri non potevano fare pena la "morte" politica? Aveva ormai poco da chiedere al proseguo della sua ricca carriera e quindi ha potuto permetterselo? Giorgio certamente aveva pensato a lui mentre ancora era in carica Berlusconi ed è evidente che la nomina a senatore a vita, che ha preceduto l 'incarico, in qualche modo lo dimostri. Se Monti abbia accettato il ruolo di "capro espiatorio" solo in cambio di ciò probabilmente non lo sapremo mai. Il mio pensiero riguardo al suo operato e ambivalente almeno quanto ambiguo è stato il suo operato. Certo molto andava fatto ma le evidenze, ad oggi, sono che poteva essere fatto meglio. Mentre le vicende si svolgevano ed il suo governo annunciava i propri propositi non nascondo che mi veniva da pensare: arriva, aumenta le tasse, ci manda in pensione più tardi, taglia di tutto e di più. ... e ci voleva il "superMarioeroeMonti" per partorire questa illuminata e sofisticata ricetta? Non bastava forse una calcolatrice? D'altra parte non esiste la controprova né del fatto che altri politici o tecnici aspirassero a sciogliere la "matassa" né che avessero la capacità di fare meglio. Monti. La pura verità è che mi piacerebbe dimenticarlo. Mi piacerebbe dimenticare tutto quel brutto periodo e che questi strascichi "legali" me lo impediscono purtroppo. Una condotta più accorta, ancorché il periodo fosse complicato, sarebbe stata più salutare per i posteri. Re Giorgio e Super Mario non se ne curarono a mio modo di vedere perché non pensavano che la corte costituzionale avrebbe a distanza di tempo deciso in questo modo. Non dimentichiamo che i giudici che la compongono sono anche essi nominati dalla politica e dalla magistratura (che fa politica ormai da decenni). Come potevano sapere che il vento sarebbe cambiato e la loro decisione bocciata. Quanto alla questione della decisione "levantina" sono d'accordo con te. Proprio per questo temo che la partita non sia ancora chiusa. Vedo nel futuro altri ricorsi in merito alla decisione di Renzi di limitare il cambio solo a chi ne fece richiesta nel periodo antecedente alla scadenza precedentemente fissata. Taluni, ad esempio, potrebbero asserire di non averla presentata scoraggiati dalla vituperata anticipazione della scadenza. Per fortuna il caso non mi tange. Certo il pasticcio della Fornero (altra professoressa) riguardo agli esodati, presenti in molti delle nostre famiglie, mi ha indotto a lanciare verso di loro molti più epiteti coloriti. Del resto, riguardo Monti ed il suo governo, si è convenuto abbiano accettato il ruolo di "parafulmine" ; allora accolgano le mie maledizioni e quelle di molti altri danneggiati con la consapevolezza che quello è stato loro ruolo. Non certo quello di salvatori della patria. Buona serata.
    2 punti
  21. Algeria 20 Centimes 1972 Alluminio/bronzo € 0,20 1 Dinar 1972 KM# 104.2 Rame/nickel € 0,20 note: Emissione FAO Entrambe le monete commemorano la rivoluzione agricola e le riforme in tema di agricoltura effettuate in Algeria. Il Dinar postato è la KM# 104.2 (zecca Stoccarda) con la scritta che tocca il bordo del cerchio interno.
    2 punti
  22. Ciao a tutti, pensando di far cosa gradita vi allego il prospetto che mi sono fatto per riordinarmi le idee riguardo le riforme monetarie dell'impero (d'occidente). Dichiaro da subito che per arrivare a questa conclusione ho copiato a destra e a manca, online, libri e anche da post di questo forum, quindi spero che gli autori originari non me ne vogliano. Sono arrivato a questo riassunto poichè ogni volta che leggevo di questo argomento ... come dire... sentivo sempre che mancava qualcosa ... ovviamente la questione più difficile da Costantino in poi (ma che difficile...sembra proprio impossibile da decifrare). Gradirei sapere il vostro parere, ed eventuali correzioni (magari sostenute da prove, cosi mi convinco meglio), ad esempio il follis di Costantino quanto valeva in relazione alla siliqua? i pesi ? ho fatti errori macroscopici ? saluti Vigno Riforme monetarie.pdf
    1 punto
  23. DE GREGE EPICURI Eccovi un Adriano in condizioni decisamente migliori. Questa però è una tetradramma, di 13,5 g. e 24 mm. Al D: AVT KAI-TPAIADPIACEB. Al rovescio: una stretta di mano, e PATER-PATRIDOC, cioè padre della patria. Mi pone qualche problema la data, che non mi sembra essere L-Igamma (anno 13), ma piuttosto L-IZ (anno 17). Oppure mi sbaglio? Ditemi per favore le vostre opinioni.
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  24. 1 punto
  25. Ciao a tutti, vi mostro questo particolare esemplare che ho preso come falso d'epoca. Pesa 9,37 grammi (similare all'esemplare autentico a destra) ma il diametro non è uniforme e più piccolo di circa 1-2 mm per una lunga porzione a semiluna che va da ore 12 a ore 6 circa. Lo spessore anche non è uniforme ma risulta leggermente maggiore dell'esemplare autentico in varie zone. Il colore vira all'ottone piuttosto che al rame/bronzo e i rilievi e le scritte risultano piuttosto impastati. Ad occhio sembra ottenuto per fusione. Personalmente è la prima volta che vedo questa tipologia falsa a voi risultano comuni? Che ne pensate? Saluti Simone
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  26. Buonasera, al convegno di Modena ho aggiunto questa moneta alla mia raccolta tipologica di questo papa....la trovo una tipologia ostica da trovare il altissima conservazione cosa ne pensate di quest'esemplare? per me è una meraviglia. saluti marco
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  27. Secondo il mio parere le massaie e gli anziani sono scrupolosi e controllano i resti guardando le monete ad una ad una,chi va di fretta prende e mette in tasca e in mezzo a quelli buoni ti rifilano il falso.
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  28. Salve. Anche questa è una monetina dell'Egitto tolemaico. Di seguito la classificazione: Egitto. Tolomeo IX Soter II (116 - 80 a.C.). AE 15 - 13 mm. Zecca di Alessandria d'Egitto. D/ Testa di Zeus Ammone volta a destra. R/TOEMAIOY - BAIE (abbreviato in TO - BAI) intorno a corona isiaca, sotto la quale vi è l'abbreviazione scritta con caratteri di stile variabile. Rif.: Svoronos, p. 282, n° 1722. Immagine tratta dalla tav. LVIII dello Svoronos.
    1 punto
  29. Il plauso va a chi ha partecipato e mostrato queste monete "di difficile reperimento"?. Io avevo solo una gran voglia di vederle. In ogni caso spero che la discussione raccolga ancora nuovi tondelli, sono sicuro ci sarebbe ancora molto altro da vedere. Così non fosse possiamo comunque accontentarci di quanto raccolto. ? Mi rimetto alla benevolenza della corte. Non essere così drastico Brios, fra i sogni e la realtà di tutti i giorni ci sono sempre le NOSTRE monetine. Non saranno queste ma sono comunque piccole gioie che la vita ci ha regalato. Buona serata Enzo
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  30. Ciao a tutti notavo su asta Naumann queste due monetine, stesso conio? Roberto
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  31. Per me è un FDC, Fantastica.
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  32. Che sia stata presa una strada positiva non ci piove, ma diciamo che era doverosa, direi quasi obbligatoria: non si tiene un patrimonio come la Collezione Reale chiusa al riparo da occhi indiscreti ma non da potenziali mani rapaci. La pubblicazione è una garanzia che gli "oggetti" ci sono e godono di ottima salute. I tirannosauri a cui mi riferisco io purtroppo godono e godranno sempre di ottima salute: siamo noi che li alimentiamo, nella maggior parte dei casi in maniera inconsapevole. Basta guardare la corruzione che investe tutti gli strati della società: per quanti casi vengono scoperti con l'arresto degli autori, ci sono già pronti nuovi tirannosauri pronti a prendere il loro posto. Deve cambiare la mentalità...gestire davvero la cosa pubblica nell'interesse dei cittadini. Fino ad oggi purtroppo la storia ci insegna che troppo spesso si gestisce la cosa pubblica per fini personali, per smania di potere e per tutelare interessi propri e quelli dei propri "clientes"....insomma, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa. In ogni caso, godiamoci queste migliorie nel campo numismatico, anche se la strada è davvero lunga ed irta di insidie.
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  33. corso Umberto I vicino alla camera di commercio c è De Falco
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  34. Oppure battevano una lettera alla volta, poi accortosi dell'errore l'incisore ha corretto...
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  35. Ripeto quello che avevo scritto qualche giorno fa: avrei preferito che la scelta dello stemma al posto del ritratto fosse stata presa già nel 2013, quando sono state disegnate le nuove monete. Invece ci sarà un nuovo cambiamento dopo soli 3 anni.
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  36. @Philippus IX se noti nella data la cifra 6 ha la stessa "anomalia" della parte alta interrotta, come nell' esemplare da te postato. Consultando il Cipolla, Mouvements Monétaires dans l' Etat de Milan, nell' elenco delle coniazioni, anno - quantità coniate - numero marchi argento utilizzati, dei ducatoni troviamo questi dati (riporto solo periodo di nostro interesse): 1601 151.256 pezzi coniati 1602 72.002 pezzi coniati 1603 362.460 pezzi coniati 1608 21.539 pezzi coniati 1609 12.005 pezzi coniati Quindi fatto salvo di omissioni nella documentazione consultata dal Cipolla (dovrebbe corrispondere all' Argelati), per gli anni 1604, 1605, 1606 e 1607 la Zecca non ha coniato ducatoni. Mentre si trovano le quantità di Filippi (100 Soldi) coniati: 1604 80.840 1605 135.832 1606 19.200 1607 110.704
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  37. Grazie per la cortesia... La richiesta era per soddisfare una mia curiosità: le 2 Lire del 1882, 1883 e 1886 (1° tipo) sono state falsificate con estrema abilità, tanto da non poterle distinguere da quelle autentiche se non per il bordo. Si riconoscono, infatti, per: - i nodi Savoia incisi profondamente, ma incompleti; - i motti FERT più piccoli ed incompleti; - le rosette irregolari e prive del puntino centrale; - spesso si notano i segni lasciati dalla fustellatrice. Ovviamente la tua è autentica...
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  38. ... e la seconda é un'oncia da 30 tari' del 1793 - Regno di Sicilia:
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  39. Il motivo è che misure lacrime e sangue (quelle o altre poco importa) andavano prese, ma nessuno dei nostri politici ha avuto il coraggio di assumersene la responsabilità in prima persona, e con essa l'impopolarità che ne sarebbe derivata. Non l'ha avuto Berlusconi, che anzi, fino all'ultimo ha negato la crisi (i ristoranti sono sempre pieni e sugli aerei non si trova un posto, ricordate?), e per il quale ammettere una sua, pur parziale, responsabilità nella crisi stessa e assumere quelle misure avrebbe significato contraddire in toto l'immagine di ottimista e vincente che si era costruito in vent'anni. Ma non l'ha avuto neanche il PD che, se si fosse andati a elezioni anticipate, in quel momento non avrebbe avuto rivali (il consenso per Berlusconi era ai minimi storici, e i 5 stelle non erano ancora pronti), ma poi le misure avrebbero dovute prenderle in prima persona, e nemmeno loro se la sono sentita. Monti, dunque, ha fatto comodo a tutti, soprattutto a coloro che poco dopo (campagna elettorale del 2013), lo hanno usato come capro espiatorio, scaricando su di lui e sul suo governo, tutte le responsabilità ("dimenticando" che senza il loro appoggio nessuna misura avrebbe potuto essere presa). Che poi, da parte di Monti stesso, ci sia stata, come scrive @refero1980, "voglia di protagonismo, arroganza, supponenza", sarà anche vero, ma non cambia la sostanza di quello che è successo e le responsabilità dei politici, che, se Monti non avesse accettato, avrebbero sicuramente trovato qualcun altro che facesse il lavoro sporco al posto loro. petronius
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  40. Il "sembra" di Wikipedia non e' una prova , ci mancherebbe che la numismatica , come per altre cose , si basasse sui "sembra" . Il libro specialistico della zecca : "Mediolanum" inizia , per la parte imperiale , dalle prime emissioni di Valeriano/Gallieno . Non ricordo di aver scritto che la zecca di Milano inizio' la coniazione da Treboniano Gallo , se rintracci quando e dove ho scritto quanto dici , verifico ; nel caso sarebbe stato prima di aver letto il suddetto libro e basandomi anche io sul RIC ( nota : che non e' sempre affidabile )
    1 punto
  41. Salve a tutti, si confermo che sono le monete "siciliane" che dovevano essere incluse nel volume sulla Sicilia del CNI e che non erano mai state pubblicate sino ad ora. È prevista una tiratura purtroppo molto (troppo) limitata di esemplari a stampa e sarebbe bello se si riuscisse a farne stampare di più. E se siete interessati alle collezioni romane di monete arabe e siete bloccati nel traffico vi posso anche suggerire una visita al Medagliere dei Musei Capitolini. Nelle vetrine sono esibiti diversi esemplari arabi della Collezione Stanzani.
    1 punto
  42. Ciao @uzifox dovrebbe essere un tondello pizzicato al margine, pizzicata dritta, più rara di quella curva, il processo di coniazione poi ha creato questo effetto con mancanza di bordo zigrinato e tondello meno spesso in quella zona. Essendo il tondello mancante in una parte non ha avuto il contrasto della virola e si è espanso in quella maniera. Vedi Tecniche ed errori di coniazione di Andrea Del Pup pag. 123-125. Saluti Marfir
    1 punto
  43. Noto nel penultimo intervento un po' di ironia, se non di vis polemica nei confronti di quanto ho scritto. Caro sig. refero, è giusto che ognuno porti acqua al suo mulino e persino che il commerciante genovese prezzi la sovrana quello che meglio crede. La difesa del collezionista, come lei ha dimostrato nell'occasione, è quella di non comprare. Le monete sono un genere voluttuario e non come il pane, che ha più o meno un prezzo imposto. Stia certo che, per stare sul mercato, qualsiasi operatore commerciale ha bisogno di clienti, parallelamente alla merce offerta. Anzi, i clienti sono forse il bene più prezioso che possiede. Il "suo" commerciante avrà pertanto una sua clientela che non bada a spese, oppure dovrà accontentarsi di un prezzo decisamente inferiore. A me non scandalizzerebbe nemmeno se per quella sovrana chiedesse 500 euro perché l'arma che il collezionista possiede è la conoscenza, di ciò che si cerca e delle dinamiche dei prezzi. Senza questa nel nostro settore e in tanti altri si rischia un'imbarcata. Chiaramente, una rondine non fa primavera e il fatto che esistano commercianti troppo esosi, non significa che tutti si comportino allo stesso modo.
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  44. Dopo aver letto tutta la discussione, mi sembra difficile aggiungere qualcosa di utile. Me la cavo con poche righe allora. Trovo particolarmente esaustivi i post di Moruzzi e Tinia. I commercianti affrontano delle spese, di cui quelle di acquisizione sono parte preponderante, ma non esclusiva. È pacifico pertanto che debbano mettere dei congrui ricavi a ciò che propongono in vendita. Mi sento di potermi definire un collezionista scafato, che ha esperienza di acquisti in asta, come da commercianti numismatici. Trovo il ruolo di questi ultimi più importante di ciò che spesso si pensa, in quanto operano loro stessi un utile filtro sul materiale, che è esso stesso ulteriore garanzia. Ciò è un servizio che va tangibilmente "pesato" , anche economicamente. Questo vale sia per eventuali commissioni da parte di collezionisti per le aste (io stesso l'ho chieste svariate volte), sia per il materiale che essi stessi selezionano professionalmente e ripropongono. Dico di più: nella determinazione del prezzo di vendita di una data moneta di mio interesse me ne frego altamente del realizzo precedente in asta. È giusto che lo determinino come meglio credono. Al collezionista sta capire se risulta congruo, se comprare o rinunciare.
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  45. Sicuramente la prima uscita è allettante al prezzo lancio di 1,99 euro, ma sono proposte che ciclicamente vengono fatte come quelle delle barche delle automobili, il loro obbiettivo è quello di trovare una persona disposta a finire la collezione e quindi a pagare l'intera opera, magari abbonandosi alle uscite che sicuramente dalla seconda in poi avranno un prezzo che è talmente alto da far impallidire le banconote che inserirarro, sicuramente molto comuni e comunque di alcun vale economico se mai uno vollesse rivenderle. Insomma il gioco non vale la candela, se uno è interessato alle monete o alle banconote è meglio prima che acquisti un catalogo specializzato su quello che più gli interessa (monete, Banconote o medaglie) e poi approfondisse la materia con alcuni libri ed infine iniziare una collezione con magari si banconote da tutto il mondo ma a dei prezzi onesti per quelle che uno preferisce, il piacere di collezionare è anche quello di scegliersi i pezzi preferiti e non di acquistare una collezione pilotata con quello che vogliono farti vedere e basta. Mio personale parere, poi magari chi è interessato a queste collezioni preferisce andare in edicola ogni settimana ed aggiungere un tassello a questa che viene proposta, anche se la ritengo una collezione a senso unico.
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  46. Complimenti per la discussione! almeno posso realizzare, seppur virtualmente, un sogno La ma collezione principale riguarda le monete straniere moderne, quindi mi accontenterei di una monetina in rame degli Stati Uniti d'America. Viene chiamata “Cent silver center” ed è una moneta in rame con una punta di argento al centro di circa 0,19 gr., si potrebbe definire uno dei primi esempi di moneta bimetallica. Questa è tra le monete pensate dai padri fondatori che cercavano di differenziarsi dalla monetazione inglese dell’ex dominio britannico. Durante i primi anni della repubblica americana si pensò che l’intrinseco di una moneta della nuova nazione doveva essere pari al suo valore nominale, gran parte dei commercianti avrebbero rifiutato di accettare monete senza questa caratteristica. L’esperimento della bimetallica fu anche un tentativo di ridurre le dimensioni mantenendo il valore intrinseco, il centesimo di dollaro sarebbe stata una moneta non pesante (circa 4,50 gr.) per un pratico utilizzo quotidiano, si sarebbe potuto evitare così il solo rame puro che avrebbe portato la moneta a pesare circa 13,50 gr. Thomas Jefferson (uno dei padri fondatori e terzo presidente degli Stai Uniti dal 1801 al 1809) aveva indicato un'alternativa, con una lettera informò della sua idea anche il Presidente George Washington: una moneta fatta di una lega principalmente di rame, ma che includeva abbastanza argento giusto per ottenere una moneta di dimensioni ragionevoli e con un valore intrinseco pari ad un centesimo di dollaro. Ma il segretario del Tesoro temeva che sarebbe stata una moneta troppo suscettibile di contraffazione, in quanto il suo aspetto differiva di poco da quella del rame puro. Quindi nel 1792, nella neonata zecca della città di Philadelphia (capitale provvisoria degli Stati Uniti d’America), una piccola porzione d’argento andò a finire nel foro centrale della nostra monetina, questa spina in argento avrebbe avuto un valore reale di ¾ di centesimo, mentre il restante ¼ di centesimo sarebbe stato coperto dal valore intrinseco del rame. Ma in ultima analisi il lavoro aggiuntivo richiesto per la coniazione di queste monete bimetalliche si dimostrò inadatto per la produzione di massa. Ragion per cui nel 1793 iniziò l’emissione del cent in solo rame (in foto), moneta oggi molto rara anche se coniata a decine di migliaia di pezzi. Della nostra monetina bimetallica ne sono rimaste solo una dozzina, per una di quelle in condizioni migliori rispetto le altre (prima foto della discussione) siamo su per giù con il milione di €uro… difficilmente ne entrerò in possesso Heritage 4/2012 $1,150,000 - Heritage 5/2014 $1,410,000 - Heritage 8/2014 $1,997,500 Naturalmente ci sono monetine in metallo povero di maggior valore, avrei potuto scegliere il 5 cent U.S.A. in nickel del 1913, la famosa "Liberty head nickel" da 7 milioni di dollari Ma la sua rarità è legata solo alla data (ed ai pochi pezzi coniati naturalmente), quasi tutti gli altri millesimi sono piuttosto abbordabili anche in ottime condizioni, io stesso ne posseggo una con una data comune, quindi tipologicamente sono a posto. Ho scelto il *cent silver center*, anche se di minor valore, si fa per dire per la sua particolarità unica. ps: nel 1960, durate dei lavori di ristrutturazione all’interno della zecca di Philadelphia, fu ritrovato qualche tondello grezzo di rame con un forellino al centro, erano i *cent silver center* di 170 anni prima mai nati.
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  47. Buonasera! Uno dei miei ultimi acquisti, a una recente asta Kuenker. Un non comune e bellissimo ducato del 1684, Regno di Napoli sotto Carlo II.
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