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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/04/17 in Risposte
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Ciao a tutti, Vorrei consigliarvi, sperando di farvi cosa gradita, i seguenti due articoli sulla collezione dei fusi del museo Capitoilino (putroppo le foto sono in bianco e nero): https://www.academia.edu/2117309/Gli_esemplari_di_aes_signatum_e_aes_grave_della_collezione_del_Medagliere_Capitolino https://www.academia.edu/2121169/Un_ripostiglio_di_aes_grave_proveniente_dai_Colli_Vaticani_Roma_ Ciao3 punti
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Grazie a @volesonensis è entrato in collezione: Michele Steno (1400-1413) Piccolo o Denaro per Verona e Vicenza MI STE • DVX // + • S • M • VENETI3 punti
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Alcuni componenti di " Quelli del Cordusio"... R.3 punti
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Salve a tutti, ho deciso di rispolverare tale discussione per mostrarvi uno dei miei pegioni da 1 soldo e mezzo, la cui conservazione credo sia abbastanza alta, soprattutto per i dettagli quasi immacolati. Si tratta di un pegione di Gian Galeazzo Visconti, del periodo 1395-1402 (peso: 2,5 g; diametro: 2,4 cm), MIR 121/4. D/ + GALEAZ VICECOMES D MEDIOLANI 3 C; Biscia viscontea tra le iniziali G 3 in cornice quadrilobata ornata da piccoli gigli; Anelletto sopra la biscia; R/ S ABROSIV. MEDI[OLAN]; Sant'Ambrogio seduto con staffile e pastorale; Globetti ai lati; Attendo, quindi, i vostri commenti... Saluti!3 punti
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Vi ricordate di me, appassionato di monete, che un mese fa vi chiedeva consigli sul primo acquisto. Ecco oggi questo grande passo l'ho compiuto anche io, eccomi qua a mostrarvi la mia prima moneta. Ho deciso si acquistatr uj denario di TRAIANO. DENARIO classificato RARO che commemora la presa dell'ARABIA!! Coniato a Roma nel 103-111, RIC 94, pesa 3.01g x 19mm. Al D/ IMP TRAIANO AVG GER DAC P M TR P; busto laureato e drappeggiato su spalla sinistra. Al R/ COS VI P P S P Q R OPTIMO PRINC; ARAB ADQVISIT (esergo); l'Arabia, con ramo e fascio di canne, con accanto un dromedario. Un gradevole denario con un bel ritratto fiero e un rovescio tra i più ricercati di Traiano, visto che commemora un momento ben preciso! CONSERVAZIONE GLOBALE: BB Spero vi piaccia questa moneta, la prima di un lunga serie.2 punti
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Buongiorno a tutti, oggi vi faccio vedere questo bel 10 tornesi del 1847. Lo vedo raramente proposto in vendita, quasi quanto il tipo "testa grossa". Cosa ne pensate?2 punti
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Grazie a @volesonensis in collezione è arrivato: Bartolomeo Gradenigo (1339–1342) Denaro scodellato + • BA • GRA • DVX • // + • S • MARCVS • ["S" coricate] Falso probabile CIGOI Il falso attibuito al Cigoi (presente nella collezione Bottacin), studiato e elencato dal Kunz, è così descritto: - Il genuino ha le croci nel mezzo del D/ e del R/ formate da 4 branche triangolari che centralmente non si toccano, il falso da petali di fiore. L'esemplare in esame presenta nella legenda l'anomalia illogica di un punto separatore tra le lettere B ed A (ne il CNI ne il Papadopoli non elencano questa variante), le croci poste nella legenda sono confuse o mancanti. Con tutta probabilità (e comparando altre opere del falsario simili) si pùò concludere che si tratti di un falso cigoiano inedito.2 punti
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e perchè poveri eredi scusa...?Se la passione l'aveva per le slot allora cosa avrebbero dovuto dire??? Certo mi dirai che acquistando con più cognizione di causa avrebbe avuto molto più valore con gli stessi soldi spesi, ma non si può avere tutto.Avere una passione che ti regala serenità non ha prezzo...per tutto il resto c'è Bolaffi?2 punti
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Benissimo, quindi vorrei postare anche quello del figlio di Gian Galeazzo e Caterina, a sua volta figlia di Barnabò, ossia di Giovanni Maria (1402-12), fratello di Filippo Maria. Si tratta di un abbastanza comune MIR 135/2 (peso: 2,4 g; diametro: 2,4 cm). Saluti!2 punti
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Assolutamente nessuna intrusione... chi contribuisce è sempre bene accetto . Si accresce il livello culturale del Forum... Io posto alcune foto che ho trovato del rinvenimento, scusandomi se risultano di dimensioni ridotte. Resti ossei e una moneta Gli aurei e alcuni vasi Dettaglio Quest'ultima dovrebbe essere questa: Monete 572 Tito, come Cesare (Vespasiano, 69-79), Aureo, Roma, 77-78 d.C.; AV (g 7,31; mm 19; h 6); T CAESAR IMP - VESPASIANVS, testa laureata a d., Rv, Roma seduta sopra scudi verso d., tiene lancia; a d. e a s., due uccelli in volo; ai suoi piedi, lupa che allatta i gemelli; in ex. COS VI. RIC I 194 = II 954; C 64; Calicò 738. Raro. (https://www.deamoneta.com/auctions/view/314/572) Quindi Vespasiano per Tito Cesare. Ciao Illyricum2 punti
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Non è la mia monetazione ma questo dovrebbe essere un viennese per Ludovico Duca di Savoia e Principe d'Acaia CNI 1 n°32 - 34 La legenda del dritto mi sembra essere: LVDOVICVS:D:SAB / scudo sabaudo sbarrato verso: PR IN CE PS / croce ancorata che interseca la legenda. Ciao Mario2 punti
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Già sono pentito per aver collezionato firme e decreti, tanti soldini per banconote sostanzialmente identiche, se cominciassi pure con le sfumature diverse...2 punti
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Un bello statere al lotto n. 65 della importante vendita NGSA IX del 14-12-2015 . L'estensore del catalogo , descrivendo il tipo di esibizione equestre rappresentata , ricorda anche l'importanza della cavalleria a Taranto . Nel suo " Uomo e cavallo sulla moneta greca " (1973) , G. Giacosa ben illustra l'importanza e le tecniche , anche di combattimento , della cavalleria tarantina .1 punto
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La statua equestre di Traiano , che sorgeva nell’ Atrio o Piazza del Foro di Traiano situata subito dopo l’ ingresso trionfale del suo Foro , fu eretta non prima del 112 come sembra dimostrare la monetazione imperiale recante al rovescio la statua equestre di Traiano e che al dritto reca scritto COS VI , carica iniziante appunto nel 112 ; Statua equestre e Foro furono eretti in seguito alle vittorie dell' Imperatore sui Daci . Il ritrovamento delle fondazioni del basamento della Statua ha permesso di individuarne la posizione precisa ; il basamento si trovava a circa 25 metri dal centro della piazza ed a 30 metri dalla facciata di ingresso al monumentale Foro che ne segnava il perimetro meridionale . La statua equestre di Traiano , nonostante la perdita , e' nota grazie ad un Denario emesso nel corso del COS VI , quindi non prima del 112 , che la riproduce . Come e’ noto da varie fonti storiche , nell’ Urbs , le statue equestri e non , erano ancora tutte perfettamente conservate nel IV secolo , come testimonia la meraviglia di Costanzo II in visita a Roma nel 357 : in particolare fu colpito dalla colossale Statua equestre di Traiano e dal suo Foro . La Statua equestre di Traiano aveva misure colossali , probabilmente di dimensioni pari a circa due volte di quella della statua equestre di Marco Aurelio . Si trattava quindi di una statua che con il suo basamento misurava in altezza molto probabilmente tra i 10 e i 12 metri . Considerando che Costanzo II rimase colpito dalle dimensioni della Statua equestre di Traiano , ma non dalle dimensioni altrettanto e forse piu’ enormi , di quella simile di Domiziano nel Foro Romano le cui misure piu’ o meno corrispondevano in entrambe le statue equestri , questo fatto puo’ forse far sospettare che la statua equestre di Traiano sia stata in precedenza quella di Domiziano , in quanto dopo l’ uccisione di Domiziano di questa statua equestre non si hanno altre menzioni scritte dopo Stazio , il poeta romano vissuto proprio tra il 40 e il 96 ; probabilmente questa enorme statua equestre venne tolta dalla sua sede per il motivo che Domiziano dopo l' uccisione fu bollato di Damnatio memoriae , ma e' anche impensabile che venisse distrutta ; quindi non e’ assurdo sospettare che dalla statua equestre di Domiziano venisse tolta la testa sostituendola poi con quella di Traiano e apportando altre lievi modifiche alla postura , mentre la posa del cavallo rimase la stessa ; di questa sospettabile sostituzione di testa sembra ne soffrissero altre statue in altre epoche ; anche dalla statua in posizione stante colossale di Nerone , in rappresentazione solare , sembra che testa di Nerone fosse poi sostituita con quella di Commodo ; Colosso di Nerone che precedette la costruzione dell’ Anfiteatro Flavio , poi appellato Colosseo per la vicina presenza della enorme statua . Una descrizione , in diretta dal passato , del Foro di Traiano e quindi anche della Statua equestre di Traiano venne fatta oltre due secoli dopo la costruzione , come testimone oculare dei fatti , da Ammiano Marcellino , il quale accompagno’ l’ Imperatore Costanzo II in visita a Roma nell’ anno 357 ; con l’ occasione amplio un po’ la descrizione di Ammiano Marcellino dedicata al solo Foro di Traiano , riportando le impressioni di Costanzo II avute in generale sulla visita dell’ Urbs . Da : “Le Storie” di Ammiano Marcellino , Libro XVI , tomo X , paragrafi da XIII a XVII compresi : “Entrato quindi a Roma , centro dell’ Impero e di tutte le Virtu’ , rimase meravigliato alla vista dei Rostri , il famosissimo Foro dell’ antica potenza , e dovunque volgesse lo sguardo , era colpito dalla bellezza delle numerose opere d’ arte . Parlo’ ai nobili in Senato , al popolo dal Tribunale del Pretore ed accolto nel Palatino con varie manifestazioni di simpatia , godeva di una gioia desiderata . Spesso in occasione dei giochi equestri da lui organizzati , provava piacere dai motteggi della plebe , che ne' era superba , ne’ abbandonava l’ innata liberta’ ed egli stesso si attenne dignitosamente ad una giusta misura . Infatti non permetteva , come nelle altre Citta’ , che le gare terminassero a suo arbitrio , ma come e’ abitudine , con vario esito . Di poi visitando le varie parti della Citta’ poste sulle cime , sui pendii dei sette Colli o in pianura o nei quartieri suburbani , tutto cio’ che vedeva per la prima volta , riteneva insuperabile per magnificenza . Cosi’ il Tempio di Giove Tarpeio (Optimo Maximo) gli sembrava piu’ bello degli altri monumenti , quanto le opere divine dalle umane ; le Terme gli apparivano grandi come le Province , ammirava la mole dell’ Anfiteatro (Colosseo) salda nella struttura di travertino , alla cui sommita’ a fatica sale lo sguardo umano , il Pantheon simile ad una rotonda zona di una Citta’ sollevata per mezzo di volte ad una splendida altezza , le alte colonne che si elevano da una piattaforma su cui si puo’ salire ed alla cui sommita’ sorgono le statue di antichi Imperatori , il Tempio dell’ Urbe , il Foro della Pace , il Teatro di Pompeo , l’ Odeum (di Domiziano) , lo Stadio (di Domiziano) ed altri insigni monumenti della Citta’ Eterna . Ma quando giunse al Foro di Traiano , costruzione a nostro avviso unica nel suo genere ed ammirabile anche a giudizio degli Dei , (Costanzo II) rimase attonito e volse gli sguardi a quel gigantesco complesso di edifici , che non puo’ essere descritto con parole umane ne’ imitato da un mortale . Pertanto poiche’ (Costanzo II) disperava di poter tentare qualcosa di simile diceva di voler e di poter imitare solo il cavallo di Traiano (statua equestre) , che posto al centro dell’ Atrio , porta sul dorso l’ Imperatore stesso . A lui rispose con l’ innata arguzia il Principe Ormisda (fratello maggiore del Re di Persia che viveva esule a Roma) che gli stava accanto : “Imperatore , fai erigere prima una stalla simile a questa se sei capace , il cavallo poi che ti proponi di costruire , vi entri con maesta’ pari a questo che vediamo” Ormisda stesso , richiestogli un suo parere su Roma , rispose di aver provato piacere solo per il fatto che aveva imparato che anche in questa Citta’ gli uomini muoiono ( perche’ Roma gli sembrava abitata dagli Dei , tanto era meravigliosamente costruita ) Durante il proseguio della visita di molti monumenti che produssero su di lui (Costanzo II) profonda impressione , l’ Imperatore accusava la caducita’ e la malignita’ della fama , perche’ pur esagerando sempre ogni cosa , e’ inetta nel descrivere le bellezze di Roma . Dopo aver a lungo meditato su cio’ che dovesse (Costanzo II) fare , stabili’ , per aggiungere un suo ornamento alla Citta’ , di erigere nel Circo Massimo un Obelisco" (questo Obelisco fatto erigere da Costanzo II nel Circo Massimo e’ quello che oggi orna la Piazza di San Giovanni in Laterano ed e’ il piu’ alto con i suoi 32,18 metri) In foto il Denario con al rovescio la Statua equestre di Traiano e il suo Foro , poi un rarissimo Sesterzio di Domiziano , al centro , con la sua Statua equestre , forse distrutta o piu' probabilmente riutilizzata per quella di Traiano dopo la morte e Damnatio memoriae di Domiziano .1 punto
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Salve ragazzi. potrei gentilmente sapere un vostro parere di codesta moneta da 100 lire del 1966.Foto fresca fresca di giornata.Non mi chiedete per favore di farne di nuove che per far venire queste qua ho fatto una cinquantina di foto e ho passato una giornata a farle Grazie e alla prossima1 punto
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La tua....meravigliosa...moneta, Ha I punti dopo VTR. SIC. ET HIER. Complimenti.1 punto
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bello hai ragione quando dici che si vede poco....resta per la tipologia comunque la data più comune(se si può dire comune)dopo 1839 e 1840....io per una pura coincidenza fu la prima della tipologia che misi in collezione(colpo di fortuna) per me uno qspl ci sta tutto...i fondi son ancora bellini,i rilievi anche ed ha un bel colore. forse in mano spl ma mi baso su queste foto. complimenti1 punto
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Un po’ di storia sul tiro al piattello Il termine specifico di questo sport identifica una ben precisa forma di tiro a volo, che consiste nel colpire in volo un bersaglio piatto, chiamato piattello, da una determinata distanza con un fucile a canna liscia. Sembra che le sue origini risalgano alla seconda metà del XIX secolo, quando negli Stati Uniti si diffuse l’hobby del tiro a segno su un bersaglio costituito dalle palline di vetro del tipo di quelle usate per gli addobbi natalizi. Le palline venivano lanciate da speciali strumenti chiamati balltraps, da cui il nome attuale ‘trap’ usato per indicare il tiro classico oggi denominato fossa olimpica o fossa universale. Dal 1880 si passò dalle palline a un bersaglio mobile in argilla a forma di disco. Il primo circolo sportivo nacque in Gran Bretagna nel 1857, mentre da noi le prime gare si svolsero in Sicilia verso la metà del XIX secolo e la prima società italiana di tiro a volo fu creata a Milano nel 1872. La FITAV (Federazione Italiana Tiro a Volo) sorse nel 1926 per interessamento di un appassionato, Ettore Stacchini, il quale riuscì a raccogliere una trentina di società appartenenti a tutte le regioni italiane nella Federazione Italiana Tiro al Piccione d'Argilla (il bersaglio mobile ideato sulla falsariga dell'anglosassone clay-bird, uccello d'argilla e del francese pigeon d'argile). Nel 1927 la FITAV entrò a far parte del CONI.1 punto
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Ora una parte dell'allestimento numismatico1 punto
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Cammarano e Negrino durante le conferenze1 punto
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Giornata iniziata sotto una pioggia battente, si arriva alla spicciolata, entriamo e subito si capisce che qualcosa di buono e di eccezionale c ' e' in questo museo, a me sconosciuto. Qualche foto. Roberto1 punto
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Non avendo il Brunetti non posso fare confronti. Ma devi stare attento perchè il Brunetti ha dato al Cigoi anche quello che non era suo. Oltre tutto qui hai, se non sbaglio bolle da fusione.1 punto
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Nel museo Bottacin abbiamo due falsi denari scodellati (studiati e catalogati da Brunetti nel suo Opus) . Se confronti (pregherei qualcuno che ha il libro di postare le immagini) i numeri 828 e 836 (io ho solo due immagini poco nitide) noterai le croci, le legende simili ecc. Indicano una stessa mano ?.1 punto
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E il rovescio....da notare lo schiacciamento in corrispondenza delle contromarche.1 punto
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Per chi fosse interessato a come avviene la coniazione inserisco questo link http://www.ing.unitn.it/~colombo/moneta/La monetazione3.htm Parla anche della produzione delle bimetalliche al tempo attuale anche se credo non si discosti molto da quello antico: formatura anello esterno e inserimento tondo interno e quindi battitura. Se trovo qualcosa di "antico" lo posterò successivamente.1 punto
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Si..il qSpl...ci sta..pure; è un pò che sto cercando di ricordare dove l'ho visto...cavolo, ma non mi viene. Era o è in vendita da qualche parte..ma non ricordo. Per il prezzo dipende...ma per me siamo sui 650/700 ......se lo trovo riscrivo.1 punto
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La terza potrebbe essere questa, sempre Vespasiano per Tito: Titus, As Caesar, AV Aureus. 73 AD. T CAES IMP VESP CEN laureate head right / PAX AVG, Pax standing left, leaning on column to right, holding winged caduceus over tripod and olive-branch. Calico 744. RIC 551 Ciao Illyricum1 punto
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Così, da una foto, no. Vederla, toccarla, pesarla, sapere da dove arriva. ( venditore), ne girano talmente poche originali che bisogna ponderare un eventuale acquisto. A me non fa un buon effetto. R.1 punto
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Potrebbe essere stato un errore dell'incisore, ne ho una anche io, non in ottime condizioni ma carina. Saluti Marfir1 punto
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Queste due monete in BB hanno quotazioni leggermente più alte. Perciò apparentemente sembra conveniente. In particolare la prima penso che abbia avuto un problema in fase di coniatura e ciò influisce sulla quotazione. Attendiamo altri pareri...1 punto
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Bravo @Domi13: mentre i ragazzi della tua età perdono gli occhi nei tablet e nei cellulari tu li affondi in una bella moneta che ti parla del passato ma che, nonstante ciò, rappresenterà sempre una cosa "tua" e solo tua. La numismatica ti insegnerà certamente ad essere più riflessivo e a riuscire nella vita. Auguri per la tua moneta e per tutto il resto!1 punto
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Quando Morello affronta un argomento lo fa in maniera completa, seria ed esaustiva. L'argomento viene affrontato in maniera interdisciplinare e c'è da giurare che nessuno sarebbe in grado di aggiungervi alcunchè. Nemmeno Gennari, Ortu, Trivero Rivera e Cecchinato del GSMV (Gruppo di Studio per la Monetazione Vandala) scherzano....1 punto
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Da tecnico direi che prima veniva fabbricato un anello con il materiale esterno, facilmente ottenibile anche a quei tempi, poi veniva inserito il tondo interno e coniato insieme indissolubilmente : è fattibile ? E così che venivano ottenute le bimetalliche allora ?1 punto
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Vista così non mi sorgono dubbi particolari, il salto di conio al rovescio è leggero e c'è qualche schiacciatura qua e là, comunque nulla che mi faccia drizzare le orecchie. La foto del diritto non è perpendicolare alla moneta e non aiuta a dare un parere, comunque anche lì mi sembra tutto a posto. A te cosa preoccupa nello specifico? Con "ribattuta" ti riferivi impropriamente al salto di conio che ho citato o al fatto che ti sembra coniata su altra moneta (comunque anche quest'ultima ipotesi non sarebbe affatto sinonimo di falsità)? Buona serata, Antonio1 punto
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Non è soltanto per questo... Un altro bel dibattito, cliff! Ci sono anche alcuni elementi convincenti però... Ma, intanto che discutiamo, aggiungo un altro -sempre da foto- elemento sospetto. anche se è talmente martoriata da attacchi corrosivi (acidi ?) che potrebbero esserne stati provocati accidentalmente1 punto
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Ciao sai tutto può essere però la mentalità umana su certe cose non cambia, ti allego un paio di pagine dello Gnecchi su questo argomento. Silvio1 punto
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Ciao , forse era un pensiero dell' epoca in cui visse , oggi probabilmente rivisto . Queste monete dedicate ad Imperatori non presentano la scritta REST , forse erano commemorative , ma in questo caso la parola stessa voleva indicare la commemorazione di qualcosa , di cosa se non la buona condotta perseguita dai dedicati Imperatori o di un buon periodo vissuto dall' Impero sotto questi Imperatori ? Per quanto riguarda lo stile di quelle monete , non sembrano particolarmente curate nell' incisione , tali da essere state emesse da una elite di incisori del periodo di Traiano Decio .1 punto
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Peccato veramente per il baffo al dritto...azzardo comunque per il qSPL perché nel complesso la moneta è messa molto bene, bordi sopprattutto1 punto
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....messi proprio male se si giudica un utente dal tempo in cui risulta iscritto al Forum! ....e non da 22 anni di studi e ricerche sulle monete Napoletane. Grazie per lo....scienziato. Saluti, Rocco.1 punto
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Dico "quasi" perchè anche se è del 1799 va bene in questa sezione poichè l'emissione di questa moneta va dal 1791 al 1808. Nonostante la scarsa conservazione l'espressione di Carlo IV, e soprattutto il suo "nasone" sono salvi. L'ho comprata a poco più dell'argento contenuto (27 gr.), dopo 4 anni non si trova a meno di una cinquantina di euro anche in scarsa conservazione come questa che presento. Secondo voi quanto l'ho pagata? _____18 euro_________ (almeno 4/5 prezzi per poter dire chi si è avvicinato di più) Inoltre - sondaggio casalingo - scegliere una delle 3 opzioni cliccando sullo spoiler1 punto
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Credo che sia utile nell'ambito dell'intera discussione vedere anche questa piantina del dominio visconteo alla morte di Gian Galeazzo nel 1402, certamente come potete vedere Visconti non è solo Milano ma l'estensione verso altre zecche e territori è evidente e importante. Da ricordare che Gian Galeazzo è già Duca dal 1395 per avere avuto da Venceslao la legittimazione imperiale.1 punto
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