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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/07/17 in Risposte

  1. Complimenti a tutta la sezione, che con i suoi contributi nella discussione mi ha aiutato.
    8 punti
  2. Buona giornata Nella stessa rivista mi piace far notare questo ulteriore articolo http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=12034 Un plauso al Circolo Patavino @PadovaNumismatica che si propone, per quest'anno, di iniziare un ciclo divulgativo "ricco di sorprese" .... ed al Dr. Banzato del Museo Bottacin che ha concesso la sala del Medagliere per lo svolgimento della conferenza. Va sottolineato come il 2017 si iniziato sotto i migliori auspici; l'incontro divulgativo di sabato scorso organizzato dalla SNI a Finale Ligure (che segue quello avvenuto a Pisa l'ottobre scorso), l'incontro avvenuto lo scorso 28 gennaio presso l'Ambrosiana di Milano, organizzato dal "Centro Culturale Numismatico Milanese" unitamente a "Quelli del Cordusio" e con la collaborazione di questo Forum, il prossimo evento del 1 Aprile p.v. a Parma che vede, nell'ambito del Convegno, la giornata di studio "La Numismatica e i giovani". Tutti eventi che lasciano ben sperare per un "rilancio" culturale e divulgativo della numismatica; tutte occasione per arricchire le nostre conoscenze e per crescere. Riguardo alle iniziative del Circolo Patavino, la Sezione "Monete della Serenissima Repubblica di Venezia", è ovviamente molto interessata e auspichiamo che, tramite questo forum, ci vengano segnalate. Saluti luciano
    7 punti
  3. A nome di tutta la associazione del Circolo Numismatico Patavino, ringrazio 417sonia per aver segnalato l'articolo che ci riguarda oltre che condividere pienamente l'augurio di buon auspicio sulle iniziative di divulgazione 2017 fatte da più parti. In particolare, venendo da pregressa esperienza di molti anni del territorio Milanese (e che tento di conservare con tanto affetto sia per il territorio che per le persone) ed avendo partecipato all'evento di Milano dello scorso 28 gennaio presso l'ambrosiana organizzato dal "Centro Culturale Numismatico Milanese" - "Quelli del Cordusio" - "Forum la moneta" , posso testimoniare i progressi fatti sul territorio milanese e la grande emozione nel vedere un gruppo interessato ed affiatato che coprivano quasi 3 generazioni. Perché oltre a ritrovare molti vecchi amici e a fare nuove conoscenze, ho trovato diversi giovani. Riguardo alle iniziative del Circolo Patavino, dove la Sezione "Monete della Serenissima Repubblica di Venezia", posso assicurare che sul forum abbiamo un eccellente testimone che può rappresentarci , solo un po' restio a mostrarsi talvolta. Se cosi non fosse, quando sono a Milano lo facciamo di persona e tu farai eco. un cordiale saluto a tutti Gianpietro- segreteria Circolo Numismatico Patavino
    4 punti
  4. Ho verificato i cataloghi dell'Ermitage e della collezione di Palazzo Te e non ho trovato esemplari corrispondenti al tuo. Nel catalogo della collezione BAM vol. IV il verso dell'esemplare n°705 corrisponde al tuo (l'immagine, non la descrizione che è poco dettagliata), quindi C accostate con rosetta e senza bisante all'interno delle C. Io in collezione ho tre esemplari con i due punti ( : ) come interpunzone del verso anche se, a cusa della loro conservazione, le legende sono leggebili solo fra le parole MONTIS:FERRATI o fra FERRATI:II: 1) C accostate con astro a sei punte sopra e sotto e un punto all'interno delle C. 2) C accostate con 4 punti sopra e sotto, nessun punto all'interno delle C. 3) C accostate con rosetta a 5 petali sopra e sotto, un punto all'interno delle C (???, poco leggibile per la scarsa conservazione). In definitiva penso si possa affermare che si tratta di una variante meno comune ma reperibile rispetto a quelle senza punti di separazione o con un punto semplice. Il fatto che spesso queste varianti non vengano descritte (vedi catalogo BAM) è probabilmente dovuto alla scarsa attenzione di cui queste monete godono negli ambienti del collezionismo "d'alto bordo". La cosa non è sicuramente apprezzabile dal punto di vista dello studio sistematico dei piccoli nominali ma lascia ampio spazio di divertimento per gli amanti delle monetucole destinate al popolino e ai piccoli scambi locali. Un saluto Mario
    4 punti
  5. Segnalo un interessante articolo scritto dal nostro @ak72 sui segni segreti del doge Pietro Ziani. Articolo che anticipa l'uso dei segni rispetto a quanto evidenziato fino ad oggi da vari studiosi e che da una nuova luce su alcuni aspetti della monetazione veneziana. http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=11996 Questa la discussione sviluppata sul forum,
    3 punti
  6. Buon giorno a tutti, ho scovato in rete questo denaro che credo sia con lettera "C" ad inizio legenda, la lettera non è allineata al resto della parola ma scende verso LVCA in conformità con tutti gli esemplari osservati ( @avgvstvs denari di lucca post #2804 pag 113). Che ne pensate?altre ipotesi oltre a quel poco che è stato finora detto? So che @monbalda ci stava lavorando sopra.
    3 punti
  7. Per informazione: Ritrovamenti monetali: comune di Ruda (prov di UD): CHIESETTA DI SANT'ANDREA ED ANNA Tra il 1989 e il 1990 la chiesa è stata oggetto di indagini archeologiche in occasione di una importante ristrutturazione. Essa si sovrappone ad una struttura tardo antica, in origine forse una stazione (mansio) collocata nei pressi della strada Aquileia-Cividale, successivamente distrutta da un incendio e occupata da una necropoli. Sopra i muri più antichi, uno dei quali corrispondente alla fondazione dell’arco trionfale, gli scavi hanno messo in luce le strutture sovrapposte riferibili a più fasi della chiesa: un primo edificio ecclesiale, riconducibile all’età carolingia, cui sono attribuiti alcuni oggetti di arredo liturgico, tra i quali un pluteo di recinzione; la chiesa romanica, che fu decorata con un ciclo di affreschi nell’arco trionfale (databili al XIII secolo) in cui spicca la crocifissione di Sant’Andrea. Probabilmente allo stesso periodo - è riconducibile l’occultamento del tesoretto. Durante un sondaggio, sotto il pavimento, sono state scoperte, custodite in una pentola di terracotta, 1164 monete d'argento di epoca patriarcale. Era l'8 marzo 1989. Le monete, dopo essere state restaurare e catalogate, sono state trasferite ed esposte al Museo Archeologico Nazionale di Cividale. Vi sono ben 681 denari del patriarca di Aquileia Bertoldo di Andechs (1218-1251), 480 dei vescovi di Trieste Leonardo (1231-1233) e Volrico (1233-1254) e soltanto 3 del duca di Carinzia Bernardo II Spanheim (1201-1256). Non si sa chi le abbia raccolte e chi le abbia nascoste dentro le fondamenta del piccolo campanile e tanto mento perché sono state nascoste. Certamente risalgono ad una data anteriore all'incendio del paese di Perteole del 1297. Si potrebbe ipotizzare che qualcuno abbia nascosto questo piccolo tesoro per salvarlo da quella razzia e che questo qualcuno sia morto senza rivelarne il luogo.
    3 punti
  8. _____________
    3 punti
  9. Segnalo, per chi si trovasse ad Oxford il 3-4 aprile, che al New-college si terrà un convegno di studi su Alessandro Magno "A Linked Open World: Alexander the Great, Transnational Heritage and the Semantic Web". Per il programma c'è sotto il link... http://www.greekcoinage.org/opal-conference.html
    2 punti
  10. Io dico semplicemente che uno dei componenti fondamentali della definizione di Stato è la definizione del suo territorio e il controllo di quanto accade dentro i suoi confini, nonchè il controllo dei confini stessi. Sono banalissimi concetti di geopolitica, prime pagine di qualunque manuale. Per qualcuno queste operazioni più che legittime, tanto più in uno stato democratico, sarebbero una violazione dei diritti umani. Personalmente, visto che viviamo in una valle di lacrime dove lasciare aperta la porta di casa è lodevole quanto sciocco, è una opinione cui non ritengo saggio conformarmi. Controlli dei confini sono fondamentali e bene fa Trump a portare avanti simili iniziative tutto sommato assai blande. Noi, che ai confini abbiamo rinunciato, possiamo ben vedere in che stato siamo ridotti.
    2 punti
  11. A me di una moneta piace quello che riesce a trasmettermi al di là del pezzo in sé, della conservazione ecc... Mi piace la storia che rappresenta, il senso di vissuto, il fatto che trasmette un messaggio, che fissa un dato momento storico e poi mi piace la storia che ha "attorno": la sua provenienza, i precedenti proprietari, i suoi passaggi di mano in mano... quando questo "contorno" è ricostruibile come in questo caso, allora il tutto prende ancor più fascino! Ecco le immagini della catalogazione redatta dal precedente proprietario (mi manca il Domiziano che non avendo preso, non ho avuto). CARACALLA Ex John Cummings 1983 (numismatic dealer from Grantham, Lincolnshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?) ; Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 COMMODO Ex Phil Goodwin 1983 (numismatic dealer from Portsmouth, Hampshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 GORDIANO III Ex Phil Goodwin 1983 (numismatic dealer from Portsmouth, Hampshire); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 ALESSANDRO SEVERO Ex Ian Johnson 1983 (numismatic dealer from Greater, Manchester); Ex A. E. Reeves 1983-2015(?); Ex Galata (numismatic dealer from Llanfyllin, Galles) 2015(?)-2017 Ora, arrivare a ricostruire con questa accuratezza il pedigree di una moneta non sempre e semplice e generalmente lo si fa solo per dei pezzi "storici", importanti, per quelle collezioni iper-famose che poi vengono messe all'incanto in rinomate case d'asta e periodicamente riappaiono nel mercato. Le monete più umili e comuni, appannaggio di anonimi collezionisti che accumulano ciò che amano con passione e che nel loro piccolo costruiscono una collezione coccolata per anni, sono destinate a viaggiare "leggere", spesso e volentieri senza alcuna indicazione sui loro precedenti proprietari per tutta una serie di motivi: perché il venditore di turno non lo ritiene un dato importante, per ragioni di riservatezza, ecc ecc Ecco, che quando ciò non accade, e riesco a scoprire qualche informazione mi si apre il cuore e provvedo a tenerne traccia sia per "onorare" il collezionista che mi ha preceduto sia per tracciare un pedigree destinato - mi auguro - a circolare anche "un domani" (che mi auguro sia il più lontano possibile ). Nella fattispecie, vedere queste carte ingiallite mi emoziona. Negli anni '80 c'erano le macchine da scrivere, le penne biro... ma questo collezionista si è preso la briga di fare il calco di ogni pezzo, di numerarlo con la penna stilografica in ordine progressivo di acquisto e di annotare a lapis la catalogazione, la descrizione e, di tanto in tanto, un approfondimento sull'iconografia del rovescio. A margine annotazioni varie (peso, diametro ecc) e il riferimento al venditore e la data di acquisto. Ai nostri giorni si fa tutto al PC, foto digitali in hd e via! E probabilmente si perde un po' di fascino
    2 punti
  12. Riguardo a questa moneta andrebbe chiarito in modo definitivo che si tratta di una emissione della zecca di Mantova; il sistema monetale di riferimento, i territori di circolazione e, non ultimi, l'attuale frequenza nel piccolo mercato antiquario locale, attestano e confermano l'origine e la reale area di circolazione di questo piccolo nominale. La moneta è caratterizzata da un alto numero di varianti che si distinguono per punteggiatura, simboli posti sopra e sotto le due C, presenza/assenza e numero dei globetti all'interno delle C. I due punti ( : ) come segno d'interpunzone sono già censiti per alcune varianti delle legende del dritto e per le legende del verso degli esemplari con le C intrecciate. Nessuna sorpresa quindi che possa essere presente anche in altri esemplari....anche se il CNI non ne descrive....per avere un quadro più completo restano da verificare i cataloghi della BAM, della collezione di palazzo Te e dell'Hermitage. a presto Mario
    2 punti
  13. Pierreale del primo tipo di Federico il semplice, propendo anch'io per le sigle n-L. Moneta con ottima patina e ottima fattura per il tipo. Il salto di conio a mio parere non inficia più di tanto la qualità della moneta. Molto piacevole. Come ha avuto modo di scrivere Spahr, è difficile trovare 2 pierreli dello stesso conio, parte di queste monete probabilmente sono state coniate nel periodo dell'anarchia feudale siciliana che ha seguito la morte di Federico il semplice
    2 punti
  14. Che ne pensate di questo articolo relativo a una recente ricerca? Potrebbe cambiare molte intuizioni storiche... L’argento dei Conquistadores non aumentò l’inflazione della Spagna Tra il 1520 e il 1650, l’economia spagnola subì un’inflazione paralizzante e inesorabile nella cosiddetta rivoluzione dei prezzi. La maggior parte degli storici ha in parte attribuito tale inflazione all’importazione, a partire dal 1550, dell’argento dalle Americhe, che avrebbe messo molta più moneta in circolazione in Spagna. Ma in un uno studio uscito su Proceedings of the National Academy of Sciences, un team di ricercatori sostiene che per più di un secolo gli spagnoli non utilizzarono questo argento importato per coniare monete, suggerendo che la quantità di denaro circolante in Spagna non sarebbe aumentata e non potrebbe aver innescato l’inflazione. Tra il 16′ e il 17′ secolo, gli spagnoli estrassero fino a 300 tonnellate di argento all’anno dalle miniere in Perù e Messico. Se le pesanti barre riuscivano a sopravvivere ai pericoli dell’Atlantico, sia naturali che pirateschi, potevano essere coniati in real da 8 o essere oggetto di scambi con altri paesi per compensare gli alti costi sostenuti dalla Spagna, che in questo periodo comprendevano le guerre nei Paesi Bassi e l’importazione di porcellana e seta dalla Cina. Ma gli spagnoli poi utilizzavano l’argento importato per coniare le loro monete? Per scoprirlo, l’archeologa Anne-Marie DeSaulty e i suoi colleghi dell’Università di Lione, in Francia, hanno utilizzato la spettrometria di massa per misurare i rapporti di alcuni isotopi dei metalli in 91 monete antiche: 24 provenienti da Grecia e Roma, 23 di epoca medievale provenienti da tutta Europa, 25 coniate in Spagna tra il 16′ e il 18′ secolo, e 19 monete coniate con argento latino-americano. Le monete dell’America Latina generalmente avevano una gamma più vasta di diversi isotopi di argento, piombo e rame rispetto alle monete europee, probabilmente a causa della complessità geologica delle grotte vulcaniche che ospitavano le miniere d’argento più prolifiche del Nuovo Mondo. Più importante per il dibattito sulla rivoluzione dei prezzi, i ricercatori hanno scoperto che le monete con date e teste che indicano una coniazione in Spagna prima del regno di Filippo V (1700-1746) avevano una composizione isotopica simile alle monete medievali europee. Al contrario, le monete coniate in seguito erano più simili a quelli delle Ande. Ciò suggerisce che anche se l’argento americano arrivò in Spagna nel 1550, gli spagnoli aspettarono oltre 100 anni prima di usarlo per la propria valuta. Invece di fare monete, DeSaulty sostiene che gli spagnoli probabilmente scambiavano rapidamente l’argento americano. Tuttavia, Akira Motomura, economista allo Stonehill College di Easton, Massachusetts, che studia l’economia del flusso d’argento di quell’epoca, si domanda se il campione di monete che DeSaulty ha studiato sia grande abbastanza per sostenere le sue conclusioni. I ricercatori hanno analizzato solo 2-5 monete coniate sotto ciascuno dei re spagnoli tra il 16′ e 18′ secolo. L’ipotesi di DeSaulty deriva però dal fatto che composizione isotopica delle monete contemporanee è molto costante, e quindi il campione è probabilmente rappresentativo delle monete che erano in circolazione. Ma anche se si accettasse che gli spagnoli non utilizzarono l’argento del Nuovo Mondo nelle loro monete per decenni, questo è sufficiente per dire che l’importazione di argento dalle Americhe non fu la causa dell’inflazione galoppante? Certamente non era la sola causa, sostiene DeSaulty. Motomura afferma che la situazione era molto più complicata: “In termini di effetti sui prezzi, c’è molto di più” che il semplice ammontare di denaro in Spagna. La Cina passò dai soldi di carta alla moneta d’argento all’incirca in quel periodo, dice, il che fece aumentare il valore dell’argento nonostante ne venisse estratto di più.
    2 punti
  15. Per aver dato al figlio un nome palindromo del cognome, suo padre o era ubriaco o aveva avuto tanti altri figli o aveva appena finito di giocare con la Settimana Enigmistica.
    2 punti
  16. Non potevano mancare due Testoni del 500 Fiorentini grazie all argento Spagnolo..
    2 punti
  17. Ciao Enrico, Personalmente ho una mia opinione personale...........FALSO Già il fatto che anche se è un bimetallico e dello stesso metallo , ritengo bronzo . Le corrosioni estese (ottenute chimicamente) non lasciano intravvedere traccie di patine antiche. Allego la foto con dei riferimenti al colore del bronzo (giallo) , tipico di monete false in bronzo. Non evidenzio tracce di coniatura e probabilmente e stato ottenuto a presso fusione. Mi dirai.........come è possibile a presso fusione ? ........... e possibile.
    2 punti
  18. Ciao a tutti, esistono dei circoli numismatici nella zona Langhe, Monferrato, Roero? grazie e saluti
    1 punto
  19. Leggendo sempre o quasi con piacere ( qui si sempre ! ) le varie discussioni che alimentano la bella sezione delle veneziane non ho potuto fare a meno di pensare negli ultimi giorni ad una cosa sciocca ma particolare. La rarità monetaria legata al nome dogale di Marino. Marin Falier, Marino Morosini, Marino Zorzi, Marino Grimani. La mia vuole essere solo una banalissima riflessione sullo strano caso di questo nome che accompagna Dogi con emissioni monetarie non certo comuni. Ora in punta di piedi tolgo il disturbo, torno dietro le quinte a leggere le vostre domande e risposte ben più interessanti della presente. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  20. Come primo messaggio non c'è male. Ma forse sono un illuso ad aspettarmi ancora che qualcuno entri per la prima volta in una comunità senza almeno dire il suo nome e ringraziare chi avrà il buon cuore di aiutarlo.
    1 punto
  21. 1 punto
  22. Ci mancava il "benaltrismo" ?
    1 punto
  23. Come conservazione è molto piacevole... penso che 120 euro li valga tutti.
    1 punto
  24. sul costo del platino in realtà ci sarebbe da dire .. fino alla fine dell'Ottocento infatti aveva un valore nettamente più basso dell'oro tanto che sono numerosi i falsi d'epoca di monete auree prodotti in platino ... credo però che nei primi del secolo seguente questo discorso non sia più valido
    1 punto
  25. @allobroge se metti in catalogo l'immagine della moneta fai un piacere anche a me oltre che ad Alain... moneta molto interessante, e molto ben leggibile il segno di zecca! questa variante con un anellino in più speriamo che i compilatori del MIR nuovo non la considerino "nuova tipologia" altrimenti non finiamo più con i tipi !! ciao Alain, si avvicina la primavera e con essa il momento di rivederci !!
    1 punto
  26. partendo dalle immagini inserite nel foglio excel, è possibile cliccando sull'immagine avere il suo ingrandimento?
    1 punto
  27. Vogliamo trovare altre analogie? Consumo 40 euro di energia elettrica e pago 150 euro tra mille balzelli e tasse sulle tasse. Milioni di famiglie hanno lo stesso problema. Poi vogliamo considerare la pubblicità fuorviante sul gioco d'azzardo? L'illusione di vincere facile quando la matematica indica chiaramente che vince solo chi non gioca? Di gatto e la volpe ne è pieno il mondo. Aspettiamo che privatizzino anche l'acqua ed avremmo l'ennesima truffa ai nostri danni. Bolaffi? Un moscerino confrontato alle truffe elefantiache che subiamo tutti i giorni. Saluti Silver
    1 punto
  28. Anche il contorno di un gettone può presentare delle scritte o dei simboli. Sul contorno di questo gettone inglese di Birmingham da mezzo penny emesso dalla Mining and copper Company nel 1792 (postato da Mnelao in Exonumia) ho notato i simboli dei sette pianeti noti agli antichi (simboli astrologici), ciascuno corrispondente a un metallo. Precisamente, da sinistra a destra: l’oro, dominato dal Sole (in effetti una stella); il mercurio (argento vivo), dominato da Mercurio; il piombo, dominato da Saturno; l’argento, dominato dalla Luna (in effetti un satellite); il rame, dominato da Venere; lo stagno, dominato da Giove; il ferro, dominato da Marte.
    1 punto
  29. @pinky Con piacere vedo il grosso da te postato e come detto da Andrea è una contraffazione a nome Andrea Dandolo. La dicitura riporta IADANVIO DVX M(rovesciata)VENETI. Leggendo il Lunardi si uò tranquillamente ascrive alle colonie genovesi per la somoglianza della leggenda. Ciao.
    1 punto
  30. Contorno della Piastra da 120 Grani 1818
    1 punto
  31. Germania 1 marco 1969 Germania 5 marchi 'EINIGKEIT UND RECHT UND FREIHEIT' Belgio 20 franchi Scusate per le foto poco professionali ?
    1 punto
  32. Ci si vede a Bergamo! Rendez-vous irrinunciabile. saluti luciano
    1 punto
  33. Mi associo ai complimenti, i mezzi sono sempre rari. Una monetazione che non ha grandi numeri di appassionati, ma che invece offre interessanti spunti dal punto di vista storico-artistico. Nella sua semplicità i simboli e i ritratti stilizzati, evocano comunque periodi importanti per la nostra cultura, pensiamo solo a quello che ci ha lasciato "lo stupor mundi"... Eros
    1 punto
  34. Questo è il mio metodo con Excel...
    1 punto
  35. Grazie a tutti, non è la mia tematica principale me quando le trovo in ciotola non riesco a resistergli! P.S. scusate la dimensione delle foto, avevo dimenticato di ridimensionarle.
    1 punto
  36. è un bronzetto tardo imperiale, potrebbe essere questo : https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1836&lot=2235
    1 punto
  37. @ak72 ti faccio vedere allora uno dei "parenti stretti"
    1 punto
  38. Diciamo che in medio oriente hanno esportato la democrazia del petrolio. Assassinando donne e bambini innocenti e creando un caos che dura da anni, con la scusa dei tiranni e delle armi inesistenti di distruzione di massa. Ed ora che si riversano milioni di persone in Europa, costruiscono i muri e se ne sbattono degli sbarchi in Italia e Grecia. Una follia senza fine.
    1 punto
  39. Veramente esiste già! Aggiungo che è da questa discussione sul forum che è nato l'articolo.
    1 punto
  40. Richiedi una scansione con maggior DPI, che questa è in bassa risoluzione. Penso però che sia artefatta.
    1 punto
  41. Siete ancora convinti che da bolaffi ci comprano i ricchi? Da quello che leggo da anni ci comprano gli sprovveduti che poi si lamentano. Inoltre chi ha tanti soldi non è detto che non si faccia problemi, io se guadagnassi 7000 euro al mese non pagherei 20 euro per un litro di latte se SO che altrove costa 1 euro... Non è questione di quantità di danaro, si chiama inesperienza nel settore.
    1 punto
  42. @loris1980, dal tuo logo suppongo tu non ti occupi di monete ma di banconote. In numismatica la tua affermazione non è sostenibile, in quanto si può parlare di precisione SOLO quando ci troviamo di fronte a qualcosa di scientificamente misurabile. Così non è per la conservazione di una moneta, soprattutto se parliamo di monete non contemporanee, in cui lo status dipende da molteplici fattori - dall'usura ai graffi ai colpi e molto altro. Già con la nostra scala "approssimativa" è impossibile avere un'oggettività - ci sono migliaia di thread in cui si nota come ciò che per qualcuno è BB+ per qualcun altro può essere BB o qSPL, amatore o perito che sia. Aumentare il numero dei gradi non è che aumenti la precisione, aumenta solo l'aleatorierà del giudizio. Se con la nostra scala si oscilla nell'arco di un grado di valutazione, con la loro si oscillerà tra 10 o 15 livelli. La valutazione della conservazione di una moneta a mio parere può essere affidabile solo quando è descrittiva, non certo quando si esaurisce con un improbabile numeretto, che sia in scala 5, 70 o 1000, e che serve solo a darci l'illusione di un'oggettività irrealizzabile.
    1 punto
  43. Ciao. Francamente non capisco perché prendersela con Bolaffi....Loro fanno una proposta commerciale e nessuno è obbligato ad accettarla. M.
    1 punto
  44. Questa spintria è una riproduzione, c'è anche l'anforetta in esergo sotto le figure che è la "firma" di una serie di riproduzioni conosciute. Le spintrie originali si vendono mediamente dai 2000 euro ai 30.000 in base alla conservazione. Eccone un esempio: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=288477
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  45. San Marino 5 lire 1898 "LIBERTAS" Brasile 960 reis 1810
    1 punto
  46. Il problema della tosatura era il maggiore dell'epoca del vicereale..in questo caso abbiamo una riduzione di quasi 2/3 del peso del carlino che era 2,96 g. La moneta è il 1634..quattordicianni dopo ci sarà la rivolta di Masaniello e l'effimera Repubblica Napoletana..saluti Eliodoro
    1 punto
  47. @nikylmb come ti ha risposto @santone non è un "maltagliato" inteso come moneta Spagnola per l'America del Sud. Questo è un carlino "tosato" come era d'uso in quel periodo, ovvero c'era una appropriazione di metallo pregiato .
    1 punto
  48. Sul fatto che mettere il più grande potere al mondo nelle mani di un miliardario, sia un modo per combattere la disparità tra ricchi e poveri, avrei qualche dubbio petronius
    1 punto
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