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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/11/17 in Risposte

  1. Buon giorno. Non è la prima volta (e, ritengo, non sarà l'ultima) che su questo sito si affronta la tematica della dismissione della propria collezione. I canali tradizionalmente più gettonati, da quello che riportano gli Utenti che ci sono già passati, sono il conferimento della collezione ad una Casa d'aste, la vendita (o la cessione in conto vendita) del materiale ad un commerciante numismatico e, molto più residualmente, la cessione delle monete ad altri collezionisti interessati a rilevare la raccolta. Da una decina d'anni a questa parte, la diffusione sempre più capillare di siti di vendita on line (il più importante dei quali è senza dubbio eBay) ha indotto più di qualche collezionista a fare uso anche di questo canale, sebbene dal punto di vista fiscale l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza abbiano sovente inquadrato l'attività del seller di eBay come un'attività di impresa, con tutti gli annessi e connessi che una siffatta qualificazione comporta ai fini del trattamento fiscale e previdenziale del "reddito" così prodotto. E ciò ha dunque scoraggiato il collezionista intenzionato a dismettere le proprie monete attraverso i siti di vendita on line, proprio per evitare "rogne" di natura fiscale. Desidero subito precisare, onde evitare che quanto sto per scrivere possa generare equivoci, che intendo riferirmi solo ed esclusivamente a quei collezionisti che intendono realmente disfarsi delle loro monete e non invece a coloro che, "cavalcando" questa finalità in modo puramente strumentale, fingono di dismettere la collezione ma in realtà comprano e vendono monete con abitualità, dando vita in questo caso ad una vera e propria "attività di impresa", il cui reddito non sfugge (giustamente) alla tassazione cui è sottoposto un qualunque reddito d'impresa. Precisato quanto sopra, verrei subito al dunque, esponendo il caso di un anziano collezionista di francobolli, che un bel giorno decide di dismettere la propria collezione su eBay, messa insieme dal 1943 per oltre 40 anni e forte di circa 20.000 pezzi. Lo scopo dichiarato del collezionista è quello di integrare la non sufficiente pensione con il "reintegro" di quanto speso nel tempo per l'acquisto dei francobolli mediante la loro cessione "spezzettata" in una moltitudine di aste (ne farà oltre 2.000) sul noto portale di vendita. La Guardia di Finanza, nell'ambito di un'attività di controllo denominata "Operazione e-Commerce" (davvero poca fantasia nel denominare queste operazioni!), effettua una verifica al seller "francobollaro" per il periodo 2004-2009, avendone riscontrato l'alto numero di aste, ancorchè solo "in uscita". Per la verità, è la stessa G.d.F. a ritenere che il collezionista non possa essere assimilato ad un imprenditore commerciale "occulto", ma una volta che gli esiti dell'attività ispettiva finisco all'Agenzia dell'Entrate, quest'ultima è di diverso avviso e contesta al nostro ex-collezionista di non aver dichiarato i redditi conseguiti (omessa dichiarazione) e di non averci pagato le imposte (IRPEF, Add. Reg., Add. Com.,IVA, IRAP.) dal 2006 al 2009 (per gli anni precedenti, l'Agenzia era decaduta dall'esercizio dell'azione impositiva). Non mi dilungo oltre e lascio la parola alle sentenze (primo grado: Commissione Tributaria Prov.le di Novara; appello: Commissione Tributaria Regionale del Piemonte) che trovate in allegato e che accolgono (conformemente) le ragioni dell'ex collezionista, stabilendo un principio assai interessante che, citando la sentenza d'appello, è il seguente: "....la scelta del Contribuente di porre in vendita la propria collezione filatelica (circa 20.000 pezzi) con una serie di singole operazioni a pochi pezzi cadauna, trova ampia giustificazione nella difficoltà di vendere tale collezione in un solo blocco, attività questa che non avrebbe avuto sicuramente i connotati di un'operazione commerciale. La vendita frazionata tuttavia non fa venir meno la natura di collezione all'insieme dei francobolli che sono stati acquisiti al patrimonio del Contribuente in anni remoti e non frutto di una serie di acquisti e rivendite almeno in tempi recenti, tali da poter evidenziare un nesso di causalità tra acquisto e vendita, che costituisce l'essenza di un'attività commerciale." Attenzione! Naturalmente qui parliamo di francobolli e non di monete; per queste ultime sappiamo che vi sono problematiche di esportazione che consiglierebbero di escludere i buyers esteri per monete che sono soggette all'attestato di libera circolazione o al certificato di esportazione. Peraltro, il principio fiscale enunciato dalle sentenze per le collezioni di francobolli è applicabile anche alle collezioni di monete, essendo la ratio identica. Non mi sono note altre pronunce sull'argomento (eventualmente anche di segno contrario) e se ne siete a conoscenza sarebbe interessante metterle a confronto. Saluti. Michele COMM_TRIB_REG_TORINO_N_14_34_15_DEP_14_01_2015.pdf CTP_NO_110_01_12_REDDITI.pdf
    8 punti
  2. Buon giorno a tutti... Continuo con un altro Ramino di V.E.III, un bel 2 Centesimi del 1903, moneta comune ma anche questa nello stato conservativo in cui si trova non si trova poi tutti i giorni. Come la giudicate voi? Oltre alle foto pessime, fatte di corsa e con il cellulare, anche in questo post allego un video (purtroppo sempre ruotato) per rendere meglio l'idea del quadro generale, e per allietare la visione è stato aggiunto uno sfondo sonoro di cartoni animati di mio figlio ??? Grazie a chi vorrà rispondere... VID_20170210_181841.3gp
    3 punti
  3. Grazie a tutti voi per la vostra cortese e gradita presenza ! G.B.
    3 punti
  4. Da quel che vedo andiamo sull'italico qui, con stampo largo e direi che ci portiamo su Milano o Pavia .... Direi anche io Pavia, anche vedendo le legende con Guido di Spoleto, a meno che non ci sia qualche trappolone nascosto... Croce direi compatibile A non barrata Al rovescio vedo due I I invece della S La R e la E direi compatibili con la E con le stanghette evidenti Si potrebbero controllare il peso e il diametro del cerchio interno e quello esterno che hanno minimi variazioni e poi sentire ovviamente qualche altro parere....
    3 punti
  5. + VVIDO IMPERATOR; croce con estremità appiattite, A non barrare...Guido da Spoleto per Pavia? Antonio
    3 punti
  6. Caro @mariov60, non sono a Parigi ma a letto da una settimana con la schiena bloccata. Oggi sto un po' meglio ma sono ancora incriccato e dolorante. Non posso uscire ma se tu domattina passassi a casa mia te ne sarei grato. Mi piacerebbe saperne di più sull’esemplare che hai mostrato. Si tratta di una delle tante emissioni del tipo XRISTIANA RELICIO delle quali la zecca di emissione è ancora - apparentemente? - ignota. Come potete vedere ha caratteristiche molto singolari e anomale. Vittorio Emanuele III ne possedeva un esemplare che è citato nel CNI e attribuito alla zecca di Milano. Sul BdN on-line materiali 7 è l’esemplare n. 8 a pag. 101. La tipologia mi era già nota per averne visto un altro esemplare illustrato nel catalogo delle monete carolingie del British Museum (Pl. III, n. 71); un altro è disegnato da Gariel nella seconda parte della sua opera (dovrei controllare esattamente in quale tavola ma in questo momento non riesco...). Come indicato sul BdN, inizialmente pensavo potesse essere un falso ma in seguito ho cercato di approfondire la questione e ho potuto vedere personalmente altri esemplari simili in alcune collezioni italiane (un caso?), i quali per il momento mi hanno fatto cambiare opinione. Inoltre, se non ricordo male, ci sono alcuni rinvenimenti certi di monete di questa tipologia (ma qui vado a braccio ed effettivamente dovrei verificare). Pezzo veramente INTERESSANTISSIMO!!! Se è tuo complimenti!!! Riesci domattina a passare, anche solo 10 minuti. Un caro saluto, Marco Per @margheludo, la somiglianza che tu hai notato è data dal fatto che, nonostante sulla moneta di St.-Maurice d’Agaune sia citato il nome di un imperatore carolingio, il periodo di emissione è all’incirca il medesimo di quello della moneta di Pisa. Si tratta infatti di un denaro mauriziano attribuibile ai secc. XIII-XIV. Trovi la stessa abbreviazione paleografica anche su altre monete coeve.
    2 punti
  7. Ecco un altro semplice lettore che vi segue con interesse, Ciao @dabbene, queste monete proprio non le conosco ma non posso fare a meno di notare la somiglianza con la "P"con segno di abbreviazione della parola IMPERATOR nella monetazione Pisana medievale.
    2 punti
  8. A proposito, mi sono dimenticato di postarvi lo specchietto di Simon Coupland sulle monete di DAX. Lo metto ora di modo che chi è interessato, un po’ alla volta, si possa fare un database con immagini da usare per riferimento. fa sempre comodo averne. Ora cerco una qualche altre moneta da studio. Ma @anto R e @dabbene lasciate un po’ di suspence per gli altri (perché sono sicuro che voi individuerete subito anche la prossima).
    2 punti
  9. Buongiorno, volevo condividere con voi gli ultimi ingressi in collezione. che ne pensate di questi 1/2 denari per Federico II, zecca Messina?
    1 punto
  10. Buonasera a tutti,mi rendo conto che avrei dovuto pubblicare questo post nell'apposita sezione ma è cosi grande il mio piacere per questa notizia che ho voluto rendervi partecipi ,contando sul fatto che sicuramente anche voi siete animati dalla mia stessa passione per l'alto medioevo,quindi vi comunico che questa primavera ,finalmente,a Pavia si terrà un'importante mostra sui longobardi.
    1 punto
  11. Salve a tutti, mi aiutate a dare la data giusta a quella bella moneta? Grazie. La terza cifra sarà un 7?
    1 punto
  12. Premetto che sto aprendo un Post gia’ in precedenza parzialmente trattato ma non in modo particolarmente approfondito , non ricordo se in questa sezione o in altra . Vorrei in questa discussione discutere con voi i pro e i contro a favore di una ipotesi o di un’ altra , insomma sentire i vostri pareri per tentare di giungere o almeno di avvicinarsi al possibile significato allegorico di questa particolare iconografia presente in alcune monete chiamate di Consacrazione , che vado ad illustrare . Il titolo del Post si riferisce a quelle particolari monete chiamate di Consacrazione post mortem di un Imperatore che recano al rovescio quella iconografia che sembra raffigurare un famoso Monumento , in seguito vedremo quale , oppure , secondo le piu’ accreditate ipotesi , semplicemente una ben arricchita Pira funebre . Questo non vuol dire mettere in discussione chi e’ ben piu’ preparato di me e professionista in campo numismatico , ma soltanto esprimere un parere e da questo ricevere un convincimento su quanto questa iconografia a livello ufficiale rappresenta . Credo infatti che tutti i libri e cataloghi di numismatica siano orientati a identificare quella costruzione come una meravigliosamente addobbata Pira funebre , sopra la quale gli Imperatori defunti , idealizzati in quadriga trionfale , venivano cremati ; se realmente questo e’ cio’ che rappresenta , tutto sembrerebbe un enorme spreco di materiali ; costruzione , festoni , statue disposte nei piani e per ultimo la quadriga in cima , il tutto in legno ? perche’ se tutto questo rappresentasse una Pira sarebbe stato composto di materiale infiammabile ; difficilissimo infine riconoscere in questa costruzione incenerita dopo la combustione , le ceneri di un uomo . Inoltre si andrebbe palesemente contro i testi ed i ritrovamenti archeologici , i quali confermano il fatto che gli Imperatori romani dopo la morte e almeno fino al II secolo venivano cremati in costruzioni in marmo a loro riservate e recintati intorno , chiamati Ustrini , dei quali sono ben noti quelli di Augusto , di Antonino Pio e di Marco Aurelio , tutti nel Campo Marzio . Se non sbaglio , questa particolare iconografia monetale della Consacrazione , inizia con Antonino Pio per terminare nel medio tardo Impero . Ma allora se questa particolare iconografia , in teoria ed escludendo a priori una fantomatica allegoria , non rappresentasse una Pira , che altro potrebbe rappresentare se non un Monumento ? Personalmente ho sempre ritenuto , ma la mia ipotesi conta poco o nulla per questo vorrei sentire i vostri pareri , che queste monete con la Pira in realta’ rappresentino il Mausoleo di Adriano ; ma oltre alle ipotesi servono naturalmente le prove per dimostrare una teoria e queste sono purtroppo piuttosto labili ma con una base minima di partenza che permette questa discussione . Come prima “prova” potrebbe essere quella che spiegherebbe il perche’ queste monete iniziano a presentare questa iconografia solo ad iniziare da Antonino Pio (?) il secondo Imperatore dopo Adriano ad essere sepolto in questo Mausoleo ; una seconda “prova” potrebbe essere quella della forma geometrica a “castello” ornato di festoni alla base e di statue nei diversi piani per finire con la quadriga nell’ attico , come risulterebbe da diverse ricostruzioni del Mausoleo di Adriano ; terza “prova” , forse quella piu’ valida , anche se monca di alcuni particolari importanti della costruzione , e’ la testimonianza di chi lo vide personalmente ancora nella interezza della costruzione , cioe’ Procopio di Cesarea , che nella sua opera : La Guerra Gotica ce lo descrive nella sua maestosita’ come si presentava ancora nella prima meta’ del VI secolo . Leggiamo le sue righe a proposito del Mausoleo di Adriano tratte dalla preziosa testimonianza diretta di Procopio che lo vide di persona , righe tratte da : La guerra gotica , Libro I , Tomo XXII : “ Intanto un altro attacco dei Goti contro la Porta Aurelia ebbe luogo nel modo seguente . A un tiro di pietra dalle mura (di Aureliano) trovasi fuori della Porta Aurelia la Tomba di Adriano , imperatore dei Romani ; opera cospicua poiche’ e’ costruita di marmo Pario (marmo bianco a grana finissima) e le pietre sono tra loro connesse senza altro di mezzo . Ha quattro lati eguali , larghi ciascuno circa un tiro di pietra (circa 75 metri , forse piu’) e alti piu’ che le mura della Citta’ (tra i 12 / 15 metri) . In cima (qui purtroppo Procopio non spiega cosa intendesse per “cima” , se sopra la base oppure in cima al tamburo centrale ornato ai lati di statue ?) ai lati vi stanno mirabili statue di marmo di uomini a cavallo . Questo sepolcro gli antichi (poiche’ pareva come una fortezza attigua alla citta’) congiunsero con le mura cingendolo di due muraglie che vanno ad esso partendosi dalla cinta , talche’ ha l’ apparenza di un alta torre (testimonianza importante per la nostra ricerca) posta a difesa di quella Porta . Era dunque questa una assai adatta fortezza a custodia della quale Belisario aveva posto Costantino “ A seguito dell’ assedio dei Goti al Mausoleo , presidiato dai Romani , che tentavano la scalata delle mura tramite lunghe scale , Procopio cosi’ prosegue : “Per un poco i Romani furono sgomenti non avendo speranza di trovar difesa che li salvasse ; ma poscia di comune avviso spezzarono la massima parte delle statue che erano assai grandi e sollevate con ambo le mani quelle grandissime pietre , scagliandole sul capo dei nemici e quelli cosi’ colpiti ritiraronsi……..e cosi’ la Porta Aurelia fu messa al sicuro” . Da questa testimonianza diretta di Procopio purtroppo salta subito all’occhio la mancanza di qualsiasi cenno su cosa fosse presente in cima al Mausoleo e cosa ci fosse sopra il grande basamento a pianta quadrata , probabilmente la “Torre” di cui parla Procopio , cioe’ il Cilindro centrale che osserviamo ancora oggi pur senza la completezza antica che lo circondava oltre alle statue ma non ci dice se fossero presenti dei piani sopra la base del Mausoleo o solo il cilindro centrale con in cima la Quadriga di Adriano oppure la Pigna con i Pavoni , o altra scultura ; conoscendo l’ accuratezza e l’ onesta’ descrittiva di Procopio , si puo’ supporre che alla sua epoca di testimone oculare dei fatti narrati , la scultura in bronzo che in alto ornava il Mausoleo fosse gia’ stata rimossa per ricavarne metallo , fusa e riutilizzata per altri usi , improbabile invece che la Pigna appartenesse all’ attico del Mausoleo , probabilmente questa ornava qualche fontana di Roma . Concludendo , queste tre ipotesi sembrerebbero avallare la teoria che l’ iconografia che e’ rappresentata in queste monete non sia una semplice Pira , ma qualcosa d’ altro . A sfavore pero’ di queste “prove” descritte , si potrebbe obiettare che l’ ultimo Imperatore ad essere sicuramente sepolto nel Mausoleo di Adriano fu Caracalla e con cio’ non si spiegherebbe il perche’ questa iconografia continui ad essere rappresentata anche in monete successive a questo Imperatore , come ad esempio nel caso di Julia Maesa o Claudio II , dove in uno splendido Sesterzio a nome Maesa , al rovescio e’ rappresentato quello che in effetti sembra una “Pira” con al centro della costruzione il letto funebre di Maesa e sull’ attico a fianco della quadriga due bracieri ardenti , pero’ questa moneta potrebbe anche dimostrare che il Mausoleo continuo’ ad essere utilizzato per deposizioni di Imperatori posteriori a Caracalla . Questa iconografia monetale , pero' non fu utilizzata per tutti gli Imperatori successivi a Caracalla ma solo per alcuni , che si volesse “premiare idealmente” qualche Imperatore degno , teoricamente , di essere sepolto nel Mausoleo degli Antonini ? come ad esempio Claudio II , la cui moneta e' rappresentata in foto ? non lo sappiamo . Se volessimo fare un paragone tra i due disegni in foto che rappresentano una possibile ricostruzione del Mausoleo di Adriano realizzati in base alla descrizione di Procopio e con i pochi resti attuali di epoca romana , confrontandoli con una moneta in foto ad esempio di Antonino Pio , risulterebbe piuttosto difficile pensare ad una Pira piuttosto che ad una rappresentazione seppur schematica del Mausoleo di Adriano . Dimenticavo una quarta "Prova" . Un' altra ipotesi a favore del Mausoleo di Adriano e' quella che riguarda la costanza e la ripetitivita' sempre uguale attraverso i secoli , con la quale questa supposta "Pira" viene raffigurata nella iconografia di alcune monete di Consacrazione ; tranne alcune semplificazioni della "Pira" del basso Impero dovute forse alla scarsezza tecnica degli incisori dell' epoca o al poco spazio disponibile nei ridotti tondelli del periodo che permettesse di inserire i particolari piu' minuti della costruzione . Nel raro Sesterzio di Faustina in foto , moglie di Antonino Pio , una diversa rappresentazione della Pira o del Mausoleo di Adriano , forse in una prima bozza di conio , poi abbandonato , nel quale Faustina fu sepolta prima del marito . Il Sesterzio di Julia Maesa con la magnifica “Pira” Sesterzio di Antonino Pio con la "Pira" Antoniniano di Claudio II con la “Pira” Un Sesterzio di Valeriano II con la "Pira" Un Sesterzio di Lucio Vero con la "Pira" Due ricostruzioni del Mausoleo di Adriano Seguono in basso in foto gli scavi dell’ Ustrino di Augusto eseguiti negli anni 1928/41 , nella stessa foto in alto i ruderi del Mausoleo di Augusto prossimi all’ Ustrino . Attendo , se vorrete , qualche vostro parere in merito alla questione , supportato possibilmente da qualche “prova”
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  13. In alcuni documenti riportati da C. Prota si legge che la monetazione degli anni 1796-1797 e 1798 (in rame, argento escluso) ha incise le sigle R C (Regia Corte) perchè Maria Carolina si avvalse i diritti di tale monetazione....il discorso sarebbe lungo, ma lo lascio da parte. In sostanza....perchè questo 10 tornesi ha le sigle A P del mastro di zecca Planelli ?
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  14. A giudicare dalle dimensioni della testa del Re....nel tondello, sembrerebbe un 2 grani con il pegaso alato al rovescio. Saluti, Rocco.
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  15. Più che un real sembrerebbe un mezzo real della zecca di Siviglia durante il periodo dei re cattolici Ferdinando e Isabella (1469-1504). Il peso lo conferma.
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  16. Ancora un denario di Commodo. Mi sembrerebbe questo o qualcosa di simile: RIC 66 Commodus Denarius. 183 AD. M COMMODVS ANTON AVG PIVS, laureate head right / TR P VIII IMP VI COS IIII P P, Salus standing left, holding sceptre and patera, feeding a serpent emerging from an altar. RSC 903. Anche questo dovrebbe avere un valore abbastanza modesto.
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  17. Mattinata piacevolissima, un grazie (e tanti complimenti per la loro attività) agli amici bergamaschi, un saluto a tutti gli amici cordusiani che a Milano non sempre si fanno vedere e al semplicemente gentilissimo @sixtus78 Un saluto speciale poi a @corzanopietro (anche da parte di mio nonno , vecchia conoscenza in Alfa Romeo), sperando di rivederlo magari in Cordusio. Antonio
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  18. Buona serata Sempre se stesso, il convegno di Bergamo, è una garanzia. Questa mattina c'era il pieno Bello ritrovarsi con tanti amici del Circolo Numismatico di Bergamo, di Milano, del Cordusio e del forum e anche se, come per il sottoscritto, si ritorna a casa a mani vuote, vale sempre la pena esserci. Monete? Tante e per tutte le tasche .... visto anche un gruppo di ducati d'oro veneziani, i pezzi da 90 di tutta la serie, tra i quali un Marin Falier Un ringraziamento speciale a @gpbasetti ed agli altri amici del Circolo bergamasco, per l'accoglienza e la chiacchierata fatta davanti ad un buon caffé. saluti luciano
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  19. ciao, da quel che ne so(letto appunto sulla piattaforma)ebay stessa doveva comunicare gli importi delle sue fatturazioni agli organi preposti.Quest'ultimi poi,se ne esistevano i presupposti avviavano un'indagine per capire se l'attività era dovuta a compro/vendo o cessione dilazionata di grande collezione. Evidente che per arrivare a processo e sentenza qualche passaggio è stato ignorato. E' altresì logico dedurre che nelle maglie,qui sfilacciate,qui troppo strette,si muovono una miriade di personaggi che vanno inquadrati. Una volta(non so se sia ancora così...)c'era un massimale di commissione per le vendite relative a monete che era del 10% con un tetto massimo di 500 € di commissione. Quindi se si vendeva uno scudo del 1901 a 80000 € si pagavano sempre 500 euro,come aver venduto 1000 pezzi singoli a 5€ cadauno.Certo sono estremi,ma credo ci siano tuttora molti "traffichini" che si muovono indisturbati,a discapito poi sempre dei soliti...
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  20. Giusto è avg non afr
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  21. Ciao @eliodoro, non credo , la moneta postata , se autentica , dovrebbe essere come tipologia questo Gordiano III RIC 219 pero' con PIUS AUG , la versione con M ANT non la trovo , rara e venduta circa 10 anni fa a 350 euro .
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  22. Probabilmente l'anno 1903 è stato trattato con maggior cura in zecca rispetto al 1905 a motivo che si trattava della prima moneta aurea di grande modulo coniata a nome di VE III; poi, come per tutte le cose, ci si fa l'abitudine. Non ho mai visto un 1905 FDC (tutto sta ad intendersi su che vuol dire FDC). Però anche il 1903 in FDC è molto raro (eccezionale) ed è quotato ben oltre il doppio del cosiddetto qFDC (ce n'è attualmente uno da Nomisma che sarei curioso di osservare dal vivo). Il 1905 presenta quasi invariabilmente segnettini più o meno pronunciati e colpettini sul bordo: non fanno testo se la moneta è bella, ma certo non FDC.
    1 punto
  23. Buon giorno a tutto il gruppo, vorrei farvi vedere uno dei miei ultimi acquisti, un meraviglioso (a mio parere) 10 Centesimi Cinquantenario 1911, era da tempo che cercavo questa moneta in questa conservazione. Come ben sapete è classificata comune ma credo che a trovarla in queste condizioni non si trovi tutti i giorni...voi che mi dite? come la vedono i vostri occhi? L'unico neo negativo è la macchia al dritto dietro la nuca del Re, ma comunque, vista la conservazione ho deciso di prenderla lo stesso e ne sono pienamente soddisfatto. Provo ad inserire anche il video che ho fatto ma purtroppo le fa vedere girato...però rende l'idea lo stesso VID_20170208_160401.3gp
    1 punto
  24. Bella mattinata passata a veder monete (beh una L ho comprata) e soprattutto in compagnia. Grazie mille @gpbasetti per l'ospitalità' , il caffè e la bella chiacchierata e a tutti gli amici del Cordusio. Al prossimo anno Italo
    1 punto
  25. @VALTERI , grazie per le delucidazioni. Peccato non poter vedere il dritto, dell'esemplare da te condiviso al post 3, a giudicare dalle varie fratturine e corrosioni nel campo a destra al rovescio dovrebbe quasi certamente essere un Jenkins 471 o 474, in ogni caso si tratta proprio del conio R180 come gli esemplari del primo post. Confermo anche che l'esemplare 471 (O91',R180) riportato in 'The coinage of Gela' alla tavola 27 corrisponderebbe proprio all'esemplare 2 del post 2 ( e non ad un altra moneta battuta con gli stessi conii ), anche se dalla foto della tavola sembra che le condizioni di luce abbiano nascosto parte delle escrescenze di metallo presenti sul contorno, rendendole quasi bianche come la pagina, vedi immagine allegata.
    1 punto
  26. Ciao a tutti, Vorrei consigliarvi, sperando di farvi cosa gradita, i seguenti due articoli sulla collezione dei fusi del museo Capitoilino (putroppo le foto sono in bianco e nero): https://www.academia.edu/2117309/Gli_esemplari_di_aes_signatum_e_aes_grave_della_collezione_del_Medagliere_Capitolino https://www.academia.edu/2121169/Un_ripostiglio_di_aes_grave_proveniente_dai_Colli_Vaticani_Roma_ Ciao
    1 punto
  27. Grazie @fabry61 per il tuo prezioso intervento. Sei sicuro di quanto hai scritto? ? Altri commenti o indicazioni? ? Sob, per oggi non posso dare altri “mi piace” ma l’intervento di fabry61 mi piace.
    1 punto
  28. Ho solo detto che quella postata da Profausto non va bene perchè trattasi di soggetto diverso dalla Nike in moneta postata.
    1 punto
  29. Il mare davanti Gela continua a fornire testimonianze del suo importante ruolo nelle rotto dell'antichità. Trovati altri lingotti e due elmi. http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/arte_e_cultura/17_febbraio_10/dal-mare-gela-spuntano-lingotti-oricalco-metallo-atlantide-00f86bec-ef9f-11e6-939f-115a5b4eb723_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=8fTX6VjT&pids=FR&origin=http%3A%2F%2Fcorrieredelmezzogiorno.corriere.it%2Fcatania%2Farte_e_cultura%2F17_febbraio_10%2Fdal-mare-gela-spuntano-lingotti-oricalco-metallo-atlantide-00f86bec-ef9f-11e6-939f-115a5b4eb723.shtml
    1 punto
  30. strano... io la vedo... ora la carico con altro servizio
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  31. Chi la vuole? .... fabry61 no perché è autentica ...
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  32. Ottimo Mario, complimenti. Devo dire che la monetazione a nome di Ludovico il Pio della zecca di Dax, dopo gli studi di Simon Coupland è abbastanza semplice da identificare, perché con caratteristiche piuttosto specifiche e particolari, soprattutto per quanto riguarda il rovescio: colonne molto alte, tetto anch'esso alto e spiovente, croce posta sopra un globetto, ecc. Ma vediamo come te la cavi/ve la cavate con la moneta seguente. Non metto né dati ponderali né diametro. Solo l'immagine. Non barate andandola a cercare in Rete (peraltro credo che fosse stata classificata in modo errato, ma non ne sono sicuro perché ce l'ho nel database da un po' di tempo). Chi vuole cimentarsi con questa? E' solo per imparare e fare un po' di pratica con una monetazione che ha ancora molte zone d'ombra e che non sempre è di facile interpretazione.
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  33. @TiniaNumismatica post 4 : perché una è buona e una no ? @TinaNumismatica post 9 : strano perlinato.... @KANION post 10 : senza parlare della scritta e della stessa figura di apollo....... @TiniaNumismatica post12 : direi che è un confronto abbastanza significativo... leggendo attentamente quanto non scritto nei post precedenti , mi pare di intravedere l'aggettivo "falso" . P.&P. Santamaria 60 anni fa e gli esperti di Gorny&Mosch oggi , hanno avuto ed hanno in mano la moneta ; se l'hanno venduta allora e si propongono di venderla il prossimo Marzo , voglio considerare che l'abbiano attentamente esaminata , come sempre auspichiamo , in mano " dal vivo " . Un altro caso di " bravo è chi meno sbaglia ? " , o forse di " non ci sono monete autentiche o false ma solo monete che si vendono o non si vendono ? " ?
    1 punto
  34. Perfettamente equilibrata per modulo regolare ed integrità della battitura, bravissimo! Gran gusto estetico. Moneta insostituibile per la tipologia!!
    1 punto
  35. Wow! una moneta da 120 lire! la voglio
    1 punto
  36. Escludendo le banconote, mi viene in mente un 2 centesimi 1896 in BB+, trovato in una ciotola a 50 centesimi... Moneta R2 da circa 200 euro.
    1 punto
  37. Molto belli i ritratti di Ferdinando II , buffa la corona sopra a quei lunghi capelli lisci, "thè sembra proprio un livornese" . Non l' ho mai collezionati per la sensazione che non mi appava troppo in mano la loro grandezza e pesantezza, mi sono fermato ai testoni come monete minori. Allego foto... Da apprezzare le varie tipologie e varianti proposte da foti della solita data. Saluti
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  38. La coniazione dei luigini livornesi,detti anche ferdinandini, è attestata per l'anno 1660 una produzione di circa 8.000 libbre, che equivale a circa 1.205.004 monetine. 1 libbra = 12 once = g 339,510 Peso del luigino g 2,254 Il grande quantitativo prodotto, giustifica le molte varianti riscontrate su una moneta che ha avuto per un certo periodo un grande successo nei mercati del Levante. I luigini livornesi hanno sempre mantenuto il peso e il titolo di once 11 d'argento fino per libbra ma la presenza sulla piazza della Toscana di una grande quantità di falsi in bassa lega, costrinsero le Autorità del Granducato a sospendere la coniazione nel 1665 per non screditare il buon nome della Toscana e delle monete di Firenze. I tre luigini che ho postato, oltre alle varianti segnalate da Dabbene che saluto, presentano una variante nella data del 3° tipo con i puntini nella data . 16 60 . e altre varianti nella corona radiata del busto del Granduca e nella corona a sei punte del R/ con 11 o 6 sferette.
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  39. La scrittura, l'intraprendenza commerciale, la navigazione. Sono stati "internazionali", con il loro network di scali commerciali da oriente a occidente. La loro proverbiale abilità commerciale e scaltrezza era vista talvolta negativamente dai greci, per i quali fare profitti col commercio non era un'attività nobile. Peccato che i romani abbiano cancellato la loro storia... ES
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  40. Questo è l'altro lato. Che conservazione gli attribuiamo? Grazie.
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  41. ho un 46 anche io ...hihiihihi
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  42. Ho verificato i cataloghi dell'Ermitage e della collezione di Palazzo Te e non ho trovato esemplari corrispondenti al tuo. Nel catalogo della collezione BAM vol. IV il verso dell'esemplare n°705 corrisponde al tuo (l'immagine, non la descrizione che è poco dettagliata), quindi C accostate con rosetta e senza bisante all'interno delle C. Io in collezione ho tre esemplari con i due punti ( : ) come interpunzone del verso anche se, a cusa della loro conservazione, le legende sono leggebili solo fra le parole MONTIS:FERRATI o fra FERRATI:II: 1) C accostate con astro a sei punte sopra e sotto e un punto all'interno delle C. 2) C accostate con 4 punti sopra e sotto, nessun punto all'interno delle C. 3) C accostate con rosetta a 5 petali sopra e sotto, un punto all'interno delle C (???, poco leggibile per la scarsa conservazione). In definitiva penso si possa affermare che si tratta di una variante meno comune ma reperibile rispetto a quelle senza punti di separazione o con un punto semplice. Il fatto che spesso queste varianti non vengano descritte (vedi catalogo BAM) è probabilmente dovuto alla scarsa attenzione di cui queste monete godono negli ambienti del collezionismo "d'alto bordo". La cosa non è sicuramente apprezzabile dal punto di vista dello studio sistematico dei piccoli nominali ma lascia ampio spazio di divertimento per gli amanti delle monetucole destinate al popolino e ai piccoli scambi locali. Un saluto Mario
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  43. Confermo la mia presenza il sabato, ovviamente il caffè con (anche) gli amici bergamaschi è d'obbligo Antonio
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  44. Una volta li cercavo anche io. Poi mi sono reso conto che un foglio Excel basta e avanza!
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  45. Pro-memoria: manca meno di una settimana all'appuntamento !
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  46. petronius arbiter

    .

    @chiam qui di solito non si usa cancellare i post e le immagini della moneta dopo aver avuto la risposta che cercavi. Tu hai addirittura cancellato il titolo della discussione, così che nessuno possa più sapere di che moneta si trattava. Avrai anche avuto i tuoi motivi, ma se in futuro avrai ancora bisogno di noi, spero vorrai attenerti alla netiquette del forum. Chiudo questa discussione, ormai inutile. petronius
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  47. Salute ragazzi, eccovi la piu' bella della serata. Ex Civitas Neapolis. Saluti, Rocco.
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  48. Tutti gli ori di Vittorio Emanuele III? Congratulazioni vivissime, un traguardo per pochissimi eletti con grandi disponibilità finanziarie. ✌? Ci posteresti gentilmente un paio di foto, in particolare del 20 lire Marescialli d'Italia e della serie Aratrice del 1926? Cosi per lustrarci gli occhi... Grazie in anticipo
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  49. Buonasera, Vi allego delle foto, chiedo cortesemente un parere su questi francobolli. In particolar modo mi piacerebbe sapere se queste tipologie risultano interessanti agli occhi dei collezionisti, se hanno un mercato e se sono destinati a rivalutarsi in futuro? Sono francobolli con evidente dentellatura spostata e colori fuori registro. Grazie a chi mi risponderà..
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