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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/22/17 in Risposte

  1. In attesa poi di parlare del pranzo lamonetiano per il quale rimanderei a Massimo @incusoper i dettagli ricordiamo anche ai nuovi utenti cosa sia Parma e cosa rappresenti. Nell'ambito del Convegno commerciale che si svolgerà sia venerdì che sabato si svolgerà come l'anno scorso al sabato mattina Una giornata di Studi che è quindi la seconda denominata " La Numismatica e i Giovani ", in pratica si offre la possibilità a cinque giovani numismatici di esprimersi e relazionarci su un tema da loro liberamente scelto nell'ambito della tematica " Casi monetari da riflessione ". E così i testimonial dei giovani numismatici diventeranno con i 5 di quest'anno dieci che vedranno poi le loro relazioni pubblicate su un Quaderno di Lamoneta ad hoc come fu l'anno scorso. L'organizzazione è del virtuoso Circolo di Parma che l'anno scorso ha deciso di ospitare questa manifestazione e del Network Lamoneta. Quindi una manifestazione reale di un Network digitale per una giusta e doverosa causa, i giovani numismatici. Vedo e leggo di tante importanti iniziative meritevoli, ricordo che in questo caso gli attori, i registi siamo noi cioè Lamoneta dove scriviamo e leggiamo. Quindi una buona ragione in più ,oltre a quelle già dette, per sostenere questa iniziativa sia possibilmente intervenendo di persona o per chi non può nel sostenerla anche con un messaggio in questa discussione a favore dei 5 giovani del nostro forum, 5 speranze... E quindi spero che per Lamoneta diventi anche quest'anno un vero e proprio raduno con utenti, amici, simpatizzanti e spero intervenga anche chi ha responsabilità a vario titolo su questo forum. Credo che se si debba scegliere una buona e giusta occasione questo sia l'appuntamento a cui non mancare soprattutto per noi lamonetiani, ma non solo, mi auguro quindi o di vedervi o leggervi in discussione per stare vicini a questi ragazzi che sicuramente faranno bene ne sono sicuro ma che di un po' di calore umano e condivisione hanno sicuramente bisogno....
    3 punti
  2. Questa di produzione della ditta Johnson uguale alla tua si prestava anche alla produzione generica per altre attività
    3 punti
  3. .....armai l'avrete intuito che adoro le Napoletane "particolari", guardate questo Tornese del 1840 con a fianco la stella a cinque punte....un accenno di una stelletta piu' piccola.
    2 punti
  4. Ciao farò il possibile per partecipare intanto per rimanere in tema. Silvio
    2 punti
  5. DE GREGE EPICURI Mi pare sia della Mauritania: spighe e papaveri.
    2 punti
  6. ...in questo caso saremo al limite, tralasciando i segni sui punti focali in fronte/retro a Liberty che sarebbero presenti sia in AU58 che in MS60 e supponendo che proprio in quei punti ci sia usura, la differenza che farebbe pendere l'ago della bilancia da una o l'altra parte potrebbe essere scovata cercando eventuali tracce di usura in altri campi focali, quali il bordo dell'occhio ed i fiori in testa a Liberty. Per comodità ti giro questo link che spiega proprio la differenza tra i due gradi: http://coinauctionshelp.com/gradingau58_ms60morgandollars.html
    2 punti
  7. io sono un sostenitore della "numismatica libera" e dei cataloghi online... l'unico difetto è che spesso, non sempre, ma spesso, sono pieni zeppi di errori e imprecisioni ... l'ho provato sulla mia pelle, all'inizio partii da lì anche io....
    2 punti
  8. Bravo, bravo, bravo...un caro saluto intanto, d'altronde tra i reduci di Parma ? chiamiamoli così si instaura dopo l'esperienza e il lavoro per mesi insieme qualcosa che va oltre la stima e che si chiama amicizia. Molto volentieri Mirco ti aspettiamo allora e per la copia capiterà o Parma o Verona che sia, un abbraccio, Mario
    2 punti
  9. Interessantissima iniziativa! (Mario, quando è coinvolto, non sbaglia mai un colpo! ) . Sono stato a Milano, ma mai al Cordusio... prima o poi ci vengo... Mi piacerebbe comunque scrivere un articolo per questa nuova pubblicazione; ho in mente qualcosa di semplice e che coinvolge più monetazioni... se riesco, a breve lo redigerò!
    2 punti
  10. Per la zecca di Milano epoca di FRANCESCO II SFORZA (1521-1535) 10 soldi detto SEMPREVIVO, pianticella comune perenne le cui caratteristiche sono la capacità di riformarsi continuamente.
    2 punti
  11. Questa è la scansione del volume di CASOLARI 25 ANNI DI STORIA, manca la foto della medaglia Comunque anche il ritratto femminile è cinta di spighe di grano
    2 punti
  12. Vorrei colmare questa lacuna iniziando a postare qui i gettoni, marche, tessere etc., napoletani e della campania presenti nella mia collezione, mi auguro di vederne anche altri in possesso di altri iscritti nel forum. ? Un gettone che nella sua semplicità e col suo nome racconta molto della città di Napoli e dei suoi caffè storici di fine 800. "Mariano Vacca - 25" [...]"Roberto e Mariano Vacca, imprenditori lungimiranti col ‘pallino’ degli affari e dei Caffè hanno legato i loro nomi a locali prestigiosi, che aprirono i battenti a Napoli tra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Portano la loro firma imprenditoriale il Caffè d’Italia e il Gambrinus, ma anche un punto di ristoro creato nella Villa Comunale, che, a quei tempi, era la Villa Reale. Si trattava del Caffè Vacca, aperto a fine Ottocento. Non era il classico caffè letterario nè tantomeno un Caffè Chantant. La sua attività era abbastanza simile a quella che, ancora oggi, svolgono gli Chalet della Villa."[...] (link: https://puntadellest.wordpress.com/…/famiglia-vacca-e-i-ca…/)
    1 punto
  13. Roma antica tra le tante meraviglie di ogni genere ospitava anche diversi Archi trionfali dedicati dal Senato e dal Popolo Romano alle vittorie degli Imperatori contro i popoli stranieri e i barbari del nord est dell’ Europa . Nel trascorrere inesorabile dei secoli molti di questi Archi , la cui esistenza e’ anche documentata sui testi antichi ma dalle scarsissime reliquie , rintracciate grazie al merito delle ricerche archeologiche , sono scomparsi , pochi sono sopravvissuti quasi integri ; di un’ Arco in particolare si sono salvati forse dei pannelli scultorei che dovrebbero essere appartenuti ad un Arco pero' non piu' rintracciabile , l’ Arco di Marco Aurelio eretto a ricordo del trionfo sui Marcomanni , Quadi e Sarmati . Il problema di quest’ Arco e’ che la sua esistenza non viene citata in nessuna fonte antica di cui disponiamo e se ne deduce l’ esistenza solo in base ad alcuni pannelli sopravvissuti che ritraggono il Trionfo di Marco Aurelio contro i popoli germanici , pannelli che forse sono appartenuti a questo Arco . L' Arco di Marco Aurelio si presume quindi essere stato un Arco trionfale ubicato a Roma di cui non e’ conosciuta la posizione , probabilmente era ubicato in Campo Marzio nei pressi della sua Colonna coclite nell' attuale Piazza Colonna . L' Arco fu dedicato come di norma dal Senato e dal Popolo Romano all’ Imperatore Marco Aurelio ed è noto grazie anche ad una iscrizione . Fu inaugurato durante la prima fase delle guerre marcomanniche forse tra il 173 ed il 176 che si conclusero con il trionfo dell’ Imperatore , insieme al figlio Commodo , sulle genti germaniche e sarmatiche alla fine del 176 . Una testimonianza di chi vide i probabili pannelli in marmo che rivestivano l’ Arco , e’ dello storico Ernest Renan , autore di un libro , tra altri suoi libri a carattere religioso , su Marco Aurelio , dal titolo : “Marco Aurelio e la fine del mondo antico” , che cosi’ descrive quanto rimane dell’ Arco , a suo parere con figure poco marziali : “Cio’ che resta del suo Arco di trionfo ha un aspetto assai molle , tutti , perfino i barbari hanno un’ aria d’ eccellenza , persino i cavalli hanno uno sguardo tenero e filantropico” L' esistenza di questo Arco dedicato all' Imperatore Marco Aurelio è ipotizzata in base al ritrovamento di dodici pannelli , di cui otto pare fossero utilizzati per l’ Arco di Costantino , tre sono conservati nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini e un ultimo , di cui resta pero' solo un frammento , si trova oggi a Copenaghen . I rilievi , scolpiti in due riprese , nel 173 e nel 176 erano stati attribuiti ad un Arcus aureus o Arcus Panis Aurei in Capitolio citato dalle fonti medioevali e che sorgeva sulle pendici del Campidoglio all' incrocio tra la Via Lata e il Clivus Argentarius , non lontano dalla Chiesa dei Santi Luca e Martina , dove i tre rilievi dei Musei Capitolini erano stati riutilizzati . Un altro possibile sito dove potrebbe essere sorto quest' Arco è nei pressi della Colonna di Marco Aurelio in funzione di entrata monumentale al porticato che circondava la Colonna e al Tempio dedicato a lui ed alla moglie Faustina minore . In foto i tre supposti pannelli appartenuti all' Arco conservati nei Musei Capitolini
    1 punto
  14. Sono tornato oggi dopo una lunga assenza a riguardare alcune monete del vecchio, ma pur sempre interessante, sito del Museo della Zecca, e sono rimasto basito. Completamente aggiornato! E' stata messa online l'intera collezione del Museo con ottime foto e corredata di schede tecniche. Sapevo del rimaneggiamento e della temporanea traslazione del museo stesso in una località fuori Roma non molto accessibile, sapevo della nuova sistemazione del museo e della recente inaugurazione con l'intervento delle autorità, ma non mi aspettavo questa graditissima sorpresa. E non solo le monete (ben 498 monete, alcune preunitarie, in gran parte Savoia e per lo più di V.E. III, ma anche moltissime della Repubblica con Prove e Progetti finora solo conosciuti per "sentito dire) ma anche conii, modelli, cere, medaglie ... Ben consapevole dei problemi che vi sono stati (dal passaggio della Finanza, ai sigilli apposti alle bacheche da cui risultavano mancanti alcune ben note monete ... sul forum se n'è discusso a lungo) mi è parsa una bella notizia che fa da contraltare ad altre meno felici. Purtroppo le monete mancanti non sono ritornate (5 Lire del 1901, varie prove, progetti, monete campione, le 100 lire del 1937, le 20 lire granchio, ...), e vi sono alcuni vuoti inquietanti tappati con un circolo nero centrato da un punto di domanda: ma essenziale è che la catalogazione sia avvenuta e che le foto delle monete (e le loro schede) siano a disposizione di tutti gli appassionati (per quanto coperte da copyright). Se ne potrà parlare, a lungo spero. http://www.museozecca.ipzs.it/collezione/monete/home.html
    1 punto
  15. Buonasera, scusate l'intrusione, vorrei solo pregare Unistante, fermo restante l'interesse che provo per la discussione che lui ha aperto, a non usare quel linguaggio da sms che sta massacrando insieme all'inglese "italianizzato" la nostra lingua (il Regolamento di questo Forum è chiaro in proposito, per chi ne volesse sapere di più, articoli 3.5 e 3.7) Perdonatemi, sono un cultore della nostra Storia, delle lingue "morte" (idiozia), e ovviamente dell'Italiano. Saluti cordialissimi a tutti, non me ne voglia Unistante Arcangelo
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  16. Dodicesimo di Tollero D/ FERDINAND.II.MAG.DV.ET .V. R/ SOLI DEO VIRT.HON.ETG .16-61. A.Pucci 100f Dodicesimo di Tollero D/ FERDINAND.II.MAG.D.E. .V. R/ SOLI DEO.VIR.HON.ETG 16-64 Provenienza asta Negrini 1 Del 30.12.1993 lotto 412 A.Pucci 106 RR
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  17. ...macchè! ? Le numerose fonti che raccolgono stemmi delle famiglie calabresi concordano nell'assegnare ai Migliarese di Cosenza uno stemma ben diverso e senza spighe. Al che, rimane ben poco da aggiungere. ? Se non un paio di considerazioni o (se preferisci) di ipotesi: - lo stemma può non appartenere a nessuno dei personaggi sopra identificati: in questo caso ci si pone il problema di capire chi, dopo il 1634, possa aver avuto motivo di farlo realizzare (un altro benefattore? un successivo restauratore? o chi altro ancora?); - lo stemma può essere una variante "rovitese" dello stemma Migliarese, ignota alle fonti che ho consultato (e la semplice evidenza delle figure parlanti è coerente con l'ideazione di uno stemma "facile" per un ramo ultrogenito o locale della famiglia ---> ma ci occorrerebbe una ricerca genealogica per sapere se Scipione e Andrea facevano parte di un simile ramo dei Migliarese). Insomma, gira e gira non ne siamo ancora venuti a capo in maniera certa... ...sorry! ?
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  18. Nel forum c'è l'annuncio di asta Inasta a fine marzo con una offerta molto ampia di medaglie papali e prezzi base veramente bassi. Alcuni prezzi saliranno, ma, quando si può scegliere, è probabile fare alcuni acquisti a prezzi decisamente vantaggiosi.
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  19. Ciao @clairdelune, un aggiornamento che riguarda l' Arco ci giunge dalle pagine di : Storia degli scavi di Roma , di Rodolfo Lanciani , il quale ipotizza che l' Arco di Marco Aurelio possa essere identificato con l' Arco di Portogallo , anch' esso scomparso , ti trascrivo in breve estratto quanto scrive Lanciani a proposito di questo Arco : ".........l' Arco congiungeva con funzioni di passagio il palazzo Fiano Almagia' con l' edificio di fronte , al di la' della Via Lata (attuale Via del Corso) esattamente nel punto dove fa angolo con Via della Vite . Il "Liber Pontificalis" fin dal 792 ricorda l' Arco .........la vita dell' Arco e il suo servizio di passaggio durarono fino al 1662 perché l' Arco infastidiva la prospettiva della veduta (della Via Lata) ......... finche' il Papa Alessandro VII ordino' a Carlo Fontana la demolizione dell' Arco ritenuto una strozzatura da eliminare per dare maggior respiro al passaggio sulla Via del Corso (antica Via Lata - Flaminia) . La fine dell' Arco di Portogallo (forse di Marco Aurelio) e' ricordata da una lapide (questa e' l' iscrizione nominata in precedenza) posta nel 1665 sulla Via del Corso all' angolo con Via della Vite ........dei tra bassorilievi (che ornavano l' Arco) due furono portati nel Palazzo dei Conservatori (sul Campidoglio , mentre il terzo vi giunse in un secondo tempo dopo vari passaggi di mano) La posizione urbanistica di questo Arco di Portogallo fece sospettare Lanciani essere stato quello di Marco Aurelio , ma prove non esistono . Anche se non utili per risolvere il mistero dell' Arco di Marco Aurelio , ammesso che sia realmente esistito , spero che queste poche note soddisfino in parte la tua curiosita' , ti allego un disegno dell' Arco di Portogallo eseguito da P. Schenck nel XVII secolo . Un saluto
    1 punto
  20. THESSALY, Meliboia. Mid to late 4th century BC. Æ Dichalkon (17mm, 3.84 g, 10h). Head of the nymph Meliboia facing, turned slightly to l., bunches of grapes in her hair and hanging to l. and r. of her head; border of dots / M above l., EΛIBOE below circular, two bunches of grapes and two vine leaves hanging from a vine branch. Rogers 390, fig. 204 var. [same obv. die but rev. legend differently divided]. Fine, dark brown-green patina with scattered light surface pitting; rev. slightly off centre.
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  21. SIDE. Stater. 450-400. Granatapfel. Rs: Athenakopf mit korinthischem Helm r. Beizeichen Lorbeerzweig. Alles in Quadratum incusum. SNG COP. -. SNG v. A 4764 f. SNG Fran 628 f. 10,45g. Hohes Relief. Ovaler Schrötling. R ss-vz
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  22. 1 punto
  23. Questo dovrebbe essere l'originale
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  24. Questa è della COMMISSIONE GRANARIA di Milano, senza data Argento, mm. 30
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  25. Ricordo la mail a cui inviare i contributi allora [email protected] Un caro saluto, Antonio
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  26. A caval donato non si guarda in bocca, ci siamo già ancorati ?
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  27. riproduzione di un sesterzio mi sembra di Filippo, ottenuto per fusione, bordi orrendi !!! tracce di limatura etc. etc.
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  28. I campi focali avanti e dietro il volto di Liberty hanno microscopici segni di contatto, ma è soprattutto il volto di Liberty che è pulito rispetto alla media. È messo "peggio" il retro che di solito è il migliore, anche se i graffi non intaccano i rilievi. Complessivamente per me è spettacolare soprattutto per i motivi esposti a favore del dritto, e per questo io le do MS66.
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  29. Mi potreste indicare il link alla discussione principale, per favore?
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  30. A proposito di piante in monetazione molto c'è da studiare relativamente alla zecca di Salerno, sulle cui monete nel periodo tra Gisulfo II e Roberto il Guiscardo (alcune emissioni sono di incerta attribuzione in quanto anepigrafi) abbonda la presenza della cosiddetta 'pianta mistica', da alcuni identificata con una palma (simbolo di vittoria) da altri come un viticcio (simbolo del legame del principe con la città e la cittadinanza)...ovviamente si possono formulare solamente ipotesi, ma qualche idea più precisa può pervenire da confronti stilistici e iconografici con rappresentazioni coeve anche d'altro genere. Un elemento significativo da tenere in conto è quello fornito dal materiale sfragistico. I sigilli dei principi longobardi di Salerno (a partire dai più 'arcaici') riportano un fiore o una pianta, che in taluni casi è assai simile ad alcune emissioni salernitane (tanto è vero che P. Delogu attribuisce per questo motivo il tipo Bell. 72 a Guaimario IV). Riporto di seguito alcune emissioni con 'pianta mistica' di vario tipo:
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  31. Urbino Francesco Maria II della Rovere, 1574-1624. Testone, AR 9,56 g. FRANC M II VRB DVX VI ET C Busto con collare e con le insegne del Toson d'oro a sin., corazzato, barbuto e a testa nuda. Rv. Nel campo grande albero di rovere "forza, nobiltà, potenza" e veduta della città; all'esergo FERETRIA. CNI 63. Cavicchi 189. Rarissima quadrupla per Urbino con legenda FERETRIA (source: Numismatica Ars Classica)
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  32. FANO Pandolfo Malatesta, 1384-1417. Picciolo. Æ gr. 0,57 PANDVLFVS Grande rosa a 4 petali. Rv. DOMINVS Nel campo F A N I disposte a croce attorno a cerchietti. CNI 1/14; Ciavaglia 1. per il significato della rosa trovi http://www.morenoneri.it/2011/03/le-raffigurazioni-del-tem pio.html
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  33. Ciao, 10 20 e 50 cent sono fatti di una lega detta Oro Nordico che non è altro che ottone.L'ottone in questo caso è stato sottoposto ad un acido cloridico (la comune candeggina ,ipoclorito di sodio) o acido fluoridrico ,creando quella corrosione.Il solito buontempone che si diverte a fare esperimenti.
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  34. Salve @Legio II Italica Grazie per questo interessante post, i pannelli sono davvero meravigliosi! Quindi, se non ho capito male, l'esistenza di questo Arco è testimoniata da un'iscrizione e dal ritrovamento di questi dodici pannelli, ma non se ne conosce l'ubicazione precisa né si è certi che i pannelli appartenessero effettivamente all'Arco di Marco Aurelio?... E' un bel mistero! Un saluto e buona giornata!
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  35. DE GREGE EPICURI Ti ringrazio, la contromarca civetta in effetti pare identica. Evidentemente, è stata utilizzata anche su monete di rame, e non solo sulle tetradracme; immagino nello stesso periodo, su per giù. Peccato che sulle contromarche (specie greche) si trovino così pochi studi.
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  36. Taglio: 2 euro ccNazione: BelgioAnno: 2016BTiratura: 1.000.000Conservazione: SPLLocalità: MilanoNote: mancante ?
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  37. Forse ho trovato qualcosa di interessante.. PAMPHYLIA, Side. Circa 200-190 BC. AR Tetradrachm (16.02 gm).Estimate $300PAMPHYLIA, Side. Circa 200-190 BC. AR Tetradrachm (16.02 gm). Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet; countermarks: bow in bow-case with SAR to right, and facing owl within incuse circle / Nike advancing left, holding wreath; pomegranate above DEI (magistrate) in left field. SNG France 674; SNG von Aulock 4786. Near VF, light porosity, bold and interesting countermarks. ($300)The SAR counterstamp was applied in Sardes. Other bow and bow-case counterstamps on Alexander-type tetradrachms and Side tetradrachms, with different legends, have been attributed to Pergamum, Ephesus, Adramyttium, Tralles, Laodicea and Apamea. Price has linked these counterstamps to the introduction of the cistophoric coinage circa 180 BC. The application of these counterstamps permitted the circulation of Attic weight coins in the years following the reform. The owl counterstamp appears to be unrecorded.
    1 punto
  38. Arrivo tardi nella lettura di questa bella discussione ma aggiungo ugualmente il mio apporto perchè ho degli elementi in piu', che anche se non aggiungono molto alla questione danno un po' di colore. Conosco questa moneta e la sua "serie" perchè me la fece vedere il buon Lanz (con cui mi piace sempre fermarmi a fare due chiacchiere) l'anno scorso a Monaco alla fiera Numismata. Era la moneta Kuenker che sarebbe dovuta andare in asta da lì a una settimana (la fiera era una settimana prima dell'asta) ma che era di fatto già stata ritirata dall'asta perchè si erano resi conto della sua falsità. Non so perchè poi da Kuenker nei risultati l'abbiano fatta figurare come semplice invenduto, credo perchè c'era ancora aperto il contenzioso sul rimborso della cifra pagata in origine dal conferente Kuenker, che l'aveva acquistata da Lanz parecchi anni prima. Ecco perchè la moneta era già tornata in mano al vecchio Lanz una settimana prima dell'asta Kuenker. Lanz era parecchio "alterato" per la questione, perchè si trovava nella posizione di dover rimborsare il conferente Kuenker che l'aveva acquistata da lui anni prima (e si parlava di una bella cifra, non ricordo se 10.000 marchi o addirittura euro). Mi disse che l'avrebbe ovviamente rimborsato ma sperava di riuscire a rivalersi ancora sul suo conferente originale della moneta falsa, che contava ancora di riuscire a rintracciare. Non so se in casi come questo dopo diversi anni le case d'asta riescano a rientrare facilmente delle perdite rivalendosi ancora sui vecchi conferenti, credo che in caso di mancato accordo siano costrette ad andare per vie legali (non so con quali esiti in quanto il conferente puo' sempre affermare di essere stato all'oscuro del problema di autenticità e che comunque la moneta era stata giudicata autentica da parte degli esperti numismatici delle casa d'aste). ps. Non credo che la moneta Felsinea pagata quasi 1500 euro ed acquistata come falso tornerà ora nuovamente in asta all'estero, molto piu' facilmente verrà ceduta alla spicciolata in qualche convegno nostrano, anche perchè in mano è una moneta che dà buone sensazioni e senza l'ausilio di immagini di confronto con gli altri esemplari è molto difficile accorgersi dell'insidia.
    1 punto
  39. Colgo l'occasione nuovamente per ringraziare in particolar modo, ( come già fatto in altre circostanze ) @dabbene per la stima e la fiducia datami, e non solo in quest' ultimo periodo. Ritengo siano necessarie due parole per evidenziare il motivo per il quale ho deciso di partecipare come relatore al prossimo convegno di Parma. La numismatica è la mia passione, l' interesse ove io coltivo le mie conoscienze e dove ho appreso quanto affascinante può essere lo studio della moneta, per mezzo della simbologia e dell' iconografia. Se c'è un periodo storico che adoro studiare attraverso le monete, nonchè quello alla quale ho deciso di dedicarmi maggiormente, è il periodo della dominazione spagnola in Milano. Fondamentalmente è questo il motivo per il quale, appresa la rinuncia della candidatura di titta99, e conosciuto il tema della discussione che sarà da farsi, ho accolto l'invito,mettendomi a disposizione, col massimo impegno, nel voler discutere sulla iconografia e sulla simbologia nella monetazione di Carlo V e del suo successore. Da milanese, studioso di tale monetazione, ho sentito il dovere civile di rappresentare in trasferta, la mia città. Ritengo che, mai come in questo momento, la numismatica necessiti di nuovi giovani, capaci di darle una mano. Affinchè questo avvenga, è necessario che, iniziative come questa, proseguino nel tempo, e che altrettanti iniziative, come il gazzettino di “ Quelli del Cordusio “, alla quale ho partecipato come autore, proseguano ed attraggano a sé, nuovi giovani. Che io sia la persona giusta, questo non lo so, altresì son certo che, vista la mia giovane età, e gli incoraggiamenti ricevuti, è categorica la mia partecipazione. Davide.
    1 punto
  40. Già di mezzo sparito è il terren Già le spade rispingon le spade; L'un dell'altro le immerge nel seno; Gronda il sangue; raddoppia il ferir. - 16. Dove nacque far salva, o morir?
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  41. Ho visto stamattina nuovi volti, volti stupiti, sorpresi, sembrava un entusiasmo contagioso, Milano non e' così di solito, nuove energie, probabilmente nuovi appassionati, nuove passioni, nuove prospettive, un Gazzettino in fondo può animare e creare nuovi stimoli ... Oggi e' diventato realtà, per Milano Numismatica e' una giornata veramente storica e c'è già chi pensa o sta preparando un articolo per il secondo numero, e' il circolo virtuoso spesso invocato e chiesto, Milano Numismatica, l'Ambrosiana che chiamano il Gazzettino che chiama a sua volta Parma e i suoi giovani numismatici, Parma sarà importante perché permetterà ulteriori riflessioni , altre idee, altre proposte arriveranno ...in fondo oggi se ci pensiamo e' solo un ulteriore nuovo inizio, sono tanti gli inizi, starà poi a noi orientare il destino...come sempre...ma oggi certamente il sole al Cordusio c'era e c'era per molti di noi...
    1 punto
  42. Parma e' il 1 aprile 2017, nell'altra sezione su segnalazione eventi troverai la discussione dedicata a questa II Giornata " La numismatica e i giovani " con relativo convegno commerciale abbinato.
    1 punto
  43. A Parma grande replica Luciano, un motivo in più per esserci quindi e tanti altri per i ragazzi, grandi sorprese e sorpresine per voi per quel giorno...
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  44. Ciao! Hai fatto bene .... Non credo che fosse una dotazione personale di un nobile veneziano; credo che avrebbe messo il blasone della sua casata. Credo invece che fosse dotazione della Sede del Procuratore o del Capitano. Magari era parte della dote (molto, ma molto cospicua) che Venezia attribuì a Caterina Cornaro quando andò a Cipro come Regina, chissà ... ogni ipotesi è buona. saluti luciano
    1 punto
  45. Ricordiamo anche che la distribuzione del cartaceo continuerà ora per qualche domenica mattina al Mercato del Cordusio, poi si passerà ai pranzi lamonetiani di Parma e poi Verona per poi terminare in digitale per tutti ma dopo Verona ... Nel frattempo non si sta con le mani in mano, arriverà anche un numero 2, un articolo arriverà a breve e un contributo di un importante Circolo italiano e' già arrivato, a dimostrazione che i contributi sono aperti e benvenuti da parte di tutti ...
    1 punto
  46. Per il momento continuiamo con le immagini, per i commenti alla giornata rimanderei a dopo per me....
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  47. Reposati " Della Zecca di Gubbio" , 1772 Bologna, due volumi. un testo particolarmente difficile da reperire della numismatica medioevale italiana...
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  48. @@pinse e @@sergiobre, al post #139 di questa discussione, trovate la mail di @@alexdv77, alla quale lui stesso dice che potete scrivere. Anche se il regolamento del forum vieterebbe di inserire indirizzi mail in chiaro nelle discussioni, credo sia giusto consentire a tutte le persone che sono state coinvolte in questa storia di poter accedere a tutti gli strumenti possibili per cercare di risolverla nel migliore dei modi. Quindi, in deroga al regolamento, mi assumo la responsabilità di lasciare in chiaro l'indirizzo di alex. petronius
    1 punto
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