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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/06/17 in Risposte
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Buona sera a tutti!! Il momento si sta avvicinando sempre di più! Purtroppo il lavoro ultimamente non mi da tregua ma procede tutto bene e sono quasi pronto!! Colgo l'occasione per dare la mia adesione; non so ancora se in compagnia o meno, ma sicuramente mi tratterrò con tutti Voi a pranzo. Per caso c'è qualcuno che parte da Venezia?4 punti
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Buon inizio di settimana a tutti, ecco a voi appassionati e studiosi di queste monete le 1839 della mia raccolta: Ferdinando II- Piastra Tari' Carlino 1° tipo 10 Tornesi 2° tipo 5 Tornesi 3 Tornesi 2 Tornesi 1 Tornese 1/2 Tornese.4 punti
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Denaro tornese di tebe per Gui de la Roche. Il dritto è: G.DVX.ATHENES Ciao Mario3 punti
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Buongiorno, quindi se non ho capito male anche quest'anno ci saranno degli interventi come l'altro anno Giusto? Mi è piaciuta molto quella della scorsa edizione perchè da l'opportunità di approfondire alcuni argomenti con altri appassionati. Grazie come sempre a chi organizza queste manifestazioni sempre con maggiori motivazioni a migliorarsi, non vedo l'ora del primo aprile (non è un pesce d'aprile) ?3 punti
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buonasera amici. una moneta di 20mm di diametro,e peso di 2,14 grammi. il materiale,dal colore ,e rame ...o bronzo.pensavo un soldino,ma o dubi,o allora una moneta falsa???2 punti
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Esatto, bravissimo! Il dritto è sovente il lato più "delicato" della moneta, ad esempio mi viene un mente un dritto che dice tutto di una moneta: il 2 lire cinquantenario. Per quanto riguarda l'interpretazione della luce sul metallo, è proprio quello il dettaglio da interpretare: laddove si ha un senso di "lucido", o di "lisciato", il metallo è toccato da usura. Diversamente, quando la superficie è rugosa o tipo "buccia d'arancia", il metallo è intatto ed in altissima conservazione.2 punti
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.... il discorso e la storia su questa medaglia è molto variegato ed ampio...e non potrebbe risolversi con uno scritto breve..ma cercherò di riassumere il tutto: Il Circolo Promotore Partenopeo - Giambattista Vico, venne istituito nella città di Napoli, nel 1870 per un’iniziativa del comm. Domenico Jaccarino, con l’intenzione di promuovere lo studio e la diffusione delle lettere, delle scienze, delle industrie e delle arti; altresì si prefisse il compito di creare, nelle prigioni, nelle case di pena, nelle carceri, delle biblioteche circolanti, fornendo a proprie spese libri, modelli di caratteri, stampe, carte di musica, oggetti didattici e quant’altro poteva occorre, ma sempre nei limiti delle sue risorse finanziarie. Il Circolo ebbe la seguente denominazione: Circolo Promotore Partenopeo Giambattista Vico, Letterario, Scientifico, Industriale, Artistico. Lo statuto definitivo venne emanato il 22 dicembre 1872. Il Circolo ebbe all'interno varie Sezioni e tra questa vi era una Sezione Popolare, diretta sempre dal cav. Domenico Jaccarino, rivolta alla educazione morale e civile del popolo napoletano. Illustrissimo Signore, sarà sempre degno di molta lode chiunque fa opera, con qualsiasi mezzo, di educare il popolo a nobili sentimenti, di istillargli l’amor del lavoro, il rispetto alle leggi, e tutte quelle altre virtù che formano l’uomo onesto ed il buon cittadino. Se Ella stima ed ha provato mezzo utile a ciò lo spiegare il Dante a codesto popolo nel suo dialetto io non posso che commendarla e rallegrarmi del bene che son certo deriverà dalle sue fatiche, giacchè non mi è dubbio che Ella saprà dai tesori di sapienza riposti nella Divina Commedia cavare argomenti atti a infondere a ne’ suoi uditori quelle virtù ch’io diceva. Resta ch’io auguri all’impresa della S. V.quel buon successo di cui è degno.Il Ministro della Pubblica Istruzione, Coppino, scriveva al Jaccarino dal suo gabinetto particolare: In segno d’onore ai soci di questa sezione, a carattere umanitario, veniva concessa una medaglia in bronzo dorato con al dritto raffigurata la scienza seduta frontalmente, intorno la scritta PROPAGANDA DI SCIENZA POPOLARE e al rovescio due corone di quercia annodate nel basso con intorno la scritta FONDATA IN NAPOLI DA DOMENICO IACCARINO; campo lasciato liscio per un’eventuale iscrizione. Questa è la breve storia del conio di questa medaglia.2 punti
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Per aggiungere un ulteriore tassello a quanto già correttamente descritto da @Cioso Il giorgino in questione fa parte di una serie prodotta da Joseffo Teseo fra il 1631 ed il 1638; se la moneta fosse integra, sotto al busto, si potrebbero riconoscere le sigle IT identificanti lo zecchiere. Di questa serie esistono due gruppi, Uno con busto vestito con collare largo in pizzo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/11 il secondo, il tipo riconoscibile nel tuo esemplare, con busto vestito con "camicia" a collo semplice e stretto (tipo clericale). Fatalità vuole che il tutto trovi ampia esposizione nel numero di Panorama Numismatico di marzo 2017, ora in spedizione agli abbonati.....spero perdonerete l'autopromozione....? ciao Mario2 punti
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Taglio: 2€ ccNazione: IrlandaAnno: 2016Tiratura: 4.326.000Conservazione: B ☹️Città: MilanoNote: mi mancava ?2 punti
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con quell' usura anche il rovescio non può essere da SPL, se mi dici che il rovescio è meglio del dritto sono d' accordissimo, ma dire che il rovescio è da SPL siamo completamente fuori strada2 punti
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Ciao Jagd Secondo me si tratta di un soldino genovese dei Dogi Biennali . A prima vista sembrerebbe originale ma le foto non aiutano Un abbraccio Matteo2 punti
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È un denaro gherardino della zecca di Napoli di Carlo II o Roberto d'Angiò. Sposto nella sezione delle monete del Sud dove utenti più specializzati su questa monetazione potranno darti più info. Buona giornata, Antonio2 punti
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E i nomi di queste persone che definisci "competenti", si possono sapere ? E' possibile vedere un "falso" fatto col "conio originale" e, sopratutto, di contrabbando ? Visto che ci siamo, é possibile anche vedere una moneta d'oro di VE3 falsa e periziata da perito riconosciuto ? Grazie.2 punti
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Luke, I’ll leave this in English and hope sense can be made of it—with your help, if necessary ? . My problem, of course, is my poor grasp of Italiano. But from what I can see here, I think I can add a little to this very nice discussion… The metal disk before striking: “blank” is good, “flan” too, and “planchet” also (but don’t let the computer auto-correct it to “planchette.” Yikes!) To “flay” (flayed, flaying): good word, and accurate, but in American English, maybe a little old-fashioned. To “skin" (skinned, skinning) is likely more useful—more evocative, anyhow. Punch: a coining tool used to make dies. Can be the hub itself, but more usually describes a smaller tool used to place devices, mintmarks, and dates. Double-die coins occur when the dies themselves are “doubled.” But-- More often, the doubled images, lettering or dates are due to die movement. “Die shift” (as mentioned by Actium2000 above) is a good way to describe it, although my personal favorite is “die bounce.” The resulting defect is called “strike-doubling,” “machine-doubling,” or (again my favorite, because it describes the appearance of the defect) “shelf-doubling.” A final note, on die axis. In English, when describing dies which are not in their intended position (usually “German/”Medal” or “French”/”Coin”), the term “rotated dies” can be used. Or more specifically, something like “reverse die rotated X degrees clockwise (or counter-clockwise)” can be said. Remembering that in English, the Italian ordinal indicator ( ̐) means “degrees.” So, for example, “reverse die rotated 45 ̐ clockwise.” I hope some of this helps. And thanks, luke, for alerting me to this—I hadn’t seen it. ? v.2 punti
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E qui a Parma invece premiamo, premiamo perché è giusto premiare il volontariato e chi è si impegnato a vario titolo per un evento come quello della Numismatica e i giovani, un premio simbolico, ma come si dice quello conta è l'atto di stima e di ringraziamento. E allora vediamola in anteprima questa Targa Ricordo alla Giornata che verrà data ai tre Organizzatori Matteo Barbieri, Massimo Bertozzi, Magdi Nassar oltre ovviamente ai 5 ragazzi relatori ....2 punti
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grande Jack! purtroppo alla fine non potrò partecipare a Parma per motivi di lavoro ma ti e vi auguro ogni bene! ed avendoti dato qualche piccolo suggerimento sarei felice comunque di ricevere via mail la tua presentazione per poterla catalogare nel mio database di venetofili poi ci racconterai tutto. ps se hai un momento dai un occhio alla prossima Montenegro se non l'hai già fatto. poi mi racconti tutto a verona in maggio!1 punto
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Anche io penso ad un VIII tipo.. Anche se più che una tipologia sarebbe una variante dovuta ad un errore nella preparazione del conio del rovescio del VII tipo1 punto
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Buonasera ! penso anche ad una variante del tipo VIII con variante de legenda : E:PHILIBERTVS:DVX:SABA al diritto e al rovescio1 punto
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Ciao, per me è buona usurato ma buona ed è la stessa in tutte due le foto, se la hai presa mi sembra di si per me hai fatto un bell'affare a me piace1 punto
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Per me la moneta è autentica....quanto notato dagli altri appassionati, confrontando le due foto affiancate prodotte benissimo da @tonycamp1978, dipende, con ogni probabilità, dalla differente angolazione della luce, oltre che dalla patina diversa delle due monete. L'autenticità è attestata non solo dalla perlinatura perimetrale, ma da tutti i dettagli più minuti, dalle firme, alle verghe e legature del fascio, alle rigature verticali della torcia, nella parte sommitale, immediatamente prima della fiamma...1 punto
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.... @Rocco68...questa discussione....doveva essere portata avanti...ma non posso fare sempre tutto da solo..... dagli una letta:1 punto
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Buon sera a tutti, il mio secondo sesino g.0,82 mm.17 per @monbalda che ne registra i dati metrologici, quelle di questo nominale sono a mio avviso le aquile più belle di tutta la monetazione Pisana che ne sfoggia spesso di bizzarre, con fattezze che vanno dal Dodo al tacchino.? La moneta è malconcia ma sufficientemente leggibile, si vede la stella a 5 punte quindi gruppo A.X.1 probabilmente sottogruppo "a" ma non escludo che possa avere 2 punti anziché 1 tra "protegge" e "virgo". A seguire le foto della moneta e del curioso confronto tra le "R" finali di IMPATOR. Nei due esemplari, Sembra che nel caso della moneta precedente abbiano usato per sbaglio un'altro punzone, saluti a tutti e buona serata.1 punto
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Non sono un fan della patina sempre e comunque ma in questo caso ci sta benissimo: aggiunge personalità e unicità ad un esemplare che altrimenti sarebbe uno dei tanti in media conservazione come ce ne sono a palate in giro. Saluti Simone1 punto
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Hai capito bene ,proverò la prossima volta a fare come mi avete indicato .Grazie a tutti.1 punto
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Sbagli, mai stato possibile. Comunque, una precisazione perchè non sono sicuro di aver capito Tu spendi 37 euro per la divisionale 3,50 euro per la coincard 6 euro per la spedizione della divisionale da Vaticano a casa tua 6 euro per la spedizione del modulo da casa tua al Vaticano 2 euro per un fax (che non mi è chiaro a cosa serva a questo punto). Ho capito bene? Se è così, puoi evitare i 2 euro del fax (del tutto inutili, non ho capito proprio perchè mandi un fax se spedisci il modulo per raccomandata) e i 6 euro per la spedizione della raccomandata col modulo dentro da casa tua al Vaticano. Il modulo lo invii per mail gratis e paghi con carta di credito 46,50 euro e basta. Se vuoi pagare solo il netto (40,50 euro) devi ritirare le monete a mano al Vaticano. Però perdonami, NESSUN paese europeo offre la spedizione gratuita acquistando dal sito, che io sappia (men che meno per ordini così poco corposi).1 punto
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Ognuno colleziona ciò che gli piace e con le possibilità che ha,............ perciò bravo e complimenti. Con la calma e ti auguro più possibilità, vedrai che aggiungerai alla tua collezione un pezzo importante. Per la conservazione direi che siamo sul BB-SPL (Tra il BB e lo SPL), il sottoscritto l' avrebbe chiusa BB/BB+. Quelle righe al rovescio sono sulla plastica?1 punto
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Si, hai ragione... mi era venuto poi in mente di prenderne una sola invece che due... ma ad acquisto ultimato. Me ne ricorderò per la prossima volta.1 punto
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Comunque questa moneta mi sembra un po strana.. al rovescio i dettagli sembrano corrosi. .. guardate anche il braccio che tiene il fascio1 punto
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lascia la patina. Pechè lavarla con il liquido magico?..................è bella così com' è1 punto
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indubbiamente di grande rarità e fascino sempre per Firenze la mezza piastra di Ferdinando II dei medici 1624, dove il granduca col collare alla Spagnola e da poco succeduto a Cosimo II ed è un fanciullo, al rovescio il San Giovanni Battista battezzato da Zaccaria.1 punto
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da qualche giorno e stato recuperato il quadro dell incendio in svizzera1 punto
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a me non convince del tutto, la testa al rov è tagliata ? la morbidezza generale, diciamo che l'usura complica la visione.1 punto
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Ciao @dabbene, per il pranzo non saprei dirti ancora, dovrei prima provvedere ad organizzarmi per gli spostamenti. Poi magari ti faccio sapere in questi giorni. Intanto ho visto le foto della targa per i partecipanti al convegno e devo dire che è semplicemente bellissima, un ottimo riconoscimento per chi ha profuso impegno e passione nel proprio ambito numismatico.1 punto
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Buongiorno, Se ne era già parlato nella sezione Magna Grecia/Sicilia:1 punto
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Buon giorno la moneta.it, chiuso a 1800 +d.a. ,pensavo ad una corsa finale ma evidentemente aveva già esaurito la spinta. Saluti A.1 punto
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Io invece di perdere tempo qui sul forum con foto molto poco valutabili, porterei le monete da un professionista a farne determinare in primis la geniuinità.1 punto
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A occhio e croce sembrerebbe una leone scorpione dei pedemontani,tipo II Pautasso. Tipologia solitamente di buon argento,quella da te proposta deve aver giaciuto in un terreno particolarmente sfavorevole (terra acida,diserbanti ecc.) Perché mi sembra decisamente mineralizzata,oppure tale situazione potrebbe derivare dalle alte temperature di un rogo funebre(ustrinum) Al di là della conservazione ,moneta interessante. Saluti. ADELCHI.1 punto
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E' tutto vero, questi nominali, come anche la Vetta non hanno mai visto la circolazione, però va anche detto che la sabbiatura, come sopra affermato, è delicatissima, e per danneggiarla, è sufficiente anche la sola manipolazione ( del proprietario in questi quasi cent'anni) non corretta della moneta, o la possibilità che uno di questi ( proprietari) non praticando di Numismatica, abbia pensato di migliorare l'esteticità della moneta, "pulendola"; quanto detto non è riferito alla moneta su esposta ( le foto non permettono un giudizio), ma al solo fatto che una moneta "delicata" in cent'anni possa andare incontro a vari "inconvenienti", anche se non è mai circolata. saluti. TIBERIVS1 punto
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Vediamo se riesco a inserirmi nella discussione sul Convegno di Bologna, che ormai di Bologna non ha più nulla e che ormai potrebbe stare in Piazzetta in quella sul Convegno ideale e sulle problematiche generali dei Convegni, in particolare per gli aspetti commerciali. Parma invece deve ancora arrivare, e indubbiamente anche Parma è anche un Convegno Commerciale, l'anno scorso fu definito forse il Convegno ideale in base al sondaggio fatto qui sul forum, buona location, buon numero di commercianti, l'idea virtuosa del Convegno dei giovani Numismatici, le Conferenze anche di meno giovani, la presentazione di libri, i premi, il meeting point, il pranzo conviviale, è il momento Lamoneta perché Lamoneta anche organizza insieme al Circolo di Parma. Nel suo complesso l'anno scorso ha funzionato anche perché forse ci siamo posti con una visuale diversa da quella che leggo per altri Convegni, fare una cosa innovativa, virtuosa, mai fatta, e che potesse avere un eco e richiamare molti...l'idea oltre tutto e tutti...come stimolo e richiamo ... Mi piacerebbe che la discussione su Bologna che comunque ormai bene o male è passato si spostasse su questi aspetti che comunque fanno parte di una kermesse che oltre che commerciale secondo me deve avere altre componenti culturali e ideali... Che ne pensate @Alberto Varesi, che ti aspettiamo per i saluti, ma anche per esempio altri che stanno ora parlando su Bologna e dintorni ? @sivispacemparabellum @monetaio o chi vorrà...1 punto
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Ricevuto e letto in questi giorni, desidero fare i complimenti a tutti gli autori e continuate così, la strada è quella giusta, ottima anche la scelta di mettere a disposizione la rivista sui banchi del Cordusio.1 punto
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A distanza di 2 anni riprendo la discussione del Grosso S.V. 1676 per condividere questa monetina.... Ritengo questo straordinario esemplare un rarissimo abbinamento tra reperibilita' e conservazione, ma come sempre avrei il piacere di sentire anche i vostri pareri.... Daniele1 punto
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Avresti dovuto invertire le cifre della tua frase d'esordio e dire: "Ciao,mi consigliate delle monete romane dell' impero di Giulio Cesare, il massimo budget è 1000 euro. Grazie 30".1 punto
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Salve Luis Herranz, le foto della medaglia sono un po' piccole. Sembra in bronzo e presenta i resti di una doratura superficiale intaccata in molte delle sue parti. Purtroppo non sono un esperto di questo settore, per questo chiamerei in nostro aiuto il gentilissimo @Rex Neap che è molto più ferrato di me sull'argomento. Intanto inizio anticipandoti che Domenico Jaccarino, dopo l'Unità d'Italia, fu un personaggio molto importante nel panorama sociale e culturale di Napoli. Nel 1870 fondò il Circolo Promotore Partenopeo "Giambattista Vico" che aveva il compito di promuovere lo studio e la diffusione delle lettere, delle scienze, delle industrie e delle arti. Tra le sue fondazioni più celebri c'è forse la Scuola Dantesca Napolitana, approvata da S. E. il Ministro della P. Istruzione Coppino, il 7 agosto 1867. Obiettivo di questa Scuola era quello di promuovere i valori comunicati nell'opera dantesca a tutte le masse illetterate o semi-analfabete del popolo napoletano. La comunicazione con questa fascia della popolazione, che non poteva permettersi un'istruzione adeguata, avveniva usando il linguaggio e i costumi propri del detto ceto sociale. Più particolare è invece l'incisione che si presenta al rovescio della tua medaglia tra le fronde di quercia: L'IRREDENTA // N° 150 e una data che a causa delle foto non riesco a leggere bene (1889 forse?). Secondo me, ci possono essere dei legami con quest'altra Società napoletana: l' "Associazione pro Italia irredenta". Fu fondata a Napoli il 21 maggio 1877, ebbe tra i suoi scopi principali quelli di rivendicare all'Italia le province del Trentino e della Venezia Giulia rimaste sotto il dominio austriaco dopo il 1866, nonché quello di promuovere azioni contro l'Austria. L'Associazione ebbe come presidente Giuseppe Avezzana, vicepresidenti Luigi Zuppetta e Giovanni Bovio, segretario e maggiore esponente Matteo Renato Imbriani, e "presidi d'onore" Garibaldi, Saffi e Campanella. Tra gli intellettuali che ne condivisero le finalità e ne sostennero l'attività, oltre ai precedenti, vi fu anche Giosuè Carducci. L'Associazione nasceva in un momento di grande tensione politica europea per la situazione venutasi a creare nei Balcani, che nel 1877 sfociò nella guerra russo-turca. In questo frangente si acuirono le tensioni tra Italia e l'Austria, la quale accusò il Governo italiano, che aveva sperato in una rettifica territoriale dei confini, di favorire l'irredentismo. L'Associazione per l'Italia irredenta durante il 1877 si mostrò molto attiva e reattiva, soprattutto a causa del processo intentato dagli austriaci contro il giornalista italiano Ulmann, e a causa di un divieto di sbarco a Riva di Trento imposto ad una comitiva di italiani. Suo organo ufficioso fu la "Lega della Democrazia", che aveva a capo Alberto Mario. Nel comizio tenutosi a Forlì il 19 ottobre 1878 furono approvati alcuni ordini del giorno, uno dei quali, pubblico, istituiva una "Federazione nazionale dei tiratori a segno" e un altro, segreto, "invitava tutti i comitati della «Pro Italia» a preparare "entro il mese di marzo 1879", uomini armi e mezzi per una spedizione di volontari nel Trentino". Matteo Renato Imbriani aveva scritto nel bollettino irredentista intitolato "L'Italia degli Italiani", fondato a Napoli nel febbraio 1878: "Qualunque rettificazione di confini nell'Oriente deve portare per conseguenza la rettificazione dei nostri confini orientali verso le Retiche e le Giulie". L'Associazione per l'Italia irredenta aveva una struttura gerarchica che non prevedeva l'elezione degli organismi che ne erano al vertice, ponendo in evidenza le sue caratteristiche paramilitari. L'articolo IV dell'ordinamento prevedeva infatti, la costituzione dei cosiddetti "Comitati di Trasmissione", i quali avevano carattere di segretezza e il compito di corrispondere "direttamente con quei comitati con i quali debbono mantenersi in relazione, e con i comitati delle terre irredente". Nel 1889 Matteo Renato Imbriani, Bovio e Fratti prepararono un violento manifesto che accusava il Governo italiano di aver lasciato l'Italia in balia dello straniero ed esortava gli italiani ad unirsi "in un patto nei sacri nomi di Trieste e di Trento". Francesco Crispi, allora a capo del Governo italiano, ordinò il divieto di affissione del manifesto e sciolse il Comitato di Trento e Trieste. La questione delicata dell'irredentismo fu affrontata dallo stesso Crispi nel discorso tenuto a Firenze l'8 ottobre 1890, in cui lo statista condannava l'irredentismo, che dietro la "calda poesia della Patria", nascondeva un "grido di guerra". Non avendo per oggetto solo la "liberazione di Trento e Trieste, ma anche l'unione di Malta, della Corsica e del Canton Ticino", sosteneva ancora il Crispi, "avrebbe fatto schierare contro l'Italia mezza Europa". Il movimento irredentista, che ebbe anche un suo strumento organizzativo nella "Società Dante Alighieri", fu sottoposto a diverse misure repressive da parte del Governo austriaco e italiano, fino al già citato scioglimento tra il 1890 e il 1891, ordinato dal Crispi, del Comitato di Trento e Trieste e dei circoli "Oberdan", nati in seguito all'impiccagione del triestino Guglielmo Oberdan, avvenuta il 20 dicembre 1882. Dopo il suo scioglimento ufficiale l' "Associazione pro Italia irredenta" continuò ad agire clandestinamente. (Notizie tratte dal web).1 punto
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2010 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: B+ Città: Milano1 punto
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Carissimi, intervengo per cercare di dare una differente visione di questa moneta, che a mio avviso è assolutamente falsa. Vi posto la moneta che ha fatto da capostipite ( l'host, foto 1 in basso, da Lanz 2005, e confronto con oggetto della discussione in alto, ex Kuenker 2015) per ottenere il conio moderno da cui sono stati ottenuti numerosi esemplari, di cui molti poi non aggiudicati e/o ritirati dalle varie case d'asta. (Nel titolo di ogni foto vedrete la casa d'aste e la data tutte successive alla Lanz 1) Il semicerchio che si vede nelle monete successive altro non è che il filo del bordo della moneta originaria ed originale, noterete la cesura netta proprio sul collo, lettere etc. nello stesso punto della Lanz. ( credo che Gionnysicily ne avesse intuito la incongruità almeno in parte). Se avrete pazienza potrete confrontare numerosi altri punti che confermano la falsità di tutti gli altri esemplari , in particolare e a dispetto di diverse centrature non avrete mai un pezzettino in più di legenda sia del diritto che del rovescio rispetto alla Numero Uno Oltre alla già accennata tagliatura sotto la testa di M. Antonio, la tagliatura delle legenda sopra la testa di Cleopatra ....anche altre mille dettagli, non lasciano scampo, a voi il sottile piacere intellettuale di scoprirli... Penso che sia importante studiare a fondo questa serie qui presentata, anche per capire i metodi usati e i limiti ( per ora ) di certa produzione. Un cordiale saluto, Enrico P.S. Che siamo impestati di falsi si sapeva, ma che fosse così chiaro come dopo questa serie... tra l'altro parlando proprio del denario di Marc'Antonio e Cleopatra non è l'unico falso ingannevole che esiste, ma questa è un'altra storia... P-P-S- In totale un originale ( speriamo !) e 8 falsi, e chissà quanti altri in giro nelle collezioni !1 punto
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Ciao Gallienus.. Vivo in "mare nostrum"..no tanto straniero..sono 100 %..... no Italiano per forze istoriche.. ! .ma Italico.. eh ne so fieru..[emoji3]1 punto
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Last month’s Italian earthquake has long since fallen out of the American news, but of course that’s the way of things—there’s always a new tragedy to take everyone’s attention. But—and we know this too well in the American Midwest, where tornados routinely end or upend people’s lives—that long after the TV cameras have left town, long after the print reporters have taken their pens and notepads elsewhere, the people who have been affected by these events remain affected, often for many years afterward. So I write this small note, to express my continuing good wishes to those folks working through the many challenges that face them because of the terrible earthquake last month. v.1 punto
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