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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/11/17 in Risposte

  1. Ciao @deadhead, molto vero quello che dici. Condivido. Il fatto che le monete non si distinguano più fra buone e no, ma solo fra vendibili e no, rischia di allontanare appassionati e collezionisti da questo fantastico mondo. Il risultato è che poi le monete con pedigree (v. tetra di Kamarina alla Gorny 244) vanno oltre il loro valore di mercato e si vendono, di fatto, pedigree e non monete... A noi resta lo studio e un sano scetticismo. Qualche volta sbaglieremo giudizio per eccesso di prudenza, ma dobbiamo cercare di non vedere problemi ovunque, altrimenti la passione diventa uno stress... Circa lo statere: dalla prima foto sfocata ad intuito mi sembrava ok. Dalla seconda (migliore ma non abbastanza) non saprei decidere. Non mi piace la coda del cavallo e il tondello mi sembra un po' piatto. Da queste foto l'avrei lasciata dove è. Ciao ES
    5 punti
  2. Scusate il ritardo....mi è impossibile fare una "panoramica" di tutte, vi posto solo un vassoio, la foto inquadra quelle che preferisco: I piccoli nominali in argento Napoletani, spero che vi trasmettano lo stesso piacere che provo io quando le ammiro. Dalla prima, un Tari' 1796 all'ultima un Tari' del 1859 di Francesco II. P.s. nessuno che ha il piacere di far ammirare le proprie monete?
    5 punti
  3. Un semplice pensiero da parte mia a riguardo (e grazie a Roberto di avermi dato un appellativo da grande della numismatica che non merito assolutamente ma inorgoglisce): nel nostro ambito (parlo dei commercianti) il forum viene visto con toni chiaroscurali. Coloro che vedono la parte scura partono da visioni accademico-puriste; io vedo invece la grande valenza positiva di questi strumenti, che, attorno ad una passione comune, lega persone di diverse età ed esperienze. Questa è la funzione migliore dei social network: l'importante, come mi avete visto esternare qualche volta in altre discussioni passate e non, è mantenere lo scambio di opinioni in un alveo di correttezza e di reciproco rispetto. Ma questo vale in qualsiasi ambito dei rapporti personali. Purtroppo la sfera di quasi anonimato che caratterizza queste forme moderne di comunicazione, tende a creare una cortina di autogiustificazione a poter fare affermazioni di vari tenori ed anche con accenti forti. Ma depurata questa componente, che comunque è presente trasversalmente nella società moderna, concludo: ben venga ciò che stanno facendo gli amici parmigiani ed in altre città in cui il virus "lamonetiano" si sta diffondendo. Con l'auspucio che questo clima si estenda alle manifestazioni trainanti o desiderose di essere tali del panorama numismatico commerciale e cultural-commerciale italiano. Ce n'è un gran bisogno, perché il mercato numismatico italiano ha necessità di rivitalizzarsi. A Venezia, nel futuro, mi attendo un contributo in tal senso e sono desideroso a mia volta di dare un contributo (cosa che nel mio piccolo sto già cercando di fare parlando di numismatica presso alcuni istituti scolastici della mia zona). Buon fine settimana numismatico e non a tutti Stefano Palma
    4 punti
  4. Caro Mario, Ti ringrazio per avermi coinvolto in questa discussione che trasuda "entusiasmo numismatico". Quest'anno Ale ed io non potremo ripetere la piacevolissima esperienza vissuta nel 2016 e dovremo saltare il Convegno di Parma causa una "quasi concomitanza" (il Raduno di Torino, che si terrà durante il fine settimana antecedente quello dell'evento parmense). Confesso che sono stato molto combattuto ma poi, alcuni "affari" della NIA di cui discutere a Torino, mi hanno praticamente obbligato a scegliere il Convegno piemontese. Questa mia obbligata defezione non significa però che non segua con il massimo interesse gli sviluppi della Vostra iniziativa, che a quanto pare si appresta non solo a confermare il successo riscosso lo scorso anno ma addirittura a superarlo e ad imporsi come modello di "Convegno numismatico ideale", che sa coniugare armonicamente gli aspetti commerciali con quelli della parte più "nobile" (non me ne vogliano per questo gli amici commercianti..) della nostra amata ed appassionante disciplina. La piacevole sorpresa è constatare come anche quest'anno siano i giovani, se non addirittura i giovanissimi, a farla da padrone e questa ventata di freschezza costituisce l'aspetto più originale di un Convegno che nell'attuale panorama degli eventi numismatici nazionali mi pare non abbia eguali. Formulo quindi agli Organizzatori, ai Relatori e a tutti coloro, Tu compreso, che concorrono con impegno e passione a preparare questo importante evento, i miei più sinceri complimenti ed auguri per la sua riuscita, con l'auspicio che la "formula parmense" possa diventare quell'appuntamento numismatico ideale che da molte parti si sollecita e che vede in primo piano, da assoluti protagonisti, i nostri promettenti giovani. Un abbraccio a Voi tutti. Michele Cappellari
    4 punti
  5. Concordo con Mario @dabbene, qui i grandi del forum devono farsi sentire, dare un loro pensiero e Contributo sulla divulgazione o su qualche aneddoto che lega Lamoneta.it ad una miriade di appassionati numismatici. A tutti gli amici de Quelli del Cordusio...... Sarò dei vostri e mi raccomando lasciatemi un posto per il pranzo. Roberto
    4 punti
  6. Bè la passione, se vogliamo, implica necessariamente lo stress [emoji16]
    4 punti
  7. Ciao a tutti, mi aggiungo ai numerosi interventi che mi hanno preceduto, purtroppo un po' in ritardo, scusate. Più che volentieri, come già anticipato da Mario, mi fermerò anch'io al pranzo con tutti gli altri. I lavori procedono bene e spero possa venirne fuori un lavoro che interessi e venga utile a qualcuno, almeno culturalmente parlando in ambito numismatico. L'argomento su cui mi son soffermato ben si adatta al tema delle conferenze: un "caso" numismatico su cui riflettere... parlerò infatti di un personaggio del XIV secolo molto noto e al contempo semi-sconosciuto nella sua monetazione, non mi concentrerò su un'unica zecca ma parlerò di ben tre diverse, Cremona (e come potrebbe mai mancare...), Lucca e anche Parma stessa. Apparentemente tre zecche che non hanno nulla (o quasi) in comune, eppure unite dalle monete emesse da questo re ed avventuriero straniero... insomma, ho già anticipato fin troppo... il resto si vedrà a Parma, tra qualche settimana . Ne approfitto per ringraziare ancora gli organizzatori di questa giornata che si prospetta davvero unica, almeno per me!!
    3 punti
  8. Dai attendiamo buone nuove ...di certo ringrazio tutto il Cordusio già da ora che quasi tutto si trasferisce quel giorno a Parma, sembra un pranzo sociale ?, ma sapete tutti che così non e' ....Parma e' un Circolo e io parlerò anche di Circoli, in verità gli spunti saranno tanti e ritengo interessanti, meriteranno secondo me una attenta lettura da parte degli addetti ai lavori presenti. Magari vedrò di dire nel tempo qualcosa in più anche qui, di certo mi piacerebbe che il ping pong in cui questa discussione si sta muovendo tra Bologna prima, ora Venezia, poi sarà Torino portasse a interloquire anche qualcuno dei comunicatori di queste altre discussioni . Certo io non sono un commerciante , per questi aspetti posso dire in fondo poco, ma quello di cui mi sto occupando ora va ben oltre gli aspetti puramente commerciali e spero che venga recepito, anche perché in fondo i primi beneficiari saranno anche gli addetti ai lavori a qualunque titolo della numismatica, vediamo se qualcuno vuole dire la sua per @esempio @sivispacemparabellum, @Alberto Varesi, @tognon@vwgolf@dux-sab@ambidestro,@Monetaio, @Arka, @cliff@Andreas@Liutprand@ginetto38@fabry61@bizerba62 @fra crasellame@simonesrt@francesco77 @Reficul@numa numa@rongom@eliodoro@Poemenius@mariov60@petronius arbiter@elledi@gpittini@acraf, @adolfos@Littore@min_ver@roth37@grigioviola@Fratelupo@cembruno5500@borghobaffo,@angelonidaniele@roth37@expo77@Corbiniano@piergi00@profausto@King John, @fedafa, @rockjaw, @demonetis@AndreaPD@[email protected], @Luca_AT@Ciccio 86@Afranio_Burro, @miroita@vathek1984@sandokan@Legio II Italica@adelchi@rhoss@Il*Numismatico, @Archestrato@mazzarello silvio@principesax@stefanoforum, @gpbasetti@fra crasellame@teofrasto@Tinia Numismatica@odjob@Rocco68@monbalda @uncledear@luigi78@ozacido@Cristian97@Titta99@Littore@adamaney, @nando12@santone @cristianaprilia@Cinna74@ANTICOPRESIDIO@fofo, @Illyricum65@nikita_@Jacopo92 @italpen, @aemilianus253, @Testone68, @niko, @Giov60@sixtus78, @flepre @tornese71, @Liutprand, @Layer1986, @Gaetano95, @palpi62, @margheludo, @Philippus IX @nerolupo @quattrino@cippal @atkon@talpa@Luca1984 @Cesare Augusto@giollo2@luke_idk@uzifox@centurioneamicoIo non ho problemi anche ad intervenire ogni giorno ?, anzi..., ma mi piacerebbe anche leggere testimonianze e riflessioni di tanti in particolare se parliamo di valori in un ambito di evento tra l'altro ricordiamolo Made in Lamoneta... e quel giorno si parlerà anche di chi ha fatto in quest'ultimo anno e di chi sta facendo ora per i giovani, in fondo e' giusto ricordarli e gratificarli, e' il minimo...e la giusta sede...
    3 punti
  9. Ho sempre cercato di privilegiare le monete che potessero simbolicamente essere associate a un valore che andasse oltre la moneta come mezzo di pagamento, la moneta valore. Molti autori hanno parlato di cosa può diventare a seconda delle situazioni, gli avvenimenti, una moneta, la moneta diventa valore, anche disvalore, simbolo, icona. Vediamone qualcuno che è anche diventato cavallo di battaglia di alcuni autori, per Le Goff il denaro è maledetto e sospetto, l'avarizia è peccato, per Lucia Travaini la moneta può diventare a seconda dei casi, moneta memoria, moneta identità, la moneta nelle tomba può assurgere al messaggio più elevato di tramite tra i pellegrini e il Santo venerato, ma la moneta poteva anche essere icona, era protettiva, porta fortuna, diviene simbolica nei riti di fondazione, ma anche reliquia da conservare. Nella storia la moneta assume vari significati, basti pensare ai trenta denari di Giuda, al denaro come elemosina di San Francesco, ma tanti ancora possono essere i valori che la moneta assume nelle varie situazioni. Studiando la monetazione milanese mi sono imbattuto in un altro significato, non tanto divulgato secondo me che la moneta aveva assunto in un particolare e travagliato momento storico della vita di Milano. Siamo negli anni 1848 - 1849, la moneta viene tagliata a forma di scatola, si può aprire e chiudere, può contenere messaggi, dispacci, immagini, a volte dagherrotipi. I casi più conosciuti ricorrono nel 5 lire del 1848 del Governo Provvisorio di Lombardia, ma anche nei 10 e 5 centesimi del 1849 di Francesco Giuseppe I. E allora, come mi è sempre piaciuto, la moneta si mette a raccontare storie, fa sognare, penso ai patrioti delle Cinque Giornate che si mandano messaggi o figure di patrioti, la moneta fa la storia, diventa protagonista, diventa mezzo di comunicazione, di propaganda, trasmette sogni. La moneta porta messaggi, la moneta patriota, anche le monete hanno fatto la storia e in questo caso non è un modo di dire, è realtà storica..., e ora qualche immagine di queste monete, sognate pure, se vorrete, con loro e con me......, Mario P.S. Qui sotto un 5 lire del Governo provvisorio di Lombardia aperto.
    2 punti
  10. Presa quasi per curiosita'...poi una settimana per catalogarla ed ecco la sorpresa... http://www.forumancientcoins.com/meepzorp/rp_phrygia_apameia.htm Phrygia, Apameia, issued under Augustus, AE idealized laureate head of Augustus(?)/AΠAMEΩN, 2 flutes in wreathRPC 3124, SNG Cop. 206, Very Rare (R2 or R3), RPC lists only 3 specimens known
    2 punti
  11. Buonasera, so che vi piacciono le belle Napoletane ......di questo Grano, solo il dritto.........sta a voi indovinare l'anno , basandovi solo sullo stile delle lettere.
    2 punti
  12. Oltre a quelle postate al 19 e 20 questa non l'avevo mai fotografata in quanto senza ritratti, solo portamessaggi
    2 punti
  13. Ritirato brevi manu domenica scorsa e finalmente letto tutto! Che dire, aspettative alte ma soddisfazione altissima!! Rinnovo i miei complimenti agli amici autori! Luca
    2 punti
  14. Pochissimi euro, ma grande interesse storico.
    2 punti
  15. Ciao @Emilio Siculo concordo con te: esemplare out. Riguardo alla tua considerazione sull'utilizzo dell'elettro, condivisa da @Matteo91, pare che sia assodato che, una volta terminata l'epoca in cui l'elettro si trovava in natura, la coniazione di monete in elettro veniva proseguita perchè offriva alle autorità emittenti la possibilità di fare profitti. Ecco ad esempio cosa diceva nel 1887 William Greenwell a proposito delle monete in elettro di Cizico GREENWELL.pdf
    2 punti
  16. Chi colleziona banconote estere come me sa bene cosa significa poter entrare in possesso di una di queste banconote anche in scarsa conservazione,,, Qatar & Dubai - 1 Riyal del 1960
    2 punti
  17. Invito l'utente @Martin_Zilli a leggere il link allegato, che conferma e integra quanto già detto da altri utenti Chiudo la discussione. petronius
    2 punti
  18. Ciao! Mi consolo a non essere l'unico "dinosauro tecnologico" Allora inizierò la ricerca archeologica in cantina ......
    2 punti
  19. Simo, vedo che già ti hanno risposto a ogni modo si possono apprezzare o notare tutti quei particolari che a occhio nudo non vedi. Gli occhi te lo giochi per ben altri motivi, stare ore davanti a un pc, guardare continuamente lo schermo del telefonino che porta a continue messe a fuoco da vicino/lontano, allo stare al sole senza occhiali protettivi. Tutto porta ad avere controindicazioni se ne abusiamo. Il microscopio serve a chiunque non voglia fermarsi alla superficie della moneta visibile a occhio umano. Spesso ci sono depositi impercettibili anche con la lente che invece sono visibili con il microscopio e aggiungo anche bellissimi da vedere. tutto è relativo, il 99% delle persone qui è hobbista e un microscopio secondo il mio personale parere alza ciascuno di noi a un livello di studio successivo. Poi è ovvio che la qualità si paga è lo stesso discorso di "noi" tutti fotografi con smartphone e fotocamere digitali e NON ci accorgiamo della vignettatura, delle abberazioni e della profondità di campo, ma tanto mica dobbiamo andare sul National Geographic.
    2 punti
  20. Ogni iniziativa è sempre benvenuta. Ma per quanto riguarda la rarità dei grossi basta vedere la loro presenza nelle collezioni. Ho visto parecchie collezioni di monete Veneziane e Vi assicuro che il grosso di Giovanni Gradenigo manca alla quasi totalità. Enrico Dandolo è pure poco presente, Marino Zorzi qualcosa di più. Altro nome raro è Michele Morosini, mentre Marino Morosini è raro se in buona conservazione. I grossetti poi (a parte Foscari) ne ho visti ben pochi. Arka
    2 punti
  21. Ragazzi, stiamo esagerando, bisogna pensare in qualcosa di semplice se no la cosa si complica ! Non si sta proponendo di cambiare il mondo della numismatica , le grandi cose iniziano da cose piccole . No si puo censire con tutti i commercianti e collezionisti del mondo quanti grossi esistono e con che segno etc etc .. pero si puo usare la grande piattaforma che sono le aste per farcene una idea ! Anche se dobbiamo considerare giustamente che dei pezzi piu comuni nei vari negozi di numismatica c'e' ne saranno svariati migliaia di pezzi ! Pero si puo iniziare con la consapevolezza di sbagliare ! Poi ci si puo appoggiare ad alcuni commrcianti come Ranieri, Varesi, Negrini. Oppure realizzare un semplice quaderno guida , che forse con gl'anni si trasformi in un vero e propio catalogo...
    2 punti
  22. allora, nell'ordine: - il like per i massacri l'avrei messo volentierissimo ma avevo già raggiunto il massimo giornaliero. - la statistica, che utilizzo (per tutt'altri motivi) sul lavoro, ha delle regole ben precise, ma che possono essere utilizzate anche in numismatica, che è pur sempre una scienza. il problema è che la numismatica non è una "scienza esatta", e quindi l'argomento può diventare scivoloso. faccio un esempio: se faccio una trattazione statistica su un dato numericamente solido, per esempio il peso o il diametro o l'orientamento dei conii, posso creare una statistica che ovviamente via via cresce a seconda del numero di esemplari censiti. Per argomenti come la rarità, siamo invece in acque oscure: se censisco i pezzi in base al periodo di emissione (vedasi nome del doge), la variabilità ci sfugge di mano. Fermo restando che più o meno il numero dei grossi annuali era più o meno costante - cosa che comunque non è affatto provata - il passaggio in asta non può ritenersi come dato oggettivo. - paradossalmente, se esistesse un solo esemplare di un doge immaginario, che ne so, Giovanni Falier (!), ma che passa in asta dieci volte, sembrerebbe meno raro di un grosso di un altro doge immaginario Michele Dandolo, di cui esistono dieci esemplari, ma che non è mai passato in asta. Credo che si capisca il sofismo. - analogamente cito il caso del denaro aquileiese di Volchero: fino al 1967 se ne conoscevano pochissimi esemplari. In quell'anno presso Aquileia fu ritrovato un tesoretto con quasi 400 esemplari, con la conseguenza che negli anni successivi questo pezzo da R5 diventò R2. Certo, caso limite, ma che descrive benissimo a mio avviso l'alta aleatorietà di alcune emissioni. - ora non dico che per i grossi estremamente rari ci potrà essere in futuro una rivoluzione nel grado di rarità (anche se non si può mai dire), ma per quelli "mediamente rari" non credo che i soli passaggi in asta siano sufficienti a determinarne l'effettiva rarità. certo i testi fondamentali possono essere rivisti, e magari! però la statistica non può tenere conto solo dei grossi in asta, che se anche sommati rappresentano solo una minima percentuale di tutti quelli presenti in ogni dove.
    2 punti
  23. Qualcuno lo chiama hobby, altri dicono che è tempo perso... Ecco qui un esempio fatto con il mio microscopio di cui sopra: il particolare A è una foto fatta direttamente della cam USB, il B lo ho fotografato attraverso l'oculare x40. Sperando che almeno a qualcuno possa essere utile, intanto io mi sono divertito un po'! Ciao Njk
    2 punti
  24. Semplice, digitando su google la descrizione messa da ambrogino, esce quella...difficile ci siano altre aste in corso in cui il lotto 23 corrisponde a un quadrigato del III secolo, e in più con un errore nella descrizione, "monete" invece di "moneta" petronius
    2 punti
  25. Interessante Pernove, chissà quanti casi simili nel mondo...., essendo di Milano però, le Cinque Giornate....sono le Cinque Giornate, ora vi propongo un 5 centesimi del 1846, una data diversa, ma gli anni erano quelli, questa l'ho aperta a fatica e a fatica l'ho richiusa, per il momento la tengo così..., sempre meglio non insistere troppo con la Provvidenza,
    2 punti
  26. Ma bellissimo anche questo 10 centesimi del 1849 aperto in due a scatola, ora è pronto per l'uso, qui si potrà mettere di tutto...., ma occhio agli austriaci, non fatevi beccare, mi raccomando ! Mario
    2 punti
  27. Cari, girando per il web mi sono imbattuto in questo tetra di Leontini, corrispondente a SNG ANS 232 e al conio di dritto del Boehringer 33: https://www.vcoins.com/en/stores/agora_numismatiek/210/product/sicily_leontini_ca_460450_bc/836156/Default.aspx Se vi va di partecipare, un pezzo per uno, mi piacerebbe studiare insieme questi conii. Intendo, per due fini: 1. per concludere con delle impressioni sulla genuinità di questo esemplare (dico impressioni, perché abbiamo foto, e anche di qualità scarsa) 2. per fare delle considerazioni sui meriti artistici di questi conii Allego le foto: - dell'esemplare del link, oggetto della discussione - del dritto e del rovescio del SNG ANS 232 Spero in una vostra partecipazione, per discutere insieme di questi conii. Grazie ES
    1 punto
  28. SCUSAMI. HAI RAGIONE !!!!!!!!!!!! ACC...... ALLA VECCHIAIA
    1 punto
  29. Sono assolutamente d'accordo, questa è la dimensione corretta dei social, un ausilio alla diffusione della comunicazione, ma le regole di una comunicazione rispettosa devono essere sempre mantenute. Poi io sono il primo a mettercela la faccia quando sostengo delle idee. Alla prossima. Stefano Palma
    1 punto
  30. @Eolo La moneta è porosa per la corrosione ma è in regola per quanto riguarda il resto: peso, diametro, asse di conio (nella maggior parte dei casi a h 12 ma in qualche esemplare anche h 6), come pure lo stile. Per darti un’idea, posto qui e a seguire le foto del mio archivio di alcuni esemplari della dramma-cantaro Price 2542 della collezione ANS e di musei.
    1 punto
  31. Forse è in parte OT perché non si tratta proprio di una moneta che porta un messaggio, o forse sì: un messaggio di morte. Questo è un dollaro di argento contenente uno spillo avvelenato per suicidarsi in caos di cattura. Era una moneta che veniva data ai piloti U2 per le missioni di sorvolo sul URSS.
    1 punto
  32. troppo buono io ci sarò certamente sabato, almeno fino alle 12... Purtroppo non riesco per il pranzo.... tutti a Parma! ... Io per non sbagliare sono già qua
    1 punto
  33. @piergi00 Ciao Pier coll. Piancastelli Vol. I monete fuse e repubblicane Vol. II Impero 253-305 d.C Vol. III Impero 305-476 d.C. Blaise
    1 punto
  34. Grazie @King John, lifetime issue ma decisamente bruttina...........
    1 punto
  35. Ciao Eolo. Sembrerebbe di sì... KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (16mm, 4.28 g, 1h). Sardes mint. Struck under Menander, circa 330/25-324/3 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; kantharos in left field. Price 2542. VF, lightly toned.
    1 punto
  36. @papalcoins ciao,certo che c'è: Ferdinando IV di Borbone,5 tornesi 1816 II° tipo,rame,diametro 31 millimetri,peso 15,59 grammi,catalogata al numero 124 del Gigante,come conservazione purtroppo non arriva all'MB ma è comunque una moneta rarissima,se ha il contorno rigato è ancora più rara... complimenti al tuo amico...
    1 punto
  37. Matcor, Ti ringrazio della risposta.
    1 punto
  38. Ciao @King John, è evidente che gli esemplari da te postati danno tutta un'altra impressione rispetto a quello oggetto di discussione, che per me è out. Aggiungo un'osservazione: avendo sempre visto queste monete su aste elettroniche, nelle pagine internet, non mi era inizialmente chiara la dimensione. Chiaro, parliamo di 4,7 g di lega oro-argento, quindi ad alto peso specifico. Però quando mi è capitato di tenerne un esemplare in mano mi sono accorto di quanto sono piccole queste monete... Cosa evidente anche quando si osservano i cataloghi cartacei, che riportano le foto a dimensione reale. Un'altra considerazione è poi relativa al fatto stesso di utilizzare l'elettro, e quindi non conoscere l'esatta composizione della % di oro e argento. Il che ne fa necessariamente una moneta anche fiduciaria, siete d'accordo? ES
    1 punto
  39. Stai scherzando! Assolutamente no! Ti invito a consegnarli alle autorità preposte indicando con precisione il luogo e le modalità del ritrovamento. Al limite ti puoi rivolgere alla più vicina stazione dei Carabinieri e credo che loro possano prenderle in custodia redigendo un verbale. In Italia è possibile detenere monete antiche ma solo se sono fornite dell' apposito certificato di lecita provenienza. Per contro tutto ciò che proviene dal sottosuolo appartiene allo Stato ed allo Stato deve tornare e poi sarà Lui a decidere. Il luogo del ritrovamento deve poi essere segnalato alla Sovraintendenza per la possibile apertura di un sito di scavo archeologico.
    1 punto
  40. No, uno schiacciamento lascia altre tracce sul punto deformato e un gioco di luce non è perché cambia l'angolo visuale dell esergo stesso.
    1 punto
  41. Aspetta però, non giungiamo subito ad affrettate conclusioni. Servono delle belle immagini del pezzo in discussione. I falsari calcano pezzi originali, pertanto direi di concentrarsi più sul pezzo in discussione che su altri, almeno per momento. Relativamente alla presenza di falsi nei musei, penso Possa essere proporzionale a quanti sono presenti nelle "serie" collezioni private. Una cosa è certa, la monetazione antica è inquinata, resta a noi il divertimento di discuterne.. Skuby
    1 punto
  42. aggiungo : ribattuto su precedente cavallo di Carlo VIII
    1 punto
  43. D / + SANCTUS MARCUS VENETUS, leone alato R/ DILIGITA IUSTICIAM , la giustizia seduata tra due leoni tiene una bilancia nella mano sinistra e una spada nella destra, delibera del 21 giugno 1539
    1 punto
  44. Sono molto carine è vero Nel web però ci sono cose molto più strane!
    1 punto
  45. E puntualmente, ieri l'altro, il Governo ha presentato la sua risposta, che naturalmente non aggiunge nulla di nuovo a quanto già si sapeva. La posizione governativa è quella che ben conosciamo, e di cui abbiamo discusso a lungo, le monete sono state rubate e dunque il Governo non era tenuto a seguire nessuna particolare procedura, come invece sostengono i Langbord, per rientrarne in possesso. Ora la Corte Suprema esaminerà la documentazione presentata dalle parti e deciderà se accettare o meno il caso, sui tempi necessari per questa decisione, per il momento, non si fanno previsioni petronius
    1 punto
  46. Buonasera a tutti, stasera vi posto una Piastra del 1856 avente le lettere della legenda del dritto con I caratteri "grossi". Questi tipo di caratteri...piu' grossi rispetto ai tipi precedenti, inizio' a comparire sulle Piastre proprio dal 1856 fino all'ultima Piastra coniata nel 1859. Le troviamo abbinate con I caratteri "sottili" e con gli stessi "grossi", sia al dritto che al rovescio. Basandomi sulle piastre viste in tutti questi anni, questi caratteri piu' grossi li ho riscontrati raramente su questo millesimo. Questa Piastra proviene da Arsantiqua, Londra- Auction III 8 Novembre 2002, lotto N°404 pesa 27,50 grammi.
    1 punto
  47. Riprendo un attimo questa conversazione perché l'ho fatta visionare in due negozi uno qua a Milano e poi un mio amico che è andato a Roma l'ha fatta vedere al signor pedoni che è un suo fidato venditore ed entrambi hanno detto che è buona. Grazie ancora a tutti
    1 punto
  48. Finalmente è arrivata...
    1 punto
  49. Negli anni '70 in piena Guerra Fredda gli agenti segreti della Central Intelligence Agency raccoglievano un sacco di informazioni su tutti coloro che potevano essere visti come potenziali nemici, terroristi o traditori della patria. In un'epoca in cui non esistevano personal computer, cellulari o altri dispositivi del genere, le informazioni in formato non cartaceo venivano registrate su dei microfilm, che erano una specie di nastri magnetici simili a quelli presenti nelle musicassette che tutti in quegli anni avevano a casa, ma molto piccoli e facilmente camuffabili. Erano gli anni dello scandalo Watergate, che costrinse il presidente Nixon (che, per stare in tema con le monete, fu quello che nel 1971 abolì il Gold Standard introdotto con gli accordi di Bretton Woods nel 1944) a dimettersi dopo essere stato scoperto ad utilizzare microspie per spiare i suoi avversari politici. Dal 1971 al 1978 in America sono stati coniati i dollari Eisenhower, che a causa dei loro 4cm di diametro non erano comodissimi da tenere nel portafoglio e per questo hanno smesso di circolare dopo poco. Ma per gli agenti segreti della CIA che non sapevano dove nascondere i loro microfilm non erano poi così scomodi, in particolare quelli speciali prodotti al di fuori della zecca. :D Nel 2004 la Royal Canadian Mint ha emesso la prima moneta colorata del mondo. Si tratta di una moneta da 25 cent nota come "Poppy Quarter" che riporta il disegno di un papavero rosso. La moneta commemora i caduti della Prima guerra mondiale: il papavero è stato scelto perchè il suo colore ricorda quello del sangue ma anche perchè estesi campi di papaveri erano presenti su molti campi di battaglia nelle Fiandre. La moneta si trova in circolazione e non è per nulla rara. Sembra incredibile, ma questa emissione ha provocato parecchie preoccupazioni presso i servizi segreti statunitensi, i quali sospettavano che i canadesi avessero inserito delle nanotecnologie-spia sotto il rivestimento colorato. Probabilmente chi ha pensato queste cose, di papaveri se ne era fumati tanti. :D
    1 punto
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