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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/17 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti,colgo l'invito di @odjobe posto una mia moneta: Filippo IV 1621-1665 2 cavalli in rame 1632, D/PHILIPP.IIII.R.1632,busto con testa nuda volto a destra,dietro S,davanti giglio araldico R/PVBLICA.COMMODITAS,due cornucopie incrociate alla base P/R 131,MIR 279
    6 punti
  2. Buonasera, nella recente J. Elsen nr. 132 al lotto 646 e' stato esitato questo esemplare del Baiocco di Roma emesso durante la Sede Vacante del 1740: La moneta in questione e' indubbiamente un inedito e spiego brevemente perche': - non e' censita dal CNI in quanto nessuna descrizione del Corpus cita le caratteristiche di questo conio di Dritto, severi nell' indicare tutte le possibili ribattiture e punteggiature, figuriamoci se avrebbero fatto passare quel punto dopo la data MDCCXXXX mancante in tutti gli altri coni. - L'immagine del Munt. 22 e' un esemplare di Dritto come questo, (ma non abbinata a questo Rovescio..) e comunque non riporta nella descrizione i caratteri e la disposizione della data come da foto, ho tratto come conclusione che ci sia stata una distrazione nel descrivere le immagini delle tavole in quanto questo Dritto avrebbe avuto ragione di essere classificato e descritto separatamente per le troppe oggettive diversita' che presenta. Allego l'immagine del conio di Dritto piu' simile per "Stemma Grande e "legenda piu alta" (Munt. 20 I) dove notiamo, oltre a quanto detto, una diversa sagoma dello stemma, una diversa disposizione dei cordoni, una diversa croce sopra lo stemma. ha dimenticavo.......manca anche nel Catalogo online della Moneta.It ? Ma non finisce qui....la particolarita' che ha subito attirato la mia attenzione da amante delle varianti delle monete con l'ombrellino, e' stata questa stella a 8 punte nello stemma Albani che non trova eguali in nessun altro Baiocco del 1740. Incuriosito da questa anomala "raggiatura" (tutte le altre anno sei punte..) mi sono messo a controllare anche tutte le altre tipologie monetarie di questo Cardinale che, essendo stato il Camerlengo piu' "attivo" nella storia della monetazione di Sede Vacante (1721, 1724, 1730, 1740) potrebbe fare collezione a se.....solamente lo Zecchino e il Giulio del 1730 hanno lo stemma con una stella a 8 punte, tutte le altre monete ne hanno 6. Non mi voglio divulgare oltre ma lasciatemi dire che a volte c'e' piu' soddisfazione a mettere in collezione una moneta di contenuto valore ma MAI VISTA E CENSITA piuttosto che una importante ma che troviamo nelle aste quasi ogni anno.......questa e' una di quelle volte ☺️ Gradite come sempre segalazioni di altri esemplari noti Buona serata Daniele
    4 punti
  3. Ciao a tutti, volevo segnalarvi un piccolo documentario che ho realizzato sulla storia di un Esperimento in alluminio del 10 Centesimi 1908 un po' particolare. Dura 9 minuti e l'ho caricato su Youtube, lo inserisco qui sotto oppure potete trovarlo a quest'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=frj7AqEvoFw&t (oppure cercando il titolo: Vento di Prora) Non mi sembra ci sia una sezione dedicata ai video quindi la segnalazione la faccio qui, magari il curatore sposterà il post se c'è una collocazione migliore. Buona visione!
    4 punti
  4. Ciao buongiorno! Hai preso tre autentici pezzi di Storia sull'ultimo, turbolento, periodo del Regno d'Italia, che trova in questi tondelli silenti testimoni degli avvenimenti che si scatenarono in quegli ultimi anni di conflitto... Il loro valore economico purtroppo, non è proporzionale all'importanza storica che trasuda da queste monete. Se è vero che 5€ sono una somma risibile, volevo comunque permettermi di consigliarti una maggiore parsimoniosità negli acquisti futuri, dal momento che la diffusa reperibilità di queste monete nelle ciotole le rende acquistabili a prezzi ancora più ridotti. Queste tipologie monetali sono appunto in acciaio, o Acmonital (come appunto ben spiegato dall'utente nell'intervento precedente), e differiscono di molto dalle prime emissioni del 1936 che invece furono effettuate in Nichelio. La differenza nel metallo di coniazione si ripercuote non solo sulla loro bellezza, per via dei rilievi meno corposi, ma anche nell'ambito della valutazione del grado di conservazione. Se per quelle in nichelio, l'indice di consunzione potrebbe essere un dato relativamente "semplice" da interpretare, per queste in acciaio è un po più macchinoso, dal momento che il metallo, molto più duro del nichelio, non solo si usurava in minore entità, ma i rilievi stessi di per se erano già molto più bassi, a volte quasi evanescenti, nelle monete appena coniate. L'aspetto più importante da considerare, che rivela l'indice di conservazione è, prima di tutto, la brillantezza del metallo, nei rilievi e soprattutto nei fondi della moneta. In fotografia è molto difficile da rappresentare in modo realistico questa tipologia monetale, e nonostante le tue fotografie siano davvero gradevoli, personalmente le interpreterei in una conservazione mediamente BB. Per orientarti nel processo di gradazione, prova a giudicare dapprima non l'entità di rilievi, ma "il colore" del metallo: Più questo sarà brillante e lucente, maggiore sarà la conservazione. Più questo tenderà a "scurirsi" perdendo l'originale brillantezza, minore sarà il grado di conservazione. Magari la prossima volta potresti divertirti ad esaminarne tante contemporaneamente, (senza avere il patema di comprarne una mi raccomando ), e concentrati nella loro valutazione partendo da questi criteri. Ricordati che questo metro di giudizio vale SOLO per le monete in acciaio, quindi dagli anni successivi al 1936 fino al 1943. Sperando di esserti stato utile, rimango a tua disposizione per ulteriori chiarimenti, Fabrizio
    4 punti
  5. Buonasera Amici, questa che vi posto....mi piace tanto! L'ho acquistata anni fa, su un listino di vendita senza immagini (solo con la descrizione della moneta) e immaginate la mia sorpresa quando la vidi per la prima volta....avevo ricevuto....una rara variante! Ferdinando IV- 6 Ducati 1768 Au P.R. 15, Gigante 15/d......HIPANIAR anziche' HISPANIAR al rovescio. Eccola...
    3 punti
  6. Questa potrebbe andar bene?
    3 punti
  7. Ciao. Sono d'accordo su tutto.. Nella nostra lingua siamo soliti parlare di "sterline d'oro" per riferirci alla moneta d'oro che gli inglesi chiamano "sovereign" (o gold sovereign). La definizione di "sterlina d'oro" non è solo di uso gergale ma viene regolarmente utilizzata anche e sopratutto dai tecnici, tanto che se vogliamo conoscere la quotazione "di borsa" di questa moneta, le riviste e i quotidiani finanziari nazionali la indicano con il termine di "sterlina nuovo conio" (normalmente quella coniata dopo dal 1957 ) e quello di "sterlina vecchio conio" (cioè quella coniata prima del 1957). Oltre alla "sterlina" d'oro vi sono , com'è noto, anche multipli (da due e da cinque unità) e sottomultipli (mezza sterlina d'oro) e, dal 2009, anche il pezzo d'oro da un quarto di "sterlina" Ebbene, mi sono chiesto innanzitutto quali sono, ufficialmente, le definizioni che gli inglesi assegnano a queste loro monete e poi se le corrispondenti "traduzioni" italiane di quelle definizioni siano terminologicamente corrette. Sono andato anche a vedere come in alcuni Paesi europei non anglofoni viene indicata la gold sovereign e questo è il risultato: Francia: Souverain Spagna: Soberano Germania: Sovereign Portogallo: Libra Per esaminare quale sia la denominazione ufficiale di questa moneta, dei suoi multipli e sottomultipli, non c'è nulla di meglio che andare a leggere come essi vengono definiti nei provvedimenti ufficiali inglesi pubblicati in "The London Gazette", che è l'equivalente della nostra Gazzetta Ufficiale. Esaminando il numero di "The London Gazette" del 25 novembre 1952, nel quale è pubblicato il Proclama Reale che determina i nuovi disegni delle monete in oro, argento, cupro-nickel, metalli misti e bronzo coniate per la prima volta a nome di Elisabetta II, le monete d'oro sono così denominate: 1) Five pound piece (dove pound è scritto senza la "s" finale); 2) Two pound piece; 3) Sovereign; 4) Half sovereign In qualche testo inglese ho trovato che il two pound piece è anche chiamato (forse in modo gergale?) "double sovereign" (d'altronde anche da noi la moneta da 40 lire viene spesso chiamata "doppio marengo"..) mentre il sostantivo pound per il pezzo da due e da cinque è talvolta declinato al plurale ("pounds"). Premesso tutto ciò, com'è che in Italia arriviamo a tradurre con le parole "sterlina d'oro" quello che in inglese è gold sovereign? Facciamo qualche passo indietro nel tempo. L'unità monetaria ufficiale inglese è il Pound sterling (codice GBP - Great Britain Pound), che in italiano traduciamo in "lira sterlina inglese". Con il Coinage Act del 1816, con il quale si istituiva il sistema monetario a base aurea, veniva anche fissata la parità del Pound a grammi 7,322382 di oro puro. Fino al 1931, anno in cui la Gran Bretagna abbandonò il Gold standard, la sovrana o sovereign era dunque la moneta d'oro del valore di 20 scellini, del peso complessivo di grammi 7,98 e con un titolo aureo di 916,6/1000, il cui contenuto d'oro fino corrispondeva esattamente a quello legale riferito al Pound . Pertanto fino al 1931, la sovereign era la moneta d'oro rappresentativa di un Pound sterling e ciò può giustificare la confusione terminologica fra le due monete che si fa in Italia. Con l'abbandono del Gold standard, il Pound non era più equivalente ad una sovereign, il valore della quale si era sganciato dalla parità fissa con il Pound e si correlava unicamente al corso commerciale del prezzo dell'oro. Da questo momento, riferirsi alla sterlina volendo intendere la sovrana è concettualmente errato, poichè la sovrana/sovereign è divenuta una moneta (avente corso legale) a se stante e del tutto avulsa dal valore della divisa inglese Pound Sterling/Sterlina. Attualmente, per definire la valuta inglese (il Pound Sterling), gli stessi Paesi non anglofoni citati in precedenza utilizzano la seguente terminologia: Francia: Livre britannique; Spagna: Libra esterlina; Germania: Britisches pfund; Portogallo: Libra esterlina Il termine inglese "Pound", che è anche unità di misura del peso, viene tradotto in italiano come "libbra". In effetti, spagnoli e portoghesi traducono coerentemente "Pound Sterling" come "Libra esterlina", e questa pare essere la traduzione più fedele dei termini inglesi. Dovremo pertanto riferirci alle sovereigns e alle half sovereigns non già chiamandole sterlire e mezze sterline bensì sovrane e mezze sovrane. Mentre per i pezzi da due e cinque pound(s), volendoli definire in italiano, dovremo forse utilizzare i termini di due e cinque "libbre" (come fanno i portoghesi...). Ma capisco che al nostro orecchio questa definizione suoni molto male .? Saluti. Michele
    3 punti
  8. è proprio per il tipo di incernieratura della bocca che mi è venuto in mente che potesse essere uno scorfano ( o porco) e per la dorsale ... Il dotto è pur vero che presenta, una volta salpato, l'occhio sporgente, ma è in posizione più laterale e non periscopica come negli scorpenidi e, soprattutto, non presenta un orbita esterna al profilo del muso come invece hanno gli scorfani e affini. Una epinephelus ha fronte liscia, il dotto ha uno scalino sulla fronte ma in posizione più alta della regione oculare, se non mi ricordo male ( anche se tutti e due si possono pescare a basse profondità in determinati periodi).....
    3 punti
  9. Grazie @babelone ? Ecco una foto migliore della moneta , il diritto è eccezionale la mia prima, e probabilmente ultima, "Rizzo plate coin"
    3 punti
  10. Carissimi amici, in questi giorni sto studiando il caso di alcuni dipinti medievali che traggono ispirazione dalle monete; sto cercando qualche caso per fare delle analogie, ma non ne ho trovati molti in letteratura. Per questo vorrei chiedervi di elencare i casi che conoscete nei quali l'iconografia di una moneta potrebbe aver ispirato un'opera (pittura o scultura), o anche nei quali un'opera (più frequentemente) sembri aver ispirato l'iconografia di una moneta. Il periodo è quello dei secoli XIII e XIV. Grazie a tutti quelli che vorranno aiutarmi intervenendo, Magdi
    2 punti
  11. Buonasera a tutti,ne posto ancora una: Ferdinando IV di Borbone 1759-1816 1/2 piastra da 60 grana I° tipo 1760 D/FERDINAND.IV.D.G.SICILIAR.ET HIER.REX,busto infantile a destra,sotto I.A. R/HISPANIAR.INFANS.1760,stemma coronato,ai lati C. C. a destra R. sotto G.60. Peso:12,8 grammi diametro:34 millimetri P/R 66,MIR 375,GIGANTE 79
    2 punti
  12. Ciao, ricordavo benissimo invece a Verona , buon segno ?, lo giro subito a Massimo @incusoper chiedere se e' possibile come penso di fare una bella bisteccona, non credo ci siano comunque problemi .
    2 punti
  13. Lo stato di conservazione a me sembra ottimo (un BB superiore). Ho iniziato a collezionare pio IX un annetto fa e dei 10 soldi ho oramai tutti gli anni (potrebbe risultare una collezione monotona ma a me questo genere di moneta piace molto). Un paio di giorni fa ho comprato un 10 soldi in condizioni lievemente inferiori alla tua moneta per il semplice fatto che le ho pagate 8€ (Guarda foto), ma stai tranquillo che il valore é certamente maggiore. La tua moneta potrebbe arrivare anche a 30€ in queste conservazioni. Il Montenegro la mette a 40 in BB e 100 in SPL ma sono valori differenti dal costo reale .
    2 punti
  14. Buona sera a tutti, questo è l'unico esempio di cui @magdi avrebbe fatto volentieri a meno per ovvi motivi (tema che conosce sicuramente a menadito)ma è forse quello che meglio risponde alla sua richiesta di accoppiare un'opera d'arte ad una moneta, qui infatti non si corre il rischio di sbagliare.Si tratta del volto santo e la santa croce di lucca una scultura lignea che la leggenda vuole essere scolpita direttamente da Nicodemo, colui che, con Giuseppe di arimatae, scese il Cristo dalla croce e che fu incaricato di scolpire il vero volto del cristo prima che il ricordo ne andasse perduto, scolpito il corpo Nicodemo spossato si addormentò e al suo risveglio trovo' l'opera terminata. Gli studiosi la datano intorno all' anno mille ma e' comunque una reliquia importantissima in quanto secondo la tradizione il volto sarebbe stato scolpito direttamente da Dio e che attrasse orde di pellegrini da tutta Europa tra l' XI e il XIII secolo e proprio a partire da quest'ultimo iniziò ad apparire sulle monete.A seguire il volto santo da Wikipedia ed un fiorino d'oro 1270-1316.da internet (non ricordo il sito).
    2 punti
  15. Nel Duomo di Ancona esiste anche questo pluteo del 1189 di cui riporto immagine (S.Ciriaco è il primo a destra) e particolare.
    2 punti
  16. Al limite fra XIV° e XV° secolo a Rimini troviamo la rappresentazione di San Giuliano martire eseguita da Bitino da Faenza (a Rimini fra il 1398 e il 1415) in un polittico che ne descrive la vita e la traslazione a Rimini e il contemporaneo quattrino riminese per Carlo Malatesta (1385 - 1429). Per non violare eventuali diritti.....allego i collegamenti http://circolovelicocasanova.provincia.venezia.it/20071231 Santo Giuliano.htm http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RICM/2 un saluto Mario
    2 punti
  17. Ciao Magdi , quindí correggimi se sbaglio te intendi casi del genere ? ( ovviamente qui siamo in tutt'altro periodo ma, è per rendere l'idea )
    2 punti
  18. La moneta è certamente rara, un " rara " autentico, non di quelli che si usano per definire moltissime monete papali. I difetti descritti non incidono poco sul valore commerciale di un pezzo simile, inoltre se guardo bene il rovescio fatico a non vedere quello che per me è un appiccagnolo tolto.... A spanne penso possa valere tra i 200 e i 400€. Io non la pagherei di certo oltre i 300€ tutto compreso, saluti.
    2 punti
  19. Interessante la tua ricerca. L'iconografia monetale che ispira un'opera pittorica, o simile, è per me un campo del tutto inesplorato almeno durante il periodo da te specificato. Nel caso contrario alcune monete romane senatoriali si affermano mediante un'arte figurativa antica con chiare influenze bizantine. Ma credo sia lo stesso anche per altre monetazioni. Non è difficile trovare similitudini in internet. Spero che la discussione sia coinvolgente perché merita sicuramente di essere approfondita. Cari saluti
    2 punti
  20. Sì, ti confermo che è durante il pontificato di papa Urbano VIII che si sono stati i primi "esperimenti" di coniazione al torchio, in particolare con alcune quadruple, testoni (il cui conio era spesso in comune) e piastre del periodo centrale di pontificato. In seguito anche le piastre del periodo terminale di pontificato (A. XX) vennero coniate con questo sistema, mentre i testoni tornarono ad essere coniati a martello. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  21. Appena posso (tra qualche giorno) spero di postare anch'io una preferita... ciao a tutti galaad
    2 punti
  22. @Axel996 e @miza qui sotto riporto ciò che dissi in una precedente discussione: Acmonital: 1) nickel + cromo = non calamitabile; 2) nickel + ferro + cromo = debolmente calamitabile; 3) ferro + cromo = calamitabile. Tutte queste leghe prendono il nome di Acmonital (anche se nel primo non abbiamo ferro). Questa lega è stata poi ripresa nella sua forma finale di ferro e cromo anche per le 50 e 100 lire della Repubblica (praticamente acciaio da cui il nome Acciaio Monetato Italiano). Il nickel nel 1940 è andato scomparendo dalla produzione di massa, perché molto richiesto per gli eventi bellici, per la maggiore duttilità e perché fonte di allergia ed è stato sostituito da quantità sempre maggiori di ferro. Quest'ultima lega è meno costosa, ma molto più dura. Io colleziono: - ufficialmente queste due leghe: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita) e - ufficiosamente queste tre: totalmente non calamitabile (la calamita non smuove assolutamente la moneta), debolmente calamitabile (la calamita solleva la moneta, ma al minimo movimento la lascia cadere) e calamitabile (la moneta si stacca a fatica dalla calamita).
    2 punti
  23. Allora aggiungiamo anche Gabriele @Reficulper il pranzo ma a questo punto sicuramente anche all'inizio dell'evento per i saluti. D'altronde se è un evento Lamoneta è giusto e doveroso stringerci insieme più che si può sul tema giovani e la numismatica in questa iniziativa targata Lamoneta. Sembrerebbe essere scontato e lapalissiano tutto questo ma poi non è così nei fatti, forse è la numismatica che è formata da troppe componenti anche diverse e frastagliate che non riesce ad agire compatta e non è abituata a lavorare insieme e a fare squadra, ma così è... Ho sempre pensato che si debba pensare e muoversi per obiettivi, per idee, un modo diverso di agire che non è facile assimilare nella numismatica molto individualista, ma solo una squadra, un gruppo unito può raggiungere il risultato, che siano i giovani, la divulgazione e tante altre tematiche che ci sono e che volendo si possono affrontare. Certamente si, Lamoneta l'ho sempre sostenuto ha cambiato molto la nostra numismatica, è il mezzo e lo strumento per fare divulgazione, può aumentare il numero degli appassionati, rivolgersi a tanti, permettere di fare Eventi e gruppi reali. In fondo mai come in questi anni secondo me Lamoneta, pur essendo un mezzo innovativo e virtuale, ha saputo diventare più reale di tanti altri ambiti che lo sono invece per natura, l'elenco delle iniziative sarebbe lungo ma è sotto gli occhi di tutti e credo che ci siano ancora grandi margini e tanti obiettivi anche più importanti da raggiungere. Mi diceva non molto tempo fa un noto commerciante, è cambiato il collezionismo italiano, anni fa ognuno andava per la sua strada, ora vedo che vi conoscete tutti, per me è un fatto incredibile. Il merito è di Lamoneta che ha permesso la conoscenza, il gruppo, l'agire insieme e il fare insieme, molto sta cambiando e credo che nonostante, e su questo sono d'accordissimo con Reficul, Lamoneta sia a torto poco considerata o a volte proprio non considerata ancora in molti ambiti, credo che molti dovranno incominciare a capire e ad aprire gli occhi, anche perché da qui nascono le nuove passioni, la divulgazione per tutti, i giovani, la comunicazione delle iniziative, e se c'è crescita questa va su tutti, Circoli, Associazioni, Società, Editoria, Commercianti. A volte parlo di giovani, e lo vediamo anche in questa discussione , e vedo occhi smarriti, indifferenti, come se il problema non riguardasse loro, eppure...eppure senza ricambio mancherà la nuova linfa, i nuovi collezionisti, i nuovi lettori , i nuovi iscritti, elementare...no non è poi così elementare....
    2 punti
  24. Le monete fanno sognare, emozionare....quante volte è stato detto, quante volte si dirà ancora....almeno lo spero.... Una delle monete che ritengo più affascinanti di Milano è il testone di Ludovico XII d' Orleans ( 1500 - 1512 ) ; Ludovico, Re di Francia diventa Duca di Milano nel 1500, quando catturato dal Trivulzio Ludovico il Moro, può entrare in Milano col suo esercito. Entriamo per Milano nel periodo della dominazione francese e degli ultimi Sforza, la monetazione segue la tipologia sforzesca per esempio con i testoni, anche se Ludovico d'Orleans qualche cambiamento nell'iconografia monetale lo farà. La moneta è di quelle che ti colpiscono subito, lo sguardo arriva subito al ritratto del Duca, Ludovico si fa ritrarre dall'incisore con una lunga capigliatura, il profilo volitivo, deciso, il naso pronunciato e poi....e poi c'è quel berretto che per me è dei sogni....se voleva colpire Ludovico fa centro subito, l'effetto è forte, il ritratto realistico, entriamo già nella grande ritrattistica che sarà una prerogativa rinascimentale, ma quello che colpisce di più è sicuramente il look, lo chiamerei proprio così del Duca. Il berretto invade il campo del diritto , sovrasta anche il busto, ma rivedendolo il berretto va oltre il look, diventa nel contempo biglietto da visita, logo, ricordo e monito dell'identità. Sul berretto ma anche sul petto, troviamo i gigli, precisi, evidenti, la provenienza francese è lì, messa con stile su un berretto, ma c'è...., col berretto si fa passare anche questo, la provenienza francese e i suoi simboli. Su questa moneta si può dire molto, anche il rovescio è fantastico col Sant'Ambrogio a cavallo al galoppo e sempre in basso lo scudo di Francia, per il momento mi fermo qui e mi riprometto di ritornarci con voi, dopo magari un commento vostro, il testone che posto è di eccellenza in tutti i sensi è di Lanz 145, 05 - 01 - 2009, lotto 220, per aprire ci voleva un pezzo così, per continuare vedremo, cercherò di raccontare anche qualcosa che mi lega a una moneta così...., ma certamente una moneta come questa può far sognare chiunque volesse approcciare la numismatica, la serie dei testoni milanesi è fantastica per collezione e studio, siamo nella serie delle grandi monete, dei grandi ritratti di grandi personaggi....a voi, giusto per iniziare.....
    1 punto
  25. È con molto piacere che annuncio l'uscita di un libro del nostro Bernardino Mirra. Bibliografia Numismatica Italiana (secc. V-XIX) aggiornamento 2009-2015 L'aggiornamento 2009-2015 della Bibliografia Numismatica Italiana raccoglie tutti i riferimenti agli articoli, libri e saggi inerenti la numismatica e usciti nel periodo 2009-2015. Sono state introdotte anche delle nuove zecche sulle quali sono emerse delle novità negli ultimi anni. Il volume è inoltre corredato da indice analitico degli autori e delle zecche. Aggiungo solo che contiene i riferimenti a piú di 1600 articoli e libri. Per chi lo vuole il volume è su Amazon ad un prezzo decisamente conveniente (sono 150 pagine nel formato classico dei quaderni di laMoneta). https://www.amazon.it/Bibliografia-Numismatica-Italiana-secc-V-XIX/dp/1544167237
    1 punto
  26. Chiedo cortesemente un aiuto per questa moneta di mistura. Grazie!?
    1 punto
  27. C'era anche venerdì scorso. Fatevene una ragione. Pensate a quelli regalati alle Vs squadre. Roma e Napoli in primis....
    1 punto
  28. Grazie @Massenzio per la dritta,molto interessante,aggiungo per chi volesse approfondire...
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  29. Non credo che ne sia bastata una.
    1 punto
  30. Come non essere d'accordo... peccato solo che il mondo sia sempre più pieno di collezionisti e meno di innamorati.
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  31. Del Convegno di Parma dell'anno scorso ho ricordi bellissimi Le mie impressioni di allora sono poi nell'apposito Topic del 2016. Ricordo che ero emozionatissimo, come ad un esame universitario. Già dal mattino a colazione... e l'amico Mario può testimoniare! Anche poco prima di sedermi ed iniziare a parlare... ero molto teso! Poi, amo la Numismatica ed è stato tutto quasi naturale; del resto sono argomenti che conosco piuttosto bene, quindi nell'esposizione mi sentivo a mio agio. Al termine, ancora molto emozionato, soprattutto con la donazione della targa ricordo (che conservo, aperta, nello scaffale proprio sopra al PC dove scrivo). Un'occasione che mi ha fatto crescere, mi ha reso anche un po' più sicuro di me stesso Mi è servita anche per la discussione della Tesi di Laurea, avvenuta quest'anno. Forse anche di quella ve ne parlerò prima o poi, nella sezione "Agorà" Terminato il Convegno, sono tornato a casa con la mia ragazza... mi sono riposato circa un'ora... stanco ma soddisfatto di tutto! Forse non riuscirò ad essere a Parma quest'anno, ma seguirò il tutto on-line e magari ai prossimi Convegni!
    1 punto
  32. Uhm... Come rilievi é sicuramente un buon pezzo (direi BB piu o meno) ma noto anche due difetti: un'area circolare leggermente ''scavata'' nei campi al dritto in basso a sinistra (vecchia area di corrosione ripulita ?) che tuttavia trovo non fastidiosa all'occhio e la brutta macchia al rovescio che invece non mi piace proprio. Considerando quindi il complesso rilievi + area circolare + macchia + prezzo personalmente non l'avrei acquistata... Quella di Marco sembra leggermente inferiore come rilievi (ma di poco) ma nel complesso la trovo di gran lunga migliore anche se con un colpetto al dritto. Precisazione: i difetti non li computo nello stato di conservazione generale altrimenti classificherei la prima moneta MB+ piu che BB. Saluti Simone
    1 punto
  33. A @Martin_Zilli la moneta l'ho pagata 21 euro, e visto l'R2 (almeno così viene catalogata), mi ci sono fiondato. Per 8 euro hai fatto un ottimo acquisto
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  34. Ciao! Annoverei l'immagine del leone in "moleca" presente su tante monete veneziane che, pare, sia stato tratto dal mosaico presente in Palazzo Ducale (XII o XIII secolo) Molto simile a quello presente nel Tornesello
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  35. La pulizia delle monete in rame è sempre una questione ostica. Di questa non è facile capire se si tratti di patina verde superficiale (come penso) o di semplici depositi....meglio attendere immagini migliori. ciao Mario
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  36. Non ne avevo dubbi .... skuby
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  37. Complimenti , conservazione sopra la media
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  38. Ok per il momento aggiungo voi due poi aggiorneremo...
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  39. Io presi questa per 25 euro.
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  40. essendo la mistura molto svilita, potrebbe essere di produzione tarda o forse Enrico III / IV, se si potesse avere una immagine chiara, si potrebbe indovinare o "intuire" la legenda....
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  41. Gentilissimo @Nike1, premetto che la mia è soltanto una battuta, ma se vuoi fare fotografie non dovresti acquistare una macchina fotografica? E se invece vuoi telefonare ... un telefono???? Sono confuso...?????
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  42. Omaggio il ricordo con il mio esemplare di questo tipo che, per me, è tra i più bei rovesci dei denari repubblicani (il mio primo amore numismatico):
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  43. Il libro "Fagagna nell'epoca napoleonica (1797-1814)" è un testo in cui l'autore Alberto Asquini pubblica un interessante diario manoscritto del suo antenato il conte Daniele Asquini, o meglio, una serie di lettere che il conte Daniele da Fagagna invia a suo padre conte Fabio Asquini residente a Udine. Le lettere nel testo prendono la forma di un diario dove i commenti e le note storiche dell'autore si inseriscono per dare un quadro generale il più completo possibile; veniamo all'argomento che ci interessa, si parla anche di monete! Riporto da pagina 74 del libro (il testo della lettera originale è fra virgolette): - 9 Maggio (1806): "Dopo la pubblicazione del proclama [sulle monete] tutti han serrato le botteghe e vi è un fermento grande. Io sono più imbrogliato degli altri perché i lavoranti che cavan la torba mi sono scappati perché non voglion tale moneta, né io so cosa rimpiazzare." E ancora qualche giorno dopo " [...] non vogliono cavar torba quando non cambio moneta ed io non ne ho di altra qualità." In quei giorni era stato infatti pubblicato un proclama che metteva fuori corso le monete austriache (i kreutzer), dimezzava il valore delle lire venete coniate dagli austriaci nel 1800 a in generale le monete di rame, e svalutava le lire coniate nel 1802. In pratica chi aveva in tasca monete di piccolo taglio scopriva da un giorno all'altro notevolmente ridotto il loro potere d'acquisto, sempre che trovasse qualcuno disposto ad accettarle. Daniele Bortolotti, che aveva saldato un suo debito di 525 lire verso Antonio Zoratto, pochi giorni dopo fu aggredito ed insultato dalla moglie del creditore che pretendeva di recedere l'avvenuto pagamento perché fatto con monete di rame. Era poi già prevista per l'anno successivo 1807 l'entrata in circolazione delle nuove monete del Regno d'Italia che introducevano il nuova sistema decimale, per cui la lira non andava più divisa in 20 soldi ma in 100 centesimi e il soldo valeva quindi 5 centesimi.
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  44. Non sarà una di quelle monete "eclatanti", ma non posso fare a meno di pensare "Che pedigree da far luccicare gli occhi!" : Rizzo, Calciati, Virzì e Spencer-Churchill, vendite Leu nel 1973 ed Ars Classica nel 1933!! Complimenti @Brennos2, sarà sicuramente emozionante tenerla in mano e studiarla.
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  45. L'importante è che non ti lasci prendere dalla smania di acquisto perchè la tal moneta ti manca. Compra solo se ritieni il prezzo congruo e lascia, facendo notare, se il prezzo è più alto.
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  46. Gettone Deposito Porcellane S.Paolo 8 - Milano
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  47. Purtroppo per il segno di zecchiere non riesco ad aiutarti, perché pur sforzandomi dalla foto non riesco ad identificarlo. Rimanendo sul CNI guarda fra quelli che vanno dal 60 in poi.
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  48. Che io sappia è durante il pontificato di Urbano VIII che si è passati alla coniatura al torchio.
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  49. Non mi trovo d'accordo, le uniche aste da 1€ che rispecchiano ciò che hai detto, sono le aste con "inserzioni private", in cui non vedendo ne le due lettere del nome (X******X) e il numero di feedback, il venditore scorretto può manipolare a suo piacimento l'asta (e qui direi direi che quasi tutte le aste con inserzioni private vanno evitate). Per quanto riguarda le altre aste da 1€, io le ho sempre fatte, e devo dire che praticamente tutti i miei acquisiti sulla baia derivano da aste da 1€. Nel caso avessi dei dubbi che l'asta era manipolata, basta andare a vedere se dopo qualche giorno è stato rilasciato il feedback o no. In più, quasi sempre (tranne sporadici casi), le aste da 1€ si concludono ben al di sotto dei compralo subito o di quanto ciò lo stesso vendioter sarebbe disposto ad accettare reamite proposta d'acquisto. Concordo in pieno con quanto detto da @@Euripe, anche io mi prefiggo una certa cifra senza continuare ad offire, e un modo per evitare di "cadere in tentazione" di aumentare l'offerta, è offrire a 5/10 secondi dal termine o giù di lì, infatti non si avrebbe il tempo materiale per una nuova offerta. Poi ogni tanto le vedo anche io qualche asta schizzata alle stelle, ma di certo non sono tutte così.
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  50. Chi vende un'oggetto evitando di accettare PayPal ed è iscritto da poco tempo è meglio dubitare... Ecco, un esempio di come si può essere ingannati con una PostePay
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