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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/23/17 in Risposte

  1. Ecco qualche rovescio, purtroppo l'altro giorno ho scattato solo una foto al dritto.
    4 punti
  2. Caro Dimitri. Tutto bello, ma anche per arrivare ad organizzazioni strutturate che si occupano in toto della manifestazione ci sono due strade: 1) la si crea subito; 2) la si crea una volta che si hanno riscontri (che è preferibile per non sperperare risorse). Poi bisogna vedere come impostarla, chi ne fa parte. Non scordiamoci di alcuni elementi di differenza fra il mercato tedesco ed anglosassone in generale e quello nostro: 1) in questi paesi c'è un movimento di clientela molto più ampio del nostro italiano; 2) la legislazione è decisamente più aperta al commercio; 3) c'è la tendenza a strutturare meglio le manifestazioni ed a fare più corporativismo, questo proprio per natura stessa degli anglosassoni. Calare questi presupposti nella realtà italiana è ben dura, prima di tutto perché da noi, ed è un dato di fatto, il collezionismo è diminuito in maniera sostanziale, sta mancando il ricambio; prima di creare società bisogna fare analisi di mercato della redditività dell'investimento (se no dall'estero ci avrebbero già pensato a calare da noi e farlo loro, stai tranquillo; poi fai mente locale a quello che è successo a Vicenza Numismatica, unica manifestazione seria ed organizzata da un ente fiera fino a che non hanno deciso di cancellarla perché era in deficit perenne). Poi c'è quella tendenza anarchica e di improvvisazione (per non dire altro) che caratterizza il nostro essere italiani. Comunque da quello che posso vedere io, oggi la priorità top è quella di aumentare il bacino di collezionisti. Di concause del mancato successo delle manifestazioni italiane, tolto Verona, poi ve ne sono tante altre, sicuramente quelle che hai citato tu sono importanti: 1) proliferare di piccole manifestazioni; 2) organizzazione deficitaria; 3) poca pubblicità. Ma ribadisco oggi bisogna lavorare principalmente nell'aumentare il potenziale bacino di collezionisti; e nel presenziare a manifestazioni di una certa qualità (meglio meno manifestazioni, dove si incassa di più, per noi commercianti, che non presenziare ad una miriade di piccoli convegni, con scarsi ed incerti risultati). Poi è chiaro che le manifestazioni nascono piccole e poi si sviluppano, quelle affette da nanismo cronico è meglio che si annullino da sole... Io mi ci sono messo e mi ci metto in prima persona, se poi vuoi mettertici anche tu (o rimettertici, mi pare di aver capito)... Ma come hai detto anche tu, giustamente, sono i risultati che fanno la differenza. E comunque, per quanta pubblicità tu possa fare, non puoi incatenare la gente e farla venire apposta. Serve gente stimolata dal collezionismo. Ti cito a tal proposito, solo a titolo di esempio, e con questo chiudo, che per l'ultimo convegno di Venezia avevo fatto una pubblicità su di una radio locale (ovviamente a mie spese). Bene, abbiamo fatto un piccolo sondaggio all'ingresso per sapere da che fonte avessero avuto notizia della manifestazione. Risultato: nessuno era stato agganciato tramite la radio. Quindi anche la pubblicità va meditata. E farla nel circuito della numismatica (tipo GDN o Panorama Numismatico o portali vari) è autoreferenziale, non porta nuove facce, bisogna battere strade nuove e provare, come ho fatto io. E non avere paura di ricevere sportellate in faccia, come ho già ricevuto io. Il lavoro è lungo. Plaudo alle iniziative del Circolo di Parma e di quello Partenopeo, tra quelli che più mi sono rimasti impressi, che, a mio giudizio, vanno nella direzione giusta, per unire alla manifestazione commerciale anche eventi collaterali e soprattutto presenza di giovani.
    4 punti
  3. Complimenti a Stefano Palma che per me ha capito tutto, il problema e' che a volte anche capire non basta, ma già può essere importante. E lo dico , e lo sapete, da persona che ama la numismatica e che non ha un interesse specifico, ne' commerciale, ne' cariche in Associazioni, solo solo un curatore, un curatore del forum e di cose in questi anni eppure ne ho fatte e ne ho viste. Sono per la divulgazione, ma non basta crederci, bisogna anche fare e muoversi, cinque o sei persone che si muovono nella stessa direzione possono cambiare e ribaltare lo scenario, Napoli docet, ma Milano sta andando nella stessa direzione perché ora c'è un gruppo che lavora, sono appassionati, sognatori, organizzati , capaci, con diversi giovani che abbiamo saputo coltivare e far crescere e che ora agiscono. Sotto il punto di vista commerciale vale secondo me il sondaggio fatto sul forum con 185 risposte qualificate , cosa chiedono basta leggere e seguire e Parma segue questo schema che prevede la kermesse associata al commerciale con tanti punti culturali, giovani, premi, conferenze, presentazione di libri. Sono le idee che devono condurre un Convegno, i giovani e' una grande idea, eppure nessuno la voleva fare, ma vi assicuro che ce ne sono altre altrettanto alte, virtuose, pensate solo a cosa significa dal punto di vista simbolico e reale Milano Numismatica. E quindi l'idea, organizzazione, azione e investire sui giovani, e poi sorreggerla però soprattutto chi ha interessi, i commercianti, le Associazioni, Circoli, editoria, autori ...banale capire che senza giovani tutto si fermerà eppure... Eppure si e' quasi sempre miopi, indifferenti, come se il problema del ricambio generazionale non riguardasse loro, e' grave secondo me che l'unico commerciante che sia intervenuto nella discussione su Parma sia tu, onore a te ma troppo, troppo poco..180 utenti taggati e pochi rispondono e si espongono, poco, poco.... eppure Parma va ...va...nonostante tutto perché l'idea va oltre tutto e tutti, certamente ci vorrebbe una sensibilità e una lungimiranza maggiore, ne va della numismatica in quanto tale e ripeto lo dice uno che lo fa per sola passione e ama farlo finché potra' e sarà possibile....
    3 punti
  4. Buona serata Bello leggere quello che hai scritto! Una delle poche voci fuori dal coro che cita i giovani; purtroppo non tutti la pensano così. Sembra quasi che per taluni i giovani e coloro che li sostengono e li spronano siano un "impiccio"; posizione a mio avviso alquanto miope, forse ci si dimentica che tanti giovani appassionati di oggi, saranno i collezionisti di domani e se ben indirizzati, sostenuti e aiutati, continueranno nella loro passione più acculturati, più competenti e più consapevoli. Sono il bacino di utenza del domani ..... gli adulti, invecchiano! saluti luciano
    3 punti
  5. Vi racconto il mio colpo fortunato da ciotola: non ricordo bene l' anno, tra il 1995 e il 1998, Convegno Numismatico di Piacenza nella ciotola su un banchetto ho acquistato, per la somma di Lire 5.000, questa moneta: ?
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti. Sono nuovo e volevo per cominciare proporvi questa monetina: un bel 6 cavalli del 1804. Ho cercato nel sito vecchie discussioni sulla stessa moneta ma non ho trovato nulla, un motivo in più per proporvela! Vorrei un parere e qualche commento. Grazie a chi partecipa.
    2 punti
  7. Tantissimi fatti storici di storia romana decenni fa furono portati sul grande schermo , ma anche recentemente questo filone di argomento storico ha ripreso un po’ vita ed interesse , un esempio classico recentissimo ne e’ il “Gladiatore” . Tranne che il fatto storico in se stesso , il resto e’ contorno di fantasia , infatti di storia vera se ne trova veramente poca , in pratica sono piu’ o meno che dei romanzi cinematografici , ma d’ altra parte e’ questo lo scopo dei Film , far sognare il pubblico . Recentemente pero’ sono usciti due Film : The Eagle , e in particolare : Centurion , che raccontano la storia romanzata di una Legione romana realmente esistita , ma che l’ orgoglio scozzese , tramite appunto un romanzo pseudo storico , dal quale si sono ricavati Film , ha descritto essere stata annientata durante una missione tra i Pitti oltre il Vallo di Adriano , in epoca adrianea ; questa Legione sarebbe stata esattamente la VIIII Hispana , costituita da Augusto e formata dai reduci veterani di Cesare , che secondo il romanzo scomparve in Britannia nel corso del II secolo , annientata completamente dai Pitti i quali si impadronirono anche della sua Aquila legionaria . Romanzo storicamente non convincente , piuttosto di fantasia , perché manca di testimonianza storica di base . Se la fine della Legione VIIII in Britannia , fosse stata reale , sappiamo che questa non sarebbe piu’ stata ricostituita come d’ uso presso i Romani quando una Legione veniva decimata in battaglia perdendo la propria Aquila , invece e’ certo che dalla sua sede di Eburacum in Britannia , permanenza durata dall’ anno 71 all’ anno 121 , la Legione nel 121 venne spostata a Noviomagus Batavorum (odierna Nijmegen in Germania Inferiore , oggi Olanda ) e sostituita ad Eburacum dalla Legione VI Victrix , forse in questa occasione di sostituzione di Legione nacque la leggenda della sua fine ; questa testimonianza della Legione in Germania Inferiore , dopo essere stata in Britannia , e’ attestata da iscrizioni trovate negli anni ’70 del 1900 , presso l’ odierna Nijmegen ; da qui sembra che la Legione non torno’ piu’ in Britannia e pare scomparire dalla storia , ma forse venne poi trasferita al tempo di Antonino Pio sul fronte carpico oppure in Oriente quando segui’ Lucio Vero , ma in quale occasione di guerra scomparve dalla lista delle Legioni , non e’ chiaro , fatto sta che la scomparsa avvenne probabilmente nella seconda meta’ del II secolo in territorio non britannico . In foto alcune attestazioni epigrafiche della Legione VIIII Hispana e un Denario di Marco Antonio con la Leg VIIII , la piu' interessante e bella e' quella dell' epitaffio di Lucius Duccius Rufinus , vessillifero della Legione VIIII .
    2 punti
  8. Ciao a tutti. Oggi è entrata a far parte della mia collezione questa graziosa moneta. Avendo sulle sue spalle 91 anni ritengo la sua conservazione abbastanza buona, logicamente lascio agli esperti, se vogliono, dare il giusto giudizio al riguardo.
    2 punti
  9. Buona sera , ho letto con molta attenzione tutte le analisi sin qui fatte; complimenti a tutti ed in particolare al Sig. Gionny, che per la dovizia di particolari penso abbia effettivamente dato la lettura più verosimile della moneta da me posta, individuandone penso la giusta origine. Ottima la considerazione per la genuinità, che anche se la moneta è di scarso valore economico e pur sempre uno scrigno di notizie storiche importanti. Un grazie ancora di cuore a tutti per la sempre preziosa collaborazione. Giovanni Rizzi - Padova
    2 punti
  10. Salve @Martin_Zilli, Temo che ci sia un errore in quel catalogo. Probabilmente è stata omessa l'ultima cifra della tiratura delle 2 lire 1916..facendo diventare 1.092.305 quello che in realtà è 10.923.056.. Ho verificato sia nel Gigante che in un Bobba.. Posto l'immagine del Gigante che mi pare più chiara.. In ogni caso,il grado di rarità credo che dipenda dalla reperibilità della moneta stessa,in maniera inversamente proporzionale..ovvio..minore reperibilità = maggiore rarità,a prescindere dai pezzi coniati.. Ovviamente in alcuni casi la scarsa reperibilità è una conseguenza della ridotta tiratura. Saluti. Leonardo
    2 punti
  11. Buona serata @gio.sabatti (Giovanni?) Dalle ultime foto che hai postato il leone in moleca c'è e grazie alla "illuminazione" di @gigetto13, credo proprio che ci abbia messo sulla strada giusta. Sopra la testa del leone si vede chiaramente la + e subito a sinistra si vede chiaramente una "V" tra due lettere ..... e qui si scioglie probabilmente l'arcano. I torneselli "tardi" (quelli emessi da Cristoforo Moro) hanno generalmente su quel lato, la scritta + ° S ° MARCVS ° VENETI e questa scritta non torna nel tuo, ma ce n'è un tipo, emesso sotto il doge Andrea Gritti, con la variante + ° S ° MARCVS ° VENETVS ° . Quindi non una "V" ma una "U" con carattere capitale a formare le ultime tre lettere TVS di VENETVS. Quindi ..... Bingo! L'altro lato è tutto "sfogliato" ed illeggibile, ma credo proprio che tu lo possa riporre nella tua collezione con questa indicazione. saluti luciano
    2 punti
  12. E comunque sì, è una emissione della zecca di Treviri, Serie III anni 263/265, Classificazione Elmer 337, RIC 80. A questo link potete trovare una tabella riassuntiva abbastanza esauriente per una prima sommaria classificazione dei tipi: https://www.academia.edu/2091941/Postumus_Laelianus_Marius_and_Divus_Victorinus
    2 punti
  13. Buongiorno, intanto che aspettiamo di ammirare Ie altre facce delle monete del nostro Francesco, vi faccio vedere un'altro bel 10 Tornesi di Ferdinando II: il 1833. Questo in particolare presenta le lettere piccole nella legenda al dritto e la stella a cinque punte grande sotto il busto del Re. Pesa grammi 32,24 e presenta un'escrescenza di metallo sul contorno al rovescio....tipica di queste prime emissioni giovanili. Inoltre mancano I punti dopo HIER e REX, variante non censita dal Pagani e dal D'Incerti. Saluti, Rocco.
    2 punti
  14. come ha detto giustamente rocco, certe monete danno emozioni anche in qBB... anzi, a volte se una moneta è troppo perfetta sembra quasi... fasulla!?
    2 punti
  15. Una simpatica foto di gruppo di piccoli moduli dal rinascimento al risorgimento ...
    2 punti
  16. Lo slideshow non è ancora operativo. Secondo me questa sezione ne ha proprio bisogno per allegerirsi un pò.
    1 punto
  17. Propongo questo denaro di Pavia per un parere sulla sua autenticità. Grazie a chi vorrà intervenire!
    1 punto
  18. Buonasera ;; gentilmente, mi aiutate ad identificare questa sottile moneta in argento dal diametro di 15/17mm??
    1 punto
  19. @miza Ecco delle foto della stessa moneta in dimensioni leggermente inferiori senza luce diretta su di essa.
    1 punto
  20. Quando si ingrandiscono monete piuttosto piccole si rimane "scioccati" dalla quantità di piccole imperfezioni che altrimenti non sarebbero state evidenti. Ero quasi cetro che questi 50 centesimi fossero in condizioni SPL + ma quando sono andato ad ingrandire notevolmente la foto che avevo scattato con una forte fonte di luce ho capito che stavo errando ? @miza
    1 punto
  21. Ciao a tutti, volevo segnalarvi un piccolo documentario che ho realizzato sulla storia di un Esperimento in alluminio del 10 Centesimi 1908 un po' particolare. Dura 9 minuti e l'ho caricato su Youtube, lo inserisco qui sotto oppure potete trovarlo a quest'indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=frj7AqEvoFw&t (oppure cercando il titolo: Vento di Prora) Non mi sembra ci sia una sezione dedicata ai video quindi la segnalazione la faccio qui, magari il curatore sposterà il post se c'è una collocazione migliore. Buona visione!
    1 punto
  22. ....la parola corretta è incisa; se qualcuno pensa (come già lo si è fatto) che lo stesso, medesimo incisore, passasse da un anno ad un altro da artista esperto, capace...ad un ignorante, inesperto...bheè....allora siamo davvero fuori dal campo della ragione. La lettera N rovesciata, o capovolta...la si osserva in molta monetazione aurea di Ferdinando IV a partire dall'anno 1765.....i più rappresentati sono i 6 ducati almeno fino al 1781...poi scompare. Il motivo ? ... ancora lontano; non credo che ci siano documenti che certificano questa consuetudine a quei tempi, anche perchè, se motivo c'è (e sono convinto che c'era), non è certo un errore, e se il carattere è stato fabbricato in quel modo per nascondere un segreto, una simbologia....o per qualsiasi altra motivazione non troveremo mai la prova schiacciante del perchè venne fatto. http://www.renneslechateau.it/romelechateau/index.php?id=5
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  23. 1 punto
  24. Si, aggiungo a quanto scritto prima che la voglio! Scusa se ho tagliato questa porzione, è come togliere lo stemma con il cavallino su di un cofano di una Ferrari ma è qualcosa di indescrivibile...
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  25. Interessante anche la seconda lapide di Caio Saufeio , figlio di Caio , Fab (ia) (tribu ? , sorella ? figlia ?) Her (erede ?) , milito' per 40 anni nella Legione VIIII anche addetto allo stipendio dei soldati per 22 anni , qui e' sepolto .
    1 punto
  26. @Rex Neap sembra una rosetta con 4 petali di forma quadrata, un simbolo simile lo troviamo su un cavallo di Federico III , anche se siamo lontani come periodo, a me sembra lo stesso
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  27. Buongiorno a tutti e grazie per i sempre preziosi interventi. Andiamo per ordine: @santone Non credo possa trattarsi della ribattitura del 9 su 9, in questo caso (ne ho visionato uno di un amico) la cifra sembra quasi sdoppiata ma non presenta l'appendice presente nella foto postata. @El Chupacabra Concordo con te, credo sia proprio la variante citata nell'Attardi (possiedo solo il 2°Volume, adesso mi comprerò anche il 1°... se lo trovo...) @Monetaio Monetaio Monetaio...pungente come sempre ?... ma sii buono un po' di folklore non guasta!!!! Ovviamente dico tutto in senso bonario, grazie per il tuo sottile intervento! @Il*Numismatico Grazie per il tuo intervento/consiglio che ho sempre modo di apprezzare. Mi sono impelagato e concentrato sui Marenghi del Regno varianti incluse ed adesso che me ne mancano non più di tre o quattro vorrei comunque trovarle. Forse ho sbagliato ma sarebbe per me motivo d'orgoglio avere tutti ma proprio tutti questi Marenghi... Come ho avuto modo di dire in altri post, sicuramente sbagliando, bado troppo al cuore... In ogni caso non faccio follie e cerco comunque di comprare a prezzi sensati...piuttosto aspetto. Un caro saluto a tutti e a presto leggervi, è sempre un grande piacere! PS Se qualcuno volesse separarsi da qualche Marenghino interessante si faccia sotto in MP... grazie ancora e buona giornata a tutti. Sinceramente, Massimo.
    1 punto
  28. Scrivo sotto l'elenco degli espositori presenti, in ordine alfabetico. Altri "last minute" credo che si andranno ad aggiungere a questo elenco. Abafil Alternin Laura e Anton Damian Amato Arvati Franco Bassani Bolondi Paolo Brino Luigi Cavaliere Numismatica De Campora Ulderico Estense numismatica di Fabio Burani Fantoni Angelo - Numismatica Euromania Felsinea Numismatica Filippini Eugenio Folloni Giacomazzi Alberto Grani Guerrini Paola Inasta S.p.a. Iori Pietro Kavernabooks di Giovanna Carnati Leonessa di Massimo Filisina Luciani Luca Montenegro Eupremio Mozzoni Nomisma s.p.a. Ottoboni Palma Stefano Pratesi Luca Raponi Lucio Scaligera Numismatica s.n.c. di Simone Cavazzola e Roberto Finotti Talamelli Adriano Valente Giacomo Varesi Numismatica Vecchio Raul Vicenzi Graziano Zanirato Loris
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  29. Ciao @nikita_, la foto è una scansione in HD a 1200dpi poi riscalata con l'editore di importazione. Ho passato la 40na, e ricordo come il mio papà ricercasse questi pezzi per la sua raccolta (all'epoca, avrò avuto neppure otto anni), tutti in condizioni decisamente pessime, con strappi e parti mancanti... Questo era il taglio che più mi stava antipatico, e dicevo tra me e me "come potesse collezionarsi una schifezza del genere"... invece ora, guarda te i casi della vita, è proprio il mio taglio preferito, e tra me e me mi dico "come si fa a non collezionarlo tanto è bello!". Sicuramente sarà il ricordo di mio papà (sono riuscito a trovare anche il decreto dell'anno della sua nascita, 1926 con taglio completo della matrice), ma indubbiamente avere una banconota che è stata in corso fino agli anni 50, passando per le varie vicissitudini politiche del nostro travagliato passato, beh... lo trovo decisamente affascinante.
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  30. Ciao @Il*Numismatico .... e complimenti! Questa banconota (e vale lo stesso per il 50 lire) è una tipologia per la quale ho sempre fatto fatica ad adeguarmi al prezzo di mercato in rapporto alla qualità media che si riesce a reperire. Ne hanno stampate davvero a milioni, decine di decreti, il 90% del mercato è pieno di BB tirati per i capelli... eppure chiedono tutti almeno 300/350 euro. Tu però hai scelto il primo decreto, con una carta molto pulita, con i suoi normali difettucci (la classica "graffettata" in basso a sinistra!), e non so perché, ma dalla foto mi sembra traspaia quella consistenza che descrivi tu. A parer mio, ottimo acquisto, banconota che saprai apprezzare a dovere e che si lascia gustare con molto piacere.
    1 punto
  31. Attento però, se è troppo bella te la soffiano ?
    1 punto
  32. Nel medioevo usavano già trapani a mano e punte coniche... R.
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  33. Condivido con voi questo bell'esemplare della mia collezione... almeno penso che lo sia ?.. normalmente questa moneta non e' difficile trovarla in alta conservazione... pero' la cosa che mi ha colpito piu' di tutto e' il delicato velo di patina che la ricopre e la definizione dei rilievi al soprattutto al dritto dove di solito una leggera usura su fronte e guancia e' facile trovarla... la brillantezza dei fondi e' un po offuscata dalla patina.. ma con una luce piu' aggressiva vengono fuori... purtroppo non ha fondi a specchio... pero' mi chiedo considerando gli ottimi rilievi che ha, puo' essere che sotto la patina ci siano... o pensate che siano andati persi ha seguito di una breve circolazione?
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  34. ...e dov'è il resto ? .... le monete devono essere viste da ambedue le parti. Attendiamo.
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  35. Mi permetto di fare una piccola rettifica. Si tratta di un quattrino di Lorenzo de' Medici per la zecca di Pesaro come giustamente segnalato da @mariov60 ma si tratta di quest'altro tipo https://www.deamoneta.com/auctions/view/436/278 D/ stemma LAV ME DVX VRB DO PI / stemma mediceo R/ PI || SAV || R/ / corona di due rami d'alloro Cavicchi 116 - CNI 2-3
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  36. 1 punto
  37. ☺️ buonasera a tutti....da vedere,questa bella moneta mezzo real ....se non sbaglio. di buon argento e di 22mm di diametro.
    1 punto
  38. Grazie Francesco per averci fatto ammirare questi gioielli di monete. Saluti.
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  39. Si parla sempre troppo e in malo modo dei fondi a specchio, essendo questa una tecnica di lavorazione apposita e separata dalla normale coniazione. Per lucentezza intendo fondi brillanti che si trovano in genere con tondelli battuti su nuovi conii. La tua moneta è uno spettacolo..te l'ho già detto di aprire la perizia??? [emoji4][emoji3][emoji16]
    1 punto
  40. Se qualcuno compra una moneta per poi rivenderla poco tempo dopo per, più o meno, lo stesso prezzo che la pagata vuol dire una sola cosa :l'ha pagata troppo! Quindi cerca di riprendere almeno i suoi soldi visto che probabilmente non ne potrà prendere di piu... Personalmente non spenderei mai quella cifra per questa moneta, per carità gran bel pezzo ma a quel prezzo ci sono tante monete molto più rare ed interessanti, forse meno esaltanti a livello di conservazione ma questo è un fatto soggettivo ed io che sono più interessato al periodo vicereale la conservazione rimane l'ultimo dei pensieri...
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  41. Ciao @clairdelunee grazie per l' intervento . Sembra quasi che il Senato avesse scelto questi due personaggi affinche' si compensassero a vicenda : austero e militaresco Pupieno , gioviale e amministrativo Balbino . La sorte fu pero' piu' benigna verso Balbino perché il suo sarcofago venne ritrovato nei secoli passati sulla Via Appia ; la testa di Balbino e’ ora nel Museo della Catacomba di Pretestato a Roma posta sopra un busto moderno , era un sarcofago di notevoli dimensioni che si data all' anno della morte dell' Imperatore , il 238 , anno e momento in cui fu ucciso anche il coImperatore Pupieno . Sul coperchio sono raffigurati sdraiati , in stile etrusco , Balbino e la moglie . Sulla fronte Balbino nel costume ufficiale del militare che accompagnato dalla moglie offre un sacrificio agli Dei probabilmente a seguito della morte di Massimino . Balbino è rappresentato una seconda volta nella scena dell' unione delle destre con la moglie .
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  42. Mi piace molto la tua moneta! Per quanto mi riguarda, è un buon BB/SPL, non facilmente reperibile in questa qualità e patina. Bravissimo!
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  43. off topic, scusate ma la volevo condividere, per tutti gli Argo del mondo, mi perdonerete: @Tuscia35
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  44. Se tutti noi avessimo la possibilita’ , nei brevi tempi vuoti delle nostre giornate , e la volonta’ di leggere i classici di storia romana , latini e greci , troveremmo spesse volte le risposte alle nostre non conoscenze , estese anche a dubbi o perplessita’ quando osserviamo le infinite e diversissime iconografie delle monete romane imperiali alle quali alcune volte non sappiamo dare una precisa identita’ di rappresentazione ; questo perche’ , quando si affrontano queste letture alcune volte troviamo descritti dei fatti che ci riportano a considerare le rappresentazioni presenti su alcune monete , come in questo caso relativo al fatto in descrizione . Una occasione di questo connubio tra un classico di storia romana ed una moneta , relativo ad una rappresentazione iconografica , ci giunge da una serie di monete , principalmente bronzi , di Commodo , monete gia’ presentate e trattate in un precedente Post di oltre un anno fa , proprio da me , e che ora vi ripropongo affinche ‘ questa nuova ricerca si ricolleghi facilmente a quanto gia’ trattato : In base all’ estratto del racconto di Erodiano il prodigio che sto per trascrivere dovrebbe essere avvenuto tra il 10 e il 31 Dicembre del 192 , Erodiano : Storia dell’ Impero Romano dopo Marco Aurelio , Libro I , Tomo 14 , 1 : “In quel tempo avvennero anche diversi prodigi . Per lunghi periodi furono visibili le Stelle in pieno giorno , alcune avevano forma allungata e sembravano sospese a mezz’ aria …….” I Prodigi apparsi in questo periodo proseguono tra cui la distruzione per incendio del Tempio della Pace dove i Romani piu’ facoltosi tenevano conservati i loro averi piu’ preziosi , una specie di caveau di una moderna banca e che persero in questa occasione , riducendoli in un istante in quasi poverta’ . Ora vi chiederete perche’ questo racconto di Erodiano lo ritengo collegato alle monete emesse con la Stella in questa brevissima TRP XVII di Commodo durata appena 20 giorni , questo per il motivo che sempre nel Tomo 14 , appena termina di parlare dei prodigi , Erodiano fa morire Commodo , come se i prodigi apparsi fossero stati per lui un triste presagio ; quindi in teoria , poiche’ certo non e’ , l’ apparizione di questi prodigi sembra precedano di pochi giorni l’ assassinio di Commodo avvenuto il 31 Dicembre del 192 . Fatto sta che l’ apparizione di queste strane Stelle in pieno giorno dovettero colpire molto la fantasia dei contemporanei , al punto di riprodurle in questa brevissima serie di monete di Commodo con la TRP XVII . Sotto alcune monete di Commodo con presente la Stella , emesse nel corso della brevissima TRP XVII
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  45. Infatti è una patacca. Orrenda per giunta. E solo per una questione di "buon senso stilistico" si faccia, per l'amore, un confronto tra i capidopera che producevano a Kaulonia negli stessi anni e questo... obbrobrio. Bene ha fatto Archestrato a proporre nel tavolo della discussione un esemplare coevo di nomos. Per comparare un po'. E salta tutto all'occhio. Un daimon sproporzionato, spastico in quei marionettistici movimenti, disgraziato, nel senso di mancante di grazia, di tutte e tre le Grazie (tranne la terza, grazie al c...). Oltretutto quando si è di fronte ad un cosiddetto unicum, porsi, prima di buttarsi a capofitto nell'affermazione esclamativa, perchè lo è. Il dubbio metodologico. Ma dài che Kaulonia di oboletti non ne abbia prodotti di eguali? con tutto quel che questa polis ha battuto nell'arco di tre secoli? In poco più di cinquant'anni di gloriosissima monetazione incusa, che cosa decidono di fare, di punto in bianco, gli onesti, straordinari, artisti incisori in carnascialesca combutta coi magistrati monetari? in piena fase arcaica decidono di recedere dall'ordinario terzo di nomos e producono un obolo di peggio che modesta fattura... L'unica spiegazione che possa convincermi della bontà di questo obolo è che, carte alla mano, mi si dimostri che è stato battuto il 1 di aprile.
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  46. scusate l irruzione in una sezione che normalmente non frequento. vi propongo questo 50 lire 1912 banca d italia. ho visto che ha avuto una tiratura di 1 milione di esemplari, e che è considerata R. è stata presumibilmente arrotolata per decenni (o forse anche per un secolo...) e quindi per poterla fotografare ho dovuto tenerla ferma con le dita...la consistenza della carta c è tutta, cosi come i colori che mi sembrano belli vividi, e le scritte. potreste cortesemente indicarmi quale è il valore della banconota in oggetto? ha mercato, e come potrei fare per conservarla in maniera adeguata? grazie a chi vorrà rispondermi
    1 punto
  47. Ludwig Christian Lauer è un medaglista e produttore di rechenpfennig di Norimberga diventato Master nel 1842 che svolse la sua attività nel laboratorio del padre Jacob per una trentina d’anni. Produsse varie serie di gettoni, tra cui quelli di tipo allegorico ai quali appartiene il gettone dedicato all’industria con l’alveare e lo sciame di api come simbolo dell’operosità. Altro tipo di gettone sempre di Norimberga senza data, ma comunque attribuibile alla seconda metà del XIX sec., è quello religioso con il busto di Maria sul diritto e l’agnello con vessillo andante a sinistra sul rovescio documentato dalla scheda di Paolo Pitotto. La funzione del gettone con il diritto di quello religioso e il rovescio di quello ‘industriale’ non è chiara e non si vede lo scopo di questo accostamento. Può darsi che si tratti di una prova di conio.
    1 punto
  48. ma certo era solo per farci quattro risate sopra, mi è venuto in mente che a quei tempi alle loro feste (di partito) quando entravi c'era subito la cassa dove cambiavi le lire in leghe per poter essere poi utilizzate per comprarci le salamelle, le patatine fritte la trippa e quant'altro .
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  49. Credo che al solito vi sia un po' di confusione terminologica. I graffietti al bordo del R/ sono i cosiddetti "graffi di conio" che, in realtà, non hanno nulla a che spartire col conio. Più correttamente andrebbe utilizzato il termine "graffi di aggiustamento" (usato in tedesco ed inglese) ad indicare che i tondelli, prima di essere coniati, venivano portati a peso per limatura; questi "graffi" sono in genere maggiormente evidenti sui bordi (specie se sporgenti) e sui rilievi più marcati. La ghiera (anello contentivo esterno alla moneta) non è responsabile della loro formazione. Per quanto riguarda il termine "spazzolatura", è un vocabolo impreciso che sta per "pulizia meccanica". Questa può essere ottenuta con spazzole o spazzolini morbidi o con lana di vetro o con panno o gomma o altri materiali (ecc. ecc. ...). Ne residua spesso una rigatura più o meno evidente (se molto sottile viene indicata con l'anglicismo "hairlines") e/o discromie del metallo. Vi può essere poi una lisciatura dei campi (concetto ben espresso dal nome stesso) che viene spesso ottenuta con la "pietra d'agata" (materiale semiprezioso ad elevata durezza usata a tal fine anche dai gioiellieri). Ovviamente, a seconda del problema presentato ( concrezioni, sporco, superficie irregolare, ...) possono essere utilizzati differenti metodi di pulizia e/o restauro. La moneta qui oggetto di discussione presenta (a mio giudizio) al D/ sui rilievi segni di sfregamenti e, nei campi prossimi al profilo del sovrano, segni di lisciatura (per rendere omogenei i campi che presentano colpetti e asperità). Al R/ sembrano analogamente intravvedersi segni di lisciatura mentre il bordo rilevato e i campi tra i caratteri della legenda presentano i tipici graffietti di aggiustamento. Il tutto è particolarmente soft e non deturpante, anche se sarebbe stato meglio che la moneta fosse stata lasciata integra ... ;)
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