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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/24/17 in Risposte
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Complimenti per la moneta, sin'ora è una delle più belle che abbia mai visto .... questa è la mia ....5 punti
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Buongiorno a tutti. Sono nuovo e volevo per cominciare proporvi questa monetina: un bel 6 cavalli del 1804. Ho cercato nel sito vecchie discussioni sulla stessa moneta ma non ho trovato nulla, un motivo in più per proporvela! Vorrei un parere e qualche commento. Grazie a chi partecipa.4 punti
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Mi scuso, dovrei metterla in medaglistica col tag... ma dato che poi mi ricollego ad una osella ho preferito scrivere qui. In arrivo, medaglia di Nicolò Contarini (1631) per l'edificazione (o meglio per l'inizio dei lavori) della chiesa della Madonna della Salute a Venezia, come voto per la fine dell'epidemia di peste dell'anno prima. Dalle cronache leggiamo che, se la peste fosse stata debellata, il Doge (e i suoi successori) avrebbe fatto annualmente una processione alla chiesa. Nel Voltolina, poi, trovo una curiosa nota: "con la prima pietra (1 aprile 1631) furono poste una medaglia d'oro, dieci d'argento e 12 in rame coniate appositamente per ricordare l'avvenimento". Piccolo foro otturato abilmente. al dritto una simpatica immagine della piazzetta San Marco, al rovescio il doge inginocchiato verso l'immagine della chiesa da edificare.3 punti
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"La ciotola" in tutte le sue forme (ciotole,barattoli,scatole,casse,cestini,valigie,secchi,vasi,etc etc) è la cosa che da sempre e che tuttora dopo tanti anni mi diverte di più in assoluto del collezionare monete. Negli anni ho trovato un sacco di roba e a suo tempo fondai qui sul forum il gruppo "Quelli della ciotola..." per gli estimatori della pratica Se mettete "ciotola" nel motore di ricerca del forum verranno fuori le storie di una miriade di interessanti e fortunati ritrovamenti. Sapete chi era un "ciotolaro" convinto? Gabriele D'Annunzio. Ecco descrivere le sue ricerche in un passo de “Le faville del maglio.” lo scolare in campo de’ fiori Io non ho ne’ miei armarii e scrigni «infinite medaglie di bronzo e di ariento e d’oro», come l’amico di frate Francesco da Pietrapane. Ma ben ho il conio nel cranio: ho il torsello nell’osso coronale e la pila nell’occipite. Quand’ero scolaro a sgobbo di latino sotto il magisterio canoro di Onorato Occioni esule da Trieste, andavo spesso a razzolare raspare frugare i giudei rigattieri in Campo de’ Fiori per trovar monete, medaglie, statuette, istoriette di rilievo, intagli di niello, sempre disposto a barattar pranzo merenda cena golosìa fornicherìa e ogni altro piacer romanesco per la scoperta inaspettata, per la rarità insperata, pronto a gustar la spica di Metaponto il grappolo di Calacte la conchiglia di Cume il granchio di Cos la colomba di Sicione il gallo di Suessa il cigno di Camarina e perfin la civetta di Rubi nella succedanea ricotta del procoio, apparecchiatissimo a masticare il bove di Esernia il cavallo di Larissa il cane di Erice il cervo di Petelia il cignale di Arpi il leopardo di Centuripe in statere in dramma in tetradramma in decagramma, e perfin l’elefante d’Etruria e i serpenti di Enna, attraverso la soccorrevole piccia domestica di fichi seccati e maritati in Vacri d’Abruzzo. Ahimè, troppo spesso mi dovevo contentare d’un baiocco della Sede vacante! Sol una volta m’avvenne di tirar fuori da un mucchio d’ottoname un Sigismondo di Matteo de’ Pasti e un Lionello di Vittore Pisano. Così, nella sfortuna, anch’io cominciai a ingegnarmi e dilettarmi di contraffare i conii delle medaglie antiche. E per ciò forse, da falsatore a falsario, m’ebbi nel mio eremo di Romena tanta familiarità con Maestro Adamo. Saluti Simone3 punti
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Felicissimo per la tua passione (che era anche la mia), se posso permettermi un consiglio spassionato, non mettere fretta agli acquisti. Li per li non si intravede lo sbaglio (che abbiamo fatto tutti), ma poi con il tempo realizzi che si poteva andare più calmi. Parlo per esperienza passata, sperando possa esserti di aiuto per i tuoi acquisti futuri. Fab3 punti
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Complimenti a Stefano Palma che per me ha capito tutto, il problema e' che a volte anche capire non basta, ma già può essere importante. E lo dico , e lo sapete, da persona che ama la numismatica e che non ha un interesse specifico, ne' commerciale, ne' cariche in Associazioni, solo solo un curatore, un curatore del forum e di cose in questi anni eppure ne ho fatte e ne ho viste. Sono per la divulgazione, ma non basta crederci, bisogna anche fare e muoversi, cinque o sei persone che si muovono nella stessa direzione possono cambiare e ribaltare lo scenario, Napoli docet, ma Milano sta andando nella stessa direzione perché ora c'è un gruppo che lavora, sono appassionati, sognatori, organizzati , capaci, con diversi giovani che abbiamo saputo coltivare e far crescere e che ora agiscono. Sotto il punto di vista commerciale vale secondo me il sondaggio fatto sul forum con 185 risposte qualificate , cosa chiedono basta leggere e seguire e Parma segue questo schema che prevede la kermesse associata al commerciale con tanti punti culturali, giovani, premi, conferenze, presentazione di libri. Sono le idee che devono condurre un Convegno, i giovani e' una grande idea, eppure nessuno la voleva fare, ma vi assicuro che ce ne sono altre altrettanto alte, virtuose, pensate solo a cosa significa dal punto di vista simbolico e reale Milano Numismatica. E quindi l'idea, organizzazione, azione e investire sui giovani, e poi sorreggerla però soprattutto chi ha interessi, i commercianti, le Associazioni, Circoli, editoria, autori ...banale capire che senza giovani tutto si fermerà eppure... Eppure si e' quasi sempre miopi, indifferenti, come se il problema del ricambio generazionale non riguardasse loro, e' grave secondo me che l'unico commerciante che sia intervenuto nella discussione su Parma sia tu, onore a te ma troppo, troppo poco..180 utenti taggati e pochi rispondono e si espongono, poco, poco.... eppure Parma va ...va...nonostante tutto perché l'idea va oltre tutto e tutti, certamente ci vorrebbe una sensibilità e una lungimiranza maggiore, ne va della numismatica in quanto tale e ripeto lo dice uno che lo fa per sola passione e ama farlo finché potra' e sarà possibile....3 punti
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Ecco un bel tornesello falso d'epoca. La cosa curiosa è che i torneselli di Venier sono solitamente molto scuri, mentre questo ha un gradevolissimo color argento, paragonabile ai soldini!2 punti
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@Maria Pia Il migliore catalogo "commerciale" per le monete romane (il RIC è da studio) è il Sear, "Roman Coins and their Values", 5 volumi, edito da Spink. Attenta che sia la nuova edizione e non quella vecchia degli anni '80. Lo trovi in vendita su internet nuovo a circa 50 euro a volume.2 punti
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A prescindere del come ti siano arrivate le monete, e se hai fatto o meno l'affare, credo che quello che Fab ti voleva, dire per esperienza passata, era di prenderne una per ......... ma bella .......... resta il fatto che se sei contento tu lo siamo anche noi per te.2 punti
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La facciata rappresentata sulla mia medaglia, invece, ricorda almeno vagamente quella che sarebbe stata realizzata molto più tardi. A parte qualche variazione (il rosone centrale salito dalla facciata al timpano, i pronai molto più alti, eccetera) rimane il disegno originale, dal vago stile post-palladiano e con la tripartizione marmorea così comune a Venezia nel periodo barocco. Le statue sul cornicione verranno realizzate, anche se curiosamente nella medaglia non compaiono quelle volute marmoree a spirale (tipo Girella) che saranno di moda solo negli ultimi decenni del '600.2 punti
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Ciao Gigetto Pezzo stupendo,maledetti quelli che facevano i fori su questi capolavori. Piacevole il raffronto con osella e medaglia. @volesonensis tu questa la conosci. Doge922 punti
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....la parola corretta è incisa; se qualcuno pensa (come già lo si è fatto) che lo stesso, medesimo incisore, passasse da un anno ad un altro da artista esperto, capace...ad un ignorante, inesperto...bheè....allora siamo davvero fuori dal campo della ragione. La lettera N rovesciata, o capovolta...la si osserva in molta monetazione aurea di Ferdinando IV a partire dall'anno 1765.....i più rappresentati sono i 6 ducati almeno fino al 1781...poi scompare. Il motivo ? ... ancora lontano; non credo che ci siano documenti che certificano questa consuetudine a quei tempi, anche perchè, se motivo c'è (e sono convinto che c'era), non è certo un errore, e se il carattere è stato fabbricato in quel modo per nascondere un segreto, una simbologia....o per qualsiasi altra motivazione non troveremo mai la prova schiacciante del perchè venne fatto. http://www.renneslechateau.it/romelechateau/index.php?id=52 punti
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L'Associazione Circolo "Tempo Libero", sabato 1 Aprile, in occasione del VII Memorial Correale, organizzerà “La Giornata del Collezionismo”, in collaborazione con Libero Ricercatore, L'Arte della Lira, con la graditissima presenza del Dottor Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare di Stabia e l’avvocato Pasquale Sergio, Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati di Torre Annunziata. Saranno invitati gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Francesco Di Capua" di Castellammare di Stabia, accompagnati dal docente Gianluca Cataldo, appassionato collezionista, un'occasione unica e rara per la formazione, l’apprendimento e per educare alla conoscenza e alla storia. Gli esperti studiosi di nummi cartacei e monetari Gaetano Russo e Giovanni Ardimento e il professor Bonuccio Gatti, terranno una lezione, offrendo degli esempi pratici e visivi, sulla monetazione, cartamoneta e sulle tradizioni storiche e culturali stabiesi, per divulgare una materia abitualmente di difficile accesso, anche a causa delle conoscenze specifiche che presuppone. Conclusasi la parte teorica, gli studenti saranno accompagnati all’interno e all’esterno dell’Hotel Le Palme, tra i vari espositori, dove potranno apprezzare la qualità e la varietà degli esemplari, e per suscitare l’interesse e costituire un valido supporto per la didattica scolastica, sarà data una descrizione delle caratteristiche, del significato e inquadramento nelle vicende storiche. Alla fine sarà consegnata una pergamena nominativa, attestazione della partecipazione, e un omaggio ricordo. Per ogni giovane collezionista, che volesse presenziare, il Circolo “Tempo Libero” consegnerà una moneta da collezione. Ci sono tanti modi per raggiungere un obiettivo, noi puntiamo sull'ottimismo, Castellammare di Stabia, le idee diventano partecipazione.2 punti
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Salve a tutti, dopo una breve assenza da questa sezione, vorrei presentarvi oggi l'ultimo tondello che ho aggiunto nella mia collezione della Zecca di Messina da Filippo III a Carlo II (XVII sec.). Si tratta di un 4 tarì di Carlo II del 1665 (peso: 10,4 g; diametro: 2,8 cm - MIR 364) con un ritratto ed un rovescio quasi splendido. Essendo un po' fissato nel ricercare il ritratto perfetto, devo dire che questo pezzo è tra i migliori che sono riuscito a vedere in giro su aste, convegni, cataloghi e pubblicazioni varie. D/ + * CAROLUS * II * DEI * GRATIA *; Busto del re rivolto a destra, entro circolo lineare R/ + * REX * SICILIAE * 1665 *; Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra, sotto le ali DG V (Gregorio Vigevi), entro circolo lineare. A voi ulteriori commenti ed osservazioni... Saluti!1 punto
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Segnalo l'uscita del n. 92 di Monete Antiche questo il sommario: Anno XVI n. 92 Marzo/Aprile · Alcibiade o Parmenione? Nuove considerazioni dull'identità di un uomo in abiti militari raffigurato su una moneta di Cizico. (Federico De Luca) [3-9]. · Il denario di L. Vinicius (RRC 436/1, 53 a.C.). (Alberto Campana) [10-28] · Un nummo inedito della tipologia "Figura stante / Croce". (Alain Gennari) [29-36]. · Per un aggiornamento della catena delle ribattiture delle monete salernitane. (Pierluigi Canoro) [37-42] · ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. L. Suttina, Il Re numismatico, in "La Lettura", a. XXIV, n. 5 (1 maggio 1924), Milano 1924, pp. 321-328. (a cura di Luca Lombardi) [1-8]1 punto
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Ieri nell'attesa del prossimo Convegno numismatico Torinese ho scovato nel raccoglitore di un commerciante questo esemplare : Quattrino Zecca di Messerano Francesco Filiberto Ferrero Fieschi (1584-1629)1 punto
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@Asclepia la tua è una ottima moneta e pertanto ti faccio i complimenti. Posto che stare a classificarla in una sigla di conservazione è sempre riduttivo, l'unica cosa che ci terrei a dire per sottolineare l'eccezionalità del tuo pezzo è che quella che hai postato definita fior di conio e che ha realizzato una super cifra, ha i capelli peggio impressi della tua!! Dunque la tua moneta, seppure di conservazione inferiore a quella di Nomisma e con tutti i difetti che sono abbastanza consueti a questa monetazione, è un ottimo pezzo degno di stare in una collezione importante....1 punto
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beh, un dritto strepitoso su una piastra borbonica di fine '700 sarebbe sempre bello poterlo vedere, tanto più se capita l'occasione, anche da mettere in collezione. Solita domanda: quantità o qualità? La risposta, purtoppo, non arriva mai subito, ma sempre nel momento della dismissione...1 punto
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Buongiorno a tutti, vi allego qui la foto di un 10 tornesi 1819. Nonostante la patina estremamente irregolare al dritto e una leggera porosità di metallo al rovescio, nel complesso mu sembra una moneta davvero piacevole per la tipologia. Che ne pensate?1 punto
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Sicuramente più gradevole di quello che appare in foto, per via della luce e della patina irregolare che crea disturbo nella visione, ma i rilievi sembrano essere molto interessanti. Non credo di esagerare nel confidare che in mano sia almeno almeno migliore di spl... la superficie del metallo al rovescio sembra veramente ottima... peccato per il gap delle foto, interessante tondello, ma da te non potevo aspettarmi nulla di meno1 punto
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Da Crotone , un pregevole , non comune , statere 350 AC. ( NGSA 7 n. 14 = SNGANS 387 ) . Al diritto una bellissima testa laureata di Apollo con collana con pendente testa di leone . Al rovescio , anepigrafe , una plastica raffigurazione di Eracle in culla , in atto di strozzare i 2 serpenti inviatigli da Era per vendicare l'ennesima divagazione , fuori dal talamo nuziale , di Zeus . Il tema di Eracle bimbo , ha non poche rappresentazioni su conii di diverse polis del mondo greco : tra queste unisco lo statere di Tebe 425-395 AC. ( N.Y.Sale XXVII n. 361 = SNGCop. 303 ) , città natale dell'Eroe .1 punto
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Per carità, come ho scritto, ho dato un parere, memore di esperienze personali ed altrui anche su queste pagine. Non c'è bisogno di dare spiegazioni di nessun genere. Buona collezione, sempre cordialmente, fab1 punto
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E' una moneta stupenda, la prima. ed è anche una di quelle che amo di più nella mia collezione. Il rovescio in particolare ha uno stile perfetto, plastico, volumetrico, che ricorda molto l'estetica e la rappresentatività del Manierismo. Una moneta che guarda già avanti.1 punto
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Allora, non mi sono spiegato bene io forse. Il suo parere, autorevole, e dato dall'esperienza, è senza dubbio il miglior consiglio nell'acquistare monete. Però mi sento di spiegarle la situazione. Le 4 piastre + il 10 tornesi le ho avute in uno scambio alla pari. Stava a me decidere se prendere queste 5 o prendere esclusivamente un mezzo tornese rosso 1853 oppure una piastra di Ferdinando IV 1798 il cui D/ era in condizioni strepitose, non azzardo se dico qfdc ma che al R/ aveva lo stemma completamente deturpato da dei graffi di conio che l'hanno resa ai miei occhi poco appetibile. La scelta è caduta su 5 monete anziché una per quanto riguarda la piastra per i motivi sopra elencati per il mezzo tornese perché a parte ho sempre avuto un particolare interesse verso i moduli grandi ma anche perché è proprio la tipologia "120 grana" ad affascinarmi. Quindi lungi da me fare acquisti frettolosi facendomi prendere dalla "smania dell'acquisto" che porta al 90% delle volte ad acquistare male o perlomeno ad avere il rimpianto del "potevo acquistare meglio". Come ho detto questa è stata un'occasione, e non nascondo che non me ne pento affatto proprio perché le alternative non mi piacevano allo stesso modo e perché queste monetine mi affascinano davvero tanto. Riguardo alla sezione giusta, come detto mi sto avvicinando ora alla monetazione borbonica, sono sempre stato un collezionista del regno d'Italia, quindi mi scuso per aver sbagliato sezione, la prossima volta pubblicherò certamente nella sezione adatta.1 punto
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Accidenti! Ottime condizioni. Non importa se sono anni comuni, sono belle lo stesso. Intravedo una patina veramente eccelsa sul 120 grana 1855.1 punto
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Complimenti che bell'esemplare!! postaci anche il rovescio ? Comunque io fossi in te la libererei da quella plastisca, essendo argento potrebbe macchiarsi, capisco la perizia ma io in questi casi la libero e tengo il cartellino..sarò strano ?1 punto
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A mio modesto parere si tratta di un simbolo messo lì ad identificare una particolare liberata. Magari in zecca è entrato un quantivo d'oro da monetare e tale quantitativo andava verificato con il numero delle monete coniate. Mi rendo conto che si tratta dell'ennesima ipotesi ma in assenza di documentazione qualsiasi idea resta tale purtroppo.1 punto
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Non le avrei prese in considerazione neanche fossero state originali.. ?1 punto
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Proprio no, anzi questo segno circolare è decisamente deturpante... Come già hanno detto gli altri, questo danno lo puoi trovare quasi su tutte le monete capo rotolino.... Esso è causato dalla macchina rullatrice quando perde la calibratura..., e per evitarlo sarebbe più che sufficiente una regolare manutenzione ....1 punto
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In ogni caso, dopo tanti decenni, la chiesa venne edificata dal Longhena con un progetto ben diverso. Barocca fino all'estremo, piaccia o no (io preferisco di gran lunga l'interno) fa parte dello skyline veneziano. Mi piace ricordarla così, con Guardi.1 punto
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bello bello Fede! e finalmente abbiamo immagini migliori! Bordo mancante al 95% o tondello calante? Ora raccontaci chi l'ha fatto!1 punto
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Vista così lo stile mi pare coerente con quello delle monete "buone", è un denaro a nome di Federico e quindi il metallo non è il buon argento degli ottoniani (o dei primi enriciani) e anche parte del conio fuori tondello è una cosa del tutto normale. Se i dati metrologici non sono incongrui con le produzioni ufficiali non resta che concentrarsi sul metallo, dalle foto non riesco a capire se le zone più scure siano solo concrezioni/corrosioni (come penso sia probabile, dato lo stile molto buono) o un eventuale nucleo rameico del tondello. A moneta in mano credo che dare una risposta sia più semplice. Attendiamo altri pareri, buona serata Antonio1 punto
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dovrebbe essere un denaro di Enrico III di Franconia per Venezia - Molto Raro questo è il ns catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-HENIII/11 punto
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Caro Dimitri. Tutto bello, ma anche per arrivare ad organizzazioni strutturate che si occupano in toto della manifestazione ci sono due strade: 1) la si crea subito; 2) la si crea una volta che si hanno riscontri (che è preferibile per non sperperare risorse). Poi bisogna vedere come impostarla, chi ne fa parte. Non scordiamoci di alcuni elementi di differenza fra il mercato tedesco ed anglosassone in generale e quello nostro: 1) in questi paesi c'è un movimento di clientela molto più ampio del nostro italiano; 2) la legislazione è decisamente più aperta al commercio; 3) c'è la tendenza a strutturare meglio le manifestazioni ed a fare più corporativismo, questo proprio per natura stessa degli anglosassoni. Calare questi presupposti nella realtà italiana è ben dura, prima di tutto perché da noi, ed è un dato di fatto, il collezionismo è diminuito in maniera sostanziale, sta mancando il ricambio; prima di creare società bisogna fare analisi di mercato della redditività dell'investimento (se no dall'estero ci avrebbero già pensato a calare da noi e farlo loro, stai tranquillo; poi fai mente locale a quello che è successo a Vicenza Numismatica, unica manifestazione seria ed organizzata da un ente fiera fino a che non hanno deciso di cancellarla perché era in deficit perenne). Poi c'è quella tendenza anarchica e di improvvisazione (per non dire altro) che caratterizza il nostro essere italiani. Comunque da quello che posso vedere io, oggi la priorità top è quella di aumentare il bacino di collezionisti. Di concause del mancato successo delle manifestazioni italiane, tolto Verona, poi ve ne sono tante altre, sicuramente quelle che hai citato tu sono importanti: 1) proliferare di piccole manifestazioni; 2) organizzazione deficitaria; 3) poca pubblicità. Ma ribadisco oggi bisogna lavorare principalmente nell'aumentare il potenziale bacino di collezionisti; e nel presenziare a manifestazioni di una certa qualità (meglio meno manifestazioni, dove si incassa di più, per noi commercianti, che non presenziare ad una miriade di piccoli convegni, con scarsi ed incerti risultati). Poi è chiaro che le manifestazioni nascono piccole e poi si sviluppano, quelle affette da nanismo cronico è meglio che si annullino da sole... Io mi ci sono messo e mi ci metto in prima persona, se poi vuoi mettertici anche tu (o rimettertici, mi pare di aver capito)... Ma come hai detto anche tu, giustamente, sono i risultati che fanno la differenza. E comunque, per quanta pubblicità tu possa fare, non puoi incatenare la gente e farla venire apposta. Serve gente stimolata dal collezionismo. Ti cito a tal proposito, solo a titolo di esempio, e con questo chiudo, che per l'ultimo convegno di Venezia avevo fatto una pubblicità su di una radio locale (ovviamente a mie spese). Bene, abbiamo fatto un piccolo sondaggio all'ingresso per sapere da che fonte avessero avuto notizia della manifestazione. Risultato: nessuno era stato agganciato tramite la radio. Quindi anche la pubblicità va meditata. E farla nel circuito della numismatica (tipo GDN o Panorama Numismatico o portali vari) è autoreferenziale, non porta nuove facce, bisogna battere strade nuove e provare, come ho fatto io. E non avere paura di ricevere sportellate in faccia, come ho già ricevuto io. Il lavoro è lungo. Plaudo alle iniziative del Circolo di Parma e di quello Partenopeo, tra quelli che più mi sono rimasti impressi, che, a mio giudizio, vanno nella direzione giusta, per unire alla manifestazione commerciale anche eventi collaterali e soprattutto presenza di giovani.1 punto
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Il trite di Alyatte e' molto interessante. Il tipo, la forma , i rilievi e lo stile sono verosimili per quanto e' dato da vedere dalla foto di Roma Numismatics. Naturalmente occorrerebbe un'analisi de visu piu approfondita per dire qualcosa di piu' definitivo. Conosco gli esperti di Roma e sono entrambi ottimi conoscitori, difficilmente avrebbero indicato come autentico un falso pacchiano. Inoltre queste monete di elettro arcaiche sono offerte in gran copia nelle loro vendite, desumo quindi una certa esperienza. Se di Alyatte davvero si tratta dovrebbe essere Alyatte II ( vissuto nella prima meta' del VI secolo) mentre Alyatte I era vissuto alla meta' dell'VIII, troppo presto per l'inizio delle emissioni monetarie. Se confermato di alyatte sarebbe certamente importante e farebbe parte della serie di cui si conoscono le frazioni degli altri sovrani menzionati nel tuo post. Esistono varie liste di sovrani della Lydia che ci provengono soprattutto da Erodoto. Alyatte II era figlio di Sadyatte e pronipote di Gyge, e a sua volta padre di Creso e faceva parte della dinastia sei Mermnadi. Altre dinastie, piu' antiche regnarono sulla Lydia ( con inizio da meta' del II millennio aC) ma nomi riconducibili ai toponimi noti sulle altre frazioni che ci sono pervenute non mi sembra ce ne siano . Non abbiamo tutte le iscrizioni intere ma non sarebbe impossibile immaginare una desinenza genitiva ( di.. ) come suffisso del nome del sovrano nel dialetto/ lingua ) utilizzati per queste emissioni . Un pezzo molto interessante ma purtroppo anche caro come spesso per questa casa d'aste.1 punto
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Buona sera , se non erro nei requisiti per l'iscrizione non ricordo di aver letto: si richiede la licenza di quinta o laurea in..... Credo che il compito di ogni iscritto è di dare risposte numismatiche, se ne si è capaci, senza per questo dover togliere la dignità a nessuno. È poco carino rimproverare le persone per la loro grammatica. Purtroppo devi sapere mio caro Fabio ( credo e spero che sei un ragazzino) non tutti hanno avuto modo o la fortuna di poter frequentare le scuole. Per te sarà stato diverso, ma credimi a volte è solo questione di fortuna, l'intelligenza non c'entra è tu l'hai dimostrato!1 punto
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La mia prima moneta del 2017 ??? Taglio: 2€ ccNazione: Germania - Zecca DAnno: 2017Tiratura: 6.300.000 (Totale: 30.000.000)Conservazione: SPLCittà: MilanoNote: NEWS! ?1 punto
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Eccomi.. sono uno dei "taggati" che non aveva ancora risposto. Avevo visto la notifica del tag, ma solo ieri ho letto tutta la discussione. Tutto questo non per giustificarmi, naturalmente, ma solo per dire che tra le possibili cause delle "non risposte", oltre a quelle adombrate tra le righe, ci può essere anche il semplice non aver avuto tempo e modo di farlo. Ma bando alle ciance... Quello che mi sento di dire è questo, sperando che non venga preso per "retorica" ma come segno di apprezzamento per l'iniziativa e di incoraggiamento per chi sarà protagonista: è una splendida occasione per seminare... i frutti arriveranno col tempo, e a tempo debito; ed è una chance da sfruttare per cominciare ad abituarsi, ad allenarsi a fare il salto di qualità. E', se vogliamo, "la versione 2.0" di quello che faceva Traina un po' di anni fa, quando lamoneta non c'era, quando la rete non era così diffusa né c'era possibilità di essere continuamente connessi. Ma il problema era lo stesso: svecchiare o, meglio, rinverdire la numismatica con nuova linfa, nuove leve che non andavano bruciate ma innanzitutto ascoltate e poi incoraggiate e valorizzate. Lui lo faceva dalla scrivania di casa sua, scrivendo e rispondendo a chiunque, e poi incoraggiando e incentivando ad esprimersi quelli che individuava come potenziali promesse. Così sollecitava lui stesso la stesura di qualche articolo, affidava piccole inchieste, oppure commissionava interviste e dispensava consigli con grande disponibilità e generosità. Sfogliare oggi, a distanza di qualche anno, i numeri di Cronaca Numismatica consente di ritrovare, magari inizialmente nella "posta" e poi nella rubrica "l'angolo del lettore" alcuni nomi di giovani di allora e "firme" di oggi: Ganganelli (l'erede), Maucieri, Di Rauso, Gianazza, Di Virgilio, Esposito, Stekar..., giusto per ricordarne alcuni, magari accanto a quelle di docenti universitari o altri grossi calibri che avevano collaborato ai medesimi fascicoli. Un mix tra esperienza e nuove proposte che funzionava alla grande... Ganganelli, assunta la direzione, proseguì sulla medesima linea, tanto è vero che si può citare ad esempio @magdi che, guarda caso, appena quindicenne, pubblicò il suo primo lavoro (Le origini dimenticate della monetazione di Volterra) proprio sull'ultimo numero di Cronaca Numismatica e che forse rappresenta l'anello di congiunzione tra quella realtà e quella attuale. Nel riquadro con la sua foto e una breve introduzione c'era scritto: "Questo articolo rappresenta il debutto di Magdi Nassar nel giornalismo numismatico. Ve lo proponiamo con un grande in bocca al lupo al suo autore". Direi oggi che fu una fiducia ben riposta. Oggi quella stessa lungimirante strada è percorsa da Lamoneta e da iniziative come quella di Parma, ultima di una serie ormai consolidata di proposte tutte focalizzate sui giovani e la fiducia in essi. Ai tempi di CN c'era la possibilità di pubblicare un proprio elaborato, magari scientificamente non rilevante (del resto la rivista era sopratutto divulgativa anche se la collaborazione di pezzi da novanta garantiva spesso anche la presenza di articoli di qualità), che però era un'importantissima "palestra" per cominciare a far pratica. Oggi, a Parma, ci si può addirittura esporre parlando in pubblico, cosa ben più difficile e impegnativa perché una cosa è scrivere, rileggere, correggere e ben altro è relazionare dal vivo ad una platea. Chi lo ha già fatto l'anno scorso sarà d'accordo immagino... A quel che vedo e leggo non credo proprio che i "ragazzi" (a quando anche il gentil sesso?) che parleranno quest'anno abbiano bisogno di consigli, tuttavia mi permetto comunque di suggerire questo: prendete questa giornata per quello che è, cioè appunto un allenamento, un esercizio, in vista speriamo di cose future più impegnative e lasciatevi condurre dalla passione che vi guida. Chi vi ascolterà potrà essere magari ferratissimo o completamente a digiuno rispetto agli argomenti che affronterete, ma ha in comune con voi lo stesso amore per la numismatica, perciò sintonizzatevi su quel canale e partite... Io, come spesso mi accade purtroppo, vi seguirò non in diretta ma in differita, leggendo qui quello che accadrà a poi acquistando il volume che uscirà. Ma già da ora faccio il tifo per voi.1 punto
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Superano le vostre offerte ed avete da ridire,fanno offerte e non superano le vostre ed avete da ridire Salutoni odjob Io devo inventare una piattaforma di aste on line in cui quando un utente effettua un'offerta,poi,l'altro utente che vuole offrire sullo stesso articolo vi deve scrivere l'email e chiedervi se può offrire,e quanto.1 punto
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Mi scuso in anticipo per il mio italiano (io sono inglese). I trifollari discussi sono false, ma essi appaiono spesso in asta. Questi trifollari sono tutti colpiti dagli stessi stampi. L'epigrafia è sbagliato. Il casco che il cavaliere indossa non è del XI secolo. Si tratta di una "Brodie" casco: un tipo di casco che è stato indossato dai soldati britannici durante la prima guerra mondiale. (Uno scherzo da parte del produttore?). E 'possibile che queste false trifollari sono state fatte per soddisfare la domanda nel 1920 e 1930. Ho un database che contiene esempi di questi falsi, tra cui un "test" a base di piombo.1 punto
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E' pericoloso generalizzare sul fatto che sul mercato sia comparso un certo numero di frazionali inediti. Sicuramente è un campanello di allarme, ma bisogna anche considerare che solo grazie a più raffinate ricerche col metaldetector si riesce da relativamente pochi anni a trovare nel terreno anche piccole monete, previa setacciatura del terreno che ha dato segnali positivi. In passato era più difficile trovare piccole monete d'argento, come anche era minore l'interesse verso le litre e gli oboli. Molto rumore fece un articolo del compianto prof. Manganaro sui frazionali d'argento della Sicilia, pubblicato nel 1984. Lui cercava più specificatamente queste monetine, sia come collezionista sia come studioso, e molti esemplari erano allora inediti o sconosciuti. E ogni tanto salta fuori ancora qualche inedito, anche se purtroppo anche in questo settore i falsari si sono dati da fare.... L'attenzione deve rimanere alta, ma la comparsa di un frazionale d'argento inedito non deve automaticamente significare che sia per forza un falso....!1 punto
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Per me è falsa, da anni ne girano diversi pezzi fatti per pressofusione e quindi tutti uguali, tranne per i contorni che ad arte sono stati tagliati diversamente in tutti, per farli sembrare un pò diversi uno dall'altro, poi lo stile della moneta non ha nulla a che vedere con quello originale, in tutte queste monete false, si nota nei fondi il classico reticolato in rilievo (visibile solo ingrandendo la moneta) che è caratteristico della pressofusione. Per concludere, ne sono stati venduti anche nelle aste, quindi adesso passano per autentici. Negli originali di bella conservazione, alle volte si notano nel fondo delle linee in rilievo parallele, che non hanno nulla a che vedere con le linee a reticolato delle false.1 punto
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ciao cinna74, le mie supposizioni sono dovute unicamente a ricerche in internet con la voce "2017 full sovereign" tra i siti che mettono in prevendita le 2017 BU dall'Inghilterra. a dire il vero però proprio ieri sera, ricercando ulteriormente, ho trovato alcune voci discordanti. molti rivenditori dicono di aspettarsi la stessa immagine della proof, mentre altri dicono che l'immagine BU dovrebbe essere uguale a quella del 2016. a questo punto è evidente che ancora non lo sa nessuno e dovremo solamente aspettare.1 punto
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